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HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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Ieri mi sono imbattutto in questo splendido libro

HIMALAYA - di "FOLLMI OLIVER"

sono rimasto colpito dall'incredibile qualita delle immagini, non so proprio cosa dire ma ammiro enormemente una persona che riesce ad entrare in intimita cosi profonda con una cultura cosi diversa dalla sua.
Non avrei comunque acqusitato il libro solo per questo ma il taglio, la luce e anche il modo di presentare le immagini mi ha impressionato.

Date un occhiata al sito dell'autore, e se potete al libro, perche ne vale veramente al pensa

Ciao

Gerry

Inviato: 8/6/2006 8:37
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
Utente non più registrato
Sto guardando ora, sembra molto interessante e bravo.
Grazie!

Ciao.

Inviato: 8/6/2006 9:07
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........

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CIao Gerry,
bellissime foto, ho preso nota dell'autore,grazie.
Ciao,
Renzo

Inviato: 8/6/2006 14:22
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
Utente non più registrato
le foto sono stupende, come anche la realizzazione del sito e la sua fruibilità .
Inoltre mi sono soffermato a leggere i suoi scritti e sono tutti molto interessanti

Quando vedo e leggo queste cose e ripenso alle poche foto che ho fatto che considero belle, e al momento che le ho fatte, mi rendo conto che per riuscire a comunicare qualcosa bisogna essere un pò speciali, ed evidentemente non sono così ricco di sentimenti come questi artisti (perchè anche se professionisti, persone così sono artisti, non hanno solo l'abilità  e l'occhio fotografico, coi quali si possono realizzare bellissime foto ma che non trasmettono un momento)

Inviato: 8/6/2006 22:14
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
Utente non più registrato
Foto come quelle non sono realizzabili da un turista/fotografo/professionista, per quanto bravo uno possa essere.

Sono frutto di una vita passata tra quella gente.
Gia il mondo in cui abitano, per molte persone, è un simbolo di misticismo. Agiungiamoci la figura stessa della gente, i colori del loro vivere e delle loro tradizioni e possiamo o meglio posso - non posso di cero parlare per altri - posso quindi riusire a comprendere perche una persona decide di passare una vita immortalando qui luoghi e quei volti.
Sicuramente lo stimolo iniziale è la fotografia ma poi deve avvenire qualcosa d'altro nell'anima e non si è piu il fotografo ma uno di loro, forse guardandoti allo specchio puoi perfino intravedere una tua metamorfosi. Solo uno di loro puà entrare cosi profondamente in intimita con il loro modo di essere e di vivere.

Quindi per esprimere certi sentimenti non si deve essere solo dei buoni fotografi ma ci vuole qualcosa di piu.
Lo stesso, a mio avviso, vale per qualsiasi tipo di immagine, bisogna sentire ciò che si sta fotografando, entrare in intimita con il nostro soggetto, non importa che sia un edificio, un paesaggio, una persona o un animale........per esprimere qualcosa bisogna averlo, sentirlo nella nostra anima e ci si riesce solo se se si supera il livello di "spettatore" fotografo per fare un passo avanti immergendoci nel modo che vogliamo fotografare.
Personalmente non ci sono mai riuscito con le persone mentre penso, o meglio sento di aver superato la soglia di spettatore, con la natura e i suoi abitanti


Ciao

Gerry

Inviato: 9/6/2006 1:38
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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Non è proprio il mio genere, le trovo retoriche e banali.


Andrea

Inviato: 9/6/2006 2:24
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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Citazione:

Hologon ha scritto:
Non è proprio il mio genere, le trovo retoriche e banali.


Andrea


Ciao!

Premetto che rispetto il pensiero e l'opinione di tutti e preciso che FOLLMI lo consco solo perche ho letto ieri il suo nome sul libro che ho acquistato.....ma Andrea permettimi di dirti una cosa facendoti un esempio.

Le foto archiettettoniche o la fotogragia archeologica industriale non è il mio campo e non mi attira particolarmente, quindi per trovare una foto che mi piace ce ne vuole...........non è il mio campo e quindi posso, anzi sicuramente parto prevenuto e non è possibile che riesca a trovarci il lato artistico.....come potrei se parto dal presupposto che il genere non mipiace?

