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Perché fotografo, cosa fotografo?
Utente non più registrato
Cari amici,
nel leggere gli interventi di molti di noi mi è capitato di trovare frasi come questa, espressa recentemente da Fulvio (Borful): ...magari un metafisico Floriano o, perché no, uno scenografico Bortolozzo.... Fulvio si riferiva alla possibile vendita di fotografie mie e sue.

Quello che mi ha colpito però è quel ...metafisico..., quel ...scenografico...: ma ci siamo mai chiesti seriamente dove vanno a parare le nostre foto? A quale ambito appartengono? Abbiamo mai fatto un'indagine per capire dove collocarci se qualche esperto ce lo chiede? Ovviamente qui non si parla di "lettura di portfoli", solo di tentare di capire perché fotografo, cosa fotografo, cosa cerco di dire con le mie immagini (intese come frutto della mia esperienza). Non è necessario rispondere, si puà fotografare per semplice divertimento.
Ciao Candidus / Floriano

Inviato: 21/3/2007 12:13
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?
Moderatore
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8/9/2005 0:10
Da Lazio
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Citazione:

Candidus ha scritto:
....... si puà fotografare per semplice divertimento.
Ciao Candidus / Floriano


Infatti Floriano, per me è così. Quando scatto una foto di solito non riesco mai a pensare quale significato avrà  quell'immagine, o peggio non sono capace ( e non mi incuriosisce) dire qualcosa che ho dentro per mezzo di una foto. Penso di non essere così bravo da riuscirci. In verità  quando vedo una bella scena,spero di memorizzarla sulla pellicola per goderne del ricordo successivamente. Sarà  anche per questo che non mi sento di appartenere ad alcun genere fotografico, ma scatto tutto ciò che attira la mia attenzione. Da qui a voler trasmettere un messaggio...

Inviato: 21/3/2007 12:27
Mauro-Tessera C.F.A.O. n°12
Leggere con attenzione il REGOLAMENTO

E Dio creò il gatto in modo che l'uomo potesse accarezzare la tigre....
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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Non mi sono mai posto la questione. O meglio: ovviamente sì. Un minimo di raziocinio, quando tiro fuori la macchina fotografica immagino che ce lo metto, nello scegliere cosa e come fotografare.

Però non mi sono mai posto la questione in termini teoretici, con intenti artisticamente programmatici.

Certamente questo dipende dal fatto che non ho mai perseguito l'Arte nelle mie foto. Mi basta che siano artigianalmente corrette.

Nella mia personale concezione della Fotografia, trovo che spesso i migliori fotografi di paesaggio sono quelli che producono le cartoline e che il miglior statement mai sentito sia quello di Oliviero Toscani il quale, alla domanda su dove e in quali musei fossero esposte le sue foto, rispose più o meno : "sono esposte sui cartelloni pubblicitari e sui giornali di tutto il mondo".

Qualche volta alle mostre di fotografia mi sono annoiato mortalmente. In compenso continuo a trovare innumerevoli stimoli ed un sempre rinnovato interesse per le immagini, dallo sfogliare riviste e libri e dall'osservare i cartelloni pubblicitari.


Inviato: 21/3/2007 13:01
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?

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18/12/2006 11:21
Da Torino
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Ogni volta che studio una foto, che la cerco, e che la scatto mi chiedo cosa voglio che l'osservatore provi guardandola. Principalmente faccio foto paesaggistiche e le sensazioni, o meglio la sensazione, che sto provando in quel momento di fronte ad un determinato paesaggio che desidererei far provare all'osservatore, è "il significato" che vorrei dare al mio scatto. Tutto questo si appoggia sulla tecnica affinata nel passare dei rullini.

A tale punto mi viene spontanea una seconda domanda: "come faccio a valutare una foto? Con che criterio divido le foto riuscite da quelle no?".

Il solo rammarico è di poter scattare veramente molto poco, per mancanza di tempo.

Ciao
Roby

PS: cmq dopo tanta filosofia e tante parole le mie foto spesso sono una ciofeca, ma qsto per mancanza mia.

Inviato: 21/3/2007 13:40
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?
Moderatore
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8/9/2005 0:10
Da Lazio
Messaggi: 2510
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Citazione:

langwo ha scritto:

PS: cmq dopo tanta filosofia e tante parole le mie foto spesso sono una ciofeca, ma qsto per mancanza mia.


