È notizia recente che la Kodak ha venduto la divisione pellicole al suo maggior creditore il Kodak u.k. Plan il fondo pensione inglese. Non sembra una bruttissima notizia la produzione dovrebbe continuare senza problemi. Forse l'unica preoccupazione c'è l'hanno quelli che baseranno la loro pensione sul futuro della pellicola!
http://www.bloomberg.com/news/2013-04 ... -pension-for-spinoff.html

se vogliono la pensione non devono mandare in pensione la pellicola.

Eheh vero!!

Comunque se loro continueranno a produrle, io continuerò a comprarle.

Fer

Sul piano meramente teorico, per Kodak si sarebbe di fatto aperto dello spazio di mercato (per modesto che sia) per via dei danni subiti a causa dello Tsunami dagli stabilimenti Fuji.
Da Pa.Ma. Photo pochi giorni fa ho visto di Kodak ho visto disponibili negativi colore economici 36 e 20p, Portra 160 NC e VC in 135 e 120. Poiché Nazareno Pangallo è uno dei pochi a Roma che fa della disponibilità di pellicole un must - anch elui però senza avventurarsi a prendere pellicole con costi unitari talmente elevati da rischiare troppo se gli scadono sugli scaffali - e vende abbastanza, se ne deduce che per trovarsi si trovano.

Il problema, come per gli scanner da diapositive, è la ricerca per sviluppare prodotto nuovi ed innovativi.

La pellicola dovrebbe cercare di mantenere una propria nicchia qualitativa che a distingua da un buon digitale, caratterizzandola. Ad esempio B/N e colore su formato 120 diapositivo. Un 6x7 o 6x9 (panoramiche a parte) fatto a regola d'arte ancora può dir la sua alla grande.

Lascerei perdere in toto il settore delle sensibilità elevate: dopo la Pentax K5 sulla resa ad alti ISO per l'argentico non c'è più spazio.

Ma mentre il rumore elettronico è un difetto di una immagine digitale, la grana è una caratteristica materica specifica della pellicola, e la gradualità della scala tonale ha ancora tanto da farsi apprezzare.

Spero in qualche lustro ancora, poi... resterà una nicchia Fine Art, guarda un po' se torneremo a stendere emulsioni amorevolmente fatte in casa con un ricettario e i chimici presi da Ciro Donati su lastre di vetro...

Recentemente mi sto rivolgendo sempre di più alle pellicole della Rollei... ottimi prezzi, tra l'altro.

... il problema non sono le pellicole BN, almeno per ora, ma le dia che sono sempre piu' costose.

Il problema non credo che sarà l'approvvigionamento di pellicole, quanto il trattamento, in particolare delle diapositive che non dà margini di guadagno per i laboratori (è notizia d questi giorni che Coloredue non tratterà più l'E6).

Andrea

Credo che Hologon abbia ragione, mi dispiace un po', anche se finalmente con la Sigma DP1 e soprattutto con la Nikon D800E comincio a convivere con il digitale. Onestamente, con la D7000 e la D3 (non l'ho avuta, ma me l'ha prestata un amico per un bel po') proprio non mi trovavo a confronto di una 6x7, e talvolta anche di una 35 mm. Per ora a Torino sono rimasti pochi laboratori di qualità, ancora sviluppano, ma i tempi si sono molto allungati.

Noi ci sviluppiamo da soli C41 ed E6 e abbiamo riscontrato un notevole aumento dei prezzi dei kit.
Comunque finché Tetenal continuerà a produrli a cifre più o meno "terrestri", noi continueremo così.
Poi... ci rimarrà solo la tricromia!

Fer

Veramente grave che Coloredue non tratti più l'E6 visto che non lo faceva affatto male! Che ti risulti, Andrea, a Milano chi è rimasto a trattare l'E6? La notizia m'inquieta un po' visto che ho più di 150 rulli di invertibili in freezer, non ho kit di sviluppo e avevo intenzione di usarne una decina (in 120) entro fine mese!

... i kit e6 e c41 si trovano on-line

http://www.macodirect.de/colour-chemi ... 134c3ae5d8ab8f6d4013ed6ce

http://www.fotomatica.it/contents/it/d206_chimici_kit_colore.html

http://www.westernphoto.it/vendite-online/Sviluppo-colore-e-DIA-20

anche questo http://www.puntofoto.it/catalogo.asp?id=168

Coloredue non tratterà più l'e6???
che brutta notizia!
di lab a milano dovrebbero restarne anora un tot... faccio mente locale e nei prossimi giorni magari postiamo una lista comune da tenere aggiornata.
ciao
daniele

Ottima idea. Io mi sono servito sempre e solo da Coloredue e Carlocolor(questo fino a 5 anni fa e oggi non so nemmeno se esista ancora). Ero andato da Color Zenith un mese dopo che avevano deciso di sospendere l'E6 e da allora ero rimasto con ColoreDue per sviluppi colore e lambda print. Una sviluppatrice la prenderei anch'io, il paradosso(semplice legge di mercato a pensarci bene) è che, mentre i laboratori cessano trattamenti chimici, le aste di Ebay sulle Jobo CPA/CPE arrivano a livelli stellari e il costo dei chimici colore lievita ancora.

