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La proto- cultura internettiana
Utente non più registrato
Prendo spunto da uno dei Topic aperto dal "nostro" Gianluke.

Con il proliferare di internet noto il nascere di una altra cultura che spesso rischia di diventare una sotto cultura o in alcuni casi una non cultura.
Nessuno compera più libri!
L'arte, nel nostro caso la fotografia, si vede nel web su un monitor (più o meno piccolo più o meno tarato)....alle mostre non ci si và  più, si guardano immagini seduti sulla tazza del ce**o con il laptop in collegamento wf, si danno giudizi, commenti salvo poi scoprire (come ad esempio con Serrano) che le opere viste dal vivo....beh hanno una loro ragione d'essere.
Tutto subito, ci si compera un mega PC una mega stampante si scarica Photoshop CSVIII in un P2P con la stazione MIR, si martellano i marroni ai 75 forum a cui ci si è iscritti per capire l'ABC.....
Una cultura copia incolla, insomma i libri sono diventati "roba" pericolosa scritta per chi già  sà !!!
Ed allora perchè leggere dei romanzi quanto in rete trovi la sinopsi, perchè pensare e meditare quando si trovano dei tutorial meditati.
Perchè cercare una propria strada artistica e creativa quando in internet c'è il tutorial di come si diventa artisti Fine Art.
Perchè sperimentare quando in rete si trova chi ha già  sperimentato.....

QUESTA A MIO AVVISO E' LA MORTE NON SOLO DELLA FOTOGRAFIA MA DELLA CULTURA IN GENERALE.

Io ho visto case di gente che scrive e parla di cultura fotografica e poi si e no ci sono forse 20 libri in libreria compresa la raccolta di topolino.....io sono un malato di libri ed amo il loro possesso e li colleziono e quindi non faccio testo, ma poi vado a casa di Floriano (Candidus) e mi trovo i muri di libri divisi per settori ed argomenti ....e poi leggo in internet (non nello specifico del nostro forum) discussioni in cui da una parte è chiaro, palese evidente uno spessore di sapere maturato negli anni con la passione e dall'altra parte la nullità  della sintesi delle sintesi della rete.

Questo in realtà  è un Topic muto che nasce dal mio disagio di questo continuo bombardamento di cultura da fast food imbottita di steroidi ed anabolizzanti per gonfiare il nulla cosmico.

Scusa Gianluke in realtà  tu non hai colpe e non sei al centro del mio pensiero, tu purtroppo sei evidentemente vittima della rete e quindi ti prego di vedere il mio non come un topic polemico verso te ma verso questa non cultura intermettiana.

Riflettiamo gente......


Inviato: 30/11/2006 21:17
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Re: La proto- cultura internettiana
Utente non più registrato
La cultura fast-food, fruisci in fretta e dimentica celermente.
Il vantaggio di Internet è di arrivare nelle case delle persone, di far conoscere autori minori, di fornire informazioni in qualsiasi campo.
Lo svantaggio di Internet è dare una cultura illusoria e irreale. Si trovano molte informazioni sparse (e non sempre esatte) e poco approfondimento.
Io sono un'amante dei libri e mi piace il rapporto tattile con i libri stessi e con le fotografie. Mi piace avere tempo, prestare attenzione a ciò che sto facendo, sfogliare i libri rileggendone alcune parti. Mi piace vedere fotografie appese ai muri, stampate bene, mi piace tenerle in mano.
Il monitor è un mezzo freddo e distante. Utile ma pericoloso, falso, impalpabile.

---

Cambio per un attimo discorso: Candidus divide i libri per argomenti? Sono un paio di anni che vorrei farlo ma che non riesco a farlo. La prima libreria è divisa per argomento, la seconda ha i romanzi divisi per casa editrice mentre tra gli altri libri regna il caos.
Invidio un po' la sua pazienza e precisione.

D.

Inviato: 30/11/2006 22:08
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Re: La proto- cultura internettiana

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27/4/2006 13:48
Da Roma
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Questo thread fa il paio con quello sull'eterno conflitto tra digitale e chimico.

Siamo sicuri che le persone che non hanno libri in casa li avrebbero se non avessero il PC? Credo che alla fine sarebbero una sparuta minoranza quelli che hanno sostituito i libri con il video.

Chi non leggeva prima non legge ora, e dovremmo anche andare a vedere cosa legge in internet.

