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DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006

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27/3/2004 10:06
Da Svizzera -Lugano
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Mosta a Pavia, magari interessa ...

dalle pagine del Corriere della Sera

alessio

Inviato: 22/9/2006 15:50
Skype: Disperso69

Tessera C.F.A.O. n°2

"il 35 mm urla, il grande formato è ... silenzio!"
......
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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006

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9/12/2004 21:10
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grazie Alessio della segnalazione.
Non ci potro' andare, ma mi ha interessato sapere che Toto' ed anche Rascel avevano delle espressioni ed avevano creato delle marionette dadaiste. E' una cosa che debbo approfondire, il significato profondo del dadaismo non mi riesce ancora di afferrarlo.
Ciao,
Renzo

Inviato: 22/9/2006 21:02
.........

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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006
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Ho intenzione di andarci, ma non so ancora quando.


Andrea

Inviato: 23/9/2006 2:24
sono moderno, non contemporaneo
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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006
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13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Citazione:

Falcopardo ha scritto:
grazie Alessio della segnalazione.
Non ci potro' andare, ma mi ha interessato sapere che Toto' ed anche Rascel avevano delle espressioni ed avevano creato delle marionette dadaiste. E' una cosa che debbo approfondire, il significato profondo del dadaismo non mi riesce ancora di afferrarlo.
Ciao,
Renzo


Essendo un movimento di rottura rispetto al passato e protesta verso le forme artistiche al tempo codificate , non credo che ci fossero particolari significati ... qualcuno ci puà illuminare?

Inviato: 23/9/2006 9:21
Sito personale www.robertomanderioli.com
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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao,
l'autrice non desidera la diffusione se non per uso personale...quindi cercate il link da soli.... : "la fotografia nell'arte concettuale" di paola Bonomelli . C'e' anche il dadaismo, ma e' interessante leggere dall'inizio. Un ringraziamento personale all'autrice. A seguire ci sono altri link interessanti.
Ciao,
Renzo

Inviato: 23/9/2006 13:39
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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006

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27/4/2006 13:48
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Il dadaismo nasce da un gruppo di artisti che fuggono a Zurigo per evitare di essere coscritti: è appena iniziata la prima guerra mondiale.
Essenzialmente, all'inizio, è un movimento artistico che si contrappone alla guerra. Una sorta di altra faccia del futurismo che invece è un movimento favorevole alla guerra.

Il dadaismo è importante perché da quel gruppo nasce, secondo me, l'arte moderna.
La casualità  è uno dei metodi di espressione. Si iniziano per la prima volta ad esporre come opere d'arte oggetti d'uso comune.

Questo molto in sintesi.

La più bella mostra dada l'ho vista a parigi quest'inverno, e credo che vi fosse esposto tutto quello che è stato prodotto dal movimento dada, che è durato poco perché ha dato origine in pochi anni al surrealismo.

Non capisco come si possa parlare di dadaismo oltre il 1922 (o era il '24): il dadaismo nega l'arte nella sua accezione borghese e vuole distruggere l'arte per rifondarla. Muore riuscendoci in parte.

Se amo il dadaismo è proprio perché nega l'arte e cerca di restituire a tutti ogni forma di espressione, sottraendola alla borghesia, alle gallerie e ai critici.

Poi la storia è FINITA MALE: quanti "artisti" ci prendono per il mulo? (c)

Basta, mi sono stufato di parlare di artisti.

Inviato: 23/9/2006 23:34
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006
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Effettivamente Dada come gruppo, movimento di artisti che si raccoglieva sotto questo non-movimento, è una esperienza che dura poco più di un paio di anni, questo è indubbio, però è altrettanto certo che lo spirito Dada, quella lotta all'arte nell'accezione borghese che dicevi tu e, anche se secondo me in modo minore, anche al sistema critici/galleria (che infatti ai tempi dei Dada "originari" non era certo nella forma che conosciamo oggi), dicevo è altrettanto indubbio che il più puro spirito Dada ha attraversato il secolo come una scossa elettrica fino ai giorni nostri, reincarnandosi e resuscitando e riapparendo sotto varie forme, quindi personalmente sono d'accordo con Bonito Oliva quando dice che si puà parlare di dadaismo anche dopo gli anni '20.