A chi lo dici...

Inviato: 21/3/2007 13:44
Mauro-Tessera C.F.A.O. n°12
Leggere con attenzione il REGOLAMENTO

E Dio creò il gatto in modo che l'uomo potesse accarezzare la tigre....
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?
Moderatore
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19/9/2006 14:17
Da rho - milano
Messaggi: 728
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Come non leggere tra le pieghe di questa domanda la famosa citazione di Man Ray : "Of course, there will always be those who look only at technique and ask HOW while others of a more curious nature will ask WHY.."

Personalmente credo che sia molto difficile rispondere a questa domanda, oserei dire esistenziale.
Credo che la mia fotografia sgorghi proprio dalla continua ricerca della risposta a questa domanda...è una strada molto lunga.

Vorrei solo citare un libro didattico che ho letto qualche anno fa e che ho trovato molto utile per iniziare questo lungo percorso. Lo ho già  consigliato in precedenza ma mi ripeto con piacere:

TITOLO : PATH : Ways of working in Photography.
AUTORE : Jim Beecher

Il libro è scaricabile gratuitamente a questo link
http://www.photokaboom.com/photography/pdfs/PATH.pdf



Inviato: 21/3/2007 14:04
http://www.carlocorradi.it
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?
Utente non più registrato
Fotografo in pratica nature morte ambientate.
Mi trovo sul posto, di solito montagna, e piano piano l'inquadratura si chiude senza che io lo voglia.

Non mi interessa minimamente mandare un messaggio, sono solo moderatamente curioso di sentire cosa altri pensino della mia roba.

Fin da piccino ho disegnato, poi anche fotografato, fotografare per me è uno dei modi della grafica, che mi piace fare. La cosa più difficile per me, da artigiano quale sono, resta il combattere contro l'ostentazione della tecnica.

Ciao, Claudio.

Inviato: 21/3/2007 15:19
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?
Utente non più registrato
Citazione:

Candidus ha scritto:
si puà fotografare per semplice divertimento.


Questa è una condicio sine qua non!

Fulvio

Inviato: 21/3/2007 16:34
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?

Iscritto il:
8/10/2006 17:44
Da Torino
Messaggi: 1461
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Il piacere. Questo é lo scatto iniziale. Mi piace proprio fotorgafare, o meglio scattare. mI piace avere la macchina in mano, sentirla che fa click! scusate, clack. Click lo faceva l'Olympus, clack lo fa la Nikon.
Ma é stato abbastanza veloce capire che le fotografie mi dicevano altro; di come vedevo il mondo. L'ho capito perchè gli altri me lo dicevano, me lo facevano notare.
Alcuni studi, la frequentazione di esperti, fotografi, il lavoro, mi hanno fatto capire altre cose, che le fotografie sono dei testi che circolano, altri le vedono, le usano, ma soprattutto che la fotografia fa parte della mia espressività . E quotidianamente provo a prenderne atto, a mettere in atto quello che gli altri continuamo a dirmi. Che é un modo di guardare alla realtà  e pian piano forse l'ho capito.
Ci sono poi alcune generi fotografici che mi influenzano: il reportage, sicuramente, ma anche quella fotografia di confine tra narrazione e sguardo su di sè. Ma in realtà  mi interessa questo tipo di azione che poi diventa fotografia. Adoro il Koudelka di Kaos, che non so come etichettare, tutto sommato per fortuna.
Non sono un artigiano, non ne ho la stoffa. la pazienza. l'abilità . Ammiro i fotografi artigiani per quello che sanno mettere in campo e per la qualità  tecnica intrinseca del loro lavoro, ma per me nun ce n'è!!!
Per me la fotografia non é principalmente arte, è principalmente un grande mezzo di comunicazione, di narrazione. Che va dovunque, che circola nella società  e allora si, anche nelle sue forme "artistiche". Ma non mi interessa fare arte, semmai che qualcuno mi comperi le foto così riesco ad investire in altre foto. Ma alla fin fine mi piace fotografare.
bs
marco

Inviato: 21/3/2007 16:47
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

www.mbphoto.it
www.flickr.com/photos/marcofluens

..................
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?
Utente non più registrato
Catro Floriano,

la tua domanda è molto interessante e, come tu ben sai, caratterizza da molti anni il mio approccio alla fotografia.

