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1 Utenti anonimi
Re: Il futuro di Fotoavventure |
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8/10/2006 17:44 Da Torino
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quoto Massimo rispetto alla relazione GF, qualità fotografica e artistica. Ci mancherebbe altro. Allo stesso tempo ho riletto i post di Marco e Roberto e non ho trovato traccia di qualche ragionamento legato alla superiorità del GF. Forse qualcuno dei frequentatori lo pensa e altri lo scrivono, ma rimane un loro pensiero. Certo è che se il prossimo sito sul GF dovesse prendere una strada di questo tipo, visto che sono poi i frequantatori del sito a tracciarla con i loro interventi, allora non sarebbe una bella piega, ma credo proprio che i webmaster la pensino in modo diverso. Vedremo che accadrà , ma la vedrei complicata anche per un altro aspetto: tra le indiczioni operative sul futuro, dicono che la parte artistico/culturale verrà pratica e non solo detta, e se non ho capito male non sarà esclusiva del GF, dunque...non é pensabile affermare su un sito una cosa (ad esempio che il GF è la cosa migliore al mondo) e farne un' altra nella pratica. Per questo credo che il prossimo sito sul GF sarà una scelta tecnico/passionale e non un operazione esclusiva, che vuole affermare qualche superiorità e lasciar fuori gli impuri. Lo credo e lo spero, se così non fosse, pur non partecipandoci (sono da 35mm e 6x6) non glielo manderei a dire, perchè sarebbe una gravissima involuzione culturale.
Aggiungo un altra cosa. Se fotografiamo oggi FA é cosa diversa da solo qualche mese fa. Io per primo ho ridotto di molto gli interventi anche perchè sono mano a mano calati gli interlocutori rispetto ai temi culturali/artistici (lo stesso Marco nel suo primo, o secondo, post parla adirittura di fallimento di FA). Dunque oggi FA è già orientato in una direzione prevalentemente tecnica e abbastanza sul GF. Dunque. E poi, avremo l'altro sito e diamogli il tempo per vedere quello che succederà . Avessi la voglia e un po di forze, farei un sito solo sul reportage, seguendo la necessità di specializzarmi in quell'ambito. Qualcuno potrebbe fare un portale sulla dimensione artistica della fotografia, o sulla fotografia intesa come arte, (o su quello che si vuole)..se non sbaglio non c'è (e non parlo di blog). Dunque gli spazi sono tanti e paradossalmente proprio la futura svolta di GF ne apre di nuovi...pensateci. bs marco
Inviato: 8/3/2009 12:33
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La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi. A. Gilardi www.mbphoto.it www.flickr.com/photos/marcofluens .................. |
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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Chiarisco per evitare equivoci:
quando parlo di superiorità artistico/qualitativa del GF non intendo in senso assoluto ma riferito al contesto del tema fotografico. Con ciò voglio dire che se penso al reportage dico una banalità con una affermazione del genere ma se penso allo still-life e al paesaggio no. Sono del parere che un lavoro si eleva al rango artistico quando c'è una sapiente e magica fusione di ispirazione, tecnica e padronanza del mezzo. Cerco di spiegarmi con un esempio: i tanti osannati peperoni di Weston o i magici panorami di Adams non avrebbero ragione di esistere a livello emozionale in 35 mm perchè lo strumento tecnico è una componente del loro essere. I fiori di Mapplethorpe hanno il loro sapore rinascimentale perchè partono da una base GF e poi si sviluppono secondo la creatività di Map. In opposizione la genealità di Cartier-Bresson è inscindibile dalla Leica, è ovvio che non è Leica a fare grande Cartier ma senza di essa Bresson non dico che non avrebbe realizzato ciò che ha fatto ma Leica gli ha semplificato non poco i problemi tecnici. Per cui quando ho affermato la superiorità del GF mi riferivo (e sottolineo) al contesto del suo utilizzo. Per quanto riguarda la mia domanda finale la pongo in altro modo: esiste il rischio che venendo meno la materia prima (pellicola, chimici ecc) ci sarà l'estinzione di un certo modo di guardare la Fotografia e quindi dovremo tutti indistintamente usare solo il digitale che seppur variamente declinato alla fine porterà ad una forma di omologazione visiva e fotografica?
