Riprendendo in qualche modo il post sulla nuova Fuji X100 e la discussione sul suo design retrò, cosa ne pensate della versione speciale (500 pezzi) della Leica M9 Titan disegnata da Walter de' Silva (capo design del gruppo Audi VW) ?

All'opposto dell'esempio Fuji, qui c'è invece un tentativo di affrancarsi dal classico disegno Leica ancora mutuato nella sua attuale definizione dalla famosa M4 del lontano 1967.
Quarantrè anni. Un lunghissimo periodo che ha reso celebre ed in qualche modo quasi immodificabile lo stile Leica (un pò come avviene per la Porsche 911, che infatti risale, anno più anno meno, allo stesso periodo).

Nella versione Titan non c'è stravolgimento, nè forse avrebbe potuto. Ma sicuramente un deciso ammodernamento ed attualizzazione di forme e funzionalità (non parliamo dell'eccellenza dei materiali, perchè essendo una serie limitata e speciale, essi rivestono un valore aggiunto ulteriore ed in qualche modo indipendente dal discorso design).

Il primo dei filmati, in cui Walter de' Silva parla del progetto, è girato in gran parte qui a Milano. Non vuol dire niente, ma fa piacere

Ciao Luciano,
con il passare degli anni il mio interesse per macchine e obiettivi si e' ridotto di molto. Pero' ti confesso che la M9 Titan non e' passata inosservata e ci ho riflettuto.

La logica dei tanti modelli speciali era comprensibile quando la societa' aveva bisogno di soldi 'facili', nel senso che non richiedavano reale innovazione tecnologica (leggi R&D, leggi $$$ --- che infatti non avevano) ma una qualche verniciatina qui, una pelle sofisticata la', l'accordo di marketing con un altro brand famoso ... insomma quella che io chiamo 'fuffa'. Ma lo dico scherzosamente: ci sono ben peggiori modi di sopravvivere, quindi facevano benissimo a generare modelli speciali a mitraglia.

Il modello speciale era anche legato ad una tecnologia che soffriva di lentissima obsolescenza. Una M6 "Edizione Olimpiadi di Lambrate" era timeless, nel senso che fra cinquant'anni --- accettando il postulato del film, ovviamente --- avevi in mano un qualcosa di qualita' "top" e usabile (magari solo in BN).

Passiamo adesso alla M9 di Paperone. Lo ammetto, e' un po' meno fuffosa delle tante M6 special edition che l'hanno preceduta, anche se per quello che conta (ottica, sensore, software) e' una normalissima M9.

Quindi? L'operazione e' ancora giustificata sulla base di necessita' di "soldi facili"? Questo mi preoccuperebbe, spero quindi di no.

E il concetto di una special edition applicata al digitale ha senso? Io ho molti dubbi. Una M9 Titan nel 2040 sara' una macchina inusabile anche per il collezionista che vuole fare una dimostrazione togliendola dalla teca a temperatura e umidita' controllata. Sara' una macchina *morta*, un fermacarte.

Quindi al collezionista la mia domanda e' questa: ma vuoi veramente collezionare macchine destinate a diventare fermacarte, oggetti inanimati che una volta guastatisi non possono piu' essere riportati in vita?

Mah...

Quoto MXA sopratutto se il prezzo è quello che si legge nei forum cioè di 22000 Euro !!!!!

Che poi ci siano nel mondo 500 persone disposte a pagare questa cifra per qualcosa di inutile non mi meraviglia nè scandalizza più di tanto......

Dirò una cosa che mi farà odiare dai numerosi appassionati Leica ma una cosa detta con la massima onestà e sincerità. Penso che questa casa si sia costruita una giusta fama di qualità negli anni passati, ma che recentemente habbia sfruttato tale nomea per sopravvalutare e alzare a dismisura i prezzi. Troppe e molteplici serie limitate, per esempio; ma non solo. Prezzi gonfiati per tutto l'insieme. A cosa diavolo serve, per esempio, un esemplare (uguale preciso ed identico agli altri) con il fondello in oro? Allo stesso modo dico: a che serve una macchina in titanio??? D'accordo la leggerezza, ma stiamo parlando di una macchina che per dimensioni è esigua....cosa dovrebbe dire chi usa una MF? E poi se davvero fosse una chicca o una dote indispensabile per usabilità, perchè una serie limitata? Infine sono d'accordo con le parole di Mxa. Mettiamo "solo" l'aspetto collezionistico....fra 30 anni chi userebbe una digitale "vecchi e superata"? Si, si, come soprammobile andrebbe bene (forse).

Marco

Ciao,
Avete mai notato quante cassette impolverate con dentro le serie oro o ricorrenze varie di Leica o altre marche si trovano nei mercatini dell'usato fotografico?
E non vengono degnate se non di uno sguardo distratto, la gente passa oltre...
Fateci caso e riflettete...
Ciao,
Renzo

Sì, tutte cose giuste.