Ho dato un occhiata alle foto di "Gabriele Basilico" e non acquisterei un suo libro nemmeno in svendita ma non perche non sia un bravo fotografo ma solo perche non mi piace il genere e i soggetti...............almeno quelli che sono riuscito velocemente a visionare su internet.
Non cambierebbe nulla nemmeno se vedessi le sue opere dal vivo perche come dicevo non è il mio genere preferito.

Ma cosa diresti se dicessi delle foto di "Gabriele Basilico" che sono banali e retoriche?

.......se ti limitavi a "Non è proprio il mio genere" era piu che sufficiente per far capire che a te quelle immagini non ti piacciono.
Io personalmente molte volte in questi casi proprio mi astengo dal commentare o almeno evito di dare giudizi cosi estremi.


Ciao

Gerry


Inviato: 9/6/2006 3:05
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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Secondo me non è tanto questione di genere. Il genere puචpiacere o meno, non si discute, ognuno ha le sue preferenze. Ma se devo dare un giudizio sincero ed obbiettivo, senza farmi influenzare dal genere, devo dire che sono comunque d'accordo con Hologon: non ci vedo nessun elemento che le faccia spiccare per qualche ragione fra molti altri portfoli con tali tematiche. Le foto non sono brutte per carità ; semplicemente sanno di già  visto e fatto; e non è la mia una ricerca di novità  a tutti i costi.
Mi sembra che l'autore presenti inquadrature e composizioni trite e ritrite, senza nessun elemento di originalità , molto simili se non uguali a molti altri lavori di questo tipo. Non ci vedo quella immedesimazione e compartecipazione di cui parla Gerry......quindi le giudico "graficamente ineccepibili" ma nulla di pià¼.

Marco(pamar5)

Inviato: 9/6/2006 8:03
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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Ma!!! Non so che dirvi, io di foto di luoghi simili ne ho viste tante ma piu che altro erano immagine documentaristiche di gente che visitava l'Himalya o il Nepal mentre di immagini cosi ne ho viste poche......

Non è assolutamente vereo che per giudicare si deve essere distaccati e si puà farlo anche non aprezzando il genere perche a mio avviso si parte prevenuti e, per fare un esempio, è lo stesso discorso che ho sostenuto un po di tempo fa, ce gente, critici di arte e di fotografia che reputano la fotografia di paesaggio "non artistica" semplice documentazione.

Come posso io che non amo le immagini che ritraggono degrado o edifici moderni poter definire bella un immagine che li ritrae?
Si l'inquadratura sara pur perfetta, l'attrezzatura al top, lo studio a monte enorme.....ma finita la valutazione dire "si tutto quel che volete ma a me non dice nulla"

Per esempio io trovo i ritratti di persone creati da alcuni fotograi falsi in quanto ritraggono il tal manager o la tale persona importatnte vestita di tutto punto o messa in condizioni particolari per esaltare la sua autorita, la sua saggezza, i suo soldi........qunado magari in realta è uno che si lava una volta al mese ed è tutto tranne quello che il fotografo mostra......ma queste fotografie sono osannate da molti (io non ricordo i nomi ma non sto parlando per astratto le foto le ho viste).

Giudicare tali immagini senza sentirsi minimamente atratti dal tipo di soggetto o dal mondo che si cerca di descrivere è un errore.

Se poi per inquadrature nuove o per qualocsa di nuovo intendete college e sandwich vari, l'uso di manipolazioni varie con o senza Photoshop o dover ricercare pile di pneumatici in una discarica, perche è un soggetto - fino a qualche anno fa - poco fotografato - ma ora che fotografate muri, bidoni, casse ecc non sono soggetti triti e ritriti? cosa dovete fotografare per essere innovativi p diversi? ma cercare la diversita o l'innovazione a tutti i costi ha senso? non è che si rischia di spacciare per opere una semplice banalita solo perche il tale critico assieme al suo compare dice nei locali giusti che quella è arte?
..................io rimango volenitieri nella mia normalita, con i mie soggetti scontati.

Cqe vi contraddite perche inmolte occasioni vi ho sentito magnificare fotografie fatte all'antilope o a Wave......ma quelle inquadrature si sono trite e ritrite.........eppure quando ci sono stao ho fatto 8 o 9 rullini in un giorno.

