A Reggio Emilia in occasione della rassegna Fotografia Europea
ho visto la bella mostra di Peter Bialobrzesky dal titolo the raw and the cooked (http://www.peter-bialobrzeski.de/)
Nelle indicazione dei cartellini col nome delle città fotografate era scritto stampa ink jet su carta baritata. Che carta è? non tanto quella che usa lui ma la carta baritata con l'ink jet non la conoscevo e mi sono davvero perso qualcosa perchè le stampe sono strepitose.
Qualcuno ha maggiori indicazioni su nomi e cognomi di queste carte?

grazie ciao
oscar

Quasi tutti i produttori di carte fine art hanno in catalogo carte baritate per stampa inkjet. Sono vere e proprie carte baritate che hanno uno strato apposito per accogliere gli inchiostri della stampa inkjet. Sono ovviamente abbastanza costose. La maggior parte sono semilucide come superficie.

Ecco le più importanti:

http://www.hahnemuehle.com/prod/en/21 ... neart-baryta-325-gsm.html

http://www.hahnemuehle.com/prod/en/21 ... o-rag-baryta-315-gsm.html

http://www.hahnemuehle.com/prod/en/213/628/baryta-fb-350-gsm.html

http://www.canson-infinity.com/it/baryta310.asp

Grazie mille per la velocità e la precisione! ho stampato con la photo rag 320 ma non conoscevo la baryta (il laboratorio non me l'ha proposta) ora chiedo.
grazie ancora e perdonate l'ignoranza.
ciao

Figurati. Dai un'occhiata alla superficie della carta prima eventualmente di ordinare la stampa. Cambiano molto da carta a carta. Io uso di solito la Canson Baryta, perchè ha un buon rapporto qualità prezzo rispetto alla Hanhemule e ha un punto di bianco molto neutro.

Dimenticavo questa...molto bella ma tendente più al lucido

http://harman.hahnemuehle.com/site/en/834/gloss-baryta.html

Ho avuto modo di stampare alcune immagini campione su Hahnemuhle e anche di valutare le differenze di resa fra vari supporti provenienti direttamente dal laboratorio della cartiera in Germania (che mostrano anche le patch le transizioni fra le tinte). La mia preferenza, fra le cinque o sei di cui ho visto il test dal mio stampatore, va certamente alla prima delle carte segnalate da Gianluca, la FineArt Baryta. Leggermente calda, con transizioni fra le tinte eccellenti e una superficie materica molto gradevole.

Per stampe di pregio in tiratura limitata vale la pena accennare alla certificazione Epson Digigraphie. Sembra [url=http://www.digigraphie.com/it/tutto-su-digigraphie/la-carta-dell'artista-digigraphie.htm]interessante[/url] e ci sto facendo un pensierino proprio in questi giorni...

Claudio

Grazie Claudio provo a sentire se il laboratorio da cui mi servo ha queste finezze. ciao
oscar

la certificazione digigraphie è solamente un'operazione commerciale... non certifica nulla di più che il fatto che la stampa è fatta con plotter epson e la carta è una di quelle selezionate da epson come fine art, selezione che avviene in modo prettamente commerciale dato che ci sono alcune carte e altre di altri produttori con le stesse specifiche non sono "certificate"
il timbro digigraphie lo possono comprare tutti i laboratori che hanno un plotter epson... quindi in realtà se sai che la stampa sarà fatta su epson e se scegli una carta fine art avrai la stessa qualità con e senza timbro
in sostanza epson non garantisce nulla sulla qualità del laboratorio ne che questo usi veramente ink originali e carte certificate... il lab compra il timbro e poi lo usa a sua discrizione sperando nella buona fede
ciao
daniele

Danipen scusa ma non è esattamente così: Il laboratorio per essere approvato digigrafico deve fare una richiesta specifica ad Epson che invia un RIp che contiene tutte le carte certificate, si inviano poi i profili ad Epson che li controlla.
Tutto questo, son d'accordo con te, non è garanzia assoluta di eccellenza ma è comunque un controllo di qualità. Molto più severi sono i controlli che effettua
Hahnemuehle su i suoi Certified Studio: http://www.certifiedstudio.com/index.php?l=en
Ciao!

Per mio gusto personale trovo la Harman il supporto piu' valido.

Marco

grazie wing per la precisazione
è vero c'è un qualche controllo qualità sui laboratorio certificati anche se non particolarmente rigido o continuato nel tempo
io effettivamente mi riferivo, sbagliando, al processo per avere il timbro come artista gigigraphie che basta pagare per averlo e apporlo sulle proprie stampe. ci sono anche artisti digigraphie che poi vendono anche le stampe per conto terzi marchiandole come fossero un laboratorio, baipassando il controllo di cui sopra.
questo non per dire che c'è malafede, ma solo per ribadire che sostanzialmente è un'operazione mi marketing.
poi se io dovessi aprire un laboratorio di stampa mi certificherei sicuramente digigraphie
ciao
daniele

sempre parlando di supporti io consiglio caldamente la ilford fibre silk!
dopo la harman è la mia carta preferita soprattutto per b/n o colri pastello
poi è la baritata che cosata meno di tutte!
ciao
daniele

grazie Danipen anche il fattore costi non è trascurabile...

danipen scrive "sempre parlando di supporti io consiglio caldamente la ilford fibre silk!"

curioso! quando osservo gli esiti della fibre silk, io non riesco ad appassionarmi ad essa, anzi resto sempre piuttosto freddo; de gustibus eh!