Ma l'intenzione del post non era di parlare di questa macchina come oggetto da collezione: Tanto per eliminare ogni dubbio, lo ritengo anche io un vero nonsense. E penso anche che Leica esageri, proponendo tanti modelli commemorativi e speciali che non hanno niente di autenticamente speciale e finiscono per sfrucugliare più che il collezionista, il feticista dell'oggetto (che è una patologia psichiatrica a tutti gli effetti).
Io sono un tipo semplice ed all'antica: se proprio volessi metter su una collezione, la farei solo di slip femminili. E neanche sporchi, come fanno i Giapponesi

Volevo invece un parere sul "design", perchè comunque questo modello è un pò come se -riprendendo l'esempio del mio primo intervento - la Porsche presentasse dopo 44 anni la vettura che potrebbe sostituire la 911. Immagino che desterebbe interesse e forse scalpore, anche in chi poi, per vari motivi (soprattutto di conto corrente), la Porsche non se la compra.

Hai ragione Luciano: sono partito per la tangente e non ho in realta' risposto alla tua domanda. lo faccio adesso: per me la M9 Titan e' BELLISSIMA. Linea un po' fredda ma pulitissima, come molto design apprezzato evidentemente dai tedeschi.

Anche io la trovo strabella e se fossi ricchissimo la comprerei per questo. E' un po' come una Ferrari, si gode nel guardarla sapendo che mai entrerà nel proprio garage. Una cosa mi consola: le foto le fa uguali alla mia M9

Mi pare poco ergonomica l'impugnatura, se è di titanio come sembra dalla foto. Scivolosa. Onestamente, anche l'eliminazione della finestrella per illuminare le cornici non mi piace. Insomma, mi pare vada bene solo per gli audisti, magari come pandant a una S8 ...

dico anche io la mia sull'estetica, senza partire per la tangente con altre considerazioni.
Vado contro corremte: a me non sembra sostanzialmente cosi'diversa dallo stile Leica. Si, si è nuova come design, ma...non rinuncia ai cardini fondamentali del design Leica. Sbaglio forse?

Marco

Ciao, da utilizzatore del marchio mi pare un po' un esercizio di pseudominimalismo.
Ecco le mie perplessità.
Quella maniglietta di pelle la vedrei bene su un falcetto o un coltellino da campagna.
Il bollino rosso perfettamente allineato con funzione "centra" sopra l'obiettivo
rende statica la "faccia" dell'apparecchio. Non trovo ritmo nella composizione dei diversi elementi.
Gli sbalzi fra corpo centrale, base del telemetro e fondello sul lato mirino tolgono fluidità alla linea della fotocamera, mi trasmette un senso di giustapposizione degli elementi.
Il paraluce pare uscito da un boxe di formula uno, è stato progettato in galleria del vento...?
Il rivestimento zigrinato invece mi lascia così così, lo trovo insipido.
In definitiva ad avere gli sghei prenderei qualcosa d'altro, magari un'Alpa..
Ovviamente imho.
Ciao!

...errata corrige... box, non boxe...
m'è partita una e di troppo!

Piace molto a mia moglie, ma non credo che me la regali per il mio imminente compleanno, ripiegherà probabilmente su una di quelle cose d legno che si caricano di tabacco, si mettono in bocca e, una volta accese, fanno fumo...

Non mi pace particolarmente, ma nemmeno mi dispiace: credo che non sia affatto innovativa e che tutto il can can su un presunto nuovo design sia ingiustificato: perde qualcosa dell'eleganza delle M e non apporta nulla in termini di novità. Non mi piace il red dot in asse con l'ottica, non mi piace la quadratura del rivestimento che mi ricorda le Konica a telemetro. Mi piace invece molto la cinghietta, che trovo comoda, e, soprattutto, la fondina: non mi dispiacerebbe affatto una fondina così per la mia G1.
Il paraluce non è una novità: i paraluce Leica sono fatti così, grandi e un po' svasati verso l'esterno per essere più efficaci, e con ampie feritoie per permettere una buona visuale nel mirino.

Per quanto riguarda il collezionismo voglio riprendere l'OT di sopra per fare alcune considerazioni.
Il collezionismo è qualcosa che non è assolutamente legato ad aspetti di funzionalità e/o estetica, ma semplicemente a numeri: i numeri degli esemplari prodotti e il numero che rappresenta il valore economico dell'oggetto. Possiamo disquisire ore sulla pacchianeria di certi modelli M commemorativi - pacchianeria che in altri paesi 'paganti' in realtà è eleganza - ma questo poco importa al collezionista tipo, non necessariamente amante della fotografia, ma dei risultati economici: chi ha investito in Leica ha fatto soldi e anche parecchi: la resa di questi 'bond' Leica non ha tradito gli investitori. Del resto che il collezionista non sia necesariamente un amatore di quel che colleziona è presente anche in altri settori: non avete idea di quanti collezionino pipe Dunhill o Charatan senza essere assolutamente fumatori di pipa.
Poi, in tutta sincerità, quando vedo nascere una nuova versione commemorativa di una M o della Rolleiflex biottica, ne sono felice, ben conscio del fatto che se oggi sono ancora prodotte queste fotocamere è principalmente grazie al collezionismo.

