Dove lo avete acquistato? Su internet o presso negozi?

Fornisce effettivamente dei vantaggi, rispetto agli altri software, nella conversione dei file RAW ?

Quale è la reale "marcia in più" della versione Pro, rispetto alla versione LE ?

Grazie in anticipo

Citazione:

E finalmente l'hanno capito che il problema della polvere sul sensore, E' UN PROBLEMA !
Ca..o, è stata dura riuscire a farglielo entrare in zucca...

Grazie mille per la chiarissima spiegazione. Sono riuscito a capirla perfino io!!

Chi mi spiega cosa sarebbe il Sensore Full Color e quali vantaggi porterebbe, rispetto a quelli attuali (che a quanto pare non lo sono, sebbene sfornino foto a colori pure loro)?
In termini non troppo complicati, please.. L'ho detto che sono ignorante!

E' normale. Anche le carte BN stanno sparendo dal mercato.

La vitarella di cui parli serve solo, per quanto ne so , come fermo per evitare che l'obbiettivo ruoti spostandosi dalla sua posizione originaria rispetto alla piatra portaottica.
Per il suo utilizzo è necessario che venga creato nella piatra medesima, con una minuscola punta di trapano, un piccolo recesso dove la vitarella andrà  ad alloggiare una volta serrato l'anello di ritenuta.
Non tutti gli otturatori Copal 0 hanno questa vite (di solito solo i più recenti).
E quanto alla sua reale utilità  c'è molto da opinare, perchè se gli anelli sono ben serrati, l'obbiettivo non si sposta tanto facilmente. Puoi tranquillamente svitarla e farne a meno. Oppure cerca di creare il piccolo forellino sulla piatra che possa accoglierla (diametro circa un millimetro, profondità  di 2 millimetri al massimo). Attenzione a non passare da parte a parte la piastra, se no entrerà  luce, ovviamente!

Soprattutto dalla risposta di Roberto mi rendo conto che la questione non è così semplice come mi pareva.
Tuttavia resta il fatto che una Canon 1Ds MkII costa credo 7500 euro. E che almeno altri 2000-2500 euro vanno via per dotarla decentemente dal punto di vista ottico (io purtroppo provengo dalla Contax analogica).
Sulla comodità  e velocità  non discuto.
Ma del mio amato corredo Hasselblad con 50, 80, 120 e 180 che ne faccio? E della possibilità  di rendere digitale anche il mio 4x5"? e magari anche la RZ?
Insomma, ci si deve pensare su parecchio.
Poi, vabbè, posso anche fare la prova di affittare la Ds ed il dorso, perchè francamente che i risultati della Canon siano pari o superiori a quelli dei dorsi medio formato...finchè non vedo di persona, permettimi di dubitare.

Strano, strano, stranissimo davvero.
La prima cosa che viene da pensare è quella già  detta da Mxa: mancato parallelismo tra le standarte e/o mancato parallelismo tra standarta e parete dell'edificio.
Comunque, se proprio avessi il dubbio che la cosa dipenda invece dall'obbiettivo, ti consiglio di 1) prendere nota della posizione in cui è attualmente montato sulla tavoleta porta obbiettivo 2) smontarlo e 3) rimontarlo ruotato di 180° rispetto ad adesso.
Dopodichè riprovi a fare le stesse riprese. Se laddove prima avevi delle sfocature nella parte alta, ora le trovassi sulla parte bassa, bisognerebbe concludere che si tratta davvero di un obbiettivo difettoso, verosimilmente per uno scorretto montaggio delle lenti.
Se invece continui a trovare le sfocature sempre nella parte alta dell'inquadratura, allora il povero obiettivo non c'entra nulla e si tratta sicuramente di un errore nella geometria delle standarde della Shen Hao: forse la bolla è messa male e segna zero quando zero non è , oppure le due standarde non sono parallele tra loro o si muovono e slittano durante l'inserimento dello chassiss o altre cose del genere.
Se infine non trovi più sfocature e l'immagine risulta corretta, allora il primo montaggio sulla tavoletta portaottica era stato fatto male.

