Dopo qualche mese in regime di amministrazione controllata, Franke & Heidecke chiuderà  definitivamente i battenti il prossimo settembre.
Ne sono stati informati i primi interessati, ovvero i 131 dipendenti, al'inizio di questo mese.

Cessa quindi la produzione delle Rolleiflex biottica (FX 2,8, FW 4,0, FT 4,0), la linea delle SLR medio formato (6008 Integral 2 e 6008 AF), il banco ottico X-Act 2 e la linea dei proiettori per il 6x6.

Continuerà  la produzione della Hy6, progetto tripartito fra Franke & Heidecke, Leaf e Sinar?
Leaf sta per essere acquistata da PhaseOne che non ha alcun interesse al progetto Hy6, se non quello di affossarlo.
Sinar prende tempo e comunicherà  entro fine mese la sua decisione.
Naturalmene mi auguro che Sinar 'assorba' la parte di Franke & Heidecke all'interno del progetto Hy6: l'alternativa sarebbe la fine di questo progetto e, di fatto, l'uscita di Sinar tra i competitors del medio formato digitale. Dubito che Sinar abbia i mezzi, tecnologici e finanziari, per ripartire da zero nella progettazione e realizzazione di una MF digitale.

Andrea

come in dieci piccoli indiani, chi sarà  il prossimo???

E' anche finita la collaborazione tra Leica e Phase One. Forse Phase One non gradisce molto la S2 ...

Citazione:

E' possibile che la S2 sia un buon motivo perché PhaseOne abbia interrotto la collaborazione. Potrebbero comprarsi anche Leica e Hasselblad/Imacon, così tanto da rimanere soli. Non ho mai sopportato i monopoli, ma mi sa che in futuro ci sarà  poco da scegliere, di questo passo.

Andrea

Immagini e un filmato della Franke & Heidecke a Braunschweig.

Altre immagini.

Andrea

Citazione:

Andrea da quali fonti hai attinto per queste notizie? Lo chiedo per mia curiosità , mi piacerebbe seguire la vicenda soprattutto "lateralmente" in rapporto a Leica e dintorni...
ciao grazie
cristiano

In genere dà un'occhiata a queste risorse internazionali:


http://www.photoscala.de

http://www.bjp-online.com

http://www.photographyblog.com

http://photo.net

Andrea

grazie mille
ciao
c

Citazione:

Di nulla, figurati!

ciao

A.

Sfortunatamente, almeno per la biottica, penso fosse inevitabile. Una macchina stupenda ma ferma al passato per quanto riguarda gli ultimi modelli in commercio, e senza il fascino degli esemplari dei decenni scorsi.

Marco

Frequento pochissimo e quindi sono poco aggiornato, ma che piacere risentirti Pamar...
(scusate l'OT)

BENTORNATO MARCOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!



Un abbraccio grandissimo!!!!!!!

Marco, BENTORNATOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!! , felicissimo di "rivederti" qui, un abbraccio grande grande anche da parte di Cristina!!

Scusate l'OT ma penso sia doveroso...

Tornando alla questione della biottica e della fotografia argentica in generale.

Faccio fatica ad entrare nella questione Rolleiflex perchè è un mondo fotografico molto lontano dal mio, anche se essendo uno che ha sempre subito il fascino delle Rollei ovviamente la notizia non mi fa certo piacere.

Più in generale (e magari ancora un pò OT), però ho avuto modo di parlare recentissimamente con un responsabile Fuji e Kodak, i quali mi dicevano che il "crollo" verticale delle vendite di pellicole si è arrestato, cioè non ci sono più numeri in picchiata ogni mese come fino a qualche tempo fa, anche se sia 35mm che medioformato continuano lentamente a "scendere", e questo potrebbe spiegare anche alla fine la scelta della Rollei, cioè siamo in un mondo in cui gli utilizzatori di medioformato sono sempre meno.

