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processori per sviluppo pellicole
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8/2/2005 19:08
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C'è qualcuno che ha esperienze con processori per sviluppo di pellicole? Mi sto guardando in giro perché ho una gran voglia di svilupparmi per conto mio anche le dia, per avere tutto il processo sotto controllo, e credo che quella del processore sia la soluzione migliore per quanto riguarda il controllo della temperatura e dell'agitazione, lo sfruttamento dei chimici, la quantità  di materiale sviluppabile per singolo processo e la possibilità  di sviluppare differenti formati. Che ne dite?

Inviato: 28/2/2005 18:37
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Hologon ha scritto:
Che ne dite?



...dico che dopo che avrai sentito i prezzi, probabilmente cambierai idea...

Inviato: 28/2/2005 18:57
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Re: processori per sviluppo pellicole
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In effetti, Luciano, i prezzi del nuovo fanno paura; ma ho visto nel mercato dell'usato cosine carine, tipo Jobo Cpe, a un quarto del prezzo del nuovo; del resto molto spesso acquisto oggetti usati: con un po' di pazienza riesco quasi sempre a trovare quello che mi interessa in condizioni pari al nuovo, soprattutto negli ultimi tempi, che molti vendono buona parte del loro corredo analogico per comprarsi il digitale.

Inviato: 28/2/2005 19:55
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Re: processori per sviluppo pellicole
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mmmmhhhhhh, ti dirà, è una idea con cui mi ero "trastullato" un pò anche io non molto tempo fa, quindi posso capire il tipo di gfascinazione che eserciti su di te , poi però più ci pensavo e più mi venivano dubbi se ne valesse veramente la pena.
Da un punto di vista di controllo qualitativo dello sviluppo io, che non ho mai avuto problemi di qualità  con il mio lab, avrei ben poco da guadagnarci, anzi, sarebbe un ulteriore investimento di tempo e di risorse per imparare a fare bene e meglio, tempo ed energie che probabiilmente sottrarrei al fotografare.
Da un punto di vista di controllo creativo, se parliamo di dia, è praticamente assente, quindi se uno è contento dei risultati del suo lab non ne vedo perchè cambiare.
Ci sarebbe il discorso economico, entro quanto si ammortizza l'investimento iniziale, però qui è una questione di volumi di produzione ed è quindi molto soggettivo. Io e Cristina, vuoi per il formato e vuoi per naturale predisposizone, scattiamo molto poco e siamo molto selettivi in fase di ripresa e composizione, quindi fatti due conti non conveniva.
Una cosa che è sempre rimasta un pò come una "tentazione" è il fatto che sviluppando da soli potremmo avere la gratificazione immediata di rientrare da un pomeriggio fotografico e sviluppare immediatamente le dia, però anche qui, con un lab che me le sviluppa comodamente e senza sbattimenti in 3/4 ore, fatto a cui si aggiungono le altre motivazioni che ho appena detto, alla fine questa tentazione è stata scacciata ...
Però ripeto, ti capisco benissimo, anzi se poi decidi di provarci fammi un fischio che magari sviluppiamo qualche 8x10" insieme ...


Inviato: 1/3/2005 13:51
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Ciao Marco, scusa se rispondo solo ora, ma il tempo mi è stato tiranno, quindi approfitto della mia insonnia...

La mia voglia di processore nasce da una parte dall'esigenza mia personale di controllare tutto il processo; e forse questa è più una voglia di rivendicare alla fotografia quell'artigianalità , quel totalmente fatto dalle stesse mani, ancor più che dalla volonà  chimerica di massima qualità  che so comunque di non poter mai raggiungere... anche perché in camera oscura non sono mai stato granché...

Il problema è che sono stufo di ricevere le mie dia lavate male, con differenze qualitative da una volta all'altra, col codice adesivo applicato a fine rullo sopra l'immagine, o addirittura con graffi... E quel sento in giro non è troppo confortante, addirittura recentemente mi hanno raccontato di dia 6X7 graffettate sull'emulsione, e da uno dei laboratori più noti di Milano...
Sono felice che tu abbia trovato un laboratorio di cui sei soddisfatto, non ho questa fortuna...

