E' stato gia' presentato in passato, ma Qui ho trovato una sua galleria di sue foto foto a mio avviso molto interessante.
Ciao,
Renzo

Renzo,
hai fatto benissimo a proporre questo bel link.
Le immagini di Witkin sono molto complesse, certamente sono tra quelle che più ci perdono, ad essere viste sul monitor. Ma tuttavia, in mancanza degli originali

Quanto ai commenti, ai perchè, ai per come, ai siginificati ed ai messaggi più o meno nascosti che stanno dentro e dietro queste opere, non è facile fare sintesi e raccogliere le idee.

Io partirei dalla nozione delle Wunderkammer che, praticamente dalla fine del Medioevo, prima in Germania, poi in tutta Europa (straordinaria quella che si puà visitare a San Pietroburgo, se non sapete dove rifugiarvi per sfuggire al gelo tremendo) si diffusero come raccolte e collezioni di oggetti rari, ma anche strani, terribili, mostruosi, terrificanti.

Witkin fa rinascere questa antica tradizione con le sue messe in scena di oggetti e corpi deformi, non a caso spesso presentati come fossero reperti sotto formalina in certi Musei di epoca positivistica (avete mai visitato il Museo di Cesare Lombroso, con le sue lugubri collezioni di cervelli e teste di criminali sotto spirito?).
Mi riesce però un pò meno chiaro capire che messaggio Witkin vuole trasmetterci. Quello delle antiche Wunderkammer era soprattutto di suscitare l'attonita meraviglia degli spettatori, di fronte alle bizzarie della Natura. Talora anche venato da una sottile vena umoristica o comica per quelle che Goldoni avrebbe forse definito "le spiritose invenzioni". Ma oggi, cosa vuole dirci Witkin?

Ciao Luciano,
Piu' che il messaggio a me e' piaciuta la complessita' delle scene e dei personaggi, l'idea folle, la forza e la crudezza delle immagini. In un certo senso ci vedo qualcosa di Salvator Dali' anche se i due autori hanno intenti diversi.
Diverso....Gia', mi ha dato l'idea della ricerca e della ostentazione del diverso, come una giustificazione, come la ricerca di una autorizzazione ad esser tale. Ma non lo so, in un altro sito c'era la sua biografia che non ho letto, se la ritrovo la propongo,
Ciao,
Renzo

Segnalo, tra l'altro, che molte delle parti umane che Witkin inserisce nelle sue composizioni sono "vere", cioè prelevate da cadaveri alla morgue di Santa Fe...

Lui ha sempre dichiarato che le sue immagini trattano sostanzialmente del suo rapporto con la morte, c'è stato un episodio nella sua infanzia che lo ha "segnato" definitivamente e profondamente, cioè assistere ad un incidente mortale in cui la testa di un povero malcapitato gli è ruzzolata tra i piedi, da quel giorno il tema della morte per lui è diventato quasi una ossessione...poi ovviamente non è così "semplice", le sue immagini "vivono" di infinite altre cose, le stratificazioni e le pulsioni di cui si nutrono si intersecano e si accumulano su più piani...

Ciao,
Ecco qua la sua biografia, non e stato difficile trovarla...
Beh, qualcosa sulla diversita' viene riportato anche qui, ci ero andato vicino, pero' il discorso e' molto piu' complesso e merita approfondire. E' senza dubbio un'anima complessa e profonda, un pozzo da cui emergono fantasmi e oggetti, cadaveri, pezzi anatomici ed un'umanita' "diversa" per costituzione fisica e contrasti ormonali.
Mi affascina come mi affascino' Dali' quando da ragazzo lo scoprii e avvertii che nella sua "pazzia" era un genio.
Peccato che mi sono perso la sua mostra a Serravezza, non era molto distante da casa mia.
Ciao,
Renzo

Tornando a Witkin, anche se "indirettamente"...

Quando ho visto il Giudizio Universale di LaChapelle in mostra a Milano, sinceramente la mia mente è corsa subito ad alcune immagini di Witkin piuttosto che a Michelangelo, si magari l'idea a LaChapelle gli sarà  pure venuta guardando l'affresco di Michelangelo, però lo spirito compositivo, l'organizzazione scenica ed "interpretativa", il magma espressivo che si agita sotto l'immagine di LaChapelle è di pura e diretta "derivazione" witkiniana, questo a testimonianza della enorme influenza che questo fotografo continua ad esercitare, pur nella sua unicità  (non mi vengono in mente altri fotografi contemporanei che hanno seguito la strada tracciata da lui, o quantomeno non con esiti così "estremi")...

Vi segnalo inoltre un articolo in italiano
pubblicato su Nadir in occasione della mostra al Palazzo Mediceo di Serravezza (primi mesi del 2007), ad aggiungere così ulteriore materiale "interpretativo" su un autore così complesso e "stratificato", la cui complessità  è veramente difficile "esaurire" in pochi e stringati commenti.

Personalmente amo moltissimo il Witkin che inventa nuovi corpi e nuove razze, che instaura nuovi concatenamenti organici, un pò meno il Witkin intriso di misticismo/religiosità  e dalle composizioni corali ridondanti, anche se alla fine questa sua ricerca sul corpo, sul post umano, per quanto mi riguarda, si incaglia sempre su sponde sterili, "fallendo" uno delle possibili mete, il Corpo senza Organi, e fallisce proprio per questa sua (di Witkin) sempre presente, palpabile in ogni immagine, attenzione/ossessione per la morte, là  dove invece secondo me l'operazione da compiere per arrivare al CsO, alla scoperta corporale inaudita, è togliere alla morte ogni fascino ed ogni significato, affermare con forza (magari in modo un pò impopolare e desueto) che la morte non è interessante...

