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Re: Nikon D200
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13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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per farti due risate e leggere anche qualchè speculazione reale c'è anche:
http://www.bythom.com


Inviato: 23/7/2005 22:09
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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9/4/2004 15:12
Da Bologna
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Citazione:

daniele ha scritto:
La mia intenzione era appunto quella di arrivare a separare l'aspetto tecnico fotografico da quello relativo al contenuto.


Secondo me invece non e' corretto separare totalmente questi due elementi.....

Citazione:

Non ho mai sostenuto semplicemente che "il fine giustifica i mezzi" come qualcuno mi ha fatto dire. Sostenere che una fotografia non è più tale perchè è manipolata, non è corretto.


Probabilmente diamo valori differenti alla parola "fotografia". Tu gli dai un significato molto piu' generico io invece tendo a essere piu' specifico......la "fotografia" in origine io la vedo come la cattura di un istante che appartiene alla nostra vita nonche' realta' a prescindere dalla soggettivita' della cosa.
Se questo attimo io lo stravolgo aggiungendone elementi che non esistevano in quel preciso istante o alterandone i contenuti principali non riesco a chiamarla con lo stesso nome........possiamo discutere come chiamarla ma per me non e' pura "fotografia".......la parentela rimane strettissima ma non e' tale.

Citazione:

Intanto come dici ora tu (e l'avevo più volte ripetuto anche io) come fai a stabilire dove è il limite della manipolazione e in base a quali criteri, soggettivi? Si potrà  sostenere che una fotografia non rappresenta la realtà  che propone, si potrà  dubitare della sua veridicità , ma non si puà affermare che non è fotografia.


Io non ho mai detto di avere la SOLUZIONE al problema, ho solo cercato di dare il mio personalissimo contributo....i criteri li ho scritti una dozzina di volte, certo che l'incomunicabilita' fra noi due e' veramente grave.
I risultati di questi procedimenti non riesco a chiamarli con lo stesso nome del soggetto originale da cui e' derivata e cioe' "fotografia" (pura e semplice).......se cosi' facessi vorrebbe dire che non vi e' alcuna differenza. Non dico che dobbiamo chiamarla con un nome che non centra nulla, e' ovvio che una foto dopo una pesante manipolazione non diventa una "patata" o un "carciofo".......rimane sempre una fotografia, piu' correttamente lo chiamerei "fotomontaggio" o "foto manipolata" o "foto ritoccata" ma non puoi chiamarla semplicemente "fotografia".
Adesso non torniamo a menarla con tutte le pappardelle del tipo: "ma allora questa e' fotografia? e quest'altra?"

Citazione:

Si potrà  dubitare della correttezza e dell'onestà  del fotografo, ma resta sempre e comunque una fotografia.


Invece di perderci nel definire il "confine" ci siamo persi a causa della parola "fotografia".
Piu' che una "fotografia" a mio modo di vedere resta piu' che altro un "immagine".......questa e' la mia opinione.

Citazione:

Citazione:

Hai detto bene.....qualunque sia l'immagine...."fotografica" o "altro".....bisogna stabilire il confine tra quella che puo' essere chiamata "fotografia" e tutto quello che e' "altro"....che e' poi il titolo di questo 3ad e il primo questio che joe60 aveva posto.


Allora chi lo stabilisce questo confine? Se lo lasciamo ad interpretazioni personali allora io posso tranquillamente affermare che la fotografia fatta col microscopio non è fotografia, che quella fatta con l'infrarosso non è altrettanto fotografia ecc. ecc. Il confine allora va cercato da un'altra parte, cioè nell'uso e nel significato che gli vuoi assegnare.



Nessuno puo' stabilire il confine, rimane una cosa soggettiva......faccio comunque sempre una certa fatica a seguire i tuoi ragionamenti, lo ammetto.
Cosa centrano la fotografia col microscopio o quella all'infrarosso....di nuovo con queste domande su cosa e' o non e' fotografia.....uffa.
La fotografia al microscopio immortalera' una realta' infinitamente piccola ma sempre una REALTA'......cosa cavolo centra con la modifica a computer in postproduzione???