Forse nel sito no viene detto ma sul libro che ho, in fondo, viene riportata la data e l'attrezzatura usata e ci sono pure immagini di 25 anni fa scattate con polaroid......25 anni fa posso solo immaginare come erano quei luoghi 25 anni fa prima dell'avvento del turismo alpinistico di massa, posso solo immaginare cosa voleva dire aggirarsi in quelle valle remote......quelle si erano spedizioni, avventure........mi vedo camminare su quel ponte fatto di corda e ramoscelli e provo la paura dell'attraversata, la paura di cadere in quel vuoto cosi nero che sembra non aver fine, in cui potrei continuare a cadere e a urlare per sempre. Questo lo provo grazie alle fotografie di FOLLMI OLIVER ma se non mi piacesse il luogo, non vorrei mai provare a camminare li sopra, se non mi piacesse il genere di fotografia come potrei mai pensare di emozionarmi cosi profondamente semplicemente guardando un immagine?
A mio avviso non è proprio possibe giudicare restando distaccati da luogi, persone e genere di fotogrfia


Non so che dirvi......io me le sto ammirando una ad una e non ho nessun rimpaito per l'acquisto






Gerry

Inviato: 9/6/2006 11:10
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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Ciao Gerry.
Guarda che non si tratta di cercare la novità  a tutti i costi. Il discorso è diverso. Ci sono fotografie e fotografi che non propongono niente di "nuovo" o sconvolgente che io apprezzo molto. Allo stesso modo posso dirti che non mi trovi distaccato dai luoghi e dai soggetti rappresentati dall'autore che hai proposto (il mio esempio sul guardare senza farsi influenzare dal genere era rivolto a chi tale genere non lo apprezza). Confermo però¶ quello che ho detto. Questi scatti non mi esaltano particolarmente. Li ho definiti triti e ritriti perchè non mi comunicano particolare entusiasmo o particolari sensazioni; e non è (ripeto) questione di innovazione o novità , ma semplicemente io non ci trovo elementi che le facciano spiccare o che le "distinguano" da molti altri lavori di tal genere. Non capisco poi i tuoi continui paragoni con altri generi di fotografia quale la fotografia industriale o alcune forme di espressione fotografica diversa da quella paesaggistica eccetera.....la mia valutazione è riferita al genere che hai presentato, non in paragone ad altri generi. Questo lavoro ti ripeto, non mi entusiasma di per sé. Non ho mai tirato in ballo confronti con la fotografia industriale o con l'arte contemporanea; non avrebbe senso. La mia non è quindi una critica ad un genere fotografico ma semplicemente (e solamente) all'autore che hai presentato e a questo specifico portfolio.

Marco(pamar5)

Inviato: 9/6/2006 11:35
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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Penso anche io che queste foto non siano solo "professionali" e tecnicamente valide, ma, come dire.. l'impressione è che se parlassi con lui e gli chiedessi di raccontarmi qualcosa di ogni sua foto lui mi parlerebbe di persone, momenti, esperienze.
Mi sbaglierà ma non mi sembra uno che arriva in un posto e semplicemente scatta con abile maestria.
E' la stessa differenza tra chi fà  il turista e và  per "vedere" e chi viaggia e va per conoscere, condividere, comprendere, scambiare, parlare.

Come dice Gerry ci sono ritratti (o panorami, macrofoto, ecc) che sono tecnicamente eccelsi ma trasmettono solo ciò che il fotografo ha voluto trasmettere di sè o che il soggetto ha voluto che il fotografo trasmettesse.
Questi secondo me sono pezzi di vita quotidiana, certo sì raccolti con arte e mestiere, ma non forzati ad essere solo la dimostrazione di una performance.

Inviato: 9/6/2006 12:51
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
Utente non più registrato

Marco/Pamar5 io non contesto il fatto che le imamgini non ti piacciono e nemmeno voglio riuscire a fartele piacere assolutamente...

Dico che i generi fotografici devono, per coninvolgere chi guarda, avere un qualche ma direi piu un profondo interesse per l'osservatore. L'interesse puà anche non essere conscio e venire a galla nel momento in cui si vedono le fotografie.

Il mio richiamare altri generi è, come ho ben specificato, solo un tentativo di portare un esempio, un esmpio fatto sulla mia pelle, su ciò che realmente sento, non saprei in ceh altro modo di spiegare il concetto.

