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Re: 100mp per la nuova Phase One

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10/1/2010 10:42
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Cito volentieri archifoto:

La riflessione che faccio, quasi un paradosso, è che ad un miglioramento di prestazioni delle macchine che ormai sono praticamente perfette, sono seguiti una diminuzione del mercato della fotografia e uno scadimento generalizzato della sua qualità.

Specifico qualità intesa non in senso tecnico perché oggi fare una foto corretta è decisamente più facile che 10 anni fa, dico qualità in senso di professionalità, oggi va bene tutto, basta che costi poco.

Parlo per il mio ambiente, l'architettura, ma credo che non sia il solo.


Nessun OT, anzi... No, non è il solo, purtroppo.

Il fatto che il singolo scatto non abbia più un vero e proprio "costo" (a parte l'ammortamento di attrezzatura, PC e schede di memoria, ma di quello il potenziale cliente a dir poco se ne infischia) è stato tanto enfatizzato all'inizio dalle pubblicità delle macchinette (che erano ben care per quel che davano quando si sborsavano molte centinaia di euro per 1,4 Mpx) da diventare quasi un refrain, e costituire la prima scusa iniziale per pagare meno il lavoro.

L'inizio di una vera diffusione poi delle fotocamere digitali, magari in mano ai giovani figli dei potenziali clienti, ha evidenziato anche la miracolosa possibilità di riveder subito lo scatto, cancellarlo se troppo fuori parametri sul piano tecnico e poi ripeterlo con qualche correzione. Questo ha svilito di suo l'immagine del professionista, portando tanti ad immaginare che la possibilità del rifacimento per tentativi renda in fondo una solida preparazione teorica vicariabile alla possibilità di correzione in fase di ripresa dopo aver visto quel che si faceva.

Le smisurate possibilità (e anche gli eccessi) del fotoritocco in postproduzione hanno poi esaltato questa fase della filiera di realizzazione di un'immagine (e oltre un certo limite quasi non mi vien nemmeno più di parlare di fotografia); mi si potrebbe obiettare che la filiera di camera oscura permetteva anch'essa ampi margini di intervento, ma... agli occhi del committente lo sviluppo e la stampa facevan parte della "magia" del lavoro del fotografo, mentre Photoshop viene mentalmente associato ad un bravo smanettone col PC (nella peggiore delle ipotesi).

Non è un caso che gli editori portino ormai [relativamente] più "in palma di mano" cromisti, impaginatori e specialisti del fotoritocco rispetto ai fotografi, cui vien demandato il compito di produrre il materiale grezzo che, tanto, dopo va pesantemente lavorato.

E allora siccome i costi a valle non son spesso, a volte, per niente modesti, ecco che vien naturale cercar di risparmiare su chi deve produrre un RAW che tanto dopo ci pensa un altro a fartelo diventare qualcosa che nemmeno ti immagini.

Senso compositivo, comprensione (culturale prima che sul piano della tecnica fotografica) di ciò che si sta fotografando, capacità di prevedere un taglio della fotografia che non abbia bisogno di crop radicali per diventare efficace, capacità di dare o interpretare la luce o sfruttare al meglio quella presente sul sito in cui si scatta, diventano aspetti via via meno apprezzati, in media.

Perciò per il futuro, a prescindere da nicchie ben definite in cui l'improvvisazione non paga (la fotografia di architettura, come lo still life "di fino" o la fotografia di documentazione di processi industriali possono essere degli esempi), in generale io vedo la prospettiva di una esistenza mediamente più felice per il fotoamatore che per il professionista.

Costi bassissimi, immagini per stock, immagini still estrapolate ex post da filmati ormai a risoluzione abbastanza alta da essere utilizzabili per ogni normale esigenza comunicativa, mi sembrano - nicchie ecologiche di alta specializzazione a parte - la prospettiva media della fotografia.

