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Re: 35 0 28 ?
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archifoto ha scritto:
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pamar5 ha scritto:
Si certo, so bene il nesso visione-prospettiva...semplicemente io questa similitudine fra visione umana e 50mm non la percepisco in modo lampante ..

Marco


Potresti provare un esperimento banale: prendi una reflex col 50 con l'occhio destro guardi nel mirino poi chiudi l'occhio del mirino e guardi la stessa scena con l'occhio sinistro tenendo la macchina ferma sull'occhio. Apri e chiudi alternativamente l'occhio sul mirino e l'altro e confronta ciò che vedi. Vedrai che la percezione dei piani dell'occhio nudo è simile a quella dell'occhio nel mirino. Tutto questo non succede se monti altre ottiche.


Ma conosco bene la similitudine, e non mi è nuovo il giochetto da te proposto. Non sono cose che ignoro, fotografo da qualche anno e non sono nozioni per me nuove. Semplicemente ho esposto un mio gusto personale. Non nego certo l'evidenza. Ripeto, io con i 50 mm non ho affinità. Anche se la prospettiva è equivalente alla vista dell'uomo per me c'è qualcosa che non mi attira. Forse proprio l'equivalenza mi rende la visione col 50 mm artificiosa, perchè ho subito il paragone con la mia visione a occhio nudo. Non saprei se mi sono spiegato. Forse c'entra la visione binoculare (tridimensionale)?

Marco

Inviato: 27/6 11:34
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Re: 35 0 28 ?
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Si certo, so bene il nesso visione-prospettiva...semplicemente io questa similitudine fra visione umana e 50mm non la percepisco in modo lampante ..

Marco

Inviato: 24/6 9:32
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Re: 35 0 28 ?
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Ciao Luciano, dico la mia….
Anche leggendo “in giro”, molti apprezzano il 35, altri il 28. Io invece non mi sento affine a nessuno dei due. Oddio, non mi riferisco a tutti i generi ed approcci fotografici, ma rimango nell’ambito di fotografie di paesaggio o di quelle che si fanno girando per città o luoghi turistici. Io opto solitamente per qualcosa di diverso: un grandangolo più “spinto” ed tele moderato. Direi che, se dovessi scegliere due ottiche fisse propenderei per un 18/20 mm ed un 70/75 mm.
E’ tutta una questione di gusto personale, certo. Io non ho mai apprezzato una lunghezza come il 35 mm….sarà fantastico per la street, ma tanto io non la pratico. Il 28 mm? Cosa è? Una lunghezza che non è nulla di definito. Specifico che, a onore del vero, sono un caso anomalo. Mi piace per esempio il 50 mm…ma non ne sono mai stato un fan sfegatato. E non ditemi che è equivalente alla visione umana….sicuri ?

Marco


Inviato: 23/6 16:04
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Seminario fotografia stenopeica
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https://www.cfpf.eu/content/116-semina ... lla-fotografia-stenopeica

Segnalo questo seminario sulla fotografia stenopeica che si terrà a Castiglion Fiorentino in occasione del Photofest ad aprile (seminario il 27 aprile).
Fra i docenti Gianfranco Lunardo, ottima persona ed artista.


https://www.instagram.com/p/DHtOR0dqX3t/?igsh=MWtkaGQ3azdhMzM5eA==

Link instagram

Marco

Inviato: 30/3 22:36
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Re: Rawtherapee Vs Dark Table
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Ciao e grazie a tutti per le vostre considerazioni e pareri.
Personalmente li ho installati entrambi ma per ora ho provato solo RT. Effettivamente, se si usano solo i parametri basilari di conversione, senza andare oltre, l’uso risulta abbastanza intuitivo.
Solo una cosa mi ha fatto storcere il naso. Il file convertito mi sisulta un poco sporco, rispetto ad altri software. Intendo rumoroso, e non ho toccato o abilitato sharpening o parametro legati al rumore. Anzi, non parlerei proprio di rumore digitale ma forse di artefatti legati a superfici di colori o toni uniformi, tipo il cielo…

Marco

Inviato: 30/1 12:20
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Rawtherapee Vs Dark Table
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Sono due programmi sviluppo raw. Entrambi open source. Non li conosco. Volessi usarne uno quale consigliate? Quale è più performante e soprattutto quale è più immediato?

