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Fotografia digitale
Utente non più registrato
Sabato scorso, durante la solita seduta fotografica, si è molto parlato del digitale: vantaggi e svantaggi.

Un fotografo svizzero, appassionatissimo di diapositive, ha azzardato un quasi insolente "il digitale, privo di qualsiasi forma culturale, ha ammazzato la classica fotografia ed ha causato lo svuotamento di quasi tutti i forum di fotografia"

Io ho controbattutto con serena, va vivace veemenza; ma devo riconoscere che ha ragione sulla frequentazione di vari forum che, rispetto a 4/5 anni orsono, si sono decisamente svuotati, sia di utenza che di articoli interessanti.

Per rendersene conto, basta visitare tutti i forum italiani più importanti.

Voi che ne pensate?

joe

Inviato: 4/7/2012 15:39
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Re: Fotografia digitale

Iscritto il:
14/2/2012 10:52
Messaggi: 300
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Della fotografia digitale o dello svuotamento dei forum ?

Inviato: 4/7/2012 15:41
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Re: Fotografia digitale
Moderatore
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
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Non saprei se i Forum negli ultimi anni si sono svuotati (e se la responsabilità sia del digitale).
Forse i classici Forum si sono un pò svuotati, ma in compenso ne sono nati dozzine di nuovi e settoriali, magari dedicati ad aspetti assai particolari..come per esempio Strobist che parla esclusivamente delle applicazioni del flash.
Sicchè, più che di svuotamento potrebbe trattarsi invece di dispersione degli appassionati in mille rivoli che, messi insieme, probabilmente ricostituirebbero il numero originario o forse anche lo farebbero aumentare.

Quanto alla diatriba digitale/analogico, non starò neppure a perderci un secondo. E' un argomento vecchio, trito e ritrito. Sui vantaggi/svantaggi e sulle peculiari caratteristiche delle varie opzioni credo che ormai le idee siano ben chiare.


Inviato: 4/7/2012 16:03
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Fotografia digitale
Utente non più registrato
Mi riferivo allo svuotamento forum causa digitale.

Da più tempo noto un costante svuotamento di ogni forum, e mi chiedo se ciò sia dipeso dal digitale che, oggettivamente, rispetto alla fotografia analogica, ha ben pochi argomenti di conversazione.

Per la qualità e la semplicità di utilizzo, io sono per il digitale; ma con l'analogico i motivi di interessanti scambi di opinioni sono praticamente infiniti.

Joe

Inviato: 5/7/2012 7:28
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Re: Fotografia digitale
Moderatore
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8/2/2005 19:08
Messaggi: 5349
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Evitiamo di parlare con i troll... grazie!

Andrea

Inviato: 5/7/2012 7:46
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Fotografia digitale

Iscritto il:
22/6/2009 11:34
Messaggi: 1009
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Joker, non concordo con una sola parola di ciò che hai scritto.

Le discussioni di 4/5 anni fa sui grandi (quantitativamente parlando) forum di fotografia riguardavano mediamente il digitale già per un buon 90-95%.

Il numero di iscritti e la quantità di discussioni, in questi ultimi 4/5 anni, a me sembrano costantemente aumentati.

Ad essere diminuita rispetto a 4/5 anni fa (parlo sempre dei grossi forum, in particolare quelli di brand) mi sembra invece la qualità media delle discussioni, cosa che ha allontanato, per disgusto, diversi utenti di buon livello, innescando una spirale che ha reso letteralmente illeggibili certi grossi forum. Ma in tutto questo il “digitale” non c’entra in alcun modo.

Inviato: 5/7/2012 8:58
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Re: Fotografia digitale
Utente non più registrato
caro orso;

ti prego di tenere ben presente che tale teoria è di un fotografo svizzero che battibeccava con me.

Io volevo solo conoscere il vostro parere.

Joe

Inviato: 5/7/2012 9:45
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Re: Fotografia digitale

Iscritto il:
3/4/2009 12:52
Da Eboli
Messaggi: 827
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Per sapere se oggi i forum sono meno frequentati si dovrebbe disporre di statistiche, altrimenti di cosa parliamo?

