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viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires

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26/5/2005 15:12
Da Orsay (Parigi)
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ciao,
fra un paio di mesi parto, questa volta è sicuro e ho già  il biglietto, per fare una missione oceanografica nel passaggio di Drake.
Partiremo mi pare il 12 gennaio da punta arenas, andremo fino al continente antartico, con forse un girono di sbarco e ritorno. poi mi prendo due settimane di vacanze in argentina, mi risalgo la terra di fuoco in pullman e finisco gli ultimi 5 giorni a buenos aires.

ho una sfilza di suggerimenti da chiedere. intanto il materiale che ho, e che credo di portare in massa almeno per la tratta in nave, poi per il viaggio con lo zaino in spalla mi alleggerisco e affido un po' di materiale a gente che torna in francia.
due om2 in buono stato con 28 e 50mm zuiko (ottimi) e uno zoommaccio mi pare 70-200.
kiev 60 con 80mm
canon 20d con 24-70 2.8
esp mastersix gossen con l'applicativo spot
disco duro usb da 180gb
filtri uv, rossi, digradati, per tutti gli obiettivi.

ho una buona possibilità  per fare foto polari, di cui non ho nessuna esperienza. avete suggerimenti? in particolare ho apura che tutte le apparecchiature digitali facciano cilecca, non solo la 20d ma anche il mastersix. se la 20d mi fa cilecca pace, della kiev60 mi fido spudoratamente, il freddo lo deve conoscer bene. ma se l'esposimetro non funge è un peccato. pensavo di fargli magari una tasca protrettrice. per la 20d?
in genere faccio solo pellicola bn e colore digitale. ma pensavo magari di portarmi anche qualche pellicola colore e diapositiva. diapositive non le ho mai usate in vita mia, cosa mi suggerite? lo chiedo ora perché la miglior pellicola è quella che si conosce meglio, e così ho un po' di tempo per allenarmi. buenos aires la conosco bene e so che foto farà e che pellicole usero'. consigli per il polo e per la terra di fuoco? delle om2 me ne porto almeno una con pellicole molto sensibili, tipo >6400iso, che espongo con il gossen. ho una passione per le foto col grano. il colore negativo o diapo credo che lo farei solo sulla kiev, alternando a hp5 e fp4.
stesso problema con le ottiche. vorrei equipaggiarmi meglio. per la canon forse prendere uno zoom più lungo? tipo un 70-200? lo so che le ottiche fisse sono migliori, ma in viaggio si fa quello che si puo'. pensavo anche di prendermi il 50 che è bello luminoso. magari un ottica più lunga e/o un grand'angolo per la kiev60?
per il digitale forse mi conviene prendermi uno svuota carte da un'ottantina di giga?
filtri? altro materiale a cui non penso?

infine se avete dei consigli di posti da visitare fra punta arenas e buenos aires i consigli sono ben accetti. in dieci giorni sono una montagna di kilometri da fare. sono da solo, o forse con la mia ragazza. lo spagnolo lo parlo correntemente. il viaggio sarà  a risparmio, voglio mangiare, spostarmie domrire per poco. voglio fare soprattuto fotografia.

spero che abbiate una valanga di suggestioni da darmi
ciao e grazie
f

Inviato: 10/11/2005 16:31
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires
Utente non più registrato
Niente consigli, ma una proposta!

se viaggi zaino in spalla ed in economia, come mi sembra di aver letto, e sei da solo vengo con te!
Ho non so quanti giorni di ferie accumulati... e un bel viaggio ci starebbe proprio!

Inviato: 10/11/2005 17:12
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires

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26/5/2005 15:12
Da Orsay (Parigi)
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allora, la missione oceanografica dovrebbe finire fra il 5 e il 7 febbraio. a quel punto sono a punta arenas e ho fino al 23 per andare a buenos aires dove prendo l'aereo.
per la mia ragazza non so ancora, forse viene, forse no. siamo più per il si che per il no, ma forse viene qualche giorno dopo e non scende in terra di fuoco, ovvero potrei avere qualceh giorno scoperto. se ti fa piacere e hai voglia di essere in punta arenas verso quelle date possiamo risalire almeno un pezzo della terra di fuoco, poi magari io vado su verso buenos aires o incontro la mia ragazza. te poi puoi venire con noi o partire per altre avventure.
per ora non so niente di più preciso, ma eppena ho qualche cosa ti faccio sapere.
intanto grazie, pero' sotto gli altri con i consigli
ciao
f

Inviato: 10/11/2005 17:22
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires

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9/6/2005 9:45
Da padova
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ciao, ti auguro tanta fortuna e tanta buona luce quanto e' il mio desiderio di visitare qui posti.
Spero che tu possa fare davvero delle belle fotografia in modo da poter vedere un tuo reportage.
...che invidia,....che invidia......

