Utente: Ospite
Cerca nel sito
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami



Password persa?

Registrati ora!

   Tutti i post (archifoto)


(1) 2 3 4 ... 52 »


Re: autocensura

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Personalmente non fotografo esseri umani a meno che non siano in scala microscopica all'interno dell'inquadratura ed evito a priori ogni situazione che abbia a che fare con la sofferenza. Fotografai le zone del terremoto il giorno delle forti scosse qui in Emilia nel 2012 (per chi vuole vedere qui c'è una sequenza https://oscarferrari.com/wp-admin/post.php?) fu il primo e unico lavoro in cui pur non fotografando persone ma documentando l'architettura, provai grande sofferenza nel vivere da vicino una situazione così drammatica. Non ho più fatto nè farò più cose del genere. Se la documentazione del dolore è fine a se stessa, pornografia appunto la condanno, ma al contrario, porto un grande rispetto per chi documenta situazioni di guerra perchè rischia e spesso perde la vita. (solo a Gaza ho letto di circa duecento reporter sono deceduti dal 7 ottobre 2023).

Inviato: Oggi alle 14:38

Modificato da archifoto su 22/5/2025 14:54:23
Modificato da archifoto su 22/5/2025 14:55:46
Modificato da archifoto su 22/5/2025 15:00:07
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Segni del passato

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
A Bologna con l'arrivo del grande turismo è già sparito tutto (o quasi) quello che apparteneva al passato, con un abbassamento progressivo della qualità, dai ristoranti all'abbigliamento, all'osteria storica che vendeva solo vino e la mortadella te la portavi da fuori, oggi vende anche la birra per i turisti che si portano la pizza. Sulla soglia del negozio che hai fotografato anzichè un passeggino vedo un deambulatore per anziani, appunto.

Inviato: 11/5 14:14
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Padroneggiare Ombre Fuori Fuoco

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
un mio vercchio esperimento con negativo a colori 6x6 ed una veccia macchina a soffietto 6x6. Senza post produzione particolare, solo conversione in bn fatta ora. In qualche modo assomiglia ad alcune delle sue foto, magari lavorandoci ci si avvicina di più.

Allega:



jpg  21 ago 2004 001 bn.jpg (183.21 KB)
1927_67f4037b123cd.jpg 656X656 px

Inviato: 7/4 18:54
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Solo

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Pino è chiaro che questo non se la passa benissimo ma la mia voleva essere un'osservazione generale sulla veridicità dell'immagine fotografica.Non è un tema nuovo ma molto spesso siamo fuorviati se prendiamo una fotografia come verità. Il titolo stesso o la didascalia conferiscono alla stessa foto valori e significati diversi! La storia della fotografia o meglio della cronaca è piena di immagini che diventano fuorvianti perchè hanno un titolo specifico o sono collocate in un dato contesto. So bene che tu sei in perfetta buona fede e non è il tuo caso ma volevo solo porre l'attenzione, a chi capitasse su queste pagine, al tema della verità fotografica. Ho preso questa tua fotografia -dato che ne hai sottolineato il titolo appunto- come spunto per cercare di allargare il campo visivo e suscitare una discussione su un tema a mio parere interessante e attuale. Non ci sono riuscito,pazienza, forse mi sono espresso male. Un caro saluto oscar

Inviato: 21/3 12:05
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Solo

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Citazione:

Pino ha scritto:

Questo povero essere è solo, abbraccia la panchina, l’unica compagnia di ciò che non è più vita. .


Sei sicuro che non abbia amici o conoscenti? come fai a dirlo?
Una fotografia di per sè non è la verità...

Inviato: 20/3 9:22
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Mamiya RZ67

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Citazione:

wing ha scritto:
Contrariamente ad Archifoto ogni volta che vedo una scansione di una Portra 400 medio formato benedico il cinema che ci ha consentito di avere la pellicola ancora viva. Ma certo questione di gusti


Non è questione di gusti, perchè sono d'accordo sulla resa qualitativa, specie se fai la scansione con uno scanner imacon o tamburo. Quello che non ho mai amato anzi davvero odiato è proprio tutto il processo di scansione pulitura etc. e lavorando molte foto mi diventerebbe un lavoro a sua volta.

Inviato: 12/2 11:06
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Mamiya RZ67

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Avevo una RB 67 con lo stesso obiettivo, (mi è stata rubata anni fa) e non ne rimpiango la nitidezza, quando poi presi l'hasselblad al suo posto col 100 e col 40 scoprii che il mondo era molto più nitido. L'altro giorno mi hanno chiesto una foto d'archivio fatta nel 2002 e quindi su negativo 4x5 a colori e ho riprovato, dopo tanto tempo, l'ebbrezza della scansione dello spuntinamento etc. e ho benedetto per l'ennesima volta chi ha inventato il digitale. Anche in Arte Fiera ci sono un sacco di dipinti a olio su tela ma credo c'entri poco.