Altro aspetto è quello del controllo creativo. Un anziano fotografo che sviluppava dia in passato mi ha stuzzicato l'appetito, dicendomi che pur chiaramente non come nel b/n si puà tuttavia controllare abbastanza, sia a livello di contrasto che di densità  che di resa del colore; certo, entro range limitati, ma tuttavia percepibili. Non so, ma mi viene di voglia di provare...

Per quanto riguarda il fattore economico avrei la possibilità  di spendere tra i 200/300 € per acquistare il processore che mi hanno offerto; certo, non scatto molto, ma tutto sommato non mi sembra una cifra elevata, anche in rapporto al fatto che poi potrei sviluppare di tutto... A proposito mi sarebbe utile sapere qual'é il costo finale di una dia 4x5" e 8x10" comprensiva di sviluppo, puoi darmi una mano?

Comunque se decido di buttarmi, contaci... qualche lenzuolino lo si sviluppa insieme...


Inviato: 6/3/2005 2:28
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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..interessante...
Qui a Ferrara il costo dello sviluppo E6 per una lastra 4x5 si aggira attorno ai 3 euro .

Tanti anni fa sviluppavo E6 con quei kit Kodak e Ilford che si compravano dai fotografi. Una gran tribolazione per dei risultati che nella migliore delle ipotesi erano uguali a quelli del LAB e nella peggiore rovinavi tutto: il gioco non valeva la candela..

Eh sì però per l'8x10 forse questo sarà  un passaggio che prima o poi si renderà  necessario anche se in coscienza spero proprio di no!!

In particolare ricordavo la difficoltà  dell'asciugatura: durante questa fase l'emulsione bagnata attirava pulviscolo di ogni genere, nonostante mi fossi costruito una "cappa" apposita alloggiata nella vasca da bagno..
Altra difficoltà  il mantenimento dela temperatura per il 1° sviluppo (+/- 0.1 °C) ma col processore tutto dovrebbe essere automatico.

Adesso i tempi sono cambiati e tra poco potremmo essere tutti costretti a svilupparci da soli in E6 e allora... il problema sarà  anche reperire i chimici e utilizzarli in tempo prima che scadano. A tale proposito sarebbe bello trovare dosi in polvere che durano molto di più di quelle liquide però hano lo svantaggio che non sono frazionabili.... ma questo è un altro discorso.

Potrebbe finire che ci compreremo gli elementi chimici di base e li mescoleremo con una bilancia da farmacista e facendo i calcoli delle moli.... però sai che soddisfazione alla fine?



Inviato: 6/3/2005 9:32
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Ciao Desert, mi auguro di non dover mai fare il piccolo chimico...
comunque concordo per quanto riguarda la soddisfazione!

Inviato: 6/3/2005 19:36
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Hologon ha scritto:
A proposito mi sarebbe utile sapere qual'é il costo finale di una dia 4x5" e 8x10" comprensiva di sviluppo, puoi darmi una mano?




Per le dia 4x5" sei intorno ai 2,0/2,5 euro l'una per l'acquisto (diventano 4,0/4,5 per le Quickload/Readyload), mentre lo sviluppo va da 2,00 euro (prezzo medio dei lab di Milano città ) a 3,00 euro (prezzo medio dei lab di provincia tipo il mio di Monza).

Per le dia 8x10": per l'acquisto sei intorno ai 10,5/11,00 euro l'una, mentre per lo sviluppo a Milano ho trovato intorno ai 7,00 euro (Arscolor), mentre io mio di Monza mi chiede 9,00 euro.

I prezzi di acquisto per singola piana che ti ho fornito sono relativi al mercato europeo, puoi "spuntare" qualcosina se acquisti confezioni da 50 piane anzichè da 10.
Se invece comperi direttamente negli Usa il risparmio puà anche essere del 20% (per le Quickload/Readyload addirittura il 30/35%), però devi acquistare dei discreti quantitativi perchè se no tra spese di spedizione e tasse doganali le paghi come in Europa...

E poi non preoccuparti, non penso diventeremo dei piccoli chimici a breve, le pellicole rimarranno in giro per un bel pò, nonostante tutto quello che si dice e soprattutto nonostante quello che ci vogliono far credere, con una deliberata strategia di disinformazione volta a diffondere preoccupazione e timore tra chi utilizza l'analogico, alcune grandi multinazionali che sul digitale hanno investito parecchio e che quindi devono conseguentemente vendere parecchio, se no ...


