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foto per me inusuali
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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Come da vari anni, ho partecipato anche nel Luglio scorso al alcuni workshop fotografici.
Senza togliere nulla agli altri, che sono stati davvero ottimi e su cui magari ritornerò, devo dire di essere rimasto particolarmente "colpito" da quello tenuto dal famosissimo Maurizio Galimberti. Un fotografo che conoscevo da molti anni, ma a cui, per un motivo o per l'altro, non ero mai riuscito ad accostarmi.

Posto qui il link della presentazione del WS, così da poter capire le tematiche ed i rimandi culturali cui si rifaceva il corso: sostanzialmente le avanguardie del '900 ed in particolare i movimenti del surrealismo, del futurismo, del dada, reinterpretati ed adattati ai temi fotografici della foto di figura, ritratto, nudo.

Questa è invece una selezione del mio lavoro, su cui gradirei i vostri commenti ed opinioni, non tanto per sentirmi dire se sono bravo o no (che tanto, il merito esclusivo di esse è del solo Galimberti), ma per sapere se questo tipo di immagini vi sembrano interessanti e vi "acchiappano" , quanto hanno fatto con me.


Inviato: 27/8/2011 12:13
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: foto per me inusuali
Utente non più registrato
Ti dico con tutta franchezza:
il lavoro è interessante indubbiamente, alcune cose mi ricordano quello che faceva il pittore Boldini a fine '800. In molte immagini però gli effetti sono eccessivi e danno quasi un senso di vertigine; sono migliori secondo me quelle in cui gli effetti sono più contenuti o danno una impressione, pur nello sfaldamento, di maggior stabilità. Mi riferisco in particolare alla 30-27-12-33 (questa forse con un leggero grado in meno di sfocatura). La preferenza va senz'altro alla 12 che considero notevole.
Ciao

Inviato: 27/8/2011 12:54
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Re: foto per me inusuali

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8/11/2009 17:38
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premesso che il genere è praticamente agli antipodi rispetto al mio fotografare e che io mai sarei capace di fare ritratti, devo dire che la 35, la 36 e in particolare la 04 mi piacciono molto.

il trattamento: giocare con sfuocati vari e varianti è una cosa che dopo alcune letture ultimamente sperimento, come avrai potuto vedere. Tuttavia cerco di non sconfinare mai nel pittorialismo, di fare attenzione a rimanere da questa parte della linea, nel campo strettamente fotografico. Credo che la tentazione, e quindi lo sforzo per contrastarla, sia nel caso del ritratto di molto amplificata.

Inviato: 27/8/2011 15:23
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Re: foto per me inusuali

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Ciao Luciano,
secondo me la piacevolezza di alcune foto e' da ricercare piu' nell'accostamento dei colori che per la tecnica con cui sono realizzate. La sensazione di fatidio dovuta al mosso e' per me eccessiva non essendoci niente su cui l'occhio si puo' fermare. Non mi posso permettere di valutare l'opera di Galimberti, pero' posso affermare che il suo lavoro sul mosso non suscita il mio personale entusiasmo.
E' comunque encomiabile il tuo spirito instancabile di ricerca di soluzioni nuove.
Ciao,
Renzo

Inviato: 27/8/2011 18:44
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Re: foto per me inusuali
Moderatore
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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Citazione:

Falcopardo ha scritto:
E' comunque encomiabile il tuo spirito instancabile di ricerca di soluzioni nuove.
Ciao,
Renzo



ehehehehe.. queste tue parole mi fanno grandissimo piacere. Ovviamente non è che cambierò profondamente il mio modo di fotografare. Poi come ripeto, queste immagini nascono sotto la supervisione e direzione del Docente e quindi, come tutte le immagini di WS , possono essere definite mie in senso molto lato.
Ma il divertimento e l'interesse di provare qualche cosa di nuovo, quello penso ci debba essere sempre. Altrimenti, in che consisterebbe la passionaccia?
Ciao!


