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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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20/8/2008 18:11
Da Roma
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Bene per l'acqua demineralizzata allora (credevo che il PH super acido potesse influire negativamente).
Comunque una prova con agitazione per 10/15 secondi ogniminuto voglio farla, cosi' da essere certo di non avere differenze nella grana.
Anch'io sviluppo a 30 gradi, con uno scarto di + o - mezzo grado, anche se devo dire che per un rullo sono andato sotto di quasi due gradi per tre o quattro minuti circa e il negativo sembra non aver subito danni.
Ah dimenticavo, uso anche l'indicet diluito 1+19 per 20 secondi subito dopo lo sviluppo (come da istruzioni nel libretto della tetenal), seguito con un risciacquo con acqua prima di passare allo sbianca.
Fer, se ne hai voglia e tempo prova anche tu la rotazione continua (ma molto lenta/dolce), a me sembra di aver ottenuto ottimi risultati.
Mi piacerebbe poter provare anche la stampa analogica ma tempo e spazi per ora non lo permettono, mi accontento della scansione.

P.S.: Diro' anche un'eresia, ma da quando ho scoperto il software epson scan, che ho usato per le ultime scansioni, ho messo da parte silverfast. Con i profili dei negativi di quest'ultimo non mi ci sono mai trovato bene. Con Epsonscan non aggiungo alcuna correzione ed ottengo finalmente un incarnato perfetto.


Inviato: 22/4/2012 17:01
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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22/11/2007 19:21
Da Mestre
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Alla fine ce l'ho fatta.
Come apprendista stregone ho prodotto una prima serie di negativi a duplice sensibilità (nel senso di metà fotogramma lievemente più scuro) ed una seconda serie decisamente accettabile.
Nel primo (primissimo per me) caso ho esagerato, caricando 2 rullini sulla spirale jobo (quella col fermo rosso); Portra 160 in Rolleiflex 2.8F (in ossequio al mio mentore chimico-informatico veneziano); Kit Tetenal a 38°C in rotazione continua con tank orizzontale; rispetto rigoroso della procedura, compreso il preriscaldamento. Tento di postare il risultato, ma le mie abilità informatiche sono assimilabili a quelle di sviluppatore.
Nella seconda e più fortunata circostanza: Extar 100 in BessaII (tanto dovevo a RolleiPino), Tetenal a 30°C con risciacquo dopo lo Sviluppo Colore e Sbianca/Fissaggio prolungato (come suggeritomi). Risultati decisamente soddisfacenti, almeno rispetto ai negativi colore Bessa che di solito mi restituivano i laboratori. Probabilmente i tempi di lavorazione allungati compensano i piccoli errori procedurali. Anche qui tento di postare le immagini: speriamo bene.
Utilissime le informazioni ricavate dal forum.
Proseguo con le prove; sono fortemente tentato dal negativo colore 4x5".
Saluti
Carlo

Allega:



jpg  PortraRollei.jpg (67.20 KB)
1341_4f9433ab8c045.jpg 580X580 px

jpg  EktarBessa.jpg (111.44 KB)
1341_4f9433c179686.jpg 735X455 px

Inviato: 22/4/2012 18:39
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41
Utente non più registrato

Inviato: 22/4/2012 20:25
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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22/6/2009 11:34
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Citazione:

6X7 ha scritto:
Bene per l'acqua demineralizzata allora (credevo che il PH super acido potesse influire negativamente).
........
prova anche tu la rotazione continua (ma molto lenta/dolce), a me sembra di aver ottenuto ottimi risultati.


Non so dove tu abbia letto che il pH (meglio scriverlo così ) dell’acqua demineralizzata è superacido… ma ti assicuro che per l’acqua del rubinetto, per l’acqua demineralizzata, per l’acqua deionizzata, per l’acqua distillata, per l’acqua bi-distillata, ecc. ecc., è sempre uguale a 7.

L’unica cosa di cui si accorge una pellicola durante l’agitazione, è il ricambio di liquido sulla sua superficie.
Che questo avvenga per rotazione, per capovolgimento, per ricircolo mediante pompe, per gorgogliamento di gas inerte (questi due ultimi sistemi, generalmente abbinati, sono quelli impiegati nelle sviluppatrici professionali), ecc. ecc., i risultati non cambiano.

