Mi pare che ci sia una certa curiosità per la pellicola da parte di alcuni "nativi digitali", proprio perché percepita come esperienza per loro del tutto inedita, sfidante e (forse come effetto collaterale dei prezzi attuali che curiosamente che ne amplificano l'aurea di prestigio) esclusiva.

Dopo Marc Lagrange (dicembre 2015), il mondo della fotografia erotica perde un altro interprete. Non entro nel merito delle vicende giudiziarie, ma a me le sue fotografie sono sempre piaciute, specie quelle contenute nel libro "la danse".Tanti hanno tentato di copiarne pedestremente la tecnica, anche quando Photoshop non esisteva.
http://www.repubblica.it/esteri/2016/ ... david_hamilton-152835643/

A distanza di otto anni questa discussione è surreale...

Non ho mai provato le Impossible, ma ho cominciato ad usare i pack instantanei della Fuji con soddisfazione con i dorsi per Mamiya RZ ed Hasselblad. Io per la verità insistevo sull'importanta di preservare-o almeno provare ad "allungare" la sopravvivenza della produzione di DIA COLORE che mi sembra seriamente minacciata ed a rischio d'estinzione ravvicinata neanche poi così remota. E' notizia di ieri che la stessa Fujifilm ha ufficialmente cessato di produrre la Provia 400x (peraltro la più avanzata, ultima introdotta dalla casa stessa a livello di tecnologie). Se non sbaglio-tiraggi a parte- non abbiamo più un 400 ISO colore invertibile. Kodak ha dismesso le sue invertibili in blocco prima ancora di dichiarare che sarebbe uscita dal business delle pellicole. Ci dobbiamo affidare a lotti Rollei-Agfa, a proposte Lomography o qualche cinese per avere ancora un può di invertibili di buona qualità? Ecco perché-con tutti i caveat del caso e certamente alieno da facili entusiasmi- accolgo con favore la scommessa di un produttore italiano nel sondare e si spera accogliere un po' di consensi o incoraggiamento nel tentare un'impresa magari non "impossible", ma certamente coraggiosa. Sui prodotti reali di questa scommessa ci potremo esprimere appena saranno disponibili.

Ferrania ha in animo di riprendere coraggiosamente a PRODURRE PELLICOLE IN ITALIA dal prossimo anno, se tutto va bene.

DIA E NEGATIVO COLORE FOTOGRAFICO! .
Questa secondo me è la notizia più piacevole.

Questo Forum non può prescindere da un'informazione così importante che si sta diffondendo in tutte le community internazionali di fotografia analogica. Andate su:

http://www.filmferrania.it/

Sottoscrivete la newsletter.


Questa è l'importante comunicato divulgato oggi, 24 luglio 2013.


"Hello and welcome to this mailing list.
Just a few words to thank everybody who subscribed, although no more than a single brand is shown at the moment on the Ferrania home page.

We think it is worth answering some questions that often arise on the discussion boards we are also following.

As you know, Ferrania discontinued its photographic products some years ago and after that some buildings and equipments were dismantled or sold because the destiny of film seemed to be compromised forever after introduction of digital. Obviously we dream to put the film in a new era where it can live in symbiosis with digital imaging technologies.

After more than one year of work, we are finally trying to start again with a small production of film. But rescaling a production workflow is not an easy process: some chemical products are not available anymore on the market, former Ferrania workers and engineers must be involved again in a completely new production workflow, etc.

We worked a lot on many of the above issues and now we are proud to say that the moment is arrived of really making film.

Right now there is a six month R&D project aiming to produce a first Jumbo of film. If during this period we are able to solve all the remaining technical issues and if the market gives us a reasonable preliminary feedback, we will be ready to go ahead and ship new film in the first quarter of 2014!

Ok, now the question is: what kind of film?
We think it is better to start revamping the very last produced emulsions. The first two that we will make are a color negative film derived from Ferrania Solaris FG-100 Plus (only for still photographs) and a professional color reversal film derived from Scotch Chrome 100.

And which formats?
We have the equipment to finish film in almost all photographic and motion picture formats: 110, 120, 126, 127, 135, 220, Super 8, Double 8, 16mm, 35mm and 70mm but at first we will put on line only the ones that are requested by the market.

