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Elogio della Luce

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao,
Sul forum si parla poco di luce. Moltissime immagini prodotte dagli iscritti sono effettuate in luce ambiente, sia di giorno che di notte, ma pochissimi, a parte i ritrattisti, si cimentano nella creazione di set in luce artificiale o perlomeno con luci che alterano o integrano la luce ambiente.
Io ho sempre amato la luce a tal punto che quando dipingevo da autodidatta, incapace di renderla adeguatamente preferii cessare l'attivita'..."artistica" per non soffrire ulteriormente per la frustrazione. Ma la mania della luce mi e' rimasta anche nella fotografia.
D'altronde i Grandi della fotografia spesso eccellono proprio per la ricerca e la resa di luci particolari, di tonalita' particolari. Oggi con la digitalizzazione dell'immagine e' relativamente facile cambiare tonalita' e contrasto ad una foto, ma la resa di un bank e' inimitabile cosi' come l'uso di luci colorate. Ma nessuno o pochissimi ci si cimentano. E non parlo soltanto di luce in studio, ma anche all'aperto portata con flash o illuminatori portatili ( oggi con i prodotti cinesi ce ne sono di potentissimi e a poco prezzo ) usati in luce diretta o diffusa da pannelli, con unica esposizione o esposizioni multiple, con luce pennellata....
Nessuno ha immagini con una illuminazione creata appositamente, o con luce ambientale corretta ...insomma ci sono in giro manici "padroni" della Luce?
Ciao,
Renzo

Inviato: 1/5/2007 9:26
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Re: Elogio della Luce
Moderatore
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4/11/2005 13:12
Da Roma
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Io sono tutto fuorché un "manico", però mi trovo ad usare, dove serve, il lampo di schiarita diffuso, in luce ambiente.

Ad esempio in questa foto:

Open in new window

e anche in quella dei tubi rossi che ho messo in "commenti a fotografie".

Per avere una luce diffusa metto la parabola allo zoom massimo per favorire rimbalzi multipli e quando possibile cerco di non puntarla direttamente sul soggetto.
A volte uso l'Omnibounce.
Ho anche tentato qualcosa con le "pennellate" usando una torcia.

Qui volumentamente disuniformi:

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Qui invece cercavo l'illuminazione totale tipo Hosemaster:

Open in new window

Speriamo qualcuno abbia esempi migliori!



Fer

Inviato: 1/5/2007 10:25
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Elogio della Luce

Iscritto il:
12/5/2005 19:57
Da Frosinone
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Renzo, forse volevi dire "Maniaci padroni della luce": perchè in fondo, per raggiungere ottimi risultati, in fotografia, come del resto un pò in tutte le cose, bisogna perseverare, al punto da essere un pò maniaci.Purtroppo, la gestione della luce, non la vedo molto semplice, io sono praticamente una frana, mi piacciono molto le foto, ottenute con la tecnica del Light painting, o dell'open flash, ma non avendo seguito nessun corso,quindi fidando esclusivamente, su quelle poche nozioni, che riesco ad estrapolare in rete, o da qualche libro/rivista di fotografia, continuo a fare delle ciofeche.
Ma tu, che dici di ricorrere spesso, a codesta tecnica, per illuminare campanili, dove posso vedere queste tue foto?

Ciao

Joe

Inviato: 2/5/2007 10:40
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Re: Elogio della Luce
Utente non più registrato
La luce crea le ombre, le ombre modellano le cose, danno sostanza, identificano i soggetti del nostro immaginario, le fisionomie, i sentimenti. La luce e le ombre ci fanno capire che ci muoviamo nell'universo, la meridiana ci indica l'ora e ci ricorda "...sine sol sileo...", le costanti della luce e del buio, del giorno e della notte, ci danno le cadenze della vita.
Lo storico dell'arte Ernest H. Gombrich scrive su un saggio dedicato alle ombre: "Consiglio a coloro che non hanno l'abitudine di trastullarsi in questo modo, di divertirsi a guardare gli spostamenti e le trasformazioni della propria ombra quando si cammina di notte lungo una strada illuminata da lampioni." Ma le ombre sono da osservare anche sulla facciata di un palazzo, sul pavimentazione di una piazza, all'interno di una cattedrale dove l'orientamento è rigidamente Est-Ovest e le finestrature di absidi la mattina e di rosoni di facciata alla sera, illuminano le cerimonie come dei formidabili spot.
Ernest H. GOMBRICH, Ombre, Giulio Einaudi ed., Torino, 1996, Saggi 804.
Candidus.