Inviato: 7/3/2005 8:43
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Re: processori per sviluppo pellicole

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Ciao Marco,
la cosa curiosa e' pero' che le medesime ditte producono poco o troppo poco. Infatti mi dicevano in SMAF che le consegne vengono fatte col cotagocce, per cui anche i rivenditori si trovano in difficolta'. Vendono poco analogico e non riescono a vendere abbastanza digitale perche' hanno poche scorte. Quindi o c'e' un boom del digitale per cui tutti fanno la fila a comprare la macchinettta con il televisorino, oppure le ditte cercano di finire le scorte prima di mettere massicciamente in vendita le ultime novita'. Fatto sta che per il fotoamatore la cosa si riperquote sulle finanze, perche' se si vuole attrezzare discretamente deve spendere continuamente, anche perche' il paragone con quanto otteneva con l'analogico lo porta ad aggiornarsi in modo quasi frenetico. Forse hanno avuto ragione alcuni miei amici di un cirlolo fotografico, che hanno accettato con riluttanza l'avvento del digitale, e quando si decideranno al grande passo potranno farlo acquistando solo una macchina fotografica e una stampante, senza svenarsi in scanner, PC, e stampanti sempre piu' potenti, per poi ritrovarsi come il sottoscritto con 6 scanner ( quattro piani e due dedicati al 35mm ), tre stampanti, e tre PC...
...salvo poi riconvertirmi ( in parte ) all'analogico acquistando addirittura un banco ottico.
Questa confusione non penso sia solo mia, e anche il mercato indubbiamente ne risente. Al Salone,per esempio, alla Leitz c'era poca gente probabilmente perche' la ditta si trovava nel posto sbagliato, e ci vorrebbe un Salone, o una sua parte, riservato quasi esclusivamente all'analogico, evitando un imbarazzante quanto ingiusto confronto.
Come dici tu, e' evidente che le multinazionali hanno investito moltissimo sul digitale, e cercano disperatamente di abbandonare la produzione tradizionale di pellicole e lastre perche' non c'e' piu' richiesta di macchine fotografiche 35mm e tantomeno di formato superiore. Ma il vero fotoamatore e' tagliato fuori, perche' ha le esigenze ma non il portagogli del professionista, e non e' certo soddisfatto delle prestazioni delle digitali di media qualita' che invece rendono entusiasti chi fino a poco tempo fa si sentiva uno zombo della fotografia. Non so quanto tempo ci vorra' per convertirsi spiritualmente dalla cara diapositiva al proiettore digitale. Sicuramente il progresso tecnologico ne superera' ben presto le caratteristiche, e ci dovremo rassegnare all'evidenza. Hologon annaspa per ritrovare le sue belle diapositive avvilite da laboratori in cui la professionalita e' scomparsa e decide di fare da se', tu sei costretto a comprare all'estero le lastre, io per provare la Shen Hao debbo accontentarmi di quel poco che trovo sugli sguarniti banconi... Noi abbiamo fatto una scelta, ma e' quella giusta? e per quanto?

Inviato: 7/3/2005 9:50
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Grazie Marco per le informazioni sui costi.
Anch'io sono convinto che le pellicole non scompariranno presto, anche se le aziende affermano che continueranno a produrle fino a quando il mercato le richiederà . Ed è proprio questo il punto. Noi rappresentiamo il mercato? E fino a quando?
La preoccupazione più grande che ho rispetto all'acquisto del processore riguarda la disponibilità  di chimici adatta a chi, come me, non ha necessità  di sviluppare grandi quantità : il rappresentante di Agfa mi ha confermato la cessazione della distribuzione del kit AP44, a perdere, adattissimo per me per sviluppare quei quattro, cinque rulli alla volta; Ornano produrrà  "secondo quanto richiede il mercato"... In generale mi pare di capire che probabilmente i produttori si stabilizzeranno sull'offerta di quantitativi adatti per fare 5 litri, decisamente troppi per le mie necessità .
Sto ancora valutando quelli che potrebbero essere i costi del trattamento con il precessore, vi farà sapere.