Se poi i forum sono meno frequentati forse il problema è legato al livello delle conversazioni (escluso il seguente forum ovviamente).
Si parla sempre delle stesse cose, risposte superficiali, persone che vogliono far vedere quanto sono brave o cose simili.

Non credo il problema sia dovuto al digitale o all'analogico. Anche quando il digitale non esisteva, se non nei laboratori di ricerca, nelle lettere pubblicate dalle riviste di fotografia si leggevano sempre le stesse domandde: quale duplicatore di focale utilizzare, AF si AF no...

Se al digitale possiamo attribuire una colpa probabilmente è il suo punto di forza, cioè la sua velocissima evoluzione che porta sul mercato cnotinue novità e modelli sempre più evoluti. Si finisce sempre per parlare della nuova fotocamera a 64Mp o del nuovo zoom 8-3000. Ma d'altronde come possiamo non parlare di una nuova Nikon o di una nuova Canon che rende obsoleta la nostra attrezzatura acquistata con tanti sacrifici.

In ogni caso i forum sono importanti, ma quello che conta è documentarsi leggendo e fare tante prove fino a raggiungere il risultato desiderato.

Gianluigi




Inviato: 5/7/2012 12:49
Gianluigi
https://www.photo.net/profile/190407-g ... ry_image&change_section=1
https://www.juzaphoto.com/me.php?l=it&p=105763
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Re: Fotografia digitale

Iscritto il:
8/11/2009 17:38
Messaggi: 416
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Citazione:

gianlu64 ha scritto:
(escluso il seguente forum ovviamente).






naturalmente bon ton impone "presenti esclusi"

Inviato: 5/7/2012 13:22
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Re: Fotografia digitale
Moderatore
Iscritto il:
8/1/2005 22:33
Da Varese
Messaggi: 4735
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Citazione:

joker ha scritto:
….."il digitale, privo di qualsiasi forma culturale, ha ammazzato la classica fotografia ed ha causato lo svuotamento di quasi tutti i forum di fotografia"…..

Voi che ne pensate?


Cosa ne penso? Due cose soltanto.

Primo: non capisco per nulla la frase secondo la quale il digitale è privo di qualsiasi forma culturale. Perché? Se scatto con la pellicola devo essere laureato o nisba, invece con una macchina digitale va bene la terza media? A parte gli scherzi, sento spesso dire che con il digitale si è persa una certa manualità (legata a sviluppo, CO ecc…..), ma culturale cosa? Se è solo in base al “cosa usa” che viene giudicata una persona, allora stiamo freschi. Il “perché” è fatta una cosa penso abbia maggiorissima importanza.

Svuotamento dei forum…..a me per la verità sembra esattamente il contrario. Se vogliamo parlare di qualità allora è una cosa, ma se rimaniamo sulla quantità penso che sia stata detta un’enorme inesattezza. Poi attribuire questo presunto svuotamento ad una tecnologia che invece ha attirato molti utenti (attenzione sto sempre parlando di quantità, non di qualità) penso sia una grossissima e sbagliatissima sparata.

Marco


Inviato: 7/7/2012 11:02
Il mio sito

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Re: Fotografia digitale

Iscritto il:
10/1/2010 10:42
Da Roma
Messaggi: 375
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Non nascondiamoci dietro un dito.

Il discorso estremista di quel fotografo svizzero, che mi ricorda certe affermazioni di Gianni Berengo Gardin, va molto ma molto "filtrato" ma non è privo del tutto di argomenti, anche se secondo me se la prende col "nemico sbagliato".

Il digitale ha dalla sua, oltre a dei vantaggi logistici importanti (il costo dello spazio su una memoria flash o HDD per una immagine costa meno di qualsiasi materiale sensibile, facilità di condivisione etc etc) anche una caratteristica rispetto all'argentico: la facilità di ottenere, grazie al supporto hardware e software offerto dalla tecnologia, una immagine utilizzabile anche se non ben composta, priva di idee, incerta come prospettiva, poco interessante come soggetto.
Prima, se eri tanto a corto di gusto ed idee, era facile che mancassi anche delle basi tecniche, e la foto non ti veniva, punto. Adesso "esce per forza". Magari brutta, ma facilmente ben esposta (o recuperabile con Camera Raw)e probabilmente abbstanza a fuoco, complici anche le focali cortissime davanti ai sensori più piccoli.