Inviato: 2/5/2007 18:39
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Re: Elogio della Luce

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao Joe,
attualmente di scannerizzato ho solo questa

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ma non mi riferisco soltanto a campanili...
Chi ha pratica della foto di ritratto o di still-life ha la sensazione di cui parlo io, cioe' di essere "padrone della luce". Non piu' la fruizione della luce ambiente, peraltro bellissima ma anche difficile da sfruttare al meglio, ma la creazione di un set in cui le luci sono tutte inventate, comprese piccole luci spot e alcune con dominanti.
Ma non solo. Tempo fa ho trovato ( e non riesco a ritrovarle ) delle foto urbane, fatte proprio in un paese credo francese e dai connotati molto antichi, i cui il soggetto non e' il paese o la sua architettura, ma proprio la luce.
Era la fotografia della luce. Una realta' concreta, tangibile perche' sembrava di essere in presenza di una scenografia teatrale e invece era una strada. La luce artificiale faceva assumere alla scena connotati prettamente pittorici, con gli spigoli illuminati ad arte, studiati controluce, luce radente sul selciato di pave', era tutto artificiale, anche il paese stesso sembrava essere stato creato dall'autore. Aveva paesaggisticamente un sapore di falso, ma era diventata una creazione totalmente nuova, un'opera che nella realta' non esiste perche' quella luce era stata creata dal fotografo, era la "sua" luce.
Ho pensato spesso di fare altrettanto, sia perche' mi risolverebbe tanti problemi di angoli bui in quanto nei vecchi paesi una bella illuminazione e' proprio quello che manca, ma anche perche' mi permetterebbe di sottolineare alcuni particolari pur cercando di mantenere una certa coerenza con la direzione della luce reale e senza raggiungee minimamente l'aspetto delle foto di cui parlavo sopra.
Nella foto di Pistoia al tempo l'illuminazione era stata gestita male, ora e' diverso e voglio riprovarmici, ma allora il loggiato era al buio e la punta e la base del campanile erano al buio. Con un faro riequilibrai un po' la situazione. E' solo un piccolo esempio.
Pero' se vedi bene non e' il massimo perche' questo tipo di illuminazione diretta ha un sapore di falso. Probabilmente avrebbe dovuto avere una diversa direzione.
Ciao,
Renzo

Inviato: 3/5/2007 10:02
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Re: Elogio della Luce

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao Floriano,
Si, anche le ombre hanno un loro fascino. E non dimentichiamo il colore, sia della luce che delle ombre.
Io, alla faccia dell'arte moderna, sono incantato da luci ed ombre espresse dai macchiaioli, e non perche' sono toscani come me, fossero pugliesi o altoatesini sarebbe la stessa cosa, ma per la poesia della luce. Si percepisce il calore dei campi d'estate, la brezza del mare, il fresco lungo i fiumi.
Spesso con la fotografia non ci si arriva a questi risultati, non si riesce a trasmettere queste sensazioni, queste vibrazioni che ti arrivano fin sulla pelle. Altri artisti, di altri periodi e altri movimenti artistici, si sono occupati del tratto, della forma, i macchiaioli della luce.
Anche il Caravaggio e' stato un grande, ma si e' limitato al raggio luminoso di cui si e' servito per effetti grafici di chiaroscuro, i macchiaioli hanno invece dipinto proprio la luce.
Mi domando se i colori impressi dai pittori sono esasperati per far percepire certe sensazioni luminose oppure i pigmenti anlogici e i pixel digitali non hanno certe tonalita'.
Personalmente non sono mai riuscito a fotografare il caldo o il freddo, sono risultate tonalita' che, o si sono perse negli sviluppi e nelle fasi di stampa, oppure non mi e' mai riuscito di intrappolarle e registrarle adeguatamente.
Ciao,
Renzo

Inviato: 3/5/2007 14:02
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Re: Elogio della Luce

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27/4/2006 13:48
Da Roma
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Il ragionamento sulle ombre calza. Io ho tre modi di fotografare. Il primo è la situazione, il secondo la luce ed il terzo le ombre (ombrografia?).

In studio credo di avere un buon controllo dell'illuminazione, forse non eccelso, ma talvolta da manuale, talvolta ardito. Ho imparato con la luce continua e sono passato ai flash.

