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Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
Utente non più registrato
Un caloroso saluto a tutti,
Volevo fare un salto di qualità  ed affiancare al mio corredo reflex digitale un sistema medio formato 6x7, il mio genere preferito sono i paesaggi e le stampe che ottengo partendo dal sistema digitale non mi soddisfano molto, non mi danno quel senso di tridimensionalità  nei dettagli, il digitale rappresenta forse il futuro ma attualmente trovo che la qualità  che ottengo in stampa non è paragonabile alle stampe ottenute dal sistema analogico del medio o grande formato che ho avuto modo di vedere.
Avevo fatto un pensierino sul 4x5 ma per il mio modo di fotografare lo vedo troppo impegnativo almeno per adesso, puntavo invece al formato 6x7 come giusto compromesso tra qualità  e praticità  d'uso.
La mia attenzione è caduta in particolare sulla Pentax 67 II, nel mio flusso di lavoro lascerei il lavoro digitale solo per la fase di scansione del trasparente, per poi ottenere un file digitale di grande qualità  da mandare al lab per la stampa.
Che ne dite puà essere un sistema conveniente per avere una qualità  maggiore o ci sono eventuali aspetti negativi che non ho considerato in questa soluzione ?
mi piacerebbe sapere anche se qualcuno ha avuto qualche esperienza o conosce il sistema Pentax 6x7 per avere qualche info in più.

Grazie a tutti.

Ciao

Paolo

Inviato: 7/2/2006 16:40
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Hai letto la recensione di Roberto -Desert- ?

Personalmente trovo i sistemi 6X7 troppo pesanti per un uso a mano libera a cuor leggero, ma tutto è possibile, con buoni polsi e un po' di attenzione, il micromosso è sempre in agguato! Per utilizzare un corredo MF prevalentemente sul cavalletto, tanto vale usare il GF.


Andrea

Inviato: 7/2/2006 16:50
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Ciao Andrea,
Avevo letto la recensione della Pentax 67 ma io credevo che fosse un modello precendente alla 67 "II" che invece avevo visto io, comunque l'uso del cavalletto non mi crea nessuna limitazione, invece ho l'impressione che l'attrezzatura che dovrei portarmi dietro per il 4x5 sia molto più pesante.
Grazie della risposta .
Paolo

Inviato: 7/2/2006 17:02
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola

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25/8/2005 8:38
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Paolo,

Io posso solo condividere con te il mio percorso, dato che la cosa "giusta" non esiste. Per farla breve: il mio punto di partenza e' stato il MF, quello di arrivo il 35mm digitale ed il GF. Ho fatto sempre e solo paesaggio.

Io sono partito direttamente con il MF, mai avuto una macchina 35mm prima. Un anno con una Rolleiflex del solito parente, poi Hasselblad, Fuji GSW690III, e Horseman 6x12. Le ultime tre macchine mi hanno accompagnato per circa 15 anni fino al 2002, con brevi excursus nel 6x17. La logica Hasselblad era originariamente di fare e mostrare diapositive: in realta' ho dovuto accompagnare il formato quadrato con uno sempre piu' allungato perche' il mio modo di vedere era alquanto "disteso".

Quando e' arrivato il primo digitale che mi sembrava potesse avere senso con ingrandimenti decenti (A3) ho venduto tutto (o quasi, ho ancora un po' di pezzi Hasselblad di cui sbarazzarmi) e ho speso i soldi in un sistema Canon digitale e nel GF.

Il MF per me e' sempre stato al 90% con cavalletto. In questo concordo pienamente con Hologon. Non illuderti: se vuoi la massima qualita' (per poterti permettere forti ingrandimenti), il cavalletto e' indispensabile, specialmente con quel po' po' di specchione che ha la Pentax

Io voglio rimanere legato al digitale, perche' mi piace anche fotografare macro, perche' voglio sperimentare senza sprecare un foglio da 8x10 o 4x5, perche' voglio avere uno strumento agevole che tiro fuori da una borsa e mi permette di cogliere al volo una situazione. Questo l'MF non e' mai stato in grado di darmi: quando facevo MF facevo foto pensate, con calma. Muovermi verso il GF mi ha solo forzato a fare ancora piu' attenzione all'atto fotografico, e poi obiettivamente e' veramente un modo completamente diverso di operare sull'immagine.