Dall'altra parte la rete ha portato un maggior flusso di comunicazioni, permettendo una, seppur parziale e limitata, acculturazione anche di costoro.

P.S.
Ho circa 8.000 volumi tra casa, studio e cantina. Sono divisi per argomento, ma uno spazio è riservato a quelli in uso in quel periodo (adesso, ad esempio, ho tre scansie piene di libri sul terrorismo perché di questo sto scrivendo).
La fanatica è mia moglie, che nella libreria dei romanzi pretende anche l'ordine alfabetico per autore...
Noto invec e che3 deborah ha le librerie curate pìù per geometrie estetiche (la divisione per case editrici lo rivela).

Inviato: 30/11/2006 23:16
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: La proto- cultura internettiana
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Prendo spunto dal post di Roberto, di cui condivido il succo generale del discorso. Personalmente reputo internet un grandissimo plus, ma che da solo non è sufficiente. Piuttosto mi piace considerarlo un punto di partenza. Diciamoci la verità : grazie alla rete è possibile avere a portata di mano una miniera inesauribile di notizie, nozioni, spunti. Pensiamo per un attimo la difficoltà  che avremmo senza la rete nel reperire informazioni, consideriamo la comodità  e l'immediatezza del mezzo. Nondimeno internet da solo non basta. Proprio per le sue caratteristiche che ne fanno un mezzo unico e rapido, di contro questa sua immediatezza mostra il fianco per forza di cose anche ad una certa superficialità , o meglio, mi correggo con un termine più appropriato, ad un approfondimento (scusate il gioco di parole) poco "profondo". Immediatezza, velocità , massa di informazioni ma il più delle volte impossibilità , dato il mezzo stesso, di scavare a fondo nel cuore delle nozioni, dei problemi, delle notizie. Per questa ragione mi piace considerare la rete come una scintilla che puà dare il la ad un fuoco; ossia spunto per una ricerca approfondita da farsi anche con altri mezzi, su altri canali. Se trovo qualcosa che mi colpisce o mi interessa trovo importante poi approfondire la cosa e il modo migliore è un libro, una mostra, una pubblicazione oppure ancora lo sperimentarla di persona, provarla sulla mia pelle. La forza e comodità  della rete è innegabile. pensiamo solo a quanti libri, riviste eccetera dovremmo comprare per attingere a ciò che ci serve o che stiamo cercando, magari poi scoprendo che ci sarebbero volute cento riviste o libri per racimolare quei pochi dati che ci occorrevano. Ma proprio per questo, una volta preso spunto dal web saremo poi in grado di cercare con cognizione di causa gli approfondimento che più ci soddisfano altrove. E poi un buon libro è sempre e comunque un'altra cosa......chi riesce a leggere un articolo di sole venti pagine su un monitor? Anche per questo forse il web non è strutturalmente fatto per la lunghezza e prolissità  ma per l'immediatezza e concisione. Io se devo leggere più di 10 pagine a video piuttosto consumo una cartuccia della stampante ma mi stampo tutto. La concentrazione mentale che fornisce un testo scritto la lettura a monitor non la pareggerà  mai.

Marco(pamar5)

Inviato: 30/11/2006 23:19
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: La proto- cultura internettiana
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Internet e i libri sono forse agli antipodi. Dev'essere per questo che frequento la rete da dieci anni. Ho un discreto numero di libri, divisi per argomenti e ordinati alfabeticamente -quando necessario. Ma la rete è davvero diversa e m'affascina proprio per la sua diversità . La cultura del libro implica l'accettazione dell'autorità  -l'autore, per l'appunto- che ci guida secondo un percorso logico che ha un inizio e una fine. La rete non ha inizio né fine. Col libro Omero ci guida nell'Odissea, con la rete l'Odissea la viviamo in prima persona. Naturalmente si sono moltiplicate le guide (ricordate Virgilio? ), ma chi "naviga" la rete si sente come Ulisse. Certo, è molto più facile soccombere alle sirene, o cadere nelle malie di Circe...

Ma la navigazione è ricca di sorprese, e da quando frequento la rete la mia messe d'informazioni s'è molto accresciuta. Posso comprare libri nel sud Dakota e riceverli in cinque giorni, quando prima ci volevano mesi, posso consultare informazioni che prima avrebbero richiesto molto tempo, e molto denaro. L'università  dell'Ontario mi consente di consultare sedici dizionari pubblicati in Inghilterra tra '500 e '600, e simili cose prima me le sognavo semplicemente. Gallica mi consente di leggere e scaricare rari libri del Cinque, Sei, Sette e Ottocento.