Inviato: 8/3/2009 17:09
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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8/10/2006 17:44 Da Torino
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Credo all'importanza della biodiversità nella natura, umano compreso, e lo credo anche nella fotografia. Tecniche, tecnologie diverse consentono perlomeno di aprire le possibilità . Se il digitale sarà in grado di mettere in campo altrettanto tecnodiversità ben venga, se poi la pellicola non scompare meglio ancora.
bs marco
Inviato: 8/3/2009 18:44
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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11/3/2004 9:36 Messaggi:
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Citazione:
Marco, hai sintetizzato benissimo in poche righe quello che è esattamente il pensiero mio e di Roberto, grazie per la chiarezza e la sintesi che nei miei lunghi interventi si sono evidentemente un pò "perse"... Quindi confermo: sito dedicato esclusivamente al grande formato per una serie di scelte di carattere tecnico e passionale/personale (di cui ho cercato di spiegare le ragioni nei miei interventi), e poi organizzazione di eventi artistico/culturali assolutamente "svincolati" da qualsiasi mezzo fotografico o formato di utilizzo, ci sarà il grande formato così come il 35mm, il digitale, il medio formato, il foro stenospeico ecc.ecc. Per Weston (un pò sintetico per questioni di tempo, chiedo scusa, magari se interessa ci ritorniamo): il grande formato io lo vedo principalmente legato all'utilizzo di apparecchi a corpi mobili, alla possibilità attraverso i decentramenti ed i basculaggi di "liberare" in fase di ripresa una particolare forza "creativa" e di controllo da parte del fotografo, ed è lì che io vedo la sua peculiare "potenza" di utilizzo, non tanto se uno utilizza pellicola o dorso digitale 4x5"...e se parliamo di apparecchi a corpi mobili dubito fortemente che "spariranno" mai dal mondo della fotografia, o almeno non in tempi brevi...poi se le pellicole spariranno o no in tempi più o meno brevi è una domanda che leggo e sento da anni, e nessuno ha la sfera di cristallo per sapere cosa accadrà ...io, come Marco, e da utilizzatore di 8x10", mi auguro che rimangano per sempre o almeno al più a lungo possibile, e se guardo ai dati ufficiali di vendita del 2008 ci sarebbe da stare abbastanza ottimisti, si notano incrementi sostanziali in molti "comparti" (4x5" in primis), e finchè la gente compra le case producono, e quando la gente comprerà meno magari Fuji smetterà perchè i numeri sono troppo bassi per "giustificare" i loro impianti ma sono praticamente certo che subentrerà qualche piccolo produttore a cui anche un mercato così "ristretto" farà sicuramente gola...certo che avremo meno scelta, meno varietà , meno formati, però penso che questo sarà più vero per il colore che per il b&w...mia personalissima opinione... Ciao!! Marco
Inviato: 8/3/2009 20:02
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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9/12/2004 21:10 Da Toscana
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Ciao,
Digitale, digitale, digitale.... E chi vi dice che sia l'ultima frontiera? E' una storia che si ripete....Usiamo i mezzi che ci servono, non sono i mezzi a fare la fotografia. Il mondo del GF ha una sua magia dovuta alla manualita', alle infinite eppur limitate possibilita', una sua "liturgia", e' giustificato togliersi le scarpe quando si entra in questo mondo, se non altro per non far rumore. Il 35mm ma ancor piu' il digitale e' piu' chiassoso, puo' essere opportuno separare temporaneamente i due mondi nel forum, poi sul terreno di lavoro ogniuno usa gli strumenti che piu' gli tornano comodo. Ciao, Renzo
Inviato: 8/3/2009 20:05
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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20/5/2008 8:28 Da Venezia - Mestre
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Concordo con Falcopardo.