Se hai visto molti anzi tantissimi altri fotografi migliori di Oliver in giro, fotografi con l'occhio cosi fino.....ne sono felicissimo ma siccome di fotografie, libri e fotografi ne ho visti moltissimi pure io mi sento un po di smentirti.........non so che dirti.....sicuramente i nostri gusti non conicidono ma questo non è sicuramente un male anzi è un bene perche il modno è bello perche? ......vario

Per farti un esmpio ho dato un occhiata al libro e guardato anche l'abbinamento scelto nell'imapaginazione.......alcune pagine spoglie per dare risalto alla figura in quella accanto e altre invece abbinate in un modo che solo dopo un attenta valutazione si riesce a coglierne il senso....

Ti faccio un esempio:
In una prima pagina ci sono degli jakt la cui foto a dire il vero non mi dice un gran che se non per il loro pelo particolamente lungo e mosso dal vente in un modo un po strano. Nella pagina a fianco ce un primo piano di una contadino, tu diresti il solito volto Himalayano e invece io in quei occhi vedo altro e poi guarda che ti riguarda capisco.......i capelli di quell'uomo sono arruffati, lunghi e mossi e richiamano in maniera inequivocabile il manto degli Jakt........in questo modo senza parole il fotografo è riuscito a raccontare la storia dello Jakt e del pastore che li accudisce, della correlazione tra l'animale e l'uomo.
Che poi sia un caso che la chioma di quell'uomo sia mossa in quel modo o che lo abbia ricreato volutamente, che sia una abbinamento non voluto al momento dello scatto ma solo al momento dell'impaginazione, io non lo so, ma la cosa mi è piaciuta moltissimo ed è uno dei motivi per cui mi ha colpito il libro.

Nel libro gli accostamenti sono moltissimi e tutti da scoprire, quindi sicuramente sono voluti.

Forse però non tutti riescono a cogliere certi particolari, se non sei interessato non ti soffeermi a lungo a guardare a meditare......se non sei interessato ai luoghi, alle persone ritratte, alla vita che fanno e non hai esperienza diretta di ciò che è la vita all'aria aperta certe cose non le puoi vedere (mi riferisco anche ad altre immagini del libro)......no proprio non le puoi vedere......

Marco cqe sono interessato alle foto che tu reputi migliori o meno trite di queste..........se mi segnali i fotografi e magari i siti te ne sarei estremamente grato, visto il mio interesse per l'argomento
(non lo dico per mettere alla prova le tue parole ma solo perche sono effettivamene interessato )




Gerry

Inviato: 9/6/2006 13:36
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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pamar5 ha scritto:
non ci vedo nessun elemento che le faccia spiccare per qualche ragione fra molti altri portfoli con tali tematiche. Le foto non sono brutte per carità ; semplicemente sanno di già  visto e fatto; e non è la mia una ricerca di novità  a tutti i costi.
Mi sembra che l'autore presenti inquadrature e composizioni trite e ritrite, senza nessun elemento di originalità , molto simili se non uguali a molti altri lavori di questo tipo.


Ti rispondo citando me stesso, quello che ho detto prima.
Non sono in grado di segnalarti qualche autore degno di nota per la semplice ragione che nel panaorama attuale questo tipo di fotografia è rimasto (secondo me) un poco troppo ancorato a stili e schemi ormai usati e abusati. Bada bene, non sto per nulla sminuendo il genere, non fraintendermi. Voglio solamente dire che a mio modo di vedere le svolte ed innovazioni che si sono avute in altri generi fotografici non hanno avuto il corrispettivo in questo tipo di fotografia. Non voglio essere frainteso, quindi ripeto il concetto: non sto dicendo che questa non è arte o che non è degna di esserlo. Affermo solamente che non ha ancora vissuto (ma potrà  farlo, basta che si presenti l'occasione o la persona giusta)alcune "rivoluzioni" che hanno toccato invece altri generi. Quindi non si tratta nè di sminuire nè di snobbare.
Voglio solo evidenziare che (sempre IMHO) a lungo andare è difficile che qualcuno "spicchi" in un panorama un poco "conformizzato" (se esiste la parola )

Marco(pamar5)