Posso vedere tutte le foto di Atget facendo una ricerchina su Gallica (e chi le aveva mai viste centinaia e centinaia di foto di Atget, prima?), posso vedere migliaia tra disegni e dipinti di Gustave Moreau approfittando delle meraviglie francesi che noi Italiani non copieremo mai. Posso consultare con facilità  testi d'iconologia e trattatistica artistica del Rinascimento grazie al CRIBECU, una facilità  prima impensabile: bisognava accedere a sale riservate, aperte per poche ore... Tutto troppo facile? Puà darsi.

Certo, posso anche inabissarmi tra le chat e i forum. Ma tutto ciò è né più né meno come la vita. E questa "democratizzazione" delle informazioni darà  i suoi frutti, come accadde quando i bei manoscritti vennero soppiantati da quelle schifezze stampate, roba per poveri. I libri, intendo dire... Che potevano comprare in molti.

Certo, molti subiranno le malie di Circe, ma la ricchezza d'informazioni e cultura non ha avuto eguali. Le democratizzazioni piacciono poco, e certo accelerano il regno della quantità , ma da tutto questo letame sorgeranno anche molti fiori, moltissimi. Tempi fecondi, questi. Non per noi Europei, forse, ma per gli altri certamente sì.

Inviato: 30/11/2006 23:19
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Re: La proto- cultura internettiana
Utente non più registrato
Mi piace l'intervento di Deborah gli altri sono finiti in luogo che io non volevo esplorare:
Ovvio che la rete è fondamentale
Ovvio che la rete dà  una informazione "parallela"
Ovvio che la comodità  della rete in tutto e per tutto è fondamentale
Ovvio che io stesso amo la rete e stà rivolgendomi a voi tutti in rete.....non è questo il punto...

Il punto è che c'è tanta, troppa gente che ha sostituito con la rete il resto della cultura.
Il gusto del lento leggere di un libro, il fascino del gusto tattile e visivo di un bel libro fotografico ben stampato, il gusto del visitare una mostra, dello stupirsi e dell'omozionarsi di fronte a stampe d'autore.
Ma vi rendete conto che c'è gente che parla di stampa Fine Art e di sistema zonale e non ha mai visto una stampa dal vero di Ansel Adams? ma vi rendete conto che c'è gente che trova difficoltà  a CAPIRE ragionamenti più lunghi di tre righe?
Acquisire informazioni oggi è diventato un meccanismo indotto e ridotto, si và  all'asso e si getta la polpa.

Fino sono divertito perchè coloro che mi hanno risposto sono coloro che invece i libri gli hanno e se li gustano......

Non mi permetto di parlare di altri ma io personalmente i libri gli ho divisi per tipologia (fotografici, manualistica, saggistica, ....) per genere (paesaggio, nudo, architettura...) e per autore.....sono ben lontano dagli 8.000 di Franz, arrivo si è no al migliaio ma però sà ad occhi chiusi dove è collocato ogni singolo volume e mi ricordo ogni singola immagine.

Verissimo tutto quello che dici Nico e ti quoto, aggiungo solo che nasceranno dei fiori (pochi) ma il letame dilagherà  a macchia d'olio, si creeranno popoli di tuttologhi del copia incolla ci sarà  forse meno ignoranza ma molta cultura pressapochista....si creerà  la cultura della citazione, della forma e si perderà  la sostanza.
Ogni tanto penso al film "Il nome della Rosa" e mi vengono i brividi.....il percorso è simile un democratico, tecnologico e pseudosaccente nuovo medioevo oscurato da troppa luce.


Inviato: 1/12/2006 0:12
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Re: La proto- cultura internettiana
Utente non più registrato
Vi ringrazio tutti per aver trattato questo argomento, lo trovo molto interesante, quanto le opinioni da voi espresse.
La mia prima considerazione è che leggendo questo forum ho notato che i vostri scambi di idee rappresentano un'indicazione, una sorta di linea guida che mi porta spesso a riaprire i manuali e a sfogliare le riviste.
Non ho una biblioteca ricca (sono giovane e i libri d'arte costano parecchio, e come se non bastasse mi pare che quello che interessa a me goda di scarsa pubblicazione anche all'estero).
La seconda, è che sta aumentando progressivamente il numero di iscritti, e questo forum è non facile, non banale, ma piuttosto competente e metodico. Niente discussioni inutili sulla "trovata" tecnologica del momento, ma piuttosto dati derivanti dall'esperienza di chi ha provato...
La terza è che nelle librerie che frequento sono progressivamente spariti i libri impegnativi, lasciando il passo a volumi usa e getta (che qualche volta valgono almeno uno sguardo).

