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A proposito di esposimetri

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12/5/2005 19:57
Da Frosinone
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Leggendo il messaggio di Flay,mi è venuto in mente che non ho mai dato troppo peso, alla possibilità  di usare un esposimetro esterno.Un pò per ignoranza,e un pò perchè forse sono troppo ottimista, sulle qualità  dell'esposimetro interno, alla mia Pentax MX,che all'epoca della sua commercializzazione,veniva osannata sulla dotazione, di un esposimetro al fosfo arseniuro di gallio(nome complicato ed inquietante),che prometteva prestazioni ben superiori al più comune al Cds,ciò nonostante a me non sembra di trovare tutto questo miglioramento,rispetto,soprattutto alla mia macchina precedente:una K1000,anzi,passare dalla rilevazione a Galvanometro a quella a Spot è stato un pò traumatico,ma la tendenza alla sottoesposizione,l'ho ritrovata anche nella MX.Di recente, leggevo su non ricordo quale rivista,che sarebbe preferibile, non seguire alla lettera, le indicazioni degli esposimetri, interni alle macchine,anzi,viene consigliato di norma, di sovraesporre da 1 a 2 stop, rispetto alle indicazioni esposimetriche,secondo Voi,sono giuste queste affermazioni?In tal caso,per tutto questo tempo ho continuato a sbagliare.Comunque qualora volessi adottare un esposimetro esterno,per migliorare,non mi è ben chiaro,su che tipologia di foto, essi vanno usati.Da varie prove di tali strumenti, da me visionati su riviste,ne ho notato l'utilizzazione, per lo Still Life ed il Ritratto,quindi per le foto ravvicinate,non sono pertanto adatti per altri tipi di ripresa?

Inviato: 15/5/2005 16:52
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Re: A proposito di esposimetri
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Da lombardia
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joe60 ha scritto:

...viene consigliato di norma, di sovraesporre da 1 a 2 stop, rispetto alle indicazioni esposimetriche,secondo Voi,sono giuste queste affermazioni?In tal caso,per tutto questo tempo ho continuato a sbagliare.


Scusa, ma non possiamo dirlo nè noi, nè nessun altro se hai sbagliato oppure no. Le foto che hai ottenuto sono come le volevi? In tal caso non hai sbagliato. Sono più chiare di quanto ti aspettavi? Allora hai sovraesposto. Sono più scure dell'atteso? Allora hai sottoesposto.
Se la densità  delle tue foto è quella che desideravi oppure no, lo puoi stabilire solo tu. Gli altri potranno avere i loro gusti e trovare le tue foto giustamente esposte oppure no, ma solo tu puoi sapere se quella densità  è stata ottenuta per errore o perchè era così che la volevi.
Devi quindi giudicare se l'esposimetro della tua macchina ti fa produrre foto "come le volevi" oppure no, e nel caso correggere, ad esempio impostando sulla macchina una sensibilità  diversa da quella nominale.
Non esistono regole universalmente valide. Quando si acquista una nuova macchina, bisogna "sprecare" una pellicola diapositiva (le pellicole negative non si prestano, perchè sono molto tolleranti agli errori di esposizione) e fotografare un soggetto di densità  media, in condizioni di luce costanti, impostando varie sensibilità  rispetto alla nominale, per poi decidere quale ha fornito i risultati migliori.
Io per esempio ho 3 corpi Contax: dopo aver fatto i miei test adesso so che, se li carico con la stessa pellicola diapositiva di 100 ISO nominali, devo impostare la ST su 80 ISO, la 167MT su 125ISO e la Aria su 100ISO (solo però se uso la lettura spot, perchè con lettura a matrice devo impostare a 125). Ma questo naturalmente vale per i miei corpi macchina. Con il tuo, chi lo sa? Dovresti fare un test.
Gli esposimetri esterni possono essere usati su qualsiasi soggetto, a seconda dei modelli. Certamente se ti dedichi alla caccia fotografica di animali lontani, la lettura incidente ti serve a poco o niente, e dovresti usare un esposimetro a spot stretto (ma allora tanto vale usare la lettura spot incorporata che ormai hanno quasi tutte le macchine moderne). Un esposimetro flash è naturalmente pressocchè indispensabile se usi i flash da studio. Per gli altri casi (ritratto, paesaggio, viaggi, ecc.), pur essendo comodo, se ne puà fare anche a meno.
E comunque anche il più costoso e sofisticato degli esposimetri esterni andrà  prima tarato sulle proprie necessità  (quando sono passato dal mio vecchio Minolta al Gossen Starlite, mi sono subito accorto che il nuovo esposimetro sottoesponeva di 3-4 /10 di diaframma rispetto al precedente. Mica vuol dire che uno dei due era difettoso: semplicemente andavano regolati in maniera diversa. Ed infatti entrambi gli apparecchi sono dotati di un comando di staratura intenzionale).