Inviato: 8/3/2005 0:29
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Che si vada verso una tendenza a produrre e vendere per grossi quantitativi mi sembra abbastanza prevedibile, però per fortuna c'è internet, questo strumento magnifico con cui si possono trovare i prodotti in ogni parte del globo o formare appunto dei gruppi di acquisto che ritirano grossi quantitativi (è già  successo in passato, guarda l'esempio della carta Azo prodotta da Kodak e che è stata "salvata" dai coniugi Smith e dalla comunità  di fotografi della rete)...senza considerare che, secondo me, mano a mano che i grossi gruppi si ritireranno dal mercato (e cmq secondo me avverrà  tra parecchi anni, l'analogico rappresenta ancora il 40% del fatturato di molti produttori) perchè i numeri non saranno "convenienti" per una struttura elefantiaca come quella di una multinazionale, quegli stessi numeri rappresenteranno invece una interessante e unica opportunità  di incremento del proprio fatturato per quelle piccole compagnie che sono sicuro andranno ad occupare quelle nicchie di mercato lasciate libere da Kodak, Fuji o quant'altro...io quindi non sarei particolarmente pessimista e poi, alla fine, tra 20 anni, quando proprio non troveremo più le piane 8x10" o i chimici per svilupparle, arriveranno stì benedetti dorsi digitali per grande formato full frame e ad un costo finalmente accessibile per tutti ...


Inviato: 8/3/2005 11:46
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Re: processori per sviluppo pellicole

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Visto che siamo in tema....Marco e Luciano tenetevi forte perche' ora vi rompero' spesso le scatole....
Ho caricato gli chassis
Pensavo fosse piu' difficile. Ho seguito le istruzioni di Vacchiano su Nadir e seguendole passo passo ho fatto anche abbastanza velocemente.
Ho pero' un paio di dubbi:
Ho lavorato con i guanti di lattice, e inevitabilmente ho toccato le lastre fuori dai bordi. Ne soffrira' l'emulsione?
Quando ho riacceso la luce, ho visto che i guanti erano leggermente sporchi di nero sui polpastrelli. Provando a strofinarli sulla parte estrerna dei volet ho notato che questi "stingono" leggermente. Non ho letto da nessuna parte che gli chassis prima di essere usati vanno puliti con qualcosa, per esempio con un batuffolo di cotone e alcool.
Ora, avendo toccato l'emulsione con i guanti leggermente polverosi penso che un pochino si sia sporcata.
Quanti problemi, quando poi chissa' che ciarpame tiro fuori dai primi scatti... comunque per me e' gia' una vittoria essere riuscito a caricare gli chassis. Poi provero' i quick-load nel dorso Polaroid, ma quest'ultimo pesa ed e' ingombrante. Gli altri caricatori sono piu' leggeri? Ora vado a vedere quanto costano, perche' anche gli chassis sono un po' ingombranti da portarsi dietro.
Appena il tempo si rimette parto alla conquista del GF,
vi faro' sapere...chissa' che risate

Inviato: 9/3/2005 20:51
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Vai tranquillo...io ho sempre ricaricato a mani nude e qualche leggera toccatina oltre i bordi ci scappa, ma non mi sono mai ritrovato col materiale rovinato per questo. Carto non mi stropiccio le pellicole tra le dita!
Strana la faccenda dei volet che "stingono", comunque dubito che anche questo possa danneggiare le pellicole. Al massimo, la prossima volta prima di ricaricare, dai una passata agli chassis con un panno che non lasci pelucchi (tipo i guanti in cotone da camera oscura o il panno in microfibra).
Contrariamente a Marco, che ne è un convinto assertore ed utilizzatore, a me i sistemi "ready load" non piacciono molto e l'unico che ho usato per un breve periodo e ormai molti anni fa, era il dorso Polaroid con le sue pellicole diapositive imbustate (erano normali Fuji, sovramarcate Polaroid). I costi sono troppo elevati rispetto al sistema tradizionale e la planarità  delle pellicole ancora più aleatoria di quanto già  non avvenga coi normali chassis. Inoltre l'avere poche pose a disposizione obbliga ad una ancora maggiore criticità  operativa. Raramente mi sono trovato a dover fare più di 8-10 pose, in una giornata di fotografia GF (e già  sono tante). Mi porto (portavo) dietro 5 chassis e festa finita. Il loro ingombro e peso non è poi eccessivo. E se proprio mi trovassi in situazioni particolari, in cui scattare molto, userei la "changing bag" (Vacchiano puà dire quello che vuole, ma il suo utilizzo è semplicissimo e privo di rischi: basta comprare quelle grandi, dove le mani hanno molto spazio per muoversi) con una scatola vuota, dove riporre le pellicole esposte, e la scatola piena delle pellicole vergini e ricaricherei "sul campo".
Ultimo motivo, ma non il meno importante: a me piace caricarmi gli chassis!! Trovo che sia parte integrale dei riti magici del GF, al pari del cacciatore che appronta le sue ricariche e le infila amorosamente nella cartuccera (non sono cacciatore, ma questo non mi impedisce di apprezzare alcune estetiche venatorie).

