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La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)
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Con l’avvento delle fotografie digitali, delle fotografie su pellicola digitalizzate e la diffusione di forum su internet dove postare gli scatti in attesa di commenti vari…….si è avuto un fenomeno incredibile: la mania e l’ossessione per la perfezione formale. E’incredibile ma uno dei commenti più frequenti e uno dei commenti al primo posto (a discapito di valutazioni estetiche o sui contenuti, sensazioni e sulla comunicativa) dei vari scatti postati è sulla precisione “geometrica” e formale delle fotografie. Capita spessissimo (posso testimoniarlo) di sentirsi dire solo valutazioni del tenore della seguente: “Bella però l’orizzonte pende leggermente verso destra”. Posso giurare che alla vista non si nota un bel niente (almeno io) e provando a misurare la presunta pendenza con PS ho trovato un valore di 0,85°. Incredibile. Non parliamo poi dell’ortogonalità o cose simili. Un angolo retto di DEVE essere di 90,0°, altrimenti non va bene. Che dire poi delle diagonali? Devono esserci ed andare da un vertice all’altro del fotogramma; così si vedono tagli del formato a volte talmente evidenti da risultare assurdi. Deve poi assolutamente essere rispettata la regola dei terzi, altrimenti….e per farlo via di tagli e taglietti di formato. Quindi: se una fotografia è: perfettamente in bolla – perfettamente ortogonale – con diagonali perfette – segue perfettamente la regola dei terzi = allora è stupendamente eseguita ed eccelsa……..il contenuto? Chi se ne frega.

Marco


Inviato: 3/5/2011 16:18
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)

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Bravo Marco, bell'argomento.

Tu fai un certo numero di affermazioni che io condivido pienamente, anche se non avendo mai frequentato alcun circolo fotografico magari questi comportamenti deviati di cui parli erano (sono) presenti anche li'. Quindi internet non farebbe che amplificare brutte abitudini gia' presenti nella fotografia chimica che non hanno molto a che fare con la fotografia digitale per se. (Nota il condizionale. Propongo solo una interpretazione alternativa.)

Oltre a quanto tu dici pero' ci sono forse anche altre dinamiche in gioco.

Considera infatti questi due potenziali commenti ad una foto, nota bene entrambi negativi:

1. "Non mi piace, le verticali sono cadenti."

2. "Non mi piace, non condivido la tua scelta di far cadere le verticali."

C'e' una enorme differenza tra i due commenti. Nel secondo c'e' critica ma rispetto per il fotografo, nel primo si da per scontato che il fotografo e' un incapace.

Nei forum trovi nella stragrande maggioranza dei casi la prima versione. Questo con il digitale non ha niente a che vedere, io penso. E' l'aggressivita' (e --- perdonami --- scortesia) che anima molti forum. Non conoscendo chi c'e' dietro all'avatar si parte dal presupposto che sia un cretino, quando si potrebbe benissimo partire invece dal presupposto che sia un esperto. Anche su questa scelta (solo?) apparentemente curiosa ci sarebbe da ragionare.

Come dicevo, un gran bel tema.



Inviato: 3/5/2011 18:09
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)

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la perfezione formale non vuole dire necessariamente chi se ne frega del contenuto. se ti servono un buon cibo sopra un cartone anzichè in un bel piatto secondo me fa la differenza.
tornando alle foto, credo che forse si deve distinguere di che foto si tratta.
per la fotografia di architettura anche 0,85 percento di orizzonte storto a me dà fastidio. lo stesso dicasi delle linee cadenti se cadono, scusa la ripetizione, in modo casuale.
non è che una foto corretta geometricamente sia eccelsa di per se, ma parità di contenuto la preferisco corretta dal punto di vista formale.
questo è il mio pensiero per quello che riguarda la fotografia di architettura che sia digitale o analogica.
se parliamo invece di fotografia di reportage o altri generi allora tutto ciò che ho scritto può anche non valere nulla.

ciao

Inviato: 3/5/2011 18:34
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)
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Citazione:

Mxa ha scritto:
Quindi internet non farebbe che amplificare brutte abitudini gia' presenti nella fotografia chimica che non hanno molto a che fare con la fotografia digitale per se. Oltre a quanto tu dici pero' ci sono forse anche altre dinamiche in gioco.