La riserva mentale "casomai dopo tanto se non mi piace ala cancello" a tantissimi ha prodotto una sindrome non buona per una crescita estetica e di gusto, che si traduce col tempo in maggiori capacità: ciò spinge centinaia di milioni di fotoamatori occasionali a scattare in situazioni in cui ciò che inquadravano non meritava il risibile consumo calorico derivante dal dito indice che si abbassa a premere un pulsante.

E' questo che ha "abbassato la media" di ciò che si vede in giro, non il fatto che ci sia un sensore invece che una pellicola.

Se dentro le fotocamere avessimo i Kodachrome 25, che oggi costerebbe probabilmente, esistendo, almeno 25 euro a rullo, di certo per ragioni economiche (e poi il tempo passato ad aspettare che torni indietro il rullo... sperando che non lo perdano... etc etc) nessuno scatterebbe raffiche di dieci o venti scatti al gatto che passa davanti a un cassonetto delle immondizie.
Col digitale, invece, ce ne son tanti che quasi lo fanno.

E' colpa del digitale? No, dei tempi: tempi in cui gettiamo nella campana del riciclo bottiglie di vetro che potrebbero, previa sterilizzazione e rietichettatura, utilizzate mille e mille volte finché non si rompono; in cui quando un telefonino ha tre-quattro anni e inizia a far le bizze la batteria, invece di comprarne un'altra andiamo in un centro commerciale e ne prendiamo un altro, cosa anche logica dato che ci son casi in cui te lo vendono, pure buono, a 19,90 laddove la batteria del tuo costa 38 + IVA; in cui gli aerei della Franco-tedesca Airbus si comandano con un Joystick, sono subordinati alla supervisione di una serie di computer che impediscono al pilota (si potrà ancora chiamarlo così?) di effettuare manovre che escano da limiti predeterminati di sollecitazioni.

Perché la fotografia avrebbe dovuto esser graziata dall'involversi del mito della facilità? Si è allargata a dismisura la base di coloro che fotografano, oggi son mille volte di più rispetto a quando negli anni '60 il fotoamatore occasionale da gita fuori porta aveva solo la sua Instamatic e poteva solo premere il bottone. All'epoca, era normale che il fotoamatore con la reflex manuale e tre-quattro ottiche sapesse un po' meglio di oggi quel che faceva...

Click, click, click. Pure col telefono. Che mi importa se c'è della grana o del rumore elettronico agli alti ISO? Il vero problema è quando si fotografa qualcosa o qualcuno che si poteva tranquillamente non fotografare, tant'è che tante, tantissime decine di migliaia di scatti restano negli HDD dei PC e non vengono nemmeno duplicate per sicurezza, in modo che la volta che l'HDD schiatta all'improvviso sono irrimediabilmente perse.

Ma c'è "eticamente" differenza fra questo ed acquistare un SUV per portare il pupo a scuola? o ad avere un PC QuadCore per poi usarlo per chattare su Facebook?

Si è solo massificato un uso poco consapevole della fotografia, come negli anni '70 se andavi a Roccaraso vedevi arrivare le prime Jeeeppone dei napoletani un po' arricchiti che si presentavano con degli sci da discesa degni di un finalista di Coppa del Mondo, e le prime tute aerodinamiche integrali, addosso a persone che poi avevano difficoltà a gestirsi lo skilift e scendevano ...a spazzaneve.

Per tornare sul paragone aeronautico, se andate su fora di aviazione vi leggerete spesso commenti preoccupati di esperti piloti di linea magari ex piloti militari di caccia, dunque gente con due attributi così, espressi in modo diplomatico per non spaventare eventuali visitatori casuali del forum, sulla progressiva, crescente minore attitudine al volo delle ultime generazioni di piloti e primi ufficiali di Airbus, cresciuti a procedure informatiche e simulatori, con il minimo sindacale di ore di volo reale, pronti ad incartarsi non appena i sistemi sofisticatissimi di controllo automatizzato dell'inviluppo di volo per qualche ragione non possono più esercitare la loro materna funzione protettiva di chioccia digitale.

