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messico
Utente non più registrato
finalmente ho deciso dove andare quest'estate, farà con mio padre un tour in Messico di 2 settimane
Le tappe sono: MESSICO CITY - centro archeologico di Teotihuacan - Tuxtla Gutierrez - il Canyon del Sumidero - San Cristobal de las Casas - comunità  indigene di San Juan Chamula e Zinacantan - Palenque - cascate di "Agua AzuL" - Campeche - UXMAL - CANCUN.
da cancun andro nell'isola CONTOY, parco ornitologico dove spero di fare bei scatti...
anche perchého acquistato una nikon d70

Inviato: 30/5/2005 13:45
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Re: Aiutooooooooo

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao,
io non conosco la D20 ma da una ricerca su internet non sembri il solo a lamentare il difetto. Per il resto sembra un'ottima macchina.
http://it.quesabesde.com/fotocamere_d ... re/canon_eos_20d_opinioni,818.html?opinione=24820

Il link non funziona, non so perche', comunque il possessore della D20 si lamentava per la pessima visione nel display

Inviato: 30/5/2005 13:35
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Re: Il solito primo grande salto...
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13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Quanto ti hanno già  raccontato Luciano , Andrea e Renzo è assolutamente esaustivo.

Posso solo aggiungere che anche Hasselblad potrebbe essere interessante in quanto non pesantissima e adesso abbastanza economica, una 500CM + 80C + magazzino si trovano su ebay a prezzi stracciati (occhio però alle fregature!).

Tieni anche presente che la penalizzazione dovuta allo schema reflex si sente soprattutto con i grandangolari (schemi telephoto inversi invece che simmetrici).

Inoltre, se posso aggiungere anche questa nota, se non fai macrofotografia o foto naturalistica (che con il medio formato sono cmq ardui e difficoltosi) lo schema telemetro non è poi così male ( anche se a me personalmente non piace molto l'idea di non vedere quello che effettivamente è inquadrato).

Tieni anche presente che l'uso di filtri polarizzatori con le telemetro puà essere molto difficoltoso.

Ciao
Roberto

Inviato: 30/5/2005 13:23
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Re: Due recensioni dello scanner Epson 4990
Moderatore
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13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Inviato: 30/5/2005 13:09
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Re: Aiutooooooooo
Moderatore
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13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Ciao Andrea, e benvenuto sul forum!

E' veramente difficile poterti aiutare nel senso che:
o la cosa è normale e ti stai riferendo alla normale rugosità  del vetro smerigliato + fresnel oppure la tua macchina ha qualche serio problema al suddetto vetrino.

In ogni caso sembra che la cosa sia circoscritta al vetro di messa a fuoco e quindi la cosa non influenzerà  le fotografie...

Tieni presente che se guardi nel mirino con la lente montata non ci deovno essere puntini di sorta.... ti consiglio di andare da un qualsiasi rivenditore senza la tua macchina e con la scusa di dare un'occhiata controlli se quella è come la tua o meno....così almeno si capisce se è un difetto o no!



Inviato: 30/5/2005 13:06
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Re: Il solito primo grande salto...
Moderatore
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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La Mamiya 7 non ha magazzini intercambiabili, le Fuji non hanno nè magazzini, nè obiettivi intercambiabili. Idem per le Rolleiflex biottiche.
L'unica che mi viene in mente è la Koni Omega http://www.photoethnography.com/Class ... megaRapidM.html~mainFrame oppure
http://www.peterlanczak.de/koni_overview.htm .

Inviato: 30/5/2005 11:54
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Re: Il solito primo grande salto...

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27/5/2005 16:13
Da Roma
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Ciao e grazie dei consigli (che prendo come oro colato).
In effetti, volendo privileggiare la praticità , anche per capire se il formato fa per me, ero propenso a scegliere un approccio più soft con i sistemi a telemetro. Venendo poi da un sistema reflex, sono molto incuriosito dalla qualità  di schemi ottici che non prevedono specchi ribaltabili e dalla praticità  di shutter incorporati negli obbiettivi.
Uno dei miei difetti caratteriali, però, mi spinge sempre a chiedere sempre il meglio: OK per il telemetro, va bene anche non spingersi oltre certe lunghezze focali, già  meno bene non avere una consapevolezza della reale inquadratura e PdC, ma per cominciare ci puà anche stare.
Mi piacerebbe però avere però un buon trio di obiettivi (l'equivalente di 24-50-100 mm in 35mm) e due dorsi intercambiabili (esigenza che nel PF lenisco con una Yashica da battaglia).
Che mi dite? Nel mercato dell'usato (italiano e non), esiste qualcosa del genere? Se sì, mi fate avere eventualmente le vostre impressioni di guida?
Grazie comunque.
Saluti
q

Inviato: 30/5/2005 11:29
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Aiutooooooooo
Utente non più registrato
Prima di tutto vorrei presentarmi,
Andrea e' il nome registrato all'anagrafe qualche annetto fa.

