Da un po' di tempo mi è venuta voglia di medio formato. Si certo è un po' strano in un momento in cui sembrea che non ci sia piu' spazio per la pellicola.
Per iniziare senza spendere troppo avevo pensato ad una Yashika 124G che si trova a buon prezzo. Certo la Rolleiflex è un'altra cosa, ma ...

Cosa ne pensate? Qualcuno mi puo' dare qualche informazione. Non vorrei che il suo obbiettivo fosse troppo morbido. E poi quale sarebbe un prezzo giusto?

Grazie
Gianluigi

Ti consiglierei un piccolo sfozo in più e di prendere una Rolleicord V o VB con ottica Schnaider Xenar, fantastico sia nel colore che in B&W. Con un po' di pazienza la puoi trovare nella nota casa d'aste, soprattutto edizione tedesca fra i 200 e 250 euro in ottime condizioni.
In seguito, (e sono sicuro che sarà così quando avrai assaggiato la torta)ti prenderai anche una Rolleiflex col Planar o Xenotar. Lo spazio per la pellicola lo stiamo facendo ancora noi e tanti professionisti.
Pino

In questo forum ho postato delle foto in B&W qui:
http://www.effeunoequattro.net/htdocs ... p?topic_id=10432&forum=55

Le foto sono belle e non fanno che aumentare il mio interesse per il medio formato.

Grazie
Gianluigi

Ciao Gianluigi, io ho sostanzialmente iniziato a fotografare con una Rolleicord Va con Xenar comprata nel 2007, pagata 180 euro e ti assicuro che non la venderei mai. La resa è ottima, seppur non la stessa del Planar, ed è anche un pò più piccola e leggera della Rolleiflex. Non ha esposimetro incorporato, ma per il prezzo che viene chiesto è certamente un ottimo capriccio.

Fabio

Direi che mi avete convinto, cercherò allora una Rolleicord anche perchè l'esposimetro non è un problema, ho un vecchio Gossen.

Grazie
Gianluigi

Io vado contro corrente: ho comprato la Yashica con borsa pronto in ottimo stato, un paio di anni fa a 160 euro.
Per me è una ottima macchina. Anche l'esposimetro è buono, e per me è irrinunciabile su una macchina.
L'ottica è tutto tranne che morbidona.
Per me è stata una OTTIMA spesa.
Oltretutto credo che come macchina sia più recente della Rolleicord, e quindi potenzialmente con meno "gatte".

Ti allego un link ad un piccolo set di mie foto fatte con la 124G: http://www.flickr.com/photos/21533085@N02/sets/72157626927596383/

Niente di speciale, solo per mostrarti che la lente non è per nulla "morbidona".

Giusto Edomondo, per non portare Gianluca verso certezze che tali non sono, devo precisare che non ho mai posseduto una 124 G, quindi non ho fatto confronti e ne ho sempre sentito parlare come di una ottima alternativa alla Relleicord.
Aggiungo che sulle pellicole, a meno che tu non abbia esigenze spcifiche, non mi sembra che al momento ci siano grossi problemi di reperibilità.
Fabio

Aggiungo questo particolare, che non va a merito o a scapito della Yaschica.
Ultimamente a pellicola scatto solo con la Yaschica (unica macchina medio formato che ho) preferendola anche alla mia cara Leica, perché non riuscendo a svilupparmi e stamparmi le foto in casa, ho constatato che il laboratorio al quale mi appoggio, ha ancora una certa cura nello sviluppo e nella stampa del medio formato, cosa che nel formato 35mm è andata completamente perduta.
Quindi lunga vita al formato 120, e lunga vita a tutte quelle macchine, una volta peraltro molto spesso inarrivabili, che possono ancora usarla.

Ho una Rolleiflex con Planar. L'ho comprata trovando un'ottima occasione. Ero partito anche io con l'idea di una Yashica e poi ho cambiato solo avendo trovato un buon prezzo. Posso dire che mi trovo bene, ma è necessario un buon ceck trattandosi di macchine spesso vecchie e con sulle spalle un uso intensivo. Comunque se in buone condizioni hanno le "spalle larghe" nel senso che sono ben affidabili. Non posso fare un paragone con la Yashica non avendola avuta.

Marco

Sintetizzo:
La Yashica (senza k ovviamente) è una buona macchina e il suo obbiettivo non è morbido, ma una Rolleicord/Rolleiflex è meglio.
Dipende da cosa si trova disponibile e a quale prezzo.

Gianluigi

Qui ti puoi documentare. Fa attenzione che di Rolleicord c'è anche un modello con il tripletto Triotar, non con il 4 lenti Schnaider Xenar.
http://www.massacarrara.net/fotografi ... It/Schede_di_macchina.htm

Ciao

Nelle schede degli apparecchi non ho visto la Rolleiflex 3.5F e la 2.8F, ma siamo molto lontani coma fascia di prezzo dalle Rolleicord.
La Rolleicord, pur con una ottica e una meccanica meno sofisticata della Rolleiflex con il Planar, è comunque costruita con la qualità della meccanica tedesca di un tempo con il vantaggio di essere più leggera.