Senza dubbio vizi e virtù non nascono con una determinata tecnologia, ma sicuramente vengono amplificati. Mi spiego: se era laborioso ottenere talune caratteristiche (corpi mobili, obiettivi decentrabili, precisione nel posizionare la macchina e prepareazione accurata in fase di scatto) ora il tutto può essere fatto (da molti, diciamo moltissimi)con un pizzico di perizia sul file "a posteriori". Ora succede che molti una volta imparate 4 o 5 regolette compositive sfornino giudizi solo su tali fattori ed ignorino altre cose ben più importanti. Almeno, questo è il mio pensiero. Mi è capitato di vedere scatti di indubbio spessore concettuale e/o a livello di contenuti impietosamente bocciati e giudicati sbagliati per una lievissima imprecisione (NB: non foto architettoniche).

Citazione:

Considera infatti questi due potenziali commenti ad una foto, nota bene entrambi negativi:

1. "Non mi piace, le verticali sono cadenti."

2. "Non mi piace, non condivido la tua scelta di far cadere le verticali."

C'e' una enorme differenza tra i due commenti. Nel secondo c'e' critica ma rispetto per il fotografo, nel primo si da per scontato che il fotografo e' un incapace.


Perfettamente d'accordo. Condivido la tua affermazione al 100%


Citazione:

Questo con il digitale non ha niente a che vedere, io penso. E' l'aggressivita' (e --- perdonami --- scortesia) che anima molti forum.


Come ho detto prima concordo. Non è il digitale la causa scatenante. Lo dico io che ne sono un fiero sostenitore.....Penso che sia un atteggiamento presente da prima ma che ha subito una accelerazione a causa del rapido diffondersi di "possibilità" prima più chiuse. Mi viene da pensare: quanti prima erano iscritti ad un circolo fotografico rispetto a quanti ora postano (e commentano) in rete? Quanti avevano obiettivi decentrabili o possibilità di operare in un certo modo? Quanti ora hanno un PC e un programmuccio per croppare e/o "raddrizzare"?
Leggere ed imparare due regolette in rete è ben diverso da leggere ed approfondire su un testo. Improvvisarsi è una cosa, capire e comprendere a fondo è un altro paio di maniche.

Marco

Inviato: 3/5/2011 22:33
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)
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Citazione:

archifoto ha scritto:
la perfezione formale non vuole dire necessariamente chi se ne frega del contenuto. se ti servono un buon cibo sopra un cartone anzichè in un bel piatto secondo me fa la differenza......


Vero, ma questo ha un suo peso unicamente per alcune tipologie ben precise. In altri casi direi meno.
Tra l'altro io preferisco un buon cibo sopra un cartone che una %(&/££$ in un bel piatto.........l'ideale sarebbe un buon cibo in un bel piatto............il brutto è che spesso si porge estrema attenzione più al piatto che al cibo in esso contenuto.

Marco

Inviato: 3/5/2011 22:44
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)

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E infatti Pamar ho scritto che questo è il mio parere sulla fotografia di architettura e non altri generi.
Ma se uno si picca di essere fotografo (o artista) perchè non può servire il buon cibo nel bel piatto? ciao

Inviato: 4/5/2011 9:32
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)
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Ciao Marco,
sono tra quelli che riconoscono pari dignità alla forma ed al contenuto; cerco di preoccuparmene quando fotografo e quando scrivo ... senza successi, nell’uno e nell’altro caso, purtroppo .

Ritengo che un buon contenuto presentato in una pessima forma rischi di perdere valore o addirittura, non compreso, passi inosservato.

Detto ciò, bisogna considerare che è ben più facile dare giudizi sulla forma perchè si può far riferimento a regolette codificate ed abbastanza oggettive; insomma, un giudizio sul rispetto delle regole formali potrà essere formulato anche dal dilettante fresco di corso, che sarà ben felice di farlo perchè in questo modo dimostra a se stesso di aver appreso la lezione.

Posso inoltre immaginare che tra tutti quelli che frequentano le comunità virtuali, per mere leggi della statistica, il numero di appassionati che si fermano allo stadio di “dilettante fresco di corso” sia ben più alto di quelli che consolidano la propria cultura fino a poter dare giudizi articolati e completi.

