Con imperdonabile ritardo ho finito di leggere il libro che Marco ha scritto sulla sua esperienza di "americoitaliano".
Beh, ho aperto una discussione ad hoc perchè gli voglio dire a chiare lettere che mi è piaciuto tantissimo!!!!

Ben scritto, divertente, arguto, mai banale ma soprattutto, alla fine, quello che mi è rimasto è proprio la percezione della sua sensazione di straniamento dopo tanti anni passati negli Usa, cioè alla fine ho capito in modo tangibile il suo stato d'animo, e se questo era uno degli obiettivi del tuo libro con me hai raggiunto un successo pieno!!

Ora, io non ho una conoscenza così approfondita della società  americana per poter fare dei paragoni su quello che hai scritto tu (anche perchè tra andare negli Usa da turista, come faccio io, e viverci, come hai fatto tu, c'è una bella differenza), però è talmente vera ed acuta la tua analisi di quella italiana che mi fido sulla parola!!

Solo alcuni "stream of consciousness", senza un nesso, piccole cose che mi venivano in mente mentre leggevo il tuo libro.

Mi ha molto colpito il tuo approfondimento del concetto di "responsabilità  individuale" nella società  americana, nonostante i tanti viaggi là  non era per me così evidente, ora molte cose mi risultano più chiare e molte esperienze vissute in prima persona le vedo sotto un'altra luce.

Il discorso degli scooter, mentre leggevo mi veniva in mente che anche Chris Jordan, durante il suo soggiorno in Italia, impazziva a vedere questi qui che si infilavano dovunque nel traffico, sui marciapiedi, era come se vedesse per la prima volta un marziano, era evidente che una cosa del genere negli Usa non esisteva e nemmeno era concepibile.

Molto bello il capitolo sulla sanità , e di cui ti ringrazio personalmente, nonostante tutti i guasti del sistema nazionale, e del nostro modo di concepire l'assistenza sanitaria, leggere certe parole è confortante...

Molto toccante invece il breve capitolo in cui descrivi quando avete restituito le vostre "green card", mi sono emozionato, ho percepito in prima persona tutta la "gravità " della vostra decisione...

Ah, dimenticavo, per chi volesse leggere il libro di Marco lo puà trovare a questo link:

www.resonantlink.com/americotaliano/index.htm


Io me lo sono stampato ed adesso è nella mia libreria personale!

BELLISSIMO!!!!!!!!!!!!!!!!!



MXA ma questo lo devi vendere in libreria, è STUPENDO!! Per mancanza di tempo finora ho letto solo le prime 40 pagine, e già  ho i crampi allo stomaco dalle risate (tralasciando ovviamente l'amarezza per la triste condizione del nostro paese...).

Vado subito a leggerlo

Merita davvero leggerlo, ho sparso la voce...
Ma mi ha messo in soggezione....io aspetto che si sia ambientato ancora un po' prima di domandargli che so...che ottiche usa,... altrimenti ho paura che mi rimetta il conto....
Si Marco, il capitolo sulla sanita' andrebbe divulgato...
Renzo

Grazie mille Marco, sono sinceramente felice del fatto che ti piaccia, anche perche' tu sei stato a contatto con la cultura americana (a dire il vero, "le culture americane") quindi ti e' piu' facile rapportarti con la mia esperienza.

Il discorso sulla sanita' e' per me importantissimo. Vedo una involuzione in Italia verso il modello americano, che ha ampiamente dimostrato di non funzionare a detta degli stessi americani. E nessuna personalita' politica qui che abbia il coraggio di discuterne in modo serio, cioe' non ideologico e fazioso.

Devo anche aggiungere che dall'11 settembre 2001 gli Stati Uniti sono cambiati e purtroppo in peggio. Io sono sopravvissuto due anni in California, ma non so se avrei resistito da qualche altra parte. Tira una brutta aria. Questo discorso con la fotografia ha un po' a che fare pero'. Oggi un poliziotto americano ti picchia sulla spalla mentre sei sotto il panno nero chiedendoti i documenti e perche' stai fotografando quel particolare edificio/monumento/stabilimento. Nella terra dove nessuno ti puo' fermare a meno che tu non sia in procinto di commettere un reato questo e' completamente anticostituzionale ma ormai succede spesso.

Prova a fare il Becher e fotografare un centrale nucleare con l'8x10 e poi mi dici

Citazione:

Caro Fer,

avevo pensato di pubblicarlo con un contratto per dare le royalties ad una onlus che avevo in mente. Per cui avevo contattato una decina di editori, grandi e piccoli ma <i> tutti noti </i>. Le risposte sono state le seguenti, ti <i> garantisco </i> che non sto distorcendo il contenuto in alcun modo.

