Voglio condividere con voi gli esiti di una decisione che ho preso qualche tempo fa e che ha trovato l'ultimo compimento qualche ora fa: si tratta della decisione di alleggerire la mia attrezzatura fotografica che era divenuta per me ...troppo abbondante!

In sintesi ho deciso di cedere tutto quel che avevo tranne le due amatissime Rolleiflex biottica e una Leica M6 con una sola ottica.

Sebbene mi faccia una certa impressione vedere la vetrina dove tengo l'attrezzatura fotografica praticamente vuota, ho una sensazione di leggerezza che non provavo da tempo. Mai più tentennamenti rispetto a quale strumento usare, mai più sovrabbondanza di stumenti... Less is more.

Andrea

p.s.: Forse ho ancora troppa roba, non è detto che la M6 non parta presto per altri lidi, così almeno la smetto di pensare al Noctilux...

Condivido. Quando ho avuto troppe cose a disposizione ho fotografato sempre meno.

beh bisognerebbe capire meglio cosa si intende.
per me troppo sarebbe avere un paio di corredi 35mm analogici,uno digitale, un sistema medioformato e magari uno grande formato. Non saprei mai cosa scegliere o avrei sempre il dubbio.
Io ho un corredo Rollei 6008 ormai veramente molto articolato ma ho solo quello. scelgo di volta in volta cosa portarmi per quella specifica uscita fotografica ma sempre all'interno di un unico sistema e formato.

Invece in questa fase per me more is more. Ho accumulato negli anni tante belle cosine che ho 'affinato' togliendo i doppioni (me ne è rimasto solo uno).
Trovo appagante scattare sempre con macchine e formati diversi, dalla compattina al 10x12. Mi sembra di fare una cosa nuova ogni volta. E' bello usare una fotocamera 'ogni tanto' , quando facendo il giro capita il suo turno, oppure poterne scegliere una in base alla situazione, senza il patema di non avere il mezzo giusto per portare a casa le foto.
Sono comunque minimalista, o almeno ci provo, nell'ambito di ogni corredo, portandomi appresso solo le poche cose che prevedevo di usare.

Ma parli proprio di tutto, analogico e digitale, oppure solo del materiale "sfizioso"? Perché per dirla francamente restare con soltanto due Rollei biottica per far foto mi sembra un po' poco, ecco... non so che generi fotografici tu faccia, ma io almeno una macchina a ottiche intercambiabili con una coppia di grandangoli e una coppia di tele la terrei, ecco

Federico

Io condivido e capisco la tua scelta.
Penso che, (almeno è mia convinzione) a volte (sempre???) avere troppe cose sia superfluo. Io ho sempre usato a fondo due corpi macchina, uno portatile l'altro 35 mm o MF. Le ottiche? 2, al massimo 3. Una volta impostato un lavoro esso richiede l'uso di poca attrezzatura. Trovo che spesso, l'accumulare troppe cose (parlo sempre per me, per il mio carattere) sfoci non nell'uso ma in una sorta di collezionismo. Collezionismo che vede l'assenza di uso pratico e concreto ma il solo piacere di possedere. A mio giudizio ciò è ben diverso dall'avere per usare.

Marco

Capisco. Provo quella sensazione di "troppo pieno" ogni volta che guardo ciò che possiedo ma, poiché il più delle volte il mio lavoro consiste nel camminare 12 ore al giorno con una borsa di attrezzatura, già da anni opero una selezione al mattino.

Non rinuncio a nulla, nemmeno alla Rollei (sebbene ce l'abbia solo per giocare), ma decido cosa userò durante la giornata.

In un recentissimo viaggio di oltre un mese sono partito con 4 corpi e 8 ottiche oltre ad una compatta digitale, ma ogni mattino decidevo cosa lasciare e cosa mettere nella domke.
La mia leggerezza è importante, ma non sopporterei di ritrovarmi a non poter decidere perché non ho più quel che avrei voluto.

Come faccio regolarmente per i bagagli, anche per l'attrezzatura segno quante volte uso cosa, per poter decidere di lasciarlo a casa la prossima volta.

Ecco il risultato: ho usato tutto un po', dal 15 al 135, ma ho privilegiato le M6 a discapito della M2, che ormai porto dietro per nostalgia di una fedele compagna.

La mia vetrinetta e' ancora piena. Ma di lenti e macchine fotografiche che non adopero mai; le tengo li' perche' sono goloso di meccanica e ottica e per me sono piccole sculture moderne.

Non sono un collezionista e non posseggo certo pezzi rari o costosi. Pero' mi piace che quei pochi oggetti che ho siano tutti funzionanti e in ottimo stato cosmetico, quello si.

