Naviga in questa discussione:
2 Utenti anonimi
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
30/10/2006 22:51 Da Prato
Messaggi:
732
![]() |
Sinceramente non trovo le immagini così distanti dalla realtà di Tokyo, ovviamente sono un pò esasperate, ma è una situazione che se giri, come vedo dal video e dalle foto, nella zona di Shinjuku e Kaukicho, puoi facilmente trovare. Ovviamente devi cercarla, ma ti posso dire che un occhio attento può cogliere queste situazioni. Trovo le immagini molto giapponesi come stile, molti fotografi di strada lì hanno questo taglio e questa esasperazione, data dalla "scuola" di Moriyama e anche di alcuni lavori di Araki. Quest'anno a Jimb?ch? ho comprato un libro di vari fotografi giapponesi, oltre a uno di Giacomelli versione giapponese, e ho trovato comunque anche altri autori contemporanei di Araki e Moriyama, con questi tagli e contrasti esasperati, immagini anni 70/80.. Mentre ho trovato in Shomei Tomatsu una fotografia di strada, un pò meno ruffiana, ma comunque di un bell'impatto visivo.
Possono piacere o no, ma comunque rappresentano, secondo me uno spaccato reale di quello che è una metropoli come Tokyo, esasperandola al massimo...
Inviato: 6/11 16:32
|
|
|
"Consulting the rules of composition before taking a photograph is like consulting the laws of gravity before going for a walk." ... Edward Weston Photo © Edward Weston Civilian Defense, 1942 Tessera C.F.A.O. Nr. 4... www.stefanogermi.com |
||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
29/8/2006 1:18 Da Campi Bisenzio
Messaggi:
1354
![]() |
Citazione:
Sinceramente non trovo le immagini così distanti dalla realtà di Tokyo, ovviamente sono un pò esasperate, ma è una situazione che se giri, come vedo dal video e dalle foto, nella zona di Shinjuku e Kaukicho, puoi facilmente trovare. Si condivido questa tua osservazione. Nel mio lungo viaggio im Giappone del 2019 pernottai a Shinjuku per ben 6 notti. Mi divertii molto anche a livello fotografico. I Clochard erano comunque difficili da trovare, la loro cultura gli impone un'elevata dose di orgoglio e quindi difficilmente si fanno vedere in quelle condizioni. Mentre la stessa cosa non si può dire sul girovagare sbronzi anche se sempre in maniera discreta e mai molesta.A me piace molto "l'arroganza" con cui entra nelle scene e la vicinanza ai soggetti. Cito uno dei maestri assoluti: "Se le tue foto non sono abbastanza buone, non sei abbastanza vicino" [R.C.] Personalmente sono molto annoiato invece dalla miriade di foto che circolano con i soggetti presi alle spalle. È un modo di fotografare che, a mio gusto, non narra come si deve. Poi ci sono le eccezioni ovviamente. Araki direi che su altre lunghezze d'onda. Conosciuto soprattutto per i suoi eccessi nel campo del nudo e molto sottovalutato per il resto. Non mi ha mai entusiasmato. Un po' troppo documentaristico per i miei gusti, ma stiamo comunque parlando di giganti delle fotografia! Shomei Tomatsu non so chi sia. Grazie per la segnalazione, mi farò un po' di ricerche così vedo qualcosa di nuovo.