Ed è proprio la manualità , il completo controllo sulla definizione dell'immagine, che mi stanno facendo avvicinare al GF ( ... sempre liturgicamente in punta dei piedi!). Una considerazione: il GF è un modo di ripresa, privo di automatismi, che lascia al fotografo il completo controllo. Il digitale non mi pare altro che un'altra pellicola, piena di tecnologia e totalmente dipendente dagli sviluppi dell'industria che certo non limita il GF, anzi, lo esalta forse ... anche se a costi, perdonatemi, abbastanza improbabili per un fotoamatore. Non mi preoccupo, come fa Weston, per una possibile crisi delle industria del "chimico": un foglio di carta su cui stendere un'emulsione autocostruita lo troverà sempre; un posto buio dove svilupparlo con liquidi preparati da me pure , .. e così via. Cosa avverrà invece se Canon e Nikon prendessero la stessa decisione di Kyocera, quando produceva per Contax? Cosa ce ne facciamo ora dei nostri registratori VHS senza più nuove video cassette? Mi sembra che solo nel GF si possa parlare soprattutto di fotografia e meno di tecnologia. Certo, il digitale probabilmente continuerà e diverrà sempre più "facile" e ci allontanerà sempre più, con i sui "algoritmi proprietari", dal capire cosa effettivamente succede nella "pellicola". nello sviluppo del RAW e nella lavorazione per la "stampa". Ma spero che si possa comunque sempre continuare a sentir parlare di fotografia, ed è questo il mio augurio a Fotoavventure Scusare per la "briglia sciolta". Mi rendo conto che ho probabilmente messo troppa carne al fuoco, ma era solo per "condividere tra amici": Ciao a tutti.
Inviato: 9/3/2009 9:32
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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mi inserisco in questa discussione anche se sono piuttosto nuovo del forum.
concordo con Renzo: chi l'ha detto che il digitale sia l'ultima frontiera? Io intravedo (lo penso da tempo) per la fotografia due strade che si biforcano allontanadosi sempre più: -quella digitale che vedrà avvicinare la fotografia sempre più al mezzo televisivo dove l'importante sarà trasmettere qualcosa nel modo più veloce possibile da qualche parte nel mondo ma senza dare troppo valore all'autore e non solo per la cronaca ma per l'architettura, la moda etc.. Già oggi non ci chiediamo chi ha fatto le riprese di un servizio al tg o sul quotidiano ma ci concentriamo sulla notizia in se, (forse anche word press foto sparirà ?...) - la seconda fatta dall'"artigianato" del bianco e nero grande o piccolo formato che sia in cui davvero si deve "entrare in punta di piedi" ed apprendere i sacri riti dalla c.o. Vedo in Accademia a Bologna dove ho insegnato al biennio di fotografia ragazzi di 20 anni che passano ore in camera oscura muovendo i primi passi per cercare di tirare fuori delle timide stampine, ma vi assicuro fanno la fila per accedere e vi si dedicano con un impegno non comune. Questo mi fa ben sperare su questa strada "più artistica" su cui credo andrà a collocarsi sempre di più la fotografia in futuro. queste sono le mie modeste opinioni e mi sembra che i gestori di FA stiano,col nuovo progetto,marcando queste differenze per correre su entrambe le strade. mi sembra una scelta intelligente e faccio loro i migliori in bocca al lupo possibili! oscar
Inviato: 9/3/2009 14:45
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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8/10/2006 17:44 Da Torino
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Ma me lo spiegate cosa intendete per via più artistica?
Stare in camera oscura, lavorare con il GF presuppone una grande professionalità o artigianalità , come volete. Per caso artistica corrisponde ad artigianale, o artistica corrisponde a qualcosa altro? Perchè se si continua ad usare questo termine in relazione al GF due sno le cose: o ritente che solo li c'è l'arte - dio me ne scampi - o ritenete che li si esprima il top della qualità tecnica e, appunto, artigianale, e se volete anche del fare fotografia sul piano tecnico...ma con artistico si intende anche e soprattutto altro. Con artistica si intende anche la capacità di esprime idee, contenuti, di produrre rflessione sul linguaggio fotografico che con i GF puà c'entrare o non c'entrare; dipende dal fotografo, mica dalla macchina. Nel senso che puoi applicare il massimo dello zonale, alla Adams e fare delle ciofeche di fotografie. Come le chiamate quelle foto? Artistiche? Fatemi capire bs marco
Inviato: 9/3/2009 17:31
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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Utente non più registrato
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personalmente non parlo solo del g.f ma del bianco e nero in generale. Tra l'altro io non faccio bianco e nero ma questo è irrilevante.
