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La fotografia artistica contemporanea è brutta?
Moderatore
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8/1/2005 22:33
Da Varese
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La fotografia artistica contemporanea è brutta?
Si, intendo brutta dal lato estetico. Cosa ne pensate?
Sicuramente qualcuno risponderà  (risposta sensata e condivisibile) che molte espressioni dell'arte contemporanea hanno accantonato la ricerca del bello, dell'armonico per concentrarsi su altri aspetti.
OK, giusto, ma non è che questa tendenza è un pò troppo esasperata? E' per forza di cose necessario in determinate situazioni rinunciare, non dico alla bellezza grafica, ma almeno ad una sorta di "armonia". Non è che in alcuni casi ci vengono propinate opere decisamente brutte che "coprono" questo aspetto dietro un paravento di "ricerca" e "concettuale" che nasconde il vuoto assoluto? (anzi che tenta di nascondere che si tratta di brutture inenarrabili?).

Io ho una mia idea personale in proposito. Mi piacerebbe prima sapere cosa ne pensate

Marco


Inviato: 22/5/2007 1:19
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Duane Michals


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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
Moderatore
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8/2/2005 19:08
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Sì, in effetti succede. Succede che alcune opere siano brutte, per lo meno per quanto riguarda il mio giudizio estetico, pur mostrando indubbiamente una certa pregnanza concettuale.

Preferisco quando il concetto è presentato con immagini che appagano il mio gusto estetico: tuttavia questo aggettivo possessivo è un po' la chiave del problema, in quanto ci sono tante opere universalmente considerabili come brutte -o semplicemente disarmoniche- che a me piacciono da morire.


Andrea

Inviato: 22/5/2007 1:31
sono moderno, non contemporaneo
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?

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15/5/2005 23:25
Da Bologna
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Spesso SI.
Certo non tutte, esistono eccezzioni, uno fra tutti Michael Kenna.
Certo che quasi tutte le arti contemporanee sofrono di questo problema, sembra quasi che la ricerca del bello, dell'armonico, sia banale e troppo populista.
Mi viene in mente un'intervista a Giovanni Allevi, giovane compositore e pianista, che ricordava come nella musica classica i grandi compositori del passato cercavano di creare opere fruibili e comprensibili a tutti mentre i moderni compositori "classici" con le composizioni dodecafoniche e disassonanti sembrano voler scrivere per pochi eletti con l'intenzione di allontanarsi il più possibile dalla musica leggera.

Detto questo non credo che le ricerche concettuali fatte da alcuni fotografi denotino il vuoto assoluto, tutt'altro, mi sembra piuttosto che vogliano esprimere un malessere e una disarmonia, spesso personale, rispetto al mondo che ci circonda.

IMHO

Gianni


Inviato: 22/5/2007 1:39
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
Moderatore
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8/1/2005 22:33
Da Varese
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Citazione:

giannic ha scritto:
Mi viene in mente un'intervista a Giovanni Allevi, giovane compositore e pianista, che ricordava come nella musica classica i grandi compositori del passato cercavano di creare opere fruibili e comprensibili a tutti mentre i moderni compositori "classici" con le composizioni dodecafoniche e disassonanti sembrano voler scrivere per pochi eletti con l'intenzione di allontanarsi il più possibile dalla musica leggera.



Un esempio emblematico, direi.

Marco

Inviato: 22/5/2007 10:08
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
Moderatore
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4/11/2005 13:12
Da Roma
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Ecco, io penso che questo sia un tema di grande interesse, uno spunto notevole: credo che l'Ottocento sia il primo periodo storico (eccezioni a parte) in cui un artista abbia potuto svincolarsi dalle logiche del mecenatismo e dell'opera su commissione.

Potremmo quasi dire che è la prima volta che un artista abbia avuto la possibilità  di seguire solo se stesso, di esprimersi liberamente: non sarà  forse un caso, allora, se proprio nell'Ottocento cominciano le "deviazioni" delle opere dalla facile fruizione... libero dalla necessità  di compiacere il ricco e/o potente committente, l'artista puà andare nella direzione che sente propria, approfondire le sue pulsioni e le sue ricerche, e questo probabilmente, proprio per via della maggiore sensibilità  dell'artista, allontana la "gradevolezza" dell'opera nel senso del gusto della massa...?