In alcuni casi ho dovuto usare illuminazioni supplementari in esterno, ma non ho più il fisico per queste cose: fumo troppo.
Vi chiederete che c'entra? W' una tecnica da autodidatta, che sicuramente usa qualcun altro, ma non ne ho idea.

In una situazione come il campanile di parma avrei proceduto in questo modo:

1. determinazione dell'esposizione corretta o voluta nel punto dove la luce è più intensa,

2. Inquadratura da cavalletto in posa T

3. calcolo cronometrico delle distanze da coprire correndo e calibratura con l'esposizione di cui al punto 1

4 calibrazione del flash rigorosamente in manuale rispetto alla distanza dal soggetto sempre rispetto all'esposizione di cui al punto 1

5. Apertura dell'otturatore ed inizio della corsa folle per illuminare con un colpo di flash i soggetti decisi.


Mi trovai a dover fare un ritratto notturno in piazza del campo per una copertina di una rivista tedesca. Avevo a disposizione tre lumedyne e ne usai due sul soggetto, mentre il terzo lo teneva un assistente che ha dato una quindicina di flashate da 400 Watt allo sfondo., tutte calibrate e cronometrate.

Ho realizzato una documentazione di un sito molto particolare e mi servivano alcuni dettagli illuminati (unica illuminazione esistente era la luna piena), tra i quali l'interno di una costruzione che non aveva nessun tipo di elettricità , la distanza era eccessiva per utilizzare una fotocellula: 100 metri in 10" più 36 scalini, flash, scendi spostati a 45° dietro il cespuglio e flash sulla porta, scale esterne e corsa fin dietro l'edificio per illuminare in controluce gli spigoli e farlo risaltare sul cielo nero. Avevo uno scatto da centometrista ed in pochi minuti riuscivo a fare tutto, oggi dovrei usare dei filtri ND ed avere uno schwarzschild tale da modificare tutti i colori.

Fumare fa male anche alla fotografia.


Inviato: 4/5/2007 22:08
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Elogio della Luce

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27/4/2006 13:48
Da Roma
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Citazione:

mi pare che con la luce, il buon Aldo ci sappia fare abbastanza, non come il sottoscritto.
Visto che siamo in tema: buona luce a tutti.

Joe


Non sono riuscito a vedere tutto perché il sito aveva dei problemi, quindi ho visto solo i ritratti di Angela Baggi, ma non mi ha entusiasmato affatto: Luce da manuale, ordinaria. Decente, professionale, ma poco entusiasmante.

Molto belli, invece, i ritratti di barboni.


Inviato: 4/5/2007 22:29
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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Re: Elogio della Luce

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12/5/2005 19:57
Da Frosinone
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Grazie, Renzo, per aver postato la tua foto: mi pare di averla già  vista, e probabilmente, avrà detto le stesse cose. Bella la scelta dell'inquadratura, dove hai ripreso,in profondità  le arcate, e la pavimentazione, e allo stesso tempo, sullo sfondo a sx il campanile: peccato, che non sei riuscito, ad inquadrare del tutto, la colonna più a dx delle arcate, in questo modo, avresti ottenuto una perfetta incorniciatura, del campanile: ma probabilmente non potevi farlo, perchè non disponevi, di un'ottica più grandangolare. Riguardo, il risultato, della luce ottenuta, per mezzo del Ligh Painting,tu stesso, mi pare di capire, non ne sei soddisfatto, l'immagine in effetti, è un pò falsata, da un'illuminazione eccessiva: si nota soprattutto, nella parte centrale del fotogramma, dove in alto, la luce spara troppo, vedo un eccesso, anche in fondo alle arcate, e la stessa pavimentazione, è resa piatta, da un eccesso di luce, al punto che, non si evidenziano abbastanza, le linee di intersezione, tra una lastra di marmo e le altre. Considerate le difficoltà , di questa tecnica, la tua prova va sicuramente lodata, ed incoraggiata. Al fine di ottimizzare, la riuscita di tale tecnica, per la creazione di un set di luce artificiale, auspicata da Renzo, bisogna essere un "tecnico della luce", di quelli di cui fa uso il cinema, questi "tecnici", quei risultati, non li raggiungono certo per caso, ma si "formano", seguendo dei corsi, studiando; adesso io dico: tutto questo deve essere un "Must", per un professionista, ma un dilettante, o un fotoamatore evoluto, per realizzare una buona foto, deve forzatamente, ricorrere alla creazione, di set complessi, che tra l'altro non credo, sarà  possibile gestire da soli, ma con l'ausilio di assistenti, "preparati ad arte" anch'essi.In questo modo, a me francamente, mi passa la voglia di fotografare. Comunque, una migliore preparazione, sulla gestione della luce e delle ombre, la ritengo senz'altro indispensabile, difatti penso, che un piccolo workshop, in materia, non mi farebbe male. Ringrazio, Franzx, per averci messo a conoscenza, del suo metodo di lavoro, che è molto interessante, è la riprova, che non è del tutto necessario, ricorrere a mezzi complessi, di illuminazione, purchè, si abbia sempre la padronanza, nell'uso dei flash, e lo sprint di un centometrista.