La fotografia di ricerca in generale, artistica o meno chiamatela come volete, credo che ri-troverà nel bianco e nero e nei suoi processi manuali-artigianali una via di sviluppo anche per le nuove generazioni. Ovvio che l'essere ricerca o arte dipende principalmente dal fotografo e non dalla macchina e dal suo formato ma per contrastare il delirio da pixel credo davvero in questa sorta di ritorno all'ordine... ciao
Inviato: 9/3/2009 17:42
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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8/2/2005 19:08 Messaggi:
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Comprendo che alcuni amici vogliano parlare, all'interno di un loro spazio sul web, di quanto più gli appassiona: il grande formato.
Quello che francamente mi lascia completamente basito sono affermazioni su una presunta arte fotografica data dal mezzo, dalla tecnica e non dal significato, per dirla semplice semplice. Una domanda: se uso una Technika 6x9 - che è una MF con i movimenti - dove mi colloco? E se utilizzo una Seneca 8x10" con un bell'Hypergon e un bel Betterlight? Ma non è che non ha alcuna importanza quello che ho usato, se l'ho usato con cognizione di causa, perché strumento necessario alla produzione/creazione di quell'immagine, di quel lavoro? Andrea P.S.: Mapplelthorpe non ha usato il GF per realizzare i suoi fiori, ma non ha nessuna importanza: il loro valore non è certo rappresentato dal come li ha prodotti.
Inviato: 9/3/2009 17:53
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sono moderno, non contemporaneo | ||
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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28/3/2007 16:40 Da nord Sardegna
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Mah, io credo invece che la qualità del digitale potrà solo migliorare, sia nella fotografia che nella videoripresa, adeguatamente supportata da tecnologie in grado di trasmettere grandi moli di dati in modo sempre più efficace e versatile. Anzi, ho idea che la "minima qualità tecnica accettabile", a livello professionale e probabilmente anche consumer, continuerà ad avanzare prepotentemente, fino ad aprire orizzonti ancora difficili da intuire oggi. Purtroppo, ho i miei dubbi che il progresso tecnologico possa sostituire l'esperienza diretta, tattile, artigianale della camera oscura, con quelle sue fruttuose pause di riflessione imposte dal procedimento chimico... Probabilmente il linguaggio fotografico in senso lato, negli anni a venire diverrà ancor più istintuale, frenetico, "psicopatico" (ma non per questo di minor fascino), mentre alcuni potranno forse ancora scegliere (e lo spero) di percorrere una strada controccorrente, estremamente più rilassata, lenta, riflessiva... "d'altri tempi" insomma. E fotoavventure vivrà il loro sogno... Imho ovviamente... ![]() Claudio ![]() Edit: ops, vedo che ho deviato pericolosamente dagli argomenti proposti da Andrea...
Inviato: 9/3/2009 17:58
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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8/10/2006 17:44 Da Torino
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Ma anche all'interno del digitale ci sono già tendenze diverse, che non esprimo una rincorsa ai pixel, o meglio non solo.