Joe

Citazione:

Io invece trovo curiosa la tua risposta che non da nessun valore aggiunto alla discussione, la' dove Daniele ha dato consigli ed opinioni d'uso precise tu ti sei limitato ad un banalissimo "i gusti sono gusti" e in pratica sottintendendo che il giudizio di Daniele sia una sciocchezza, quindi oltre che curiosa la trovo anche inopportuna...ti scrivo non esprimendo una opinione personale ma in quanto moderatore eh!, che almeno questo sia chiaro...

Marco scrive "Io invece trovo curiosa la tua risposta che non da nessun valore aggiunto alla discussione, la' dove Daniele ha dato consigli ed opinioni d'uso precise tu ti sei limitato ad un banalissimo "i gusti sono gusti" e in pratica sottintendendo che il giudizio di Daniele sia una sciocchezza, quindi oltre che curiosa la trovo anche inopportuna...ti scrivo non esprimendo una opinione personale ma in quanto moderatore eh!, che almeno questo sia chiaro..."

Mi dispiace che tu la pensi in questo mod

Io non avevo la benchè minima intenzione di sminuire il contributo di Danipen.

Ho solo inteso precisare che la fibre silk non soddisfa le mie esigenze e perciò non incontra il mio favore; questa mia personalissima opinione, è scaturita, dopo aver fatto svariate prove con i files della GF1, che in stampa risultano poco corposi, mediamente piatti e senza grinta.

Praticamente, le stampe sembrano essere prive di vita.

Infine (a mio modestissimo parere) la suddetta carta, anche se denominata Fibre, non può rientrare nel novero delle baritate di classe.

La carta che io utilizzo con enorme soddisfazione (dopo aver testato altri tipi di supporti) è la Oriental Graphica Fiber-Based Glossy with Baryta: la carta del leone.

www.orientalphotousa.com

Questa carta (pur se impropriamente definita Glossy) una volta stampata, presenta una impronta molto simile alla tradizionale baritata analogica, utilizzata da mio padre e da alcuni miei conoscenti.

Con tale carta, le immagini su essa stampate, assumono una meravigliosa connotazione; i soggetti risaltano molto bene, i contorni sono sempre ben definiti, i colori ben separati, l'effetto tridimensionale (notoriamente scarso con il sensore) è esaltante.

Per me, e per chi ha avuto la possibilità di ammirarla stampata, la Oriental è la miglior carta I/J similbarytata, in commercio.

Vi invito a provarla e a confrontarla con la fibre silk; crederete ai vostri occhi.

Joe

Avevo provato l'Oriental in camera oscura con grande soddisfazione e la tua esperienza ha solleticato la mia curiosità. Puoi essere così gentile da ragguagliarci sul dove reperirla e a che prezzi?
Grazie.
Fabio

PS - quanto alla ilford gold fiber silk, che conosco abbastanza bene (a mio avviso ha un buon rapporto qualità /prezzo, ma non siamo nel campo dell'eccellenza, soprattutto per via di un ben visibile effetto gloss differential, sicché in definitiva mi pare preferibile la consorella Harman Gloss Baryta), pare che ora sia uscita in una nuova versione aggiornata (ha aggiunto la denominazione "prestige" > http://www.ilford.com/en/products/pho ... prestige/gold-fibre-silk/); io non l'ho ancora provata, ma chi l'ha fatto ne ha decantato la superficie un poco più liscia e più bianca, nonché i neri belli e profondi.

Citazione:

beh... secondo me il pregio della fibre silk è di restituire un'atmosfera calda e avvolgente, soprattutto delicata. quindi l'opposto di quello che cerchi e capisco il tuo disappunto
ripeto che secondo me non è una carta universale (ma nessuna lo è), ma si adatta molto bene al bn, almeno al mio che non vive mai di forti contrasti quanto di molti grigi, e al colore pastello.

Citazione:

questo è quanto meno da motivare anche perchè è l'unica (o almeno una delle poche) a poter di diritto chiamarsi baritata perchè ha un vero strato di solfato di bario tra il supporto e coating... le altre sono simil baritate nel senso che imitano il look della baritata analogica, la silk è baritata perchè ha il solfato di bario... ed è da li che arriva il suo odore caratterisco identico a quello delle baritate analogiche

comunque io uso fonramentalmente solo due carte la ilford per gli usi detti sopra, la harma per il resto

ciao
daniele

Citazione:

Uno dei migliori lavori della rassegna di quest’anno (per i miei gusti)… forse il migliore se escludiamo quella piccola galleria proprio di fronte alla sinagoga che ospitava una delle tante piccole mostre collegate…eheheheh…

(scusate l'OT)

si anche per me era il lavoro migliore ma forse mi sono perso qualcosa dato che la piccola mostra di fronte non la ricordo...cos' era? ciao
oscar

Kennnaaaaaa!!!
(vabbè sono un po’ di parte, non deve piacere per forza… )

In via dell’Aquila, proprio di fronte alla sinagoga, c’è la Saletta Galaverni (www.galaverni.it). Ha sempre roba di pregio: l’anno scorso Scianna, qualche anno fa Saudek, e quest’anno gli ultimi lavori di Kenna in Cina e Sud Corea. Quando si è lì, è un posto da tenere d’occhio.

Comunque, tornando in topic, dalle varie mostre che vedo ho la netta sensazione che l’ink-jet (che ultimamente mi sembra stabile nei confronti del chimico) stia convergendo alla grande sulle baritate, e quasi tutto Hane, Canson e Ilford.