More details are coming, please continue to follow us!

Cheers

The FILM Ferrania team"

Ottima idea. Io mi sono servito sempre e solo da Coloredue e Carlocolor(questo fino a 5 anni fa e oggi non so nemmeno se esista ancora). Ero andato da Color Zenith un mese dopo che avevano deciso di sospendere l'E6 e da allora ero rimasto con ColoreDue per sviluppi colore e lambda print. Una sviluppatrice la prenderei anch'io, il paradosso(semplice legge di mercato a pensarci bene) è che, mentre i laboratori cessano trattamenti chimici, le aste di Ebay sulle Jobo CPA/CPE arrivano a livelli stellari e il costo dei chimici colore lievita ancora.

A me risulta che le Mamiya 7/7II siano ancora molto ricercate sul mercato (e con ragione in questo caso). E' vero che oggi non ci sono sensori 6x7 disponibili, ma con ottiche fra i 50 e i 140 (parlo dunque del 65 e del bellissimo 75 T/S) c'è ancora spazio per la digitalizzazione anche coi sensori disponibili già oggi in formato ridotto. Intendevo dire che anche il costo dei Leaf attuali-oggi stratosferico- dovrà inevitabilmente scendere per obsolescenza tecnogica in futuro... Un motivo in più per gli amatori a usare MF in pellicola oggi, finché sarà possibile...e forse domani...digitalizzare la ripresa.

Il bello del sistema Mamiya RZ oggi è dato dal portarsi a casa obiettivi eccellenti ad un decimo del prezzo di listino (ancora attuale... o almeno dell'ultimo listino del 2012 ). L'aspetto più "succulento" dell'opzione RB/RZ, anche a non voler spendere tanto, è dato dalla recente partnership con Leaf, che sviluppa dorsi digitali da primato che si potranno certamente trovare usati in futuro senza per forza svenarsi oggi (a meno di non lavorarci già oggi per necessità). Io ho trovato il 50 ULD in un corredo svenduto insieme a 90, 180 tutti dell'ultima serie e una valanga di accessori. In un secondo momento ho trovato un 140 M/LA e un 210+ 250 APO. Quello che difficilmente si trova è il tilt/shift adapter che trasforma la macchina in mini banco ottico... ma non desisto e prima o poi lo troverò senza andare ad Hong Kong.
Il MF è sempre un'ottima scelta. Oggi per fortuna un po' più accessibile che in passato a prezzi molto ragionevoli.

Veramente grave che Coloredue non tratti più l'E6 visto che non lo faceva affatto male! Che ti risulti, Andrea, a Milano chi è rimasto a trattare l'E6? La notizia m'inquieta un po' visto che ho più di 150 rulli di invertibili in freezer, non ho kit di sviluppo e avevo intenzione di usarne una decina (in 120) entro fine mese!

I LED si stanno diffondendo molto in questi ultimi anni, soprattutto in ragione dell'altissima efficienza luminosa che li caratterizza. In fotografia si è cominciato a discuterne da poco e francamente non mi sembra che i leader mondiali dell'illuminazione fotografica abbiano troppa fretta di muovere le acque con prodotti rivoluzionari. Guardate però che propone l'italianissima Lupo (divisione Lupolux): un illuminatore a led con lente di fresnel e diffusa che rassorbe 90W e genera un emissione equivalente a 1000W tradizionali. Il bello è che tutto è persino dimmerabile, ovvero anche la potenza di emissione è modulabile da 0 al 100%. Riesco solo ad immaginare quali rese si potrebbero ottenere con 5-6 illuminatori di questo tipo: il mio computer fisso acceso con photoshop attivo consuma da solo semplicemente di più di questa combinazione. A me fresnel e spot non dispiacciono affatto. A listino siamo intorno ai 900-1000 euro per illuminatore (a seconda che si passi da distributore diretto o da rivenditori). Purtroppo non posso investire somme impegnative nell'immediato, ma mi piacerebbe sapere se qualcuno di voi ha usato o ha in programma di usare soluzioni di tipo LED che hanno l'indubbio vantaggio di essere facilmente trasportabili anche in esterno (esistono batterie dedicate peraltro relativamente economiche in relazione ai bassi consumi).
http://www.lupolux.it/fotografia/prodotti.html
(Nel mio commento mi riferisco ai prodotti a fondo pagina e in particolare al Dayled 1000 della Lupo, anche se altri modelli simili mi sembrano ugualmente interessanti)