Personalmente fotografo perché spero (penso) che le mie immagini possano raccontare o testimoniare un evento, una situazione, una condizione.
Si riferiscono a fatti sociali ed a fatti privati.
Intimi, nel senso più esistenziale del termine.

Fotografo le fabbriche abbandonate perché in esse trovo che alcuni filoni narrativi possano ben conciliarsi con la mia “visione del mondo”:
- le sopravvivenze segniche di chi, producendo in un luogo e lasciando tracce del Sé e della propria esistenza, è stato sopraffatto da eventi che hanno determinato la morte di una fabbrica;
- la natura che, fisicamente espunta dal processo di insediamento di una fabbrica, se ne riappropria pressoché integralmente ricoprendo, inesorabilmente ogni cosa.. Distrugge scale, finestre, porte, muri e quant’altro si frapponga alla sua nuova vita..
- l’inquinamento e l’abbandono di un ex-area produttiva, visione simmetrica, simbolica e metaforica dell’abbandono dell’uomo da sé stesso

Fotografo per anni, come tu hai ben recensito, gli uomini e le donne, spesso semi-abbondonati, nelle case di riposo per evidenziare, fotograficamente, una condizione sociale.
Con le mie immagini ho cercato di testimoniare quell’enorme processo di rimozione collettiva e di gigantesca delega, affidati ai tetri contenitori chiamati “case di riposo”…
Fotografo gli anziani perché, con i loro sguardi, talvolta sperduti ed assenti, si fissa l’istante di ciò che ineluttabilmente ci attende: la morte…

Fotografo gli alberi, prevalentemente morti e rinsecchiti..
Alberi distrutti dagli incendi..
Perché credo che con queste immagini si renda simbolicamente il senso effimero della nostra esistenza…

Fotografo con passione e perché nel processo di organizzazione, sviluppo e post-produzione di un’immagine (una volta in camera oscura, ora in camera chiara) ho la sensazione di gestire (forse in modo illusorio) un processo che è ancora “tutto mio” e che non è negoziabile, a differenza di quasi tutto nella nostra vita, con nessuno…

Fotografo, certo, per divertimento.. Ma non solo…
Fotografo perché ho bisogno di comunicare agli altri ciò che provo e di riconoscerlo, nel contempo, a me stesso…
Fotografo, senza essere retorico o melodrammatico, perché questa attività  mi fa sentire vivo e in sintonia con la mia coscienza…
Fotografo per non dimenticare…
Fotografo cercando riferimenti culturali, ma senza preoccuparmi troppo di sapere se appartengo ad una “corrente”, piuttosto che ad un’altra…
Fotografo perché mi sento fotografo e non sono né un critico, né uno storico.
Non credo, infatti, stante i miei grossi limiti, che riuscirei a fare bene entrambe le cose…
Fotografo perché attraverso la fotografia, applicata alla didattica, esercito una forma di comunicazione sociale che mi fa conoscere moltissime persone e, con molte di esse, stabilisco una bellissima sintonia intellettuale che ritengo fondamentale per il mio benessere psichico e morale..

Fotografo per tutto questo e molto altro…

Gli esiti sono molto incerti…
L’entusiasmo, invece, non mi abbandona mai…

Chissà  se ho risposto al tuo quesito…

Ciao, un caro saluto,

Luca (RolloPyro)

Inviato: 21/3/2007 18:08
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?
Utente non più registrato
Cari amici,
siamo un bel gruppo, anzi direi ciclisticamente, un bel gruppone: fra di noi ci sono gran belle teste, ottimi tecnici, persone preparate, gente che ha voglia di mettersi in discussione. Sinceramente non mi aspettavo questo bel inizio tanto che avevo chiesto consiglio a Marco F. se l'idea era buona.
Credo che il miglioramento del proprio agire dipenda proprio da quel lungo elenco che Luca RP., ci ha esternato perché è segno che conosce i riferimenti ai quali attingere quando collima con lo sguardo il soggetto che lo "punge".
Marco F. l'anno scorso ha chiesto a tutti i soci di fare un censimento delle proprie attrezzature LF. E io ho pensato, leggendo gli interventi sulla scuola di Dusseldorf (ma anche altri), perché non facciamo un sondaggio sul come ci muoviamo: qui dovrebbero attivarsi i soci sociologi e gli specialisti in comunicazione per porre meglio questa idea che potrebbe essere la base di una ...COMUNITA' FOTOGRAFICA... rappresentativa della CULTURA FOTOGRAFICA ITALIANA, che possa far valere la propria voce viste le continue esigenze di chiarezza, le necessità  di sapere, di conoscere le vie utili per capire ...perché fotografo, cosa fotografo?
Appena pronta mando la mia scaletta. Grazie a tutti.
Ciao Candidus / Floriano