Il volo AF447 di Air France, quello precipitato nell'Atlantico nel 2009, causò 228 vittime proprio così. Due copiloti due, col comandante a un certo punto richiamato in cabina che li supervisionava, riuscirono per oltre quattro lunghissimi minuti a precipitare "di piatto" da 12000 metri, continuando ad osservare angosciati l'altimetro che frullava, e continuando a cercar di riprendere quota dando potenza e tirando a sé il joystick, ossia cabrando, esattamente il contrario di ciò che risulta istintivo e immediatamente chiaro anche a me per recuperare lo stallo di un banalissimo ultraleggero, figuriamoci se non doveva risultare ovvio, immediato, naturale, quasi subliminale a chi conducesse un immenso liner da quasi 70 m di apertura alare.
Io scrissi: «se la sommatoria fra skill e ausili tecnologici tende a restare costante, e se migliorare i dispositivi di assistenza al volo fa "sedere" i piloti su livelli di preparazione e manualità inferiori, "tanto c'è il computer", tanto valeva tenersi DC8 e MD80».

In fotografia non è lo stesso, in fondo? Tanto c'è l'AF con 18 punti a croce, tanto c'è l'HDR automatico, tanto c'è l'esposimetro multispot, tanto c'è il riconoscimento automatico dei volti sulle compattine da 100 euro, mette da sola a fuoco su quelli... ci sono le macchine che scattano da sole quando il soggetto sorride...

Non è più grave quel che succede nei cieli? Analogico o digitale, tanto chi non ha gusto non ne avrà, e quelli che hanno talento, istinto e desiderio di migliorare riusciranno sempre a scattare foto migliori della media a prescindere dal tentativo della tecnologia di "narcotizzarli" con la maledetta facilità...

Cerchiamo noi di fare "foto migliori", sempre ammesso che ci si riesca. Gli altri, click,click,click, guardaquisamanthachefacciadascemachecià.
Sono dei benemeriti: con le economie di scala che permettono, riducono il costo della tecnologia sul mercato.

Io il mio primo HDD ai primi del 1988 lo pagai 350.000 lire, ed era da 20 Mb (Mega, eh? Non Giga!), l'ultimo, da un Tb, 115 euro... in lire meno di 225.000. Senza quelli che hanno un PC e lo usano per mettere fotine sceme su Fb o scrivere Tweet senza senso, non sarebbe mai stato possibile.

Inviato: 7/7/2012 13:33
...io non vorrei mai far parte di un club che accettasse uno come me come socio... (Groucho Marx)
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Re: Fotografia digitale

Iscritto il:
18/10/2007 15:59
Da Torino
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quanto scritto da VRicciardi avrei voluto/saputo scriverlo io, da non lasciar passare inosservato il corretto plurale di forum;le parole sono importanti come le immagini...
Alfonso.

Inviato: 7/7/2012 18:17
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Re: Fotografia digitale
Moderatore
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4/11/2005 13:12
Da Roma
Messaggi: 9967
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Sul plurale di "forum" non sono d'accordo.

Non essendo il latino una lingua corrente, va considerato come lingua straniera; e in quanto tale, i suoi termini usati in una frase italiana non vanno declinati/coniugati (a meno che non si scriva interamente in tale lingua).

Sui contenuti invece sono mi trovo abbastanza d'accordo: rendere più semplice e accessibile qualcosa, porta inevitabilmente molti principianti a cimentarsi con questo qualcosa; viene quindi meno la barriera iniziale, che in precedenza aveva fatto da filtro "culturale" (uso il termine in senso ampio).

Volendo fare un paragone con la musica: pensiamo all'esibizione dal vivo di un pianista e di un tastierista da piano bar, con i ritmi automatici dinamici, il giro di basso automatico intelligente, l'accompagnamento ad accordi.

