Recentemente mi è spesso capitato di sentire ogni genere di previsione su questo tema, mi piacerebbe che ne discutessimo un poco insieme.

Sono convinto che no ci saranno mai problemi per quanto riguarda la tradizionale emulsione in bianco e nero: la tecnologia utilizzata è ampiamente supportata anche dai piccoli produttori (Maco e Adox) e al di là di ciò che può accadere ai grandi nomi, chi ha scelto di dedicarsi a quello che è un interessante mercato di nicchia continuerà a farlo, producendo pellicole monostrato (Efke, Adox CHS) e multistrato, con impennate anche in pellicole tecniche (Adox 20, Rollei ATP. etc.). Qualche problema si potrebbe avere rispetto alle pellicole a grani tubolari: se Ilford non sembra avere problemi a continuare a produrre le sue Delta, rimane l'incognita di Kodak e i problemi di produzione di Fuji.

Il problema-non sono catastrofista, né per carattere, né per convinzione, ma mi pare che un problema ci sia-riguarda invece le pellicole a colori. Kodak non si sa cosa farà, siamo in attesa di eventi. Fuji pare abbia un problema per i danni che i terremoti hanno causato ai macchinari per la produzione di pellicola: come si sa la decisione di produrre solo in Giappone è esposta al grave rischio sismico di quel paese, un rischio evidentemente ampiamente sottostimato. Mi auguro che i danni alle linee siano riparabili, tecnicamente e finanziariamente, perché dubito che oggi sia pensabile per Fuji di ripartire da capo investendo in una nuova realtà produttiva di pellicole con nuovi macchinari. La difficoltà di procurarsi determinate pellicole di Fuji indica che i problemi non sono ancora del tutto risolti.
Se Kodak decidesse di non continuare a produrre, se nessuno potesse o volesse acquisirne tecnologia e background, se Fuji non risolvesse i suoi problemi di produzione, chi potrebbe ancora produrre pellicole? Ferrania pare non produrre più pellicole per conto terzi e non ho idea se qualcuno abbia rilevato i macchinari. Forse in Cina? Ma le tecnologie di Fuji e Kodak sono un gradino sopra, i loro macchinari sono a un livello tecnologico differente. Quel che resta di Agfa in Belgio produce ancora materiale a colori: le ottime Rollei CN200 su supporto trasparente, per quanto riguarda il negativo colore, le CR200, quel che resta delle ottime diapositive Agfa, oltre alla nuova RCN 640, un negativo a colori a medioalta sensibilità: che sia Agfa il futuro della pellicola a colori? Forse no, ma l'esistenza di questo outsider europeo mi fa ben sperare.

Andrea

Speriamo che una soluzione si trovi, nel mio molto piccolo mi scoccerebbe non poco dover rinunciare al piacere della pellicola anche su Dia oltre che in Bianco e Nero. Ripeto nel mio molto piccolo.
Andrea

Anche io penso che per il momento non ci siano problemi per quanto riguarda le pellicole BN, ma invece per il colore ho qualche preoccupazione. Il prezzo delle DIA mi sembra aumentato non poco in aggiunta ai noti problemi di Kodak e Fuji. In effetti l'unica alternativa mi sembra proprio la Rollei CR200.

Gianluigi

Io sto cominciando a vedere nero, nerissimo... la situazione, pur arrivata in ritardo, mi ricorda ciò che successe con l'avvento del CD, solo che allora il vinile ci fu "scippato", in modo indebito e vergognoso, in un lasso di tempo brevissimo, costringendo tutti, volenti o nolenti, a comprare il sempre odiato dischetto. Ora questa tendenza pare stia sempre più prendendo piede ed il momento fatidico del "o prendi di questa minestra o ti butti dalla finestra" pare prossimo. In questi ultimi anni l'offerta di pellicola si è fatta via via più povera, sia nel colore sia nel b/n. Ormai uso pochissimo il colore ma ricordo che nel b/n la sola Fuji ha cessato di produrre la Neopan 400 e, disgrazia di proporzioni cosmiche, la Neopan 1600, ovvero la più bella pellicola ad altissima sensibilità in circolazione. La qualcosa, oltre a farmi venire un'incaxxatura nera, mi ha anche gettato nello sconforto. Mi chiedo con cosa dovrò scattare in condizioni di scarsa illuminazione perchè non c'è (e se c'è io non la vedo) una vera alternativa. Ma d'altronde anche Kodak aveva annunciato ben prima la fine produzione della bellissima tri-x 320 formato 120, poi la Kodachrome, la Fuji non è stata da meno con Velvia 50, 800Z, Fortia ecc ecc.
Insomma, non so dove si finirà, mi preoccupa il QUANDO finirà. Se fino a qualche tempo fa ero certo della sopravvivenza del b&n per molti decenni ora non ne sono più affatto sicuro......