Citazione:

Interesse per la pellicola ce n'è ancora, e penso che in qualche modo si potrà continuare ancora per un bel pezzo ad utilizzarla.
I chimici costicchiano un poco, è vero. Ma con un corredo analogico che si può comprare di seconda mano spesso in ottime condizioni ed a prezzi davvero vantaggiosi, oggi come oggi, praticamente ci puoi andare avanti fino alla materiale distruzione dello stesso. Se consideriamo invece la rapida obsolescenza dei materiali digitali che più o meno comportano la sistematica sostituzione degli stessi ogni tot anni, penso che siamo ancora ampiamente in margine di vantaggio.

Per quanto riguarda i chimici, c'è una differenza di costo notevolissima acquistando i kit da 5 litri rispetto a quelli da 1 litro. Io accumulo materiale e poi sviluppo in massa, e se proprio mi avanzano uno o due litri di soluzione, posso anche buttarli, risparmiandoci ancora parecchio.
Non dico che sia la soluzione consigliabile per tutti; dipende dall'urgenza di vedere i risultati finiti e da altre motivazioni, in primis il sistema di sviluppo. Comunque, io ho risolto il caro prezzi in questo modo.

Una domanda per Luciano e per tutti coloro che sviluppano il colore da sè: i chimici, una volta miscelati, possono essere conservati per un po' come quelli per il b/n o vanno utilizzati subito?
Non ho esperienza di sviluppo colore ma temo che dovrò farmela presto, e mi chiedevo come funziona. Il kit per fare 5 litri, ad esempio, è frazionabile a seconda delle necessità o dev'essere miscelato tutto in una volta? e poi, per l'appunto, si può conservare? se sì, grosso modo per quanto tempo?
grazie

Io per l'E6 a Milano mi servo da Chrome:

http://www.chromeweb.it/

Citazione:

Ciao Giovanni,
io uso il kit Tetenal Colortec E6 da 5 Litri.

Ad ogni sessione di sviluppo, prelevo dalle bottiglie la quantità di chimico necesaria per preparare il volume utile, quindi “soffio” dentro la bottiglia un pò di gas Protectan (sempre della Tetenal) e rimetto il tappo.

Il Protectan è un gas inerte più pesante dell’aria che crea uno strato isolante tra il chimico residuo e l’aria presente nella bottiglia, inibendone l’ossidazione.

In questo modo il kit aperto mi è durato fino ad 8-9 mesi (oltre non ho avuto modo di provare).

Con il kit Ornano che usavo prima che lo dismettessero, usavo il sistema di frazionamento “a biglie” che descrivevo in questo articolo.

A presto.

Fabio

Rispondo a GiovanniP

la mia esperienza e' limitata al trattamento E6 con la chimica a 6 bagni, in particolare l'unica ( e ottima )che ancora riesco a trovare :
http://www.macodirect.de/fuji-hunt-ch ... essing-litres-p-2509.html
uso il metodo "a perdere", cioe' preparo i bagni li uso e li getto. con un kit da 5 lt si fanno 40 rulli 135/120 ( 125 ml di soluzione per ogni rullo con le tank del sistema Jobo 1500 ).
Le soluzioni concetrate, una volta aperte, le travaso in bottiglie di vetro ( opportnamente etichettate!!! )da laboratorio ( schott ) avendo cura di riempire lo spazio vuoto con del gas inerte, per l'esattezza questo:
http://www.westernphoto.it/catalogo/C ... ECO-INOXY-GEL-spray-400ml
poi, ben tappate, le conservo al buio a temperatura ambiente.
Con questo sistema ho sviluppato con chimica aperta anche a distanza di un anno e non ho mai avuto problemi.
Se non ricordo male nelle istruzioni del kit Tetenal si parlava di una capacita' di 60 rulli 135/120, quindi presumo che in quel caso i bagni vengano recuperati dopo l'uso ma, non avendo esperienza diretta, la mano sul fuoco non ce la metto.

Andrea

I chimici Tetenal per la stampa colore (RA-4) durano parecchio, anche un annetto se ben conservati con uno dei sistemi decritti sopra (anche io uso il Protectan Tetenal).
I chimici colore C-41 non so di preciso quanto possano durare. Cerco di usarli al più presto, ma probabilmente qualche mese dovrebbero conservarsi anche loro.
Non ho mai sviluppato le diapositive, e dunque non so nulla del trattamento E-6, ma ti hanno già risposto Fabio ed Andrea.