L'attrezzatura per il 4x5 puo' essere piu' pesante della Pentax, ma non e' detto, dipende. Comunque non mi focalizzerei molto sul peso, ma su altre cose. Hai bisogno dei movimenti del GF? Come pensi di stampare? Scanner?

Considera come alternativa un sistema 35mm (analogico o digitale) per l'uso creativo/estemporaneo e il 4x5. Io non potrei avere come unica macchina una 4x5, sia ben chiaro. Pero' a questo punto anche avere solamente una 6x7 mi sembrerebbe troppo una costrizione. Dovendo avere uno strumento agile e poco impegnativo, io mi orienterei su qualcosa che e' <i> veramente </i> agile e poco impegnativo (cioe' il 35mm) e lo affiancherei con il GF.

Come dicevo all'inizio, e' tutto soggettivo...

Ciao!

Mxa/Marco

Inviato: 7/2/2006 18:24
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Un sistema Pentax 67II , che ho avuto, non è molto più leggero di un corredo 4x5 , anzi (a patto di usare una folding leggera e il dorso quickload).
Quello che ti frega nella Pentax 67 è che la leggerezza è apparente poichè poi per smorzare le tremende vibrazioni dell'otturatore sul piano focale ci vuole un cavalletto e una testa generosamente dimensionati, il che annulla il vantaggio del peso rispetto al 4x5.
Inoltre la PdC in 6x7 è un problema specialmente nel paesaggio.
Io passerei direttamente al 4x5 . Ma è giusto la mia modesta opinione (non dimentichiamo poi che una folding puà essere equipaggiata di un dorso 6x7, 6x9 o 6x12 ...).

Ciao



Inviato: 7/2/2006 18:42
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Da lombardia
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Luigi Ghirri, che mi è capitato di nominare ancora recentemente, era un grandissimo fotografo di paesaggio che, dopo varie peregrinazioni di formato era infine apprordato al 6x7, e precisamente Pentax 67 (old model) http://www.photographers.it/articoli/ghirri.htm
http://www.grafica.arti.beniculturali.it/ghirri/biografia.htm
La sua prematura scomparsa non gli ha permesso di assistere allo sviluppo delle attuali tecniche digitali. Con cosa fotograferebbe, oggi, Luigi Ghirri?
Le opinioni espresse da Andrea, Marco e Roberto sono tutte valide. Ma in ogni caso la scelta deve essere personale. E non è solo una questione di pesi ed ingombri. Il feeling che si puà avere con certe attrezzature , non lo si ha con altre, anche più leggere.
Non ho mai avuto la Pentax 67, ma ho potuto usarla e la considero uno dei più geniali apparecchi professionali medio formato mai realizzati, con una immediatezza e facilità  d'uso da eguagliare quella delle 35mm reflex. Mi spiace essere in disaccordso con altri, ma non c'è neppure paragone tra la facilità  e rapidità  d'uso della Pentax rispetto a qualsiasi 4x5".
Dando abbastanza per scontato di usarla su cavalletto per le foto di paesaggio (ma ci sono fior di fotografi di moda, tipo Lindberg per citarne uno, che fino al passaggio al digitale l'usavano tranquillamente a mano libera),il problerma delle vibrazioni non mi pare affatto importante. La Pentax, specie nell'ultimo ed attuale modello 67 II, ha un comando per il sollevamento anticipato dello specchio di una estrema immediatezza e comodità . Talmente comodo che, con un minimo di pratica, si riesce perfino ad azionarlo a mano libera un istante prima di scattare, ottenendo foto nitide anche con tempi relativamente lunghi. E non credo neppure che ci voglia un cavalletto da 10 kg se si opera sollevando lo specchio. Un buon Gitzo in carbonio serie 3 con testa in magnesio, a sfera o 3D, pure serie 2 o 3 è adeguato a qualsiasi bisogna (il peso è poco oltre i 3 kg completo di testa).
Sulla opportunità . oggi come oggi, di fare questa scelta, apparentemente contro corrente, si potrebbero spendere fiumi di parole. Non mi ci metto neppure. Ma se "ti scappa" di prendere la Pentax, non credo che ti pentirai, e magari non spenderai neppure grosse cifre, con gli attuali abbassamenti dei prezzi di queste attrezzature.