Inviato: 9/6/2006 14:16
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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Io invece conosco molto bene il lavoro di Follmi e consorte, li seguo da anni, ho alcuni libri, più che altro perchè sono appassionatissimo sia della cultura tibetana e sia della causa tibetana, un popolo oppresso nella propria libertà  di culto e politica e che ha subito dei veri genocidi da parte della Cina, quella del popolo tibetano è una situazione tragica e, ahimè!!, "dimenticata" dai mass media...
Le immagini di Follmi mi hanno sempre suscitato emozioni ambivalenti: alcune immagini le considero veramente dei clichè di scarso interesse fotografico ed anche la riproduzione tipografica sui libri è qualitativamente piuttosto bassa, altre immagini sono invece veramente superbe, soprattutto quelle in cui lui riesce a cogliere quei chiaroscuri caravaggeschi che sono la caratteristica peculiare della sua fotografia, lì mi sembra veramente che lui sia riuscito a cogliere l'essenza di quello che, nel mio immaginario (non ci sono mai stato) è il Tibet...bisogna anche dire che un aspetto importante dei libri di Follmi è la parte testuale, quella influenza inevitabilmente la percezione delle immagini...



Inviato: 9/6/2006 15:01
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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pamar5 ha scritto:

Voglio solo evidenziare che (sempre IMHO) a lungo andare è difficile che qualcuno "spicchi" in un panorama un poco "conformizzato" (se esiste la parola )

Marco(pamar5)


E' qui la differenza di pensiero tra me e te.......personalmente fotografo per me stesso e di "spiccare" sopra gli altri o ritagliarmi una fetta di mercato o anocora avere le lodi di criticici non puà essere piu distante da quello che cerco personalmente nella fotograia.
Devo trarne personalmente gioia, sia nel realizzarle che nel guardarle......se poi piacciono anche agli altri bene altrimenti pazienza.....ho rifiutato tantissimi volte offerte per realizzare fotografie/servizi di vario genere (pagati) solo perche non mi interessava minimamente il tipo di fotografia, certo se arrivasse il Ntional con la proposta di stare via 1 anno a fotografare al Tigre Siberiana prenderei attrezzatura e spazzolino da denti e direi ciao a tutti, io parto per la siberia

Sinceramente anche le "svolte ed innovazioni" fotografiche di cui parli non so dove le puoi applicare in questo campo e se vuol significaree i guazzabugli che vedo in giro "No grazie preferisco rimanere ancorato a un certo modo di vedere e fotografare"

E poi sei sicuro che tutte queste innovazioni di cui parli siano veramente tali e non siano in relata la rivitazione di cose gia fatte da altri usando tecniche o soggetti attuali?


----------------------

Per Marco:
In un libro di fotografia sinceramente è praticamente impensabile che mi piacciano tutte le immagini pubblicate, oppure che mi piacia tutto ciò ceh fa un fotografo nella sua cariera, nel libro Himalaya ci sono fotografie di 25 anni fa.
Dal mio punto di vista forse sono attratto da queste immagini perche personalmente non riesco a entrare in intimita con le persone che incontro anche perche non la cerco (sono un orso quando fotografo e meno gente ho in giro e meglio sto) e quindi ammiro chi ci riesce.
Ho avuto l'occasione di osservare alcuni di questi fotografi all'opera, anche se non erano cosi bravi, e la loro capacita di entrare in amicizia/confidenza con estranei in 5 minuti è incredibile.......in 10 riesco a spiegare alla persona che hanno davanti cosa vorrebbero fare e li convincono a posare per loro. Proprio posare, dei veri e propri modelli improvvisati. La pazienza poi dimostrata da molte di queste persone mai viste ha dell'incredibile.

In ogni modo che vi devo dire personalmente guardando le immagini in quel libro provo moltissime emozioni e tanto mi basta


Ciao

Gerry

Inviato: 9/6/2006 17:24
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........

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A me sembra una gran bella discussione, che meriterebbe di non essere nascosta dietro ad un soggetto specifico ma portata all'attenzione di tutto il forum, magari all'interno del contenitore "Estetica della Fotografia".

Trivializzando un po' il tema: come mai delle foto paesaggistiche molto di effetto a colori vengono definite spessisimo come "da National Geographic", cioe' tecnicamente fatte bene ma puramente documentaristiche, mentre il primo piano di un bosco in BN con le cime e le radici degli alberi non inquadrate ma fatto con una bella macchinozza a soffietto da trenta chili passa come "Fine Art"?

Questo indipendentemente dal bello ed il brutto, notate bene.

Perche' la stessa foto del Nepal di 100 anni fa viene venduta all'asta? Perche' allora non ci andava nessuno? E questo con l'arte che c'entra?

Tante domande...poche risposte...

Apriamo una bella discussione COSTRUTTIVA sul problema della fotografia di paesaggio oggi che aspira al "Fine Art". Mi sembra che ne valga la pena.

