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Profondità di campo composta in postprocessing |
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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Riprendo un discorso che era nato in un thread sugli obiettivi decentrabili: si parlava della possibilità di estendere la profondità di campo combinando più scatti con messa a fuoco diversa.
Dalle esperienze di Umber e mie con diversi software, era risultata una certa difficoltà nell'ottenere i risultati sperati quando i soggetti fossero a distanze medio-elevate e con forte connotazione geometrica: comparivano artefatti e in generale non si otteneva la profondità di campo cercata. Recentemente però ho effettuato altre prove con una release più recente del software Helicon Focus (http://www.heliconsoft.com/heliconfocus.html) e con una più attenta produzione delle immagini da utilizzare e dei parametri di lavoro dell'algoritmo. I risultati stavolta sembrano interessanti: mi riprometto quindi di fare test meglio organizzati e tenervi aggiornati. Nel frattempo posso suggerirvi di utilizzare, per eventuali prove, immagini con messa a fuoco intervallata regolarmente: niente scatti a occhio quindi. L'optimum *sembrerebbe* essere di regolare la messa a fuoco secondo frazioni tutte uguali di giro della ghiera: non quindi intervalli regolari di distanza di messa a fuoco, ma di rotazione del comando (!). Sembra inoltre importante caricare la sequenza di immagini dalla messa a fuoco più vicina (la prima in alto nella pila) a quella più lontana (ultima in basso). Aggiungo che questa tecnica si rivela interessante anche per la messa a fuoco selettiva: volendo evidenziare un soggetto tridimensionale, normalmente se si apre troppo c'è un ottimo stacco ma il soggetto non è completamente a fuoco; e viceversa. Componendo più "fette" del soggetto ciascuna con pochissima profondità di campo, invece, si ottiene il soggetto ben nitido in ogni sua parte mantenendo allo stesso tempo un forte stacco con lo sfondo e il primo piano. A presto con qualche esempio pratico. Fer
Inviato: 15/4/2009 12:51
Modificato da Fer su 15/4/2009 14:08:00
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Tessera C.F.A.O. n°14 Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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curioso io.....
attendo impaziente
Inviato: 17/4/2009 7:47
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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25/11/2005 15:01 Da Verona
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In attesa di quello che ci farà vedere Fernando, faccio un po' di avanspettacolo, allegando una prova fatta con TUFUSE (versione demo, come si vede dai petulanti marchietti che impestano la foto). La distanza dalla macchina alla bottiglia rossa in primo piano è di 80 cm.; da questa alla parete finale sono circa 5 metri. Ho fatto sei foto, iniziando dalla bottiglia ed avanzando, come suggerito da Fer, di tratti uguali sulla ghiera dell'obiettivo. Non ho nessuna esperienza di Tufuse, ma non mi pare di avere omesso l'aggiustamento di parametri che potevano avere effetto sulla correttezza dell'immagine finale. Immagine finale che per me non è assolutamente accettabile, afflitta com'è da doppi contorni degli oggetti, tanto più evidenti quanto questi sono spostati verso i bordi della foto. Del resto mi pare difficile correggere il variare della scala che consegue al variare della messa a fuoco. Spero che un diverso software e, soprattutto, un operatore più bravo possano fare di meglio. Il combinato concorso di Umberto e di Tufuse ha prodotto intanto questa malinconia, che sottopongo alla vostra ammirazione:
Umberto
Inviato: 17/4/2009 15:29
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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28/10/2006 14:37 Messaggi:
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non conoscendo affatto la materia mi è poco chiara l'utilità della faccenda, come non mi è chiaro il modo in cui lavorano questi software per individuare i "contorni" di ciò che è a fuoco rispetto a ciò che non lo è, specie per soggetti di forma complessa (cioè la quasi totalità ).
Nella immagine postata compaiono degli artefatti dovuti, credo, alla piccola variazione di focale che accompagna la variazione del piano di messa a fuoco: il risultato sembrerebbe peggiore di quello ottenibile tramite iperfocale. Immagino però che la tecnica permette ben altro.
Inviato: 17/4/2009 16:39
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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Ed io faccio da spalla ad Umberto in attesa del grande show di Fer . Tempo fa ho fatto delle prove con HeliconFocus e CombineZM (software free) ottenendo i seguenti risultati: Prima immagine dello stack (solo per evidenziare la profondità di campo “naturale†dell’ottica): Focus-stacking ottenuto con HeliconFocus: Focus-stacking ottenuto con CombineZM: Le immagini di partenza sono ottenute da una compatta digitale di non eccelsa qualità , tuttavia mi sembra che entrambi i programmi hanno fatto il loro dovere abbastanza bene; CombineZM crea una specie di rifressione lungo tutto il bordo della foto che va tolta con un crop. A presto. Fabio
Inviato: 17/4/2009 16:48
Modificato da FabioBi su 17/4/2009 17:37:00
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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Ottimo esempio Fabio!