Inviato: 6/11 22:03
|
|
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
345
![]() |
Citazione:
Personalmente sono molto annoiato invece dalla miriade di foto che circolano con i soggetti presi alle spalle. È un modo di fotografare che, a mio gusto, non narra come si deve. Poi ci sono le eccezioni ovviamente. Io ho cominciato a fotografare la gente di spalle 15 anni fa, credo di essere stato fra i primi se non il primo almeno in Italia, ma il mio sito è stato visitato parecchie decine di migliaia di volte anche all’estero e probabilmente questa cosa si è diffusa, prima non ricordo altri esempi di intere sequenze a tema come ho fatto io (non di inquadrature sporadiche). Ovviamente se l’ho fatto è perchè per me aveva un senso, non tanto nella descrizione del soggetto data al 90 % dalla sua espressione facciale come in una ripresa tradizionale, ma da ciò che sta facendo, dal abbigliamento, dal contesto, da ciò che sta guardando. Oggi non lo faccio più, ho già dato, all’epoca era una cosa diversa dal solito, un punto di vista diverso. La differenza con il ritratto tradizionale sta in questo, non è più la persona in sè, il soggetto della foto, ma ciò che sta facendo nel contesto in cui si trova. Questo almeno era il mio intento, (non me lo ha insegnato nessuno) e soprattutto il fatto che è lasciato all' immaginazione di chi guarda la foto l'attribuire al soggetto sentimenti ed emozioni che in realtà sono i suoi.
Inviato: 11/11 16:02
|
|
| https://pinoalessifotoven.weebly.com/ | ||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
29/8/2006 1:18 Da Campi Bisenzio
Messaggi:
1354
![]() |
Citazione:
Io ho cominciato a fotografare la gente di spalle 15 anni fa, credo di essere stato fra i primi.... Non ho visto le tue foto, magari sono contestualizzate e pensate in maniera differente. Come scritto nel mio intervento, ci sono le eccezioni ovviamente anche in quel modo di fotografare; ce ne sono di bellissime. Quello di cui sono sicuro, è che c'è sempre stato un po' di timore nell'avvicinare le persone frontalmente, figuriamoci poi andare diretti sul volto come fa Tatsuo. Nei fotoclub la problematica è molto diffusa, tant'è che spesso e volentieri la domanda che si sente fare spesso dalle nuove leve ai più esperti e l'approccio con la persona che si ha davanti. Alcuni di loro sono stati quasi aggrediti dai soggetti che stavano riprendendo. Quindi, quando dicevo che c'è una larga diffusione di riprendere alle spalle e da lontano è a questo che mi riferisco. E tranquillo che avviene da oltre 20 anni... Sono molto affascinato invece da fotografi che entrano dentro alla scena con ottiche grandangolari: Alex Webb, James Nachtwey, Paolo Pellegrin, Salgado e il mio preferito Jean Gaumy con il lavoro sui pescherecci del Nord Europa. Dentro alla scena: occhi espressioni delle persone.... ahhhh, meraviglia per me! Magari sapessi farlo anch'io! Ma sono i mie gusti questi ovviamente. Da qui il mio gradimento per questo giovane fotografo Giapponese.
Inviato: 11/11 17:49
|
|
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
25/8/2005 8:38 Messaggi:
3519
![]() |
(So già che Pino lo prende come attacco personale, ma non ci posso fare niente. Spero di sbagliarmi.)
La street photography che mostra solamente culi e spalle o volti ripresi da trenta metri e legalmente irriconoscibili non è street photography, è fotografia di culi e spalle. Capisco benissimo cosa c'è dietro: in un mondo litigioso come il nostro, perchè andarsi a cercare delle grane? Detto questo ... perchè non passare a fare nature morte? Paesaggi? Foto concettuale? Nudi? Ritratti? Sport? Azione? Macro? Micro? Capiamoci bene, all'interno di un qualunque progetto di street photography la foto di un .. derrière o di spalle ci sta benissimo. Ma imporsi di fotografare solo culi e spalle perchè altrimenti-quello-o-quella-da-i-numeri-e-mi-fa-causa ... scusate, non lo capisco: cambio genere di fotografia.
Inviato: 11/11 18:14
|
|
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
345
![]() |
MXA non posso prenderlo come attacco personale perchè non è quello che faccio io.