L'immagine deve prima di tutto essere condivisa; costituisce via via sempre più una proiezione narcisistica dell'ego incerto ma strabordante di chi scatta, che deve con-dividere ciò che ha visto col massimo numero di persone, qui e adesso, possibilmente anche lontane, per un attimo, poi non conta più. I selfie, in teoria, si potevano fare anche ai tempi della Kodak Instamatic o della Polaroid Colorpack 80; eppure non si tendeva a farli.
Si fotografava la fidanza seduta sulla staccionata di fronte ai laghetti di Plitvice, cercando di giocare sulla sfocatura dei capelli, ed immortalandola mentre li guardava pensierosa; oggi il selfie lo si fa con quel bastoncino che tiene lo smartphone non solo a distanza sufficiente, ma anche di norma dall'alto in basso, cosa che schiaccia la figura, e fa sembrar tutti dei nanerottoli col nasone (la focale nativa delle ottiche dei telefoni è grandangolare e nemmeno poco). Noi veniamo delle due male, buffi, ma ciò non conta perché l'unica cosa importante è rappresentare noi, purché riconoscibili, che in quel momento eravamo lì, proprio lì. E importante è che lo sappian tutti in quel momento stesso grazie a WhatsApp, sarebbe l'ideale. Fontana d Trevi si vede poco e male, storta e tagliata e sovraesposta, noi facciamo pietà fra nasone e ombra del medesimo e espressione deficiente, ma questo è lo scopo della fotografia: dire in fondo Iu, iu, cazzu, cazzu come tanti Cetto Laqualunque.

Conosco persone che man mano che la scheda è piena cancellano le immagini più vecchie contenute nelle loro compatte senza neppure archiviarle prima su HDD; le più carine le postano su Facebook, ed è tutto.
Stamparle? Ma quando mai? Al limite fai stampare una foto che ti è venuta meglio della media del tuo cane su una T-Shirt per pochi euro, o su una mug in ceramica, o persino, ora, sulla cover del tuo telefonino: ancora una volta la ricerca è orientata alla condivisione, non alla qualità. Quando la maglietta si stinge o la mug si sbecca o perde il manico, si butta via.

Perché, in generale, dovrebbe essere socialmente mediamente apprezzato uno che cerca di fare una buona foto (per il significato che si può dare a questa affermazione)?

Inviato: 7/3/2016 18:14
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Re: 100mp per la nuova Phase One

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condivido pienamente ma con tristezza, l'analisi di Ricciardi. Il fai da te è stato la morte di tanta fotografia professionale insieme al tema della condivisione: oggi siamo tutti fotografi e quindi nessuno è più fotografo di un altro. "Posso farlo anch'io perchè devo pagarti" ? Questo mi atterrisce ma cerco costantemente vie d'uscita che non siano quella di dedicarmi ad altro professionalmente e poi fare il fotoamatore. Anche se per questi si intravedono prospettive più felici...

Inviato: 7/3/2016 18:40
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Re: 100mp per la nuova Phase One

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Penso che una via di uscita possa essere quella di cercare di integrare la capacità di realizzare buone immagini che derivano da fotografie ben pensate e scattate, con la capacità di contribuire pesantemente al content design: insomma, un po' come a Roma fa efficacemente Araldo De Luca con le sue ottime fotografie di opere d'arte, a mio avviso particolarmente nella statuaria classica, maturare e costruirsi una competenza culturale elevata nel settore che per professione si cerca di fotografare.

Il che si traduce nel cercare di alzare il target del cliente potenziale-tipo, che a sua volta va cercato fra persone più consapevoli e quindi meglio in grado di valutare con interesse e una visione non superficiale la qualità di quel che gli viene proposto.

Il piccolo commerciante che vuole due scatti dell'interno del suo negozio da mettere sul suo sito, e che a fronte di una richiesta mitissima - considerata anche magari la trasferta da un capo all'altro di una metropoli e mezza giornata pesa fra una cosa e l'altra - ti risponde (è capitato a un mio amico) "ah no, ma io pensavo de spenne morto de meno, allora figuramose, jele fo fa' a mi' nipote colla machinetta diggitale che j'ho regalato pella Communione, vedessi che foto gajarde, è bravissimo..." non val la pena di cercare di mantenerlo e men che meno di cercarselo, lasciamolo serenamente ai dopolavoristi che si propongono per fare i matrimoni col 18-55 non stabilizzato Canon vecchio tipo (visti io coi miei occhi) sua una vecchia qualchecosaD da 6-8 megapixel.

Inviato: 7/3/2016 19:54
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Re: 100mp per la nuova Phase One
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Condivido grosso modo quanto detto. Tuttavia mi pare una visione troppo pessimistica e atta ad idealizzare i tempi andati. Mi riferisco specificatamente all’ambito non professionale (non sono addentro al mercato professionale per potermi pronunciare).
In particolare prendo come spunto questa frase:

Citazione:

VRicciardi ha scritto:

Si fotografava la fidanza seduta sulla staccionata di fronte ai laghetti di Plitvice, cercando di giocare sulla sfocatura dei capelli, ed immortalandola mentre li guardava pensierosa; oggi il selfie lo si fa con quel bastoncino che tiene lo smartphone non solo a distanza sufficiente, ma anche di norma dall'alto in basso, cosa che schiaccia la figura, e fa sembrar tutti dei nanerottoli col nasone…..