Osvi

Quello che scrive Osvi mi fa pensare e mi preoccupa non poco. Sono i due colossi Kodak e Fuji, per motivi diversi, a non essere piu' interessati alla pellicola. Forse Fuji, che è impegnata sul digitale, non vuole "sprecare" risorse in un settore che non è piu' stategico e comunque di nicchia.
Temo che tra un po' sarà difficile trovare Velvia o Provia e la CR200, che comunque non mi dispiace, non è alla loro altezza.
Ma per il BN resto ancora ottimista anche perchè non utilizzo mai pellicole con piu' di 400 ISO.

... e poi il vinile esiste ancora mentre CD e DVD sembra debbano cedere i l passo a Blu-Ray e Lettori MP3

Gianluigi

Hanno gli impianti stra ammortizzati, nessuna necessità di forti investimenti, clienti ce ne sono, perchè dovrebbero smettere? Io sono fiducioso.
Certo, non ci aspettiamo grandi novità ...

Tra l'altro alcuni degli impianti più costosi (quelli relativi al coating) possono essere condivisi con la produzione di carta fotografica RA4, che rimane ancora in auge grazie alle stampe laserchimiche dei laboratori.
Alcuni produttori già lo fanno (non Kodak che ha linee totalmente separate, però appunto, potrebbe razionalizzare).

Fer

Lo tsunami non ha aiutato la produzione Fuji e la Kodak ha le difficoltà economiche che sappiamo, ma almeno per il BN non credo ci sarà da temere una scomparsa della pellicola in tempi brevi, anche se certo limitata alle pellicole "normali" di sensibilità comprese tra i 100 ed i 400 ISO , mediamente parlando.
Piuttosto saranno i prezzi a decretarne la fine, perchè penso che diventeranno sempre più alti, finchè anche gli ultimi irriducibili si chiederanno se ne vale la pena.

Per il colore credo sia solo questione di tempo. Sono già parecchi anni da quando lessi che le macchine per la stesa delle emulsioni diventano sempre più difficili da mantenere, perchè le pochissimi industrie che le producevano non esistono più o si sono convertite ad altre produzioni, non c'è più assistenza, pezzi di ricambio ecc. Vale anche per il BN, ma per il colore la situazione è più critica.
Tuttavia la presentazione delle nuove (ed ottime ) Portra Kodak mi lascia speranzoso, nonostante le notizie sulla sua situazione economica.
Vedremo.

Per analogia una nicchia dovrebbe rimanere nella peggiore delle ipotesi, considerando che l'avvento delle videocamere doveva far sparire la pellicola 8mm e Super8 già nei primi anni '80 mentre almeno fino a 3 anni fa ancora Kodak ne produceva 4-5 tipi diversi e credo tuttora la Foma almeno un tipo. Questo grazie al fatto che si è consolidato un nutrito numero di irriducibili estimatori che ha sostenuto un certo mercato e ancora c'è chi vende e compera cineprese.
Dai primi anni '80 ad oggi sono passati 30 anni, dai primi 2000 ad oggi una decina; dovremmo avere a disposizione pellicola sia nuova che scaduta per almeno altri 20 anni soprattutto se il miliardo e tre di cinesi e idem di indiani scoprono il bello del vintage.


Comunque è per me consolante il fatto che mio figlio e tre suoi coetanei sui vent'anni stanno girando fierissimi lui con una Praktica PL Nova 1B anni '60 totalmente manuale (ha snobbato anche la Nikon 801) e gli altri con Canon, Nikon e uno perfino anche con una folding 6x6, e perdono le bave quando prendono in mano le mie 6x6 (Rolleiflex, Rolleicord e Ikoflex) in attesa che gliele presti.
Sta un po' anche a noi sostenere la pellicola magari postando spesso qualcosa anche qui.