Grazie

Marco

Inviato: 10/1 10:08
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Re: Ghirri al Masi di Lugano
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Grazie per il link all'articolo Plafoto. Molto interessante per le riflessioni proposte.

Marco

Inviato: 8/1 16:05
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Re: Mostra Burtynsky a Mestre
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Non penso che riuscirò a vedere l’esposizione. Tuttavia ringrazio calorosamente Orso per la segnalazione. Mi ha dato modo di riavvicinarmi ad un autore che, in passato, ho molto apprezzato. Era da qualche anno che non mi soffermavo su di lui. Devo dire che l’entusiasmo che mi colse quando conobbi per la prima volta il suo lavoro, è risorto pressoché immodificato a distanza di anni. Questi paesaggi che paesaggi naturali non sono più (o meglio non sono solo) e si avvicinano a forme e campiture, travalicano la il semplice documentare ed immortalare una scena paesaggistica. Bella riscoperta e consapevolezza che le creazioni di questo autore mantengono, a distanza di anni, il loro fascino originale.

Marco

Inviato: 16/12 13:28
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Re: A proposito del telefono
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Sollevo un’altra questione, prendendo spunto da quanto detto da Wing. Se guardiamo agli ultimi modelli (degli ultimi due anni) di smartphone, Iphone o Android che siano, si assiste ad un ingresso massiccio dell’AI. Non tanto quindi ombre aperte e/o adattamenti “estetici” ma un vero e proprio rivoluzionare le scene. Si possono aggiungere o levare elementi e persone. Ed io (non sempre ma in molti casi) a distinguere una scena al 100% reale dallo schermo di un cellulare. E non solo. Se bazzicate Instagram, è pieno di pagine con foto di modelle inesistenti, ma create via software. E poi filmati con animali domestici che compiono azioni incredibili. Ma anche qui non si tratta di filmati reali ma creati con l’AI. Se uno osserva con cura ci vede elementi capaci di svelare l’arcano…ma non è comune. Su 100 comenti 95 sono di persone che rimangono meravigliate e ci credono. Solo 5/7 dichiarano che sono fake.

Marco

Inviato: 12/12 13:05
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Re: A proposito del telefono
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Argomento senz’altro interessante e fonte di molteplici opinioni e constatazioni.
Per certi aspetti mi ricorda la diatriba provocata dall’avvento della fotografia digitale avvenuta 30 anni fa. Si scateno ovunque una profonda contrapposizione argentico vs digitale, che non sto qui a riesumare perché tutti la conoscete benissimo. Attualmente inizia a sorgere la contrapposizione fotocamera vs telefono. A mio avviso però vi è una differenza fondamentale fra le due contrapposizioni. Nel primo caso si parlava di differenze pressoché “solo” qualitative e di resa estetica. Da un lato il supporto impressionabile argentico e stampa tradizionale in c.o. Dall’altro un sensore digitale e (fondamentalmente) la stampa inkjet. Cosa che comunque accomunava i due sistemi era il tipo di apparecchi utilizzato: fotocamera vs fotocamera. Il confronto fotocamera / telefono, vede la stessa tipologia di supporto e di tecnologia ma apparecchi totalmente dissimili. Sfido chiunque a confondere una reflex/mirrorless/medio formato con un telefonino. Secondo me è questo il punto fondamentale della questione. La qualità del file passa “forse” in secondo piano. O comunque non sarà, in futuro, oggetto basilare di distinzione, grazie al progresso tecnologico. E’ come il sensore digitale alla sua nascita: nessun paragone con l’argentico. Cosa assottigliatasi sempre piu con il passare degli anni. Ad oggi un sensore FF fornisce risultati di molto superiori rispetto ad un sensorino minuscolo di uno smarthphone. Ma cosa ci riserva il futuro ? Sarà ancora così fra 10 anni?
Ora, immaginiamo per gioco che la qualità dei file di un apparecchio fotografico sia uguale a quella di un telefonino. Pareggiamo l’aspetto qualitativo. Sensore macchina fotografica = sensore cellulare. Cosa vince a questo punto? A mio parere rimane e rimarrà sempre la profonda differenza legata ull’usabilità, alla manualità. Certo, un telefonino è sempre con te. E’ comodo, veloce, sempre pronto. Per foto di vacanze con amici e famiglia non ha paragoni. Chi può dire che non è un peso portarsi appresso anche la più piccola macchina fotografica quando uno è in giro a divertirsi ? ma (per me) tutto cambia quando una persona “esce” per fare fotografia. Hobby o meno che sia. Usare e gestire un vero apparecchi fotografico non ha paragoni. Il telefono è diventato uno strumento per fotografare, ma non è nato per quello. I vecchi cell. Nokia capaci che avevano solo telefono, rubrica e SMS sono poi tanto diversi esteticamente, come forma, ingombri e modo di presa in mano dai moderni smartphone? Per me non vi è paragone nel modo d’uso fra macchina fotografica e cellulare. E forse, dico forse, se come si usa uno strumento si traduce anche sul risultato ottenuto, quest’aspetto ha anche un valore sulla produzione che fornisce. Insomma, per me la differenza di come un oggetto “cade in mano”, si utilizza e come si usa ha un peso importante e basilare. Ma io parlo da persona che è nata e cresciuta con la macchina fotografica per fare fotografia. Magari le nuove generazioni che sono cresciute asociando immagine e cellulare la pensano e penseranno all’opposto. Troveranno scomodo ed innaturale usare altro rispetto ad un cell per fotografare. Chi vivrà vedrà.