Tra le varie passioni (moto e musica) mi sto avvicinando
alla fotografia e alle emozioni che questa mi da'
.
Quindi da vero ignorante vi chiedero' spesso informazioni e spero che qualcuno armato di buona volonta' e tanta pazienza possa aiutarmi (grazie).

La prima la posto subito,

Da qualche giorno sono un felice possessore si una canon d20
(regalo della mia dolce meta') e ho notato che guardando
nel mirino ci sono come milioni di puntini.
Ossia l'immagine visiva non e' trasparente ma leggermente punticchiata.
(per motivi di tempo non ho ancora scaricato le foto fatte nel week-end e quindi non so se sono nitide ma dal display per essere le prime non sembrano male.....come si dice la fortuna del principiante....)

Non e' polvere (la macchina era nuova e ho riposto la max attenzione nel montare l'obiettivo).
E' normale questo?

Ho notato che in particolari condizioni (sole forte)
questi si notano di piu' .........

Magari sara' una domanda banale ma come ripeto sono alle prime armi............
Comunque si accettano mele, pere ,pomodori....e quant'altro lanciato pero' da distanza di sicurezza.

Grazie a tutti

Andrea


Inviato: 30/5/2005 10:57
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Re: Negativi digitali ink-jet

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26/5/2005 15:12
Da Orsay (Parigi)
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Citazione:
Il tuo entusiasmo rischia di essere contagioso


speriamo. mi piacerebbe riuscire a costruire una minicomunita' italiana interessata con cui avere scambi, oltre a quella oltreoceano.

Citazione:
...cmq anche io ho sentito che negli Usa molti stampatori b&w si sono convertiti al negativo digitale...non è che per caso hai qualche nome così magari possiamo quantomeno vedere qualcosa online (sempre ammesso che abbiano un sito)...


allora, piccola premessa: in genere la maggior parte delle persone che usa i negativi digitali che conosco lo fa per le tecniche antiche, anche se io stampo con successo su carta baritata e funziona molto bene (ma nn ho un sito da mostrarvi, il mio nn lo aggiorno da due anni per mancanza di tempo e le foto sono semplicemente orribili).
questo per due ragioni: primo perche' l'interesse maggiore si ha per le tecniche antiche, che richiedo obbligatoriamente un negativo per contatto, e avere uan camera grande formato che spari negativi in a3 nn e' evidente, e gli internegativi sono laboriosi e costosi. secondo perche' mi interesso particolarmente sulle tecniche antiche e potrei nn conoscere le persone che stampano su baritata.
infine volevo dire che le immagini per internet difficilmente permettono di stimare la bonta' di una stampa.
in ogni caso:

http://www.danburkholder.com/
il cui libro e' un po' datato ma rimane una pietra miliare ha una bella serie di immagini.

http://www.ronreeder.com/
ha (fra l'altro) delle bellissime immagini al platino e pigmento con il tutorial dettagliato che spiega come ottenerle.

http://unblinkingeye.com/
molti degli artisti presenti usano negativi digitali

http://www.markinelsonphoto.com/
il sito dell'autore di pdn, naturalmente da negativo digitale.

ci sono poi tanti, tanti altri nomi. ho nel frattempo messo questi perche' conosco i link a memoria senza stare a fare ricerche, e sono i siti che piu' ho visitato perche' ne ho preso tutorial e informazioni tecniche, oltre che ammirare le immagini.
restano molti altri nomi illustri, grandi stampatori che sono sicuro stanno usando i negativi digitali perche' ne parlano di continuo, ma nn so quanti dei loro lavori sono presenti nei loro siti web. se vi interessa potete guardare l'archivio, o iscrivervi alla lista di alt:
http://www.usask.ca/lists/alt-photo-process/
la maggior parte degli iscritti usano negativi digitali e hanno magnifici siti con altrettanto magnifiche foto. vi basta guardare gli indirizzi in firma ad ogni messaggio.
ciao e buona navigazione
f




Inviato: 30/5/2005 10:24
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Re: Viaggio in USA 2005
Utente non più registrato
Io sto gia' preparando una accoglienza degna di Massimo.