Fer


Inviato: 22/5/2007 10:34
Tessera C.F.A.O. n°14
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?

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27/3/2004 10:06
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Interessante Fer la tua osservazione ... ma i galleristi oggi in tutto questo che ruolo giocano


Io non credo nella libertà  assoluta dell'artista

ciao
alessio

Inviato: 22/5/2007 10:46
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"il 35 mm urla, il grande formato è ... silenzio!"
......
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
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Da Varese
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Citazione:

Fer ha scritto:
......è la prima volta che un artista abbia avuto la possibilità  di seguire solo se stesso, di esprimersi liberamente: non sarà  forse un caso, allora, se proprio nell'Ottocento cominciano le "deviazioni" delle opere dalla facile fruizione... libero dalla necessità  di compiacere il ricco e/o potente committente, l'artista puà andare nella direzione che sente propria............
Fer


Questo è senz'altro un aspetto umportante e di grandissima portata, che giudico positivo. Se però¶ si guarda l'altro lato della medaglia ci si accorge che l'arte moderna, in molti casi, ha assunto connotati (proprio per le ragioni sopra dette) tali da essersi trasformata in un mondo chiuso e distaccato dalla gente. Parliamoci chiaro: per capire alcuni autori e lavori è necessario un impegno a livello di studio e documentazione capace di far "scappare la voglia" a molte, molte persone. Se da un lato quindi vi è l'aspetto positivo della completa libertà  di esprimersi dell'artista, dall'altro lato si assiste sempre pi༠spesso ad una chiusura mediatica e ad un difetto di comunicazione da parte dell'arte moderna. Questo ha portato ad un isolamento, che l'ha relegata nei circoli specializzati e nel mondo delle gallerie. Si puචquasi parlare, senza suscitare scandali, di arte per "addetti ai lavori". Non si è allora perso qualcosa per strada? I benefici acquisiti da tanta libertà  espressiva non sono forse annullati da questo essere relegata in un ghetto?
Vero e giusto che l'artista deve potere esprimersi solo e unicamente per s༠stesso. Ma alla fine dei conti a cosa si riduce l'arte in questo modo? Non si tratta forse di una grande forma di egoismo? Io soddisfo me stesso e vendo la mia arte nel mio ristretto cerchio. Chi se ne frega di tutto il resto. Non voglio dire, e sia chiaro, che l'artista deve compiacere gli altri e rinunciare alla sua autonomia e libertà ; questo mai. Semplicemente non esiste un modo di conservare la propria indipendenza "aprendosi" maggiormente al mondo?

Marco

Inviato: 22/5/2007 10:53
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
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8/1/2005 22:33
Da Varese
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Citazione:

Disperso ha scritto:
Io non credo nella libertà  assoluta dell'artista



Siamo in due allora.

MArco

Inviato: 22/5/2007 10:54
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?

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14/9/2004 23:43
Da acqua aria terra
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ciao fernando in linea di massima hai ragione, ma non riesco a dissentire da alessio, chi crea l'artista, chi fa il mercato?

Poi è ovvio che i canoni della bellezza cambiano, ogni periodo storico/culturale ha avuto i suoi.

azz se è necessario foto brutte allora sono anche io un artista contemporaneo eehehhehehehehe


a presto,ric
www.grandespirito.it

Inviato: 22/5/2007 10:55
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
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Da Roma
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Non so che ruolo giochino, però mi sembrerebbe strano che veicolino l'artista verso opere "brutte".

Per quanto riguarda la domanda di apertura... mi risulta difficile rispondere "in generale", perché ad essere sincero, a me molta della glorificata arte italiana del Rinascimento non piace proprio!

