Utente: Ospite
Cerca nel sito
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami



Password persa?

Registrati ora!


Naviga in questa discussione:   1 Utenti anonimi





Le mie (vecchie) banalissime foto

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Premessa: mi riferisco in quello che segue a foto singole e/o progetti fotografici che perseguano una ricerca visiva.

Ultimamente ho preso in mano tutta una serie di vecchie foto (analogiche) che avevo fatto che appartengono a quest’ultima categoria per vedere se c’era motivo di tenerle. Erano foto verso le quali non avevo nessun attaccamento sentimentale (quelle le avevo già messe da parte) pero’ ci avevo dedicato tanto tempo e impegno. Impressionanti tramonti sul Pacifico, giochi in studio con doppie polarizzazioni, studi macro di rari fiori giapponesi, particolari di antiche serrature e maniglie, etc. Potrei andare avanti per qualche riga elencandoli tutti, ma mi fermo qui.

Poi mi sono messo a fare questo esercizio: ho cercato su Google, istockphoto, shutterstock e dreamstime una foto con le caratteristiche simili ad una delle mie.

Nell’80% dei casi ho trovato una foto simile. Nel 10% dei casi ho trovato una foto in pratica identica alla mia. Il 10% rimanente … forse … aveva un qualcosa di originale. Tenete conto che le foto venivano da un processo di selezione fatto immediatamente alla ricezione delle pellicole sviluppate, e io buttavo via con un rapporto di 1:10. E dato che si tratta di film ero (come tutti) fortemente motivato a fare una preselezione visiva, prima di … $cattare. La morale e’ che forse una foto su 100 - o anche meno - di quelle che ho scattato in un periodo di circa 15 anni varrebbe la pena di essere proposta alla visione, oggi.

Certo, la prima conclusione da trarre e’ che la mia fotografia era da supermarket, con poca o nulla originalità. E c’e’ sicuramente del vero, sono il primo ad ammetterlo. Ma se mi permettete una seconda ipotesi mi viene da dire che fare della ricerca fotografica - proporre qualcosa di nuovo, sia come contenuti che come interpretazione - e’ diventato tremendamente difficile con il torrente immenso di stock photo (tecnicamente ineccepibili e molte delle quali pure piacevolissime) e di siti Web di fotografi non professionisti (ma bravi ed impegnati).

Questo spiegherebbe la spinta nel mondo dell’arte verso dei confini fotografici sempre più arcani, i fenomeni di pollinazione incrociata artistica, etc. Una domanda - di cui non ho risposta - e’ se questa difficoltà nel proporre del nuovo c’e’ sempre stata oppure l’esponenziale allargamento della base fotografica con condivisione planetaria ed istantanea di ciascuno scatto non abbia davvero cambiato la carte in tavola in modo drammatico … e permanente.


Inviato: 23/7/2014 7:48
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Io non mi ci azzardo neppure a fare un esercizio simile al tuo, perché so già in anticipo che ne uscirei con le ossa rotte.
Se avessi un po' più di coraggio, quasi tutto quanto scattato in pellicola, e quindi diciamo più vecchio di 5-6 anni , dovrebbe finire al macero. Tranne alcune cose, ma anche lì per motivi affettivi più che tecnici e men che meno artistici (sono per esempio molto affezionato alle foto fatte in Islanda negli anni '90, perché è stato per molti motivi un viaggio che mi è rimasto nel cuore, ma on line ho visto centinaia di immagini dell' Islanda di gran lunga migliori delle mie).

Boh... pazienza. Non rimarrò nella Storia della Fotografia (ma questo l'ho sempre saputo). Continuo a divertirmi a fotografare, e per me questo è tutto, almeno per il momento.





Inviato: 23/7/2014 9:37
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 985
Offline
Bisognerebbe andare indietro per rispondere, e dato che non sono troppo vecchio provo così:
"ciò che serve soprattutto a un fotografo non è un nuovo misuratore di luce, o un obiettivo più veloce, o una macchina fotografica automatica, ma un occhio obiettivo e un cervello pronto e funzionante associato all'immaginazione e a un romanticismo meno banale di vele gonfiate dal vento e di una foresta di pini tra cieli tempestosi." (H.Gernsheim,New Photo Vision, Fountain press, Londra 1942 p.28 citato in A.Maggi, H.Gernsheim, messa a fuoco di architettura e scultura, Allemandi, 2011,p.15)

pare proprio che il problema di proporre del nuovo fosse presente già 80 anni fa ...