Nessuno ha esperienza dei dorsi digitali Hasselblad, in particolare del dorso CFV da 16 Mpixels?
Questa estate sono rimasto letteralmente sbalordito dalla qualità  di risultati ottenuti dal fotografo Amedeo Turello con una Hasselblad dotata di un dorso digitale Kodak, sebbene ormai superato e vecchio ormai di 5-6 anni. Una pulizia e nitidezza di immagine semplicemente incredibile, con possibilità  di ingrandimento esuberanti , per quelli che sono tutti gli usi pratici editoriali.
Considerando che l'utilizzo sarebbe orientato esclusivamente alla foto di ritratto e di fashion/beauty e tenendo in conto i costi che dovrei affrontare per dotarmi di un corredo Canon o Nikon di alto livello (ovviamente comprensivo di ottiche adeguate, che attualmente non possiedo), mi chiedo se non finirei per risparmiare qualche cosa, ottenendo allo stesso tempo una qualità  superiore a quella di qualsiasi SRL digitale 35mm, riprendendo in mano il mio corredo medio formato, riportato a nuova vita con il solo acquisto di un dorso adeguato (che per di più potrei anche usare sulla mia 4x5" con un adattatore).
Il ragionamento fila...o ci sono bachi nascosti?

Bè.. più che altro era una curiosità .
Ogni tanto, specie negli anni passati, mi è saltato il ghiribizzo di prendere la 600 SE, che è una macchina per tanti versi fantastica. Ma poi, con tutti i dorsi Polaroid che già  possiedo, compresi quelli per Hasselblad e Mamiya RZ, non ne ho mai fatto nulla.

Grazie davvero della segnalazione, sebbene per me sarà  difficile trovare il tempo di venire a Roma.
Però il tema della mostra mi affascina oltre ogni dire, anche se forse per un motivo un pò particolare.
In quanto appassionato di un certo cinema, sono un ammiratore dei vecchi film di Yasujiro Ozu. Per chi non lo conoscesse, dirà fu un regista giapponese che, per circa 40 anni, dalla fine degli anni 20 fino alla sua morte nel 1963, non fece che rappresentare, con commossa e un pò malinconica partecipazione, la progressiva trasformazione di Tokyo.
Lo fece con mezzi espressivi e tecnici talmente elementari e minimi da rasentare l'affettazione (quando ormai tutti usavano gli zoom e le riprese panoramiche, lui continuà ad usare solo ed esclusivamente il 50mm e la camera fissa), ma con una eleganza formale ed una attenzione meticolosa ai particolari di cui a noi occidentali, generalmente lontani dalla rarefatta atmosfera zen, sfuggono le reali profondità .
Ed in questi 40 anni non fece che raccontare sempre le medesime storie, di gente semplice, di famiglie comuni, di vicende intime minime (ad esempio un padre vedovo che vuole vedere sposata felicemente l'unica figlia, la quale oppone resistenza per non lasciarlo completamente solo).
Ma queste storie minime sono immerse nella realtà , enormemente più grande, seppure messa come sottofondo, della immensa città  che si trasforma. Si trasforma progressivamente nella sua architettura, nelle sue luci, ed inevitabilmente nei suoi ritmi, nelle sue relazioni sociali ed umane, soprattutto nei suoi valori. Da una Tokyo ancora quasi ferma ai tempi del medioevo giapponese, fino alla frenetica Tokyo, americanizzata e alle soglie dell'enorme boom economico, del dopoguerra. Che gioca al golf e si appassiona al baseball, ed adotta i costumi occidentali, svuotando progressivamente di vero significato lo stile di vita tradizionale.
Mi piacerebbe visitare la mostra, avendo negli occhi quei vecchissimi film, per constatare quanto e come quelle visioni ne vengono confermate.