Non mi piacciono "esteticamente" (oddio che termine pericoloso), con le dovute eccezioni, i ritratti di re, nobili e mercanti, non mi piacciono le varie Madonne con bambini dall'aspetto improbabile, quelle figure in pose ieratiche e stantìe, quelle braccia molli, quegli sguardi... non mi piace neppure la Gioconda!
Non toccatemi il Caravaggio né Antonello da Messina, però su tutto il resto mi permetto di avere ampie riserve "estetiche".

Quindi se dovessi scegliere tra l'appendermi una Madonna di Raffaello o l'Angelo del Focolare di Ernst, sceglierei quest'ultimo perché mi piace di più!

Dunque non trovo che in generale, l'arte contemporanea sia più "brutta", e questo lo estendo alla fotografia.

Datemi una stampa di Ansel Adams e rimarrà ammirato dalla dedizione e dalla tecnica, ma esteticamente preferisco cento volte Burtynsky.

Fer

Inviato: 22/5/2007 11:02
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
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Citazione:

Fer ha scritto:
Datemi una stampa di Ansel Adams e rimarrà ammirato dalla dedizione e dalla tecnica, ma esteticamente preferisco cento volte Burtynsky.

Fer


Ok, vero. Ma io sfido molti ad appendere in casa una stampa di una certa produzione di Serrano, per esempio.

Marco

Inviato: 22/5/2007 11:09
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
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Citazione:
Ma alla fine dei conti a cosa si riduce l'arte in questo modo? Non si tratta forse di una grande forma di egoismo? Io soddisfo me stesso e vendo la mia arte nel mio ristretto cerchio. Chi se ne frega di tutto il resto. Non voglio dire, e sia chiaro, che l'artista deve compiacere gli altri e rinunciare alla sua autonomia e libertà ; questo mai. Semplicemente non esiste un modo di conservare la propria indipendenza "aprendosi" maggiormente al mondo?


Mi sono fatto (e ho fatto) io stesso questa domanda tante e tante volte, perché anch'io soffro questo distacco tra la ricchezza espressiva dell'arte contemporanea e la mia inadeguatezza a fruirne.

Credo che proprio in quanto l'artista sia "libero", finisca col dedicare molto o tutto a se stesso e ai propri riferimenti (altri artisti, galleristi), con gli altri difficilmente si trova ad interagire davvero (al di là  delle interviste e delle "lezioncine" insomma), quindi alla fine noi pubblico non costituiamo un interlocutore per l'artista.
Il risultato è quello che dici tu, un'arte in un certo senso autoreferenziale e chiusa in un mondo che possiamo più che altro guardare da fuori, o magari studiare e approndire quella particolare corrente, quel particolare manipolo di artisti, fino a capirli e a goderne (ma la vita è breve e il tempo libero scarseggia!).

Quindi sono d'accordo con te ma non saprei immaginarmi una soluzione al "problema" (problema evidentemente tale solo per noi pubblico e non per loro artisti/galleristi/collezionisti).

Fer

Inviato: 22/5/2007 11:13
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?

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21/5/2005 16:44
Da Riviera del Brenta
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Si, interessante osservazione Fer
Penso però anch'io che l'artista sia moooolto vincolato dal volere del gallerista.
Penso che un gallerista puà fare grande un artista anche se mediocre, il farsi da se in ambito artistico è utopia.
Se la fotografia contemporanea è brutta, penso che la fotografia artistica contemporanea sfrutti le correnti moderne di fare concetto e cioè usi il brutto, crudo, cruento ecc per arrivare a esprimere qualche cosa, basti pensare alla TV, una lite in diretta tira più di un documentario ........ tanto per stare sul leggero.
Personalmente io la vivo diversamente..............ma questo è un'altro discorso.
Ciao
Stefano

Inviato: 22/5/2007 11:14

.....................
In un mondo dove tutto cambia rapidamente dedicatevi qualcosa in grado di fermare il tempo........... ...
Tessera C.F.A.O n°1 .........
...
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
Utente non più registrato
Sarà un sognatore, ma penso che le cose stiano in modo diverso. Il concetto di bellezza è soggettivo, anche sociologicamente, e credo che si stia cercando di andare in direzioni diverse. Mi spiego meglio: un paesaggio alla Turner è piacevole, affascinante, forse bello. Ma sinceramente (per me) non va molto oltre. L'arte si muove verso la comunicazione di valori diversi dalla bellezza, non credo che sia un male. Per quanto riguarda le influenze, qualunque artista ne subisce gli effetti: siano le mode del momento, le correnti, lo stato d'animo, la situazione politica, o semplicemente le richieste della committenza... E' sempre stato così o sbaglio???