Queste tre cose mi portano a pensare che:
1) il lettore continua a cercare la stessa qualità  espositiva e contenutistica, e non la trova.
2) chi passa di qui cerca uno scambio intelligente con persone che hanno una esperienza vissuta, non immaginata, e si tratta comunque di un "trampolino" per espandere le proprie conoscenze specifiche.

gradirei una vostra opinione...

Inviato: 1/12/2006 1:07
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Re: La proto- cultura internettiana
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C'è chi si considera esperto di qualcosa per aver letto due paginette in rete, chi è felice di non aver mai avuto più di dieci libri che tanto trova tutto con google, chi non compra più libri per lo stesso motivo, chi mi dà  dell'idiota perché voglio comprarmi la Treccanona da affiancare al più agile DEI quando potrei usare Wilkipedia... Il problema fondamentale è che internet ha creato false convinzioni di sapere: i dotti ignoranti, abilissimi nel trovar tutto con i motori di ricerca e perfettamente convinti che lì vi sia tutto quel che c'è da sapere.
I bambini quando vedono i miei libri mi chiedono se li ho letti tutti: la cosa è simpatica, ma il dramma è che questa domanda è fatta da un crescente numero di adulti...
Sono convinto che ci siano moltissimi aspetti positivi nell'uso della rete, ma non è questo il punto: mi preoccupa sapere che la maggior parte degli studenti di liceo legge meno di tre libri all'anno...


Andrea


Inviato: 1/12/2006 2:29
sono moderno, non contemporaneo
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Re: La proto- cultura internettiana
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Citazione:
Hologon ha scritto:
... mi preoccupa sapere che la maggior parte degli studenti di liceo legge meno di tre libri all'anno...

Ma accade già  da molto tempo, ben prima che si diffondesse l'uso della rete. Insegno dall'86, e dunque non parlo di statistiche, ma d'esperienza concreta.
Semmai, se proprio vogliamo trovare un colpevole per l'oralità  di ritorno, dobbiamo guardare verso il tubo catodico della televisione. Da questo punto di vista la rete rappresenta una controtendenza che in parte ha ridato fiato alla scrittura. Sgrammaticata e frettolosa, ma almeno non ridotta a codice fiscale dagli sms.

Citazione:
Hologon ha scritto:
I bambini quando vedono i miei libri mi chiedono se li ho letti tutti: la cosa è simpatica, ma il dramma è che questa domanda è fatta da un crescente numero di adulti...

Questa domanda gli adulti la facevano a Eco molti anni fa, quando scriveva briose bustine di Minerva (sempre prima della rete). E lui rispondeva: «questi li ho letti la settimana scorsa».

Inviato: 1/12/2006 3:30
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Re: La proto- cultura internettiana

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Ciao,
se mi chiedete quanti libri fotografici, intesi come libri che hanno per argomento i fotografi, posso dire che ne ho pochi, qualche decina, ma ho avuto per le mani parecchie annate di riviste di fotografia sul tipo di Progresso Fotografico, Zoom, e similari perche' mi e' sempre interessato conoscere oltre le immagini e gli autori anche le tecniche con cui erano state fatte. Non mi e' mai interesata come arte la fotografia perche' non le ho mai attribuito questa valenza. Quando venne fuori che si collezionavano immagini moderne mi sembro' una cosa alquanto singolare. Fra l'altro sulle riviste che leggevo venivano presentati fotografi bravissimi, alcuni noti ed altri, a mio avviso altrettanto se non piu' bravi, che non ho piu' sentito nominare, forse perche' erano solo dei bravissimi fotografi. Anche nel campo dell'arte mi sono fermato a Picasso prima del cubismo, Morandi, de Pisis, Munch, ho apprezzato il surrealismo di Dali' tanto per dare un'idea, ma ho rifiutato tout court l'arte moderna dove chiunque facendo un geroglifico, un cerchio o un quadrato poteva con un po' di chiacchere definirsi artista.
Facendo cosi' ho bypassato autori veramente geniali e bravi come Bacon che ho potuto riscoprire grazie a questo forum, e mi e' risorta la curiosita' nei confronti di una parte dell'arte moderna.
Sicuramente quando Roberto parla di proto-cultura internettiana si riferisce anche a me perche' la definizione mi calza a pennello, quando sento parlare di autori che non conosco faccio delle ricerche su internet per vedere di cosa si tratta, proprio perche' la mia conoscenza di fotografi moderni e' molto limitata, ma d'altronde non spenderei una lira per comprare un libro di un autore la cui fotografia non mi piace e non sono molti quelli che mi piacciono.
Quindi Internet e' utile per avere modo di fare una scelta
e andare in libreria con le idee chiare, ma perche' no, anche per una sommaria conoscenza. Ho gia' un elenco di nomi e segnalazioni grazie agli amici del Forum, penso di rappeciottare quanto prima la mia cultura fotografica.
Ciao,
Renzo