Inviato: 7/2/2006 19:47
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Sono d'accordo con Luciano, la Pentax 67 è geniale sotto molti aspetti. Se parliamo di velocità  d'uso non è nemmeno paragonabile con il grande formato infatti molti la utilizzano per foto di moda e dove comunque sia necessario operare a mano libera.

E' altresì vero che la 67II (il modello che ho avuto io) ha un ottimo e funzionale comando di presollevamento specchio. Talmente funzionale che è operabile appunto anche a mano libera. Il problema delle vibrazioni a cui alludevo però era già  riferito al solo otturatore: in altre parole, anche usando il presollevamento le vibrazioni indotte dall'impatto della seconda tendina sono tali da essere visibili con tempi superiori ad 1/30 anche usando il cavalletto!

Non a caso molti fotografi di moda la usano con il 165mm ad otturatore centrale che consente l'utilizzo del flash fino ad 1/500 (ricordo che il tempo max di sincro flash di questa macchina è normalmente solamente 1/30 di secondo).

Per il paesaggio inoltre, è fondamentale avere una PdC ampia per dare profondità  alle fotografie: col 55mm tutto chiuso a f22 non si scende sotto ai 3-4 metri. Col 45mm, sempre chiuso a 22 si scende a circa 2mt, che infatti fa di questo obiettivo una scelta irrinunciabile per il paesaggio.
Altra opzione è lo zoom 55-110 che chiude fino a f32 .... anche questo consente da 2mt in poi all'infinito, ma poi entra in ballo la diffrazione che vanifica la nitidezza delle ottiche inoltre a questi diaframmi si casca dentro i maledetti tempi > di 1/30 per cui ..... a mio modestissimo parere è più la fatica che il gusto: meglio una 4x5!!

Se poi si vuole fare anche qualche cosa al di fuori del paesaggio , ove sia necessaria velocità  operativa, allora la P67 è indubbiamente imbattibile...

Però, siccome è stato menzionata specificatamente la foto di paesaggio, ritengo che , pur non essendo la P67II una scleta sbagliata, una 4x5 possa rendere molto meglio....

Inviato: 7/2/2006 21:10
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola

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Da acqua aria terra
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ciao a tutti

certo che siete proprio dei "sobillatori insopportabili" , io quasi quasi stavo facendo un pensierino alla mamiya 6x7, ma con voi...

a presto, ric
www.grandespirito.it

Inviato: 7/2/2006 22:41
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola

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Da Toscana
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Ciao Riccardo,
cosa ci volevi fare con la Mamya? Portartela in giro? La prossima volta che usciamo insieme te la metto a disposizione.
Ho anche l'impugnatura "sportiva". Se riesci a tenerla per piu' di 20 minuti consecutivi senza fare smorfie ti pago un grappino ( l'ho comprata ma non so a cosa serva, perche' fare foto a mano libera con la Mamya...).
Se invece ti serve per il ritratto in studio oppure se ti porti il tutto in auto il discorso e' molto diverso, perche' e' una gran macchina con delle belle ottiche, ma necessita di un cavalletto molto robusto ( quello che hai va benissimo ).
Ciao,
Renzo