Forse ho solo io dei ricordi annebbiati e sbiaditi dal tempo…..ma le differenze fra i moderni “fotografi della domenica” e quelli del passato non la vedo. Sento una sorta di visione ideale del fotografo saltuario del passato. Io ricordo l’uso di compattine “tutte automatiche” plasticose a pellicola con uguale (in)perizia che si vede oggigiorno.
Sfocato ? Regole di composizione ? Ma dove ? La differenza fondamentale fra passato e presente amatoriale risiede nella voglia immensa di condividere tutto e subito che vi è oggi, nel mordi e fuggi.
Che la mania dei selfie porti ad immagini spesso caricaturali e distorte ci sta anche; ma io sfido a sfogliare un album con foto delle vacanze del passato di un qualunque fotografo occasionale e non trovare errori marchiani, composizioni penose, sogetti fuori fuoco e tutto il resto. Una cosa è distinguere fra professionalità ed amatorialità; un’altra è idealizzare elementi del passato in ambito puramente amatoriale. No dai, se guardo un album puramente dilettantistico del passato ci trovo di tutto e di piu’.

Marco


Inviato: 8/3/2016 11:00
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Re: 100mp per la nuova Phase One

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Ritornando al discorso Phase One Martedì 5 aprile qui da Soluzioni Arte a Roma ci sarà una giornata dedicata al nuovo dorso 100 e al corpo Xf con la possibilità di scattare e realizzare stampe al momento. Penso possa essere interessante, appena definite vi darò orari e programmi.

Inviato: 8/3/2016 11:50
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Re: 100mp per la nuova Phase One

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In verità non ne facevo tanto un discorso di qualità tecnico/compositiva della foto di un tempo, quanto di modo di porsi rispetto all'immagine. Probabilmente mi sono espresso in modo non chiarissimo.

La foto ricordo, ancorché mal composta e mal esposta, era utilizzata per lasciare una traccia nella memoria propria, di chi avevamo accanto, degli amici cui si faceva vedere un improbabile albumetto con le stampine attaccate sopra 10x15 (10x10 addirittura, se venivano dall'Instamatic 126). Qualcosa comunque, nella sua umiltà, di durevole.

Il fotoamatore della domenica quella domenica là era a Sperlonga con moglie e figlio, e se anche relativamente male faceva qualche foto in giro, si vedeva Sperlonga, e il protagonista era Sperlonga e quella gita; quel che entrava in un cinquantino o poco più ampio, un po' di scorci di Sperlonga, qualche panorama con da un canto sorridente moglie e figlio (non di rado recalcitrante a mettersi in posa). C'era insomma un contenuto di memoria e di affettività sottilmente associate che dava un suo valore a una immagine pur criticabilissima da un fotoamatore nemmeno troppo preparato (se aveva l'hobby e quindi cercava un qualche concetto di qualità nelle immagini).
E nota che in NON TUTTE le foto - buone o cattive che fossero - era per forza presente qualcuno del gruppo (famiglia, amici, fidanza) che era stato a Sperlonga quel giorno. Men che meno il fotografo.

L'albumetto con le foto delle vacanze pian piano ingialliva e le foto viravano inesorabilmente verso il magenta/marroncino, ma veniva conservato. La fotografia aveva un qualche valore nell'immaginario collettivo, anche solo la foto ricordo. Legava il passato al presente, fermava i momenti felici.

In quell'albumetto, in almeno un paio di foto si vedeva anche chi le aveva scattate: che aveva messo in mano ad una coppia di attempati coniugi tedeschi anch'essi in vacanza la macchinetta, per poter avere una foto in cui ci fosse anche lui, o meglio in cui papà madre e figlio fossero presenti contemporaneamente (ricordo). I due gentilissimi gliela facevano, inquadravano i visi al centro e tagliavan loro le gambe, e di questo ci si lamentava poi con un bonario sorriso rivedendo la stampina.

Quando moriva zia Concetta, era prassi cercare sulle foto del matrimoni di qualche nipote una foto di gruppo in cui "stava ancora tanto bene" da far riprodurre, per avere inquadrata e scontornata la zia da mettere sul luttino stampato dal tipografo. Si fa ancora, semplicemente perché quando muore zia Concetta se ne occupano fratelli più giovani o figli già ben grandi, non nati nell'era dell'instant sharing.