E spostandoci sulla registrazione, pensiamo alla necessità che c'era pochi decenni fa di andare bene a tempo (pena un faticoso lavoro di correzione in studio) mentre oggi CuBase corregge automaticamente tutto in tempo reale.

Certamente questo ha fatto avvicinare alla musica molta gente, tra cui molti incapaci, alcuni dei quali hanno anche avuto un certo successo.

Ma ha svilito la musica nel suo complesso?
Non credo, anche se qualche dubbio, a dire il vero, ce l'ho.

La speranza, per la musica e per la fotografia, è che l'appassionato voglia poi approfondire, per usare gli strumenti in modo più consapevole.

Fer

Inviato: 7/7/2012 22:19
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Fotografia digitale

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10/1/2010 10:42
Da Roma
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Il lato positivo, naturalmente, potrebbe anche pur essere che allargandosi a dismisura la base di coloro che si accostano ad una cosa il cui "filtro" tecnico e culturale impediva a tanti di scoprire, in teoria potrebbe agire anche da talent scout.

Io, per esempio, ho iniziato a fotografare perché affascinato dai numerini e dalle ghiere che maneggiava mio padre quando avevo forse cinque-sei anni sulla sua Zeiss Super Ikonta 4,5x6 a soffietto con obiettivo f/3,5 (mi pare un Tessar da 75 mm).

Vederlo armeggiare con l'esposimetro esterno color avorio, allineare l'indice di un galvanometro con una forcellina rossa, leggere su una scala che mi pareva del tutto misteriosa e poi riportare con gesto sapiente dei valori sulla macchina, costituì un elemento di irresistibile attrazione, tante e tante volte finché, lo ricordo ancora, quando avrò avuto forse undici anni su un treno che ci riportava in Italia dall'Austria per ingannare il tempo visto che la carrozza aveva un unico scompartimento con le panchette disposte vis-a-vis si peritò di iniziare a spiegarmi le basi.

Sapete com'è il cervello di un ragazzino di dieci anni, se gli interessa una cosa la impara subito, buona la prima... senza necessità di ripetizioni.

Se mio padre avesse avuto invece di una complessa e manuale Ikonta, una Instamatic o qualcosa di simile, magari non avrei avuto la stessa curiosità? Oggi non farei il fotografo di mestiere, dopo essermi formato come entusiasta fotoamatore dai 14 anni? Non lo saprò mai.

Così come non mi è dato sapere se la facilità tecnologica dei tempi moderni distrarrà dal concentrarsi su un potenziale hobby tanti potenziali talenti, che "consumeranno" immagini restando nel magma indistinto delle masse che scattano, o se riuscirà a tirare un balloon d'essai a molti più giovani che l'occhio fotografico lo avrebbero. Non so pronunciarmi.

Certo, di piloti di Formula 1 che raccontano di aver cominciato ragazzini con gli insidiosissimi kart, ne ho sentito molti (il più famoso, Schumacher) ma sinora nessuno che dica di essersi formato su una Smart col cambio automatico.

Quanto al forum o ai fora, non volermene per il mio forse evitabile snobismo, ma sono uno che soffre quando sente pronunciare dai giornalisti "mass midia", all'inglese, laddove anche Marshall McLuhan la parola latina non la pronunciava assolutamente all'inglese...