http://visualsciencelab.blogspot.it/# ... recent-silly-ness-at.html
Secondo KirK Tuck l'accordo è piuttosto una mossa disperata di Hasselblad che si è accorta ad aver tirato troppo la corda cercando d'imporre prezzi che vanno a malapena bene agli sceicchi, ai professionisti medi, i quali non possono più permettersi di entrare in un sistema chiuso come la serie H, neanche paragonabile alla tradizione di modularità, retrocompatibilità delle soluzioni tecnologiche che rappresentavano una garanzia per chi credeva nel marchio e poteva crescere facendo un passo alla volta dentro al sistema V.
Ma in effetti quanti matrimoni avete visto fare in giro con un delle Hasselblad H digitali?

Citazione:

Anche il tuo ragionamento non fa una piega. Certo sono tante le variabili da considerare e soprattutto non si sa quale di essa sarà più determinante nel mantenere costante il gap fra i prezzi delle due macchine. E' anche verosimile che anche la scelta di un singolo slot sD anziché un doppio slot sia proprio un elemento emblematico per tenere differenziare gli utenti: in altre parole un matrimonialista dovrebbe sentirsi più tutelato da un backup automatico degli scatti che per un istanti che non ammettono incidenti come accade in una cerimonia ufficiale... in questo caso pagare anche 1200 euro in più per una 5dIII rappresenterebbe una sorta di "premio assicurativo" contro un evento raro ma possibile, come un guasto ad una scheda che potrebbe compromettere la reputazione anche di chi è già affermato. Non ci resta che aspettare e vedere, come dici tu.

Soldi per soldi (ad averne!), allora perché non accogliere di buon grado la notizia che Rolleiflex presenta ben due novità analogiche (o meglio un'analogica pura e un'ibrida)?
http://www.petapixel.com/2012/09/13/r ... -n-to-debut-at-photokina/

Io parto dal presupposto che questa 6d sarà commercializzata, stando alle dichiarazioni di Canon, a partire da dicembre. Ciò implicherebbe che il professionista medio o il fotoamatore non geek (ovvero non il personaggio che va in Giappone o effettua preordine su B&H o Adorama solo all’annuncio della novità via Dpreview per emulare Ken Rockwell) si vedrà in mano la macchina fra gennaio e febbraio 2013 nell’ipotesi migliore. La 5d mark III era stata annunciata a marzo 2013, ma ne ho cominciate a vedere in giro alcune fra giugno e luglio, praticamente poche settimane fa. In pratica oggi trovi la 5d mark III a 2850 euro circa e se te la proponessero a cento euro in più, a parità di garanzia europea ti sentiresti (suppongo) preso in giro dal venditore. Avendo data per acquisita la notizia della 6d, una parte di coloro che veramente fino a ieri era orientata verso la 5d mark III, potrebbe verosimilmente cambiare idea e optare per la 6d attendendo qualche mese (magari già all’esordio della disponibilità effettiva), ma comunque almeno da dicembre in poi. Con questo scrupolo è giusto certamente considerare quello che sarà il prezzo della 5d mark III APPENA la 6d sarà disponibile. Io sarei però orientato a credere che la 5d mark III scenda di prezzo, perché soffrirà comunque la concorrenza di un prodotto proposto come più conveniente (la 6D) e probabilmente giudicato da molte review equivalente in termini di qualità d’immagine. In pratica la stessa cosa è successa alla 5d mark II in rapporto alla 1Ds mark III. Ad un certo punto nessuno voleva più pagare 6000 euro per avere gli stessi risultati di una macchina già annunciata a metà prezzo (la 5d mk II). L’interesse dei professionisti per la 5d mark II ne ha determinato una crescente domanda e dunque, la "già vecchia" 5d mark ii continuava ad essere venduta a prezzo elevato senza sconti o incentivi degni di nota. Io stimo che la domanda della 6d potrebbe(in mancanza di annunci nuovi o almeno imminenti ) essere veramente alta e dunque essa potrebbe conservare un prezzo della strada non troppo "limato" rispetto a quello dell'annuncio ufficiale per un un bel po' di tempo. Per contro, nei mesi successivi a febbraio 2013, complice l’obsolescenza tecnologica che deprime a priori i prezzi, la 5d mark III a qualcuno apparirà sorprendentemente già vecchia, altri cominceranno a fiutare l’aria di presumibili annunci di nuovi prodotti dalla stessa Canon… Con che risultati? La 5D mark III subirà un’ulteriore limatura di prezzo, per cui potrei ipotizzare che in un futuro non troppo lontano la 5d mark iii dovrebbe stabilizzarsi per un po' poco sopra i 2000 euro, mentre la 6d, (un modello comunque la si veda, manifestamente più recente) non dovrebbe subire un tracollo di prezzo vertiginoso (1700 euro?). In altre parole il differenziale di prezzo fra 5d mark III e 6d potrebbe essere in prospettiva molto più esiguo che nel momento presente (ora è quasi una voragine). Le mie previsioni sono naturalmente congetture personali senza valore scientifico. Molto si giocherà sulla risposta effettiva di Nikon o meglio se Canon conserverà una strategia di non riprendere la corsa ai megapixel che Nikon vuole fomentare, sul futuro del medio formato, sull’affermazione delle mirrorless o tecnologie che ancora non sono state annunciate e che potrebbero rimescolare le carte in tavola. La 5d II è vissuta tanto perché Canon voleva continuare a sfruttare una rendita di posizione e per il formato pieno non c’era altra alternativa in Canon, nell’ambito dei prodotti in produzione nello stesso momento, salvo la “sfortunata” 1Ds mark III che non veniva quasi più richiesta. Ciò detto sulla carta questa 6D mi sembra comunque ottima e da prendere in considerazione volendo risparmiare sulla 5d mark III(all'inizio tanti euro; più tardi forse meno).