Poi ho gli strumenti che uso nei miei progetti. Che sono in effetti una realta' un po' obesa. In parte perche' ho progetti (troppo) spesso molto diversi tra loro. Il "troppo" tra parentesi ci vuole, perche' considero questo un mio limite: mi piacerebbe avere piu' unita' stilistica e di soggetto ma non ci sono ancora riuscito. Ma mi ci sto avvicinando.

Quando ci riusciro' mi liberero' senza problemi degli strumenti che non mi servono piu'. D'altronde un sei-sette anni fa mi sono liberato senza il minimo problema di tutto il mio (ultraobeso) sistema Hasselblad, che era stato il mio primo e unico sistema fotografico.

Ma svuotare la vetrinetta sara' molto piu' difficile da farsi, e forse neanche giusto.

Le macchine fotografiche mi piacciono anche come oggetti, e finisco per affezionarmici anche quando le adopero raramente. Col poco che offrono se decidi di rivenderle, finisco per tenere tutto o quasi.
In questo senso mi affeziono molto più facilmente alle analogiche che alle digitali, ma per un motivo molto prosaico: mentre le prime erano già un prodotto "maturo" alcune decine di anni fa, tanto che ancora oggi si possono ottenere risultati ineccepibili da attrezzature vecchie di 20 o 30 anni, nel caso delle digitali so benissimo che in pochi mesi, al massimo in qualche anno, saranno ampiamente superate in prestazioni da nuovi modelli e continuare ad usarle sarebbe quasi un non senso: in futuro si potrà ottenere di meglio da macchine che nel frattempo costeranno solo una frazione di quelle attuali. Una situazione simile a quella dei computer. Chi mai si affeziona ad un notebook? E' solo un utensile, come lo sono le macchine digitali.

Detto questo, cerco nei limiti del possibile di usare sia pure saltuariamente tutti i vari apparecchi che posseggo. L'unico che veramente giace inutilizzato è il sistema 35 mm Contax. Prima o poi mi dovrò decidere a comprare una Nex o simile, gli adattatori opportuni e riportare in vita gli amati obiettivi Zeiss che tante soddisfazioni mi hanno dato in passato.

Quando vado in giro comunque, anche io mi sono orientato verso la semplificazione estrema: per lo più un solo apparecchio con uno zoom o con un paio di obiettivi al massimo. Spesso negli ultimi tempi è la Olympus XZ-1, talora affiancata dalla Rollei biottica o dall'Hasselblad con montato il 100 Planar (un obiettivo questo, che da solo può convincere a rimanere fedele ad un sistema: di una qualità imbarazzante).

Come un condensatore elettronico che accumula nel tempo e poi si scarica in una frazione di secondo vita natural durante, così ciclicamente mi prende la frenesia da collezionismo seguita matematicamente dalla fase minimalista e spesso poco m'importa di rimetterci un sacco di quattrini, quasi sia una auto-punizione per le stupidate fatte credendo ogni volta che la lezione possa bastare...
Comprendo al cento per cento cosa intendi, Andrea, e non posso che ammirarTi per la coerenza e le capacità di sintesi: non è certo il numero degli apparecchi che influisce sulla qualità dei lavori, o meglio, e parlo sapendo che la fotografia mi permette di cucire pranzo e cena per la famiglia, una volta individuati gli obiettivi si và in guerra armati di quel che serve senza tanti fronzoli cercando di far lavorare il cervello e Ti garantisco che con macchinette oggi ridicole (D300 et similia) si portano a casa risultati di tutto rispetto ed appaganti economicamente.
Tutt'altro discorso quando il sabato e la domenica, si fà per dire, tolta la tuta di lavoro prendo in mano un apparecchio per "il puro piacere" di rilassarmi ed allora la musica è un'altra ed è qui che il patologico è sempre in agguato e le tentazioni di avere anche ciò che non serve sono forti, per autoregalarsi un giocattolo, per rivalsa verso il mondo che ti dà addosso, per... ed è in quei momenti che il buon Andrea può illuminare il tunnel con il Suo "less is more"!

r.

Citazione:

perchè no, per me è anche così.

Apprezzo e comprendo la tensione minimalista di Andrea. Credo tra l'altro che stimoli a migliorare fantasia e capacità tecniche ed a sfruttare appieno i mezzi di cui si dispone.
Ma ognuno è un mondo a sè.
Come per altri nel forum, non è la fotografia a darmi il pane. La passione giovanile si è risvegliata in età matura ed in coincidenza della disponibilità, a costi molto contenuti, di attrezzatura analogica medio formato che da ragazzo potevo solo sognare. E sempre come altri considero questi oggetti dei prodigi di meccanica ed ottica di intrinseca bellezza, che mi piace alternare sul campo.
La mia "voglia" di scattare non è proporzionale (direttamente o indirettamente) alla dimesnsione del corredo, ma dipende da altri fattori, per lo più umorali. Anche se è vero che a volte è proprio la curiosità di provare un dato obiettivo/fotocamera in una particolare situazione che mi spinge ad uscire e fotografare.
Mi riconosco, per lo più, nei "Pittori della Domenica" che Paolo Conte dipinge con malinconica dolcezza.
Ciao
Carlo