Inviato: 8/7/2012 10:09
...io non vorrei mai far parte di un club che accettasse uno come me come socio... (Groucho Marx)
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Re: Fotografia digitale
Moderatore
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Si è giunti ad una questione di contrapposizione classico/nuovo. Tale contrapposizione vede un prevalere, a livello di competenza e conoscenza, del classico, di ciò che era d’uso qualche anno orsono, rispetto all’odierno. Il digitale, in ambito fotografico, rappresenta il nuovo. Che sia digitale o altro è un caso. Avrebbe potuto trattarsi della fotografia biochimica poco importa. La contrapposizione è fra “quello di prima” e “quello di adesso”. Stop. Questo è emerso secondo gli ultimi interventi, giusto? Ok. Non posso dire di essere in disaccordo. Vado allora a parlare di questo. Io ravviso un costante rimpianto del “prima”. Quello che c’era prima, come si faceva prima, era “culturalmente” un’altra cosa. Con il termine culturalmente intendo l’abilità, la competenza, la bravura, la preparazione, le conoscenze necessarie per affrontare la cosa ed ottenere un risultato qualitativamente buono. Questo (secondo me) è valido in molti campi, ma in ambito fotografico è maggiormente profondo. Sono straconvinto che la maggioranza dei fotografi delle vacanze e gite, con la loro compattina digitale, non sappiano nulla di tecnica fotografica. Scattano a raffica e dicono: “ne faccio 1000, vedo quella buona e via”. Ora io penso (e ricordo) che il mondo dei fotografi domenicali era così anche prima: ossia conoscenze zero e via di automatismi. Uso in prevalenza del negativo che in sviluppo poteva essere “salvato” di qualche stop. La differenza? Il costo, e di conseguenza la possibilità di super-scattare (come quantità). Ma le “basi”? Sono forse diverse? Anzi, io penso che scattare e scattare, l’uso e strauso possa portare un numero maggiore di utenti a voler “capire” cosa c’è sotto ed affrontare uno step in più. Ed i professionisti? Coloro che vivono di fotografia? Gli hobbisti evoluti? Evoluti in cosa poi? Una specie diversa? (perdonate la battutaccia). Le competenze sono diminuite? Forse, ma io penso positivo. Forse la schiera si è allargata. Ma in una schiera allargata rimane un certo numero di validi elementi. Questo numero di elementi penso sia uguale a prima, solo sono “dispersi” in un mare più grande. Basta saper “pescare” bene.
Dicevo della tendenza a rimpiangere il passato. Penso che questa mentalità derivi dalla non propensione a fronteggiare il nuovo. Non dico che il nuovo debba essere accolto a braccia aperte abbandonando il resto, anzi. Dovrebbe essere conosciuto a livello pratico (non solo teorico o per sentito dire). Faccio un esempio: su 10 fotografi che disprezzano il digitale, quanti l’hanno mai usato approfonditamente? Forse è più facile rimanere ancorati al classico. Sia perché è conosciuto in ogni minimo dettaglio. Sia perché il nuovo è diverso e come tale vuole una rimessa in gioco. Forse arrivati ad una certa età è più sicuro e tranquillizzante ciò che è perfettamente “nostro”. E lo dice uno che non è anziano ma neppure di primo pelo. Me ne rendo conto io stesso quando sento parlare di schermi al posto di stampa classica o di foto 3D ecc….rimango allibito di fronte a queste cose. Sono abbastanza consapevole e convinto di questo. Ripeto: vale in tutti gli ambiti. Sono straconvinto che ci siano i due stremi di atteggiamento: chi rifiuta sempre e comunque il nuovo e chi vuole solo il nuovo. Entrambi rifiutano per partito preso l’altra sponda. Allora cosa capita? Ci rimane ancorato al passato rimane fregato quando deve affrontare cose nuove, e chi vuole solo il nuovo rimane fregato quando deve affrontare cose classiche. Ci vorrebbe la giusta via di mezzo. Punto. E’ vero che guidare un’automobile di 50 anni fa richiede competenze che dono piùprofonde rispetto che guidare una Smart col cambio automatico…….ma se mettevi mio nonno su una Smart col cambio automatico non riusciva a partire e forse neppure ad abbassare i finestrini o capire qualcosa del condizionatore. Serve la giusta via di mezzo fra classico e nuovo. Sempre. E’questo che spesso manca. In tutti i campi.