Grazie Marco della segnalazione del link di Nadir.
Witkin mi piace sempre di piu'. Al di la' della ventilata ( tutto e' possibile ) eventualita' di una ispirazione commerciale, le sue capacita' di evocare fantasmi sono enormi,
e non si arriva a quel genere di rappresentazione se non si e' scavato a fondo nelle contorte ossessioni del genere umano.
Mi fa piacere anche ( faccio una piccola parentesi ) che si parli con maggiore frequenza di fotografia sulle riviste italiane. Stamani, dal barbiere, mi e' capitata per le mani Max e ci ho trovato articoli su LaCapelle e su Chris Jordan...
Ciao,
Renzo

A suo tempo avevo visto la personale di Witkin al Castello di Rivoli, certamente affascinante. Credo che uno dei suoi messaggi, se proprio lo si voglia trovare, sta nella complessità  dell'insieme, come dice Falco, più che in un messaggio chiaro e palese; é un po da trovare in quella stratificazione di sensi che la sua opera mette in campo.
Personalmente lo trovo inquietante per il tipo di elementi che usa nelle fotografie che rimettono costantemente in campo la morte, ma contaminata anche con un immaginario particolare. Ci siano relazioni con altre immagini, completamente diverse e penso alle maschere da sadomaso, che mi ricordano alcune scene di Pulp Fiction (per chi l'ha visto, la scena nella cantina del negozio). E' questa commistione che trovo inquietante, ma a suo modo attraente.Per il riferimento a Witkin nella foto di LaChapelle quoto Marco.
Sulle riviste...in un altro topic si parla di crisi del fotogiornalismo, mentre invece la presenza della fotografia nella stampa è molto alta. Prendi alcuni magazine; DDonna di Repubblica, Ventriquattro del Sole24Ore, il magazine del Corriere, ecc solo per fare degli esempi.
Mi sembra che ci sia molto da guardare e bene.
bs
marco

Citazione:

Ora che ci ripenso...probabilmente erano proprio su Veniquattro ore...non ricordo.
Ciao,
Renzo

l'anno scorso è venuto a brera a parlare e ha presemtato il suo lavoro...
e messicano,e ha detto che usa cadaveri non riconosciuti, cadaveri di immigrati che tentano di scappare ...
la cora più comica, se si puà dire, è che per una delle sue nature morte, gli e arrivata una gamba per posta... poi ha scoperto che era di una donna che ha subito un incidente....

Un'ossessione. ma in fondo gli artisti geniali non ripropongono le loro ossessioni? Dalì, certo, ma anche Bosch, van Gogh, Ligabue, Capogrossi. Qualcuno si chiederà  che c'entrano quest'ultimi due ma la ripetizione dello stesso soggetto fa parte dell'ossessione, che si manifesta in varie forme. Mi sembra che Witkin abbia questa osessione e questa ripetitività  dei suoi argomenti tipica di una miriade di arrtisti a cavallo tra genialità  e follia, e non si sa quale sia il confine dell'una e dell'altra. Reperti istologici, pezzi di cadaveri, orrore e passione. mi sembra che tutto si componga in un racconto, in un significato. il contrario di serrano che propone orrore fine a se stesso.

Noi stiamo a parlare con interesse di un autore e a Milano ce lo censurano.....
Mah...
Renzo

Citazione:

Non ne so nulla: cos'è successo?


Andrea

Leggi qui.....
...mostre blasfeme e pedofile....
Ciao,
Renzo

Ma porca miseria...perchè gente come De Corato ti deve far vergognare di non essere di sinistra?

Cazzarola

Non vorrei fare del qualunquismo, ma il problema secondo me si pone tutte le volte che i politici/amministratori hanno la facolta' di decidere cosa e' arte e cosa non lo e'.. preferisco allora che a scegliere sia uno Sgarbi, che la materia la conosce bene (senza essere minimamente di sinistra), pur con tutti i limiti caratteriali e comportamentali del personaggio..

Visto che roba?
Certo che il Vittorio nazionale deve avere vita dura con i politici. Tra grammatica e cultura in Italia siamo messi proprio male con i politici...
Sgarbi io da tempo l'ho rivalutato, prima lo consideravo come personaggio, che puo' essere accettato o meno, poi l'ho conosciuto come critico d'arte e debbo riconoscere che secondo me nel suo mestiere e' competente e serio.
Piu' di una volta ho visto che le sue prese di posizione erano anche controcorrente ma coerentissime con la storia dell'arte.
Qualunque tipo di arte, anche i grafiti del Leoncavallo
che ho visto in un servizio televisivo e che secondo me meritano di essere preservati perche' a parte il fatto che ormai fanno parte della storia di Milano ce ne sono alcuni molto forti. Solo che bisognerebbe ragionare con la mente libera da pseudocrociate politiche....
Il commento di Sgarbi in merito.
Renzo

Lascerei perdere destra e sinistra: qui non si tratta di un discorso politico, ma di pura ignoranza.


Andrea

Pensavo che simili cose appartenessero ad un passato ormai superato, che certamente non ha reso onore all'intelligenza degli umani, purtroppo si ripresenta e se è vero che è frutto dell'ignoranza c'è poco da stare allegri, poichè questa è sempre stata un terreno fertile per cose assai spiacevoli...meditate gente...meditate... Serghei.