Inviato: 15/5/2005 18:03
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Re: A proposito di esposimetri

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12/5/2005 19:57
Da Frosinone
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Scusatemi tutti,certamente,come rilevato da Luciano nessuno è in grado di dirmi se ho fatto degli errori,lo dovrei sapere solo io cosa ho combinato.Il fatto è che il problema della sottoesposizione,pur se non drammatica,mi tormenta da un pò di tempo;non sempre si intende,anche se credo di non aver sbagliato:ho sempre impostato sulla macchina,la stessa sensibilità  della pellicola caricata sulla fotocamera,e anche usando una sensibilità  diversa da quella nominale,non ho ottenuto miglioramenti.Non ricordo se queste prove, le ho fatte in ottime condizioni di luce,però è certo che ho sempre usato pellicole negative.Non riuscendo a capire i motivi,di questi fallimenti,ero piuttosto disorientato.
Ignoravo, che per testare un esposimetro, sia preferibile usare una pellicola diapositiva,quindi proverà a fare un test,così come suggerito da Luciano.Riguardo il sistema di lettura esposimetrica, la MX usa il solo tipo Semispot,questo lo leggo dalle sue caratteristiche tecniche,ciò mi dovrebbe semplificare il test.Ringrazio molto Luciano per i preziosi suggerimenti.
Buona fine Domenica a tutti
Joe60

Inviato: 15/5/2005 19:40
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Re: A proposito di esposimetri
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Non ho mai trovato una macchina che avesse l'esposimetro tarato giusto ( a parte forse l'F100) . Addirittura anche la pellicola andrebbe tarata perchè quella indicata potrebbe non corrispondere ai nostri gusti.
Prendi un rullo di dia (possibilmente velvia) e fai foto a diversi soggetti facendo la forcella +1 +.5 -.5 -1 . Analizzando i risultati scoprirai di quanto il tuo esposimetro è "fuori" .

Tanto per dirti il mio Sekonic L308BII a luce incidente è fuori di 2/3 di stop (per i miei gusti)

Inviato: 15/5/2005 21:04
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Re: A proposito di esposimetri
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Ciao Joe, prima di tutto benvenuto sul forum anche da parte mia, chiedo scusa per il ritardo delle mie risposte ma è stato un weekend piuttosto intenso, tutto dedicato alla 8x10" e praticamente non siamo mai stati in casa...

Ti ha già  risposto correttamente ed esaurientemente Luciano, purtroppo in questo campo non esiste una formuletta universale che si possa applicare in ogni situazione, così come il concetto di "corretta esposizione" è labile ed evanescente, spesso è legato a parametri estetici e soggettivi, in realtà  la corretta esposizione non esiste, esiste solo il fatto che la immagine che hai realizzato sia esattamente così come l'avevi pensata e voluta, ed allora anche una immagine sottoesposta di 1 stop puà essere correttamente esposta se tu la volevi così ...

Detto questo mi sembra che tu lamenti una tendenza generalizzata alla sottoesposizione, e quindi forse vuol dire che i risultati che ottieni non sono in linea con la tua previsualizzazione in fase compositiva.
E qui entriamo nel discorso che già  ti ha fatto Luciano, cioè che è di primaria importanza conoscere molto bene i propri strumenti di lavoro, ed in questa conoscenza la taratura del proprio esposimetro esterno, o degli esposimetri dei propri corpi macchina, è fondamentale.
L'unica strada percorribile è quella di effettuare dei test con delle diapositive.
Le diapositive sono lo strumento più idoneo perchè il lab in fase di sviluppo non puà apportare nessun tipo di modifica, essendo del materiale positivo loro devono necessariamente sviluppare esattamente quello che hai scattato, così se hai commesso errori sei sicuro che è colpa tua e non del lab, se invece hai fatto giusto è merito tuo, mentre con i negativi (nel momento in cui li rendono positivi) i lab potrebbero sottoesporre o sovraesporre il tuo risultato originale, e così non sapresti mai se hai operato correttamente o no.
Quindi solo con la diapositiva potrai capire veramente se la tua macchina sottoespone regolarmente di suo, e partendo da questo dato cominciare poi a fare una serie di esperimenti aumentando/diminuendo i valori esposimetrici in base alla lettura originale ed arrivare così ad un utilizzo corretto dei tuoi strumenti di lavoro.
L'esperienza insegna che raramente gli esposimetri danno letture perfette, c'e sempre la tendenza ad una più o meno marcata sottoesposizione o sovraesposizione, ecco che quindi tararli sui propri metodi di lavoro e sulle proprie esigenze è fondamentale.