Posto che non ho mai avuto tantissima attrezzatura, il massimo l'ho toccato circa un anno fa, quando avevo (sempre tutto Pentax) tre corpi macchina analogici e quattro ottiche, un corpo digitale, un corredo completo 645 dal 35 al 300 mm e un corredo con tre ottiche 6x7. Utilizzavo quest'ultimo e ne apprezzavo la grande qualità meno i limiti intrinseci del sistema (su tutti la minima distanza di messa a fuoco in iperfocale). Soprattutto però ho notato come l'indecisione nella scelta di un dato formato mi creava un sacco di dubbi e spesso rischiavo di uscire con tutti i corredi, una situazione imbarazzante e... pesante! Ho preso la decisione, sicuramente sofferta, ed ho ceduto il 6x7, mantenendo gli altri due. Però con meno non riesco perchè il 135 è un formato utilissimo in tante situazioni e se non l'avessi dovrei rinunciare a scattare delle foto interessanti. D'altra parte quando faccio paesaggistica (quasi sempre) il 645 è un formato già molto qualitativo e versatile e non saprei rinunciarci. Ciò che invece mi intriga, a proposito di minimalismo, è uscire a far foto - o sviluppare un intero progetto fotografico - con una sola ottica; trovo che ciò stimoli la fantasia e porti a cercare sempre inquadrature e composizioni necessariamente alternative. Il progetto che ho svluppato a fine ottobre ad Assisi (e che mi ha dato grandissime soddisfazioni) è stato realizzato tutto con corpo macchina a pellicola (Pentax Z1), un unico piccolo obiettivo (Pentax smc 24 mm 2,8) e pellicola Neopan 1600@3200 iso. Non volevo caricare troppo peso sul bagaglio a mano (Ryan Air non consente più di 10 kg) e la scelta è stata quasi obbligata ma, considerando che io sono grandangolo-dipendente, si è rivelata azzeccatissima. Ecco, questo aspetto del minimalismo mi attrae ed affascina; caro Andrea, io, sebbene la ami tantissimo, non potrei mai vivere con solo una biottica, non foss'altro per il fatto che non ha un'ottica ALMENO corrispondente ad un 24 mm... l'avesse avuta forse avrei fatto già da tempo la scelta di disfarmi di tutto l'altro.

Osvi

Dipende, per me Less is Less.
Premesso che ho diversi formati, dal 35 al 6x9, passando per tutto quello che ci sta in mezzo, devo dire che anche se e' stata dura e ci e' voluto tempo, dopo anni di utilizzo ho comincio a conoscere bene la mia "ampia" attrezzatura. Adesso scelgo lo strumento in base alla situazione che intendo fotografare e con risultati che mi soddisfano appieno.
L'importante e' essere felici e consapevoli delle proprie scelte, quindi se per te Less is more ben venga!

Sì, qui veramente ognuno fa storia a sé.
Io a volte mi sento un po' schizofrenico a usare così tanti corredi (ne ho veramente tanti, ma tanti, ma troppi) ma mi piace!!
Devo dire però che alla fine c'è sempre il corredo "giusto" per quello che devo fare, non ho quasi mai dubbi su cosa prendere.

Fer

Anch'io sono combattuto molto su questa questione. Negli ultimi 6-7 anni credo di avere accumulato troppi corpi macchina 35 mm Contax. Forse mi libererò di una Yashica e una 167 tenendo solo RTS III e AX, ma gli obiettivi manuali Zeiss non li voglio rivendere, perché anche se non li uso di frequente, ogni volta che metto gli anelli adattatori per Canon, sono estremamente soddisfatto della resa. Ora mi pongo invece il problema di Hasselblad. Ho una 500 CM molto bella e 3 ottiche classiche 50-80-150 C T* (non CF), credendo inizialmente di ampliare progressivamente il sistema. Due anni fa però ho provato una Mamiya RZ 67 II e ho racimolato per pochi euro le lenti più nuove della serie, fra cui il superlativo 50 ULD, il 140 macro M/L-A e il meraviglioso 250 APO. Il solo apocromatico 250 della Hasselblad mi sarebbe costato quanto la Mamiya con 4 eccellenti ottiche, 3 magazzini e accessori utilissimi, senza contare che la resa degli obiettivi Mamiya mi è sembrata ottima, per certi versi anche superiore alle C T* della Hasselblad. Da una parte mi piace la portabilità relativamente migliore dell'Hasselblad in esterno e l'autonomia totale dall'elettronica, ma mi accorgo che alla fine non uso più il 50 e il 150 Zeiss. Probabilmente mi terrò la 500 CM col solo 80 e tutto il corredo Mamiya (che fra l'altro sotto il profilo sistemico del complesso lente-obiettivo è più facilmente associabile ai dorsi digitali di ottime marche, soprattutto grazie alla recente joint venture Mamiya-Leaf). L'errore più grave? Comprare 3 torce Metz 70 per l'esaltazione delle possibilità multiflash, usandole in realtà insieme una sola volta in 3 anni. I condensatori fermi anche solo per un po' di mesi fanno scherzi terribili al portafoglio, anche se per la verità tutta l'elettronica ferma rischia di non riavviarsi dopo una sosta prolungata. Allo stesso modo qualsiasi obiettivo con otturatore centrale non andrebbe mai lasciato fermo per mesi(tendendo a perdere precisione sui tempi lenti). Sinceramente io vorrei evitare di passare il mio tempo a spolverare. Preferisco avere meno roba in giro e usare tutto. Resta il fatto, magari marginale, che troppa attrezzatura si può anche smarrire o può esporre l'utilizzatore a rischio di furti o rapine. Se proprio dovesse succedere preferirei perdere poche cose e al limite ricomprare con maggiore oculatezza ciò che riterrei ancora attuale, piuttosto che perdere tutto un patrimonio in una sola occasione per negligenza o per semplice sfortuna.

