In passato lo abbiamo sognato...il dorso digitale sulle vecchie care Nikon DSRL, per non abbandonarle, dimenticarle...Eccolo!! o per lo meno il brevetto c'e'..

Sarebbe bello, eh?
In realtà, a quanto ho letto qua e là, sembrerebbero più probabili altre due ipotesi:

1) Nuova generazione di DSLR con sensori sostituibili e aggiornabili (mica male...)
2) "Stub patent", ovvero brevetto depositato per evitare a qualche altra azienda di brevettare, in futuro, qualcosa di simile

Fer

Beh non mi sembra tanto una idea innovativa, e tantomeno da brevettare: Leica aveva lo aveva già fatto con il DRM per la R8 ed R9. Bello bello, ma costava un botto, non era full frame, aveva le batterie che duravano niente, ed ogni tanto appariva un bel ERROR 02, ed allora si trasformava in un bel fermacarte con il bollino rosso.

Se per quello poi ogni tanto salta fuori anche il rullino digitale, che come soluzione per digitalizzare una qualsiasi fotocamera sarebbe stato il non plus ultra.

Buona befana a tutti e se non siete stati troppo cattivi magari non vi porta tanto carbone.

Secondo me, classicamente, la seconda che hai detto, non credo che vogliano rinunciare a vendere nuove macchine complete.

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Eh, mi sa proprio che hai ragione.

Fer

Alcune considerazioni in ordine sparso.

Si tratta di un brevetto sul “sistema di regolazione fine del tiraggio”, e non di un brevetto di un dorso digitale per vecchie reflex a pellicola.

Tutte le grandi case costruttrici con R&D depositano centinaia di brevetti all’anno, e solo una piccolissima parte vengono poi realizzati in seguito.

Credo che nuocerebbe molto di più alle case costruttrici la commercializzazione di Dsrl a sensore intercambiabile (quasi tutti farebbero gli upgrade anziché acquistare il nuovo modello), che vendere “anche” dorsi come questo.

Dieci anni fa simili dorsi sarebbero entrati in diretta concorrenza con le prime Dsrl, ritardandone parecchio la diffusione. Ma oggi non più. Chi ha voluto passare al digitale lo ha fatto ormai da tempo, ed è entrato nel giro della rincorsa all’ultima novità del mercato. Sono convinto che la commercializzazione di dorsi per vecchie reflex non intaccherebbe minimamente un mercato, quello del digitale, ormai ben avviato, ma addirittura potrebbe rappresentare un (piccolo) soprappiù per le case.

Credo inoltre che non ci sarebbero difficoltà tecnologiche insormontabili alla realizzazione, e sono convinto che esisterebbe un ampio spazio di diversificazione rispetto alle Dsrl odierne, tale da rendere questi oggetti in qualche modo appetibili.
Temo invece che il vero problema sarebbe l’esiguo bacino di utenza, per giunta molto frazionato, che obbligherebbe ad una produzione quasi customizzata, con lievitazione dei costi.

E dunque temo che non li vedremo mai.

Condivido quello che scrive "orso". Non credo che il dorso digitale per le 35mm sia di interesse per i costruttori. Conviene costruire nuove digitali magari cambiando ogni tanto le baionette per rendere tutto incompatibile.
Per quanto riguarda poi gli acquirenti se vogliono una digitale la comperano tanto il costo del dorso non sarebbe poi tanto diverso da una macchina nuova.

Gianluigi

ma vuoi mettere? Si potrebbe risolvere la tanta discussa difficolta' di messa a fuoco con l'alta risoluzione con un vetrino smerigliato e una loupe da 30 ingrandimenti...

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E' per questo che parlavo di una "diversificazione" rispetto alle attuali reflex digitali.

Un ipotetico dorso che mi trasformasse una Nikon F5 in una reflex digitale simile ad una D4, più o meno stesse prestazioni, stesse funzioni, stessi ingombri, stesso peso, ecc, credo che nessuno lo comprerebbe. Tanto vale aggiungere qualcosa e prendere la D4.

Infatti il problema non è di fare l'upgrade di una fotocamera a pellicola con un dorso, ma di avere un corpo predisposto per il digitale con l'intercambiabilità del sensore.

Se abbiamo potuto lavorare tranquilli con le stesse macchine per 10 e anche 20 anni era perché potevamo cambiare a nostro piacimento ottiche, vetrini e pellicola.

Sono cosciente del fatto che un sensore intercambiabile ridimensionerebbe i flussi di produzione dei corpi, e pertanto dovrebbe superare ostacoli di politica commerciale e non tecnologici, ma non si sa mai...

La mia DSLR ideale, come già scritto da qualche parte, avrebbe proprio questa caratteristica (oltre ad altre che al momento fanno parte della fantascienza, come il sensore stocastico).

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Personalmente vedrei bene dei dorsi ridotti all’essenziale applicabili a vecchie reflex meccaniche, estremamente compatti: nessun aumento in larghezza e altezza, 7 o 8 mm in più in spessore al massimo.
Sensore, amplificatore/convertitore, scheda, pila. Un solo comando per regolare la sensibilità, niente pulsantini, niente menù e sottomenù, niente schermo, uscita solo raw.
Modifica da fare sul corpo in assistenza, e vari dorsi intercambiabili. In Nikon, ad esempio, i corpi interessati potrebbero essere FM, F2, F3. Per i dorsi, credo che 4 tipi sarebbero sufficienti, rispettivamente coi sensori della D700, D600, D800E, e uno sui 24Mp senza Bayer per il BN.
Prezzi adeguati all’essenzialità del dorso.
Non credo che entrerebbero in competizione con le moderne Dsrl, e rappresenterebbero un approccio alla fotografia molto simile a quello di 30 anni fa, che avrebbe qualche ragione di essere in certi campi fotografici.
Credo che qualche pazzo disposto a comprarsi un coso simile si troverebbe… anche se al momento ne conosco solo uno…

Ho seri dubbi che qualcosa di simile verrà mai realizzato, in ogni caso l'unico che realmente mi interesserebbe sarebbe per la Rolleiflex biottica, l'unica fotocamera della quale non so fare a meno .

Andrea

quello che rimpiango nelle vecchie Nikon professionali e' la possibilita' di montare vari accessori come mirini di diverse specie, pentaprismi diversi, mirini a pozzetto, cioe' tutta una serie di possibilita' manuali che oggi sono possibili attraverso menu', live view, moninorini esterni, ingrandimenti virtuali...ma che non hanno lo stesso..sapore.
Prima le operazioni le facevi con le mani, ora con il cervello, ci ritroveremo con un gran testone e senza mani...
Magari con un tentacolo per pigiare i bottoni.

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Credo sia questo il motivo principale per cui non si vedranno mai oggetti del genere.
Pur essendoci un piccolo potenziale bacino di utenza (siamo già in due ), ognuno, giustamente, lo vorrebbe per la propria macchina fotografica. Il che comporterebbe una costruzione quasi custom, con costi elevati e scarsi margini di guadagno per le case.