Se poi ci vuoi dire che tipo di soggetti prediligi possiamo anche consigliarti se è corretto o no l'utilizzo di un esposimetro esterno, ed eventualmente anche con quali caratteristiche...



Inviato: 15/5/2005 21:07
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Re: A proposito di esposimetri
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Ciao Joe60, benvenuto!

Come già  ti è stato detto, ogni esposimetro dà  letture leggermente diverse, e va quindi conosciuto, e il sistema migliore è proprio quello di fare delle prove con una pellicola diapositiva. Solo in questo modo puoi con certezza sapere come legge quell'esposimetro, e quindi esporre con cognizione per ottenere l'effetto che preferisci in termini di densità .
Un esposimetro esterno è particolarmente utile se ritieni che ti sia utile una lettura della luce incidente, altrimenti penso che per la maggior parte delle applicazioni fotografiche ti possa bastare quello semispot che hai sulla MX: anche qui è una questione di capire bene come legge l'esposimetro della tua macchina, e trovare il modo giusto per te di utilizzarlo, e solo in un secondo tempo, anche a seconda delle tue esigenze, potrai capire se hai bisogno di altro.

Buon test, e facci sapere!

Inviato: 16/5/2005 1:13
sono moderno, non contemporaneo
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Re: A proposito di esposimetri

