Salve ragazzi.Qualcuno di voi sa' darmi una dritta su cosa adoperare per la spuntinatura delle foto.

Ciao,
io usavo le cartine peerless (non sono sicuro della corretta grafia) mischiando i vari "colori" ottenevo il giusto grigio per la spuntinatura.

Ciao,
non so se esiste piu' in commercio, io un tempo trovai ( della Condor? ) una tavolozza con le varie scalature di grigio dal bianco al nero nelle due tonalita' neutra e calda.
Pero' di fatto ho sempre usato una stecca di china che e' eterna ( pero' non si addice a carte con tonalita' calda ).
Ciao,
Renzo

Anche se ti interessa soltanto la spuntinatura..fatti una cultura...

ritocco fotografico

In compenso non mi riesce trovare le stecche di china. Vuoi vedere che non le producono piu'?

Le stecche di china solida le producono e le trovi anche nei negozi cinesi ben forniti, ma quelle di qualità  solo nei negozi di belle arti. In effetti non c'è niente di meglio della china solida e della macchiolina sull'unghia dalla quale attingere con il pennello.

Ultimamente ho usato i pennarelli da fotoritocco della tetenal, il cui unico inconveniente è il nero che non è affatto profondo e va applicato in almeno quattro strati. per il resto li ho trovati eccellenti.

Meno male che qualcosa ancora resiste...in effetti l'acquistai in un negozio di belle arti.
L'unica cosa e' che la china bisogna imparare ad usarla.
Non bisogna diluirla troppo e occorre procedere per punti molto piccoli perche' altrimenti si concetra ai bordi della macchiolina formando un anello scuro difficile da modificare. Tanti puntini uno accanto all'altro simulando la grana e
con un po' di pazienza si ottengono ottimi risultati.
Franz, figurati che la mia barretta di china avra' quarant'anni, l'ho usata anche per altri scopi ed e' ancora quasi intera....( ma c'e' da dire che e' da un bel po' di tempo che e' disoccupata )
Ciao,
Renzo

io uso il kit di colori (tipo acquerello) della Rowi
in pratica ho 8 diverse gradazioni dal nero al grigio chiaro in due tonalità : neutrao/fredda e calda

in negozio costa qualche centinaia di euro, ma io l'ho preso tempo fa sulla baia per 15€

ci si fa davvero tutto!

ciao
daniele

Grazie per la disponibilita'. Mi armero' di pazienza e seguiro' i vostri consigli.

Io ho provato sia il set della Rowi che se ricordo bene comprai da Unionfotomarket di Milano per qualche cosa tra i 12 ed i 15 euro, sia le Spot Pen della Tetenal di cui ha già  parlato Franz. Costano di più (mi pare che le pagai sui 30 o più euro) , ma sono più facili ed immediate nell'utilizzo. Consigliabili.

Sono entrato un possesso della china solida. Ora, volevo sapere se la diluzione viene fatta con l'acqua. Io ci ho provato, ma non si diluisce niente...

se riesci a ritoccare con la china sei un mago

..prenditi una pietra piatta, larga, bagnala, strofinaci la china. Io ne ho una che ho comprato in Cina qualche anno fa, ed ha un incavo in cui mettere l'acqua.. vedi se ti riesce di inventarti qualcosa sul genere.

Ciao io uso il set bianco e nero dei fogli peerless, che trovo ottimi e di facile uso, ho usato e ne ho ancora i famosi spotone, che oggi si possono ritrovare con il nome Marshall. Ottima la china, io ho anche e a volte la uso una pallina fatta di gomma arabica e inchiostro di china nero nelle solite quantità . Era quello che usava Weston per ritoccare le stampe, vedi anche sul libro la Stampa di Adams, dove è riportata.
Importante è anche avere ottimi pennelli,che abbiano una punta ben fatta e che questa abbia la giusta quantità  di pelo per tenere il colore, personalmente trovo che il pennello più piccolo da usare, e usabile, è quello a punta 000, più piccoli non tengono abbastanza colore per un buon ritocco, una scelta di pennelli 0-00-000 per me è sufficiente per qualsiasi tipo di ritocco,sia di stampe che del negativo.

Stefano

Con la stecca di china io faccio cosi':
Inzuppo la stecca nell'acqua e la strofino su un piatto.
La faccio essiccare. Con un pennellino sottilissimo e a punta appena inumidito prendo pochissima tinta dal piatto e faccio dei minutissimi punti di ritocco. Metto poca acqua sul pennello, lo inumidisco appena,altrimenti rimane un anello o una piccola macchia antiestetica invece di un punto.
Interessante l'uso della gomma arabica. Serve a rendere meno asportabile il ritocco?
Ciao,
Renzo

Ciao Renzo,
non so se renda meno asportabile il ritocco, però aiuta con il lucido della carta,dato che la gomma arabica è abbastanza "luminosa", aggiungendone in più si puà anche aumentare la lucentezza del ritocco.

Stefano

Per Luca65. Il bastoncino di china si deve sfregare in uno o due millilitri di acqua agendo in senso rotatorio in un contenitore incavo di solito in pietra di ardesia.Bisogna armarsi di un poco di pazienza,più ci lavori e più l'inchiostro diventa denso. La pietra non è di facile reperibilità , se sei di Milano la puoi trovare presso il negozio di belle arti Crespi (Brera). Io l'ho ordinata in Germania presso www.gerstaecker.de al prezzo di 14,50 euro. Hanno anche una ottima china solida giapponese ( Soshobanko) che da un nero neutro tendente leggermente al freddo. Ah! Visto che è tutto scritto in tedesco, una volta aperta la pagina, sulla ricerca (Suchen) scrivi Reibesten e ti appariranno i vari modelli con i relativi prezzi. Ciao

Correggo: sulla ricerca devi scrivere: Reibestein. OK

Lho sempre detto che bisognerebbe campare almeno duecent'anni...non si smette mai d'imparare.
La vaschetta d'ardesia e l'uso della gomma arabica non li conoscevo.
Ciao e grazie,
Renzo

Intanto grazie per la disponibilita'. Appena possibile, mi procurero' il tutto e, iniziero' l' avventura..... Speriamo bene!!!

tecnica antica:

leccare copiosamente il pennello e passarlo sulla china.
Ripetere l'operazione più volte fin quando il pennello non è ben impregnato di colore e la lingua leggermentre tumefatta;
Spalmare quanto più colore possibile sull'unghia del pollice sinistro (destro per i mancini);
lasciare essiccare
leccare ancora il pennello e raccogliere il colore dall'unghia per passarlo sul foglio.

Ricordarsi di verificare la densità  su un foglio o su un frammento di foglio fissato e lavato e senza essere sviluppato.

P.S. la china solida, a differenza di quella liquida, è insapore.

Ma sarà  la saliva Archival?
Scherzi a parte, anche io per le mie "diluizioni del colore" uso il sistema lingua...

Stefano

Io questa tecnica non l'ho voluta divulgare, pensavo fosse troppo...ruspante. La saliva ha un ottimo potere tensioattivo e tiene insieme il colore mentre l'acqua tende a diluirlo.
Ha fatto bene Franz a divulgare la tencnica "classica",
Ciao,
Renzo