Puoi postare anche un paio di particolari? Sui vantaggi del focus-stacking rispetto alla semplice ripresa in iperfocale: per avere la stessa profondità di campo servirebbero aperture microscopiche, con gravissime perdite per diffrazione (anche ammesso di avere un obiettivo che chiude così tanto). x Umber: gli aloni non dovrebbero comparire se il processo è eseguito correttamente, ovvero se le foto sono molto vicine tra loro come messa a fuoco. Questo perché le zone "ingrandite" in quanto fuori fuoco vengono scartate dalla maschera di profondità . Se però hai fatto poche foto in uno scenario ampio, il software non riesce a scartare correttamente le zone fuori fuoco e vedi gli aloni e gli artefatti (come doppi bordi, oggetti semitrasparenti e altro). Per capirci, in un contesto come quello proposto da Fabio ho ottenuto un discreto risultato facendo 5 scatti, ma sarebbe venuto meglio con il doppio degli scatti. Fer
Inviato: 17/4/2009 17:21
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Ciao Fernando, ho sostituito i file ridimensionati con quelli originali, quindi ora, facendo il reload della pagina e cliccando sulle immagini, puoi vedere tutto quello che c'è (poco, perchè è una compatta da 6 Mpixel ... con qualche aberrazione cromatica, potrai notare ). A presto. Fabio
Inviato: 17/4/2009 17:49
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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Eh, purtroppo non pare funzionare bene con il mio Firefox 2.xx (notebook aziendale): mi fa vedere a tutto schermo la sola parte centrale dell'immagine. Beh, comunque è già qualcosa!
Inviato: 17/4/2009 18:04
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Tessera C.F.A.O. n°14 Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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Ragazzi siete forti,
gli esempi di Fabio mi sembrano notevoli in quanto la scena e' ricca di particolari e tutti nitidi, dall'alto al basso, da destra a sinistra.. Sembra facile.... Credo sia l'unico sistema per ottenere tutto questo. E' un discorso da portare avanti perche' e' molto interessante. Ciao, Renzo
Inviato: 17/4/2009 19:00
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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WOW, WOW & WOW!!!!!!!!
Provato CombineZM. Questo si che funziona! Ecco il risultato, con le stesse foto usate per il patetico esempio precedente. Facile da usare e GGGRATTISSS! Grazie Fabio, sei un autentico benefattore. Ah, le foto sono state fatte con diaframma 4, focale 28 mmm. su APS. Umberto
Inviato: 17/4/2009 19:43
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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Stasera sono arrivato alle 19.15 e c'era ancora un po' di luce... un esempio al volo.
(cliccare sulle immagini per ingrandirle) Prima la classica foto al soggetto in primo piano staccato dallo sfondo. 85mm a f/5.6. Come si vede il soggetto non è tutto nitido; però chiudendo di più lo sfondo, che già si intravede, sarebbe diventato fastidioso: Questa invece è la composizione di 6 foto a f/2.8: Il soggetto è tutto nitido e allo stesso tempo lo sfondo è più staccato. Ho usato Helicon Focus 4.77.2 Lite con algoritmo "A", Radius = 8 e Smoothing = 4. Fer
Inviato: 17/4/2009 19:58
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Ho scaricato e installato CombineZM .
Vedro' di divertirmi un po', pero' prima debbo capire come funziona... Ciao e grazie Renzo
Inviato: 17/4/2009 21:50
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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Ecco un altro test.
Una scena ripresa sia ad f/22 per cercare di avere tutto a fuoco, sia combinando 5 scatti ad f/8 (focale 80mm). Cliccate sulle immagini per ingrandirle. Prima il confronto tra le due scene (scatto a iperfocale f/22 a sinistra, scatto combinato con Helicon Focus a destra): Un dettaglio del primo piano: Un dettaglio dello sfondo: Direi che si commentano da soli! Sempre gli stessi parametri: metodo A, raggio 8, ammorbidimento 4. Fer
Inviato: 17/4/2009 22:20
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Per Renzo: Una spiegazione basica di funzionamento la trovi qui: http://www.malachia.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1019
Umberto
Inviato: 18/4/2009 9:22
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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Onore al merito.