Inviato: 22/5/2007 12:02
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
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"Un tempo, se ben mi ricordo, la mia vita era un festino dove tutti i cuori si aprivano, dove tutti i vini scorrevano.
Una sera, ho fatto sedere la Bellezza sulle mie ginocchia. - E l'ho trovata amara. - E l'ho ingiuriata."
(Arthur Rimbaud - Una stagione all'inferno - 1873)

Per quanto mi riguarda basterebbe questo, oltre al fantastico "Inno alla Bellezza" di Baudelaire (in cui la Bellezza è un vero e proprio mostro se giudicato con i canoni della nostra cultura), per archiviare definitivamente il discorso sulla ricerca del bello nell'arte...che poi non è detto che non ci debba essere, o non ci sia, ricerca estetica nell'arte contemporanea, solo che oramai è secondaria, funzionale, subordinata ad altri aspetti, che nei casi più "nobili" sono aspetti concettuali aderenti alla ricerca personale dell'artista, mentre nei casi meno "nobili" possono anche essere quel gusto della provocazione o della ricerca del consenso del mercato a cui alcuni di voi facevano riferimento...

Però la domanda posta così secondo me non ci porta lontano, perchè una volta appurato che si, è vero, nell'arte contemporanea la ricerca sul bello, la condizione di esistenza estetica dell'opera, è oramai cosa secondaria rispetto ad altri aspetti, però è appunto anche vero che la ricerca estetica, formale, affiora in tantissimi fotografi contemporanei, anzi questo è ancora più vero quando parliamo proprio di fotografia invece che di altre forme di espressione artistica... Marco/pamar5 parlava di Serrano, beh secondo me Serrano è proprio uno di quelli che si affida quasi sempre a canoni estetici molto classici, lui stesso ammette che gli interessa tantissimo il piacere estetico, il gusto del bello, delle sue opere, e lo stesso si potrebbe dire di, che ne so, di Bialobrzeski piuttosto che di Gursky, anzi personalmente considero tanti lavori nell'ambito della fotografia come ancora troppo idulgenti verso il bello, il che per me è un punto di debolezza...

Però poi mi sembra che più di bellezza, la domanda, il proseguio della discussione, ponga l'accento sulla difficoltà  a comprendere l'arte contemporanea, il suo essere elitaria, chiusa in un mondo, anche commerciale (leggi sistema delle gallerie), staccato dalla gente "comune" ( qualsiasi cosa questo voglia dire, per me siamo tutti gente "comune", dal Papa all'operaio metalmeccanico, da Cattelan al mio amico Luca, piuttosto allora chiediamoci perchè uno senta l'esigenza di leggere l'Ulisse di Joyce ed ad uno invece basta guardare Lascia o Raddoppia, io penso che ci siano più risposte in questa distinzione che in tutti i discorsi "alti" che possiamo fare), dicevo, arte lontana dalla gente "comune", però mi rendo conto che il termine è sbagliato, diciamo allora che è lontana dal "quotidiano"...però secondo me questo è tutto un'altro ordine di problemi che comporta tutto un'altro ordine di argomentazioni, ed è veramente difficile trovare una risposta a domande e questioni tanto complesse...

Personalmente non mi scandalizzo più di tanto se l'arte contemporanea è per "addetti ai lavori", è lo stesso per la fisica, la filosofia (Eraclito lo capisce anche mia madre mentre Deleuze sarebbe incomprensibile per lei), oppure l'economia, e nessuno si straccia le vesti per questo, ripeto, è la complessità  della contemporaneità  che comporta necessariamente risposte, studi, atteggiamenti, produzioni artistiche, complesse, e quando parliamo di complessitrà  c'è poco da fare, ci vogliono conoscenze specifiche ed approfondite...