Boh, saro' limitato io nel comprendere e nello spiegarmi.....bah

Citazione:

Se pubblico su una rivista quel famoso elefante rosa nel centro di Bologna per affermare che c'è un invasione dei cinesi "è un falso" se uso lo stesso fotomontaggio per esprimere una cosa mia personale privata "un'emozione" è creare o inventare un'emozione, ma sono e rimangono tutte e due fotografie per la specificità  del mezzo.


Oooops lo hai chiamato "fotomontaggio"? Lo hai fatto appositamente per me? Per farmi capire immagino.
In tutti i casi ripeto per la milionesima volta che la storia degli "elefanti rosa" e' l'esempio meno indicato in quanto palesemente "non reale" e quindi facilmente riconoscibile come fotomontaggio. I problemi piu' seri riguardano quelle foto che pur essendo fotomontaggi hanno una ingannevole apparenza "reale"......che vengono spacciati come tali anche se qul momento non e' mai esistito.....il confine di cui stiamo tanto cercando di parlare va ricercato tra una "fotografia vera", un "semplice scatto" e uno di questi prodotti chiameti "fotomontaggi" o come cavolo vuoi.

Citazione:

Se qualcuno è interessato ad approfondire questo aspetto dell'argomento, sarà ben felice di fornirgli link.


Io invece non ho nessun link da fornire....va bene lostesso?

Citazione:

Concludo dandoti una notizia di oggi, che certamente qualcuno avrà  sentito. Sarà  attiva dal 2007 una apparecchiatura (chiamata camera) che permetterà  di scattare 40.000.000 (si hai letto bene 40 milioni) di fotogrammi al secondo di cui verranno utilizzati solo un centinaio che la stessa camera discriminerà  nello stesso secondo in cui le ottiene. Un nutrito numero di scienziati compreso un premio Nobel per la Fisica le ha chiamate "FOTOGRAFIE". Spero di aver risposto anche a Jekoz senza sconvolgergli il metabolismo.


Scusami sai.....ma inizio veramente a dubitare sulle mie scarse capacita' intellettive.....mi sa che viviamo proprio su due mondi diversi.....booooohhhhhhh

Ma che cavolo puo' centrare sta roba con quello di cui stiamo parlando????

Ok, io ci ho provato....quasi quasi ci do su'!!


Inviato: 23/7/2005 20:34
Jekoz On Line: "USA on the road"
http://www.jekoz.net
.....................
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Re: Consigli riviste fotografiche
Utente non più registrato
Citazione:


Hologon ha scritto:

Quando ho cominciato ad avere voglia di fotografare, oltre agli insegnamenti di persone a me vicine, mi sono stati veramente utili i libri di Andreas Feininger, un ottimo divulgatore e -soprattutto- un grande fotografo. Sono testi classici, che certamente non parlano di automatismi e di schede di memoria, ma dei fondamenti della composizione e dell'esposizione. Se ti capitasse di trovarli te li consiglio vivamente.



Ho cercato in libreria ma non li ho trovati;tu dove li hai presi?

Grazie.


Inviato: 23/7/2005 18:34
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
Utente non più registrato
Citazione:

Falcopardo ha scritto:
Ciao a tutti,
mi sembra che la soluzione del problema sia vicino, forse davanti a una fiorentina innaffiata da un buon Chianti saremo tutti d'accordo. pero' con posate e bicchieri di plastica....
Ciao,
Renzo


Anch'io rinnovo la mia disponibilità !
Ciao.


Inviato: 23/7/2005 18:28
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
Utente non più registrato
Ciao a tutti,
appurato che tracciare la linea di confine è un'operazione soggettiva e trovandoci tutti d'accordo nel ritenere che essa ognuno di noi puà metterla dove gli pare e piace(non intendo in quel posto) ,vorrei prendere esempio da jekoz per elencare schematicamente la mia classificazione invitando anche voi a farlo visto che ognuno di noi ne ha una personale,in modo da arrivare finalmente allo scioglimento del nodo cruciale.

Premessa:fotografia analogica e digitale per me è la stessa cosa,cambia il mezzo ma non il fine,ognuno sceglierà  quello che gli piace di più.