Sara' bello poter discutere "live" di Yellowstone e Grand Teton!
Il mio viaggio sara circa questo: due giorni a Theodore Roosevelt NP (North Dakota), divisi tra north e south units. Quattro giorni nelle Black Hills, spesi tra Badlands NP, Wind Cave NP, Custer SP, Jewel Cave NM, Crazy Horse Memorial e Mt Rushmore. Due giorni di avvicinamento a Yellowstone, spesi tra Devil's Tover NM e Bighorn Canyon NRA. 5 giorni a Yellowstone con una notte a Gardiner, due al Canyon Village e due a West Yellowstone. Poi 3 giorni al Grand Teton NP. E per concludere alcune tappe minori in Idaho e Oregon sulla via verso casa.
Speriamo di avere un po' di fortuna con la wildlife!

Un salutone a tutti,

Giulio

Inviato: 30/5/2005 0:23
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Re: A proposito di esposimetri
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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Allora Joe, forse non siamo stati abbastanza chiari noi o forse hai proprio deciso di complicarti la vita.
Roberto ti ha già  risposto in maniera più che esauriente ma, dato che "repetita" non guasta, fermo restando che per fare il test NON DEVI chiedere trattamenti variati, ma usare solo il trattamento standard e che MAI, PER NESSUN MOTIVO, DEVI USARE LE STAMPE (perchè non c'è MAI nessuna garanzia che siano fedeli ai colori ed alle densità  dell'originale diapositivo), ne consegue che devi basarti ESCLUSIVAMENTE sulla visione diretta delle diapositive (se possibile su un piano luminoso normalizzato a 5000 K° , e se non ce l'hai, osservando le diapositive illuminate per trasparenza dalla luce proveniente da un foglio di carta, la più bianca possibile, che appoggerai a circa mezzo metro di distanza, ben stesa su un piano, orientato in modo da ricevere in pieno la luce del sole delle ore centrali della giornata).
La cosa più logica (ed è quella che si fa abitualmente) sarebbe stata aver cura di mettere un riferimento, ad esempio dei numerini scritti su un cartoncino, accanto ai soggetti che man mano andavi fotografando e che ti avrebbero poi permesso di risalire facilmente e sicuramente alle varie condizioni di ripresa, con l'aiuto degli appunti che giustamente hai avuto cura di prendere durante il test.
A questo punto, la cosa più semplice da fare è quella che ti ha consigliato Roberto: smontare le diapositive dai telaietti e basarsi sulla numerazione dei fotogrammi che si trovano lungo i bordi di qualsiasi film 35 mm (e medio formato).

Inviato: 29/5/2005 18:55
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Re: A proposito di esposimetri
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13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Per eseguire questi tipi di prove è necessaria una metodologia di lavoro precisissima e razionale. Spesso costosa e molto noiosa.

Ricorda inoltre che se il tuo lab quel giorno ha sbagliato la temp. dei bagni di sviluppo E6 stai costruendo un castello sulla sabbia!

Non basta una sola prova per capire se un'esposimetro è fuori e di quanto, per quanto mi riguarda si tratta anche di sensazioni che maturano dopo mesi o anni di utilizzo costante e "talebano" della medesima pellicola sviluppata dempre nel medesimo laboratorio!!

Inviato: 29/5/2005 13:17
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Re: A proposito di esposimetri
Moderatore
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13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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e agli scopi della valutazione dell'esposizione, NON devi fare tirare la pellicola in fase di sviluppo!

Inviato: 29/5/2005 13:13
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DIMENTICA LE STAMPE!!
Moderatore
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13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Ciao Joe,
dalla tua descrizione comprendo una certa confusione e qualche piccolo difetto nel procedimento.

Prima di tutto NON è necessario che tu fai stampare le diapositive per la valutazione. L'utilizzo delle dia per i test è indicato proprio perchè non è necessario stamparle per valutarle e poi perchè si elimina la grossissima variabile delle stampe che stravolgono completamente le immagini.

Velvia 50 era la pellicola più indicata in quanto è quella con la latitudine più ristretta (insomma è la più critica e se centri l'esposizione con lei sei a cavallo).


La valutazione di una DIA bisognerebbe eseguirla con un piano illuminato a luminosità  e temp. di colore controllata, se ne trovano in commercio alcuni a prezzi medi. Personalmente in un paio d'ore ne ho realizzato uno con un piccolo neon e del plexiglass opaco. Costo inferiore alla stampa delle tue dia.

La valutazione è sempre e comunque soggettiva e va a gusti. E' chiaro che la sottoesposizione e la sovraesposizione possono essre facilmente identificate anche grazie alla scomparsa dei dettagli rispettivamente nelle ombre e nelle alte luci.