Inviato: 9/6/2006 17:32
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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Citazione:

Gerry ha scritto:

E' qui la differenza di pensiero tra me e te.......personalmente fotografo per me stesso e di "spiccare" sopra gli altri o ritagliarmi una fetta di mercato o anocora avere le lodi di criticici non puà essere piu distante da quello che cerco personalmente nella fotograia.
Devo trarne personalmente gioia, sia nel realizzarle che nel guardarle......se poi piacciono anche agli altri bene altrimenti pazienza.....


Ma vedi Gery, in fondo anche se siamo su posizioni diverse per quello che concerne la tipologia della fotografia di paesaggio, nonostante questo la pensiamo allo stesso modo circa le motivazioni per cui fotografare in un modo piuttosto che in un altro. Infatti io condivido in pieno le tue parole quando dici che fotografi per te stesso e non per compiacere critici eccetera. Se rileggi i miei post precedenti non troverai mai nessun riferimento al fatto di fotografare in un "certo modo" per adeguarsi al mercato o a cose del genere. La questione è molto più semplice e lineare: tu fotografi con il tuo stile ed apprezzi determinati tipi di lavori perchè li senti nelle tue corde, ti danno soddisfazione, ti coinvolgono. A me piacciono cose diverse da quelle che piacciono a te, ma per gli stessi identici motivi che tu hai espresso. Il fatto che la fotografia di paesaggio "classica" (perdonami il termine infelice) non mi soddisfi più completamente e che io voglia ricercare autori che la affrontano in modo diverso non è una scelta studiata a tavolino o con fini utilitaristici. Semplicemente non la sento più completamente affine a ma come sono oggi, non mi appaga.
Con questo non voglio dire e non mi sentirai mai dire che la fotografia che tu apprezzi non è arte o non è bella oppure che non è esteticamente notevole. Semplicemente non soddisfa più le MIE personali esigenze e le mie aspettative.

Citazione:

Gerry ha scritto:
Sinceramente anche le "svolte ed innovazioni" fotografiche di cui parli non so dove le puoi applicare in questo campo e se vuol significaree i guazzabugli che vedo in giro "No grazie preferisco rimanere ancorato a un certo modo di vedere e fotografare"


Ed è proprio questa la sfida, nessuno ha detto che è facile introdurre qualcosa di diverso senza combinare come li definisci tu "guazzabugli"

Citazione:

E poi sei sicuro che tutte queste innovazioni di cui parli siano veramente tali e non siano in relata la rivitazione di cose gia fatte da altri usando tecniche o soggetti attuali?


Certamente bisogna andare con i piedi di piombo. A mio parere non è sempre facile pescare nel mare magnum di quello che è la fotografia oggi autori ed idee veramente valide. Anche questa è una sfida.

Marco(pamar5)

Inviato: 9/6/2006 18:28
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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Ciao Gerry,

solo una cosa, anche perché leggo scritte da Marco (Pamar5) considerazioni che condivido e quindi non sto a riscrivere: quando qualcuno mi propone di guardare delle fotografie, le guardo, non ho pregiudizi, al di là  del genere a cui appartengono. Non amo l'impressionismo, tuttavia questo non significa che considero croste i quadri di Monet... Nell'ambito della fotografia etnoantropologica, ad esempio, apprezzo le immagini di Dorothea Lange e di Tina Modotti.
Non vedo poi perché dovrei astenermi dal dare un giudizio: a prescindere dal fatto che non amo le limitazione alla libertà  di espressione, non vedo secondo quale logica non potrei dare un giudizio su un opera di un genere che non è precisamente il mio preferito.
Il rispetto di idee e giudizi altrui è un cardine del mio modo di stare al mondo: tranquillo, del tuo eventuale giudizio delle fotografie di Basilico prenderei atto, anche perché sono convinto che le categorie di banale e di retorico siano alquanto soggettive.



Andrea

Inviato: 12/6/2006 2:46
sono moderno, non contemporaneo
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........