Inviato: 7/2/2006 22:53
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
Utente non più registrato
Ciao Paolo
io sono un fanatico del sistema Pentax 6x7 e´ da oltre 15 anni che lo uso e sono entusiasta, ora posseggo 2 Pentax 67 II e praticamente quasi tutti gli obbiettivi ( 45, 55, 75, 90, 105, 100 macro, 165, 300, 400 i tubi di prolunga ed il duplicatore). La pentax 67 II rispetto al modello prima e´ molto piu´ maneggevole grazie alla guanciotta antoriore che tra il resto e´ rivestita di un ottima gomma antiscivolo. Io la maneggio al 90% a mano libero e con tempi di scatto neanche cosi fulminei e di micromosso ZERO...certo de inizi ad usare il 400 con il 2x e´ il caso di usare il trepiede.
Ho letto la recensione di Roberto Desert e sinceramente il problema della vibrazione dovuto all´otturatore di tela (che in effetti e´ una finestra) non l´ho mai lamentato.
La macchina quando ci fai la mano ha la stessa operativita di una Canon 1ds con il 70/200....solo questione di abitudine.
Io fisicamente sono robustino (ex ufficiale para´)e pensa che la uso a mano libera con il flash anulare da 1200Ws della Multiblitz.
Le ottiche sono a mio avviso strepitose, prima della Pentax usavo il sistema Hasselblad ed io ritengo superiori solo il 38 biogon della SWC,il 100 planar ed il 250 sonnar....anche se il nuovo 300 pentax.....fa paura!!!
Il grandangolari pentax sono a mio avviso a dir poco eccezzionali io poi vado pazzo per il 55 che uso anche per fare fashion, il 90 ha una incisione ed una resa impressionanti mentre il 105 ha una plasticita´ unica.
Il 100 macro raggiunge l´unoauno con il suo lentino ed ha una resa .....incredibile. Il 300, quello nuovo per intenderci, e´ un capolavoro....io ho il modello precedente ed e´ ottimo....unico problema i close up per la messa a fuoco minima che e´ chilometrica....pero´ con gli anelli di prolunga problema risolto.
Poi finisco dicendoti che il sistema Pentax e´ unico (se pensi che e´ un progetto che ha oltre 35) ci sono fotografi che senza non potrebbero vivere ed altri che nemmeno per sogno lo prenderebbero in considerazione.
Comunque ha un rapporto prezzo qualita´ senza pari.

Roberto

P.S. per Roberto io la uso spessisimo in studio e con i flash non ho mai avuto problemi di sorta con il sincro a 1/30, tanto per farti nomi oltre a quelli da te citati c´e´ anche Marino Parisotto che con i flash in studio usa quasi esclusivamente la Pentax 67 mentre in esterni con i flash usa la Mammiya 67. Gli obbiettivi di cui parli il 165 Ls ed il "vecchio" 90ls in studio nessun professionista sano di mente gli usa, si userebbero in esterni quando devi usare anche il flash di schiarita e quindi il 1/30 crea problemi. Io ho avuto il 90ls ma operativamente e´ una palla perche´ devi armare ad ogni scatto l´otturatore, il sistema piu´ pratico per lavorare in esterni con il flash e´ quello di schiaffare un bel ND pesantino davanti all´obbiettivo e vedrai che il 1/30 torna un tempo "utile".
P.P.S.S. ...zo Luciano un Gitzo 3 in carbonio con la testa in magnesio? fischia quando in negozio mi hanno fatto il prezzo ti dico solo che d´istinto gli ho mandati a ....re...siamo intorno ai 1.300 € per un cavalletto....se mi corre dietro e mi porta le borse e mi fa´ il caffe´ forse lo prendo in considerazione....forse!

Inviato: 8/2/2006 0:02
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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ilbavarese ha scritto:
P.P.S.S. ...zo Luciano un Gitzo 3 in carbonio con la testa in magnesio? fischia quando in negozio mi hanno fatto il prezzo ti dico solo che d´istinto gli ho mandati a ....re...siamo intorno ai 1.300 € per un cavalletto....se mi corre dietro e mi porta le borse e mi fa´ il caffe´ forse lo prendo in considerazione....forse!