Inviato: 1/12/2006 9:44
.........

......
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Re: La proto- cultura internettiana

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mio padre, al fronte come alpino, aveva in tasca il Dantino di Hoepli, che studiava a memoria.
quando è morto ho ereditato 2000 libri suoi, che, unitamente ai circa 3000 comperati da me, assommano a circa 5000.
inutile stabilirne un ordine.
occupano tutta casa mia, parte dell'ufficio, tutta la casa in campagna.
ho fatto mentalmente un conticino.
in famiglia, in una vita, al costo medio attuale di 20 euro ciascuno, avremmo speso circa 100.000 euro in libri, alcuni dei quali sono ormai estremamente datati.
nel conto ho fatto una media, tra il costo dei pocket e le edizioni rare.
è veramente un capitale, pensandoci bene.
mi viene anche un dubbio, quando non ci sarà neppure io, chi si potrà  permettere il lusso di tenerli tutti e magari anche di leggersene una parte?
tanto spazio sacrificato, tante spese, e tanto tempo dedicato alla lettura per saperli tutti finire al "libraccio"?
per me alcuni freni alla lettura sono il costo, la mancanza di spazio nelle case moderne, il poco tempo da dedicare alla loro lettura (e soprattutto alla loro comprensione), la mancanza di un substrato culturale, che per molti giovani
è il vero ostacolo a dedicarsi alla lettura.
anche le piante hanno bisogno di un terreno idoneo per crescere.
in questa situazione si è inserito internet, una miniera inesauribile di informazioni in tempo reale, che non occupa spazio, puà non costare nulla, si accende e si spegne il pc in un baleno e con i portatili sempre più piccoli ci puà seguire ovunque.
è intuibile il riflesso immediato che puà avere su alcuni giovani.
il problema, a mio avviso, è che la rete puà essere un compendio della carta stampata, ma non sostituirla.
ho provato a leggere un libro, che non fosse solo un articolo, sul mio pc, ma dopo pochi minuti ho dovuto smettere, non sono stato capace di andare oltre la seconda pagina.
sarà anche lento, ma se voglio assimilare delle nozioni, le pagine è necessario che me le stampi, le legga una volta, poi me le rilegga in secondo tempo con la dovuta calma.
dicevano che il pc avrebbe fatto sparire la carta.
per me è stato l'opposto; ho dovuto dedicare un ulteriore scaffale a tutte le informazioni che ho stampato e fatto fascicolare.
sarà un caso clinico?

saluti

Inviato: 1/12/2006 10:21
Tessera C.F.A.O. n°27......
G.F. n°78
...............
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Re: La proto- cultura internettiana
Utente non più registrato
No Renzo non mi riferivo a te.
Non capisco però il limitarsi a cose banali....ovvio che internet è un ottimo compendio e chiunque abbia un PC e una linea telfonica sarebbe poco saggio a non usare la rete.

No Umberto non sei un caso clinico, semmai un caso isolato ...in effetti 5.000 volumi sono una caterva....vedo io con i miei che sono molti meno che ho riempito un'intera casa.

...ma il mio punto rimane quello che ho scritto....


Inviato: 1/12/2006 10:31
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Re: La proto- cultura internettiana
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_Nico_ ha scritto:
Citazione:
Hologon ha scritto:
... mi preoccupa sapere che la maggior parte degli studenti di liceo legge meno di tre libri all'anno...