Ciao

Joe

Inviato: 6/5/2007 22:22
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Re: Elogio della Luce

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao Joe,
Ho sempre notato fra coloro che conosco e che si occupano di fotografia, una certa-tanta riluttanza ad affrontare il tema luce. Secondo me un fotografo che non conosce e non sa gestire la luce non e' un fotografo ( me compreso ). E parlo non di sola luce naturale, ma di luce gestita con qualunque mezzo, flash, fari, specchi, pannelli riflettenti.... Secondo questa definizione di fotografi ne rimarrebbero veramente pochini.
Non ho mai capito perche'. Quella mia foto di Pistoia, quando la presentai a degli amici,m fu criticata non perche' la luce era gestita male, ma perche' l'avevo introdotta io, perche' avevo alterato la realta'. Bene, in quel periodo la lampada davanti al portone e che avrebbe illuminato flebilmente le vàlte era fulminata, ora invece mi sembra che l'illuminazione ci sia, anche nella piazza ma non ricordo bene se crea un effetto scenico adatto.
Io mi domando: ma se qualla illuminazione che ho introdotto io l'aveva fatta il Comune la foto era reale?
Ma me ne sono sempre fregato. Quella era una prova, utilizzando la parte superiore di un fotogramma 35mm scattato con il 15mm. Ora ho tutto e di piu', sono in grado di prendere anche l'intera colonna a destra e su formato 4x5.
A suo tempo provai con il Toyo e il 47mm, ma mi demoralizzai perche' non riuscivo a vedere assolutamente niente sul vetro smerigliato. Nella foto fatta con parecchi minuti di posa l'illuminazione sembra tanta, ma in realta' era scarsissima. E' il problema che incontro spesso nelle mie foto dei paesi.
Mi servii di un'amica, alle due di notte, per farle pennellare la volta e la punta del campanile che era completamente scuro. Io ero in posa T e dovevo spesso chiudere l'otturatore perche' nella piazza, essendo estate, passavano in continuazione biciclette, motorini e anche la macchina della Polizia.
Ho intenzione di riprovarci con l'attrezzatura attuale ma mi manca una spalla che mi aiuti ma che soprattutto sia un fotografo e che sappia dosare la luce.
Nelle foto di quel fotografo che hai segnalato c'e' un embrione di quello che vorrei fare io, ma con la luce portata in modo piu' omogeneo e naturale. Comunque vagamente l'idea e' quella.
Mi ha fatto piacere l'intervento di Franzx, perche' ritrovo in lui lo spirito giusto, l'amante della sfida, la soddisfazione intima di sentirsi padrone della luce, di crearla dove non c'e'. Perche' anche questa e' arte secondo me, in quanto e' una gestione del soggetto secondo un proprio gusto e una propria scelta. E' uno dei sistemi per rendere una immagine unica, irripetibile, personalissima.
Ma non viene molto seguito perche', tranne che usando i flash, dove la luce la puoi calcolare con precisione ma non puoi previsualizzare il risultato, con i fari il risultato grosso modo si puo' prevedere, ma la giusta esposizione e' un po' un terno all'otto.
Ciao,
Renzo

Inviato: 7/5/2007 0:37
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Re: Elogio della Luce