Non c'è che dire: frequentando questo(i) forum si impara di più che non sfogliando le innumerevoli riviste del settore. Forse dipenderà dalla mia abissale ignoranza (conoscenza incompleta?), ma non posso che manifestarvi la mia riconoscenza, come già fatto da altri (ex)fotoavventurieri. Ho già fatto delle prove con cavalletto (penso indispensabile) e la vecchia D70 ed i risultati sono più lusinghieri. Ora vorrei spostare la sperimentazione (per me, per voi sarà routine...) sul medio formato (sono un "ibrido"), dove le focali maggiori sono ancora più limitanti per la profondità di campo. Scattare più fotogrammi in "bracketing metrico" con obiettivi macro dovrebbe garantire un'adeguata messa a fuoco, come pure - per assurdo - permettere una profondità di campo che si estenda dal primo piano allo sfondo anche con i tele. Certo i risultati saranno condizionati dalla scansione e dal peso dei files e sono da verificare. Qualcuno di voi ha già applicato questi software con il sistema ibrido in medio formato? Grazie e saluti a tutti Carlo
Inviato: 18/4/2009 12:22
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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Un altro esempio; di quelli che tendono a creare i maggiori problemi, con grande estensione in profondità e molti elementi geometrici anche in primo piano.
Obiettivo 35mm su digitale full-frame; ecco la scena complessiva (cliccare per ingrandire) Ho fatto 10 scatti a f/8 e li ho confrontati con 1 scatto su distanza iperfocale a f/22 (il diaframma più chiuso disponibile sull'obiettivo). A sinistra la composizione, a destra lo scatto f/22. Dettaglio angolo in basso a destra (vicino): Una sostanziale equivalenza; leggera prevalenza per la composizione ma niente di clamoroso. Qui la curvatura di campo dell'obiettivo ha aiutato lo scatto a f/22. Altro dettaglio, stavolta primo piano in basso: qui la curvatura di campo incide molto meno e si vede: la composizione è senz'altro più nitida. Dettaglio lontano: Qui si nota la superiore nitidezza complessiva della composizione, sia grazie all'assenza di diffrazione e sia grazie alla maggiore profondità di campo. Permangono alcuni piccoli aloni in certe zone (poche, probabilmente neppure si notano in stampa); purtroppo stava iniziando a piovere e non ho avuto la possibilità di regolare la messa a fuoco con sufficiente precisione. Credo inoltre che 3-4 scatti in più a breve e media distanza avrebbero aiutato. Fer
Inviato: 18/4/2009 12:29
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Ciao Nick,
grazie dei complimenti, il forum siamo noi, tutti insieme! Tutti impariamo qualcosa da tutti e tutti aiutiamo Effeunoequattro e Fotoavventure a crescere. Citazione:
Io ho provato qualcosa, ma senza potermici dedicare più di tanto. Ho purtroppo incontrato dei problemi non indifferenti nell'ottenere fotogrammi ben sovrapponibili: piccoli scostamenti nell'avanzamento della pellicola, posizione della pellicola nel portapellicola dello scanner, curvatura, registro della scansione etc. Purtroppo anche pochi pixel di differenza in posizione e/o rotazione possono compromettere il risultato della composizione; nel digitale puro questi problemi non ci sono. Questo non significa che il sistema non sia adatto al metodo ibrido, però bisogna faticare di più. Non mi pare che il software (perlomeno Helicon Focus) abbia grossi problemi a lavorare immagini grandi; peraltro se usi Mac a 64bit c'è una versione apposita che non dovrebbe avere davvero alcun problema. Devo invece approfondire CombineZM. Fer
Inviato: 18/4/2009 12:36
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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......Helicon Focus ha un discreto costo e, almeno per me non giustificato per l'uso sporadico che al momento potrei farne. Combinezm mi sembra di capire che invece funzioni solo su pc e non su Mac, qualcuno ha notizie di versioni per Mac? Io non ho trovato nulla sui vari siti.
Grazie.
Inviato: 20/4/2009 9:27
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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non riesco a scaricare combinezm
Inviato: 20/4/2009 9:34
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Re: Profondità di campo composta in postprocessing |
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Il link per il download di CombineZM è questo, e a me funziona correttamente:
http://www.hadleyweb.pwp.blueyonder.co.uk/CZM/CombineZMFull.msi Fer
Inviato: 20/4/2009 10:22
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