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12/5/2005 19:57
Da Frosinone
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Salve a tutti,ho provato il test sull'esposimetro,come suggeritomi,caricando una pellicola diapositiva.Non so come siete messi Voialtri,soprattutto nelle grandi città ,ma in una piccola provincia, come la mia,ho dovuto girare parecchio per trovare una pellicola dia da 100 iso,introvabile la Velvia 100,(solo su ordinazione),in un negozio ho trovato la Velvia 50,ma non essendo certo se andava bene per il test,ho preferito continuare la ricerca,e dopo lungo girovagare, ho optato per una Kodak 100 iso,di cui però non ricordo il tipo.Ho eseguito degli scatti,su diversi soggetti,partendo dai nominali 100 iso,abbassando,poi,a 64 e alzando a 200 iso;ho scattato altre foto,dove oltre a variare gli iso,ho dato anche uno scatto in sovra/sottoesposizione.Ho mandato a sviluppare la pellicola,chiedendo la stampa su carta,con la numerazione progressiva degli scatti,in modo da poter ritrovare ad es. sulla foto 1 lo scatto in pellicola n°1,e così via,solo in questo modo, posso fare un confronto,con le foto dello stesso soggetto a cui ho variato solo gli iso,e il diaframa.Ebbene,sono andato a ritirare le foto,mi hanno dato solo le diapositive,intelaiate ed imbustate,fra l'altro non ho la certezza che queste dia,siano state imbustate in ordine di scatto,ma anche se fosse,alla mia nuova richiesta, di mandarle a stampare su formato 10x15,con l'indicazione sul retro della foto, del numero di scatto corrispondente alla pellicola,mi hanno detto che questo si puà fare solo con le pellicole negative.Se le cose stanno davvero così,cosa le stampo a fare?Come faccio a confrontare, tutti i dati pazientemente riportati su un foglio,fotogramma per fotogramma?Le diapositive le ho guardate in controluce,e sono venute proprio tutte,già  guardandole in questo modo, si capisce quale è più esposta e quale lo è meno,ma non so se questo metodo di valutazione sia affidabile,valutarle stampate è sempre meglio,ma anche se possono essere validi altri metodi di valutazione,tipo la visione per mezzo di un diaproiettore (che non ho),ecc.resta sempre l'incertezza della numerazione in ordine cronologico.Insomma ho notato un pò in tutti i negozi,che se si tratta di richiedere un lavoro normale,non ci sono problemi,ma se si vuole qualcosa di particolare,come ad es. lo sviluppo ad alta acutanza,che se non vado errato,serve per dare alla pellicola,già  in fase di sviluppo,un maggior contrasto;cominciano i problemi.In pratica,molti negozi ormai,si rivolgono a laboratori che soprattutto in fase di sviluppo usano processi standard.Tornando alla variazione degli iso,che ho eseguito nel test,mi è venuto il seguente dubbio:
è necessario chiedere il trattamento spinto,in fase di sviluppo,indicando al laboratorio,di quanti stop ho tirato la pellicola,oppure per il tipo di test eseguito se ne puà fare a meno?In caso contrario,sorge il problema,come ho già  detto prima,i laboratori a cui si affidano i negozianti cui mi sono rivolto,usano lo sviluppo standard,pertanto:niente trattamento spinto.In conclusione con questa maledetta standardizzazione,stanno uccidendo la pellicola argentica,si capisce perchè in tanti passano al digitale:non c'è più il problema dello sviluppo del negativo,ma in fase di stampa?Le procedure standard riguardano anche il processo di stampa digitale.Non possiedo ancora una digitale,ma me ne sono fatta prestare una da un mio amico;ho realizzato molti scatti,che in Post ho ritoccato,in modo da renderle più sature nei colori,e anche più contrastate,le foto trattate in questo modo le trovo più interessanti,soprattutto l'uso della maschera di contrasto,restituisce alle foto,per loro natura bidimensionali,maggior rilievo e ricchezza nei dettagli,fino a renderle quasi tridimensionali,il problema è che in fase di stampa,non ritrovo ciò che vedo sul monitor,sicuramente dipende dal tipo di carta usata dai laboratori,uno dei quali usa carta Kodak Royal,è una carta fin troppo lucida,ha comunque dei bei colori,ma il contrasto non è abbastanza rilevante;chiedere ad un laboratorio che lavora in modo standard una stampa più contrastata,mi pare già  di intuire la risposta,per cui non so che cosa fare;stamparle da solo credo mi costerebbe troppo;non conoscete laboratori che realizzano stampe fuori standard,magari usando un servizio on line,o per mezzo postale,sempre a prezzi accettabili?

Inviato: 28/5/2005 19:01
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DIMENTICA LE STAMPE!!
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Ciao Joe,
dalla tua descrizione comprendo una certa confusione e qualche piccolo difetto nel procedimento.

Prima di tutto NON è necessario che tu fai stampare le diapositive per la valutazione. L'utilizzo delle dia per i test è indicato proprio perchè non è necessario stamparle per valutarle e poi perchè si elimina la grossissima variabile delle stampe che stravolgono completamente le immagini.

Velvia 50 era la pellicola più indicata in quanto è quella con la latitudine più ristretta (insomma è la più critica e se centri l'esposizione con lei sei a cavallo).


La valutazione di una DIA bisognerebbe eseguirla con un piano illuminato a luminosità  e temp. di colore controllata, se ne trovano in commercio alcuni a prezzi medi. Personalmente in un paio d'ore ne ho realizzato uno con un piccolo neon e del plexiglass opaco. Costo inferiore alla stampa delle tue dia.

La valutazione è sempre e comunque soggettiva e va a gusti. E' chiaro che la sottoesposizione e la sovraesposizione possono essre facilmente identificate anche grazie alla scomparsa dei dettagli rispettivamente nelle ombre e nelle alte luci.

La numerazione: se togli il telaietto dalla dia troverai il numero progressivo stampigliato sul bordo (ma il tuo lab non stampa il numero sul telaietto??)

Per il momento cmq ti consiglio ti procurarti urgentemente un piano illuminato per valutare le dia (considera anche l'acquisto di una lupe 8x per esaminarle meglio).
Senza tale minima attrezzatura sei come una nave senza timone , almeno per quanto rigauda la fotografia analogica!!

Inviato: 29/5/2005 13:12
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Re: A proposito di esposimetri
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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e agli scopi della valutazione dell'esposizione, NON devi fare tirare la pellicola in fase di sviluppo!