Marco

Inviato: 9/7/2012 9:15
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Re: Fotografia digitale

Iscritto il:
27/4/2006 13:48
Da Roma
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Come non essere d'accordo un po' con tutti voi e ancor di più con Valerio?
Vorrei però scrivere una breve nota a favore del digitale.
Non ho ancora una digitale degna; non riesco ancora a trovare ciò che mi soddisfi e che sia alla mia attuale portata (altrimenti avrei già preso una M9). Poi c'è la paura di veder invecchiare troppo rapidamente la tecnologia.
Tuttavia questa tecnologia digitale può permettere a tanti talenti di emergere. Il problema, semmai, è che c'è molta più fuffa di un tempo, ma non credo che rappresenti poi un grosso ostacolo per chi ci sa fare.
Nel settore video - dove ho mosso alcuni passi - proprio grazie all'abbassamento dei costi simultaneo ad un innalzamento della qualità, ha permesso ad una nuova generazione di documentaristi di cimentarsi con notevoli successi. I "filmini" di famiglia e le videocamere della domenica sembrano essere un mondo a parte.

un amico di mio figlio - 12 anni - grazie alla sua intraprendenza, una videocamera da 200 euro ed un pc portatile - ha prodotto e girato un film che è attualmente all'esame della commissione di valutazione preliminare del festival del cimena di Venezia. Forse non se ne farà niente, ma dieci anni fa non sarebbe mai arrivato a tanto.

Lo stesso, credo, vale per la fotografia. Chi ha idee, capacità e intraprendenza può aspirare al successo meglio di prima.

Forse abbiamo paura di dover competere con troppi possibili talenti.

Inviato: 9/7/2012 11:31
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Fotografia digitale

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27/9/2006 3:01
Da Napoli
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Per me sicuramente il digitale ha fatto "ringalluzzire" molte persone che si assurgono a fotografi solo perché smanettano bene con Photoshop. Quindi sullo svuotamento dei forum (e non fora. .quoto Fer perché scriviamo in italiano) direi il contrario. Ogni forum che frequento viene inondato ogni giorno di immagini postate da utenti digitalisti. Prima del boom digitale non era cosí. Almeno si doveva saper usare uno scanner per postare immagini su pellicola in rete. Quindi concordo nell'impoverimento della fotografia in senso culturale perché ormai é diventato un fenomeno di massa aperto a tutti, a chiunque abbia un pc. Prima invece le barriere da superare per la realizzazione di una fotografia non erano poche (basi fotografiche necessarie, impossibilità di correggere gli errori, scelta pellicola, sviluppo ed eventuale scansione).
Il digitale lo trovo senz'altro un passo avanti ed un progresso,altrimenti non mi sarei convertito; peró usato con mentalità logica, ponderata, diciamo tradizionalista, sia nello scatto che nell'elaborazione dei file. Calza bene il paragone aeronautico di VRicciardi.
Per fare un esempio che mi viene subito in mente, provenendo da un lungo passato solo di pellicola e di approccio tradizionale, torno sempre dai posti che fotografo con un centinaio di scatti digitali, al massimo il doppio se si tratta di un viaggio vero e proprio. Alcuni vengono cestinati prima di essere aperti, il resto vengono esaminati uno ad uno. Non mi sognerei mai di tornare da una vacanza/viaggio con 1000-2000 scatti elaborati poi in batch come fanno molti. Ricordo di essere tornato da 4 giorni a Londra, entusiasmato dal neoacquisto della Sony A850, con circa 50-60 scatti, non di piú. La mentalità non si cambia e non si deve cambiare anche col progresso tecnologico di cui si beneficia.

Inviato: 9/7/2012 11:54
https://500px.com/gianlucapirro/galleries
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Re: Fotografia digitale
Utente non più registrato
Nessuna guerra tra digitale e pellicola: non intendevo ciò.

Invitavo ad una riflessione sullo svuotamento dei forum di fotografia; svuotamento inteso come contributi e contenuti, oltre che di partecipanti.

Chiaro è che le immagini digitali abbiano oramai saturato il web, in ogni angolo; chiaro è anche che la maggioranza di tali immagini siano decisamente scadenti e addirittura inguardabili, e che molte tra esse siano nauseanti.

Sotto questo aspetto, credo che il mio interlocutore abbia ragione: il digitale spicciolo ha definitivamente ammazzato la fotografia.

Il fotografo da pellicola ha oramai solo da rimetterci ad esporre le proprie opere che andrebbero ad essere commentate da gente senza la benchè minima cultura fotografica.

Pertanto, alla luce di quanto, molti pellicolari si sono ritirati lasciando un vuoto incolmabile nei vari forum di fotografia.