Suddivisione:

-Fotografia è:
scatto con fotocamera analogica o digitale e sviluppo in
camera oscura o digitale con la possibilità  di ritoccare
la foto per renderla equilibrata e più piacevole ed
interessante da osservare senza storpiarne la natura.

-Computer grafica é:
partendo dalla foto già  scattata qualsiasi alterazione che
trasformi la sua natura.

N.B.Entrambe per me sono due forme d'arte di pari valore e dignità ,con stesse possibilità  creative e comunicative.Ognuno di noi sceglierà  quale utilizzare in base alla situazione e al target della sua foto.


Inviato: 23/7/2005 18:22
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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12/5/2005 19:57
Da Frosinone
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Non so se ho fatto bene a postare questo thread,sicuramente appassionante,ma particolarmente spinoso,sapevo che in altri siti,lo stesso argomento è degenerato in liti, ed insulti veri e propri,non approdando a nessuna conclusione.Spero che l'attrito tra Jekoz e Daniele si sia appianato,non è per fare il ruffiano,ma qui tutti possono aver torto o ragione,resta il fatto che un forum esiste appositamente per discutere,nel nostro caso di fotografia,è interessante parlare anche di storia e di filosofia fotografica,e quant'altro,l'importante è non schierarsi contro le manipolazioni sia digitali che in CO.Se qualunque effetto in fotografia venga considerato un artefatto,se si pensa che la fotografia pura,vera sia solamente la rappresentazione della realtà  come essa ci appare,allora dobbiamo smettere di fotografare,poichè come tutti sappiamo,la realtà  che noi uomini percepiamo è tridimensionale,mentre la fotografia è bidimensionale,d'accordo si tenta con il contrasto di rendere maggior corpo,ma è solo una illusione non è 3D.La fotografia tridimensionale,cioè la rappresentazione della realtà ,in futuro sarà  possibile proprio grazie al digitale,come si vede in alcuni film di fantascienza.Ma nel frattempo che facciamo?Smettiamo di fotografare?Dunque anche se la fotografia nasce come un surrogato,una simulazione bidimensionale della realtà ,a noi ci piace così,e forse quando arriverà  quella in 3D,piacerà  alle nuove generazioni,ma non a "Noi vecchietti" della pellicola,che comunque,tentiamo di aggiornarci con il digitale e con i suoi trucchetti,che ci permettono di rappresentare una realtà  anche diversa,manipolata leggermente o pesantemente,che sia realizzata digitalmente,o in analogico,con filtri a stella,polarizzatori e chi ne ha più ne metta,l'importante è che quella immagine ci dia delle emozioni,un senso di appagamento,dopo essersi fatto "il mazzo" in CO o in digitale,penso sia una soddisfazione aver realizzato una foto "particolare",anche se fuoriesce dai normali dogmi fotografici.Vogliamo segnalare,come dice Jekoz,se la foto abbia subìto delle elaborazioni,più o meno pesanti,soprattutto quando esse non si vedono?Le persone fondamentalmente oneste,non avranno alcuna difficoltà  a farlo;i disonesti continueranno imperterriti a fare i furbi e a vincere concorsi con l'inganno,a costruirsi un'immagine,una fama di bravi fotografi,di cui agli onesti fotografi,non potrà  fregar di meno.Personalmente se mi metto a pensare a questo smetto di fotografare,ma almeno per me la fotografia è puro e semplice divertimento,passione.Con questo thread,volevo capire meglio come presentare le mie foto,che siano esse ritoccate o meno,credo di aver avuto delle risposte da Hologon da Jekoz ed altri,che ringrazio.
Ciao
Joe

Inviato: 23/7/2005 18:19
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FX-1 questo sconosciuto

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21/5/2005 16:44
Da Riviera del Brenta
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Volevo sapere se qualcuno ha mai usato la sviluppo FX-1 per sviluppare le sue pellicole BN, impressioni e quant'altro sul prodotto che a quanto pare bisogna farselo perchè in commercio è introvabile.
Grazie