Inviato: 11/11 18:21
|
|
| https://pinoalessifotoven.weebly.com/ | ||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
29/5/2009 11:05 Da Bologna
Messaggi:
1108
![]() |
Citazione:
Sono d'accordo, non faccio foto di strada ma so che ora fotografare persone è difficile: Sto progettando un lavoro dentro un hotel e mi piacerebbe molto averci anche le persone poichè un hotel è fatto per l'ospitalità e gli ospiti sono parte dell'architettura, un hotel vuoto sembra abbandonato, ma solo l'idea di chiedere liberatorie e tutto il resto, per ora mi fa rinunciare a questa ipotesi. Ho ancora tempo per pensarci ma la vedo difficile.
Inviato: 11/11 19:04
|
|
| www.oscarferrari.com | ||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
29/8/2006 1:18 Da Campi Bisenzio
Messaggi:
1354
![]() |
Beh io non volevo sollevare polveroni.
Già che qui scrivo poco, se poi devo pure fare casino, anche no. In maniera molto costruttiva volevo appunto condividere con voi una parte della reportagistica, non necessariamente Street Photography, che è molto complessa. Quando a suo tempo facevo un po' docenza in corsi al fotoclub, quindi nulla di che ehhh, una parte molto complessa era propio quella di riuscire ad interagire con le persone. E non c'è una ricetta unica. Ogni fotografo ha la sua. In passato, quando i fotoreporter avevano tempo e non doveva produrre foto per il giorno dopo, passavano molto tempo che le persone che dovevano fotografare, qualcuno di loro addirittura per giorni senza macchina fotografica in mano. Si guadagnavano la loro fiducia, diventano invisibili e allora sì che ne vedevi delle belle I foto reporter di guerra avevano altri problemi, Capa non credo sia mai dovuto preoccupare di non far incavolare qualcuno. Salgado ha fotografato gente che probabilmente non sapeva neppura cosa stesse facendo, ma ha avuto comunque dei bei grattacapo. Un contesto urbano questo non ci può essere e ognuno trova la sua ricetta. Una volta a Lucca PhotoFest chiesi a Mccurry come facesse ad interfacciarsi in determinate situazioni difficili e rispose semplicemente: faccio un sorriso cercando approvazione. Comunque siamo finiti molto O.T. alla fine qualche moderatore ci brontola. Permettetemi di dire che questo Giovane Tatsuo, per quanto fotografi un popolo che si può definire "gentile" una sua ricetta per interagire l'ha trovata e in questo lo stimo molto Citazione: Sono d'accordo, non faccio foto di strada ma so che ora fotografare persone è difficile: Sto progettando un lavoro dentro un hotel e mi piacerebbe molto averci anche le persone poichè un hotel è fatto per l'ospitalità e gli ospiti sono parte dell'architettura, un hotel vuoto sembra abbandonato, ma solo l'idea di chiedere liberatorie e tutto il resto, per ora mi fa rinunciare a questa ipotesi. Mi viene in mente che potresti provare a coinvolgerli, e vedere se ci sono persone che si fanno fotografare spontaneamente. Delle volte ce n'è di più di quello che ci immaginiamo. A me delle volte è successo, qualcuno mi diceva: basta che mi fai venire bello/a Magari senti se in Hotel fanno una cosa tipo aperitivo fotografico... Farsi firmare la liberatoria da tutti sarebbe un delirio.
Inviato: 11/11 21:52
Modificato da CarpeDiem su 11/11/2025 22:13:19
|
|
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
29/5/2009 11:05 Da Bologna
Messaggi:
1108
![]() |
Citazione:
Grazie del consiglio, credo che la liberatoria sia comunque obbligatoria perchè le fotografie vanno su un libro. Sto pensando al piano b cioè no persone...