Questo per dire che il fenomeno da te denunciato è, secondo me, più attribuibile alla diffusione delle grandi comunità virtuali accessibili a tutti che non alle tecnologie fotografiche; possiamo definirla una conseguenza del "villaggio globale”.

Per fortuna, qui sul nostro forum, mi pare che i giudizi siano di solito ben bilanciati.

A presto.

Fabio

Inviato: 4/5/2011 11:08
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)
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Condivido pienamente le cose dette da Marco, soprattutto quando parla di "ossessione" della forma compositiva. La fotografia secondo me è soprattutto espressione artistica, le regole sono state fatte a posteriori, come nella pittura, per codificare delle linee guida seguendo le quali il prodotto può risultare gradevole, ma questo rapporto non deve rovesciarsi altrimenti la creatività cede il posto al "manierismo". Non conosco e non ho mai voluto conoscere le "regole" compositive perchè reputo che se ho presentato una foto non interessante o sgradevole vuol dire semplicemente che la "mia" sensibilità creativa e compositiva non è gradita al pubblico a cui l'ho presentata oppure che il mio sguardo è strabico per cui me ne sto da solo; non faccio mai una foto seguendo le regole che la possono rendere gradevole e stilisticamente corretta. Certo che come nella pittura bisogna conoscere la tecnica con cui utilizzare gli strumenti, ma questo non c'entra con la composizione (se una foto è totalmente sottoesposta o sovraesposta vuol dire soltanto che uno non sa usare la macchina fotografica).
Deve essere semplicemente lo sguardo dell'autore a decidere se il fotogramma rappresenta correttamente quello che vuole rappresentare o comunicare. Senza altri discorsi posto due fotogrammi (in sè una rappresentazione banale). Nel primo avevo dato un taglio che a prescindere dalle regole non mi soddisfaceva perchè avevo la sensazione sgradevole di un eccessivo ingombro della vera da pozzo, ho optato per una composizione che "per me" era più soddisfacente. A posteriori posso dire che il migliore effetto compositivo è dato dal fatto che un’ulteriore massa chiara del divanetto all'estrema destra mi bilancia in modo più equilibrato la massa preponderante del pozzo. Me lo hanno detto gli occhi e il cervello dandomi un sunto estetico più appagante, non ho seguito regole che non conosco!
Questo vale ad esempio anche per le linee cadenti, se l'effetto è sgradevole è l'effetto che me lo dice, non la regola, questa al più può codificare che generalmente è più gradevole una foto in cui non ci sono linee cadenti. Non è detto però che una foto sia da buttare perché ha le linee non sono in regola, e posto un fotogramma che mi piace (non perchè l'ho fatto io) per la luce sull'acqua, la trasparenza dei gradini sommersi, i giochi di luce sulla gondola, che sicuramente farebbe inorridire il purista.
Pino

Allega:



jpg  Tessar corte1.jpg (244.62 KB)
2184_4dc12466bdbc4.jpg 806X806 px

jpg  Tessar corte2.jpg (259.74 KB)
2184_4dc12479d37b8.jpg 806X806 px

jpg  Novar B&W.jpg (275.22 KB)
2184_4dc12497e8cf4.jpg 806X807 px

Inviato: 4/5/2011 12:04
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)

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Citazione:

archifoto ha scritto:
...
Ma se uno si picca di essere fotografo (o artista) perchè non può servire il buon cibo nel bel piatto? ciao


Io penso che quasi tutti siano d'accordo con questa affermazione, io certo lo sono. Secondo me la controversia nasce quando si ribaltano i termini della questione, e cioe': si puo' concepire una fotografia con un'estetica che coinvolga solamente il cibo ed ignori il piatto? Io penso assolutamente di si, ma spesso mi sento in forte minoranza, e magari ho pure torto.

Se la fotografia ha (per motivi storici, artistici, economici, etc) una componente irrinunciabile di quello che gli americani chiamano "craftmanship" (diciamo "artigianato", ma e' una pessima traduzione) ecco che focalizzarsi solamente sul cibo trascurando il piatto andrebbe contro all'essenza della fotografia stessa.