Marco, non volermene, ma sinceramente non ho capito nulla della tua replica......

Daniele, non ho detto che la 6d debba per forza essere scadente, anzi. Cercavo di mettere solo sulla carta (perché pochi l'avranno presa in mano), che questa 6D non è proprio "regalata(peraltro è ovvio che nessuno regala nulla nel commercio)". E' chiaro che anche la 5d mark I, e con essa la II e la III non hanno l'impugnatura verticale e a qualcuno questo fatto non interessa proprio (è anzi la rinuncia al battery pack è già un modo andare più leggeri che non le serie "1", magari durante un viaggio). E' chiaro che io, fra 6d e 5D MK III , con la prospettiva di spendere 800 euro in più,stringerei la cinghia e opterei per la seconda, che almeno teoricamente è già sfruttabile come fotocamera "sportiva" o molto reattiva comunque per l'azione (non come le ammiraglie serie 1, ma già un buon compromesso). Quello che non mi convince è proprio la filosofia "al risparmio" con cui verrebbe prodotta questa 6d con sostituzione di plastiche al posto della lega di magnesio. Non mi azzardo a paragonare 6d a 5d prima serie quanto a rumore e prestazioni e vorrei anzi vedere se dopo anni ci fosse regressione prestazionale di un nuovo modello sul vecchio. Però avrei preferito la garanzia di un doppio slot standard SD+CF anziché il semplice SD e basta su una macchina a vocazione professionale, avendo già in casa un po' di memorie veloci CF. Tutte le altre caratteristiche della 6D sembrano ottime sulla carta e alcune anche in progresso sulla 5d mkIII, p.es l'autofocus centrale più sensibile ancora di uno stop sulla mkIII. Trovo un po' opinabile la max velocità di scatto limitata a 1/4000 di secondo e il sinc flash ridotto a 1/180.

Se cerchi il miglior prezzo vai sulla la 400H. Come resa in scansione, trattandosi di negativa è difficile fare valutazioni. La Fuji 400H è ottima in ogni caso, ma le mie preferenze sull'incarnato in esterni vanno sulle Potra, con una predilezione per la vecchia e quasi introvabile Portra 800 e la vecchia 160 NC. In ogni caso non sbagli.