Inviato: 23/7/2005 18:11

.....................
In un mondo dove tutto cambia rapidamente dedicatevi qualcosa in grado di fermare il tempo........... ...
Tessera C.F.A.O n°1 .........
...
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Re: come tutelarsi dai laboratori

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21/5/2005 16:44
Da Riviera del Brenta
Messaggi: 1969
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come ha detto Andrea l'unica cosa è pregare, i laboratori sono tenuti a darti il rullino vergine e basta.
Ho provato diverse volte ha ottenere qualcosa anche perchè sono del settore e con la fotografia mangio, bisognerebbe arrangiarsi, io il 135 me lo gestisco sia colori che bn, ultimamente sto pensando anche di iniziare a sviluppare dia GF, le pellicole bn 10x12 le sviluppo e stampo personalmente il resto lo affido ad un laboratorio che sinceramente non lavora male.
ultimamente sto pensando anche di iniziare a sviluppare dia GF
=per Daniele= se vuoi ti do il nome del laboratorio per lo sviluppo delle dia 10x12 i che sicuramente serve anche qualche negozio di padova.
Ciao

Inviato: 23/7/2005 18:01

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In un mondo dove tutto cambia rapidamente dedicatevi qualcosa in grado di fermare il tempo........... ...
Tessera C.F.A.O n°1 .........
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
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Citazione:

Jekoz, la suddivisione da te proposta è sensata e credibile, io personalmente mi sono avvicinato molto a questa tua idea in un post quando ho sostenuto la distinzione fra ritocchi comparabili con gli interventi in CO ed ulteriori più marcati interventi. Ma sfortunatamente la tua classificazione e quindi la mia fanno acqua perchè si basano sul giudizio di casi ben specifici e definiti, il problema sono tutti i casi intermedi che, come detto prima, vengono giudicati in maniera soggettiva e personale da ciascuno. Insomma quello che io o tu potremmo vedere come un inizio di manipolazione per un altro potrebbe rientrare ancora pienamente nell'ambito di aggiustamento consono.
Ecco perchè diventa di difficile attuazione il proposito di "dichiarare" da parte del fotografo interventi di manipolazione: qualcuno lo farebbe arrivato ad un certo punto, qualcun'altro molto più avanti con risultati pratici non omogenei dovuti non alla diversa onestà  dei due fotografi ma alla loro diversa percezione, al loro diverso modo di giudicare le cose.

Marco(pamar5)


La mia intenzione era appunto quella di arrivare a separare l'aspetto tecnico fotografico da quello relativo al contenuto. Non ho mai sostenuto semplicemente che "il fine giustifica i mezzi" come qualcuno mi ha fatto dire. Sostenere che una fotografia non è più tale perchè è manipolata, non è corretto. Intanto come dici ora tu (e l'avevo più volte ripetuto anche io) come fai a stabilire dove è il limite della manipolazione e in base a quali criteri, soggettivi? Si potrà  sostenere che una fotografia non rappresenta la realtà  che propone, si potrà  dubitare della sua veridicità , ma non si puà affermare che non è fotografia. Si potrà  dubitare della correttezza e dell'onestà  del fotografo, ma resta sempre e comunque una fotografia. Ecco perchè ho tirato in ballo riferimenti che a qualcuno sono sembrati solo un puro sfoggio culturale, per dimostrare che la Fotografia e una cosa e l'uso poi che ne viene fatto è un'altro. Queste due cose vanno separate allora vedrai che non dirai più "che si tratta di un problema irrisolvibile". In uno dei suo primi interventi Jekoz tra l'altro mi rispondeva:
Citazione:
Dobbiamo partire dal presupposto che l'immagine, qualunque essa sia fotografica o altro, è un mezzo di comunicazione.

Hai detto bene.....qualunque sia l'immagine...."fotografica" o "altro".....bisogna stabilire il confine tra quella che puo' essere chiamata "fotografia" e tutto quello che e' "altro"....che e' poi il titolo di questo 3ad e il primo questio che joe60 aveva posto.