Io stesso, che faccio solo digitale, leggevo sempre con grande attenzione i post degli esperti pellicolari riguardanti l'analogico e la mia cultura fotografica ne traeva vantaggio.

Tutto qua.

Joe


Inviato: 10/7/2012 7:04
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Re: Fotografia digitale

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22/6/2009 11:34
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Citazione:

Gianluke ha scritto:
La mentalità non si cambia e non si deve cambiare anche col progresso tecnologico di cui si beneficia.


Sono d’accordo.
Purtroppo il messaggio del marketing digitale è sempre lo stesso fin dagli albori: “Scatta fin che vuoi, tanto non ti costa niente!” . Mi pare ci fosse anche una pubblicità di qualche anno fa che diceva: “Non pensare, scatta!”. Credo sintetizzi bene molte cose scritte in questa discussione…

In argomento, segnalo anche questa vecchia discussione:
http://www.effeunoequattro.net/htdocs ... id=100360#forumpost100360

Inviato: 10/7/2012 8:44
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Re: Fotografia digitale

Iscritto il:
10/1/2010 10:42
Da Roma
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Definitivamente ammazzato la fotografia... mi permetto di non essere così drasticamente pessimista.

Si devono evitare atteggiamenti tradizionalisti che sconfinano nello snobismo, restando tradizionalisti, per quanto possibile, solo per quanto attiene alla cura per la singola immagine, al desiderio di scattare in modo consapevole, a controllare l'immagine in tutti i suoi aspetti e, se me lo consentite - ma questa è una mia opinione personale - cercando quanto possibile di fare la maggior parte del lavoro con la fotocamera invece che con un PC, riservando al lavoro successivo sul file non più dello spazio che giustamente veniva dedicato allo sviluppo e stampa.

Immaginate di essere dei fotografi amatoriali, ma molto bravi. Analogici. Vi propongono di essere il fotografo ufficiale della prima spedizione su Marte. Che fate, dite di no? Ma c'è un problema. E' impensabile scattare il pellicola, e poi doversi inventare un piccolo razzo apposta per rimandare sulla terra indietro i film da sviluppare (col rischio che vada perso, e costi immensi).

Di sviluppare sul suolo marziano non se ne parla, per ragioni di pressione parziale dell'atmosfera, di temperature, di peso di un piccolo laboratorio portatile automatizzato, bla bla bla. Poi dopo sviulppato si dovrebbero scansionare, lo scanner pesa, ogni strumento non indispensabile ti toglie preziosi kg per cibo, acqua e batterie etc etc etc

La soluzione proposta ovviamente è una DSLR scafandrata, coi files inviati via radio un po' per giorno. Ovvio, ora c'è! Gli astronauti delle sei missioni Apollo atterrate sulla Luna le pellicole 70 mm le videro sviluppate solo dopo il loro ritorno... ma per Marte non si possono aspettare molti mesi!

Che fate, dite di no " ah, il digitale è così spoetizzante, non mi ci ritrovo come manualità, mi manca la sensazione di sfida del rischio dello sbaglio grossolano non recuperabile, non c'è l'emozione di vedere la carta da stampa che annerisce in bacinella, e poi la matericità dei colori della dia è un'altra cosa, mandate qualcun altro? "

O piuttosto accettate, fate del vostro meglio per fare bellissime fotografie con quel che avete in mano, senza perdervi l'occasione di un'esistenza solo per fare i puristi?
Vorrà dire che applicherete la "sapienza artigianale" dell'epoca dell'argento e dei copulanti organici ed inorganici, che non si è per fortuna ancora conclusa davvero, allo strumento che avrete a disposizione in quella fase della storia.

Se no sarebbe come se Julia Margaret Cameron si fosse ritirata indignata dalla scena della fotografia se fossero arrivate prima del previsto sul mercato, non solo le lastre a secco, ma le prime pellicole in rullo sviluppabili in tank...

Inviato: 10/7/2012 10:12
...io non vorrei mai far parte di un club che accettasse uno come me come socio... (Groucho Marx)
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