Dal mio punto di vista questa 6d sulla carta non è così allettante. Ormai la 5d mark III è a 2850 euro e probabilmente fra 12-15 mesi subirà un ribasso fino a 2100-2400 euro (se la storia insegna qualcosa).
In secondo luogo io non mi vedrei a lavorare senza impugnatura verticale e conseguente seconda batteria...E allora siamo più vicini a tirar fuori 2400 euro piuttosto che 2000-2100 della 6d base. Altro che risparmio...E' vero che questa macchina gioca la carta del minor peso sulla 5dIII, ma io non userei più una reflex senza scatto verticale

Era intuibile, stando al dictat delle major cinematografiche hollywoodiane che vogliono eliminare riprese e proiezione in pellicola nei film dal 2014, che neppure la crisi gravissima della Kodak sembri consentire a Fujifilm di avvantaggiarsi in un settore in cui la domanda si è abbassata molto (produzioni cinematografiche).
Kodak ha dichiarato di voler dismettere il settore fotografico tradizionale e (pare di aver capito) produrre ancora pellicole per il cinema almeno fino al 2015 (ma con facoltà d'interrompere accordi di fornitura con preavviso), mentre all'opposto Fujifilm si riserverà di produrre pellicole cinematografiche solo per archiviazione, cessando quelle per ripresa, proiezione e copie stampa, ma specificando che la produzione di pellicole fotografiche colore e dia continuerà normalmente.

http://www.fujifilm.com/news/n120913.html

Voi che pensate? Io sono già contento se Coloredue a Milano continua a sviluppare le E-6 a giorni alterni

Anch'io sono combattuto molto su questa questione. Negli ultimi 6-7 anni credo di avere accumulato troppi corpi macchina 35 mm Contax. Forse mi libererò di una Yashica e una 167 tenendo solo RTS III e AX, ma gli obiettivi manuali Zeiss non li voglio rivendere, perché anche se non li uso di frequente, ogni volta che metto gli anelli adattatori per Canon, sono estremamente soddisfatto della resa. Ora mi pongo invece il problema di Hasselblad. Ho una 500 CM molto bella e 3 ottiche classiche 50-80-150 C T* (non CF), credendo inizialmente di ampliare progressivamente il sistema. Due anni fa però ho provato una Mamiya RZ 67 II e ho racimolato per pochi euro le lenti più nuove della serie, fra cui il superlativo 50 ULD, il 140 macro M/L-A e il meraviglioso 250 APO. Il solo apocromatico 250 della Hasselblad mi sarebbe costato quanto la Mamiya con 4 eccellenti ottiche, 3 magazzini e accessori utilissimi, senza contare che la resa degli obiettivi Mamiya mi è sembrata ottima, per certi versi anche superiore alle C T* della Hasselblad. Da una parte mi piace la portabilità relativamente migliore dell'Hasselblad in esterno e l'autonomia totale dall'elettronica, ma mi accorgo che alla fine non uso più il 50 e il 150 Zeiss. Probabilmente mi terrò la 500 CM col solo 80 e tutto il corredo Mamiya (che fra l'altro sotto il profilo sistemico del complesso lente-obiettivo è più facilmente associabile ai dorsi digitali di ottime marche, soprattutto grazie alla recente joint venture Mamiya-Leaf). L'errore più grave? Comprare 3 torce Metz 70 per l'esaltazione delle possibilità multiflash, usandole in realtà insieme una sola volta in 3 anni. I condensatori fermi anche solo per un po' di mesi fanno scherzi terribili al portafoglio, anche se per la verità tutta l'elettronica ferma rischia di non riavviarsi dopo una sosta prolungata. Allo stesso modo qualsiasi obiettivo con otturatore centrale non andrebbe mai lasciato fermo per mesi(tendendo a perdere precisione sui tempi lenti). Sinceramente io vorrei evitare di passare il mio tempo a spolverare. Preferisco avere meno roba in giro e usare tutto. Resta il fatto, magari marginale, che troppa attrezzatura si può anche smarrire o può esporre l'utilizzatore a rischio di furti o rapine. Se proprio dovesse succedere preferirei perdere poche cose e al limite ricomprare con maggiore oculatezza ciò che riterrei ancora attuale, piuttosto che perdere tutto un patrimonio in una sola occasione per negligenza o per semplice sfortuna.