Inviato: 10/3/2005 6:43
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Tranquillo Renzo, nessunn rischio e...benvenuto nel club!!!

I dorsi Kodak Readyload e Fuji Quickload sono sensibilmente più leggeri del Polaroid, tanto che i due dorsi insieme non raggiungono il peso del Polaroid che è un bel pezzo di ferro molto molto solido ma piuttosto pesantuccio.
Quello che dice Luciano è vero, con questi dorsi la corretta planearità  della pellicola puà essere più critica rispetto ai normali chassis, anche se la cosa è più rilevabile con il dorso Polaroid.
Infatti i dorsi Kodak e Fuji, a differenza del Polaroid, sono provvisti di un "piatto" a pressione che ha proprio la funzione di mantenere la pellicola il più planeare possibile.
Dalla mia esperienza diretta ti posso dire che ho avuto solo una volta un caso evidente di fuori fuoco dovuto alla non corretta planearità  della pellicola, era un soggetto piuttosto critico che doveva essere ultranitido perchè l'ingrandimento in fase di stampa era rilevante (il soggetto era un close up di un fiore), e cmq me ne sono accorto "solo" con una loupe 10x, con magnificazioni minori la cosa era quasi impercettibile...per il resto puà anche darsi che rispetto ai normali chassis i Readyload/Quickload diano risultati un pò meno nitidi in alcune zone della pellicola per via della non uniforme planearità  della pellicola, anzi ci sono prove e test documentati in rete che attestano proprio questo, però per quella che è la mia esperienza personale nella stragrande maggioranza dei casi è un fattore praticamente irrilevante, vuoi per la natura dei soggetti e vuoi per i fattori di ingrandimento a cui noi generalmente stampiamo...
Io e Cristina abbiamo cominciato ad utilizzare massivamente e costantemente le pellicole a caricamento rapido più che altro per un fattore di comodità  di utilizzo, flessibilità  e leggerezza di trasposrto in ambienti estremi come i deserti del Sud Ovest degli Stati Uniti.
Sapere che devi passare 3/4 giorni in un ambiente ostile, camminando per ore in condizioni climatiche estreme, in aree in cui la sabbia e la polvere si infilano dappertutto anche negli chassis e nella tenda per il loro caricamento, in cui risparmiare anche 250 grammi di peso complessivo significa portare più acqua e quindi maggiore autonomia di sopravvivenza (ed un dorso Quickload e 50 piane pesano pochissimo), in cui le fatiche di hikers si sommano alle fatiche di essere fotografi a grande formato (e alla sera preferisco infilarmi nella tenda per dormire anzichè caricare/scaricare chassis)...lavorando prevalentemente in questi ambienti la scelta delle pellicole a caricamento rapido è stata una scelta obbligata, sono troppo comode, sia da trasportare, che da "caricare" nel dorso, che da conservare fino al momento dello sviluppo, talmente comode che in una giornata "tipo" nel deserto, piena di fatiche ed imprevisti di ogni sorta, ti permettono di avere la vita un pò più facile su uno dei tanti aspetti potenzialmente problematici...
Certo che ora che lavoriamo a 200 metri dalla macchina, oppure nelle future situazioni di ripresa tue, vista soprattutto l'enorme differenza di costi con le "normali" 4x5", la scelta se utilizzare o no le pellicole a caricamento rapido diventa molto molto molto più soggettiva, dipende non più da un adeguamento necessario a condizioni di ripresa ostili ma solo dalle nostre attitudini, o gusti, personali, e quindi posso tranquillamente capire Luciano che dice che il caricamento/scaricamento degli chassis fa parte del fascino del grande formato, così come capisco ugualmente Cristina che invece anche adesso preferisce continuare ad utilizare i Quickload che sono diventati uno strumento di lavoro che oramai è come una seconda natura...cmq adesso con l'8x10" il problema per noi non si pone più, si torna necessariamente ai cari vecchi chassis ...