Oggi mi dicono che spessissimo viene postata su Facebook la foto della pizza che si sta mangiando già arrivata a metà. Ehi, mica su Tripadvisor per allegarla a una recensione! Girata a tutti. E pure col piatto coi pezzi di crosta smangiucchiata avanzata. Si postano i selfie con la linguaccia, tanto poi (falso) finiranno nell'oblio della Rete che invece conserva tutto in modo inesorabile.

Prima non si facevano i selfie con la linguaccia. Si facevano foto certo spessissimo brutte, ma in cui si cercava di "venire bene". A nessuna ragazza sarebbe venuto in mente di fotografarsi allo specchio mentre si sta depilando le lussureggianti ascelle o gli stinchi da pastore gallurese, e di condividere velocemente tutto ciò sui social. MILIARDI di immagini del genere vengon scattate per poi essere date in pasto alla condivisione immediata sperando che raggiunga subito il massimo numero di persone tramite la Rete; ciò vale anche per filmati su Youtube in cui uno che pare avere anche 25 anni beve due boccali di birra e poi dopo aver mimato qualche secondo di danza del ventre per favorire la degassificazione della stessa si produce in un sonorissimo rutto. Fantastico.

Questo è il cambiamento in peggio che percepisco. Un cambiamento diffuso di rapporto con il concetto di fotografia, nel grande pubblico. Che svaluta il valore dell'immagine in generale; l'immagine realizzata in cambio di corrispettivo ne è un piccolo sottoinsieme, che ne risente.

Perché una compattina Samsung medio-buona da 200 euro, ben impostata e settata su fullautochepiùautononsipuò hamille volte più probabilità di produrre comunque una immagine di qualità tecnica decorosamente presentabile di quanta ne avessero le compatte a pellicola 35 mm o APS collo zoometto 35-70 di venti anni fa.

Ma esiste almeno una compatta, se non più d'una, in cui sul frontale è presente un secondo display piccolino, per poter controllare l'inquadratura... mentre ci si fa i selfie. In fin dei conti sempre possibili anche prima, con l'autoscatto di una Vitessa poggiandola su un muretto, ma evidentemente la cosa non era tanto prioritaria...

L'ansia dello sharing prevale sul perché (figuriamoci poi su in che modo) stai producendo un'immagine, con uno smartphone una compatta o una reflex entry-level presa sottocosto da Trony non cambia; e ciò IMHO rende la fotografia un qualcosa di intrinsecamente ANZITUTTO effimero, POI poco importante e INFINE anche commercialmente svalutato. Se questo è il sentire comune della grande massa della ggggente, normale che si rifletta sottilmente anche sull'immagine della preparazione e della professionalità di chi del realizzare delle immagini si spera ben fatte, ha fatto un mestiere.

Che ce vo' a fà 'na foto?

Per questo vedo, mediamente, prospettive migliori per un fotoamatore appassionato che per chi ne faccia un lavoro, o come nel caso mio anche un lavoro (resto per fortuna fotoamatore "dentro" e questo diminuisce un po' il mio senso di frustrazione).

Anche se non rimpiango, stai tranquillo, i tempi in cui messi da parte i soldi si andava col vestito della domenica dal Signor Fotografo, che era ancora negli anni '30 come il medico radiologo che ti faceva vedere le ossa, a mettersi in posa davanti a una 13x18 cercando di stare fermo e compunto con espressione austera e nobile per mezzo secondo minimo se non di più per impressionare una lastra Ferrania Panchro da 17/10° DIN.

