A bocce ferme, passato un mese, si ha più obiettività nel guardare all'anno passato.

Mi piacerebbe invitare tutti a raccontare il proprio anno fotografico: com'è stato? Vi ha soddisfatto?

Inizio io.

E' stato il sesto anno del "progetto fotografico Fucino" e anche il sesto anno di viaggi in Sardegna, tra impianti abbandonati e scogliere.

Due lavori che mi hanno dato tante soddisfazioni e che anche quest'anno sono stati centrali per la mia fotografia.

Ripercorrendo l'anno passato, mi sono reso conto che nel 2012 ho cercato alcuni temi che, scientemente o no, avevo messo da parte negli ultimi anni: fotografie del tipo "men at work" e paesaggi "bucolici".

Dopo tanti anni passati a cercare di raccontare il passaggio del tempo tramite le foto di "archeologia industriale", ho sentito la necessità e assaporato il piacere di fotografare persone che lavorano; in senso ampio, dai braccianti agricoli ai musicisti jazz.

Questo rimanendo nel contesto del Fucino, come in questa foto



e in quello del territorio ex-minerario del Sulcis, come in quest'altra immagine



Deduco che non posso stare troppo tempo senza relazionarmi fotograficamente con qualche essere umano!

Per il 2013 conto di assecondare maggiormente questa necessità.

Come anche, appunto, la voglia di "bello-rassicurante-naturalistico".



Voglio anche, però, riprovare a raccontare "i calcinacci" in maniera meno celebrativa e più introspettiva; perché mi sono accorto di aver ceduto troppo, in questi ultimi tempi, all'aspetto accattivante, piacevole, "facile" delle vestigia industriali in disfacimento.

E' facile lasciarsi trasportare dalla gradevolezza estetica, i giochi cromatici, le forme; ma la mia idea originaria insisteva su altro, sulla volontà di mostrare il tempo, il passare delle vite nei luoghi; devo trovare il modo di tornare sul percorso che ho tracciato.

Tecnicamente il 2012 è stato l'anno in cui ho preso coscienza del perché mi piace tanto la pellicola: al di là delle pur fondate giustificazioni tecniche (resa delle alteluci, assenza di moiré etc.), ho capito che il motivo è principalmente il godimento di un piacere.
Mi piace scattare con macchine meccaniche, mi piace caricare un rullo, mi piace sviluppare e guardare controluce le strisce con le mie immagini.
Una volta capito e accettato questo, riesco anche a trovare giusti scenari di utilizzo per i miei corredi digitali, che a volte, in precedenza, portavo con me per, boh, compassione!

Il 2012, infine, è stato anche l'anno in cui ho desiderato avere foto grandi e ben rifinite appese alle pareti di casa.
Non mi succedeva da tanto e quindi per me è un punto importante anche questo.
Purtroppo, come al solito in questi casi, ho incontrato e sto ancora incontrando non poche difficoltà tecniche nell'ottenere quella resa che cerco.
Vorrà dire che arriveranno nel 2013!

E ora la tastiera è vostra.

Fer

Il 2012 ha segnato per me l'abbandono pressoché completo dell'analogico. Il primo anno da chissà quanti, che non ho montato la camera oscura e non ho stampato nulla con l'ingranditore.
In compenso ho acquistato la Epson 3880, il pacchetto di profilazione Datacolor Spyder Studio, aggiornato Photoshop, Lightroom e DxO Optics 8. Stampe tante, ma digitali.
Ho finalmente preso a studiare seriamente PS e, lontano ancora anni luce da quanto il programma può dare, ho cominciato ad essere finalmente abbastanza soddisfatto dei risultati.
Vabbè, direte voi, ma tutto questo ambaradan per farci che? Diciamo che come temi ed interessi non mi sono discostato dai miei soliti: foto di viaggio, in particolare mi sono entusiasmato in Madagascar, la partecipazione ai WS di Massa Marittima sul tema di fashion/beauty/glamour, diversi model sharing, diverse occasioni di fotografare amici/amiche per la realizzazione di ritratti, book, composit, ritratti per siti aziendali e social network secondo la moda del momento.

Per il 2013 non credo di cambiare molto. Avevo avuto una mezza idea di aggiornare il corredo Sony, ma penso di non farne nulla, perché sono giunto alla conclusione che è abbastanza inutile correre dietro ogni novità, dato che i salti di qualità davvero significativi si notano saltando di 3-4 generazioni per volta...e quindi aspetterò almeno la sostituta della A99 tra un paio d'anni. In compenso un buon medio tele da ritratti luminoso non mi dispiacerebbe... Ma se ne può fare a meno.
E quanto al tipo di immagini, pure lì non penso di cambiare niente. Nessun progetto fotografico ovviamente, perché non ne ho mai fatti e non mi entra neppure in testa come si possano realizzare. Fotografo quello che al momento mi interessa, e va bene così.