Inviato: 21/3/2007 18:38
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?

Iscritto il:
21/5/2005 16:44
Da Riviera del Brenta
Messaggi: 1969
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Ciao,
Io fotografo per lavoro e per piacere, molte poche volte la foto di lavoro è anche piacere almeno al livello del piacere che mi da una foto "posata" GF con tutto il lavoro artigianale che segue e lo studio pre-foto.
Mi piace fotografare l'ambiente naturale (acqua,roccia,alberi ecc), molte volte prediligo il paesaggio "intimo" con inquadrature più o meno strette, cerco di non fare la foto che tutti fanno e questo il GF mi aiuta per il particolare metodo riflessivo che ti impone (movimenti, visione, esposizione ecc).
Scattando quasi esclusivamente in bn e sviluppando personalmente le mie lastre segno tutto prima dello scatto per riportare tutto in CO, la parte artigianale è assolutamente importante per ottenere quello che desidero con lo sviluppo e stampa dei miei negativi.
...................... fotografare è poesia.
Ciao
Stefano

Inviato: 21/3/2007 20:52

.....................
In un mondo dove tutto cambia rapidamente dedicatevi qualcosa in grado di fermare il tempo........... ...
Tessera C.F.A.O n°1 .........
...
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?
Utente non più registrato
con la fotografia cerco di esprimere qualcosa della mia visione del mondo e di interpretare qualcosa della nostra epoca: ne faccio quindi un mezzo di ricerca esistenziale.
fotografo da poco e ho capito che non è stato altro che la continuazione di tutto quello che ho letto, cercato,scomposto, ricomposto, scandagliato fino alla maniacalità : i risultayi fin qui sono buoni...l'aver trovato vie inaspettate,riferimenti,collegamenti,letture e persone con cui scambiare impressioni e idee mi ha dato una bella carica.
cosa fotografo...sono attratta dal paesaggio urbano e le sue trasformazioni: i luoghile strade, le piazze,gli edifici,mi hanno sempre affascinato. perchè, non lo so,ma ora che ho iniziato a fotografarli è come se facessero più parte di me quasi a compensare il mio senso di vuoto.
e, tutto sommato, mi diverto.

ciao, elis

Inviato: 21/3/2007 22:18
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Mamma mia, Floriano, cosa chiedi mai...
Sono circa 45 anni che fotografo e sono passato attraverso varie fasi, ma complessivamente penso che il mio intento sia sempre stato quello di documentare, fermare nel tempo, raccontare. Mi rendo conto pero' che ho dato o sono stato costretto a dare una importanza secondaria alla fotografia perche' vari eventi hanno frenato il mio entusiasmo, ma e' una questione di scelte che si fanno nella vita, una diversa attribuzione di valori agli affetti e alle proprie aspirazioni e a volte queste ultime ne soffrono. Ho incominciato in gioventu' a documentare la montagna e le escursioni e ascese perche' il fortissimo entusiasmo provato in quelle occasioni mi chiedeva di riportare a casa qualche immagine che potesse in seguito stimolarmi i ricordi.
Mi e' sempre piaciuto il ritratto, la sfida nel riuscire a fissare la personalita' della persona fotografata oppure attribuirgliene una completamente arbitraria, ma ho finito per immortalare le figlie e finche' ne hanno voluto voglia.
Attualmente sono affascinato dall'architettura medioevale, e in particolare di quella dei paesini che ne mantengono anche oggi quasi inalterato l'aspetto. Sono interessato dalle giustificazioni storiche, culturali, difensive, sociali, etnologiche e ambientali che li caratterizzano. E tutto usando pochi materiali, la pietra, il legno e poco ferro. E quelle pietre spesso instabili e coperte di muschio raccontano le sofferenze, la paura e la voglia di vivere e di stare insieme delle persone che le hanno abitate immutabilmente per secoli fino ad un centinaio di anni fa. Forse frugo tra quei sassi in cerca delle mie origini, e a saper leggere i segni sono tanti.
Non mi interessa fare foto artistica, mi piacerebbe soltanto riuscire a resuscitare questo mondo nelle mie immagini, a far vedere gli uomini di guardia alle porte, i carri nelle stradine acciottolate, le donne a chiacchera a rammendare nelle corti, le giornate di neve e freddo, le notizie portate da frettolosi cavalieri, le scaramucce tra pochi contadini armati di forconi e la disperata ma organizzata difesa di fronte ad eserciti numerosi, la fede fiduciosa e un po' pagana.
Nelle pietre c'e' scritto tutto. Difficile e' leggerlo e saperlo raccontare.
Ciao,
Renzo