Per il discorso gallerie/mercato dell'arte, è vero che hanno un ruolo fondamentale nella "riconoscibilità " di un artista, nel suo successo, nella sua accettazione a livello di mercato e di musei, che senza di loro difficilmente si va lontano, e che spesso i meccanismi con cui questo avviene sono perversi, riprovevoli, sottomessi a volte a logiche di mercato e non a quelle del valore dell'opera, però è anche vero che esistono galleristi che ammirano incondizionatamente il lavoro degli artisti che rappresentano, che li vogliono far crescere prima di tutto perchè amano il loro lavoro, nel più puro spirito di collaborazione ed assistenza reciproca, che non impongono alcuna limitazione, alcuna "direzione" alla ricerca dell'artista, e vi posso garantire che di galleristi così ce ne sono parecchi, quindi anche qui se generalizziamo non stiamo rendendo conto della enorme complessità , e delle tante sfaccettature, del mercato dell'arte contemporanea...




Inviato: 22/5/2007 16:07
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?

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Mah!
periodo di dubbi e ripensamenti rispetto questi temi.
Ho preso in ritardo il penultimo numero di Around Photography e la sensazione che ne ho tratto é quella che se la fotografia d'arte segue queste strade, qualcuno deve proprio iniziare a spiegarmela.
Concordo con Marcoweb, sulla questione della bellezza. Almeno per quanto riguarda il dibattito e le linee di tendenza, benchè questo non mi risolva un problema che potrebbe ridefinire la domanda di Marco/Pamar, e che é quello di chiedersi se la bellezza trova posto oggi nel mondo e se lo trova perchè non lo trova nell'arte.

E soprattutto cosa vuole farne la fotografia, che non é detto debba rincorrere l'arte, sempre.
In questo numero di AP c'è un immagine legata alla nuova fotografia norvegese (o finlandese, o svedese, non ricordo) che se gli si toglie la concettualità  non so cosa rimanga (mi direte, beh quello é...). Una tipa ripresa di fianco con un paesaggio dietro fa il giochino di tenere tra le mano un palazzo sullo sfondo. Esattamente quello che si fa con la torre di pisa. Ora, se qualche delirio concettuale trova una sua rappresentazione figurativa ben venga, ma che questo diventi fotografia d'arte, mi lascia un po li. Per non parlare delle altre fotografie delle paperotte...
Nello stesso numero si parla della mostra Off broadway, dove alcuni reporter della Magnum reinventano il reportage, ma soprattutto il modo di presentarlo, certamente con alcuni soluzioni tipicamente artistiche, ma non per correre dietro all'arte contemporanea, ma per far evolvere il reportage stesso e la sua rappresentazione. Il bello che l'autore del pezzo dice che non c'è spazio sufficiente per parlarne. E dateglielo allora, che forse lo merita, non solo come qualità  del visivo, ma soprattutto come luogo delle confluenze estetiche e della loro rappresentazione.
Penso che l'arte debba confrontarsi con il mondo, anticiparlo, reiventarlo, insomma fate voi, ma ho sempre più l'impressione che, perlomeno una certa arte quella più legata al mercato (perchè, attenzione, non c'è solo quella...) sia più avvitata su stessa e su dinamiche economiche. Quello che temo é che una certa fotografia faccia la stessa cosa.
bs
marco


Inviato: 22/5/2007 17:28
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

www.mbphoto.it
www.flickr.com/photos/marcofluens

..................
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
Utente non più registrato
lo temo anch'io,e da un bel pezzo ormai,poichè sulle controversie più varie i dubbi e le risposte possono essere infinite,ma una cosa è certa:il messaggio(perdonatemi la ripetizione del concetto) che il valore della persona è dato dal successo,dal denaro,passa ogni giorno sempre di più,e non c'è segno di un inversione di tendenza, ed è naturale che anche l'arte,o meglio una sua parte,segua questo percorso,coinvolgendo sempre più persone,ogni giorno di più.