Io, al contrario di Luciano, ho avuto un allontanamento dal digitale. In verità non ha mai avuto il sopravvento sulla pellicola, ma nel 2012 l'ho usato sempre meno. La mia Leica M9 si guasta di continuo, la D700 mi fornisce immagini plasticose e 'piallate' che proprio non mi piacciono. Ovviamente queste mie parole nulla hanno a che fare con la superiorità di un sistema rispetto all'altro, ma dicono solo che, come Fer, amo sempre più mettere il rullino in macchina, caricare gli chassis, vivere 'l'ansia' dello sviluppo delle immagini… insomma sapete di cosa parlo. Come Luciano, invece, non sono capace di pianificare un progetto ma, se mi capita di avere un tema, scatto a ruota libera senza schemi e cerco semplicemente immagini attinenti con l'idea iniziale. Il nostro 'progetto Sulcis' contiene foto anche inquietanti, come quelle che ritraggono Osvi che addenta un 'proceddu' (variazione letterale del più conosciuto 'porceddu'). Non fanno sempre parte del Sulcis? Il 2012 è stato movimentato per mille problemi, come è successo un po' a tutti, ma le gite fotografiche con i miei compagni di merende mi hanno sempre dato una carica unica, e spero duri così per molto ancora.

Direi che nel corso del 2012 ho ripreso a fotografare in modo più serio, che per me vuol dire basarmi su un progetto ed un’idea pianificata. A fianco di questo ho fatto qual cosina per fini puramente commerciali. Chiaramente, quello che sento più mio, è la fotografia personale, basata su miei progetti. Ho in cantiere due lavori, due portfoli. Uno in fieri, l’altro non ancora realizzato, ma “compiuto” dal punto di vista del progetto e di tutto il resto…..mi manca solo di realizzarlo.
Il tempo è quello che è, cioè poco. Fra lavoro, famigli e figlia piccola, impegni vari…..
Comunque ho avuto modo di pensare e ragionare su vari aspetti dell’espressione fotografica. Rimango con le mie convinzioni, ci mancherebbe, e giudico una fotografia dalla sua capacità di “esprimere” qualcosa, sono favorevole al concettuale e al non ripetere pedissequamente cose fatte e rifatte. Non giudico un lavoro solo in base alla sua bontà realizzativa e all’artigianalità. Uno scatto magistrale ed ottimamente eseguito ma “vuoto” non lo ritengo all’altezza. La riproposizione di cliché sempre identici la posso apprezzare solo per la sua perfezione realizzativa, non per altro.
Diciamo che fra migliaia di immagini che vediamo, molte stupende esteticamente, solo alcune (poche?) mi rimangono impresse, e sono quelle che vanno oltre all’estetismo puro. Dicevo che però ho avuto modo di pensare. Anche immagini cariche di aspetti non solo estetici non sono “complete” se manca completamente la bontà estetico/visiva. Ci vuole molto di una cosa e il giusto dell’altra. La fotografia è in fondo un’arte visiva. Vi sono elementi diversificati che la influenzano: arte, filosofia, concettualismo, storia…..Ma a mio giudizio ci vuole anche un pizzico di bellezza estetica.
Caspita, dovevo parlare solamente del mio 2012 fotografico e sono partito per la tangente.

Marco

io facendo mente locale credo di non aver scattato nessuna foto degna di questo nome in tutto il 2012...
ho lavorato molto su un progetto lungo 4 anni che ormai sto chiudendo, ma è stato lavoro di scansione, selezione e postproduzione
ho fatto foto a qualche convention e cose così, qualche still life, qualche foto al gatto con il cellulare
insomma... sostanzialmente nulla di entusiasmante
spero che il 2013 mi porti la possibilità di mettere in mostra il progetto che sto chiudendo e di intraprenderne di nuovi!
ciao
daniele

Tante buone intenzioni, non realizzate per mancanza di tempo, e forse di motivazione. Volevo riesumare il 4x5", ho comprato pellicole e soffietti nuovi, ma alla fine le pellicole le ha usate un mio amico fotografo per riproduzioni (e meno male che le avevo, non è facile procurarsi le Astia 4x5 in tempi ragionevoli). Mi sto un po' stufando dei tempi lunghi dello sviluppo delle pellicole, e forse per questo mi sono spostato sul digitale con la compattina Sigma col Foveon e con la Nikon D800E. Devo dire con preoccupazione che sto trovando soddisfazione con queste ultime due digitali, ma i risultati sono modesti, anche se non ho mai avuto grandi pretese di contenuti.
Insomma un anno di migrazione tecnica, inconcludente come risultati, ma non ho proprio avuto tempo di andare in giro e concentrarmi.
Spero di avere meno preoccupazioni feline nel 2013 e di concludere qualcosa di più.