Inviato: 10/11/2005 17:33
le mie immagini su www.foto-art.it...
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao Fabiano,
ti invidio tanto. Non ho grandi consigli da darti, perche' anch'io non conosco il comportamento delle digitali a bassa temperatura. Comunque non fidarti molto neppure di quelle analogiche. Non so se negli anni hanno migliorato il supporto della pellicola, ma a me, durante una traversata del Bianco questa si strappo' perche' indurita dal freddo ed era talmente asciutto che non mi ero accorto minimamente lo fosse. Credo che sia consigliabile una macchina compatta da tenere sul petto sotto la giacca a vento. Dipende da molte cose: se tira vento, se nevica..
Comunque oggi tutte le macchine hanno le pile, e a bassa temperatura queste durano sensibilmente meno. Quindi la macchina fotografica va coccolata. Ci potrebbe essere l'inconveniente che nel passare dal caldo al freddo il mirino o l'ottica si appanni, ma se e' parecchio freddo non credo che suderai sotto la giacca a vento.
Io in alta montagna mi sono sempre portato macchine, ottiche e pellicole addosso, sul petto e nelle tasche della giacca a vento. Ti dico divertiti ma e' un augurio inutile, ciao,
Renzo

Inviato: 10/11/2005 17:42
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires
Moderatore
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4/11/2005 13:12
Da Roma
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Il problema principale che vedo io, è il freddo.
La 20D, e anche tutti gli storage portatili che conosco, usa batterie agli ioni di litio, che sono molto sensibili al freddo.
Finché si tratta di temperature di poco inferiori allo 0 ancora vanno, pur se ad autonomia dimezzata; però se stai a -15/-20 rischi di avere un funzionamento a singhiozzo.
E' in questi casi che i corpi professionali tipo 1D vengono fuori (usano batterie NiMH che sopportano meglio il freddo e hanno i sigilli antipioggia, polvere e umidità ).

Io non conosco il clima antartico quindi non so in Gennaio/Febbraio che temperature troverai, quindi puà darsi pure che tu non abbia problemi con la 20D e uno storage portabile (che ti consiglio senz'altro, a patto che tu ne abbia due -sono hd, possono rompersi- e che tu possa ricaricarne la batteria, visto che specie al freddo tendono a durare pochino).

Io però al posto tuo non porterei proprio la digitale: porterei invece una solida macchina a pellicola di provata affidabilità  (mi viene subito in mente la Canon EOS 1V che è anch'essa sigillata e bella tosta). Non conosco le OM2, magari sono perfette allo scopo...

Sugli obiettivi, certo un tele luminoso e stabilizzato come il 70-200/2.8 IS potrebbe essere interessante vista la possibile scarsità  di luce in certe occasioni (di nuovo, non conosco la situazione in Antartide in quel periodo: magari c'è sempre sole forte per 24 ore! ) e visto anche che potrebbero uscire situazioni fotografiche interessanti mentre magari sei sul battello con mare, vento etc.

Io aggiungerei un forte grandangolo, sarà  che sono fissato coi grandangoli ma in un posto del genere, con quelle proporzioni, spazi aperti etc...!!
Con una macchina a pieno formato 24x36 direi almeno un 20, mentre sulla 20D vedrei bene il Sigma 15mm fisheye (si puà anche non defishare visto il crop).

Sulle dia, personalmente ho un debole per le Kodak Ektachrome 100G.
Trovo infatti che le Velvia abbiano troppe dominanti su alteluci e ombre, le Provia mi paiono freddine in generale e con le ombre decisamente blu, e le Astia mancano del tutto di mordente per i paesaggi...
Porterei quindi le E100G e una scorta di Provia 400 per le situazioni in luce scarsa.
Un filtro polarizzatore mi pare quasi d'obbligo per quando l'abbondanza di luce non è un problema.