Inviato: 12/11 13:42
|
|
| www.oscarferrari.com | ||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
|
Amministratore
![]()
Iscritto il:
11/10/2005 16:37 Da Roma e Abruzzo
Messaggi:
1181
![]() |
Citazione:
Per il progetto I Custodi del Borgo ho dovuto gestire circa 150 liberatorie, sia per gli adulti, sia per i minori, nel qual caso bisogna includere anche i dati del genitore che autorizza. Predisponendo opportunamente i moduli, in modo da dover complilare solo i dati specifici della persona (stampandoli già precompilati con luoghi, nome del progetto, scopi autorizzati, ecc.), è si una seccatura, ma meno drammatica di quanto possa sembrare. A presto. Fabio
Inviato: 12/11 14:24
|
|
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
10/1/2010 10:42 Da Roma
Messaggi:
399
![]() |
Molto sinteticamente scrivo poche righe di getto impedendomi volutamente di raffinare i pensieri, rielaborarli.
Approfitto del fatto che non conoscevo costui, quindi non ne ho impressioni pre-concette. Mediamente mi colpisce il fatto che nella maggior parte delle foto, quando documentano "miserie umane" (disagio, solitudine individuale, il "logorio della vita moderna" (cfr. pubblicità anni '60 del Cynar con Ernesto Calindri), clochard etc) mediamente, con qualche eccezione, non percepisco empatia. IL BN volutamente troppo contrastato ex post non rileva: gli stessi scatti potrebbero essere postprodotti (mi pare che scatti in digitale, forse nel video ha in mano una Ricoh GR ma non son sicuro) in un modo un po' meno modaiolo e con una scala tonale più estesa e graduata. Ma se andate a rivedervi le foto di Dorothea Lange nelle terre della Grande Depressione post '29 (aggravata dalle tempeste di polvere siccità etc) percepite che la Lange si sente profondamente vicina alla sofferenza di quella che, fotografata diversamente, è anch'essa un'umanità connotata di dolore, ansia per il futuro, azzeramento dei sogni e abbrutimento dei pensieri concentrati solo sulla sopravvivenza ( unprimum vivere deinde philosophari forzato, non scelto). Alla Lange quello che documenta provoca coinvolgimento personale, sincero dispiacere, senti guardando le sue foto che vorrebbe fare qualcosa per migliorare la condizione di chi sta fotografando, e che non trova alto modo che non quello di rappresentarlo crudamente per denunciare qualcosa che non dovrebbe essere così. Anche in Bresson, che pure a volte documenta un'umanità occasionalmente buffa e bizzarra, se non autoreferenziale, si percepisce una personale simpatia. Una forma di calore. Eppure c'era chi lo accusava di essere un algido collezionista di farfalle, e che i suoi singoli tipi umani ripresi nelle varie metropoli... singolarmente fossero simbolicamente infilati con uno spillino in ordinate scatole entomologiche. Don McCullin smise addirittura di fare reportage di guerra oppresso in modo insopportabile dall'idea che la sua rappresentazione nulla potesse per aumentare la coscienza collettiva dell'assurdità delle guerre. si è dato al paesaggio, a qualche ritratto e alle nature morte. Non ha retto il peso di ciò che ha visto. 'Sto giapponese invece mi pare che... non gliene frega niente. Lo sento coinvolto non più di un tassidermista. O di un ricercatore biologo che da un batiscafo filmasse nitidamente una piccola medusa delle alte profondità che agguanta un minuscolo crostaceo di quelli che costituiscono il krill. O un platelminta che si mangia un paramecio al microscopio. E' l'istante della fine della vita del similgamberetto o del paramecio... avete visto mai un microscopista restare debolmente intristito per un po' perché ha assistito alla fine violenta di un paramecio? O porsi il problema se quel minuscolo crostaceo brutto e pieno di zampette potesse provare dolore fisico per via dei tentacoli ultraurticanti della medusa? Ecco, questa è la sensazione che GLOBALMENTE mi ha dato, perciò non mi è simpatico. Sympatheia "con affezione, sofferenza, coinvolgimento". Vedete... diciamo che con me raccoglie ciò che semina. Incidentalmente, qui e lì ALCUNE foto sono molto belle. E vedi caso, non v'è (in senso metaforica) la donna barbuta, il nano gobbo, i gemelli siamesi, il serpente con due teste e il superciccione da 250 kg ...