Allora chi lo stabilisce questo confine? Se lo lasciamo ad interpretazioni personali allora io posso tranquillamente affermare che la fotografia fatta col microscopio non è fotografia, che quella fatta con l'infrarosso non è altrettanto fotografia ecc. ecc. Il confine allora va cercato da un'altra parte, cioè nell'uso e nel significato che gli vuoi assegnare. Se pubblico su una rivista quel famoso elefante rosa nel centro di Bologna per affermare che c'è un invasione dei cinesi "è un falso" se uso lo stesso fotomontaggio per esprimere una cosa mia personale privata "un'emozione" è creare o inventare un'emozione, ma sono e rimangono tutte e due fotografie per la specificità  del mezzo. Se qualcuno è interessato ad approfondire questo aspetto dell'argomento, sarà ben felice di fornirgli link. Concludo dandoti una notizia di oggi, che certamente qualcuno avrà  sentito. Sarà  attiva dal 2007 una apparecchiatura (chiamata camera) che permetterà  di scattare 40.000.000 (si hai letto bene 40 milioni) di fotogrammi al secondo di cui verranno utilizzati solo un centinaio che la stessa camera discriminerà  nello stesso secondo in cui le ottiene. Un nutrito numero di scienziati compreso un premio Nobel per la Fisica le ha chiamate "FOTOGRAFIE". Spero di aver risposto anche a Jekoz senza sconvolgergli il metabolismo. Poi qualcuno ha riproposto l'argomento merenda-vino disponibilissimo. Ciao Daniele
(era Falcopardo, scusa ma non potevo rischiare di perdere tutto)

Inviato: 23/7/2005 17:21
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Ciao a tutti,
mi sembra che la soluzione del problema sia vicino, forse davanti a una fiorentina innaffiata da un buon Chianti saremo tutti d'accordo. pero' con posate e bicchieri di plastica....
Ciao,
Renzo

Inviato: 23/7/2005 16:20
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
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jekoz ha scritto:

Deludermi? Ma forse ho veramente quache problema comunicativo.
Io volevo solo contribuire alla discussione dicendo come suddivido io la questione.....come vedo IO "il confine". Poi c'e' stato quello che c'e' stato......alla fine pero' non mi si puo' venire a dire che si tratta di un "falso problema" e che non c'e' "non c'e' confine perche' non c'e'nessuna differenza", il "Prof." puo argomentare alla sua maniera quanto gli pare ma questa cosa non puo' essere accettata.


Non si tratta di un falso problema, questo sicuramente no. Semplicemante si tratta di un problema irrisolvibile. Se l'esempio è quello dell'elefante rosa allora penso che siamo tutti d'accordo nel classificarlo come manipolazione bella e buona; se si tratta di interventi finalizzati a correggere dominanti, aggiustamenti di contrasto, luminosità  ecc penso che tutti siamo ancora d'accordo nel ritenerli leciti (ed equiparabili alle operazioni in CO).
Il problema è tutto quello che si trova fra questi due estremi, la sterminata serie di interventi intermedi possibili che di volta in volta sono visti in maniera diversa a seconda di chi li giudica secondo i propri gusti, convinzioni e sensibilità  personale. Insomma gli estremi sono talmente palesi che mettono tendenzialmente tutti d'accordo mentre le numerosissime sfaccettature che stanno nel mezzo sono troppo troppo soggettive per trovare un punto di incontro comune.

Jekoz, la suddivisione da te proposta è sensata e credibile, io personalmente mi sono avvicinato molto a questa tua idea in un post quando ho sostenuto la distinzione fra ritocchi comparabili con gli interventi in CO ed ulteriori più marcati interventi. Ma sfortunatamente la tua classificazione e quindi la mia fanno acqua perchè si basano sul giudizio di casi ben specifici e definiti, il problema sono tutti i casi intermedi che, come detto prima, vengono giudicati in maniera soggettiva e personale da ciascuno. Insomma quello che io o tu potremmo vedere come un inizio di manipolazione per un altro potrebbe rientrare ancora pienamente nell'ambito di aggiustamento consono.
Ecco perchè diventa di difficile attuazione il proposito di "dichiarare" da parte del fotografo interventi di manipolazione: qualcuno lo farebbe arrivato ad un certo punto, qualcun'altro molto più avanti con risultati pratici non omogenei dovuti non alla diversa onestà  dei due fotografi ma alla loro diversa percezione, al loro diverso modo di giudicare le cose.