La numerazione: se togli il telaietto dalla dia troverai il numero progressivo stampigliato sul bordo (ma il tuo lab non stampa il numero sul telaietto??)

Per il momento cmq ti consiglio ti procurarti urgentemente un piano illuminato per valutare le dia (considera anche l'acquisto di una lupe 8x per esaminarle meglio).
Senza tale minima attrezzatura sei come una nave senza timone , almeno per quanto rigauda la fotografia analogica!!

Inviato: 29/5/2005 13:12
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Re: A proposito di esposimetri

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12/5/2005 19:57
Da Frosinone
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Salve a tutti,ho provato il test sull'esposimetro,come suggeritomi,caricando una pellicola diapositiva.Non so come siete messi Voialtri,soprattutto nelle grandi città ,ma in una piccola provincia, come la mia,ho dovuto girare parecchio per trovare una pellicola dia da 100 iso,introvabile la Velvia 100,(solo su ordinazione),in un negozio ho trovato la Velvia 50,ma non essendo certo se andava bene per il test,ho preferito continuare la ricerca,e dopo lungo girovagare, ho optato per una Kodak 100 iso,di cui però non ricordo il tipo.Ho eseguito degli scatti,su diversi soggetti,partendo dai nominali 100 iso,abbassando,poi,a 64 e alzando a 200 iso;ho scattato altre foto,dove oltre a variare gli iso,ho dato anche uno scatto in sovra/sottoesposizione.Ho mandato a sviluppare la pellicola,chiedendo la stampa su carta,con la numerazione progressiva degli scatti,in modo da poter ritrovare ad es. sulla foto 1 lo scatto in pellicola n°1,e così via,solo in questo modo, posso fare un confronto,con le foto dello stesso soggetto a cui ho variato solo gli iso,e il diaframa.Ebbene,sono andato a ritirare le foto,mi hanno dato solo le diapositive,intelaiate ed imbustate,fra l'altro non ho la certezza che queste dia,siano state imbustate in ordine di scatto,ma anche se fosse,alla mia nuova richiesta, di mandarle a stampare su formato 10x15,con l'indicazione sul retro della foto, del numero di scatto corrispondente alla pellicola,mi hanno detto che questo si puà fare solo con le pellicole negative.Se le cose stanno davvero così,cosa le stampo a fare?Come faccio a confrontare, tutti i dati pazientemente riportati su un foglio,fotogramma per fotogramma?Le diapositive le ho guardate in controluce,e sono venute proprio tutte,già  guardandole in questo modo, si capisce quale è più esposta e quale lo è meno,ma non so se questo metodo di valutazione sia affidabile,valutarle stampate è sempre meglio,ma anche se possono essere validi altri metodi di valutazione,tipo la visione per mezzo di un diaproiettore (che non ho),ecc.resta sempre l'incertezza della numerazione in ordine cronologico.Insomma ho notato un pò in tutti i negozi,che se si tratta di richiedere un lavoro normale,non ci sono problemi,ma se si vuole qualcosa di particolare,come ad es. lo sviluppo ad alta acutanza,che se non vado errato,serve per dare alla pellicola,già  in fase di sviluppo,un maggior contrasto;cominciano i problemi.In pratica,molti negozi ormai,si rivolgono a laboratori che soprattutto in fase di sviluppo usano processi standard.Tornando alla variazione degli iso,che ho eseguito nel test,mi è venuto il seguente dubbio:
è necessario chiedere il trattamento spinto,in fase di sviluppo,indicando al laboratorio,di quanti stop ho tirato la pellicola,oppure per il tipo di test eseguito se ne puà fare a meno?In caso contrario,sorge il problema,come ho già  detto prima,i laboratori a cui si affidano i negozianti cui mi sono rivolto,usano lo sviluppo standard,pertanto:niente trattamento spinto.In conclusione con questa maledetta standardizzazione,stanno uccidendo la pellicola argentica,si capisce perchè in tanti passano al digitale:non c'è più il problema dello sviluppo del negativo,ma in fase di stampa?Le procedure standard riguardano anche il processo di stampa digitale.Non possiedo ancora una digitale,ma me ne sono fatta prestare una da un mio amico;ho realizzato molti scatti,che in Post ho ritoccato,in modo da renderle più sature nei colori,e anche più contrastate,le foto trattate in questo modo le trovo più interessanti,soprattutto l'uso della maschera di contrasto,restituisce alle foto,per loro natura bidimensionali,maggior rilievo e ricchezza nei dettagli,fino a renderle quasi tridimensionali,il problema è che in fase di stampa,non ritrovo ciò che vedo sul monitor,sicuramente dipende dal tipo di carta usata dai laboratori,uno dei quali usa carta Kodak Royal,è una carta fin troppo lucida,ha comunque dei bei colori,ma il contrasto non è abbastanza rilevante;chiedere ad un laboratorio che lavora in modo standard una stampa più contrastata,mi pare già  di intuire la risposta,per cui non so che cosa fare;stamparle da solo credo mi costerebbe troppo;non conoscete laboratori che realizzano stampe fuori standard,magari usando un servizio on line,o per mezzo postale,sempre a prezzi accettabili?