Inviato: 10/3/2005 10:50
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Re: processori per sviluppo pellicole

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grazie dei consigli, ragazzi, come pensavo e' stata una mattinata..movimentata.
Primo round: disteso sugli scalini ai piedi del ring.
Era una bella giornata limpida, ho accompagnato a scuola le figliole ( alle 6,30 ) e mi son detto: Vai!!!
Ho preso lo zaino fotografico ( ne avevo gia' uno, la ShenHao ci va a meraviglia, con la sua ottica, gli chassis e tutto il resto ) che avevo preparato la sera prima e sono partito con l'auto per andare a fotograre un castello, anche per rendermi conto di quanto abbraccia il 58mm e di quello che ci posso fare. Arrivo sul posto, e' sottozero, in giro ancora un po' di neve della settimna scorsa ( !! ). Mi carico lo zaino sulle spalle, il cavallettto in mano e mi arrampico sulla scala che porta in cima all'unica torre visitabile e che offre dalla cima una splendida visuale. Mi incastro un paio di volte, ma tanto lo zaino e' bene imbottito, e arrivo in cima. Preparo tutto, metto la macchina sul cavalletto, tutto in bolla, monto l'ottica, ( che freddo alle mani!), prendo il panno, entro sotto e metto a fuoco: porca miseria, non va a fuoco...perche' non scorre ancora? Logico: ho il soffietto normale, lo avevo montato per provarcelo...
Ho le mani gelate, mi fanno male. Smonto tutto, mi parte tutt'ad un tratto lo sgancio del cavalletto e graffio un pochino la macchina sotto. Se mi graffiavo io era meglio, alla ShenHao non rimargina...
Rimetto tutto a posto, scendo, riprendo l'auto e torno a casa. Le mani mi fanno male, non penso proprio di tornare.
A casa tiro fuori tutto e mi manca il flessibile. Certo, avevo lasciato aperta la cerniera in alto , dove era anche il panno. E' un flessibile da poco....Non importa.prendo il soffietto floscio, un altro flessibile e riparto. Fa meno freddo. Torno in cima alla torre, ritrovo il flessibile, rimonto tutto...Che bello!!! L'immagine sul vetro della torre di fronte e' nitidissima, e il 58 mi consente un po' di movimenti.
metto lo chassis e scatto una foto, ma non sento il click.
L'avevo caricato l'otturatore? Dubbio Ricarico, rigirlo lo chassis e ne riscatto un'altra. In efffetti il click si sente poco, c'e' vicino un'autostrada.
Cambio posizione, inquadro il paese, ma ho qualche problema con i tetti sotto che mi vengono un po' troppo deformati. Sono li' che aggeggio e mi sento chiamare. E' una signora che dice essere del Comune. Scendo piu' sotto e vedo accanto a lei Aurelio Amendola, forse il piu' famoso dei fotografi di Pistoia, che conosco da lungo tempo. Mi dice che ha un accordo col Comune per fotografare le torri...gli dispiace... Smonto tutto e fine dell'esperienza.
Sto a vedere quello che fa lui, ed imparo alcune cosette. Il panno va bene se non tira vento, infatti a me in cima alla torre mi si infilava spesso tra gli occhiali e il vetro smerigliato: lui usa un lungo soffietto. Gli chiedo degli chassis sporchi e si mette a ridere. Dice che vanno sempre puliti la prima volta perche' sono polverosi. Ha un bel Sinar 4x5, con tanto di esposimetro...
Era ormai tardi, sono dovuto rientrare. Risultato: una foto scattata due volte. Ma tanto per cominciare...
La prossima volta pero' mi faccio coraggio e porto il Toyo, la foldig funziona benissimo, ma la riserbo alle scampagnate.