Inviato: 8/3/2016 12:40

Modificato da VRicciardi su 8/3/2016 12:56:15
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Re: 100mp per la nuova Phase One
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Io penso che quanto sostieni unisce e mischia due cose diverse, due ambiti diversi che hanno alcuni punti di sovrapposizione. Io sono convinto che da un lato vi è la fotografia e da un altro lato vi è lo sharing, i selfie ecc. Per me sono due cose indipendenti. Indipendenti ma che, avvalendosi l’una dell’altra (come mezzo) finiscono per essere percepiti come una cosa sola.
A mio avviso la “moda/mania” della condivisione mordi e fuggi si avvale delle immagini, ma tutto finisce qui’. Se per assurdo fossero piu’ comodi/veloci i disegni a carboncino sarebbero quelli il veicolo scelto. Ecco, il veicolo. Vi è la volontà di dare in pasto alle masse il proprio io privato e la fotografia, anzi, le immagini, sono il veicolo piu’ adatto, a portata di tutti ed immediato. Ho parlato di immagini, non di fotografia; sono cose profondamente diverse. Sono straconvinto che le fotografie scattate una volta per immortalare e fermare i ricordi ci sono anche oggi e vengono fatte anche oggi con lo stesso spirito. I social media, lo sharing e tutto il resto sono altro, sono un ambito a sé stante. Certo, ad oggi sembrano il tutto, ma io non ne sono convinto. Le “vecchie” foto delle vacanze, della famigli in gita, delle riunioni di amici ci sono ancora, e lo scopo non è (solo) quello di essere date in pasto alla rete. Io non sono giovanissimo e questa potrebbe essere una mia errata convinzione, ma è confermata dal fare e vivere di tanti ragazzi che conosco ben piu’ giovani di me. Quindi ribadisco che sono straconvinto che il mondo dell’immagine e del suo uso ha subito una profonda ed epocale rivoluzione. Rivoluzione con risvolti negativi ed addirittura comici. Una rivoluzione che pero’ non ha travolto in toto le prassi e le priorità. Da un lato vi è la voglia spasmodica dello sharing, da un altro lato la fotografia.

Marco

Inviato: 8/3/2016 14:29
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Re: 100mp per la nuova Phase One
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Condivido molto di quanto scrive VRicciardi sullo stato attuale della fotografia, sulle mode dei selfie e dei filmati vituperevoli su Youtube.

Solo che attribuisco molta piu' colpa a come siamo diventati noi, rispetto ai mutamenti tecnologici che ci sono stati messi in mano.

Se le Fotografia e' (anche) cultura, le orribili cose che si vedono in giro sono frutto del profondo analfabetismo della gran maggioranza delle persone non solo per quello che riguarda i valori artistici ed estetici, ma anche - oserei dire - di civilta' e di semplice buona educazione e rispetto del prossimo e di noi stessi.

Se una volta era abbastanza improbabile o quasi impensabile per una ragazza fotografarsi mentre si depilava o per un ragazzo riprendersi in filmato mentre ruttava, non e' solo e non e' tanto per motivi tecnici, perche' tutto sommato la cosa sarebbe stata fattibile anche allora, sia pure in modo meno immediato. Ma piuttosto per buona educazione, per un senso di rispetto degli altri e sopratutto di rispetto verso se stessi.

MI spiace dirlo, ma per me e' l' umanita' ad essere diventata una mezza schifezza.
Ed e' solo un elemento incidentale il fatto che si ritrova a disposizione molti potenti strumenti per darne innumerevoli dimostrazioni pratiche, in modo assai semplice ed immediato.

Inviato: 25/3/2016 5:04
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Re: 100mp per la nuova Phase One

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Grazie per la condivisione.

Tener presente però che io più che altro riferivo questo svilimento del ruolo dell'immagine, nel senso della banalizzazione e della sua gestione effimera correlato alla disponibilità a riconoscere il ruolo e la professionalità di chi di fotografia cerca di vivere.
Vedo in prospettiva messo meglio chi si occuperà dell'adattamento (spesso anche veramente forzato) della fotografia originale per trasformarla in uno stimolo visivo finale adatto alle esigenze economiche che ne han prodotto il finanziamento, rispetto a chi cercherà di produrre una buona fotografia di partenza - buona secondo i criteri mai superati di controllo tecnico dell'esposizione, inquadratura, taglio e gestione dei rapporti luminosi e cromatici, anche se declinata in modo più moderno, attuale e adattato al nuovo mezzo tecnico.

* * * * * * *

La fotografia amatoriale è, invece, e son convinto sarà, sempre viva e vitale; dopo un inizio in cui vedevo in giro cose abbastanza orribili, la presenza di fotoamatori creativi, attenti e agguerriti sul piano delle idee da trasporre in immagini dimostra che l'immediatezza del preview, in sé diseducativa perché suggerisce meno attenzione prima dello scatto, non è riuscita ad impedire un'evoluzione del gusto e della capacità tecnica in tantissimi.

* * * * * * *

Poi però resta, o meglio si pone, il problema della trasmissione dei ricordi visivi e della memoria di aspetti della vita che non son più insignificanti ed effimeri come il selfie a tre con la lingua di fuori in pizzeria dopo la terza birra. e non meritano di esser persi.