Inviato: 22/4/2012 22:17
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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20/8/2008 18:11
Da Roma
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Hai ragione orso "pH" , purtroppo di chimica ci capisco poco, pero' l'acqua che ottengo dall'impianto a osmosi inversa esce con pH 5 (misurato non letto). Per un attimo ho pensato che uno dei chimici del kit C-41 potesse aver bisogno di un ambiente alcalino (passami il termine, intendo un pH superiore a 7) per poter lavorare bene...
L'importante e' sapere che le variazioni di pH non incideranno sui negativi

andrea

Inviato: 22/4/2012 22:59
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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22/6/2009 11:34
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Il fatto che abbia un pH leggermente acido è dovuto al fatto che discioglie un po' dell'anidride carbonica dell'aria formando acido carbonico, un acido debole che si dissocia ed aumenta leggermente la concentrazione degli ioni idrogeno.
Un pH 5 è comunque "leggerissimamente" acido, e non influisce certo sulle reazioni dei chimici durante lo sviluppo.

Inviato: 22/4/2012 23:24
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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20/8/2008 18:11
Da Roma
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grazie!!

Inviato: 22/4/2012 23:31
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41
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Da lombardia
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Ehi, vi rendete conto che cominciamo ad essere un certo numero a farci lo sviluppo negativo colore in casa? Non è mica banale, questa cosa

Poi, se oltre a passare i negativi allo scanner, qualcun altro volesse togliere le ragnatele dall'ingranditore e tentare la via della stampa colore tradizionale...


Inviato: 23/4/2012 0:05
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"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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"la via della stampa colore tradizionale" detta cosi' mi alletta ancor di piu' (suona molto zen)
Luciano, a dir la verita' e' dall'estate scorsa che ci penso, se riuscissi a trovare un po' piu' di tempo...

Andrea

Inviato: 23/4/2012 0:24
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41
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E confido sul fatto che più testimoniamo tutti insieme che non è scienza missilistica, ma una procedura perfettamente alla portata di chi già sviluppa BN, più saremo!

Riguardo la stampa con ingranditore, è totalmente impossibile per me (per motivi di spazio, tempo e... voglia ) ma penso anch'io possa essere una bellissima soddisfazione.

Fer

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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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Posso portare un incoraggiamento: a 16 anni stampavo il colore con un Durst C35, con ottimi risultati. E poi, come allora diceva un mio amico: "se ci riescono le macchinette automatiche per foto tessera agli angoli delle strade, perché non dovremmo saper fare di meglio?"

Inviato: 23/4/2012 6:12
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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luciano ha scritto:
Poi, se oltre a passare i negativi allo scanner, qualcun altro volesse togliere le ragnatele dall'ingranditore e tentare la via della stampa colore tradizionale...

Sì, sì, bella idea… basta termostatare bene i bagni (a mio avviso è ancora più importante che con lo sviluppo del negativo perché eventuali dominanti in fase di stampa… te le tieni), fare i provini (difficilmente con un solo provino si ottiene ciò che si vuole, a meno di essere di bocca buona), lavorare al buio o con luci di sicurezza che… non fanno luce, accontentarsi del contrasto che viene fuori, spuntinare poi coi colori ad acqua e il pennellino,… bèh, auguri!

Inviato: 23/4/2012 13:21
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41
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orso ha scritto:
Citazione:

luciano ha scritto:
Poi, se oltre a passare i negativi allo scanner, qualcun altro volesse togliere le ragnatele dall'ingranditore e tentare la via della stampa colore tradizionale...

Sì, sì, bella idea… basta termostatare bene i bagni (a mio avviso è ancora più importante che con lo sviluppo del negativo perché eventuali dominanti in fase di stampa… te le tieni), fare i provini (difficilmente con un solo provino si ottiene ciò che si vuole, a meno di essere di bocca buona), lavorare al buio o con luci di sicurezza che… non fanno luce, accontentarsi del contrasto che viene fuori, spuntinare poi coi colori ad acqua e il pennellino,… bèh, auguri!


Vabbè, vabbè...può anche bastare la stampa ibrida (non per me che non ho un buon scanner, però )...

Inviato: 23/4/2012 15:42
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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27/12/2009 22:59
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Mi sembra un peccato sviluppare i negativi in proprio e poi scannerizzarli,la tecnica è si potrebbe dire ibrida ma i risultati guardandoli sono digitali nella freddezza dei colori,allora tanto vale scattare direttamente in digitale.
Se poi invece si vogliono i bellissimi colori analogici si deve passare per la lampadina e i filtri dell'ingranditore

Allega:



jpg  Roma 001.jpg (86.76 KB)
2005_4f9c82de5950d.jpg 752X1056 px

jpg  Roma 011.jpg (101.47 KB)
2005_4f9c8303b84a5.jpg 752X896 px

jpg  Roma 008.jpg (127.04 KB)
2005_4f9c831bcc047.jpg 768X1056 px

jpg  Roma 014.jpg (80.57 KB)
2005_4f9c8358e3470.jpg 736X896 px

jpg  Roma 018.jpg (84.34 KB)
2005_4f9c8372b1003.jpg 752X1008 px

Inviato: 29/4/2012 1:55
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41
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Questa è una tua personalissima opinione; vivaddio le opinioni sono tante, variegate, e tutte degne del massimo rispetto.