Il 2012 è stato l'anno della produzione (intendo dire di macchine fotografiche, rigorosamente a foro stenopeico) e il 2013 lo vorrei far diventare l'anno della foto con macchine a corpi mobili GF e ULF senza tralasciare ovviamente i semi che ho buttato questo anno (completando tutta la gamma delle macchine fotografiche a foro stenopeico per tutti i formati più commerciali), vediamo un po' se ce la facciamo, sia a fare delle foto che a far diventare un lavoro la passione.

Io mi sento in linea con Luciano.

Ho pressochè abbandonato l'analogico, anche se... ne avrei ancora voglia almeno in maniera semplificata sul 35mm visto l'acquisto del Minolta 5400 e della Dynax 7 analogica.
Il solito problema di dove poi sviluppare e inviare i rulli mi smonta ogni volta.
Ho arricchito ancora di più il mio parco ottiche in perenne riorganizzazione e passato alla A99.
Fotograficamente anche io mi sento poco da progetti, soprattutto avendo una concezione fotografica molto tradizionale. Quindi ho fotografato per "reportage" essenzialmente.
Qualche progettino può darsi che uscirà nel 2013.

Io ho prodotto, si e no, una decina di nuove fotografie “buone”, alcune relative al progetto Fucino che porto avanti insieme a Fer, Mauro e Raffaello, alcune di paesaggio classico ed un paio di ritratti.

In compenso ho fatto grossi passi avanti a livello infrastrutturale, infatti dopo aver ristrutturato la “taverna” e riorganizzato gli spazi, ora ho accesso diretto (senza spostare, aprire, riporre, ecc.) a tutti gli strumenti utili per:

- Sviluppare E6, C41, BN
- Fare scansioni decenti
- Postprodurre con un PC veloce
- Stampare fino al formato A1
- Montare le stampe su pannelli e plastificare tramite calandra
- Tagliare i passepartout
- Realizzare cornici in legno

L’ultimo colpaccio è stato quello di trovare finalmente una fonte di approvvigionamento di pannelli di ogni tipo, dal foam al composito d’alluminio, di biadesivi e di film protettivi, qui a Roma, a due passi da casa .
Sostanzialmente io ed i miei amici siamo ora totalmente autosufficienti su tutti i fronti ... tranne su quello della produzione di pellicola ... .

Il 2013 dovrebbe essere interamente dedicato alla produzione di nuove fotografie ed alla stampa di quelle vecchie, con l’obiettivo di mettere a frutto il lavoro sul Fucino, oltre che rinnovare le stampe appese nei soggiorni delle nostre case .

A presto.

Fabio

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Grande !!!

Marco

Citazione:

Guarda, sono sulla stessa barca, infatti le mie le ho fatte fare tutte a mio figlio


Battute a parte, per me il 2102 (anche se il processo in realtà è cominciato alla fine del 2011) è stato un anno di importanza fondamentale perchè ha portato alla realizzazione del secondo capitolo del Corpo senza Organi, e lo ha fatto aprendo scenari fotografici assolutamente inediti per me e Cristina, per la prima volta un nostro lavoro di ricerca non è stato realizzato con un banco ottico (è stata utilizzata una compatta da poche decine di euro), e per le prima volta non siamo più completamente autori delle nostre immagini, avendo affidato a nostro figlio il compito di scattare le immagini, per noi come fotografi non c'è stato spazio (e meno male direte voi!), il nostro ruolo era diverso...è stato un percorso che ci ha regalato tanto sia da un punto di vista umano che fotografico...