Ma accade già  da molto tempo, ben prima che si diffondesse l'uso della rete. Insegno dall'86, e dunque non parlo di statistiche, ma d'esperienza concreta.
Semmai, se proprio vogliamo trovare un colpevole per l'oralità  di ritorno, dobbiamo guardare verso il tubo catodico della televisione. Da questo punto di vista la rete rappresenta una controtendenza che in parte ha ridato fiato alla scrittura. Sgrammaticata e frettolosa, ma almeno non ridotta a codice fiscale dagli sms.

Citazione:
Hologon ha scritto:
I bambini quando vedono i miei libri mi chiedono se li ho letti tutti: la cosa è simpatica, ma il dramma è che questa domanda è fatta da un crescente numero di adulti...

Questa domanda gli adulti la facevano a Eco molti anni fa, quando scriveva briose bustine di Minerva (sempre prima della rete). E lui rispondeva: «questi li ho letti la settimana scorsa».


Certamente la televisione ha contribuito ed iniziato il processo di abbandono del libro, ma qui parlavamo di internet... alla stessa stregua della televisione vi sono altri aspetti che hanno contribuito a tale processo, ma se li citassimo andremmo decisamente OT.

Quanto ho riportato non è frutto di una statistica, ma dei colloqui che mi capita, per lavoro, di avere con insegnanti: è il frutto della loro percezione, non solo il dato, ma l'idea che l'avvento di internet abbia incrementato l'abbandono del libro.

Le Bustine di Eco sono interessanti e, a volte, geniali: ho apprezzato di più le prime: quelle attuali, pubblicate su L'Espresso hanno un po' perso la freschezza di un tempo, a volte sono un po' ...ricotte.


Andrea

Inviato: 1/12/2006 10:54
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Re: La proto- cultura internettiana
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Citazione:

Umberto ha scritto:

sarà un caso clinico?

saluti


No, non sei un caso clinico: anch'io faccio fatica a leggere su monitor documenti lunghi, non parliamo poi di libri.

Verissimo che l'essere avidi lettori o compulsivi possessori di libri incida sulle scelte e sull'economia familiare.
In casa non ho più spazio per i libri, purtroppo attualmente molti sono in terza fila sugli scaffali di quella che qualche anno fa mi sembrava una libreria gigantesca o impilati sulle scrivanie o accanto alle poltrone: non li ho mai contati, forse lo farà l'anno prossimo, quando traslocherà in una casa più grande e dovrà riempire molti scatoloni...
In ogni caso, a proposito di 'normalità ', il sottoscritto, quando si è sposato, ha fatto una lista nozze in libreria...
Purtroppo quello che mi allontana dal possedere alcuni libri che vorrei avere non è solo la mancanza di spazio, ma anche il loro prezzo: sono convinto che se i libri costassero meno ne compreremmo di più...


Andrea

Inviato: 1/12/2006 11:07
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Re: La proto- cultura internettiana

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Citazione:

ilbavarese ha scritto:

QUESTA A MIO AVVISO E' LA MORTE NON SOLO DELLA FOTOGRAFIA MA DELLA CULTURA IN GENERALE.




Io diffido sempre quando, entrando nelle case altrui, non trovo una libreria e non vedo libri.


Tank

Inviato: 1/12/2006 11:30

Tank

............
Tessera C.F.A.O. n° 48
foto......
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Re: La proto- cultura internettiana
Utente non più registrato
Condivido il discorso di Roberto e degli altri.



Aggiungo un alra cose e forse non saranno tutti daccordo ma ritengo che alla base di un certo tipo di approccio...quale:

- Ho un interesse e devo/voglio trovare informazioni sull'argomento.
- Ho internet e faccio una "Ricerca" su tutto ciò che mi sembra utile.
- Allo stesso tempo comincio con un libro il piu possibile leggero. E me ne faccio consigliare uno sui forum che sia adatto anche a un neofita.
- Nel frattempo cerco di apporfondire ciò che mi interessa e se ho dubbi e non trovo "cercando in rete" chiedo sui forum (purtroppo sono limitato dalla scarsissima conscenza dell'inglese).