Andrea

Ciao,
l'ho vista e come dire.... la trovo bellissima. Del resto il cinghiolo da falcetto si può togliere e lo toglierei immediatamente.

Se abbia senso?! Scusate ma vi siete mai affacciati nel mondo degli orologi da collezione?! Il mio capo stabilimento è uno di quei maniaci che spendono cifre da Audi A3 per un orologio di marche sconosciutissime che io non pagherei nemmeno 500 €.

Del resto è tutto relativo a quanto guadagni.

Io mi sono preso una onestissima M8 usata, pagandola il 75 % di un mio stipendio mensile. Soddisfattissimo la ricompreri 100 volte. Sono centro che se il 75% di un mio stipendio , domani, si assestasse sui 20.000 € non vedo perchè non dovrei comprarla.

ciao f

PS: Non sono d'accordo con il concetto di fermacarte. La mia E-1 del 2003 fa ancora splendide foto, nonostante la nuova E-3 & la E5.

Ciao

Citazione:

Io parlavo di un fermacarte dopo 30 anni (dicevo 2040, giusto?). Tu parli di una macchina di sette anni fa.

Comunque non e' un discorso di qualita' dell'immagine, ma un discorso di impossibilita' di riparazione. La prima volta che dopo il 2020 (o anche prima, dipende dalle politiche industriali Leica, o Nikon, o Canon, o Sony etc) si rompe qualcosa di non meccanico --- e si rompera' --- diventa ... un fermacarte. Sono le regole dell'informatica, non della fotografia. Purtroppo.

se solo potessi..... collezionerei sculture del Bernini. quelle si che sono eterne! comenque il tuo concetto è chiaro.

Io la trovo affascinante! E azzeccata come evoluzione del design.

Ho però il timore che in un futuro abbastanza prossimo, anche riparare gli apparecchi meccanici diventerà assai complicato.
I (pochi) fotolaboratori superstiti in grado di mettere mano su Rolleiflex, Leica, Contax d'epoca et similia, sono spesso condotti da arzilli vecchietti, che prima o poi dovranno pure ritirarsi.
Grandi possibilità di ricambi generazionali non ne vedo, per una attività assolutamente di nicchia e fatta di piccoli numeri. Anche i pezzi di ricambio andranno sempre più rarefacendosi e la cannibalizzazione sarà sempre più difficile (ghiere e rondelle e molle si possono anche costruire ex novo, ma chissà chi sarà disposto a farlo tra qualche anno , ed a che prezzi).

Insomma, non sono del tutto convinto che tra 30 anni i fermacarte fotografici saranno solo elettro/digitali.


PS: la cinghietta anulare, forse non è bellissima, ma sembra essere molto funzionale ed in grado di evitare rovinose cadute, pur permettendo una impugnatura pressocchè istantanea dell'apparecchio. Io la trovo una idea molto intelligente.

In compenso, la imbracatura ascellare portamacchina è un esplicito invito al borseggio.
Per non fare i soliti triti esempi nostrani, dirò che se passeggiassi per Nevskji Prospekt in quelle condizioni, la mia bella Titan prenderebbe il volo entro pochi istanti. Quella sarebbe una buona idea, ma in un Mondo ideale, purtroppo del tutto inesistente.

Ciao a tutti, riesumo il post perchè l'innovativa fondina da spalla che tiene al sicuro la fotocamera me l'ero persa. Della serie come aumentare il prezzo di una tracolla rendendola meno sicura e più ingombrante, mi ha strappato un sorriso...
Per continuare con il "cazzeggio da bar" mi sono riguardato la cinghietta di pelle e proprio su un corpo simile non riesco a digerirla: mi sembra di vedere delle maniglie in ottone sull'abitacolo di un MiG. Forse vedrei meglio un'impugnatura più tecnica, anche se in generale non le amo troppo.
Da utilizzatore di Leica non affetto da leicite trovo come al solito eccessive le edizioni speciali: troppo disegno rispetto alla funzione (per i miei gusti ovviamente).
Ciao!

La M9 Titan è un esercizio di stile.
Interessante quanto lo si voglia, in particolare per la sparizione della finestrella che dà la luce alle cornicette del telemetro (lo avevate notato?) ma più che altro è servita a far parlare un po' di una casa, la Leica, che per dimensioni e storia non si può permettere un avvicendamento particolarmente rapido dei propri prodotti di punta.
Non è un caso che le fotocamere meno pretenziose siano prodotte da Panasonic; così Da Silva, ottimo designer di automobili, si è cimentato con un restyling che servirà più che altro ad incuriosire i collezionisti, ma non certo gli utenti della M9 (tra i quali ho la fortuna di annoverarmi) dove per "utenti" si intendano persone che le adoperano (nel mio caso invano) per cercare di fare bella figura con le proprie fotografie e non con la propria fotocamera...
Buona luce