Fer

Inviato: 29/4/2012 12:59
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41
Utente non più registrato
Scusami Effellara, non riesco a connotare queste scansioni, sono da negativo o da stampa?. In ogni caso c'è qualcosa che non va perchè hanno basso contrasto, bassa definizione e dominanti che vanno dal giallo al verde al bleu.

Riguardo al sistema misto secondo me non è proprio com dici perchè io la differenza la vedo e come fra uno scatto in digitale e uno da pellicola scansionata. Non sono così tecnico da dirti perchè ma non credo che si possa fare la diretta equivalenza fra digitale e scansione da pellicola.
Pino


Inviato: 29/4/2012 14:04
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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le scansioni sono da stampa in camera oscura,le dominanti colore sono fatte apposta,non so' perchè hanno bassa definizione,non sono bravo con lo scanner ma i colori sono INCONFONDIBILI,sono quelli della stampa in camera oscura,e sono diversissimi secondo me da quelli in digitale e quelli da scannerizzazione di pellicola.Sono colori più "pastello"
al contrario dei freddi metallici del digitale.
Ciao

Inviato: 29/4/2012 17:17
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41
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Mah, come dicevo le opinioni sono tutte rispettabili, anche la tua, per quanto non la condivida neppure in minimissima parte.

Fer

Inviato: 29/4/2012 17:21
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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Da Roma
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A me, in tutta onestà (ammettendo che la scansione effettuata dopo sulle stampe sia fedele) mi sembrano solo delle stampe che testimoniano un risultato finale molto difettoso; non ho una competenza tecnica (senza vedere il negativo) talmente elevata da poter ipotizzare nemmeno se si tratti di un C41 malriuscito o di stampe mal sviluppate - a naso, solo a naso propenderei per la prima ipotesi - ma qualcosa che non va a mio opinabilissimo avviso proprio c'è.

Prendi una delle tue stampe e portala con te nelle location che hai fotografato, apri la cartellina e guardala con sullo sfondo quel soggetto: ti sembrano uguali? Se si, ho scarsa memoria visiva io; se no, c'è qualcosa che non va, perché tanto la fotografia analogica che quella digitale tendono - salvo interventi consapevoli finalizzati ad ottenere un effetto innaturale ma desiderato - alla riproduzione quanto possibile fedele della realtà.

Il fatto poi che - così come hai trattato il tuo materiale sensibile - queste foto assumano una tonalità che definirei quasi onirica, pastellata e ad un tempo anche piacevolmente "vecchia", come di una stampa ritrovata in un cassetto e che era rimasta lì dagli anni '60, e che nel caso dei soggetti che hai postato la cosa io possa peraltro trovarla anche gradevole, è secondario.

Io debbo riconoscere senza esitazione che da quando il digitale ha fatto i progressi degli ultimi anni, in termini di fedeltà cromatica e resa dei mezzi toni, se ben stampato (sempre su carta sensibile e processo RA4, in modo da poter parlare per confronto diretto) non riesco proprio più a vedere una differenza in peggio rispetto alle stampe da negativo sviluppate in RA4.

Forse, un minimo di differenza residua sugli incarnati nelle fotografie di matrimonio (che non faccio), la intuisco, ma ormai la qualità non ha assolutamente quella innaturale resa... plasticosa che sapeva sempre sottilmente di "cartone animato realizzato in computergrafica genere Toy Story" dei primissimi tempi.

L'evoluzione tecnologica è stata assolutamente monumentale, sarei disonestissimo a non riconoscerlo. E i files digitali innegabilmente permettono delle regolazioni fini della dinamica dell'immagine e del suo equilibrio cromatico, che col negativo colore (che a me piaceva, sia chiaro) nemmeno ci si sognava.

Inviato: 30/4/2012 11:42
...io non vorrei mai far parte di un club che accettasse uno come me come socio... (Groucho Marx)
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41

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27/12/2009 22:59
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non c'è nessuno sbaglio,questi sono semplicemente i colori che si possono ottenere coll'ingranditore in camera oscura,chi ha stampato a colori li conosce bene.
La differenza coi colori digitali e intuitiva e balza subito all'occhio,e come se tu stessi guardando la televisione e a un cero punto trasmettono un film a colori anni60',vedi subito la differenza tra i colori del digitale e quelli dell'analogico.
ciao
Raffaele

Inviato: 30/4/2012 13:07
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