Oltre ai movimenti citati da lui ( Lettrismo, Situazionismo, Fluxus, poesia visiva, gruppo Cobra), è evidente che tutta l'arte concettuale, che afferma la supremazia del concetto sull'oggetto (d'arte), è sia un attacco preciso e mirato alla concezione borgese dell'arte, che al sistema di mercificazione critici/gallerie (per i primi concettuali sarebbe dovuto infatti essere impossibile vendere un oggetto d'arte che, nella intenzione originale dell'artista, non ha alcun valore in sè, dal momento che l'unica cosa che conta è il concetto)...che poi le cose siano andate diversamente e l'arte concettuale stramegavenda è un'altra faccenda...così come anche la body art, le performances di Rudolf Schwarzkogler o di Chris Burden, cosa c'è di più lontano dalla concezione borghese dell'arte, di più distruttivo dei termini stessi su cui si è sempre fondata l'arte così come noi la concepiamo, delle mutilazioni ed amputazioni corporali degli Azionisti Viennesi? Ma anche cosa c'è di più lontano e di feroce nemico del sistema "commerciale" della stessa, come si fa infatti a vendere una performaces, una amputazione, ad "ingabbiarla" in una galleria?...non è questa una vera "rifondazione" dell'arte?...e non sono indubbiamente dada le carcasse di animali in formaldeide di Hirst?...e ci voglio mettere anche qualcosa di più "prosaico", per me è dada anche l'ascesa e la caduta dei Sex Pistols, così come, a metà  degli anni '70, una straordinaria, caotica, dissacrante esibizione in pieno stile Cabaret Volataire di David Bowie e Klaus Nomi, che partecipavano al Saturday Night Live, portava il dadaismo nelle case delle borghesissime famiglie americane, ricordando a tutti ancora una volta quanto Dada fosse ancora vitale e presente...





Inviato: 26/9/2006 15:24
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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006
Utente non più registrato
Coontrofirmo tutto ciò che Marco ha scritto e, essendo anche io molto interessato all'argomento DADA, ed avendo iniziato qualche mese fa a scrivere un piccolo saggio su Marcel Duchamp (anche se, come sappiamo, la sua fu, effettivamente, sempre una "non-adesione"), vorrei copiarvi qui alcuni piccoli spunti di riflessione tratti da quello scritto.

"L'intendimento dadaista fu quello di provocare, irritare ed irridere il gusto comune, fu una rivolta ideale e morale contro gli orrori della guerra, una critica corrosiva tesa a distruggere ogni valore, compresi quelli dell'arte. Cercare un significato 'artistico' in Dada è, da questo punto di vista, assolutamente inutile e fuorviante, in quanto Dada non ha nulla a che fare con il concetto tradizionale di arte; anzi, Dada è la frattura stessa dell'arte, lo spaccato più evidente tra antico e moderno."

"Dada è la negazione, lucidamente espressa, delle tecniche artistiche come operazione programmata ad un “fine”; si tratta, infatti, di negare il procedimento operativo-tecnico dell'arte, attraverso un semplice mutamento della prospettiva di giudizio su uno oggetto (giudizio che, il più delle volte, è intenzionalmente arbitrario), ricercando "l'artistico" in una nuova dimensione (e mediazione) del rapporto soggetto-oggetto. Ne viene che l'estetica dadaista è determinata non da un procedimento tecnico, bensì da un puro atto mentale, in cui non sia più la dimensione visiva (o "retinica") a veicolare il significato, bensì l'azione che sta a monte di un oggetto, l'idea che la muove e, soprattutto, l'interazione che l'osservatore dell'opera instaura con l'oggetto."


Inviato: 26/9/2006 16:12
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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006
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Concordo in toto con i due interventi precedenti.


Andrea

Inviato: 26/9/2006 16:39
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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao,
Da ignorante, mi sembra che il dadaismo sia piu' nelle espressioni della sua definizione che nelle opere stesse, cioe' piu' nelle intenzioni che nelle opere. Non mi sembra facile nella pratica essere fedeli e coerenti e ho l'impressione che poi il dadaismo serva come una coperta corta a coprire un po' tutto...
Mi e' sorto un dubbio...ma Madonna e' dada?
Ciao,
Renzo

Inviato: 26/9/2006 20:30
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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006

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27/4/2006 13:48
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Siamo tutti un po' dada ma corrotti dal mercato?

per quanto riguarda la guerra e la forte opposizione ad essa, dirà solo che a parigi ero andato, ingenuamente, a vedere la mostra con il più grande dei miei figli (6 e 1/2 allora), ma ho preferito riportarlo a casa, perchè molti orrori erano ben rappresentati.