Inviato: 15/11 20:23
|
|
| ...io non vorrei mai far parte di un club che accettasse uno come me come socio... (Valerio, lib. tratto da Groucho Marx) | ||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
29/8/2006 1:18 Da Campi Bisenzio
Messaggi:
1354
![]() |
Citazione:
Molto sinteticamente scrivo poche righe di getto impedendomi volutamente di raffinare i pensieri, rielaborarli. Approfitto del fatto che non conoscevo costui, quindi non ne ho impressioni pre-concette.Molto sinteticamente scrivo poche righe di getto impedendomi volutamente di raffinare i pensieri, rielaborarli. Approfitto del fatto che non conoscevo costui, quindi non ne ho impressioni pre-concette.Molto sinteticamente scrivo poche righe di getto impedendomi volutamente di raffinare i pensieri, rielaborarli. Approfitto del fatto che non conoscevo costui, quindi non ne ho impressioni pre-concette.... Trovo le tue disamine sempre molto precise, con quel pizzico di sarcasmo che le rende davvero piacevoli da leggere. La simpatia è un sentimento che conta molto e alla fine può aiutare o rendere più complesso il giudizio. Hai citato maestri indiscussi della fotografia, ma permettimi di precisare che non si neppure rimanere attaccati a certi stereotipi a vita. Idem per l'elaborazione. A proprio gusto di può andare anche ricecare le undici zone del sistema zonale di A.A., ma va anche visto l'uso che se ne fa e cosa si vuole trasmettere. Ci sono molti giganti della fotografia che hanno scardinato e reso esteticamente gradevole l'opposto. Mario Giacomelli, che era pure molto simpatico, manipolava in camera oscura le sue foto per cancellare i grigi intermedi; l'assenza di toni grigi intermedi creava un senso di dramma, tensione ed emotività intensa. Le figure emergevano dal buio o si stagliavano contro bianchi accecanti, caricandosi di un forte impatto viscerale. Personalmente trovo che sia immagini magnifiche. Idem per l'empatia. Ci sono fotografi che ce l'hanno e altri no. James Nachtwey, veniva accusato di rendere la morte troppo bella. Nella qualità visiva delle sue immagini poteva, involontariamente, rendere la sofferenza e la morte "belle" o artisticamente gradevoli, rischiando di distogliere l'attenzione dalla cruda realtà della tragedia. Il tema della spettacolarizzazione del dolore oggi è più attuale che mai soprattutto a causa dei social, e chi scatta fografie su tematiche forti rischia spesso di scadere o cadere nel tranello. Fatte queste precisazioni, che sono meramente di carattere tecnico, ognuno ha i suoi gusti e simpatie, e su questo non si può discutere.... "Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso." ![]()
Inviato: 26/11 23:13
|
|
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
10/1/2010 10:42 Da Roma
Messaggi:
399
![]() |
In verità io non criticavo la scelta tonale, sempre "regolabile", perché appunto per me il problema era a monte: ossia che un acuto osservatore di ciò che attraversa (Suzuki lo è sicuramente) di fronte allo strano, al disadattato, al dolore, sembra non essere minimamente coinvolto.
Non sembra scappargli intimamente un mezzo (immaginiamocelo romanaccio invece che nippo-banzai ) "...'anvedi questo... ammàzza però, poràccio!" Non è un fatto di stereotipi, è un fatto di come mi sento rispetto al mondo. Non pretendevo davvero che potendo "si tagliasse a metà il mantello e scendesse da cavallo per darlo al clochard". Solo il minimo. In alcune foto, che invece mi piacciono, dà la sensazione di riuscire per un istante a mettersi nei panni di un/una giapponese che conducono una vita quotidiana cadenzata, regolare, puntuale, faticosa, ordinata, ligia, grigia che evidentemente non li rende contenti.