Anche per me il 2012 ha rappresentato un allontanamento sempre maggiore dal digitale, parlo di me personalmente, come gusti e passioni (dico questo perchè ho appena scritto che l'ultimo lavoro è stato fatto con una compatta digitale), non so, sarà che lo uso tutti i giorno per lavoro ma non fa per me a livello di amore e di coinvolgimento emotivo, e conseguentemente ho avuto un forte avvicinamento non tanto alla pellicola che non ho mai smesso di usare con i banchi ottici anche e nonostante il lavoro sul CsO, ma piuttosto con il mondo delle tecniche antiche, collodio umido in primis ed ultimamente mi sta frullando qualche idea strana su foro stenopeico, dagherrotipi, tricromia, e con questo siamo già al 2013...

E quindi aggiungo solo che nel 2013 vorrei diventare sempre più bravo con il collodio umido, tentare la strada della stampa a carboni a colori (però è 2 anni che lo dico e noin lo faccio), comperarmi una Graflex per scattare 4x5" a mano libera, far continuare con la compatta il lavoro sul Corpo senza Organi a mio figlio, pubblicare il nostro primo libro contenente i due capitoli sul CsO...

Per me il 2012 è stato fotograficamente positivo, ho sicuramente fotografato di più e con più soddisfazione che non nei 4-5 (almeno) anni precedenti.

Dal punto di vista tecnico ho consolidato il passaggio al digitale, migliorando notevolmente la mia conoscenza delle tecniche di sviluppo del RAW e nella post-produzione, e sono passato da un utilizzo misto, di varie marche e sistemi, ad uno, almeno allo stato attuale, quasi esclusivo di Nikon, tanto da dover prendere alcune ottiche Nikkor che mi mancavano (o che avevo venduto in passato), perché ero abituato ad utilizzarne di equivalenti su altri sistemi.

Neanch'io ho simpatia per certi aspetti del digitale, dopo oltre vent'anni di diapositive e di BN, ma una volta iniziato a capire qualcosa nel software il diavolo mi è sembrato meno brutto di come lo si dipingeva, ecco.
Certo, un obiettivo per il 2013 è sicuramente quello di approfondire e migliorare ulteriormente l'utilizzo dei software (e magari d'impararne ad usare anche uno diverso, in aggiunta).

Riguardo ai "progetti" non ne ho svolti di particolari, sono un fotografo perlopiù di reportage - nel senso classico, all'antica, del termine, non solo "street" come oggi lo si intende - quindi tendo ad improvvisare più che a programmare. Un mio vecchio pallino è la documentazione fotografica, architettonico/reportagistica, dei tanti piccoli borghi antichi (medievali, barocchi ecc.) che abbiamo, ma la definirei più una preferenza fotografica che non un progetto.

Federico

Un disastro. Ho fotografato molto poco, non mi sono ancora dotato di un sistema digitale degno di tal nome e, complice fra l'altro la crisi economica, il mio tentativo di rilanciarmi sul mercato non ha prodotto risultati apprezzabili.
Ho passato un po' del mio tempo a ristampare vechie foto, e a piangere sui tempi migliori che furono. Ho riletto vecchi libri per l'ennesima volta, ho lanciato un sacco di progetti economicamente impegnativi che, però, sono ancora in attesa di risposta.
Non ho fatto acquisti fotografici. Persino la pellicola, la carta e di chimici sono ancopra quelli acquistati nel corso del 2010 e 2011, e oggi sono agli sgoccioli.
In compenso ho fatto un po' di lezioni sia a dilettanti che a professionisti, ho rinsaldato una vecchia alleanza con alcuni colleghi e ho mosso i primi passi nella difficilissima arte della fotografia sportiva di bambini (miei) con digitalina con ritardo eccessivo, imparando a prevedere il futuro con almeno due secondi di anticipo. E questa mi sembra l'unica conquista fotografica dell'anno.

Il 2013 si prospetta migliore, ma chissà....

Bella domanda Fer... per me è stato un anno di transizione e di riflessione..... Ho scattato meno perchè nel frattempo si è risvegliata la voglia di fare musica. Le mie foto sono rimaste un po' al palo ma è sempre il mare ed il paesaggio il protagonista della mia fotografia.
Ora però francamente sento il bisogno di un progetto nuovo, che porti nuove idee e nuovi stimoli. Ci sto pensando, qualche idea in embrione c'è, si vedrà però come riuscire a concretizzarla.

Osvi

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Ma tanto...

Vedremo tra qualche mese.....