Ho capito allora che si trattava del primo vero esperimento coordinato (non sono in grado di dire quanto consapevole) di comunicazione shock del reale: se sei contro una cosa, falla vedere.

E' la tecnica, per fare un esempio banale, degli antivivisezionisti che mostrano un gatto con gli elettrodi piantati nel cervello.

In fondo è questo sistema di comunicare che mi ha rapito.

Ero già  legato al futurismo, molto simile stilisticamente, che però ribaltava il concetto di comunicazione, tendendo ad illustrare aspetti della vita e della guerra esaltandone solo alcuni aspetti poco reali.

Caro Marco, c'è solo del vero nelle tue parole, ma io insisto nel ritenere che non esiste più dadaismo in quanto movimento o corrente di pensiero. Solo dadaisti superstiti.

Non esiste più il terreno sociale sul quale svilupparlo.
Una semplice equazione tratta dalla nota canzone "Contessa" di Paolo Pietrangeli:

(...) oggi anche l'operaio vuole il figlio dottore (...)

Ed un altra da Gianfranco Manfredi:

(...) è la merce che ci è entrata nei polmoni/ e ci dà  il suo ritmo di respirazione (...)

E questo vale per tutti

Inviato: 27/9/2006 0:05
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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006
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8/1/2005 22:33
Da Varese
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Citazione:

Marco ha scritto:
Effettivamente Dada come gruppo, movimento di artisti che si raccoglieva sotto questo non-movimento, è una esperienza che dura poco più di un paio di anni, questo è indubbio, però è altrettanto certo che lo spirito Dada, quella lotta all'arte nell'accezione borghese che dicevi tu e, anche se secondo me in modo minore, anche al sistema critici/galleria (che infatti ai tempi dei Dada "originari" non era certo nella forma che conosciamo oggi), dicevo è altrettanto indubbio che il più puro spirito Dada ha attraversato il secolo come una scossa elettrica fino ai giorni nostri..............


Perfettamente d'accordo su tutto


Citazione:

Marco ha scritto:
..e ci voglio mettere anche qualcosa di più "prosaico", per me è dada anche l'ascesa e la caduta dei Sex Pistols,


Ma non su questo punto. I Sex Pistols sono stati proprio l'esatto contrario. Un'abile manovra commerciale di un tizio con un certo fiuto per i tempi e l'ambiente musicale: Malcom McLaren.

Marco

Inviato: 27/9/2006 0:22
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"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: DADADA. DADA E DADAISMI NEL CONTEMPORANEO 1916-2006
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11/3/2004 9:36
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Citazione:


Ma non su questo punto. I Sex Pistols sono stati proprio l'esatto contrario. Un'abile manovra commerciale di un tizio con un certo fiuto per i tempi e l'ambiente musicale: Malcom McLaren.




Che siano stati ampiamente manipolati da McLaren è fuori discussione, però ho pochissimi dubbi sia sulla loro "genuinità " che sul fatto che tantissime cose cha abbiano fatto, ma anche un pò la loro parabola autodistruttiva abbandonata a caos e dissacrazione, siano dadaiste, non tanto nelle loro intenzioni originarie (prpbabilmente non sapevano nemmeno cosa fosse il dadaismo ), ma ad una lettura a posteriori...pensa solo all'impatto dissacrante e dirompente di Anarchy in th UK o God save the Queen, il concerto fuori dalle acque territoriali perchè erano stati banditi sul territorio nazionale (addirittura additati come nemici pubblici n°1), gli atteggiamenti provocatori e sarcastici nelle interviste televisive, il filmato derisorio ed irriverente realizzato in brasile insieme all'autore della rapina più famosa mai compiuta in UK (quella al treno postale), ricercatissimo dalle autorità  inglesi...cmq mia personalissima opinione, non sto certo qui a difendere a spada tratta il fatto che i Sex Pistols fossero dada o fossero consapevoli di esserlo, è una cosa che vedo io in alcuni aspetti della loro "carriera", tutto qui...





Inviato: 27/9/2006 8:19
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