Marco(pamar5)

Inviato: 23/7/2005 14:39
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
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jekoz ha scritto:

I veri problemi possono arrivare quando il FOTOMONTAGGIO produce un risultato "credibile" e in qualche modo "reale".



In questo caso bisogna confidare nell'onestà  del fotografo o di chi ha prodotto la fotografia,sperando che si dichiari.
Comunque se il risultato del fotoritocco è credibile il problema non si pone perchè l'osservatore non si accorge di essere ingannato osservando l'immagine falsata,quindi auguriamoci di non incontrare fotografi conniventi...
Io di certo non lo sono,se uso il fotoritocco lo dichiaro senza problema.

Ciao.



Inviato: 23/7/2005 13:30
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Re: il dado è tratto !!
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musica ha scritto:
ebbene si ho comprato per poco più di 700 un shen hao


Complimenti! Ho idea che avrai di che divertirti!

Inviato: 23/7/2005 12:11
sono moderno, non contemporaneo
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Re: The Royal Photographic Society
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Mah... ti dirà sinceramente che non vedo un grande interesse in questo tipo di associazioni perché sono convinto che non siano particolarmente efficaci nel portare avanti le finalità  statutarie; si dedicano più a vendere cappellini che a diffondere l'arte fotografica... Troppo spesso sono poi estremamente autoreferenziali, e non sempre sono chiare le logiche che sottendono ad alcune scelte organizzative e artistico-culturali...

Questo, naturalmente, è un discorso generale che deriva per lo più da convinzioni maturate negli anni dopo aver conosciuto le esperienze altrui.
Non ho quindi una conoscenza diretta di The Royal Photographic Society;
in ogni caso la quota di iscrizione mi sembra ben alta per quello che viene offerto.
Ho avuto invece modo, anni fa, di vedere una loro rivista e l'avevo trovata del tutto insignificante: certo, poteva essere quel numero in particolare, tuttavia non mi è certo scattata la voglia di vederne un altro...

Ciao

Inviato: 23/7/2005 12:05
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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daniele ha scritto:

ti rispondo solo perchè continui a chiamarmi in causa, questa tua ultima affermazione dimostra proprio che sei tu a non voler capire, la mia "teoria" non è mai stata quella di sostenere che non c'è nessuna differenza, se rileggi più attentamente forse lo capisci meglio. Mi spiace di non averti dato la possibilità  di parlare solo di quello che volevi te, ma lo puoi sempre fare non te lo vieta mica nessuno! daniele


Grazie "o sommo"
Adesso vuoi vedere che dopo 132 post dicevamo la stessa cosa e non ce ne siamo accorti?
Incredibile!!!

Quando "riassumevo" le nostre presunte "posizioni" sull'argomento cosa leggevi tu?
Come mai hai replicato a tutto meno che all'argomento in questione?

Vogliamo trovare un punto d'accordo sull'argomento?

Vogliamo dire che:

Pur essendoci una strettissima parentela tra una "foto normale" ed una "pesantemente modificata" al computer non sono la stessa cosa e, soprattutto in certi generi di fotografia, potrebbe essere fonte di notevoli problemi di tipo "etico" se non specificato chiaramente.
Possiamo dire che rimane comunque un ottimo strumento "creativo" che fornisce all'utente infinite possibilita' di espressione consentendogli di comunicare i propri "messaggi" in maniera, fino a qualche tempo fa, inimmaginabile.
Il CONFINE tra questi due elementi e' difficile da stabilire anche per il fatto che, se fatto da mano esperta, non è palesemente riconoscibile e quindi ci si affida alla sola "onesta'" del fotografo.


Vabbe' io ho provatoa buttare giu' qualcosa di "costruttivo".....adesso ti/vi saluto.



Inviato: 23/7/2005 11:51
Jekoz On Line: "USA on the road"
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.....................
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Re: come tutelarsi dai laboratori
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Ciao, penso che l'unico modo per tutelarsi sia non frequentarli!