Fer

Inviato: 10/11/2005 17:53
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires
Moderatore
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8/2/2005 19:08
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Gran bella occasione di scattare magnifiche immagini, un po' ti invidio ...

Le mie esperienze col freddo si limitano all'inverno nella puszta ungherese dove grazie al clima freddo e secco non mai avuto problemi con attrezzature analogiche. Il grosso problema è la condensa, se entri in un luogo caldo e riesci subito potrebbe gelarsi con effetti devastanti per pellicola -rottura- e l'ttrezzatura; se entri ed esci dopo pochi minuti ti conviene lasciare all'esterno la borsa fotografica. Se trasporti una fotocamera addosso ti conviene, per questo problema, tenerla in una tasca e non sotto al giaccone a contatto con il petto.

Credo, ma non non ho esperienza diretta, che con le pile al litio attorno o oltre i -10 ci sia ben poco da fare, gli accumulatori durerebbero ben poco...

Per quanto riguarda le dia ti consiglio la Provia, se non altro per la tenuta che ha nelle alte luci.


Inviato: 10/11/2005 18:28
sono moderno, non contemporaneo
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires
Utente non più registrato
Citazione:


Sugli obiettivi, certo un tele luminoso e stabilizzato come il 70-200/2.8 IS potrebbe essere interessante vista la possibile scarsità  di luce in certe occasioni (di nuovo, non conosco la situazione in Antartide in quel periodo: magari c'è sempre sole forte per 24 ore! )

Un filtro polarizzatore mi pare quasi d'obbligo per quando l'abbondanza di luce non è un problema.


Tratto dal "Manuale pratico di fotografia" di Lello Piazza, ed. Giorgio Mondadori:

"Il vasto scenario di neve e di ghiaccio, illuminato da una luce accecante che non scompare mai, ha l'apparenza di un vero paradiso per il fotografo. A prima vista sembra che l'inconveniente peggiore da cui guardarsi sia quello della sovraesposizione e che, di conseguenza, si debbano usare diaframmi chiusi e tempi di otturazione molto brevi. Invece no! ... ... ... ... la luce misurata per l'esposizione e' tanto scarsa che, nonostante l'uso degli obbiettivi piu' luminosi, i lunghi tempi di otturazione sono a volte addirittura incompatibili con la fotografia di animali e uomini in movimento"

Inviato: 10/11/2005 23:31
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires
Utente non più registrato
Citazione:

fabusdr ha scritto:
ciao,
fra un paio di mesi parto, questa volta è sicuro e ho già  il biglietto, per fare una missione oceanografica nel passaggio di Drake.


Complimenti, gran bel viaggio
In cosa consiste la missione oceanografica e che parte hai tu nella missione?


Inviato: 10/11/2005 23:34
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires
Utente non più registrato
Da quanto ho letto io in giro non ci sono grossi problemi per il freddo con il digitale...... a tal proposito mi pare di ricordare che avevo letto un articolo....aspetta che lo cerco, questo no, questo nemmeno (un po di scena non guasta mai ) ahhHHHH!!!! ECCOLO QUI.

Ti do un solo consigilo, sui ghiacciai, in zone con poco inquinameno atmosferico, nelle vicinanze dei poli e cqe in alta quota la luce è sempre di + di quanto credi. Se di solito qui con una 100 e il sole scatti a f11/125 li chiudi minimo un diaframma......in pratica fidati di + dell'esposimetro che della tua esperienza.....uomo avvisato.

Alcune mie immagini patragoniche le trovi qui e a dire il vero spero di tornarci prima o poi in quanto è uno dei luoghi piu belli che ho visitato......

Certo viaggiare zaino in spalla con l'Autobus è un po limitativo per un fotografo............per noi ogni occasione era buona per fermarci e scattare qualche foto....mentre nonsi puà pretendere che si fermi l'autobus.

Ciao

Gerry


Inviato: 11/11/2005 2:02
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires

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25/8/2005 8:38
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Ciao Fabiano,

voglio aggiungere un solo suggerimento: portati un cartoncino grigio.