Marco

Inviato: 11/12 11:11
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Re: Micro - che ne dite ?
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Vero, Pino. Nel mio caso però ho usato un cell android di fascia media e l'ottica normale. Tutto merito di un affarino per micro da applicare come una clip,dal costo ridicolo di 30-35 Euro.....

Marco

Inviato: 9/12 16:47
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Re: Micro - che ne dite ?
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Ciao Luciano, pensi che gli smartphone sostituiranno le fotocamere vere e proprie? Io non ne sono molto convinto. Ti dico il perché. Per prima cosa dividerei il mondo della fotografia in due ambiti ben distinti. Da una parte professionisti ed amatori e dall’altra il novero degli affezionati delle foto ricordo. Poi vi è il mondo degli influencer, instagrammer, TikToker ecc. ma è un settore a parte che probabilmente non ha pienamente a che fare con la fotografia.
Mi immedesimo fra le persone *fotoricordo”: cosa c’è di più comodo, veloce, sempre con loro di un telefonino ? Non c’è paragone col doversi portare appresso una fotocamera, anche minuscola e portatile. Per questo settore penso e ne sono convinto che le fotocamere spariranno. Sono probabilmente già sparite. Tutti hanno un telefonino ma chi si porta appresso una compatta oggi ? Pochi, pochissimi. Io per primo se sono in giro con moglie e figli in faccende di tutti i giorni mai e poi mai mi porterei una fotocamera. Arriva un momento casuale ed imperdibile ? C’è il telefono. E la tendenza ormai abbraccia ogni ambito, anche le gite e vacanze. In tale settore di mercato le vendite di fotocamere sono precipitate. Poi c’è l’ambito professionale e dei fotoamatori evoluti. Parliamoci chiaro non c’è paragone fra usare una fotocamera e un telefono. E non entro nel discorso qualità dei file. Parlo solo di praticità d’uso, maneggiabilità e come cade in mano lo strumento. Dai, il cell è nato per fare telefonate, non fotografie. Ergonomicamente non ci casca. Te li vedi fotografi sportivi a bordo campo con un cellulare ? O chi pratica caccia fotografica o architettura o fine art o quello che vuoi. Dai, sono ambiti totalmente diversi. Io dividerei il settore in due ambiti diversi e distinti: la fotografie ed il mondo dell’immagine.

Marco

Inviato: 4/12 17:00
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Re: Micro - che ne dite ?
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Ciao Luciano e Fer e grazie per gli apprezzamenti. Sono scatti “particolari”. Non ho usato nessun aggeggio di quelli che elencati da Luciano. Nessun soffietto o tubi di prolunga o simili.
Adesso sento che rabbrividirete…ho usato un semplice smartphone. Si un cellulare. Un cellulare di fascia media corredato con un aggeggio per ingrandimento. Pensate che l’aggeggio è un affarino del costo di circa 35 Euro. Ma è indubbiamente progettato bene. Si applica con una clip alla fotocamera del tell ed è dotato intorno alla lente (lenti a dire il vero) di un anello di led che garantiscono una illuminazione omogenea, tipo flash anulare. Si chiama Apexel 200x. Si trova facilmente in rete ed è pieno di filmati o recensioni che ne parlano. Io l’ho preso per gioco e visto che il costo è ridicolo.