Conosco persone che mi han candidamente detto che siccome il display dello smartphone è molto grande, non solo ormai fan foto solo con quello, ma le lasciano lì nella capiente memoria della micro SD salvo poi cancellarle a blocchi interi partendo dalle più vecchie, senza neppure pensare di scaricarle su un PC a casa. Il che se si pensa a quante foto in ogni occasione fan le mamme ai loro bambini che crescono, mi mette una profonda tristezza. Stan crescendo generazioni che rischiano di ritrovarsi senza memoria individuale della propria storia e dei propri affetti.

Troveranno più facilmente filmati su youtube con gli F102 "Delta Dagger" che intercettano ed accompagnano fuori dallo spazio aereo dell'Alaska i TU-95 "Bear", digitalizzati da pazienti appassionati e rilanciati in rete a contar le visualizzazioni (vedete, non penso certo che su Youtube ci sian solo rutti e ascelle in via di depilazione) che foto di quando soffiano sulla torta del loro terzo compleanno, o della vecchia nonnina che morì quando avevan sette anni e di cui prestissimo avranno difficoltà a ricordare il viso.

Ho potuto di recente riprodurre, per uno zio che lamentava di aver pochissime foto di quando era bambino, da un album fotografico di famiglia di parenti immagini del 1940-48 stampate in formato MASSIMO cartolina su cartoncino baritato; il risultato, aiutato anche dall'ottima qualità del macro con cui lavoro, è stato assolutamente sorprendente con minimi ritocchi suggeriti dallo specimen in postproduzione.

Ho un cassetto pieno di negativi scattati, o raccolti da mio padre nei cassetti di famiglia, risalenti all'immediato dopoguerra, impolverati ed irrigiditi dal tempo.
Nulla che non si possa recuperare reinfilandoli nella spirale delle mie tank, e risciacquandole a temperatura adeguatamente freschina per evitare eccessivi rigonfiamenti dell'emulsione, e lasciati a ridistendersi dopo imbibizione con un minimo di tensioattivo.
Una volta distesi e asciutti, andranno nei pergamini e potranno essere ristampati, o scansionati alla risoluzione più adatta.

Adesso, provate fra venti anni a riaprire un floppy da 3" che sapete pieno delle prime foto scattate da vostro zio con una digitalina da 360Kb-1 Mb di primissima generazione.
Vediamo se riuscite a scovare in cantina un PC che ancora ce l'ha, o se al secondo trasloco è stato buttatto anche quel 486 che era stato accantonato perfettamente funzionante solo perché obsoleto. Provate a riaprire qualche RAW proprietario, di Case che ne han cambiati sei. Con quale SW?

Io dalla mia prima DSLR siccome ne prevedeva l'opzione, ho sempre salvato in DNG leggendo che era un tentativo di standard. Adobe è una potenza planetaria nella gestione delle immagini; basterà ad imporne la durata nel tempo?

In fin dei conti anche il Sony Betamax era uno standard migliore del VHS, che mi spiegarono sommava tutti i limiti concettuali possibili in uno standard di registrazione. Anche il Video2000 di Philips, altro all'epoca colosso, era tecnicamente più razionale e performante come qualità di immagine.
Due giganti, due idee migliori rispetto a quella che ha prevalso... perché il VHS venne diffuso fornendolo a basso prezzo ai produttori di videocassette porno, mi dicono.
Riuscite a trovarmi in giro un lettore Betamax? Se per caso ne avete uno con un po' di cassette, a quanto riuscireste a venderlo su Subito.it o Kijiji?

Oggi leggiamo i conti economici dell'annona su tavolette sumeriche del periodo di Uruk che hanno oltre cinquemila anni. Cosa resterà della memoria delle famiglie dei nostri giorni fra solo cinquanta, non cinquemila anni, se - mi dice un informatico di gran vaglio - la traccia di un normale DVD garantisce una stabilità decorosa per un periodo non superiore ai cinque-sei anni, forse qualcosina di più se scritta a 1-2X?

Alla fine davan più garanzie gli orridi negativi 126 delle Instamatic e Agfamatic degli anni '60...

Inviato: 27/3/2016 8:34
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Re: 100mp per la nuova Phase One
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Sì, capisco, certi commenti sono anche condivisibili.

Ma perché portare totalmente off topic una discussione che recita nel titolo "Phase One da 100 mp"?

Non è che manchino settori del Forum dove parlare della deriva della fotografia o della caducità dei formati digitali.