Sono sempre più convinto che dovevo comprarlo il processore,

www.fotoavventure.it/modules/n ... 303&forum=5#forumpost3383

così il laboratorio lo avrei fatto io...

A parte tutto, purtroppo, non ci si puà rivalere su nulla, contrattualmente in caso di smarrimento i laboratori sono tenuti solo a fornirti la stessa quantità  di rulli vergini... quantità , non qualità , naturalmente...
E' inutile anche inc....rsi, tanto il più delle volte il danno è fatto, la graffettata, rigata, etc. rimangono.

L'ultimo laboratorio che uso non è malaccio... gli adesivi con il codice che mi appiccicano quasi sempre sull'emulsione hanno un'ottima colla: riesco a staccarli senza che resti alcuna traccia...

Le uniche volte che sono riuscito, in qualche caso urlando, ad ottenere soddisfazione, riguardavano problemi di stampa, dove era palese una carenza qualitativa o una errata lavorazione: in questi casi rifanno la lavorazione e, in genere, la rifanno più o meno bene. Attenzione alla fine che fanno le stampe sbagliate, perché non sempre le restituiscono, in questo caso è bene farsele distruggere davanti ai propri occhi, non si sa mai...

Inviato: 23/7/2005 11:51
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
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Citazione:

jekoz ha scritto:
Questo e' quello che cerco di dire dall'inizio......oltretutto il mio esempio degli "elefanti rosa" non e' neppure il piu' calzante in quanto, come dicevi anche tu, palesemente "irreale".
I veri problemi possono arrivare quanto il FOTOMONTAGGIO produce un risultato "credibile" e in qualche modo "reale".......si poteva discutere per ore su una miriadi di sfaccettature del problema.....alla fine invece nonostante le argomentazioni super-forbite si e' riusciti a non parlare di nulla.....ma tanto la sua teoria e' che non c'e' differenza e quindi di che cosa doveva parlare?

Vabbe' ciao


ti rispondo solo perchè continui a chiamarmi in causa, questa tua ultima affermazione dimostra proprio che sei tu a non voler capire, la mia "teoria" non è mai stata quella di sostenere che non c'è nessuna differenza, se rileggi più attentamente forse lo capisci meglio. Mi spiace di non averti dato la possibilità  di parlare solo di quello che volevi te, ma lo puoi sempre fare non te lo vieta mica nessuno! daniele

Inviato: 23/7/2005 11:17
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come tutelarsi dai laboratori

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ciao a tutti, ho trovato qualcosa di analogo nel forum in "pessimismo e fastidio" di Jekoz, ma nel mio caso la domanda è più esplicita:

chi adopera formati superiori o addirittura il GF dalla maggioranza ritenuto uno standard professionale, quali strumenti possiede per rivalersi verso il laboratorio che danneggia un negativo ?
strisci, bruciature, emulsioni mal calibrate, pinzettature e affini ?

Ora che sto per approdare al formato superiore mi sto anche rendendo conto che non si tratta solamente di un esborso economico di tutto rispetto ( anche se una F6 costa egualmente un patrimonio ) ma anche di costo per scatto. Per non parlare degli aspetti legati "all'opera di ingegno" o come direbbe la SIAE il diritto d'autore.
E' infatti innegabile che se il MF spinge ad una maggiore ponderatezza prima dello scatto, il GF per i versi che conosciamo impone una preparazione ed una meditazione tali da rendere lo scatto o la singola pellicola il risultato di ore e ore di lavoro o di passione.
Esiste la possibilità  di rivalersi verso chi maneggia e tratta i nostri negativi o di coprire con una assicurazione il lavoro eseguito ?
Mi rendo conto che anche un risarcimento non potrebbe ripagare appieno la soddisfazione di aver fra le mani uno scatto ben riuscito e come tutti sappiamo "unico e irripetibile" ma varrebbe come segnale di responsabilizzazione verso coloro ai quali affidiamo i nostri lavori.