Trovo che questo approccio sia un metodo superato, antico di affroantare un argomento che ci interessa.
Il nuovo metodo, sopratutto di chi ha una passione spesso temporanea e breve è.............mi piglio un aggeggio (ad esempio una digitale) e chiedo in rete....posto (copiando e incollando) la stessa domanda su mille forum senza cercare e aspetto la pappa che scende dall'alto.......in piu non mi accontento perche pur avendo una cultura = a ZERO in questo argomento metto in dubbio e controbatto a tutto quello che mi dicono.

Ecco io mi sento di poter stare orgogliosamente tra i vecchi e sono FELICE di esserci



I FORUM e internet in generale sono luoghi indispensabili per crescere, dove mai è possibile incontrare tanta gente competente e professionale con cui discutere?
gente cosi diponibile!!!
Si condivide gratuitamente il sapere di un menstiere mentre prima bisongava pagare e lavorare gratis per fare apprendistato
.

Dove prima cera la gelosia ora ce la disponibilità ......sotto questo aspetto viva Internet



Ciao

Gerry

Inviato: 1/12/2006 11:46
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Re: La proto- cultura internettiana

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Bastassero i libri a migliorare la vita, bastasse qualche informazione a migliorare la fotografia...ma suvvia, cosa state dicendo ? in nome delle parole dei libri si sono compiute, nefandezze, guerre e si sono sottomessi popoli.
A volte mi sembra che nelle discussioni si continui ad andare avanti e indietro...qualcuno vorrebbe dirmi che sono i libri a fare la lo sviluppo dell'umanità ; esistono da circa 600 anni in senso divulgativo (più o meno) cioè poco e un mezzo arrivato da solo 60 anni (la TV) ha scatenato il putiferio.
I libri sono straordinari, ovviamente, ma non detengono il primato della cultura, della conoscenza, dello sviluppo.
Ed avere tanti libri in casa, talvolta é solo un occupazione indebita di spazio. Certo, ne ho anch'io e abbastanza, ne abbiamo tutti, ma veramente voi credete che quello che siete oggi, la vostra cultura (a meno che il vostro lavoro sia di tipo intellettuale), il vostro sapere sia passato prevalentemente dai libri ? Ma dai...
Scorporiamo i libri dalla conoscenza, lo vedo più proficuo.
I libri sono un bellissimo deposito della conoscenza, ma non l'unico, fanno innamorare, fanno pensare, ma non viviamo solo sui libri. La vostra carne (per citare un vecchio topic) vive su altre cose, vi alimentate in altro modo e talvolta i libri vi rimandano alle scoperte fatte e allora li teniamo in libreria come gioielli, contenti di custodirli. Io li amo, quasi, ma il mondo mi parla in altri modi e se vogliono vivere il mondo devo imparare a parlare.

Volgiamo poi approfondire di come la tecnologia (comprese le matite) incide nelle dinamiche sociali ? va bene ma é un discorso un po diverso e che porta in qualche modo ad approfondire altre questioni...ma due libri - l'ho detto, li amo - tra i diversi, si potrebbero indicare;
- Mejerowitz, Oltre il senso del luogo, Baskerville (sulla televisione)
- W. Fussler, Per una filosofia della fotografia, Agora Edizioni

hanno entrambi a che fare con il rapporto tra tecnologia e comunicazione/espressione.

Internet, lo stiamo usando, per parlare di libri, di conoscenza, per relazionarci, certo in modo diverso dal solito, ma funziona anche così.
Sul fatto della gelosia...non enfatizzerei, talvolta si puà dare un'informazione di livello altissimo, consapevoli che una persona media non la saprà  mai usare e dunque fare un pessimo servizio alla causa dello sviluppo e della divulgazione. Molte informazioni che girano su questo forum sono gestibili da persone che hanno livelli di conoscenza analoghi e non troppo diversi; l'eccesso di diversità  richiede uno sforzo notevole, qualcuno lo metterà  in campo, certo, ma non è automatico. Come dire, la cultura tecnica, estetica, storica, ecc, é selettiva! E non é un opinione.
bs
marco



Inviato: 1/12/2006 14:26
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

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Re: La proto- cultura internettiana
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Marco (Samuel)
io difatti parlo di un movimento di non cultura o cultura dell'effimero, io parlo di persone che non vanno neanche a vedere mostre e questo non perchè costoso od altro ma solo perchè tanto trovi tutto in rete (e qui apposta citavo l'esempio di un Serrano...).
La cultura non è fatta solo di libri, ma è anche fatta di libri....è un approccio, metodico, storico, scientifico...