Inviato: 11/2 8:10
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Ghirri al Masi di Lugano

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Citazione:

orso ha scritto:
... se vado a vedere una mostra fotografica mi piacerebbe vedere le foto di quell’autore così come le ha volute lui quando le ha messe in circolazione, e non gli effetti del degrado sulle stampe d’epoca causati da processi chimici approssimativi.


Si anche a me piacerebbe ma di fatto la stampa fotografica a colori su carta Rc dura quello che dura e dopo 40 anni capita che sia sbiadita arrossata etc., E anche se le si ristampa, nel momento in cui non c'è più l'autore, saranno sempre qualcosa di diverso dal suo colore perchè le fa un altro (visto di persona da Ghi). Se si vuole vedere opere inalterabili bisogna guardare sculture in marmo, pittura ad olio, incisione etc e non fotografia.

Inviato: 18/1 14:09
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: La Fotografia - Ugo Mulas

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Citazione:

Pino ha scritto:
come tuttora mi incuriosisce Barthes.
Probabilmente la allergia citata riguarda il fatto che per alcuni autori la fotografia diventa un mezzo di sperimentazione artistica concettualizzata, però poi, come mi succede alla Biennale d’Arte di Venezia, bisogna che l’autore me la spieghi perché quando ho finito il giro e mi chiedo che cosa ho visto, quasi sempre non mi so rispondere.
Il tipo di fotografia che faccio io non ha bisogno di spiegazioni ed elucubrazioni, è un altro mondo (sarà per questo che non sono ancora diventatao famoso? ).


Pino come darti torto! la penso allo stesso modo e credo che la fotografia di architettura sia la meno concettuale del mondo! Però Barthes non c'entra niente con la fotografia concettuale perchè ne fa più che altro un discorso lingistico-semiologico arrivando a dire che la fotogafia è un messaggio senza codice! Un caro saluto Oscar

Inviato: 6/1 21:02
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Ghirri al Masi di Lugano

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
e,scopro adesso,oggi ricorre l'82 anniversario della nascita di Luigi Ghirri.

Inviato: 5/1 16:53
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Ghirri al Masi di Lugano

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Una breve aggiunta perchè cade a proposito. Ieri sera mi hanno regalato la riedizione del famoso Viaggio In Italia, il libro che diede il via a tutto il fenomeno del nuovo Paesaggio Italiano.Ho tutti gli altri libri di Ghirri ma non avevo mai visto l'edizione originale dell '84 e tra autori noti e altri sconosciuti o scomparsi, si h ala netta percezione che quel modo di guardare al paesaggio appartiene a quel tempo, dirompente all'epoca oggi certamente passato e invecchiato.

Inviato: 5/1 9:45
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Ghirri al Masi di Lugano

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Citazione:

luciano ha scritto:

Purtroppo ieri nella mostra luganese ho ritrovato ben poco di quella magia. Come riportato in uno dei cartelli esplicativi “decise di fotografare a colori, perchè il mondo è a colori ed hanno inventato pellicole e carte a colori” .
Peccato che le stampe analogiche a colori non hanno l’identica persistenza del BN. Sicchè le stampe esposte, provenienti dagli archivi degli eredi e da quelli istituzionali, hanno ormai subito in modo irreparabile l’insulto del tempo.
I colori pastello , con le loro delicate variazioni che posso ancora ritrovare nelle immagini sul libro e nella memoria, ora sono diventati un impasto omogeneo e spento, una miscela di magenta/verdastro/brunastro che non restituisce pressocchè nulla dell’originale.
Ed a parte questa nota dolente su una scelta, esteticamente perfetta all’epoca, ma disastrosa sul piano museale, direi che anche molte delle serie, tipo “atlante” che stupirono ed entusiasmarono al loro apparire, ora non mi son sembrate più cosí coinvolgenti. Mah, sarò cambiato io certamente. Negli anni si son viste tante di quelle cose ed immagini che quelle di Ghirri mi son sembrate abbastanza scontate e non più in grado di soprenderti e men che meno di lasciarti a bocca aperta dalla meraviglia.
Per inciso, sentendo i commenti, mi è sembrato che nessuno notasse e si lamentasse del fatto di stare osservando una serie di stampe dai pesanti slittamenti cromatici. Forse pensavano fosse un effetto voluto ? Mah…