Inviato: 23/7/2014 9:56
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto
Moderatore
Iscritto il:
8/1/2005 22:33
Da Varese
Messaggi: 4735
Offline
Il proporre cose nuove. E’ ancora possibile? E’ancora possibile in ambito artistico?
Molti pensano che sia stato fatto tutto il possibile e fattibile. Cose nuove (veramente nuove) non ce ne sono; si, forse è possibile “rimaneggiare” qualcosa che sotto sotto non è veramente nuovo…..chiamiamolo rivisitazione sotto spoglie diverse.
Io non la penso in questo modo. Anche nel passato si facevano queste valutazioni. Quello che oggi vediamo come passato era allora il presente per coloro che c’erano (banale ma vero), ed era visto come il punto di arrivo e punto di raggiungimento del massimo in ambito creativo/artistico. Poi spuntava fuori il tale tizio che aveva ancora un’idea rivoluzionaria; un’idea alla quale nessuno aveva ancora pensato. Le cose una volta che “ci sono” sembrano “normali” ed entrano per cosi’ dire nel nostro bagaglio. Si, ma quando ci sono…..prima sono inimmaginabili dai piu’. Certo ci vuole qualcuno che “sia oltre”. Ce ne sono stati e penso che ce ne saranno ancora. Sono persone che hanno quel quid di unico e non comune…..forse ne nasce uno ogni 200 anni.

Marco

Inviato: 23/7/2014 12:28
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto

Iscritto il:
5/12/2010 10:57
Messaggi: 880
Offline
Boh, non so se si possa fare o meno qualcosa di nuovo, propenderei per il sì, da parte di quei pochi sufficientemente bravi, ma il discorso m'interessa fino ad un certo punto perché io personalmente ho un approccio un po' diverso, diciamo che preferisco la ricerca del bello alla ricerca dell'originale a tutti i costi, mettiamola così. Quindi, in un certo senso, non sarei particolarmente preoccupato del fatto di trovare grande corrispondenza negli archivi stock, e al posto tuo terrei tranquillamente tutte quelle foto e non ci penserei più: la differenza fondamentale è che quelle le hai fatte tu...

Federico

Inviato: 23/7/2014 14:22
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 985
Offline



Inviato: 23/7/2014 15:10
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 985
Offline
Citazione:

federico ha scritto:
diciamo che preferisco la ricerca del bello alla ricerca dell'originale a tutti i costi,

Federico


questo approccio oggi mi sembra di per se piuttosto originale e lo condivido in pieno. ciao

Inviato: 23/7/2014 15:14
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto
Moderatore
Iscritto il:
4/11/2005 13:12
Da Roma
Messaggi: 9967
Offline
Citazione:

Mxa ha scritto:

Questo spiegherebbe la spinta nel mondo dell’arte verso dei confini fotografici sempre più arcani, i fenomeni di pollinazione incrociata artistica, etc. Una domanda - di cui non ho risposta - e’ se questa difficoltà nel proporre del nuovo c’e’ sempre stata oppure l’esponenziale allargamento della base fotografica con condivisione planetaria ed istantanea di ciascuno scatto non abbia davvero cambiato la carte in tavola in modo drammatico … e permanente.


Credo che chi si pone il problema di proporre (e/o vendere) qualcosa di nuovo nel mondo dell'arte fotografica, incontri effettivamente una concorrenza sempre maggiore; quindi sarà sempre più difficile creare qualcosa di originale.
Se poi si aggiungono paletti vari (entità della postproduzione accettabile, validità della contaminazione con altre forme artistiche etc.) il tutto diventa ancora più complicato.

Certo questo ha relativamente poco a che vedere con la "fotografia di tutti i giorni", anche ispirata alla ricerca visiva e tesa a proporre un punto di vista originale: qui credo sia normale accettare che esista una produzione in qualche modo simile.
Comunque ogni foto sarà diversa dall'altra e suggerirà messaggi e sensazioni diverse, sia pur di poco, a seconda del contesto e dell'osservatore, quindi mi pare che ci sia comunque spazio e motivo per fare qualcosa, ripeto al di fuori del contesto "mondo artistico ufficiale" (gallerie, rassegne etc.).
D'altronde è così anche per la musica: tolta la musica d'avanguardia e la ricerca musicale in senso stretto, di veramente unico e originale c'è molto poco; eppure si continua a produrre, vendere e ascoltare tanta musica, anche di buona qualità.

Fer

Inviato: 23/7/2014 15:48
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Grazie a tutti per i commenti, con un grazie in particolare a Oscar per la citazione interessantissima.

Lasciatemi solo precisare che per "originale" non intendo assolutamente "fare il diverso a tutti i costi". Intendo solo per uno specifico soggetto riuscire a fare una composizione, un taglio dell'immagine, una combinazione cromatica etc (ovviamente tutte sentite personalmente, non combinate apposta per fare scena) diverse da quelle prodotte fino a quel momento.



Inviato: 23/7/2014 16:46
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto
Moderatore
Iscritto il:
8/1/2005 22:33
Da Varese
Messaggi: 4735
Offline
Citazione:

Fer ha scritto:

Comunque ogni foto sarà diversa dall'altra e suggerirà messaggi e sensazioni diverse, sia pur di poco, a seconda del contesto e dell'osservatore.....