Inviato: 28/11 22:02
|
|
| ...io non vorrei mai far parte di un club che accettasse uno come me come socio... (Valerio, lib. tratto da Groucho Marx) | ||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
|
Moderatore
![]()
Iscritto il:
8/1/2005 22:33 Da Varese
Messaggi:
4766
![]() |
La street photography non rientra fra i generi che pratico. A dire il vero non rientra fra i generi che apprezzo. Forse perche' non la capisco...forse. Mi interessa la fotografia urbana ma parlo di architetture o dettagli urbani; se poi ci sono in mezzo alle scatole anche persone le riprendo, ma non sono loro il soggetto. Sono piu' che altro "rotture inevitabilmente presenti". Detto questo, affermo che taluni tipi di street hanno un loro perche'. Tutto dipende da "come" e' fatta. La fotografia puo' benissimo essere aggressiva o avere una parvenza di scherno verso alcune condizioni diciamo "particolari". Se fatta invece per sviscerare la realta' di un luogo o momento potrebbe avere un senso. Il fotografo proposto da aLuciano penso navighi tra i due estremi della street. Cose che apprezzo e cose che non mi convincono. Il bianco e nero molto contrastato, insieme con una certa predominanza dei toni scuri, invece e' una caratteristica nota della street giapponese, dovecquella europea e' maggiormente legata alla predominanza di chiari e bianchi.
Marco
Inviato: 14/12/2025 1:59
|
|
|
Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
|
Moderatore
![]()
Iscritto il:
8/1/2005 22:33 Da Varese
Messaggi:
4766
![]() |
Aggiungo che, oltre a non interessarmi, non faccio street perche' non sarei in grado per miei limiti caratteriali. Non riesco ad andare di fronte ad uno sconosciuto e fotografarlo. Potrei fare scatti rubati, ma sono sicuro che se qualcuno dovesse accorgersi e dirmi qualcosa andrei nel panico totale. E non ho voglia di litigare con qualcuno e magari prenderle. E poi la storia della liberatoria. Non mi ci vedo proprio fotografare un tizio e poi presentarmi chiedendogli di firmarmi un permesso. Minimo mi manderebbe a fare in c...
Marco
Inviato: 14/12/2025 2:10
|
|
|
Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
|
Moderatore
![]()
Iscritto il:
13/5/2004 17:25 Da lombardia
Messaggi:
6708
![]() |
Citazione:
Infatti credo che la cosiddetta street sia in gran parte morta, almeno dalle nostre parti. Sostituita magari dalla fotografia “etnica” in occasione di viaggi in posti esotici, spesso con persone abbigliate ad hoc e ben consapevoli di essere soggetti di riprese e magari opportunamente istruite dagli uffici turistici per fare la parte “di folklore” in cambio di qualche mancia. Quella etnica finisce quindi per essere una fotografia di street dove la gente o non ha la possibilità, oppure non ha nessuna intenzione di crearti rogne legali o di altro genere.
Inviato: 14/12/2025 6:50
|
|
|
Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
10/1/2010 10:42 Da Roma
Messaggi:
399
![]() |
Distinguiamo fra turisti e viaggiatori, però.