Condivido completamente, io ho amato molto Ghirri e purtroppo non sono mai riuscito a conoscerlo. Ho stampato da Arrigo per un decennio buono e ho sentito racconti vari sulla persona e sul colore. Anche a me oggi non stupiscono più i suoi lavori ma c'è da dire che li vedo da 30 anni e una certa assuefazione ci sta. Oggi quando mi capita di vedere mostre di Ghirri, (bellissima quella di Parma "labirinti della Visione" del 2023) e vedo quelle piccole stampe ingiallite o magenta come dici tu, le guardo con tenerezza, leggo sopra di esse non il paesaggio ma il tempo che è passato e mi piace pensare che sono passate di mano in mano e che ancora vengono esposte e che verranno esposte ancora in futuro. Ho visto delle stampe nuove, sempre di Arrigo per altre mostre, a volte in grande formato e con colori squillanti e mi facevano un effetto peggiore di quelle piccole e sbiadite. Credo che la fotografia o meglio la stampa fotografica, sia anche spirito del tempo, e guardo a queste fotografie vintage come oggetti che appartengono a una determinata epoca e che indubbiamente hanno esaurito il loro effetto dirompente ma mantengono un'aura poetica che non so come spiegare.

Inviato: 4/1 14:17
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Vivian Maier a Monza

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Posso anche essere d'accordo sul fatto che se fai 120 mila fotografie una su mille possa essere buona, ma non è questo il punto. Quello che mi ha sempre stupito per non dire infastidito è che Vivian Maier non ha fornito tanto al mondo della fotografia quanto al mondo della comunicazione. Purtroppo non lei ma i suoi scopritori, che con una sapiente narrazione che ha del romanzesco, sono riusciti a creare un vero e proprio fenomeno di massa e credo oggi si facciano più mostre e libri su Vivian Maier che di ogni altro fotografo, un fenomeno che per me ha più a che fare col marketing che con la cultura fotografica e che sarebbe da studiare di per sè, al di là della fotografia. Per la cronaca a Bologna, nello stesso Palazzo Pallavicini, sono state fatte due mostre: dal 3 marzo 2018 al 27 maggio 2018 e dal 7 settembre 2023 al 28 gennaio 2024.E siccome Bologna non brilla ceto per le sue mostre di fotografia (escluso il MAST) mi sembra che sia anche un ottimo business.

Inviato: 23/12 19:26
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: A proposito del telefono

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Citazione:

luciano ha scritto:
Ed appunto, mica solo in fotografia...Magari!
Preoccupante quanto avviene nella informazione, per esempio. Dove ormai ti raccontano le cose in modo a mio modesto parere tutt'altro che obiettivo e reale, anche se certamente verosimile.


Vado a scattare un pò di BN analogico.. il negativo, fino a prova contraria è abbastanza reale.


beh non importa scomodare la filosofia nè la tecnologia, da che mondo è mondo i giornali hanno sempre fatto questo, anche oggi basta aprire anzi leggere anche solo i titoli di due giornali di oposte tendenze politiche e si capisce che ognuno ha la sua verità. Detto questo non sono mai stato convinto che la fotografia dica la verità, che sia a colori in bianco e nero, a pellicola o digitale etc... ci sono valanghe di libri che lo sostengono e al tempo ci feci una tesi di laurea di cui non sto ad annoiarvi.

Inviato: 13/12 18:17
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


A proposito del telefono

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Apro una nuova discussione partendo da alcuni spunti che sono nati in quella di Marco Pamar in cui marginalmente si parla anche dell'utilizzo del telefono in ambito fotografico professionale o meno. Segnalo il lavoro di questo fotografo https://c4journal.com/philippe-seclier-atlas-tadao-ando/ che trovo molto interessante e -non per citarmi- ma si avvicina concettualmente a quello che ho fatto per il libro della chiesa di Gellner, (senza conoscere questo lavoro) anche se io ho lavorato a colori con una canon su cavalletto e lui con un telefono in mano. Da notare l'impaginazione, a mio parere interessante, perchè le fotografie sono propirio dello sesso formato dello schermo del telefono. L'operazione ovviamente non vuole essere in alcun modo documentaria ma fornire una visione personale dello spazio. Prima del telefono e del digitale, circa 60 anni fa, lo stesso metodo cioè la stessa visione instabile nel raccogliere le suggestive luci e ombre dello spazio costruito da Le Corbusier, l'aveva adottata Lucien Hervè con una Rollei 6x6. In sostanza credo che il telefono già in parte oggi ma se migliorerà ancora le sue qualità d'immagine potrà tranquillamente sostituire buona parte della tecnologia attuale anche in ambito professionale.