Inviato: 21/3/2007 22:51
.........

......
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?

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9/4/2004 15:12
Da Bologna
Messaggi: 877
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Citazione:

Falcopardo ha scritto:
[.......]
Nelle pietre c'e' scritto tutto. Difficile e' leggerlo e saperlo raccontare.
Ciao,
Renzo


Falchetto sei un grande!!
Mi piace proprio leggerti e sono in perfetta sintonia col 99,9999% di quello che scrivi!
Bellissimo questo tuo ultimo post....


Inviato: 21/3/2007 22:54
Jekoz On Line: "USA on the road"
http://www.jekoz.net
.....................
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
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Grazie Cesare,
anche nei dintorni di Bologna c'e' scritto molto...ai confini della Provincia, nel porrettano, ci sono i paesini tanto cari a Francesco Guccini, sarebbe piacevole andarli a leggere insieme...
Ciao,
Renzo

Inviato: 21/3/2007 23:03
.........

......
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?
Moderatore
Iscritto il:
8/1/2005 22:33
Da Varese
Messaggi: 4735
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Caro Floriano,
Hai posto un quesito che scava nel profondo di ciascuno di noi e per ciascuno le risposte (se e quando ci sono) e le sfaccettature sono molteplici ed eterogenee.
Da parte mia posso dire che fotografo perchè come prima cosa lo sento come un' esigenza intima e profonda, quasi come un bisogno. Poi vi è senza dubbio anche la componente legata al divertimento e alla soddisfazione personale. fotografo primariamente per me stesso, non evito il rapporto ed il giudizio degli altri, anzi, lo cerco pure.....ma non è questo l'aspetto preponderante. Quello che cerco e che mi sforzo di trovare con la fotografia è legato a me stesso, a mie personali esigenze e bisogni. Non voglio e non mi baso sul compiacimento delle aspettative altrui ma sulle mie. Questo (ripeto) non significa rifiuto dell'altrui, ma rifiuto del volere seguire altre spinte al di fuori delle mie personali. Trovo che altrimenti significherebbe mentire non solo a sé stessi ma anche a chi fruisce di quello che noi creiamo. Sarebbe un mascherare sé stessi ed un modo di rivelare qualcosa che non ha a che fare con noi. Certamente (almeno per il mio modo di essere) questo comporta il dovere superare la ritrosia e la timidezza che è legata al mostrre una parte spesso intima e nascosta del proprio mondo; cosa che puà richiedere una certa dose di convinzione personale.
Alla fine forse non ho risposto alla tua domanda.......probabilmente perchè una risposta univoca e precisa non la conosco.

Marco(pamar5)

Inviato: 21/3/2007 23:22
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?

Iscritto il:
30/10/2006 22:51
Da Prato
Messaggi: 714
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Gran bella domanda, mi sono chiesto molte volte per quale motivo un giorno qualsiasi della mia fanciullezza, ho preso la macchina fotografica di mio padre così per gioco e da allora non ho più abbandonato quella strada...una strada lunga che mi ha portato dal 35mm al 8x10, dal colore al bianco e nero. Adesso che sono,forse, un pò più cresciutello, penso che fotografo per un mio bisogno fisico, di esprimere quello che vedo e sento.
Cosa fotografo, di tutto, è vero che prediligo il paesaggio, ma fotografo tutto quello che mi fa scattare internamente quella molla che mi obbliga a fare quella fotografia, sia essa un ritratto, un paesaggio o un nudo, quel bisogno fisico che mi dice: Io devo fare quella foto....
E’ una valvola di scarico, un gioco piacevolissimo......