Il dato "strano" è che invece le vendite di pellicole piane, specialmente 4x5", ed anche sensibilmente qui in Italia, sta invece continuando a salire da gennaio 2009 ad oggi, questo in controtendenza rispetto a 35mm e medio formato, anche se ovviamente i numeri non sono certo più quelli di una volta...


Ciao!!

Marco

Citazione:

Marco...tutto merito di Fotoavventure!!! Chi puà negarlo?
Fabio

Felicissimo di leggerti qui, Marco.

Un abbraccio
Andrea

grazie mille amici. Da ora cercherà di essere più presente.

Marco

Le ragioni della chiusura di Franke & Heidecke non sono imputabili né alle vendite delle biottica né all'avvento del digitale.

La produzione limitata di biottica, negli ultimi vent'anni, è stata fatta per due ragioni: la prima di carattere, per così dire, promozionale, come fiore all'occhiello, come omaggio al glorioso passato; la seconda, invece, perché la produzione della biottica è sempre stata assorbita dal mercato, sicuramente di nicchia, dei collezionisti e dei sostenitori indefessi di questo strumento. Non ci sono mai state giacenze di nuove biottica, anzi, in alcuni casi la domanda - soprattutto da parte del mercato giapponese e medio orientale - ha superato l'offerta. I prezzi di una FW o FT usata sono sempre vicini al prezzo di listino e la reperibilità  non è semplicissima.

Il sistema 6000, cardine della produzione F&H, ha sempre fatto dell'innovazione nel MF un vanto. Fin dall'inizio dell'era digitale erano prodotte versioni digitali di queste fotocamere: mi limito a ricordare il dorso Rollei Gamma a pieno formato e a scansione. Successivamente, con l'avvento dei dorsi multipiattaforma, la compatibilità  era assicurata.

Franke & Heidecke ha pagato tre fatti. Primo, la scorporazione di Rollei fototechnic Gmbh in tre aree, quella legata al consumer, quella legata alla fotometria e quella che è poi divenuta, appunto, F&H. Non è un mistero che case produttrici fotografiche di nicchia, Leica in primis, possano permettersi investimenti in un mercato comunque poco redditizio perché i soldi li guadagnano in altri settori (scientifico, medico, etc.): la scorporazione del comparto scientifico ha creato, a mio giudizio, qualche problema di cassa.

Non so come nella divisione si siano ripartiti i tanti debiti pregressi, ma dubito che F&H sia partita bene: le varie ragioni sociali che si sono succedute negli anni hanno sempre pagato l'improvvida decisione, presa dal management degli anni '70, di andare a produrre macchine tedesche a Singapore.

Terzo motivo sono i soldi investiti per il progetto Hy6 che, chiaramente, non sono certo rientrati.
Il progetto Hy6, lo ricordo, è attualmente quanto di meglio ci sia sul mercato in fatto di MF digitale e partiva dal vantaggio di poter accettare lo sviluppo futuro di dorsi con sensori più grandi rispetto al 4,5x6 come limite strutturale di altre piattaforme presenti sul mercato.

Andrea

Citazione:
In che senso? Se fallisce, forse non lo è del tutto...
ciao
c

Tu sei convinto che i prodotti migliori siano necessariamente quelli più venduti o che hanno maggior successo commerciale?

Poi, come ho scritto sopra, sono convinto che le ragioni dl fallimento siano altre e lontane dal prodotto in sé.

Andrea

p.s.: Il giudizio riferito alla Hy6 nel post precedente è squisitamente personale, naturalmente.

No, ci mancherebbe, volevo solo capire perchè ne sei convinto tu (della bontà  della Hy6) malgrado il fallimento. Siccome hai scritto una frase in maniera non dubitativa, come fosse appunto un dato di mercato, ecco la mia domanda.
Anche a me quella macchina piace molto, speriamo che Sinar riesca a non abbandonarla.
ciao
c