Sono d'accordissimo con te Pino.
Anche far conoscere alcuni aspetti peculiari della pellicola alle nuove generazioni è un piccolo contributo alla preservazione di questo fantastico mezzo.

Io per mia natura non amo granché postare fotografie sui forum, cercherò di forzarmi un po' e fare vedere qualche buono scatto scansionato come si deve.

Fer

Citazione:

... mio figlio che ha 16 anni preferisce la mia vecchia Praktica BX20 alla sua Digitale, ma il problema non è se c'è gente che vuole usare la pellicolo, ma se vogliono farcela usare.
Desidero avere una 6x6 magari una Rollieflex, ma temo che dopo aver soddisfatto il mio desiderio smettano di produrre le pellicole.

Gianluigi

Citazione:

Eeehhhh dai non c'è motivo di preoccuparsi di questo: le pellicole esisteranno ancora per molti anni, magari più costose, magari rimarrà poca scelta, ma non scomparirà del tutto.
Ci sarà sempre qualcuno che si industrierà a produrle, finché ci sarà domanda.
E la domanda siamo noi fotografi.
Quindi dipende da noi.

Fer

... allora per quanto mi riguarda concludo

1) fotografiamo quando e come ci pare
2) quando è nata la fotografia di certo la pittura non è morta, anzi. quindi anche la fotograzia chimica sopravviverà

dico a mia moglie che qualcuno paventerebbe l'estinzione o perlomeno un ridimensionamento della produzione e mercato della pellicola....e la risposta che ho è: bene, così finalmente si libera parte del frigo....

... per questo quanto mi si è rotto il vecchio frigorifero ne ho preso uno grande. E poi anche mia moglie fotografa.

Citazione:

Siamo geni incompresi, noi fotografi. E comunque, sarà anche per questo che non mi sono mai sposato

Il mio frigo per pellicole è in cantina!

Beh intanto sto finendo le scorte di BN. Ottimo momento per passare alla Agfa Copex Rapid e provare a verificare i proclami di altissima risoluzione, grana ultrafine etc.
Lunga vita alla pellicola!

Io sono molto ottimista per il futuro della pellicola, nonostante la Rollei abbia cessato di marchiare (e la Maco di fabbricare) la RPX, che era economica e soprattutto si sposava a meraviglia con la broda del PMK.

Da qualche parte ho letto che il fatturato mondiale delle pellicole in BN è vistosamente aumentato rispetto a 10 anni fa, e che il managing director del dipartimento fotografia chimica (perché chiamarla analogica? anche la cosiddetta digitale è analogica fino all'elaborazione degli impulsi elettrici forniti dal sensore), nel presentare una nuova pellicola, sosteneva che anche per il colore ci sarebbe stata una leggera ripresa.

Ora, mi è capitato di vedere a confronto due immagini con quasi la medesima inquadratura, scattate contemporaneamente dagli studenti di una scuola di fotografia. Una era scattata con una Canon - non saprei dire quale, ma il file era un cr2 - l'altra con una eos 5 ed una provia. L'obiettivo era il medesimo, ad occhio un 17.

La scena riproduceva una stanza di albergo con l'esterno ben bilanciato.

Sebbene il monitor fosse un 15' 6" di un portatile marca "Ciòfeca", era decisamente evidente come le basse e le alte luci fossero molto più leggibili dalla scansione della pellicola. Nulla di nuovo, mi direte. Io scansiono negativi bn sviluppati in PMK e qualsiasi digitale non riuscirebbe a tenere testa all'estensione della mia curva HD con il suo "dynamic Range".

Sfido anche una M9 a mantenere il filamento della lampadina come in questa foto:

ma il fatto è proprio questo: non dobbiamo temere la scomparsa delle pellicole fin quando il digitale non riuscirà a riprodurre certe finezze. Il vero problema è che prima o poi gli ingranditori finiranno.

Citazione:

sei ottimista, ma la notizia che dai non è poi così buona. RPX era uscita da poco e adesso sparisce.

Lo so, la prendevo da Ars-Imago, praticamente sotto casa. Prima di partire per un viaggio ne ho ordinate 100 e loro sono riusciti a darmene solo 80, spiegando che è fuori produzione. Forse Maco se la farà e venderà da sola? Spérem!