Beh...che devo dirti? Io l'ho preso così in considerazione che è ormai il mio cavalletto preferito da alcuni anni e, completo di testa, l'ho pagato poco più della metà  della cifra che citi (dall'ex importatore Gitzo, il Gruppo BP di Milano). Non pensavo francamente che in 3-4 anni, cioè da quando l'ho comprato io, fosse raddoppiato di prezzo! Andrà a controllare sull'ultimo listino Bogen-Manfrotto (attuale importatore). Comunque ci sono ottime alternative, sensibilmente più economiche, da Manfrotto o da Velbon (anche in carbonio, oltre alle tradizionali in alluminio).

Inviato: 8/2/2006 1:37
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Scusa Luciano
ho fatto casino con le valute e ragionavo ancora in vecchie lire e altre valute esotiche.......comunque se non erro dovremmo essere sugli 800/900 €......gran cavalletto pero´!!

Roberto

Inviato: 8/2/2006 2:05
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Paolo, tutti i pareri che hai letto, sia chi ti "spinge" verso il 4x5" e sia chi invece ti "conferma" nella tua scelta nel medioformato, sono sensati, motivati e sicuramente ti hanno dato molti spunti su cui riflettere.
Io personalmente appartengo a quelli che ti consiglierebbero di passare direttamente al 4x5", se fai solo fotografia di paesaggio non c'è niente che ti possa dare quello che ti darebbe il grande formato, ma il mio parere non ha molta importanza, perchè in realtà  vorrei evidenziare un'altra questione.
Tu hai parlato, giustamente, di qualità  delle stampe e Marco/Mxa nel suo intervento ha messo in evidenza un aspetto importante e che devi considerare nella tua scelta finale: aldilà  del formato di ripresa, come intendi stampare? Come intendi scandire?
Dico questo perchè se tu decidessi per il medio formato, e volessi scansionare e poi stampare da solo le tue immagini con una stampante inkjet come la R2400, per ottenere buoni risultati dovresti acquistare uno scanner dedicato per il medio formato, che è una bella spesuccia.
Invece con il 4x5" potresti ottenere dei buoni risultati fino al 50x60cm affidandoti ad un flatbed come il 4990.
Diverso sarebbe invece se tu volessi invece affidare le scansioni e le stampe al tuo laboratorio, ovviemente loro hanno scanner flatbed o a tamburo che con il medio formato tirerebbero fuori meraviglie, però anche in questo caso le scansioni costano...valuta anche questo aspetto per la tua scelta finale...



Inviato: 8/2/2006 8:50
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Grazie a tutti ragazzi per aver portato le vostre esperienze e i vostri preziosi consigli, solo che ora sono un pò combattuto.
Premetto che il digitale continuerà ad usarlo per certe situazioni, ma volendo fare un salto di qualità  nella fotografia
prettamente di paesaggio la mia scelta verso il sistema Pentax era orientata in questo senso, pensando di ottenere un giusto compromesso tra qualità  e praticità  d'uso.
Ho letto moltissimo sul sistema 4x5 (avevo anche messo gli occhi su una Toyo-Field 45), sono affascinato da queste attrezzature e ho visto la qualità  indiscutibile delle stampe ottenute da queste macchine, dall'altra parte però l'uso di questi "giganti" mi intimorisce non poco sia come tecnica necessaria per la ripresa che come dimensioni dell'attrezzatura stessa che mi sembrano impegnative, non ultimo la reperibilità  sul mercato dei materiali a partire dalle lastre.
In realtà  non ho scartato completamente il 4x5 proprio per le considerazioni che avete riportato, sono sicuro che una volta presa la giusta padronanza con questo sistema sarà  in grado di regalare grandi soddisfazioni ed una qualità  superiore sia rispetto al digitale che al 6x7.
x Marco
ancora non ho valutato attentamente questo aspetto della scansione, sono consapevole che è una parte fondamentale del flusso di lavoro, quello che mi scrivi è una cosa che in realtà  non avevo ancora approfondito, pensavo che utilizzare uno scanner piano tipo Epson 4990 su un trasparente 6x7 e con il dovuto lavoro in Photoshop mi avrebbe generato un file digitale di qualità , le stampe invece le avrei affidate al lab, premetto che le stampe che mi interessano sono proprio 50x60 o superiori, mi pare di capire quindi che per una soluzione in casa cioè partire con una acquisizione del 6x7 con uno scanner non dedicato per il medio formato e la successiva stampa Inkjet tipo Epson 2400 non mi dia risulati apprezzabili e viceversa il costo di questa operazione sia comunque una cifra importante da tenere in considerazione.
Per aiutarmi in questa scelta a questo punto, mi piacerebbe sapere come meglio secondo voi si potrebbe gestire questa fase della scansione, voi come vi siete organizzati con le vostre lastre 6x7, 4x5 o formati superiori (sempre che passiate per la digitalizazione)? grazie a tutti per gli interventi e la pazienza a le mie molte domande e dubbi .