Inviato: 29/5/2005 13:13
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Re: A proposito di esposimetri
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Per eseguire questi tipi di prove è necessaria una metodologia di lavoro precisissima e razionale. Spesso costosa e molto noiosa.

Ricorda inoltre che se il tuo lab quel giorno ha sbagliato la temp. dei bagni di sviluppo E6 stai costruendo un castello sulla sabbia!

Non basta una sola prova per capire se un'esposimetro è fuori e di quanto, per quanto mi riguarda si tratta anche di sensazioni che maturano dopo mesi o anni di utilizzo costante e "talebano" della medesima pellicola sviluppata dempre nel medesimo laboratorio!!

Inviato: 29/5/2005 13:17
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Re: A proposito di esposimetri
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Da lombardia
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Allora Joe, forse non siamo stati abbastanza chiari noi o forse hai proprio deciso di complicarti la vita.
Roberto ti ha già  risposto in maniera più che esauriente ma, dato che "repetita" non guasta, fermo restando che per fare il test NON DEVI chiedere trattamenti variati, ma usare solo il trattamento standard e che MAI, PER NESSUN MOTIVO, DEVI USARE LE STAMPE (perchè non c'è MAI nessuna garanzia che siano fedeli ai colori ed alle densità  dell'originale diapositivo), ne consegue che devi basarti ESCLUSIVAMENTE sulla visione diretta delle diapositive (se possibile su un piano luminoso normalizzato a 5000 K° , e se non ce l'hai, osservando le diapositive illuminate per trasparenza dalla luce proveniente da un foglio di carta, la più bianca possibile, che appoggerai a circa mezzo metro di distanza, ben stesa su un piano, orientato in modo da ricevere in pieno la luce del sole delle ore centrali della giornata).
La cosa più logica (ed è quella che si fa abitualmente) sarebbe stata aver cura di mettere un riferimento, ad esempio dei numerini scritti su un cartoncino, accanto ai soggetti che man mano andavi fotografando e che ti avrebbero poi permesso di risalire facilmente e sicuramente alle varie condizioni di ripresa, con l'aiuto degli appunti che giustamente hai avuto cura di prendere durante il test.
A questo punto, la cosa più semplice da fare è quella che ti ha consigliato Roberto: smontare le diapositive dai telaietti e basarsi sulla numerazione dei fotogrammi che si trovano lungo i bordi di qualsiasi film 35 mm (e medio formato).

Inviato: 29/5/2005 18:55
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Re: A proposito di esposimetri
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Si, devo concordare con Roberto e Luciano, ci sono un paio di errori metodologici che hanno inficiato l'esito dei tuoi sforzi.
Ora non sto qui a ripeterti quello che ti hanno detto loro perchè ripeteri esattamente le stesse identiche cose, e quindi questo è anche un invito a leggere bene i loro messaggi e a seguire le loro indicazioni.
Poi se io fossi in te rifarei un'altro tentativo: acquista ancora dia Iso 100 o Iso 50 (come la Velvia, va benissimo); esponi l'immagine "base" al valore nominale affidandoti alla lettura del tuo esposimetro, senza apportare correzzioni di alcun genere, poi effettua una serie di scatti sottoesponendo di 1/3 - 2/3 - 1 stop e poi sovraesponendo di 1/3 - 2/3 - 1 stop; valuta i risultati rispetto all'immagine "base", ogni dia ha un numero di serie progressivo, basta che le togli dal telaietto per poterlo leggere.
Questo potrebbe essere un primo test di partenza per capire se la lettura del tuo esposimetro, rispetto alla dia che stai utilizzando (eh si, anche le dia sarebbero da testare!) è corretta oppure se è necessario sovra o sottoesporre e di quanto.
Però così almeno hai un punto di partenza, potresti ad esempio scoprire che al valore nominale della dia utilizzata il tuo esposimetro ti fornisce letture che sottoespongono ogni volta di mezzo stop, a quel punto ogni volta che fotografi saprai che devi sovraesporre di mezzo stop rispetto a quanto ti dice l'esposimetro.
Per il momento lascia perdere il pushing in fase di sviluppo, cerca solo di capire come funziona il tuo esposimetro e che risultati ottieni in relazione ad una dia specifica ed esponendo per il valore nominale dell'emulsione fornito dalla casa madre.

E poi, ovviamente, chiedi tranquillamente qualsiasi dubbio tu possa avere ...


Inviato: 30/5/2005 14:58
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