Vi aggiorno sullo stato del mio Less is more.

Poco dopo aver iniziato questa discussione ho deciso di mettere in vendita la M6, macchina che ho apprezzato. perché unisce tutto che c'è di buono delle Leica m con l'indubbia comodità dell'esposimetro.
Ho acquistato un bel corredo Linhof perché non ho resistito di fronte al Biogon 53 che ho sempre desiderato avere: bellissimo, stupendo, sicuramente il miglior grandangolo che ho usato. Ho poi messo in vendita il tutto, nonostante sia soddisfatto di fotocamera e ottiche.

Perché? Perché una cosa tira l'altra. Tenere la M6 per me significherebbe ricomprarmi il 35 'lux, il 12 e continuare a desiderare il Noctilux.
Tenere la Linhof significherebbe comprare l'impugnatura, un paio di ottiche che desidero, farle cammare, comprare altri magazzini, etc.
Qual'è il problema? Uno è di ordine economico: non posso più permettermi investimenti in più sistemi. Non vivo di fotografia e la mia professione richiede investimenti finanziariamente piuttosto pesanti.
L'altro è di ordine più ...creativo. Avere a disposizione troppe cose, di fatto, frammenta il mio lavoro, lo rende discontinuo: porto avanti progetti diversi da tempo, e mi ritrovo a continuarli con formati e stili diversi, a causa del fatto che non riesco a scinderli legandoli a un solo apparecchio. Il risultato è che il materiale degli ultimi tempi non mi soddisfa, non mi convince. Quello che mi convince di più è quadrato: la qual cosa mi spinge in una sola direzione.

Ora, sapete che non si può tenere materiale meccanico fermo, altrimenti si rovina. Quindi, liberatemi dalle tentazioni di continuare a usare Leica e Linhof...

Grazie per l'attenzione.

Andrea

Io mi terrei per ora solo la Linhof, acquistando più in là con calma una moderna 4,5x6 a soffietto magari con ottica quanto possibile grandangolare da avere con te quando non ti senti di portarti dietro (comprensibile) la splendida valigia in cuoio rossiccio chiaro con l'interno in velluto rosso (se non erro).

Un vantaggio del sistema Leica originale, è che tiene abbastanza bene il suo considerevole valore iniziale: non è come un'ottima umile Bessa che al confronto delle foto che rumorosamente sforna è quasi automatico pensare "se debbo svenderla, bé allora per due soldi me la tengo lì per qualche volta".

Però sai bene che con la Linhof... per certi generi sei in paradiso, altri purtroppo ti son quasi preclusi.

Certamente le scelte possibili sono molte: per il mio modo di fare fotografia per ora mi bastano le mie Rolleiflex biottica. Negli anni ho avuto tutto - o quasi tutto - e sono sempre tornato lì, al quadrato senza specchi in movimento e senza telemetro.
Dopo un'ingestione trentennale di grandangoli, oggi scatto per il 40% con il normale e per il 60% con un mediotele, felicemente.

Andrea

Bè, se dopo attenta valutazione ti senti appagato dal formato quadrato ad ottica fissa normale o medio tele, vai così.
Io mi ci sentirei limitatissimo, ma ovviamente le considerazioni del caso sono prettamente personali.
Quello che non capisco è come fate a comprare e rivendere attrezzature senza rimetterci l'osso del collo...che è poi il motivo per cui continuo a tenermi tutto o quasi, pur sependo di avere roba in esubero rispetto alle reali necessità.