E se citi il banco e nero il discorso non cambia..che ne facciamo di Eggleston? Riprendo il discorso di Marco/webmaster, ovvio che si puà non concordare, ma quando individua nel GF una straordinaria occasione di controllo dato dall'essere una macchina a corpi mobili (scusate se non sono esatto nei termini, non sono un GFormatista, ma il concetto mi è comunque chiaro) mi sembra che sia li la sua peculiarità ...questo lo avantaggia rispetto alle altre tecniche sul piano creativo, dal punto di vista delle condizioni di ripresa. Punto, ma se il fotografo è una capretta non si va molto avanti anche con un corpo mobile. Sul bianco e nero torno a dire che di per se non garantisce nulla. Come in tutte le tecniche s rischia l'esercizio di stile, talvolta anche con un scarso stile. Anch'io vedo i giovani della scuola di grafica entusiasti di riprendere in mano certe vecchie macchie dei loro padri e sono felice anch'io, perchè credo nella tecnodiversità , ma detto questo, nell'ultimo laboratorio é stata un ragazza con un cellulare a far le foto più belle! per sensibilità , inquadrature, originalità , contenuto e per quanto possibile, scelta delle luci. E allora come la mettiamo? Scusa poi...ritorno all'ordine...brrrr...non siano alla fine del mondo... Spero di spiegarmi. bs marco aggiungo un'altra considerazione, mi rivolgo a Maestrale, giusto per discutere. Quello che mi sfugge è perchè il metodo riflessivo, lento, da camera oscuro dovrebbe garantire qualcosa di più e di meglio di altri metodi? c'è un fotoavventore (scusa ma non ricordo il nome, ora mi sugge) che recentemente ha postato l'info dell'inaugurazione di una mostra fatta da un gruppo che nella lentezza vede un elemento specifico del fare fotografia. Ma quella é filosofia, e puà anche piacere, ma non garantisce per nulla qualcosa in più. I risultati fotografici che si vedevano nella mostra erano alcuni belli altri no, dunque il metodo che cosa garantisce in termini di qualità estetica?
Inviato: 9/3/2009 18:00
Modificato da samuel su 9/3/2009 18:19:08
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20/3/2007 16:22 Da Reggio Emilia
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Considerazione personale di un ex appassionato camera-oscurista, analogico e telemetrico.
Nell'ultima settimana sto giocando a fare foto in BN con una Eos 5D II - 24 TS-E. Stampo il tutto con una Epson 3800 su carta Harman Gloss FB AI. Ebbene, il maggior limite di questo sistema sono io. Tra sviluppi di RAW, conversioni in BN, simulazioni di risposta tonale e contrasto della carta, aggiunte di grana, mi sembra di essere tornato giovane quando viravo la vasca da bagno di casa dei miei. E poi la carta ha lo stesso odore della Ilford dei vecchi tempi... Sono assolutamente convinto che se il caro Adams fosse ancora tra noi si cimenterebbe con soddisfazione tra dorsi digitali e pigmenti, senza nessuna preclusione.
Inviato: 9/3/2009 18:39
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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11/3/2004 9:36 Messaggi:
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Citazione:
Che poi tra l'altro, e mica tanto paradossalmente, a questo "massimo" di libertà creativa corrisponde anche un "minimo" di libertà di ripresa, nel senso che al controllo "creativo" che permettono le macchine a grande formato a corpi mobili fa da contraltare il fatto che la loro "lentezza" di operativa li rende invece di utilizzo limitatissimo, se non impossibile, in certi ambiti fotografici (vedi ad esempio il reportage)...a me la "coincidenza" di questi due estremi affascina molto, tanto che ritengo sostanziale alla ricerca mia e di Cristina utilizzare l'8x10" per realizzare immagini che in teoria sarebbero più "adatte" a formati minori (ed ovviamente non utilizziamo l'8x10" per questioni qualitative, ma solo per sfruttare creativamente tutte le limitazioni del GF, per costringerci ad andare "fuori strada", a smarginare), però è assolutamente comprensibile che invece a chi non pratichi una fotografia "adatta" al GF tutto questo non importi, e nel grande formato ci vedano magari un mezzo affascinante e romantico ma che sentano invece troppo "costringenti" queste sue limitazioni... Ciao!! Marco
Inviato: 9/3/2009 19:17
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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21/5/2005 16:44 Da Riviera del Brenta
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Salve,
Fotografare per il piacere di farlo e sviluppare, stampare per lo stesso motivo. Nel piacere di farlo conta molto anche il modo e i mezzi. ..... l'arte forse non interessa a tutti. Una voce nel mucchio naturalmente. Saluti Stefano
Inviato: 9/3/2009 19:33
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..................... In un mondo dove tutto cambia rapidamente dedicatevi qualcosa in grado di fermare il tempo........... ... Tessera C.F.A.O n°1 ![]() ... |
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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8/10/2006 17:44 Da Torino
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Hai detto una cosa sacrosanta phstef, il piacere. Basterebbe il piacere nel fare le cose, per guastarsele fino in fondo. Infatti, con l'arte non c'entra. A volte lo puà diventare.