elisa

Inviato: 22/5/2007 20:51
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
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Ciao,
Bel problema...
Innanzitutto bisogna intenderci con il significato di bellezza. Fernando tira in ballo Raffaello e Caravaggio, ma uno doveva assecondare l'idea di bellezza del tempo, bellezza che nella pittura e nella scultura doveva rispecchiare piu' schemi matematici che estetici. Le Madonne di Raffaello sono quasi un trattato di geometria per i rapporti volumetrici dei volti, la loro collocazione e disposizione.
Caravaggio e' un discorso a parte, pur lavorando su commissione di vescovi e cardinali scandalizzava i suoi contemporanei per la spregiudicatezza con cui osava rappresentare la Madonna con il volto livido e il ventre gonfio di una popolana affogata nel Tevere. Oggi piace perche' e' modernissimo, la sua grande capacita' di disegnare con la luce ne fa' un maestro e un punto di riferimento anche per i fotografi d'oggi.
Piuttosto bisognerebbe fare una considerazione.
Ci sono autori che sanno coniugare una forma estetica con un messaggio che oggi diremmo concettuale, creano delle opere che hanno piu' livelli di interpretazione in modo da risultare gradevoli alla vista ed al cervello. Cosi' ne rimane affascinato chi ne fa' una lettura puramente estetica e chi invece ne puo' apprezzare una struttura piu' erudita e complessa.
Se, sempre nella pittura, prendiamo Van Gogh, sotto degli splendidi tramonti su campi di grano sparpagliati dal vento si cela uno studio approfondito sul divisionismo, sul tratto del pennello e un tormento personale che viene comunque percepito come una inspiegabile forza che emerge dalle sue tele.
E Burtinsky? Come non si puo' rimanere colpiti dalla bellezza delle sue drammatiche immagini che rappresentano un mondo ucciso e devastato da fiumi di cadmio?
E Steve McCurry? bellissimo il suo ritratto della bimba afgana ma quegli occhi raccontano il terrore e il rancore di una adolescente che prova sulla pelle una guerra imposta.
Poi ci sono autori che non cercano la bellezza, anzi.
Munch nel suo urlo non cerca certo una forma piacevole, eppure il suo dipinto e' splendido.
Si potrebbero fare moltissimi altri esempi, sia nel campo della pittura che della fotografia.
Oggi molti autori non sono interessati all'aspetto formale, puntano direttamente a quello concettuale e spesso se il messaggio non viene recepito le loro opere appaiono decisamente brutte.
Ciao,
Renzo

Inviato: 23/5/2007 8:01
.........

......
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
Utente non più registrato
Avevo preparato un buon intervento, ma come mi accade spesso, all'invio tutto è sparito.
Suggerisco: Mario PERNIOLA, L'arte e la sua ombra, Einaudi, Torino, 2000, ed. 2006, Eu. 14,00. Ne avevo parlato, assieme ad altri testi, quando ero nella mia fase ecumenica.
Non mi pongo più il problema del bello e del brutto, ma solo quello del serve e non serve, possibilmente presentato in una veste leggibile a tutti.
Candidus/Floriano

Inviato: 23/5/2007 19:09
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Re: La fotografia artistica contemporanea è brutta?
Utente non più registrato
Citazione:

Mi viene in mente un'intervista a Giovanni Allevi, giovane compositore e pianista, che ricordava come nella musica classica i grandi compositori del passato cercavano di creare opere fruibili e comprensibili a tutti mentre i moderni compositori "classici" con le composizioni dodecafoniche e disassonanti sembrano voler scrivere per pochi eletti con l'intenzione di allontanarsi il più possibile dalla musica leggera.


Non mi piace Allevi. Secondo me fa cose banali, scontate, commerciali e risapute. Già  dette, ma con maggiore fantasia, cento o più anni fa.

Inviato: 23/5/2007 19:51
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