1. <i>"Interessante, per 3000 euro glielo pubblichiamo in mille copie." </i>

2. <i>"Interessante, il problema e' che l'argomento e' gia' terra di conquista di alcuni importanti giornalisti."</i>

3. <i>"Interessante, pero' il suo nome deve diventare piu' noto per avere successo. Non potrebbe cominciare con il creare il personaggio dell'Americotaliano e portarlo per esempio a Zelig? Questo renderebbe il libro piu' commerciabile."</i>

4. <i>"Guardi, il libro cade in uno spazio poco interessante. Non e' comico, perche' ci sono argomenti trattati in modo serio, e non e' un lavoro accademico. Dovrebbe riscriverlo togliendo le parti piu' serie, oppure decidere di scrivere un vero e proprio trattato sociologico."</i>

5.<i>"Purtroppo stampare e promuovere un libro ci costa molto, possiamo permetterci solo di pubblicare cio' che ha sicuramente successo, per cui traduciamo libri esteri che hanno gia' sviluppato un mercato fuori dall'Italia."</i>

6. <i>"La prima cosa da fare e' mandarlo attraverso un proof reading serio. Questo e' un servizio che offriamo ben volentieri. Con un circa 2000 euro le possiamo ripulire il libro e poi discutere di una sua eventuale pubblicazione."</i>

Alla fine di questa esperienza ero confuso, considerato che passavo in libreria e trovavo in vendita "La Genesi della Vergine del Cero nella Puglia del '300", un libro che non mi colpiva come un bestseller micidiale. Considerato il piccolo successo che il libro aveva avuto on-line, nella mia piu' totale arroganza pensavo di poter vendere piu' copie della Vergine Pugliese. Ma magari mi sbagliavo, o qualcosa mi sfuggiva data la mia ignoranza dei meccanismi del mondo editoriale italiano.

Mxa/Marco

bhe Mxa non te la prendere troppo.
ti racconto un episodio che mi è occorso anni addietro.
Ero a colloquio con un capostruttura televisivo al quale proponevo una striscia quotidiana di musica classica ( programma che avevo precedentemente condotto con molto successo sia in radio che in televisioni minori ) e questi dopo essersi congratulato per la mia proposta, mi chiese se non disponessi di una orchestra da portare in studio per rendere il programma più appetibile.
"Maestro", mi disse " e se l'orchestra fosse composta da signorine ? belle ragazze giovani,....simpatiche,...ci penserebbe la nostra costumista a trovare il modo di valorizzarle elegantemente"
Risposi che esistevano su piazza un paio di orchestre tutte al femminile, ma forse non era proprio questo che intendeva il direttore di rete, perchè da li a poco mi disse:"maestro non serve che siano brave musiciste, ma piuttosto che abbiano bella presenza: ci pensiamo noi a mettere sotto la musica suonata bene"
avevo allora 25 anni ero pieno di entusiasmo e non seppi cosa rispondere.

Purtroppo questo è il quadro deprimente dell'editoria in Italia ... o sei uno dei soliti nomi noti oppure per essere pubblicato devi metterci dei soldi di tasca tua.

Questo è uno dei motivi per cui sono quasi scomparsi libri "Italiani" sulla fotografia , è molto più sicuro e meno costoso fare tradurre libri presi dal mercato USA oltre al fatto che fa molto più professionale un autore d'oltre oceano

Alessio

Citazione:

A 25 anni gli avrei risposto......certo certo lei mi sottoponga tutte le belle figliole io gli farà un audizione privata per ........"valutarle"

-----

A parte gli scherzi ora come ora il problema grossissimo non sarebbe neppure trovare i soldi per stampare il libro, con le stampe digitali i costi si sono abbassati e le copie che si devono stampare sono poche, se poi è un libro di solo testo ci sono ancora meno ostavoli........MA!!! il vero problema è distribuirlo in grio.....è li che bisogna appoggairsi a un editoria e loro sicuro non si fanno convincere facilemente.

Almeno questo mi è stato detto da un paio di aggenzie publicitarie con cui ho avuto a che fare......chiacchierando del piu o del meno davanti a un caffè

Ciao

Gerry

Citazione:

Scusa, puoi dirmi dove hai trovato il libro sulla Vergine del Cero ? Nelle librerie di Roma e' esaurito e ci sono lunghe liste di prenotazioni..
A parte gli scherzi, la Vergine Pugliese avra' pagato i suoi 2000 di proofing e 3000 di stampa e Amen. Oppure avra' acchiappato al volo qualcuna di quelle belle sovvenzioni pubbliche per opere di rilevanza culturale in ambito locale.. giusto qualche giorno fa mi e' capitata per le mani una pubblicazione dell'APT di Pisa, sovvenzionata dalla Comunita' Europea, con delle fotografie che facevano.. ...

Grazie Marco-Mxa
pensavo di essere il solo sfigato ad avere avuto dei rapporti surreali con le case editrici! Solo che purtroppo non tenuto le risposte ricevute....gemme di raro sapere.
Anche in Germania comunque non scherzano, meglio che in Italia comunque, a me un editore tedesco dopo che gli avevo proposto delle immagini per un libro di nudo mi disse che era tutto bello ma che ci voleva un po´ piu´ di azione e quindi mi suggeri di rifare il lavoro e che se volevo lui aveva uno sponsor che era interessato ....l´azienda in questione produce vibratori, falli ed armenicoli vari ...alla faccia dell´azione (il libro ho ritenuto opportuno non farlo).