Inviato: 27/8/2011 19:42
Tessera C.F.A.O n. 3

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Re: foto per me inusuali

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25/8/2005 8:38
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Boccio senza riserva quelle ambientate in natura. Promuovo senza esitazione quelle ambientate in interni. I primi piani si dividono tra quelli che mi piacciono molto e quelli che mi dicono poco.



Inviato: 27/8/2011 19:44
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Re: foto per me inusuali

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Secondo me e' molto utile assorbire da piu' fonti vari imput. Poi uno li assimila secondo la propria sensibilita', li elabora e trova una propria interpretazione. Non so come sia stato ottenuto il mosso delle tue foto, sembra un colpo alla macchina in fase di ripresa, se pero' ci fosse il modo di mantenere a fuoco un centro di interesse...Ad esempio, la foto in cui un seno e' rimasto abbastanza nitido potrebbe essere un punto di partenza.
Ciao,
Renzo

Inviato: 27/8/2011 20:45
.........

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Re: foto per me inusuali
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Da Roma
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Bella sperimentazione!

Tranne 13, 20, 40, 43 e 47 mi piacciono tutte!

Inviato: 29/8/2011 23:03
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: foto per me inusuali
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Concordo con Marco/Mxa, plauso totale per quelle ambientate in interno, qualche perplessità per gli esterni, anche se devo dire che nella 40 e nella 42 c'è qualcosa che mi attira ...stupende a mio avviso la 12 e la 15, ma anche la 17, è una tecnica che avevo già visto ma nelle tue c'è un tono crepuscolare, una inquietudine che si mescola con una sorta di "clima" da rivista di moda che mi piace proprio tanto!...

Bravo, mi piaci quando esci dagli schemi così!!


Mia curiosità personale: ci dici, se vuoi, qualcosa su Galimberti come docente, le tue impressioni sul suo workshop?...grazie! ...

Inviato: 31/8/2011 10:34
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Re: foto per me inusuali
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Da lombardia
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Caro Marco,
indipendentemente dal maggiore o minore apprezzamento per i suoi lavori, Galimberti è certamente un parsonaggio che merita di essere conosciuto ed ascoltato.
Penso che la definizione di Fotografo gli stia alquanto stretta, e che vada considerato a tutti gli effetti un Artista visuale che ha trovato nella fotografia istantanea e nella sua ampia e libera manipolazione la sua migliore possibilità espressiva (mi riferisco non solo ai celeberrimi collages, ma agli interventi manuali di strisciatura, coloratura , incisione della pellicola istantanea nel corso del suo sviluppo ed anche successivamente oppure alla sovrapposizione di materiali eterogenei o anche alle opere fotografiche e pittoriche liberamente rimaneggiate: per esempio nelle serie Readymade) .

Oltre a questo, possiede innegabilmente grandi capacità di mostrarci aspetti e prospettive nuove, anche di luoghi e situazioni ultratriturati dalla fotografia manualistica e turistica di massa: sempre partendo dal link di cui sopra, osservate per esempio le immagini della Torre Eiffel del suo recente lavoro su Parigi Jdl-018 e 019). Possono piacere o no, ma originali lo sono sicuro.

C'è poi il fascino del personaggio in sè, della sua grandezza e forza fisica che ben si accordano con l'energia delle sue parole ed azioni e che ne hanno indubbiamente accresciuto la potenzialità espressiva.

Come docente, non posso che dirne bene: molto disponibile e gentile, ci ha spiegato come la sua sia essenzialmente una ricerca inesausta di immagini capaci di provocare emozioni. Come in quest'ottica il rifarsi a grandi esempi dell'Arte figurativa e non solo, sia non soltanto opportuno, ma anche necessario. Esprimere per esempio il dinamismo senza tenere conto di quanto era già presente nell'estetica del Futurismo, sarebbe abbastanza limitante. Altrettanto dicasi per espressionismo, surrealismo e dadaismo.