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ciao,
sono molto sorpreso dalle reazioni a folmi. è un fotografo che ho sempre amato, ogni volta che vedo un libro in una libreria me lo sfoglio tutto.
sono sorpreso perche' moltissime sue immagini sono per me assolutamente perfette. intanto i personaggi sono bellissimi, ma poi c'è questa luce veramente divina, questi chiaro scuri, questa forza dell'immagine. è vero che andava in giro con luci e pannelli riflettenti, quindi certi ritratti sono quasi "in studio" seppure uno studio improvvisato in strada. ma non aveva certo un riflettore per illuminare le montagne o quel ponte sospeso nel nero. azz, ce le avessi io delle foto con una luce del genere salterei di gioia.
il discorso che la fotografia di quel tipo è trita e ritrita mi lascia un po' perplesso. in primo luogo se mi dico che a parigi non posso fare le stesse foto di doisneau perché quelle sono veramente già  viste, ho certamente ragione. ma mica posso dire che le foto di doisneau sono banali, perché lui in quel momento era un genio. secondo me vale un poco pure per folmi, io non conosco nessun altro fotografo che abbia fotografato tanto bene quelle popolazioni. una volta ero con un amico alla feltrinelli, abbiamo aperto un altro libro e le foto facevano veramente ca'a, come si dice in toscana.
che luce che ha folmi, che forza espressiva, che personaggi da favola, che senso di antico, di spazi, di forze della natura. cosa vogliamo di più da quel genere di fotografia? che cosa manca? ci sono fotografi che scattano senza inquadrare per dimostrare un qualche concetto astratto sulla concezione dell'arte e quelle fotografie vengono esposte nei musei. ci sono delle persone che partono a vivere in luoghi remoti e ci raccontano la loro storia e quella delle persone che hanno incontrato. per me folmi questo è riuscito a farlo in maniera esemplare.
cerchiamo di goderci le sue immagini per quello che sono, non cerchiamo di trovarci per forza qualche cosa di complicato, torniamo bambini e stupiamoci di quelloc he vediamo.
la foto della bambina con gli occhi di colore diverso per esempio mi lascia totalmente a bocca aperta. che movimento, che energia. che forza espressiva.
ciao
f

Inviato: 12/6/2006 8:59
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Re: HIMALAYA - di FOLLMI OLIVER - io non compro spesso libri ........
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Andrea io ho capito che questo genere di fotografia riscuote il consenso di pocchissima gente su questo forum, e penso sia dovuto al fatto che a voi piacciono altri tipi di fotografie, fotografie in cui cercate altri contenuti oltre la semplice emozione visiva data dal sapiente blocco di un istante di vita, cosa però che riesce a ben ben pochi fotografi.

Il fatto però che si elogino fotografie di paesaggio e di persone/popoli o animali, proposte da noi del forum (stà parlando di me e delle foto sul mio sito e non di altri) e dopo si dica che le foto di FOLLMI sono "banali", "trite e rittrite" mi lasci perplesso

Allora o si fanno dei commenti tanto per rendersi simpatici oppure mi sfugge qualcosa.
Se Folmi fosse uno del forum te ne saresti uscito con un commento del tip "le tue foto sono banali"?
Oppure avresti spiegato con parole tue cosa ti piace e cosa no delle sue inquadrature?

Ho anche dato un occhiiata alle immagini che sono riuscito a reperire su internte dei fotografi da te segnalati.
"Tina Modotti" - sinceramente non vedo tutta questa differenza, fa differenza il fatto che scattava le fotografine negli anni 20 in bainconero? ho trovato molte immagini che a dire vostro si potrebbero definire banali o utilizzate fino alla noia........vedasi come questa "mani 1928" oppurecampesinos, fotografie costruite come questa...........non vedo nulla di speciale o incredibile in queste fotografie e molte le aprezzo tenuto conto dell'epoca in cui sono state scattate.

Ho anche dato un occhiata alle immagini di "Dorothea Lange " ma in discorso non cambia, molte sono foto costruite con gente in posa pure li, però sono in BN (naturalemente vista l'epoca è locico).
Io di Follimi ho aprezzato anche questo, in un campo dove fotografi contemporanei (non parlo degli anni 20) lavorano al 90% con il BN lui invece usa il colore.


Se uno dice che delle immagini sono "banali" mi paicerebbe che spiegasse il perche per lui lo sono tali e al limite mostrasse degli esempi di cosa per lui non lo è.
Altimenti il termine mi sembra una parola buttata li tanto per aumentare il numero dei post fatti.
Al contrario se uno dice che non sono il suo genere e non gli piacciono tanto bansta, acetto il commento.




Gerry

Inviato: 12/6/2006 13:59
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