Poi come dice Raffaello ci si sono anche messi gli enti pubblici a fare da editori stampando una marea di vaccate con i nostri soldi, di buono pero´ c´e´ da dire che hanno fomentato il circuito del regalo riciclato....quest´anno a Natale ho ricevuto un libro da un amico e sono certo (dal giro comune di conoscenze) che era lo stesso libro che io avevo smerciato 4 anni fa´ ricevuto a mia volta in dono da un tronfio assessore!!....ho gia´ pronto un regalo per il prossimo natale, devo solo cambiare giro!

Gerry ti hanno detto delle cose quasi giuste sulla distribuzione, il problema in Italia e´ che gli editori che distribuiscono sono pochi ed i piu´ si appoggiano a societa´ di distribuzione le quali ad onor del vero non si fanno grandi problemi su cosa distribuire (se tu proprietario di una libreria vuoi avere quel/i libro/i che sai che e´ ricercato e vendera´ viene "spinto" ad un acquisto anche di altri volumi....che sarai poi tu a dover vendere....pensa quando una societa´ di distribuzione ha 2/3.000 clienti....ha gia´ fatto fuori la prima fornitura) il problema e´ che loro si prendono una percentuale "pesante" sul prezzo di copertina, un´altra percentuale va´ all´editore il quale comunque di sicuro riesce a mungerti un pochino....risultato: editore guadagna, distributore guadagna, libreria guadagna (poco e magari indirettamente ma guadagna), tu autore (ad oggi sconosciuto) hai speso una barca di soldi....a questo punto ritengo piu´ sensato farsi stampare a proprie spese diciamo un 500/800 copie poi andare a montecitorio ed iniziare a lanciare i volumi (meglio se vestiti da intellettuale o da artista....mi raccomando poi la rilegatura)alle varie personalita´ politiche, e´ assolutamente garantita la presenza e la recensione sulla stampa nazionale.....per farla ancora piu´ furba basta dare un 2/300 euro ad un extra comunitario (ottimi i cingalesi a Roma) e si ha il vantaggio 1 di non avere subitanei problemi con le forze dell´ordine 2 spazio ancora piu´ evidente sulla stampa nazionale, se poi vi fate fare l´introduzione al vostro libro di paesaggi da un esponente ariano di un qualche ideologia piu´ a destra possibile.....beh ragazzi la seconda tiratura da 50.000 con diritti alla ristampa ve la fa´ la Mondadori....e allora si che si guadagna....forse

Roberto

Ciao Marco,
il fatto e' che oggi gli editori in Italia non pubblicano niente se non hanno gia' in tasca i soldi raccolti dagli "sponsor" della pubblicazione o non sono arcisicuri che il libro avra' successo. Spesso avviene che dopo avere riscosso i soldi degli inserzionisti e stampato il libro in migliaia di copie se ne fregano della distribuzione e il libro poi finisce tra i reminders a 2 o 3 Euro perche' oocupa posto in magazzino e in fase di bilancio, a fine anno, finisce tra le attivita'.
Poi e' un libro scomodo, perche' picchia a destra e a sinistra....
Ciao,
Renzo

Citazione:

ciao marco,
io il libro lo lessi qualche tempo fa e mi piacque molto. adesso avrei voglia di rileggerlo. sono daccordo che alcune parti andrebbero tagliate o riscritte, ma i commenti di questi editori sono assolutamente esilaranti, come la storia della vergine pugliese. secondo me dovresti mettere questo post in appendice
un abbraccio
f

Sono d'accordo con Fabiano, sarebbe un'appendice perfettamente in tono!

La tua esperienza matcha (!) perfettamente con quella di un mio amico, che scrive storie per ragazzi. Praticamente gli stessi "consigli" e richieste che hai citato... si è depresso un bel po'.

Che possibilità  ci sono di accordarsi con qualche libreria locale o anche qualche edicola ben piazzata come posizione? Le spese di auto-publishing non sono poi elevatissime (specie usando es. www.lulu.com) e la distribuzione potrebbe essere fatta "in casa"...

Fer

Ho letto il tuo testo e mi è piaciuto per la sua impronta ironica che media i contenuti seri e rende la lettura molto gradevole.

L'editoria è un'industria che pensa esclusivamente al guadagno; sono finiti i tempi degli editori illuminati, penso ad Einaudi, che facevano cultura. Oggi esistono case editrici che fanno cultura, senza dubbio, ma in ambiti estremamente specifici per temi o per appartenenze sociopolitiche: inutile dire che è parecchio difficile accedervi.
Sono tuttavia convinto che ci siano mezzi per far conoscere la propria opera, senza tuttavia guadagnarci, ma questo lo sai benissimo, visto che il libro in rete lo hai pubblicato...