Ciao
Stefano

Inviato: 21/3/2007 23:23
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?

Iscritto il:
27/4/2006 13:48
Da Roma
Messaggi: 2754
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Ho iniziato a fotografare a 11 anni, durante una gara podistica dilettante, con una kodak instamatic formato 126. Rimasi sbalordito, allora, di un assolutamente inconsapevole effetto panning e chiesi ai mei, ed ottenni, un UPA 5 in regalo.

La risposta alla domanda di Floriano, oggi, è inquinata da tanti anni di profesione che, pur non avendo sbiadito la passione, mi costringono a pensare in modo organizzato - sul piano comunicativo - ogni mio scatto.

Ogni "cick" (Leica M6) o "sflack" (Canon Eos 5) è il risultato di un processo mentale che tende a trasferire un concetto in una serie di immagini.

Ogni lavoro ha una storia a se'. In questo periodo sono impegnato nella documentazione di un parco urbano, finalizzata alla presentazione di un progetto di ampio respiro che include anche la fotografia. Mi servono quattro immagini per visualizzare l'idea che sta alla base del progetto, ad uso dei possibili erogatori di fondi.

Nei primi cinque rulli ho identificato sei foto papabili, ma devo andare avanti perché il filo logico che dovrebbe attraversarle non mi convince ancora del tutto.

Da reporter, quindi narratore, mi devo muovere all'interno di un sistema sintattico-grammaticale che presenta molte analogie con la scrittura: ebbene nei sei scatti che ho dichiarato papabili manca il predicato verbale, e mi trovo con il soggetto (rappresentato abbastanza bene in quattro foto su sei) con due aggettivi ed un solo complemento oggetto.

A me piace raccontare, ecco perché fotografo. Ma non potrei prescindere completamente dall'odore erotico del fissaggio che mi resta tra le pieghe della pelle, così ho teorizzato anche la mia scelta preferenziale per il bianco nero chimico.

Senza motivare, senza spiegare a me stesso il perché di ogni scelta fotografica, mi mancherebe qualcosa.

Inviato: 22/3/2007 8:48
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
--------------------------------------
www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Perché fotografo, cosa fotografo?
Utente non più registrato
Citazione:

Candidus ha scritto:
questa idea che potrebbe essere la base di una ...COMUNITA' FOTOGRAFICA... rappresentativa della CULTURA FOTOGRAFICA ITALIANA, che possa far valere la propria voce


Scusami Floriano,
capisco le tue/vostre buone intenzioni, ma, siccome l'inferno ne è lastricato, mi sento in obbligo di dissociarmi subito dall'idea in quota.

La deriva immediata di una simile idea sarebbe la nascita dell'ennesima corrente ideologica che, cosa ancora più grave, perpetuerebbe l'esperienza storica stramorta dei circoli fotografici (inclusi i sopravvalutati Gondola e Bussola) in un'epoca ormai fortunatamente ben diversa.

Non ritengo che vi sia bisogno di "comunità ", e tanto meno "italiane", ma solo di AUTORI (se proprio la parola ARTISTI vi strilla troppo nell'orecchio) che attraverso le loro OPERE, e non con le loro "chiacchiere" o "buone intenzioni" o "poetiche" o "outings", testimonino giorno per giorno la loro visione del mondo. Morandi ebbe bisgono solo di 2 o 3 bottiglie per farlo e le cose non sono cambiate.

Sarà  il mondo, liberamente e per l'iniziativa individuale di ciascuno, a decidere se quella visione avrà  qualche significato ulteriore, oltre la soddisfazione di un bisogno insopprimibile di chi l'ha oggettualizzata in un'opera.

Non parole quindi, né tanto meno grupponi e ideologie, ma azioni, fotografie da fare, fatte, da vendere e da comperare.

Per lo scambio di idee ed esperienze invece, una cosa come "Fotoavventure.it" puà bastare e avanzare.

Ovviamente IMHO

Fulvio

Inviato: 22/3/2007 8:52
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