Inviato: 11/12 8:41
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Micro - che ne dite ?

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Citazione:

pamar5 ha scritto:
... Parliamoci chiaro non c’è paragone fra usare una fotocamera e un telefono. E non entro nel discorso qualità dei file. Parlo solo di praticità d’uso, maneggiabilità e come cade in mano lo strumento. Dai, il cell è nato per fare telefonate, non fotografie. Ergonomicamente non ci casca. Te li vedi fotografi sportivi a bordo campo con un cellulare ? O chi pratica caccia fotografica o architettura o fine art o quello che vuoi. Dai, sono ambiti totalmente diversi. Io dividerei il settore in due ambiti diversi e distinti: la fotografie ed il mondo dell’immagine.

Marco


Per quello che mi riguarda cambierebbe relativamente poco se avessero la stessa qualità del file. Di fatto montare sul cavalletto una macchina o un telefono sarebbe praticamente la stessa cosa, anzi il telefono ha un monitor certamente migliore della canon e dato che compongo il 99 percento delle fotografie sul monitor sarebbe un vantaggio. Ho un Iphone pittosto datato con cui ci fotografo il compleanno e non so quale sia la qualità oggi di quello che chiamano 15 pro, se sia paragonabile ad un file canon da 30 mp. e se siano disponibili sul telefono lenti lunghe. Però così a occhio non mi sembra una bestemmia pensare che un telefono possa fare quello che fa una macchina, forse non domani ma dopodomani si.

Inviato: 5/12 8:38
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Micro - che ne dite ?

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Citazione:

luciano ha scritto:
Gli smartphone sostituiranno integralmente i tradizionali apparecchi. Almeno quelli digitali....


Bene, quando faranno decentrabili e lenti lunghe di qualità allora lo userò anche per lavoro!

Inviato: 4/12 15:20
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: 1980 primo Carnevale a Venezia dell'era moderna

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Mi piacciono le fotografie con visione allargata e non strette sui volti. Non ho mai visto il carnevale veneziano se non nelle fotografie a colori di Roiter che -al contrario di queste- si concentrano perlopiù sui volti e sui costumi e non mi sono mai piaciute granchè. Questo per dire che il lavoro mi sembra molto originale e se hai tante foto così del carnevale puoi farci un libro meglio di Roiter!

Inviato: 11/11/2024 14:41
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


mostra al Mast Bologna

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Segnalo questa mostra che ha aperto pochi giorni fa, non l'ho ancora vista ma il Mast è una garanzia. https://www.mast.org/vera-lutter-spectacular

Inviato: 14/10/2024 8:23
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Leica M11-D

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 1031
Offline
Citazione:

Mxa ha scritto:
Il discorso del prezzo è secondo me da fare in modo più articolato.

La macchina da 9000 euro che dopo tre anni rivendi per 6000 euro ti è costata 3000 euro. La macchina da 3000 euro che dopo tre anni rivendi a 2000 euro ti è costata 1000 euro. La differenza tra la prima e la seconda sono (3000-1000) cioè duemila euro e non (9000-3000) cioè seimila euro.

I numeri veri potrebbero non essere così favorevoli all'acquisto costoso, ma il ragionamento - cioè operare sul costo effettivo dell'acquisto e non sul prezzo di vendita - ha una sua ragion d'essere.


Tutto vero ma credo che questo oggetto appartenga più al mondo del lusso che a quello delle macchine fotografiche e quindi si riferisca a modalità d'acquisto del tutto differenti. Chi acquista una borsa Hermes da cinquemila euro, un Patek da ottantamila, un cashmere Cucinelli da tredicimila etc... non si preoccupa nè della spesa iniziale nè tantomeno di quella di futura vendita perchè gli investimenti e le speculazioni le fa in altro modo. Lo compra perchè può godere di oggetti di lusso. Il povero fotografo che lavora con la fotografia,(se non è figlio dello sceicco) purtroppo fa conti diversi e non parte spendendo novemila euro per un corpo sperando poi di rivenderlo a sei quando sa benissimo che farà le stesse foto spendendo tre e i sei risparmiati gli serviranno per altre cose.

Inviato: 11/10/2024 14:49
www.oscarferrari.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci



 Inizio
(1) 2 3 4 ... 52 »




Partners





Mercatino
Utenti Online
81 utente(i) online
(56 utente(i) in Forum)Iscritti: 0
Ospiti: 81
altro...
Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 px o superiore
     
Privacy Policy