Il cosino viene spacciato capace di ingrandimenti 200x ma a naso si spinge fino a 5/10 x. Non pensate di fotografare insetti o robe molto tridimensionali perché va tenuto quasi aderente al soggetto. Le immagini che escono hanno bisogno di un certo lavoro di post, ma per quanto si ottiene e per il costo è incredibile. Tra le altre cose è piccolissimo, misura un 5 cm ed è spesso neanche 1 cm. Come potete vedere dai file postati, sebbene ridotti, la qualità è discreta e se uno stampa piccolo (ho provato) si possono ottenere ottimi risultati. Ma la cosa veramente fantastica è che mi sono divertito un mondo ad usarlo. Un vero spasso ed entusiasmo…sembravo un bambino. Io che ho sempre usato reflex FF o macchine medio formato, mai avrei pensato di usare un tel per fotografare…e per i progetti di un certo tipo tornerò sicuramente a vere macchine fotografiche. Però questo è stato un vero spasso.

Marco

Inviato: 3/12 12:36
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Micro - che ne dite ?
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Ciao a tutti. Posto alcuni scatti (fra le decine che ho provato a fare). Ingrandimenti di circa 5 x. Opinioni e critiche calorosamente benvenute.

Marco

Allega:



jpg  Varie44-rid.jpg (111.10 KB)
68_674cdc312ff43.jpg 700X700 px

jpg  Varie25b-rid.jpg (84.83 KB)
68_674cdc4d589ec.jpg 700X700 px

jpg  Varie16-rid.jpg (133.97 KB)
68_674cdc64c4ff8.jpg 700X700 px

jpg  Varie05-rid.jpg (151.70 KB)
68_674cdc792174f.jpg 700X700 px

jpg  Mic_27-rid.jpg (212.33 KB)
68_674cdc8e2879d.jpg 700X700 px

Inviato: 1/12 23:01
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Re: Che ne pensate della nuova Rollei 35 ?
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Dico la mia. la Rollei 35 è una tipologia di apparecchio fotografico particolare, con una sua nicchia ben specifica, questo sì. Giocattolo non direi. Definirla giocattolo significa sminuirla, senza dare il giusto peso alla sua idea di progettazione ed all’ambito d’utilizzo per il quale è (era) nata. Forse si può criticare il senso di ripresentarla oggi ma all’epoca è stato uno strumento rivoluzionario. Magari non ottimale nell’uso pratico per i tanti compromessi necessari. Quanto è sicuro è che si tratta di un bel pezzo in fatto di meccanica e costruzione e robustezza. Quanto mi domando è se l’apparecchio odierno sia paragonabile (per affidabilità a quello dell’epoca. La Rollei mi pare sia defunta. Chi lo costruisce usando solo il nome Rollei?

Marco

Inviato: 13/9/2024 13:37
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Re: The man in red
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Ciao Pino,

dico due cosette su questo scatto ma non solo.
Non volermene. Esprimo un mio parere personale. Quello che mi ha lasciato perplesso non è lo scatto. Lo scatto lo apprezzo e trovo sia particolare e non banale. Hai saputo vedere un qualcosa di non scontato.
Quanto è contro il mio modo di vedere e di pormi riguarda l’introduzione che hai scritto. Intendiamoci, è corretta ed apprezzabile. Io però non la avrei fatta così. A mio avviso un’immagine deve essere in grado di “raccontarsi” da sola. Non servono spiegazioni. Questa immagine, tutto quanto hai detto, lo comunica da sola (se uno sa coglierlo). Se mi consenti, essa vive di suo senza tutta una presentazione scritta. E guarda che se dico “vive di suo” faccio una grande lode alla tua fotografia. Tutte le parole espresse sviano da essa. In un certo senso sviano da essa e “incanalano” verso una direzione obbligata, senza margini di spaziare con la mente.
Ripeto, non vuole essere una critica. E’ solo il mio modo di pensare. E poi, se hai postato un’immagine è per avere giudizi su di essa. E il mio giudizio sulla fotografia è positivissimo.