Paolo

Inviato: 8/2/2006 11:03
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Ribadisco che se sei interessato solo al paesaggio il 4x5 è la scelta migliore e anche più economica.

Se vuoi scannerizzare decentemente il 6x7 e stampare almeno A3 ti serve almeno il Coolscan 9000 della Nikon che costa 2500 euro. Il solo costo di questo scanner è superiore a quello che ti costerebbe una Toyo 45A con 150mm , cavalletto testa e scanner piano.

Il 4x5 infatti lo scannerizzi col 4990 (350-400 euro).
Il 6x7 col 4990 stampato in A3 è sufficiente ..ma ti accontenti di qualcosa di sufficiente?

Analizza profondamente le tue esigenze di stampa, poichè al giorno d'oggi sono quelle che determinano la scelta di tutta l'attrezzatura ...

Ciao!

Inviato: 8/2/2006 13:29
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Come regola generale, secondo i miei personalissimi gusti piuttosto esigenti, con uno scanner piano tipo il 4990 si puà arrivare decentemente a circa 5X di ingrandimento.
Questo significa 30x35 col 6x7 e 50x60 col 4x5 .
Quindi se il tuo target sono stampe 50x60 da 6x7 prendi in considerazione il Coolscan 9000 senza dubbio , a prescindere se stampa il lab o stampi tu.



Inviato: 8/2/2006 13:34
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Paolo, se rileggi il diario d'uso del 4990 che abbiamo pubblicato qui: http://www.fotoavventure.it/freecontent/epson4990/epson_4990.php , vedrai che abbiamo fatto delle prove comparative anche con il medio formato, che hanno confermato quanto già  evidenziato con le pellicole piane, cioè che il 4990 è ottimo per stampare ingrandimenti nell'ordine di 4x/5x, in questo ordine di grandezza e con un accorto uso della maschera di contrasto i risultati sono quasi indistinguibili da quelli ottenuti con uno scanner dedicato, poi però se si vuole stampare più grande la qualità  della stampa comincia a degradare.
Questo significa che con il 4990 stamperesti le tue 6x7 non oltre il 30x35cm., con il 4x5" invece arriveresti al 50x60cm.

Per quanto riguarda il reperimento delle pellicole piane non ci sono problemi, le trovi sia in Italia che in Euorpa che negli Usa, non ne siamo la "prova" vivente , così come non ti deve spaventare l'idea di dover imparare l'uso dei movimenti, non è niente di particolarmente complicato, e poi ci siamo qui noi ad aiutarti ...

Cmq ribadisco che queste scelte devono essere prima di tutto "sentite", cioè l'attrezzatura deve essere una protesi del nostro occhio ed è giusto sentirsela calzare addosso sulla pelle, e poi anche fatte tenendo conto le valutazioni sulle scansioni e la stampa, la diapositiva au un tavolo luminoso, per quanto bella, è solo una fase intermedia di un processo che termina solo quando abbiamo stampato la nostra immagine...