Io non me ne preoccupo e tiro avanti per la mia strada, anche perche' penso che i confini tra le varie espressioni figurative siano stati travolti da tempo, ma convivo comunque con un sano e ragionevole dubbio.


Inviato: 4/5/2011 12:19
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)

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Pino un giudizio non richiesto e quindi puoi anche mandarmi a quel paese senza complimenti.
A mio parere la foto tessar corte 2 ha alcuni difetti.
I lati della porta non sono paralleli ma un po' convergenti in basso, in unmodo leggero ma quel tanto che basta per essere notato.
Il pozzo è un po' troppo presente ed insieme alla piccola pianta in angolo destro mi rendono più difficoltosa la percezione di questo spazio.Sono come ostacoli che il mio occhio si trova davanti e fatica ad entrare.
Sono pure impressioni sulla forma e non sul contenuto, nel senso che io in quello spazio mi sarei mosso in altro modo.
La gondola mi sembra più efficace poichè in quel tipo di foto non si va certo a guardare le linee cadenti.
ripeto è un mio modo di vedere e non la regola aurea. ciao


Inviato: 4/5/2011 15:10
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)
Utente non più registrato
Archifoto ciao. I pareri su qualsiasi cosa io posti sono da me sempre graditi perchè penso che si frequenta questo spazio per rapportarsi con gli altri, altrimenti si starebbe per conto proprio. Ho postato questa immagine a titolo didascalico non per dire che è bella (anzi) ma per dire che è meglio dell'altra. Sono quindi d'accordo con quello che dici, tra l'altro questa corte veneziana è di per sè molto bella perchè sulla sinistra c'è un piccolo porticato di bellissime proporzioni ma non ti saresti mosso tanto nenche tu perchè l'ho fatta attraverso un cancelletto. Non volermene se preciso adesso quello che avrei dovuto precisare e anzi ti ringrazio comunque per l'osservazione comunque utile.
Ciao.

PS. Mi sembra di aver capito tempo fa che Orso conosce Venezia nei dettagli e forse la riconosce.

Inviato: 4/5/2011 16:42

Modificato da RolleiPino su 4/5/2011 17:24:25
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)

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beh hai ragione Pino se l'hai fatta attraverso un cancello non ci si può certo muovere a cercare l'inquadratura e anche io in quel caso avrei lasciato le mie linee dritte andate chissà dove...
ciao

Inviato: 4/5/2011 17:38
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)

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Ciao a tutti, cerco di essere un po' provocatorio...
Ma questo genere di criteri di giudizio non appartiene generalmente ad un mondo da manuale fotoamatoristico un tantino paludato...?
Vedi "Il manuale del fotografo", oppure "Fotografare con colori chiari" oppure "Fotografare i bambini" oppure "Fotografare i tramonti" oppure "Fotografiamo insieme" etc etc..
Ho la sensazione che questo "circolo vizioso" sempre è esistito e sempre esisterà, al di là della tecnologia fotografica in gioco. Tanto vale lasciarlo bollire nel suo brodo e riderci sopra...
CIAO!!


Inviato: 4/5/2011 19:18
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)

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In questi ultimi anni sto macinando e guardando tante di quelle foto dal ritratto, alla paesaggistica, al pubblicitario che forse ho perso un po' l'orientamento.
Sto scambiando più informazioni possibile con gente che ci laovora e o pubblica qualche mostra.
(Infatti è da parecchio tempo che non faccio foto paesaggistiche, ma fotografo persone ed eventi, facendo qualcosina anche in studio.)

Mi ricordo sempre una frase ricorrente .... la fotografia è cultura.
Cultura individuale (storica e intelletuale), cultura tecnica, cultura visiva, ecc...
Mentre una volta giudicavo con un punto di vista piuttosto ristretto, mi rendo conto che ora macino fotografie che prima non capivo, lavori che magari non mi piacciono li guardo lo stesso perchè toccano un discorso interessante e faccio mio tutto ciò che posso assimiliare.
E' difficile giudicare e comunque sia si da solo un punto di vista soggettivo ....

Più mi addentro nella fotografia più mi rendo conto di essere piccolo.