Da ora in poi vorrei che chi aggiungerà commenti a questa discussione, si limiti a parlare della Phase One da 100 mp; altrimenti sarò costretto a cancellare i messaggi, che è una cosa odiosa.

Un forum totalmente disordinato non è usufruibile da nessuno. Né dai frequentatori abituali, né da chi ci trova tramite motori di ricerca.

Fernando

Inviato: 27/3/2016 10:44
Tessera C.F.A.O. n°14
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** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: 100mp per la nuova Phase One

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Giusto per tornare a parlare di Phase One. Martedì 5 dalle 15 alle 19 il dorso da 100mp e il nuovo corpo XF saranno presentati da Soluzioni Arte a Roma. Ci sarà la possibilità di scattare e sarà realizzata una stampa di grande formato al momento. Penso sia interessante confrontarsi con quello che al momento è lo stato dell'arte tra le attrezzature fotografiche e con l'occasione conoscerci dal vivo. Qui trovate il programma:
http://www.soluzioniarte.it/2016/03/29/1115/

Inviato: 29/3/2016 16:07
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Re: 100mp per la nuova Phase One
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Da lombardia
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Parliamone pure...come si parla della Lamborghini Aventador SV. Mi piacerebbe tanto averla, ma primo: non me la posso permettere, secondo: non saprei guidarla per quello che è capace di offrire.


Inviato: 29/3/2016 18:41
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Re: 100mp per la nuova Phase One

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Da Roma
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Quali ottiche soddisfano realmente una richiesta di informazione simile?

Il file è da 11.608 x 8708 su un rettangolo da 53,7 x 40,4mm.
Allora 11.608/53,7 = 216,16 pixel/mm; 8708/40,4 = 215,54 pixel/mm, siamo lì, diciamo che il vero sia 216.

Anche solo sul piano della risolvenza mi pare difficile arrivare agli angoli estremi con valori simili.
Prezzi a parte, questo livello di sensori darà ulteriore impulso alla progettazione di nuove ottiche e nuovi vetri.

Ma comunque spero che anche altri parametri connessi alla qualità di immagine (profondità colore, gamma dinamica, rumore etc) siano di livello nettamente più alto dei modelli precedenti; se no il facoltoso professionista che facesse cotanto investimento rischierebbe di avere una Ferrari da usare negli USA, dove appena superi le 55 miglia compare nel retrovisore una coppia di Cops in Harley.

Inviato: 29/3/2016 19:42
...io non vorrei mai far parte di un club che accettasse uno come me come socio... (Groucho Marx)
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Re: 100mp per la nuova Phase One

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Indipendentemente dalla possibilità del sensore a livello di risolvenza e gamma dinamica é comunque il formato che é più grande, con tutto quello che ne consegue a livello di separazione di piani e tridimensionalità dell'immagine. Unito al sensore cmos con le grandi prestazioni ad alti Iso (i ccd non andavano oltre 200 iso con risultati decenti) ne esce uno strumento veramente valido. Certo il costo nella maggioranza dei casi non è economicamente giustificabile soprattutto per le richieste dell'attuale mercato professionale. Penso che possa anche esserci una soddisfazione personale nel utilizzo di un mezzo di eccellenza indipendentemente dal ritorno reale economico. Alla fine se compariamo solo il ritorno economico il fotografo non è più un mestiere che vale la pena di fare.

Inviato: 30/3/2016 9:32
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Re: 100mp per la nuova Phase One

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Quoto Wing. Per le committenze medie, basta e avanza già molto meno

Inviato: 30/3/2016 13:06
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Re: 100mp per la nuova Phase One
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Comunque io insisto: una lastra 4x5 acquisita ad una risoluzione da “minimo sindacale”, restituisce un file da circa 90 Mpixel (full color) e nessuno ha mai urlato al miracolo per questo.

La grande novità introdotta da questo dorso è che ora si può scattare in digitale con la qualità del grande formato (almeno in termini di quantità di informazioni); l’immagine da “100 Mpixel” invece è una roba cui siamo abituati almeno dai tempi della Kodachrome 4x5.

A presto.

Fabio

Inviato: 30/3/2016 15:35
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Re: 100mp per la nuova Phase One

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Fabio io scansiono il 4x5 con l'Hasselblad x5 e al massimo della qualità (2040 dpi) e ottengo dei tiff di 180 mega a 8 bit un dorso a 100 Mpixel si hanno 300 mega quindi una risoluzione di circa il doppio. Certo ci sono scanner piani che arrivano (teoricamente) a 4800dpi ma ti assicuro che la qualità del file non è nemmeno paragonabile con quelli dell'Hasselblad. Ci sono gli scanner a tamburo ma per esperienza ti dico che aumentando i dpi spesso si ottiene più grana che dettaglio. Con questo non voglio dire che il file Phase One sia meglio, come ho sempre detto la nitidezza della pellicola è diversa da quella del digitale, più uniforme meno concentrata sulle linee, due mezzi diversi che personalmente uso per scopi diversi.