Inviato: 8/2/2006 14:18
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Caro Paolo
La scelta comunque tra Pentax 67 e 4x5 deve essere anche fatta in funzione di cosa ti serve da una macchina fotografica e cioe´: i movimenti per te sono determinanti o meno? per un fotografo come lo scomparso Luigi Ghirri (visto che si e´ nominato)i movimenti macchina erano irrilevanti ed in effetti lavoro´ il 6x4,5 e poi in 6x7 sempre e solo Pentax per un altro fotografo come Olivo Barbieri i movimenti del banco sono determinanti...entrambi sono dei fotografi di assoluta grandezza.....solo questione di scelte e stili...

Il problema della scansione tra il 6x7 ed il 4x5 non e´ indifferente, tieni pero´ presente un semplice ragionamento: quante negetive scansioni per poi fare stamponi da oltre 60x70? 20/30 all´anno? allora ti conviene comunque farti fare delle scansioni a tamburo fatte da professionisti con programmi dedicati ed aggiornati mentre con uno scannerino da due soldi ti scansioni "tutto" per il web o per archivio.
Secondo me comunque usare un sistema 4x5 avere velleita´ artistiche farsi un sacco di pippe tecniche in ripresa ed in stampa e poi scansionare con un giocattolo come il 4990 non ha un grande senso....se devo pensare di fare una stampa da "paura", una bestia da 1,3 Gb a 350dpi...scusa ma io vado a farla a tamburo....ma a quel punto credimi non c´e´ alcuna grossa differenza di qualita´ tra 6x7 e 4x5 a tamburo a condizione, ovvio, di avere perfetti materiali di partenza.

Roberto

Inviato: 8/2/2006 15:02
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Ciao,
Stà seriamente meditando sui pro e i contro dei due sistemi,
questo post ha chiarito per me alcuni aspetti importanti, sono d'accordo con Marco sul fatto si "sentire" determinate scelte, infatti è per questo che mi stà avvicinando ai formati superiori, ho deciso di non investire più nella rincorsa ai Megapixel dei sistemi reflex digitali.
Ribadisco che le stampe ammirate del GF mi hanno molto colpito, la fotografia realizzata nel GF mi dà  l'idea di un approccio più pensato e studiato della fotografia, senza gli automatismi ai quali sono abituato,tutto questo mi attrae, ma sopratutto mi colpisce la qualità  che si ottiene da questi sistemi, le stampe hanno un senso di tridimensionalità  difficile da descrivere.
Sono contento del fatto che esista una comunity come questa, sia che sceglierà un sistema MF 6x7 che GF 4x5 sà che sarà in ottima compagnia .

Grazie ragazzi.

Paolo

Inviato: 8/2/2006 15:20
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Re: Scelta controcorrente ovvero dal digitale alla pellicola
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Fino a tre anni fa scattavo prevalentemente in 135mm, salvo qualche rullo in b/n con l'amatissima Rollei biottica. Poi la voglia di una qualità  totale ha preso il sopravvento: il GF mi spaventava, il formato quadrato mi intrigava, e ho quindi scelto di comprarmi la Rollei 6008i, ma già  dopo poche settimane dall'acquisto ero fluttuante tra la soddisfazione che comunque mi dava quello strumento e la consapevolezza sempre più crescente che con il GF avrei avuto di più, soprattutto in termini di creatività . I movimenti permettono di fare di più, è inutile negarlo. Il MF ha -per me, ovviamente- il difetto di avere una profondità  di campo troppo limitata per il paesaggio, e, paradossalmente, troppo estesa per certe sperimentazioni che mi interessano con la messa a fuoco selettiva.
Segui il tuo istinto, è possibile che il MF ti soddisfi pienamente, ma se solo per un attimo hai il sospetto che il GF ti possa dare di più, soprattutto in termini di creatività , non sprecare tempo e fai il grande salto!


Andrea

Inviato: 9/2/2006 1:35
sono moderno, non contemporaneo
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