Ho visto delle foto con la yashica, non è male, ha una ottica simile, (4 lenti schema Tessar).

Puoi cercare anche la Meopta Flexaret se la trovi ad un prezzo molto conveniente. Ha un ottimo obiettivo, anche questo stesso schema. (Attenzione a funghi e scollamenti del balsamo fra le lenti).

Ma credimi..lo Xenar è mitico e chi lo ha provato non se ne separa più.

Ho recentemente acquistato una yashica 124 ed uso rollei da un po' di tempo, posso dirti che l'obiettivo della 124 non e' per niente morbido, anzi...
Pagata 150 euro, come nuova, non sfigura in confronto alle rollei 3,5f, 2,8f e rolleicord Vb in mio possesso.
Soldi ben spesi e se tornassi indietro la riprenderei sicuramente.

Non c'entra un bel niente col fare fotografie (detto da me poi che sono contro le questioni estetiche) ma......quanto erano affascinanti le macchine biottiche a pozzetto.

Marco

Fatemi dire una cosa.
Molto, ma molto spesso (sempre?) un "obiettivo poco nitido" è un obiettivo ben nitido... che però non mette a fuoco come/dove dovrebbe.
Ad esempio: sono sufficienti pochi micron di errore di posizionamento del vetro di messa a fuoco per far perdere 15-20 lp/mm a un buon obiettivo. E ci vuole veramente poco, pochissimo, per avere una simile imprecisione di posizionamento.
Ve lo dice uno che ha appena dovuto ricalibrare il vetrino della sua RB67: troppo basso di 10 micron -> frontfocus di 50 cm a 5 metri di distanza (si nota eccome. La p.d.c. va calcolata bene, non con le formulette del piffero o con la scala dell'obiettivo).

Chi ha la possibilità di tarare la messa a fuoco tramite regolazione del mirino e/o del vetrino e/o dell'obiettivo secondario, provi a fare qualche test con una mira di messa a fuoco tipo quelle che si usano per tarare le DSLR:

http://regex.info/blog/photo-tech/focus-chart

Chi invece non può intervenire in nessun modo, forse è meglio che questi test non li faccia!

Fer

Caro Fernando, questa è una di quelle notizie che gettano nello sconforto e fanno accellerare il ritmo del respiro oltre che accorciare le ore di sonno. Purtroppo sono convinto anch'io che i parametri di accuratezza nel montaggio sia dei vetri di un obiettivo che delle parti meccaniche della macchina facciano la differenza. Non per niente c'era un abisso fra un Tessar montato dalla Zeiss tedesca sia prima che dopo la seconda guerra mondiale e quello fatto oltrecortina dopo (con gli stessi macchinari e vetri). Diciamo che per il secondo era (ed è per chi compera oggi quelli d'epoca)questione di fotuna.
Sulle macchine d'epoca credo comunque che un esemplare ben tenuto e non troppo sfruttato dei marchi e modelli più prestigiosi possa dare parecchie garanzie considerando che un tempo per macchine ed ottiche che pochi potevano permettersi i controlli di qualità erano fatti esemplare per esemplare (Hasselblad, Leica, Rollei, Voigtlander, Alpa ecc.)
Pino

Sì Pino ma io non mi riferisco all'assemblaggio originario di macchina e/o obiettivo: lì come dici tu si apre un altro vaso di Pandora

Mi riferisco al fatto che negli anni, usando del tutto normalmente una macchina, pulendo il vetrino, facendo lavorare ingranaggi ed elicoidi ad ogni fotografia, non è improbabile (direi anzi che è probabile) che qualcosa nel percorso ottico che va al mirino si assesti, si sposti di qualche micron.
Per non parlare del piano pellicola.

Allora anche macchine di alta qualità, ben assemblate e scrupolosamente tenute (e comunque: parliamo pur sempre di macchine con qualche anno di onesto lavoro sulle spalle) finiscono per esibire errori di messa a fuoco: quello che con scrupolo e attenzione mettiamo a fuoco nel mirino, sul pozzetto o sul vetro smerigliato posteriore non coincide più con quello che la pellicola poi registra.

Nella maggior parte dei casi non sono errori che saltano all'occhio nelle immagini normali o a normali ingrandimenti, a meno di casi particolari (es: in un ritratto giocato sullo sfocato selettivo si mette a fuoco un occhio e viene a fuoco il naso...).
Sono però errori sufficienti a pregiudicare la risolvenza sul soggetto della foto.

E così obiettivi (o macchine a obiettivo fisso) capaci di ottime prestazioni ottiche vengono ingiustamente guardati con sospetto, e magari venduti a un prezzo più basso, o lasciati nell'armadio, quando forse non sono affatto responsabili della nitidezza non esaltante che riscontriamo.

Fer

...peggio di quello che pensavo...
Grazie Fernando, non posso che essere daccordo, bisognerà procurarsi una mira ottica adeguata (chissà se ce ne sono scaricabili dal web)e fare alcuni scatti.
Ciao

Ce ne sono tante; una è questa

http://focustestchart.com/focus21.pdf