Non pensiate che mi ponga presuntuosamete questo problema solo perchè a breve armeggerà con la folding e per tanto mi senta il super mago del 4x5. Purtroppo quando mi sono sposato i 6 rulli di un amico fotoamatore ( quelle non ufficiali e di conseguenza le più simpatiche e spiritose ) sono andate bruciate dall'acido della macchina sviluppatrice. Gli hanno regalato 6 rullini nuovi e una manciata di scuse.

Inviato: 23/7/2005 10:47
le mie immagini su www.foto-art.it...
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Pamar5 ha scritto:
Ciao Jekoz, non vorrei deluderti ma penso proprio che anche discutendo per anni non si arriverà  mai a stabilire "quale è il confine" oltre il quale si parla di manipolazione e entro il quale si parla di intervento di ritocco consono. L'argomento è troppo troppo soggettivo. Non si tratta di matematica dove vi sono postulati e regole ferree ma siamo in un ambito troppo legato al personale, al gusto e alla sensibilità  di ciascuno.


Deludermi? Ma forse ho veramente quache problema comunicativo.
Io volevo solo contribuire alla discussione dicendo come suddivido io la questione.....come vedo IO "il confine". Poi c'e' stato quello che c'e' stato......alla fine pero' non mi si puo' venire a dire che si tratta di un "falso problema" e che non c'e' "non c'e' confine perche' non c'e'nessuna differenza", il "Prof." puo argomentare alla sua maniera quanto gli pare ma questa cosa non puo' essere accettata.



Citazione:

Dcan98bre ha scritto:
Stabilire quale sia il confine tra un semplice ritocco e una pesante manipolazione genetica di una fotografia è difficile,poichè ognuno di noi ha dei limiti differenti e soprattutto soggettivi,a causa dei quali non è possibile creare una legge universale valida per tutti e per qualsiasi situazione.


Forse mi spiego male.....io non voglio assolutamente pontificare su dove sia questo confine, eravamo qui per discuterne......hai ragione al 100% si tratta di un'argomento soggettivo e sarebbe stato bello parlarne normalmente.
Se leggi bene io quando ho espresso la mia "divisione" ho sempre specificato che e' la mia personalissima visione e la "discussione" col "Prof." e' scaturita per tutt'altro motivo.

Citazione:

Dcan98bre ha scritto:
Concordo comunque con jekoz quando afferma di dichiarare se una foto è stata manipolata pesantemente in modo da non "ingannare" l'osservatore,anche se non dovrebbe essere difficile per nessuno capire che è impossibile fotografare un elefante rosa a Bologna;ma nel mondo di oggi non si sa mai,meglio essere previdenti e fondamentalmente onesti.


Questo e' quello che cerco di dire dall'inizio......oltretutto il mio esempio degli "elefanti rosa" non e' neppure il piu' calzante in quanto, come dicevi anche tu, palesemente "irreale".
I veri problemi possono arrivare quanto il FOTOMONTAGGIO produce un risultato "credibile" e in qualche modo "reale".......si poteva discutere per ore su una miriadi di sfaccettature del problema.....alla fine invece nonostante le argomentazioni super-forbite si e' riusciti a non parlare di nulla.....ma tanto la sua teoria e' che non c'e' differenza e quindi di che cosa doveva parlare?

Vabbe' ciao

Inviato: 23/7/2005 10:31
Jekoz On Line: "USA on the road"
http://www.jekoz.net
.....................
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
Utente non più registrato
Ciao a tutti,
in effetti pamar5 non ha tutti i torti.
Stabilire quale sia il confine tra un semplice ritocco e una pesante manipolazione genetica di una fotografia è difficile,poichè ognuno di noi ha dei limiti differenti e soprattutto soggettivi,a causa dei quali non è possibile creare una legge universale valida per tutti e per qualsiasi situazione.
Concordo comunque con jekoz quando afferma di dichiarare se una foto è stata manipolata pesantemente in modo da non "ingannare" l'osservatore,anche se non dovrebbe essere difficile per nessuno capire che è impossibile fotografare un elefante rosa a Bologna;ma nel mondo di oggi non si sa mai,meglio essere previdenti e fondamentalmente onesti.

Inviato: 23/7/2005 9:22
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