Speravo che con quei soldi messi da parte avrei risolto alcuni dei miei problemi e invece sono ancora nel pantano. La D800 invece di esaudire certe mie aspettative mi ha creato un sacco di problemi. L'ho presa a giugno e ancora sono in alto mare. Problemi di compatibilita' tra sistema operativo e nuovi dischi piu' capienti, drivers, problemi di spazio su disco, problemi di acquisto prodotti per leggere i RAW della macchina....ma alla base e' tutto un problema di soldi. Si possono fare tutti i salti mortali che si vogliono, ma senza un budget adeguato non si va lontano. Ora sto aspettando un nuovo PC perche' quello che ho e' praticamente morto. E' andato nel pallone e io piu' di lui. Sistema complessivamente vecchio, improvvisi cali di velocita' che non si sa a cosa imputare, impossibilita' di ampliare la memoria...quello che funzionava era il portatile che si e' piantato improvvisamente, forse si e' bruciato qualcosa ma non e' conveniente aggiustarlo. L'analogico? Ancora peggio. Ho dovuto cedere la camera oscura a una figlia, e d'altronde camera era e camera ritorna, e tutto viene ammassato in sala di posa cosi' non si usa piu' neppure quella. Mancanza di tempo per l'assistenza e l'impossibilita' di assentarsi a lungo per via di mia madre ormai ultracentenaria...L'unica cosa positiva che mi ha portato il 2012 e' stata la patente nautica, speravo di potere andare a far visita a Osvi e Claudio, ma dopo l'esame non ho piu' messo il piede su una barca...
Insomma, speriamo nel 2013, fisicamente non c'e' male, finche' c'e' vita....

Il 2012 per quanto mi riguarda è stato un anno di buone soddisfazioni per quanto riguarda il completamento della mia attrezzatura e dei risultati con essa ottenuti; ma è stato anche un anno pieno di riflessioni. La principale ha riguardato mia moglie che, dopo una positiva esperienza dell'anno precedente, quando le avevo passato la mia Panasonic LX3, ha continuato a scattare in occasione di diversi viaggi; ora, dovete sapere che mai in precedenza mia moglie aveva maneggiato una macchina fotografica sicché la LX3 la usa con tutti gli automatismi di cui la macchina è dotata, dalla prevenzione del mosso alla variazione degli ISO, autofocus, esposizione programmata ecc. In pratica lei non ha fatto altro che inquadrare e scattare, inquadrare e scattare, inquadrare e scattare, 400, 500 foto a viaggio, senza pensare a null'altro, essendo completamente a digiuno delle regole tecniche. Eppure su 400/500 scatti non ne ho mai trovati più di 2 o 3 da buttare nel cestino per via di errori tecnici. Non sto parlando, ovviamente, della composizione o della piacevolezza del risultato, ma della correttezza della messa a fuoco e dell'esposizione. Insomma, mi pare si possa convenire che una macchina digitale, compatta e leggera come la LX3 (e tante altre), oggi abbia definitivamente ben realizzato e reso concreto quel vecchio sogno di molti slogan pubblicitari di un tempo. Chiunque, anche mia moglie, ora può fare fotografie tecnicamente corrette e se si ha un po' d'occhio e di cultura visiva si possono fare persino delle "buone" fotografie.
Ed infatti, per tornare al 2012, proprio in questo anno, avendo preso a "navigare" un po', mi sono reso conto di quante siano le foto che circolano sul web e ancora di più di quanto, proprio a ragione di questo oceano di immagini, tutte riconducibili, per quanto piacevoli e corrette, a stereotipi ormai consolidati, si possa anche ipotizzare una "crisi" da massificazione della Fotografia. Non so se tutto questo sia un bene o un male, ma è certo che nel 2012, dopo tanti anni di digitale, per la prima volta ho vagheggiato di tornare alle origini, al piacere di manipolare strumenti manuali e di respirare sali d'argento.
Forse il 2013 sarà l'anno che....?
Fabio

Mi riallaccio in qualche modo all'ultimo post.

Tranne un paio di occasioni "formali" (una sortita per il progetto fotografico sul Fucino con i compagni romani di merende e pizze, e il matrimonio della figlia di amici), per il resto nel 2012 ho utilizzato quasi esclusivamente la compatta LX5. Specie nei diversi viaggi (Germania - varie localita' -, Lisbona, Sardegna). Ma anche per tante cosette in casa o in zona, principalmente per la pubblicazione sul web.

Qui un esempio dei risultati.

Probabilmente da questi scatti non potro' trarre stampe A2 degne di questo nome, ma all'occorrenza qualcosa di molto decente in A4 e magari anche in A3 puo' venir fuori. Per il web, e anche per mia documentazione, vanno senz'altro piu' che bene, e la facilita'/produttivita' dello strumento e' massima. In definitiva, come diceva Fabio, e' piu' che altro una questione di occhio e di cultura visiva.