E tanti cari saluti.....fu la mia prima pellicola!

http://www.corriere.it/cronache/09_gi ... e-bd53-00144f02aabc.shtml

ma dopo aver visto le stampe di una costosa reflex digitale jap in cui la pelle dei miei genitori è di plastica, ancora non mi decido a migrare all'elettronico!

Maledetto mercato!!!

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Purtroppo il mercato determina la fine di prodotti storici di cui poi si sente la mancanza.
Ma la pellicola non morte ancora, ci sono ancora pellicole di qualità  che possono essere utilizzate con soddisfazione. Fuji, Kodak per il colore.
Anche io continuo ad usare una macchina fotografica tradizionale. Quando poi non sarà  più possibile allora ci arrenderemo.

Gianluigi

Peccato, ma va detto che la morte del Kodachrome ha poco a che fare con il digitale: sono anni che Kodak ha di fatto mantenuto una produzione poco più che simbolica e ha ridotto drasticamente i laboratori in grado di trattare questo materiale. La vera nemica della Kodachrome è stata la ...Ektachrome.

Andrea

In effetti la sua reperibilità  non è mai stata cosa facile negli ultimi anni. Quelle lunghe attese poi per il trattamento, e la paura che andassero smarrite, ne hanno sicuramente decretato la dipartita già  da diverso tempo.
Che dire, ormai il mondo gira così. Speriamo di non diventare come coloro che dicevano 'ai miei tempi....'

Le Ektachrome (tutta la famiglia e non una specifica pellicola) si sono evolute sino a racchiudere in esse tutte le tecnologie più recenti della Kodak mentre le Kodachrome vivevano solo nel mito dell'età  dell'oro che le avevano celebrate fra la fine degli anni trenta e l'inizio degli anni sessanta. Io penso che il colpo di grazia alle Kodachrome sia stato dato dalla Velvia della Fuji, della quale molti naturalisti e paesaggisti si sono innamorati al suo primo apparire. Certo la limitazione dei formati immessi sul mercato, il trattamento particolare non gestibile privatamente, la diffusione poco capillare nei canali distributivi tradizionali hanno giocato molto a sfavore del Kodachrome e dunque più che di uccisione da parte del digitale io parlerei di eutanasia praticata dalla casa madre.

Citazione:

Vero.
Anche se in realtà  le due pellicole non erano poi così simili nella restituzione di toni e colori, anzi.
La Velvia però permetteva di avere una grana fine più o meno quanto quella del Kodachrome e colori molto saturi (sebbene diversi) con l'enorme vantaggio e comodità  del trattamento E6 da fare (allora) in qualsiasi buon laboratorio, in un paio d' ore.

Vabbè. Altra storia finita. Lacrimuccia simbolica di circostanza.
Al momento mi dispiace molto di più non trovare facilmente la Astia 100F: di gran lunga la migliore pellicola diapo per ritratti.

Per non soffrire è meglio entrare rapidamente nell'ordine di idee che non c'è pellicola che una buona digireflex, opportunamente settata, non possa validamente sostituire

Luciano, posso rassegnarmi alla fine della Kodachrome (anche perchè è da molto che non la usavo più), posso trovare dei succedanei su pellicola o in digitale, ma non posso entrare nell'ordine di idee che posso avere esattamente gli stessi risultati...
La resa dei colori estremamente fedele e pulita, la grana fine, la risoluzione elevata, quell'effetto adiacenza così accentuato, come una sorta di maschera di dettaglio, restano un'esclusiva della Kodachrome, caratteristiche uniche che moriranno con essa. Per non parlare del fatto che si trattava di una diapositiva, il cui impiego più appropriato era la proiezione (altra cosa per la quale il progresso è stato finora un nettissimo regresso), e che proprio in proiezione mostrava la differenza con le altre.
So benissimo che stiamo parlando di finezze, come finezze sono le elucubrazioni sulla resa leggerissimamente diversa tra due obiettivi, magari della stessa focale e marca. Io credo che non sia del tutto inutile mantenere la cultura e l'attenzione su certe sottigliezze.
E' come andare nella migliore pizzeria di Napoli o in una qualunque di Roma: sì, la margherita teoricamente è la stessa, ma praticamente sono due cose mooolto diverse... ma che importa, tanto la mozzarella si puà sostituire con la pizzottella, la legna col forno elettrico, l'impasto fresco con quello congelato...
Dovrebbero inventarsi un movimento "slow photography", come lo "slow food"

No, no, intendiamoci, hai perfettamente ragione.