Inviato: 10/3/2005 14:31
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Bellissima "cronistoria" , con delle descrizioni e degli inconvenienti così tipicamente da "grande formato" , mi è proprio piaciuta tanto (magari a te un pò meno )...cmq tieni presente che avrà  sicuramente contribuito anche una naturale emozione/nervosismo da "prima volta", vedrai che certe dimenticanze non succederanno più...e cmq hai imparato la prima regola del grandeformatista perfetto, cioè verificare sempre molto bene il proprio zaino e la propria attrezzatura perchè se manca qualcosa ci sono altissimissime possibilità  che non si effettua neanche uno scatto ...pensa che io una volta ho addirittura lasciato a casa le piane (eh, vedi ad usare i Quickload) e quando me ne sono accorto eravamo a tre ore di macchina da casa nostra!!!! e siamo mestamente rientrati a casa con la coda tra le gambe , dal momento che non è che puoi andare nel negozio di fotografia di paese e chiedere le Velvia 4x5" ...

Una curiosità : con cosa effettui le rilevazioni esposimetriche?


Inviato: 10/3/2005 17:05
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Beh....grandioso !!!

Inviato: 10/3/2005 17:08
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Re: processori per sviluppo pellicole

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Marco ha scritto:

Una curiosità : con cosa effettui le rilevazioni esposimetriche?



Lo immaginavo che me lo avreste chiesto, ma la cronistoria l'ho abbreviata di moltissimo, non potevo metterci tutto..
Questa prima volta un'esposizione perfetta mi interessava fino ad un certo punto, tantopiu' che avevo il sole alle spalle e quindi di grandi ombre non ne avevo. Ho fatto la misurazione indiretta con la pallina da ping pong .
Qualcosa dev'essere venuto per forza. Anche ad occhio andava bene, c'era un tempo, prima che uscissero le reflex a misurazione TTL che indovinavo l'esposizione anche all'imbrunire...ora sono rimbastardito.
Comunque mi sono divertito moltissimo, altro che incazzatura!!! E' bellissimo, mezz'ora per fare una foto, ma sai che lo merita. Una curiosita'. Ad un certo punto mi sono reso improvvisamente conto che stavo guardando l'immagine alla rovescia!!! Non me n'ero accorto.
Piano piano, anche grazie alle sbirciatine sullo smerigliato di Amendola, che usava altre ottiche, mi sto rendendo conto delle corrispondenze tra 4x5, 6x6 e 35mm. Il 58mm per l'architettura (un po' estrema ) e' grandioso, ora vedro' quanto vignetta, ma apparentemente mi e' sembrato accettabile. Soldi spesi bene. Mi sono trovato in difficolta' ad un certo punto perche' avevo bisogno della rotazione sull'asse orizzontale della standarta anteriore, ma nella Shen Hao e' possibile solo in teoria, perche' occorre far uscire dei piolini dalle guide verticali e non e' graduabile. Anche certe posizioni vicine allo zero sulla standarta posteriore non sono ottenibili perche' questa scatta sull'attenti.... Effettivamente non e' a regolazione micrometica, ma cosa si vuole da un bel cofanetto di legno che scompare nello zaino?

Inviato: 10/3/2005 19:23
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Per Falcopardo

Che posso dirti..........io uso una reflex digitale, tutto un altro pianeta. Buon lavoro con la tua nuova macchina, divertiti e in bocca al lupo
Ciao

Marco(pamar5)

Inviato: 10/3/2005 21:41
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Re: processori per sviluppo pellicole

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Anch'io mi ero portato dietro quella delle figlie, ma il GF offre delle possibilita' che nessun altro tipo di macchina ti offre. E' un po' retro', pero' , per certe foto di architettura, MI e' indispensabile.
Mi piacerebbe tanto fotografarci un lupo e mandare la foto all'altro Marco ( cercasi lupo vanitoso...) . Comunque la folding l'ho comprata per portarla in montagna e ce la portero', anche se mi rendo conto sempre di piu' che incontrero' parecchi problemini.
e' un po' una sfida...

Inviato: 10/3/2005 22:40
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