Citazione:

Premesso che non mi sono mai occupato di foto di archeologia industriale, e che sono tanti anni che non faccio più seriamente foto di territorio, a me pare che siano entrambi generi interessanti non tanto per le storie che vi stanno dietro (mondo del lavoro in un caso, vicissitudini dei nostri avi nell'altro), ma invece proprio e direi essenzialmente per le possibilità  espressive che offrono. Molto semplicemente.
Le forme, le textures, le cromie che si possono evidenziare da questi luoghi, i contrasti di toni e colori, i giochi di luce ed ombre sono tutti elementi espressivi , interessanti già  di per sè.
Ovviamente non nego che ci possa essere anche un intento documentaristico e di memoria storica dietro a queste foto.
Ma tutto sommato è l'elemento che mi interessa meno.
Mi piacciono e mi intrigano assai più i giochi grafici ed i bizzarri accostamenti di colori e materie che si rendono così possibili (in un certo senso un' altra forma di produzione di tanta arte figurativa contemporanea).

In che condizioni estetiche è la tua 600, Roberto?
Immagino che, in quanto professionista, le avrai tirato l'anima... però non si sa mai.

Citazione:

Giusto. Mi sono confuso. L' 80 costa 407 euro.

QUI è in vendita a 316 euro. Nuovo.

Se ti riferisci al Componon S, è ottimo. Il classico 6 lenti Schneider, usato da moltissimi anni (nelle versioni che si sono via via succedute), adatto per ogni tipo di esigenza professionale. Nella pratica equivalente all'altrettanto ottimo Rodagon della Rodenstock o all' EL Nikkor (fuori produzione).
Per avere un filo di miglioramento ai bordi, visibile peraltro solo per ingrandimenti molto spinti (dal 10x in su) e nelle foto a colori (ed a patto di usare esclusivamente portanegativi con vetri su ingranditori regolati alla perfezione nei vari pianparallelismi), ma spendendo MOLTO di più, dovresti rivolgerti agli obbiettvi Apocromatici (rimanendo in casa Schneider, l' Apo Componon 90mm/4.5). Tieni conto però che già  il Componon S è rinomato per la sua uniforme qualità , dal centro fino ai bordi immagine (mentre il Rodagon è forse un filo più inciso al centro, ma meno omogeneo sull'intero campo)

quando ero giovane e forte (insomma diciamo un 12-15 anni fa) il Triaut 058 è stato per un buon paio di anni il mio cavalletto "tuttigliusi". Me lo portavo anche in esterni, certamente senza fare lunghe escursioni in montagna, ma fotografando entro il raggio di un km dalla macchina (per esempio ci ho fotografto molti paesi dell'entroterra Ligure). Ed allora usavo esclusivamente il 35mm !!!
Non ero ancora passato ai formati superiori, anche se già  mi frullava il pensiero.
Compralo senz'altro. Con la testa 029 ed a quel prezzo, è ideale per ogni formato, cmpreso il GF.
Il peso? In palestra vedo frotte di giovani energumeni che sollevano per ore decine di chili... Tutto il problema è portare pochi chili in spalla con la comoda cinghia in dotazione?
I treppiedi devono essere pesanti . Punto. Anche se il carbonio sembra rappresentare un'eccezione.

Citazione:

effetivamente il soffietto non è quello originale (750 $ per ripristinare l'originale), alcuni dentini di certi ingranggi mancano, poi l'asta è riservata agli offerenti negli USA (per problemi di spedizione)....non mi pare facile organizzare un Pellegrinaggio al Santuario di MegaLotus in Brianza (o in Toscana, o in Veneto o altrove).

Quella foto è daVvero magnifica. Meritava di essere diffusa.
Bravi !!!!

Nel castello di Fontanellato, in provincia di Parma, c'è una stanza che è una gigantesca camera oscura. In una delle pareti è praticato un piccolo foro attraverso il quale la luce proietta sulla parete opposta l'immagine rovesciata della piazza prospicente il Palazzo.
Questi americani non hanno inventato nulla, tranne l'idea, francamente un pò idiota, di sviluppare l'immagine proiettata di una location abbastanza squallida. Si vede che avevano qualche migliaio di litri di bagni chimici di cui non sapevano che farsi...e non gli è sembrato vero di poter finire nel Guinness dei primati (che per molti versi è efettivamente un vasto repertorio dei limiti raggiungibili dalla stupidità  umana)