Marco

Inviato: 12/9/2024 16:12
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Re: Nebbia in Val Padana...2
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Ciao Pino, perdonami e non prendere le mie parole come un attacco personale. Ho letto il tuo intervento e non lo capisco. Non ne capisco il senso. Dici che non ti interessa ricevere un “bella” o “mi piace”, e che preferisci critiche costruttive. Poi dici che in 15 anni di post hai ricevuto solo da 3 persone commenti che dicevano che un tuo scatto gli piaceva. Quindi??? Da parte mie, e lo dico perché io sono fatto così, le critiche mi danno un certo fastidio e fatico ad accettarle. Tu hai postato una foto ed hai avuto un giudizio negativo. Forse, e dico forse, tale giudizio deve essere assimilato perché fa capire come altri interpretano uno scatto che, essendo nostro, noi vediamo con occhi diversi da quelli degli altri. Ripeto, le critiche, se motivate, servono per farci capire che quanto “vediamo” noi è diverso da quello che vedono altri. Poi essere d’accordo è altra cosa. Possiamo ignorarle o cercare di capirle. Ma, per me, vanno comunque considerate, capite e accettate. Con il senno del poi possono essere di qualche utilità. E te lo dice uno che fatica ad accettarle.

Marco

Inviato: 4/4/2024 16:55
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Re: Nebbia in Val Padana...2
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Questa fotografia, e la discussione che ne è scaturita, mi convincono sempre di più di una mia convinzione personale. Una fotografia non deve essere accompagnata da una introduzione scritta o statement che sia; forse nemmeno da un titolo. Una fotografia parla da sola. Se tale scatto fosse stato postato senza parole o spiegazioni di sorta, non ci sarebbe stata alcuna puntualizzazione. La critica, riguarda la presentazione, non la fotografia. O sbaglio?

Marco

Inviato: 15/3/2024 16:41
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Dimensioni di stampa: grande, grandissimo, anzi piccolo
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Una piccola riflessione. O meglio, un’esternazione del mio umore di adesso.
Alcuni anni fa, quando avevo iniziato a stampare i miei scatti, ambivo a formati di stampa grandicelli. Ho dovuto sempre limitarmi all’A3+, fondamentalmente per questioni di spazio. Una bella stampante, magari capace di un A2, inizia ad avere pesi ed ingombri impegnativi. Per non parlare dei costi. Parallelamente, curiosando il trend del mercato, vedevo agli autori famosi proporre stampe giganti. Certo, gli autori noti hanno un bel riscontro economico dato dalle vendite. Non è il mio caso, ma insomma, anche vedendo il pensiero di alcuni critici o estimatori, la stampa grande ha sempre avuto estimatori. Certo, in alcuni casi si tratta di marketing, spesso però ci sono indubbie esigenze espressive dell’autore.
Ebbene, da un poco di tempo apprezzo stampe decisamente piccole. Certo, non solo; ci sono casi dove voglio una bella stampa A3+ ma ho trovato che mi soddisfano stampe piccole. E quando dico piccole intendo proprio piccole. Non un A4 ma qualcosa grande la metà, diciamo un A5 o anche meno. Perché non A4? In fondo è un formato gradevole. L’A4 non mi piace; l’ho sempre trovato una cosa ne carne ne pesce. Non riesco a farmelo piacere e lo trovo piccolo per taluni soggetti e via di mezzo per altri. Insomma, non c’ü un soggetto che per me benefici di tale formato. Comunque, dicevo che ora mi intrigano le stampe piccoline…e non è per nulla una questione di costi; stampo ancora grande alcune cose. Non saprei spiegare il perché in modo semplice e convincente. E’ così, punto. E voi invece, avete voglia di dire la vostra?

Marco

Inviato: 9/1/2024 15:20
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Re: Stephen di Rado
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Premetto che ho guardato con una certa fretta. Premetto che non ho avuto il tempo di soffermarmi sui singoli scatti. Premetto che la mia è stata solo una visione d’insieme e non focalizzata sui singoli tasselli. Detto questo ho avuto l’impressione che sono fotografie senza dubbio ben fatte ma niente di nuovo. Un qualcosa di “già fatto” e “già visto”. Insomma non ci trovo un quid di “nuovo” o un barlume di aria nuova. Fra l’altro mi viene da pensare che sia una raccolta, un insieme di scatti in numero troppo grande, quasi eccessivo.

Marco

Inviato: 29/9/2023 16:49
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