Mxa-Marco

Inviato: 11/11/2005 5:39
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires

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26/5/2005 15:12
Da Orsay (Parigi)
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ciao ragazzi,
intanto grazie a tutti delle risposte. vediamo se riesco ad accontentare tutti.

intanto cose' la missione oceanografica. non so se lo sapete, ma nell'oceano antartico c'e' la corrente più intensa al mondo, che viaggia sempre da ovest verso est, compiendo un giro completo. nel passaggio di drake si ha un'intensificazione di tale corrente, e tutta (quasi) l'acqua dell'antartico converge la dentro. la quantità  d'acqua che passa per unità  di tempo, e le sue variazioni, sono un parametro climatico molto importante. le ultime misure dirette risalgono a diversi anni fa, e ora si fa tutto via satellite. andiamo a mettere dei mooring lines che sarebbero delle linee verticali di strumenti che misurano la velocità  delle correnti dal fondo alla superficie per un anno o due, quando poi verrano recuperati. questo permetterà  per esempio di ricalibrare i dati satellitari sulle misure in situ.
io in tutto questo non participero' super attivamente, perché mi hanno messo al ts (temperatura salinità ) e all'adcp (misura di correnti via effetto doppler) di bordo.
mi aggancio anche per chiarire un paio di cose. è una bella esperienza e sono molto fortunato, ma non si tratterà  di un viaggio di piacere. l'ultima missione che ho fatto (ero solo) dovevo fare una misura della durata di circa 40' giorno e notte, ogni ora e mezzo per una settimana. ogni notte ne potevo saltare due. in pratica dormivo dall'una alle tre e dalle quattro alle sei. è dura. la maggior parte del tempo saremo poi in mare aperto, e sarà  per un giorno solo che saremo in prossimità  dell'antartico, dove le foto potrebbero essere più interessanti.
insomma, qualche cosa ne verrà  fuori, ma il grosso delle foto purtroppo le potro' fare solo in terra di fuoco.

ma veniamo alle questioni fotografiche.
il primo problema mi pare il freddo. qui è importante proprio l'esperienza dic hi va sui ghiacciai o in altri posti gelidi. anche io ho paura che la 20d faccia cilecca, pero' me la porto poi per la terra di fuoco e buenos aires. per quanto riguarda l'analogico la kiev60 non ha batterie, è una meccanica pura, costruita per l'esercito russo. insomma, dovrebbe funzionare fra -50 e +50. il problema è piuttosto lo strappo della pellicola. credo che carichero' molto molto lentamente. se si strappa c'è il vantaggio che butto via solo 12 foto e me ne accorgo abbastanza in fretta. peccato avere solo un 80mm, volevo vedere se becco qualche altra ottica, ma non ho molto tempo per cercare.
per esporre con la kiev ho il gossen, e lui si che ha una batteria, pero' magari resci a fargli una tasca termica e se si appana pace.
le om2 sono abbastanza robuste ma vecchiotte. possono essere usate in puro manuale senza batteria, ma anche questo presuppone che l'esposimetro funzioni.

e con questo si viene a quelloc eh sembra essere il secondo problema, esporre correttamente. se la canon funzionasse nonc i sarebbero problemi che con l'istogramma ci si regola bene. con la pellicola devo stare più attento. qui sono venuti fuori un po' di pareri contradditori. a me verrebbe da pensare che devo sovraesporre di uno stop, perché è cosi' che faccio quando c'è la neve, perché altriemnti viene grigia. pero' mi si dice che è meglio fidarsi dell'esposimetro. forse il consiglio del cartoncino grigio è il migliore, se funziona sempre per il grigio medio funzionerà  anche laggiu no? tanto non avro' molto tempo per sfruttare il sistema zonale, probabilmente è più sicuro fare una misura sul cartoncino e esporre epr il grigio medio. che ne dite?

veniamo alle ottiche. per la om2 sono a posto. le ottiche per la kiev60 sono abbastanza economiche, ma non facili da trovare. poi ogni tanto funzionano e ogni tanto no. per la canon prenderi di sicuro un 70-200. il grandangolo è vero che è utile, ma ci vorrebe tipo un 10-20. non so se ho abbastanza soldi per comprarli entrambi. sono più per le focali lunghe perché quando non mi entra abbastanza roba in una foto digitale vado di stitch. lo so che non è la stessa cosa, ma è un buon compromesso.


buono il consiglio del polarizzatore, ce l'ho per le om2 ma mi devo equipaggiare per le altre ottiche.
per finire con le diapositive. quello che mi interessa è soprattutto se qualcuno ha esperienza in clima polari, o almeno sui ghiacciai, non tanto le preferenze generali.