Il fatto che col digitale si possano emulare certi effetti, colori, toni, ecc, non vuol dire che si riesca a replicarli in tutto per tutto. E viceversa, anche.

Mi pare che la reflex della Fuji S5 Pro che ormai è in via di estinzione in attesa della erede, prevedesse settaggi specifici e già  preimpostati per simulare gli effetti delle varie pellicole della Casa: Velvia, Astia, Sensia, ecc. ecc. Una trovata anche simpatica, se vogliamo.
Ma dubito che messi fianco a fianco, digitale contro diapositiva, i risultati siano esattamente sovrapponibili.

E' probabile che, con meno materiali e diversità  di mezzi a disposizione, il rischio di avere più uniformità  e maggiore omogenizzazione di risultati, esista. Nonostante le possibilità  pressocchè infinite del digitale.

Coraggio, aspettiamo
Io sono uno dei patiti della Kodachrome, continuo a scansionarla dopo 40 anni e mantiene ancora le medesime tonalita', se non fosse per funghi e polvere sarebbe ancora immutata, e' la mia diapo preferita anche se sono anni che non la uso. Forse e' anche colpa mia se sparisce.
Ma non dubito che tra qualche anno anche lei non sara' superata dal digitale. La pellicola e' arrivata a capolinea, anche se la Kodachrome e' stata tra le prime a nascere poi non e' piu' stata non solo superata, ma neppure raggiunta.
Il digitale e' soltanto agli inizi...
l'unica cosa cosa di cui sono certo e' che la Kodachrome, rinchiusa nelle scatolette arancioni arrivera' anche ai miei nipoti anche se questi non faranno niente per conservarla, magari sciupata ma arrivera', le immagini digitali non credo,
anzi sono sicuro che moriranno con me.
Fino a che qualcuno non si inventera' un supporto dove i dati saranno registrati fisicamente su metallo o cristallo sara' sempre cosi'.
Non capisco perche' nessuno si impegni a realizzare un supporto con una registrazione dei dati stabile e con uno standard immutabile nel tempo.
Ciao,
Renzo

Mi permetto di suggerirvi un link dov'è possibile ammirare l'incredibile qualità  di questa dia. Premetto che chi ha problemi cardiaci dovrebbe evitare di vedere quale e quanta qualità  abbiamo ormai persa e sepolta.
Digitale di qua e digitale di là , vorrei solo sapermi non incavolare come lo sono in questo momento... io che ancora ho i travasi di bile per l'ignobile fine fatta fare all'ellepì, io che non sopporto l'idea che una parte di storia come questa debba morire. Vogliamo il digitale? Bene, niente in contrario ma io che voglio il Kodachrome perchè non posso averlo ancora?
Leggi di mercato? Meglio tacere mi sa, potrei sproloquiare...
Comunque, guardatevi queste foto e poi mi dite..

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7155592

Ciao,
Osvi.

queste foto girarono sul sito anche qualche mese fa ed è sempre un piacere vedere che alla fine quando decido di scattare a pellicola non lo faccio invano ma perchè cè un motivo anche di qualità  ...
La notizia mi addolora, ma spero che come per la vecchia TP2415 morta da anni e riesumata dalla Rollei nella nuova versione ATP 1.1 spero che anche questa pellicola possa esser riesumata da qualche altra casa che ha capito il vero valore di questa pellicola ...

Alberto

ps: non vorrei sembrare ipocrita ma preferirei risparmiare sui dipendenti nulla facenti mandandoli a casa piuttosto che chiudere un settore di produzione che fa un prodotto storico e di qualità  ...