Ci ha invitato a stabilire contatti profondi, e direi non scontati, tra fotografo e modella. Un esercizio è stato di metterci singolarmente seduti di fronte alla modella per 3 minuti ciascuno, in assoluto silenzio, guardandola e facendoci guardare negli occhi, sostenendo quello sguardo per 3 minuti, prima di iniziare a scattare.
E quando facevamo gli esercizi di mosso, quando gli sembravamo troppo statici, ci veniva dietro, ci afferrava per le spalle e ci spostava come fuscelli avanti ed indietro, in alto ed in basso, in una modifica costante di distanze e prospettive. Era divertente, ma anche disorientante e spiazzante e vagamente preoccupante.
Ha anche fatto affermazioni, che magari mi hanno dato un pò dispiacere; io che sono un appassionato di foto di Moda, mi sono dovuto sentir dire che la foto di Moda come generalmente effettuata, con 2 o 3 ore di preparazione di modella, style, make up, set, ecc. seguito dal click della foto quando finalmente tutto appare pronto, è per lui un tipo di foto completamente privo di vera emozione e di vita. Una foto nata morta, a fronte della verità, della scoperta e della autentica emozione che deve nascere dal ritratto estemporaneo e dal profondo rapporto con quanto di vero e personale c'è in ogni modello che abbiamo di fronte.

Venendo alle foto, indubbiamente ognuno ha cercato di reinterpretare per quanto gli riusciva gli input ricevuti, alla luce dei suoi gusti e delle sue capacità. Ed in effetti le foto erano abbastanza diverse tra i vari allievi.
Mi fa molto piacere che tu hai visto in alcune di esse un qualche cosa di comunque attinente con la foto di Moda. Si vede che, bene o male, qualcosa di mio è rimasta.
Personalmente però - anche se vedo che hanno lasciato perplessi parecchi di voi: te, Mxa ed altri - mi piacciono molto alcune delle immagini realizzate in esterni. In particolare della numero 20, in cui mi pare di vedere quasi una compenetrazione tra la ragazza e la natura circostante; ed anche la 30 e la 37.
Negli interni l'atmosfera è indubbiamente assai diversa: una delle modelle aveva buone conoscenze di danza classica, e certamente certi dinamismi se ne sono giovati notevolmente.

Direi che questi sono i punti essenziali che possono dare un'idea abbastanza compiuta del WS.

Ciao!


Inviato: 31/8/2011 13:26

Modificato da luciano su 31/8/2011 13:41:55
Modificato da luciano su 31/8/2011 15:13:17
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Re: foto per me inusuali
Moderatore
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11/3/2004 9:36
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Grazie Luciano della bella e articolata riflessione, ho apprezzato veramente e mi hai trasmesso con molta chiarezza, ed anche entusiasmo, il clima di quello che avete respirato durante workshop e del "personaggio" Galimberti, grazie ancora!


Citazione:

luciano ha scritto:
Ha anche fatto affermazioni, che magari mi hanno dato un pò dispiacere; io che sono un appassionato di foto di Moda, mi sono dovuto sentir dire che la foto di Moda come generalmente effettuata, con 2 o 3 ore di preparazione di modella, style, make up, set, ecc. seguito dal click della foto quando finalmente tutto appare pronto, è per lui un tipo di foto completamente privo di vera emozione e di vita. Una foto nata morta, a fronte della verità, della scoperta e della autentica emozione che deve nascere dal ritratto estemporaneo e dal profondo rapporto con quanto di vero e personale c'è in ogni modello che abbiamo di fronte.




Mah, qualche perplessità ce l'ho anche io di fronte a questa affermazione che, potrà anche essere vero per le foto che si realizzano per fini commerciali (e va da se che se stai pubblicizzando un prodotto non è mica "obbligatoria" l'emozione ), però guarda sto sfogliando adesso alcune immagini di Jean Lupp Sieffe, servizi di moda ed immagini realizzate a latere di questi servizi, e per molte immagini, quelle magari in cui il fotografo ha avuto maggiore libertà di interpretazione/azione, l'affermazione di Galimberti a mio avviso viene assolutamente smentita ...



Inviato: 31/8/2011 15:42
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