La TV è una grande cosa, la rete è una grande cosa, la tecnologia è una grande cose ....ma si rischia anche una cultura OGM. Il microonde ha modificato in meglio il modo di vivere di tantissime persone, il surgelato ha risolto la vita a milioni di donne....ma ha anche contribuito ad uccidere il gusto di molti.
Oggi prendi una busta di minestrone congelato la butti in acqua bollente ed in poco hai un minestrone (almeno così è stato chiamato), una volta sceglievi le verdure e variando le dosi dei vari ingredienti potevi variare in una infinità  di minestroni con sapori acri, pungenti, delicati, piccanti, dolci......ma eri tu che sceglievi.
Oggi tutti mangiano il minestrone del bustone...e tutti sanno cosa sia il minestrone....e tutti abbiamo in bocca lo stesso sapore e gli stessi colori.

Non sà se mi sono spiegato......questo comunque era il mio punto. Io accetto, io amo, io uso la tecnolgia....ma di essa me ne frego e voglio anche altro.


Inviato: 1/12/2006 14:42
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Re: La proto- cultura internettiana
Utente non più registrato
Citazione:

Hologon ha scritto:
Quanto ho riportato non è frutto di una statistica, ma dei colloqui che mi capita, per lavoro, di avere con insegnanti: è il frutto della loro percezione, non solo il dato, ma l'idea che l'avvento di internet abbia incrementato l'abbandono del libro.

Non dubitavo di quanto hai scritto, mi limitavo a precisare che parlavo per esperienza concreta. E lo ribadisco: un adolescente medio fatica a leggere libri già  da una ventina d'anni, e più. Ho avuto casi di studenti parecchio intelligenti, molto dotati, che faticavano a leggere e non riuscivano nemmeno a capire perché. E perciò parlavo della TV: mentre il libro è costruito su una logica sequenziale, la TV ne è totalmente priva, e anche quando propone qualcosa che ha una logica sequanziale -sia un documentario, un film- lo interrompe continuamente. àˆ la capacità  di concentrazione che s'è ridotta, e l'attuale "multitasking" certo non contribuisce.
In questi casi si puà provare -anche in questo caso parlo per esperienza diretta- con libri brevi, rapsodici, ammalianti. Io provo quasi sempre con i racconti di Borges, e vedo che effettivamente riescono a catturare l'attenzione...

Citazione:
Le Bustine di Eco sono interessanti e, a volte, geniali: ho apprezzato di più le prime: quelle attuali, pubblicate su L'Espresso hanno un po' perso la freschezza di un tempo, a volte sono un po' ...ricotte.

Concordo...

Visto che in parte sta diventando una gara a chi ce l'ha più lunga -la libreria, naturalmente- partecipo (sì, ne ho anch'io quasi cinquemila, ma mio padre ne ha molti ma molti di più, ecco ce l'ho anch'io lunga ) per dire due cose: anch'io mi sto ponendo il problema di Umberto: che fine faranno questi libri? E mi viene in soccorso Samuel. Quel po' che interessa lo girerà a mia figlia, il resto comincerà a darlo via. Col tempo bisogna imparare ad alleggerirsi, a eliminare il superfluo, ciò che ingombra e appunto non stimola la conoscenza, ma si limita ad appesantire: i muri della casa, l'erudizione...

Rumi, un poeta persiano, un mistico, raccontava del suo incontro col Khidr (credo si scriva così): entrà in casa sua, vide i suoi libri e gli chiese a cosa servissero tutti quei libri. «Tu non ne sai nulla!», rispose Rumi. E i libri presero fuoco. «Cosa succede?», gridà Rumi. «Tu non ne sai nulla», rispose Khidr, e se ne andà via...
Comincia così il viatico spirituale di Rumi.

Inviato: 1/12/2006 14:46
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Re: La proto- cultura internettiana

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13/9/2006 9:55
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Quando poi si è riusciti ad arrivare all'essenziale, si puà quasi dire che sia finita.
In effetti sarebbe bello sentirsi leggeri, ma più passa il tempo più mi vengono curiosità  e l'ansia di conoscere quel che non so.
poi dannatamente, per colpa di Internet, sono arrivato qui sopra, e si è aperta un'altra falla !
Non mi bastano più i cinque piani di Hoepli, ora devo ricorrere anche ad Amazon...

Inviato: 1/12/2006 14:53
Tessera C.F.A.O. n°27......
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