Non è che si passi con soluzione di continuità da sofisticati e coinvolti reporter della condizione umana dei più disagiati come Pietro Di Giambattista (spontaneamente molto, molto rigido sull'etica dello scatto), o Francesco Zizola o Paolo Pellegrin... direttamente solo a turisti da MSC Crociere che scendono cinque ore dal multicolore falasterio galleggiante pieno di slot-machine e di Spritz e cercano nella casbah di Tunisi o Marrakesh un batique da regalare fotografando nel contempo gente che sa fargli trovare anche l'immagine dell' "ambiente etnico" che desiderano. Ci stanno tanti termini intermedi. Esistono ancora, i viaggiatori. Che non partecipano al WPP, magari, ma non per questo metterebbero i piedi dentro le orme verniciate a terra per suggerire esattamente "dove mettersi per fare la foto delle cascate" a Niagara Falls. E anche tanti amatori appassionati che cercano di fare street. Certo, HCB andava in giro quando la "fotopiccola 35 mm" (termine delizioso letto su FOTOGRAFARE di Sergio Namias, 1951) 35 mm quasi invisibile era assai poco diffusa, e ciò che girava erano fotocamere box comunque più visibili e apparecchi a soffietto 6x9 con pellicola 620, poi biottiche. Una Leica passava molto più inosservata. E comunque, non è che andava a ficcare quasi l'obiettivo in bocca a un clochard sdentato perché era un sacco pittoresco, si regolava. Tutto sta a regolarsi.
Inviato: 14/12/2025 13:54
Modificato da VRicciardi su 14/12/2025 14:17:39
|
|
| ...io non vorrei mai far parte di un club che accettasse uno come me come socio... (Valerio, lib. tratto da Groucho Marx) | ||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
|
Moderatore
![]()
Iscritto il:
8/1/2005 22:33 Da Varese
Messaggi:
4766
![]() |
Vero, VRicciardi: tutto sta a regolarsi. Sfortunatamente al giorno d'oggi non basta che il fotografo sappia regolarsi. Spesso devono saperlo fare anche i soggetti...
Marco
Inviato: Ieri alle 23:04
|
|
|
Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
Iscritto il:
29/5/2009 11:05 Da Bologna
Messaggi:
1108
![]() |
A questo punto mi viene il dubbio: Questa fotografia di strada è morta per colpa dei permessi privacy etc. o è morta di per se? Cioè se escludo i reporter che dice Ricciardi che lavorano per grosse agenzie ed espongono il loro lavoro in varie mostre festival e libri, esiste ancora un interesse per la fotografia di strada? Ci sono possibilità di esporre o pubblicare libri per "l'amatore appassionato" che non appartiene ad alcuna agenzia? Perchè se uno deve impazzire con permessi liberatorie e altri problemi del genere per tenersi le fotografie nel cassetto mi sembra che non valga la pena, uno può pure regolarsi e poi?
Inviato: Oggi alle 8:27
|
|
| www.oscarferrari.com | ||
Trasferisci
|
||
Re: Tatsuo Suzuki |
||
|---|---|---|
|
Moderatore
![]()
Iscritto il:
13/5/2004 17:25 Da lombardia
Messaggi:
6708
![]() |
Secondo me è morta soprattutto per l’aumentata susciettibilità/reattività dei soggetti e per la normativa sempre più limitante. Poi, potrei sbagliare naturalmente, ma credo siano in molti a pensare che non valga la pena scattare per poi tenere le immagini nel cassetto.
In occasioni particolari, tipo qui a Milano le Fashion Week , si vedono invece frotte di fotografi anche dilettanti, che scattano ai tanti e pittoreschi personaggi in giro nel quadrilatero. Ma la differenza è che loro son lì anche per farsi fotografare, lo accettano volentieri e non ti fanno problemi ad essere pubblicati. E quindi concludo che quel che uccide la street non è lo scarso interesse nel genere, quanto invece il livello più o meno elevato di rotture di scatole e possibile contenzioso.
Inviato: Oggi alle 14:05
|
|
|
Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
||
Trasferisci
|
||
Puoi vedere le discussioni.
Non puoi inviare messaggi.
Non puoi rispondere.
Non puoi modificare.
Non puoi cancellare.
Non puoi aggiungere sondaggi.
Non puoi votare.
Non puoi allegare files.
Non puoi inviare messaggi senza approvazione.


Trasferisci
anche se sempre in maniera discreta e mai molesta.


) 