... "Ma se uno si picca di essere fotografo (o artista) perchè non può servire il buon cibo nel bel piatto? ciao ... "

Cosa intendi per cibo e cosa intendi per piatto nella fotografia?

Inviato: 4/5/2011 21:07
...
Luca
.......
http://www.lucacazzanelli.it ...
L'essenziale è invisibile agli occhi....................
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)

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Mi trovo a condividere appieno l’intervento di FabioBi.
A volte mi chiedo se alcune foto di autori famosi, apprezzate per il contenuto, presentato però in una forma se vogliamo discutibile, risulterebbero migliori se formalmente più curate, o se quell’infrangere le regole fa parte della forza dell’immagine che in parte le deriva da una qualche forma di trasgressione. Ovviamente non mi riferisco a diagonali, regole dei terzi, sezioni auree o altre regolette compositive, ma piuttosto ad ortogonalità o immagini un po’ storte laddove, personalmente, non riesco a recepire il valore aggiunto di queste cose che mi appaiono solo come difetti.


Citazione:

RolleiPino ha scritto:
PS. Mi sembra di aver capito tempo fa che Orso conosce Venezia nei dettagli e forse la riconosce.

E' la corte di Ca' Verardo in calle Castagna, tra la Ruga Giuffa e il Ponte Storto, quello (qui non ne sono certo al 100%) dal quale hai fatto le foto dell'ultimo 3d

Inviato: 5/5/2011 8:43
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)
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Complimenti Orso...qualcosa mi dice che siamo compaesani!
Comunque sono d'accordo anch'io con Fabio, te, Archifoto ecc. sul fatto che un po' di rigore compositivo ci vuole, secondo me anche senza regole, basta affidarsi all'occhio..se c'è.
Ciao

Inviato: 5/5/2011 9:07
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)
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Per quanto ne so, conoscere la grammatica non ha mai fatto male a nessuno.

Dopodichè, se uno ha qualcosa di valido da raccontare, può anche essere che finisca per diventare un bravo scrittore, o un giornalista o un buon avvocato e via esemplificando. Altrimenti, farà comunque una bella figura quando si troverà a discorrere nella vita di ogni giorno, anche solo mentre va a fare la spesa, per dire.

Ma se non conosce la grammatica, potrebbe pure essere un genio (e che questo sia possibile, mi permetto di dubitarne), in ogni caso avrebbe limitati mezzi espressivi e formali per poterlo dimostrare.

Poi, che i veri artisti siano in grado di superare i limiti della grammatica imposta e creare un loro proprio stile o addirittura un loro linguaggio (penso per esempio a Gadda) e fare così evolvere anche le capacità espressive di tutti, è verissimo. Ma intanto conoscono perfettamente la grammatica di partenza. Ed in ogni caso, gli artisti veri non sono mai una merce troppo abbondante. La maggior parte di quelli che si ritengono tali, sono degli illusi.

Inviato: 5/5/2011 9:17

Modificato da luciano su 5/5/2011 14:39:28
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)
Utente non più registrato
Caro Luciano, se è per quanto riguarda il sottoscritto, non si reputa sicuramente un genio, anzi anche se fotografa da una vita (e ha 60 anni), dice spesso anche qui che ha sempre qualcosa da imparare.
Posto delle foto scattate con mezzi antidiluviani rispetto a quello che c'è anche per dire a chi ha pochi mezzi che si può fare qualcosa di discreto cercando di tirar fuori il 100% da quello che si ha invece del 10% da attrezzi stratosferici che a volte sono sovradimensionati anche per un professionista, non certo per dimostrare genialità che non ho (ma sono in buona compagnia) o perchè sono foto "artistiche".
Riguardo alla grammatica, se vai a rivedere i disegni delle grotte di Lescaux, chi ha disegnato sapeva istintivamente come distribuire il colore sul corpo degli animali per dare loro tridimensionalità, non credo che ci fossero pubblicazioni mirate allo scopo all'epoca. Non conosco la regola dei terzi, ma spesso mi dicono che nelle mie foto si nota una certa attenzione alla composizione (forse studiando storia dell'arte a suo tempo qualcosa mi è rimasto da quello che ho visto). Pretendere di fare una foto seguendo "regole" porta inevitabilmente ad un appiattimento manieristico che fa si che si vedano in giro foto che sembrano tutte uguali come certi ritratti da studio dove l'unica cosa che cambia è il soggetto. La grammatica a cui ti riferisci è strumento di lavoro, è quello che per chi fotografa ad esempio con pellicola è la conoscenza del supporto, le sue caratteristiche, lo sviluppo ecc. e nel digitale il comportamento del sensore. Quelli sono strumenti e bisogna conoscerli per forza.
Ciao