grazie ancora a tutti per tutti i consigli e l'entusiasmo che ci mettete,
ciao
f

Inviato: 11/11/2005 11:06
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires

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25/8/2005 8:38
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Ho suggerito il cartoncino grigio perche' dopo aver provato mille modi di esporre correttamente sulla neve e i ghiacciai in alta montagna (misura la neve e apri di tre stop, misura il palmo della mano e apri di uno stop e mezzo, punta al cielo, fai riti propiziatori al Deus Fotografus, etc...) l'unico che mi ha permesso di avere una neve bella bianca (o bella sporca, se era sporca...) e' stato il cartoncino grigio.

In bocca al lupo!

Mxa

Inviato: 11/11/2005 11:51
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires

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Ciao Fabiano,
non esperienze di alta quota recenti e quindi non saprei cosa consigliarti. C'e' pero' un tuo omonimo che lavora spesso in alta quota. Leggi qui le sue preferenze:
http://www.planetmountain.com/special/fotografi/ventura/
Ciao,
Nel sito, dedicato all'alta quota, c'e' un forum in cui poter chiedere informazioni.
Ciao,
Renzo

Inviato: 11/11/2005 12:12
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires
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Ciao!
Io due anni fa ho fatto il giro completo dell'Islanda, compresi 2 giorni nei pressi (e sopra) il Vatnajokull.
In quell'occasione ho usato la Provia 100F, perché ha una latitudine di posa visibilmente superiore a tutte le altre dia, elevata nitidezza e grana normalmente contenuta.
Però... se tornassi indietro userei anche lì la E100G, perché la Provia mi ha dato dominanti blu e grana nera sul cielo...

Fer

Inviato: 11/11/2005 12:59
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires
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Viaggiando da solo e all'avventura, posso decidere giorno per giorno cosa fare, quindi adesso non so veramente dire cosa fare.
Però quei giorni a Punta Arenas li possiamo tranquillamente passare insieme.
Che ne dici di passare il discorso via Email?
Non vorrei essere ot...
Emiliano

Inviato: 11/11/2005 14:52
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires
Utente non più registrato
Ciao...
Complimenti vivissimi per il viaggio.
Mi unisco alla schiera di chi ti invidia ...
Mi permetto di darti un suggerimento per l'espsizione che mi e` venuto in mente proprio ora (quindi non garantisco con l'esperienza ): potresti leggere l'esposizione sulla tua giacca invece che sul cartoncino grigio, questo dovrebbe essere piu` pratico. Dato che devi ancora provare le dia avresti l'occasione per tarare l'esposizione.
Per le batterie so che vendono battery-pack che si possono mettere in tasca (al caldo) e che sono collegate con un filo di alimentazione alla fotocamera, forse ti possono essere utili ma con tutto quello che devi spendere ...
Per la kiev, pur non avendo mai provato, mi sento di citare il 50mm flektogon Carl Zeiss (jena) che forse su ebay trovi: risolvi il problema del grandangolo.
Di piu` non so e mi manca l'esperienza diretta per darti suggerimenti pratici.

Inviato: 11/11/2005 17:54
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires

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26/5/2005 15:12
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ciao, grazie ancora per i consigli che sono arrivati, sulle dia, il cartoncino, etc. bella l'idea delle batterie in tasca, qualcuno sa dove si possano comprare?
grazie ancora, se avrete altri consigli tecnici ma anche posti che mi consigliate di visitare non esitate a postare.
ciao
f
p.s. morenne guarda i messaggi privati...

Inviato: 14/11/2005 12:31
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Re: viaggio in antartide, terra di fuoco e buenos aires
Utente non più registrato
Scusa se non ti ho detto dove trovare le batterie "da tasca" ma non me lo ricordavo... Io le avevo viste sul catalogo della "in Vista" o cose simili.
Non mi ricordo neppure la marca ma, mal che vada, te lo puoi costruire, io lo avevo fatto con la eos 3000.
Ora cerco qualcosa in internet... (suspance ) ...Non trovo niente nel sito Manfrotto a cui dovrebbe essere collegata la pubblicazione di InVista: spiacente .

Inviato: 14/11/2005 12:51
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