Cari tutti,

ecco un progetto finito qualche anno fa, rimesso nel cassetto, e ritirato fuori recentemente su cui sto ancora ragionando. Non so cosa ne può' venire fuori, magari anche solo un'unica immagine-collage di tutte le foto, piuttosto che delle piccole stampine dimensioni --- appunto --- cartolina. Era un periodo in cui mi irritava per principio la sacralità e seriosita' di molta arte.

Nello stesso periodo avevo anche fatto una serie di "bliglietti di auguri" in cui avevo sviluppato il tema "ma se invece di usarli per congratularsi con o /celebrare qualcuno uno volesse mandare un biglietto di insulti come li costruirebbe?" Quindi erano biglietti di auguri ma cattivi. Attraversavo un periodo difficile e costituiva psicoterapia casalinga e gratuita. Magari li posterò' prima o poi. Un po' me ne vergogno perche' sono proprio carognetti ma in quel periodo non ero particolarmente in sintonia con il mio prossimo.

Le cartoline di inmsulti di farebbero il paio con una mia idea: "servizi fotografici per il divorzio"

Se si chiama un fotografo specializzato per immortalare il cosiddetto momento più bello della vita, se poi arriva il divorzio perché non immortalare il momento della liberazione?

Sarebbe anche economico, perché al di fuori del rito legale non ci sarebbero altre foto tipo pranzo ecc..

A me sono sempre piaciute le cartoline. Dopo l'esserci stati di persona, il modo migliore per conoscere i posti più affascinanti del nostro bel Pianeta. Le tre belle ragazze in tanga, fotografate da dietro con i "Saluti da Rimini" sono il genere che preferisco.

Non snaturerei la loro essenza benevolmente truffaldina: dopo aver ricevuto la cartolina, ci sono andato a Rimini e alla stazione non mi attendeva nessuna sculettante bellezza.

Marco, è un lavoro che mi era già piaciuto e mi aveva incuriosito già quando l'avevo visto la prima volta sul tuo sito, qualche anno fa, non vorrei dire castronerie ma ricordo un numero minore di immagini, a maggior ragione adesso che è meglio sviluppato...

Personalmente ho sempre fatto coincidere le tue "cartoline" con una forma di critica tra il serio e lo scherzoso ad un certo tipo di fotografia di paesaggio, che a volte sembra legata proprio ad immagini molto "cartolinate", questo perchè perlopiù le tue cartoline ritraggono paesaggi anche molto famosi e fotografati milioni di volte e sempre allo stesso modo, non so, ci ritrovo quell'approccio di Struth che fotografa Yosemite alle 15 con luce crudissima e con le macchine dei turisti parcheggiate ai lati della strada...comunque ripeto, al di là delle singole interpretazioni, gran bel lavoro che mi ha fatto pensare e sorridere allo stesso tempo, spettacolari per me poi le cartoline della Death Valley, dai mandamene una!!!

Citazione:
Quando so di una mostra fotografica, faccio sempre delle valutazioni "interesse-distanza" per decidere se andare a vederla (ora sto valutando se andare a Parigi per la retrospettiva di Newton...).

Ci fosse una mostra di Mxa-FranzX sui temi sopracitati, arriverei a fare molti km...

"Sembra una cartolina". Questa frase, a seconda di che persona la dice, puo' avere 2 significati:

1) che bella, sembra professionale.

2) Mmmm.....è trita e ritrita, senza fantasia e senza un quid che la contraddistingue.

Io mi avvicinerei maggiormente al secondo significato.
Quindi interpreto questo lavoro come un pungolo e una sorta di scherno verso i "soliti" cliché e, perchè no, un far assurgere tali prodotti ad un rango diverso, slegandoli dal loro ambito piu' comune. Ma anche (come detto prima da Marco) una sorta di "presa in giro" dei canoni della fotografia di paesaggio classicissima.

Marco

Grazie Marco, la genesi di questo progetto e' esattamente come la descrivi.

Ero esausto dall'essere bombardato da migliaia (milioni?) di foto tutte uguali, fatte dallo stesso identico punto da migliaia di aspiranti fotografi e addirittura da parecchi professionisti (il turista puro lo perdono ben volentieri).

Invece di comprarsi delle onestissime cartoline e dedicare i loro tempo a fare delle foto veramente loro, veramente diverse, questa moltitudine globalizzata massificava, omogeneizzava l'immagine.

Certo, c'ero passato anch'io nella fase che chiamo dell'otturatuso (otturatore-ottuso), quindi ero pure imbufalito con me stesso.

In ultima analisi lo sconfitto --- totalmente immeritato --- in tutto questo era proprio la umile cartolina. E allora ...

... cartoline di tutto il mondo unitevi!

Di questi tempi con quello che ci tocca, piuttosto che rodersi il fegato riuscire ancora a scherzare non può che far bene alla salute, ma a parte questo dissacrare ciò che qualcuno intende troppo seriamente anche solo per sfuggire da certi canoni rigidi dell'arte a mio parere fa altrettanto bene. Se ti posso dare un suggerimento, visto che il tuo lavoro merita, ti suggerirei di stampare le foto in una unica immagine usando il "polittico" oppure una via di mezzo tra quest'ultimo ed il collage. Riguardo l'idea affatto stravagante dei biglietti d'insulti non ho ben capito se li hai scritti solo per sfogarti ( a scopo psicoterapeutico, come tu stesso dici) ma non li hai recapitati a nessuno. Invece io molto tempo fa scrissi una lettera ad una mia ex dove con tono molto garbato l'ho mandata a cag... purtroppo non ne ho una copia...peccato altrimenti ve la postavo. Quindi se sei interessato a proseguire anche quest'altra tipologia di progetto potresti aggiungere ai bigliettini di insulti anche l'altro tipo da me descritto, eh sì perchè ci sono due strade per chiarirsi, per sfogarsi con una persona: usando una invettiva violenta; o per così dire una invettiva... morbida? L'importante è dare la precisa idea che tale persona la stai mandando a quel paese... ma con classe.