Inviato: 5/5/2011 10:24
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)
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Ciao a tutti,
il mio intervento iniziale ha espresso una pressi molto diffusa attualmente. Probabilmente il titolo era fuorviante (colpa mia) ed il digitale non è l’elemento “responsabile”.
Puntualizzo anche che serve un’indubbia perizia tecnica di base, perché anche le migliori idee se non supportate da un adeguato “saper fare” ne escono con le ali tarpate.
Dicevo che noto, attualmente, un’accresciuta tendenza a rimarcare e sottolineare unicamente alcuni aspetti solo tecnici e, fra l’altro, solo quelli basati su 3 regolette e basta. Nulla (o poco, molto poco) circa aspetti diversi quali il contenuto, il “perché”, il significato, la comunicativa ecc…Come ho detto prima una fotografia profondissima riguardo al contenuto e alla comunicatività può essere impietosamente bocciata per un difetto tecnico insignificante nel contesto (attenzione, non parlo di architettura). Forse tale prassi, indubbiamente sempre esistita, si è accresciuta a dismisura con l’avvento di strumenti e vie di condivisione che hanno amplificato i numeri e le possibilità.

Marco

Inviato: 5/5/2011 10:36
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Re: La perfezione: mania (o ossessione) dell’era digitale (o delle fotografie digitalizzate)
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Che le pitture rupestri siano un qualche cosa di puramente istintivo, nato come d'incanto dall'ispirazione momentanea di un qualche neolitico cacciatore nelle ore di pausa tra una battuta di caccia ed un'altra, mi pare altamente improbabile.
Le poche pitture rimasteci sono forse un'infima parte di quelle che erano presenti all'epoca. E la loro realizzazione è con ogni probabilità il risultato di alcune decine di migliaia di anni di esperienze precedenti. Innumerevoli tentativi ed errori che hanno portato lentamente a selezionare certi modelli, che ancora ci colpiscono per la loro freschezza ed efficacia, ma che non devono perciò indurci a credere di essere nati così, di botto, dal nulla.
Un pò come l'abilità di scheggiare la selce fino ad ottenerne perfette punte di frecce ed altri utensili, non è certo stata raggiunta da un giorno all'altro, ma è transitata attraverso le esperienze e le conoscenze di innumerevoli generazioni, prima di approdare ad una tecnica riconosciuta, consolidata e praticamente perfetta, almeno fino alla scopeta dei metalli che ha aperto tutta un'altra e lunghissima storia.

E' vero che all'epoca non esistevano testi di grammatica, nè linguistica, nè tantomeno figurativa.
Ma quella che io definisco grammatica, non è un manuale di regolette fine a se stesse, vuote, vetuste, imposte dall'esterno come un ricettario da applicare acriticamente. Io intendo invece proprio quello sforzo continuo ed attivo che in tempi a volte lunghissimi, porta a riconoscere ed a selezionare come migliori, più efficaci, più aderenti allo scopo, certi modelli espressivi rispetto ad altri.

Rollei Pino dice di ignorare la regola dei terzi. Può essere che non la conosca nella sua formulazione verbale, ma è un fatto che non c'è foto da lui postata in cui non se ne riconosca l'applicazione pratica. E non perchè lui voglia seguire la regola, ma solo perchè un'immagine è più efficace se la regola viene applicata. Ormai fa parte del nostro inconscio iconico e la applichiamo automaticamente, quando sentiamo che una inquadratura "funziona" meglio di un'altra.
Ci vorrebbe per l'appunto un genio per trovare una regola comunicativa diversa ed ancora più efficace. Ma di tali geni, come dicevo nell'intervento precedente, ce ne sono davvero pochissimi.

Inviato: 5/5/2011 12:35

Modificato da luciano su 5/5/2011 14:33:17
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