bs marco
Inviato: 9/3/2009 19:47
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La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi. A. Gilardi www.mbphoto.it www.flickr.com/photos/marcofluens .................. |
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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Utente non più registrato
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Una veloce nota di servizio per Hologon:
ho sempre saputo che Map ha realizzato i suoi stupendi fiori in 6x6 ma un giorno, tempo fa, proprio su Fotoavventure ho letto che li aveva realizzato in GF. Non chiedermi il nome del fotoavventore che sinceramente non lo ricordo però la sua serietà e competenza era tale che non ho dubitato della sua buona fede anche se a riguardare i fiori di Map (mentre scrivo) mi danno la sensazione del MF. Se tu puoi dissipare ogni dubbio ti ringrazio. Chiedo scusa per questa divagazione a margine
Inviato: 9/3/2009 21:24
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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Moderatore
![]() ![]() Iscritto il:
13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Citazione:
A dirla tutta, anche a me risultavano fatti con l' Hasselblad, come pure la maggior parte dei suoi ritratti. Ragione di più per ribadire ancora una volta che non si tratta di una supposta maggiore qualità del GF (quantomeno nella sua più usuale accezione di 4x5"), rispetto ad altri formati. Ed anche la scelta di separare i due grandi rami di Fotoavventure, sicuramente - nelle menti dei webmaster - non credo proprio che nasca da considerazioni di questo genere. Penso semmai dal desiderio di rimarcare e valorizzare le caratteristiche proprie del GF, senza inferirne superiorità o maggiore dignità , ma solo diversità operative, procedurali ed anche formali-estetiche, legate alle peculiarità del mezzo. ![]()
Inviato: 9/3/2009 23:13
Modificato da luciano su 9/3/2009 23:28:02
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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![]() Iscritto il:
28/10/2006 14:37 Messaggi:
466
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si dice che Mapplethorpe raccontasse di usare l'Hasselblad, ma tra chi ha potuto vedere le sue stampe dal vivo si dice anche che non ci fosse niente di vero sulle dichiarazioni del fotografo riguardo il cubo svedese.
Inviato: 10/3/2009 8:12
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Re: Il futuro di Fotoavventure |
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![]() Iscritto il:
6/2/2008 15:52 Messaggi:
35
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Seguo la discussione con grande interesse. Anch'io sono appassionata del GF, l'ho usato in studio e lo userei ancora...se avessi dei clienti (!!!!)e, se fosse meno faticoso, per foto di ricerca personale. Ho dovuto, per cause di forza maggiore che hanno colpito tutti noi, passare al digitale e impegnarmi ad approfondire con i
nuovi mezzi la tecnica che avevo appreso nel corso degli anni "appassionati" di studio e scuole fotografiche -ho sempre amato la fotografia quindi non è stato un inferno anche se è stato faticoso. In poche parole sto bypassando in digitale o forse meglio al digitale, accettando che si tratti di un mezzo espressivo contemporaneo cioè della realtà che noi stessi (non noi di questo Forum, ma noi come gente che ha visssuto gli anni che sono passati) abbiamo creato. Questo mi sta facendo valutare il positivo e il negativo (sob!) della situazione con cui dobbiamo confrontarci che tutti sappiamo quali sono. Rimane la validità delle varie soluzioni, relative alla capacità di schegliere che ci è concessa o che si siamo guadagnata con consapevolezza. Faccio i mei migliori auguri al sito di Fotoavventure che ringrazio per quanto mi rimanda a ogni visita, parlo della competenza e generosità delle persone che gli danno anima. Sicuramente l'augurio è per quello che si merita, una evoluta maturazione. Secondo le leggi. Giovanna Camera
Inviato: 10/3/2009 10:41
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