Sottoscrivo al 100%

Marco

Inviato: 23/7/2014 16:55
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto
Moderatore
Iscritto il:
8/1/2005 22:33
Da Varese
Messaggi: 4735
Offline
Citazione:

federico ha scritto:
.....perché io personalmente ho un approccio un po' diverso, diciamo che preferisco la ricerca del bello alla ricerca dell'originale a tutti i costi.....


Si, io sono favorevole all'innovazione, ma voglio che sia affiancata all'armonia estetica. Mettere insieme le 2 cose é difficilissimo. Vorrei l'armonia estetica e formale (che non vuole dire bello a tutti i costi), insieme al "nuovo".

Marco

Inviato: 23/7/2014 17:01
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto

Iscritto il:
18/10/2007 15:59
Da Torino
Messaggi: 1090
Offline
Intervengo solo per riferire (senza riuscire a citarlo per difetto di memoria) di un frammento greco in cui l'autore lamentava il fatto che ormai tutto al mondo fosse stato già pensato detto e fatto, databile intorno al 500 a.C. Credo che la questione attanagli qualsiasi autore/artista o che dir si voglia che si ponga degli interrogativi esoprattutto sappia guardare con giusto approccio critico alla propria produzione.

Inviato: 23/7/2014 18:58
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto

Iscritto il:
27/4/2006 13:48
Da Roma
Messaggi: 2754
Offline
Avendo sempre raccontato storie, con la news o con i reportage, non ho mai avuto questo problema: le storie sono tutte uguali o tutte diverse, a seconda di come si vuole leggerle e/o interpretarle. Ho fatto, quindi, fotografie che non entreranno nella storia della fotografia, ma che hanno pieno titolo per essere utilizzate dagli storici. Continuo a lavorare come mi piace e non butterei via mai nulla di ciò che è datato, semai andrei a ripescare qualcoa dal bidone degli scarti.

Ultimamente, però, con il mio tentativo di ingresso nel microstock, mi sono accorto che in questo settore vendo le cose più banali, già viste, ripetitive e che meno originalità hanno, più sono richieste. Per inciso, non ho un archivio microstock importante, mi fermo ad una media di 500 immagini per agenzia ed un guadagno che mi consente di pagare una bolletta o mangiarmi due pizze con gli amici.

Tra originalità ed estetica ci sono anche altri due parametri da tenere in considerazione, anche per i non professionisti, e per una completezza d'analisi: la commerciabilità e la consumabilità. Quest'ultima in particolare si riferisce ad una immagine che viene vista e stravista e strautilizzata e strapubblicata e continua ad essere in voga, contro l'immagine che muore e che viene seppellita da altre migliaia di milioni prodotte quotidianamente. L'immagine si consuma nella maggior parte dei casi, ma può sopravvivere in funzione della sua banalità o della forza della sua rappresentazione.

Inviato: 23/7/2014 21:09
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
--------------------------------------
www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Le mie (vecchie) banalissime foto

Iscritto il:
28/10/2006 14:37
Messaggi: 466
Offline
Questa discussione è molto interessante. Per quanto mi riguarda ho totalmente smesso di cercare di fare qualcosa di nuovo: mi accontento quando riesco a fare qualcosa di decente. Credo infatti che quando si cerca il "nuovo" spesso lo si fa nel posto sbagliato, cioè all'interno di un perimetro che prima di contenere del cosiddetto "nuovo" è stato già costruito da qualcun'altro. Così è successo per parte delle avanguardie e così capita per lo stucchevole, vecchissimo avanguardismo che caratterizza l'arte contemporanea. Il nuovo capita (e credo capiti a tutti) non perché lo si cerca come fine in sé, ma perché qualcosa come un colpo di fortuna o un illuminazione improvvisamente ci fa vedere le stesse cose in un modo diverso. Diverso vuol dire che il modo in cui le vedo io, se è onesto, non potrà mai essere uguale al modo in cui le vedi tu né, tanto meno, al modo in cui le vede la maggior parte delle persone; sarà quindi intrinsecamente portatore di differenza, e quindi, di novità (novelty). L'accento a mio avviso andrebbe spostato dalla novità in sé come valore alla personalità dell'espressione. E' meglio che la mia espressione onestamente personale esprima valori, formali e ideologici, "vecchi" piuttosto che cerchi di adeguarsi a valori che la mainstream ha deciso essere "nuovi".

Inviato: 4/8/2014 13:56
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci






Puoi vedere le discussioni.
Non puoi inviare messaggi.
Non puoi rispondere.
Non puoi modificare.
Non puoi cancellare.
Non puoi aggiungere sondaggi.
Non puoi votare.
Non puoi allegare files.
Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

[Ricerca avanzata]


Partners





Mercatino
Utenti Online
97 utente(i) online
(80 utente(i) in Forum)Iscritti: 0
Ospiti: 97
altro...
Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 px o superiore
     
Privacy Policy