Inviato: 30/3/2016 15:53
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Re: 100mp per la nuova Phase One
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Ciao Wing,
un differenza di peso dei file così evidente è sicuramente da attribuire al diverso numero di bit per colore, infatti attraverso un semplice calcolo si può stabilire che, in termini di mera risoluzione, i file prodotti dall’X5 contengono circa 83 Mpixel, dunque non molti meno del nuovo dorso :

pixel lato corto = 4 pollici x 2040 = 8.160

pixel lato lungo = 5 pollici x 2040 = 10.200

pixel totali = 8.160 x 10.200 = 83.232.000

Io, Fer e Mauro, facciamo scansioni con un drum ScanMate che in teoria arriva ad 11.000 DPI (reali circa 8000), ma per gli originali 4x5 personalmente mi fermo intorno ai 3000 dpi, sufficienti a leggere le 60 l/mm di cui sono capaci i miei più performanti obiettivi GF; ricorrendo al montaggio a fluido non riscontro problemi di eccessiva visibilità della grana.
Tali file contengono 180 Mpixel e pesano anche più di 1GB (16 bit per canale).

Ovviamente non sono molte le occasioni in cui tanta risoluzione serve davvero a qualcosa, infatti è necessario che il tipo di soggetto, la capacità risolvente dell’ottica, la regolazione del piano di fuoco, le accortezze per evitare il mosso, le dimensioni di stampa, concorrano tutti a produrre un’immagine capace di esprimere qualcosa attraverso la propria ricchezza di dettagli.

In ogni caso, la mia vuole solo essere una precisazione, piuttosto accademica, per ricondurre gli apparentemente sorprendenti “100 Mpixel” alla loro reale dimensione ... quella cioè di un buona lastra 4x5, ben scattata e ben stampata

Che ora un eccellente dorso digitale renda possibile, a chi può permettersi di acquistarlo o noleggiarlo, di evitare tutto l'ambaradan di attrezzature e processi necessari per scattare in GF, è davvero un'ottima notizia

E' altresì una buona notizia, per chi non può permettersi il nuovo dorso, sapere che può tranquillamente continuare a scattare in 4x5 senza nulla dover invidiare a quei 100 Mpixel in termini di risoluzione (non parlo di altre caratteristiche).

A presto.

Fabio

Inviato: 30/3/2016 17:20
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Re: 100mp per la nuova Phase One
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Citazione:

FabioBi ha scritto:
Comunque io insisto: una lastra 4x5 acquisita ad una risoluzione da “minimo sindacale”, restituisce un file da circa 90 Mpixel (full color) e nessuno ha mai urlato al miracolo per questo.


Fabio



Mah, secondo me non si grida al miracolo, perché il peso del file non è in diretta corrispondenza con la quantità di dettagli ed informazione...e con gli obiettivi classici da GF che se va bene hanno risoluzioni di 20-25 linee/mm non si ottiene la stessa ricchezza di dettaglio di cui è capace per esempio una Alpa con dorso da anche "solo" 40 Mp e con un moderno Digitar davanti che di linee/mm ne risolve molte, molte di più.
IMHO

Inviato: 30/3/2016 17:24

Modificato da luciano su 30/3/2016 18:03:40
Tessera C.F.A.O n. 3

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Re: 100mp per la nuova Phase One

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"Mah, secondo me non si grida al miracolo, perché il peso del file non è in diretta corrispondenza con la quantità di dettagli ed informazione...e con gli obiettivi classici da GF che se va bene hanno risoluzioni di 20-25 linee/mm non si ottiene la stessa ricchezza di dettaglio di cui è capace per esempio una Alpa con dorso da anche "solo" 40 Mp e con un moderno Digitar davanti. IMHO"


Verissimo la mia Alpa con il 40 Digitar e anche il solo iq 250 ha una quantità di dettaglio decisamente superiore ad un 4x5 scansionato. Resta la differenza di tipo di nitidezza e di aspetto generale dell'immagine. Estetiche diverse.

Inviato: 30/3/2016 17:34
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