Inviato: 28/5/2005 19:01
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Re: il mio libro
Utente non più registrato
Ben fatto!!!!

Inviato: 28/5/2005 15:14
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Re: il mio libro

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9/12/2004 21:10
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Ciao Saverio,
rallegramenti per il libro, una delle prossime copie sara' senz'altro mia, e visto che sei a portata...di tasto penso che approfittero' anche della tua presenza nel forum perche' in fatto di GF ho bisogno di tanta comprensione.

Inviato: 28/5/2005 13:35
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Re: Falcopardo: Mi ripresento.

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9/12/2004 21:10
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Citazione:

galago ha scritto:
. Sempre che i dannati vengano in un solo verso, altrimenti mettiglici un cartello di senso unico...

.


Guarda che arrivano da tutti i punti cardinali, e a volte girano intorno nel bel mezzo della piscina. Naturalmente non con moto uniforme....
Ho scoperto che mentre bevono fanno un certo rumore...forse per far prima succhiano l'acqua.
Ma certo che con tutto il cloro che c'e' non mi meraviglierei una sera di vederne arrivare qualcuno bianco.


P.S. ho ritrovato il nome del fotografo toscano autore di bellissime foto di chirotteri, ma stranamente non mi riesce aprire il suo link
http://www.claudiocalvani.com/

Inviato: 28/5/2005 13:30
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Re: Falcopardo: Mi ripresento.

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25/2/2004 15:54
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Citazione:

Falcopardo ha scritto:
...
Ho fatto il conto, guardando in cielo all'imbrunire, che i miei clienti non dovrebbero arrivare a dieci e che passano a bere all'inizio della sera ( quindi niente open flash ) e poi ripassano un po' piu' tardi, forse per digerire qualche moscerino. A notte fonda passano di rado.


Non essendo possibile l'open flash, occorrera' comandare macchina+flash. Quindi farsi il calcolo di dove piu' o meno il maledetto sara' arrivato in quei decimi di secondo che ci mette la macchina a reagire. Punto di fuoco arretrato, ISO elevati e diaframma chiuso. Sempre che i dannati vengano in un solo verso, altrimenti mettiglici un cartello di senso unico...

A proposito dei posti dove vanno a dormire in citta': ho sempre in mente la scena a Pisa in piazza Santa Caterina, dei pipistrelli che a una certa ora la sera sgorgano fuori dai buchi dei platani.

Inviato: 28/5/2005 11:20
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Re: Falcopardo: Mi ripresento.

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ti ringrazio per le segnalazioni.
Il fatto e' che mi rendo conto perche' molti fotografi naturalistici si vanno a fotografare i pipistrelli in grotta. Non certo perche' non hanno la vasca dei figli a disposizione, ma perche' in grotta i pipistrelli ci vanno a dormire e ce ne sono veramente tanti, per cui e' assai frequente, magari al risveglio, che vadano a bere nei laghetti tenuti sotto tiro da sensori incrociati come dici tu. Quindi la pazienza ci vuole anche in questo caso, ma le possibilita' di successo sono superiori, come del resto il disagio di andarsi a trovare le grotte adatte che di solito non sono in citta' e tantomeno nel giardino di casa.
Ho fatto il conto, guardando in cielo all'imbrunire, che i miei clienti non dovrebbero arrivare a dieci e che passano a bere all'inizio della sera ( quindi niente open flash ) e poi ripassano un po' piu' tardi, forse per digerire qualche moscerino. A notte fonda passano di rado.
Per cui pretendere di fotografare un pipistrello in un determinato punto e magari di fronte e' quantomai illusorio. Pensavo di coprire parzialmente la piscina con una rete da serra per limitare il campo d'azione, ma poi va a finire che i pipistrelli si scocciano e vanno ad un altro bar...

Inviato: 28/5/2005 10:57
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