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8/10/2006 17:44
Da Torino
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ciao FalcoRenzo,
provo a darti una risposta, ovviamente molto personale. E' affascinante fotografare con una capacità  di controllo della luce artificiale, ed é affascinante fotografare senza luci artificiali, con quello che c'è.
Da giovane ho fatto il fotografo per quasi tre anni e usavamo nel reportage geografico diverse luci, purchè portatili compresi i pannelli riflettenti e polistirolo., Mi ricordo una volta per far entrare un po di luce in un casone nella laguna veneta, utilizzando i pannelli...cercando allo stesso tempo di mantenere l'atmosfera dei casoni, poca luce ma con le persone dentro. Ci siamo riusciti. Per fotografare osterie e quant'altro mettavamo fuori dalle finestre luci continue (i classici faretti da 1000 watt), con gelatine in alcuni casi. Divertente. Un collega usava i flash, quelli da 35 mm portatili, in esterni per dare colpetti di luce qua e la, un magia, rendeva naturale il tutto con due flashini del cavolo.
Ma nonostante quell'esperienza, ed anche un corso con K.Zaugg tutto sulle luci in studio, mi é rimasta la passione per le luci d'ambiente, quelle che ci sono, utilizzando anche una luce "brutta" come elemento significativo dell'immagine, pensando che l'utilizzo della luce, naturale o artificiale, debba corrispondere ad una scelta, come tutti gli elementi del processo fotografico.
Per diversi anni ho fatto video e lo faccio tutt'ora e mi piace vedere come lavora e trova soluzioni chi fa le luci. Forse perchè ho visto gente che con la luce artificiale fa cose " che voi umani non immaginate..." che allora mi sono detto, wow la luce naturale.
Ma a parte questo, capisco la tua curiosità , perchè la luce é una gran bella cosa, naturale o artificiale che sia.
bs
marco

Inviato: 7/5/2007 16:32
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

www.mbphoto.it
www.flickr.com/photos/marcofluens

..................
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Re: Elogio della Luce

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14/9/2004 23:43
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azz, in campo aperto, che bello fotografare con la luce che c'e' e soprattutto con quella che si va a cercare!
Fatevi meno s _ _ - e mentali, andate, osservate ed aspettate


a presto,ric
www.grandespirito.it

Inviato: 7/5/2007 17:43
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Re: Elogio della Luce

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao Ric,
non e' una questione di se... mentali, e' una questione di polso. E' difficile, diffcilissimo, come dice Samuel, far sembrare una luce portata simile ad una naturale ed e' da giganti della fotografia, ma chi ci riesce secondo me ha una marcia in piu' perche' e' in grado di creare la realta'. Non so se riesco a spiegarmi, ma sento che essere padroni di intervenire nella illuminazione, anche se difficile, anche se richiede ingegno piu' che mezzi, offre delle possibilita' di intervenire la' dove spesso e' giocoforza rinunciare o ottenere risultati scialbi o scadenti. E' una scuola difficle da imparare da autodidatti, talmente difficile che spesso si fa come la volpe e l'uva e ci si adatta alla luce ambiente. Che e' stupenda, se c'e', e se corrisponde a quanto ci serve. Ma a volte per creare o ricreare un'atmosfera bisogna metterci del nostro.
Guarda nel ritratto. Spesso sembra che sia tutto frutto di luce naturale e invece c'e' al 90% l'intervento di schiarite anche di soli pannelli. Pannelli dorati, bianchi, argentati, di colori diversi secondo la necessita'. Secondo me non esiste luce naturale, per esempio, che valga la luce di un bank o di un adeguato pannello riflettente ( perche' anche un pannello riflettente e' luce portata ). E anche tutto il resto e' un ritratto. Anche molte di quelle foto che sono state presentate dei calcinacci a te tanto cari sono frutto di interventi di luce portata. Eppure ci sei stato in quelle fabbriche abbandonate, ma di luci verdi e blu penso tu non ne abbia mai viste. E invece sono fleshate con il filtro davanti che creano ambienti irreali, sapienti ombretti che truccano la scena in modo estremamente piacevole e che diversificano e fanno emergere le foto di quell'autore ( e che neghera' di averle usate per evitare di essere copiato ).
Prova a pensarci.....


Ciao,
Renzo


Inviato: 7/5/2007 19:06
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Re: Elogio della Luce

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao Joe,
in effetti la fotografia originale era cosi':
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ma poi mi sembrava troppo scura e l'ho schiarita, non so qual'e' migliore, forse in questa c'e' piu' atmosfera, ma c'e' quello spicchio di piazzale nero....
Mi ero dimenticato di dirti che se vuoi vedere un esempio di luce totalmente creata non hai che da guardare le foto del mio album subacqueo. I mezzi che avevo a disposizione erano proprio pochi, una macchina manuale e due fari alogeni che a poco a poco si scaricavano e variavano di colore e intensita'. Per il resto il buio era assoluto ed eravamo sott'acqua e in una grotta.
Ciao,
Renzo



Inviato: 8/5/2007 23:02
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