Facevo qualche considerazione tre me e me che immagino la stragrande maggioranza degli utenti del forum ha gia' fatto, ma si sa, io sono un pochino lento ...

Quello che pensavo e' che una volta il professionista aveva una spesa di capitale relativamente modesta (equipaggiamento) se paragonata alle spese vive (pellicola, sviluppo). E il fotoamatore poteva comprare ottimo equipaggiamento, i piu' facoltosi ed entusiasti potevano avere le stesse macchine e obiettivi dei professionisti. Le spese vive erano per lui molto limitate.

Il digitale ha ribaltato le componenti di spesa. Il costo per l'equipaggiamento e' aumentato parecchio (costi iniziali maggiori e deprezzamento rapidissimo) ma in compenso la componente di spesa "pellicola e sviluppo" e' stata in pratica azzerata (diciamo un PC e un po' di software). Mi sembra quindi che il professionista sia certamente stato costretto a mettersi a tavolino e rifare i conti, ma molti di loro hanno visto una traslazione dei costi, non un aumento. Anzi, alcuni tipi di fotografi (per esempio quelli che fanno cataloghi) mi si dice che abbiano avuto una riduzione dei costi anche sensibile.

Ma il fotoamatore e' rimasto fregato alla grande: il costo dell'equipaggiamento e' aumentato moltissimo e la parte di spesa che si e' ridotta di brutto a lui frega poco perche' non scattava migliaia di rullini all'anno ma qualche decina.

Mi piacerebbe vedere dei numeri; magari mi contraddicono, la mia analisi e' fatta molto di pancia e poco quantitativa. Pero' i costi di una Hasselblad con obiettivo normale non mi sembra fossero in lire 1990 equivalente ai 30mila euro di oggi, insomma. E comunque era un investimento che potevo ammortizzare in una vita e con un importante valore residuo. Oggi il kit da 30mila euro dopo una decina di anni vale forse un decimo.

Io parlo per me, come amatore semi-squattrinato, non disdegno il digitale per quei strumenti che mi sono accessibili, lascio le apparecchiature professionali ai professionisti che possono ammortizzarne le spese con il loro lavoro, con somme modeste accedo ad ottiche e macchine che una volta erano solo un sogno (parlo di medio formato e grande formato, ma se si volesse oggi anche nel 35 mm una attrezzatura Leica ha costi irrisori rispetto a una volta)uso di nuovo la pellicola sapendo che mi ci vorrebbero altre dieci vite per tirarne fuori tutto quello che questo assetto può dare, e contribuisco a sperare che questo supporto non sparisca dal mercato.
ciao,Pino.

Comprando nuovo il tuo discorso è ahimé validissimo Marco (e non potrebbe essere altrimenti conoscendoti ).

Però il fortissimo deprezzamento delle attrezzature digitali permette ad un fotoamatore paziente di acquistare ottimi strumenti usati a prezzi interessanti, mantenendo un costo di gestione bassissimo.

E permette a chi ancora ama la pellicola di acquistare strumenti prima impensabili, pur mantenendo spese di gestione abbastanza elevate (più di prima).

Io tutto sommato la vedo come una situazione win-win (purché ci si rivolga all'usato), almeno finché l'ecosistema-pellicola resisterà.

Fer

Molto dipende anche dalla componente feticistica del possesso. E questa è una componente varibile da persona a persona.
Io ne sono molto affetto purtroppo, ma fortunatamente non in modo cieco e sconsiderato.
Voglio dire che di oggetti del desiderio più o meno irragiungibili ce ne erano "prima" e ce ne sono anche adesso.
Prima non avrei mai pensato di potermi comprare una ammiraglia Linhof (o Sinar) o certe lenti e corpi medio formato tedeschi o svedesi.
Adesso, molto di quel materiale viene via a prezzi più che abbordabili, ed il fatto che non siano più appetiti in ambito professionale non mi importa più di tanto, perchè professionista non sono e dunque non mi sento obbligato a seguire le esigenze del mondo commerciale per il rischio di finire altrimenti "fuori mercato". E sono ben contento di avere finalmente accesso a quel genere di attrezzature e di usarle con soddisfazione. Siccome penso che non siamo in pochi a trovarci in questa situazione, sono anche fiducioso che le pellicole continueranno ad essere disponibili per un buon numero di anni ancora. O altrimenti trasformerò le MF ed anche i BO in digitali con qualche dorso d'occasione che nel frattempo sarà certamente sceso di prezzo.

Naturalmente mi sono adesso precluse le attrezzature professionali più sofisticate (in pratica parliamo del Medio Formato digitale).
Ma esistono un paio di considerazioni che penso sia giusto fare.

La prima è che anche in ambito professionale non tutti si attrezzano con gli apparecchi al top. Vedo tantissimi professionisti lavorare con digireflex di livello medio alto con ottimi risultati. E io stesso constato che con la mia full frame e buoni obiettivi ottengo una qualità che reputo adeguata per moltissimi usi (anche ipoteticamente professionali), spendendo cifre certo non trascurabili, ma che tutto sommato non mi paiono tanto diverse da quelle che si spendevano per comprare Nikon e Canon a pellicola. Forse è vero che i corpi si cambiano più spesso, ma anche loro tendono a scendere di prezzo ed intanto non spendo niente in pellicole e sviluppi: alla fine i conti tornano, credo.
La seconda considerazione nasce dalla consapevolezza, anche da te ricordata, che le attrezzature digitali vanno incontro ad obsolescenza rapida.
Questo è un ottimo motivo per limitare l'impulso all'acquisto feticistico o anche solo un pò azzardato e non propriamente necessario.
Sapendo benissimo che anche se fossi così folle da spendere 30.000 euro per prendere una Hasselblad da 50Mp, tra un anno o due sarebbe superata dal modello successivo e nel giro di 5-6 anni sarebbe molto deprezzata, non soffro più di tanto di non potermela permettere.

Al contrario di quanto mi accade ancora adesso davanti ad una Sinar P2 o una Linhof Master Kardan che so essere quanto di meglio sia mai stato realizzato in ambito tradizionale e per di più con la sicureza che niente di meglio sarà mai più realizzato : oggi davvero si può dire che un acquisto del genere è per sempre! O almeno, finchè ci sarà una pellicola in giro.

Valutando le varie cose, mi sento assai meno frustrato oggi di quanto mi sentivo ieri.

Correggo una mia frase. Quando ho scritto

"Oggi il kit da 30mila euro dopo una decina di anni vale forse un decimo."

avrei dovuto scrivere

"Oggi il kit da 30mila euro dopo una decina di anni vale forse un decimo, e comunque non lo puoi comprare perche' non c'e'' piu' manutenzione dalla casa madre per esaurimento di magazzino."

Questo per rispondere a Fer, nel senso che per completare il suo discorso (che condivido) diciamo che c'e' una finestra temporale dove l'usato digitale costa molto meno ed e' ancora riparabile dalla casa madre.

E' vero, chi ha comprato la mia Canon 1Ds MkII per 1400 euro ha fatto un ottimo affare. Pero' aggiungendoci 500 euro -- che non sono noccioline, per carita' --- si comprava una 5D MkII nuova. Se il suo business era di fare foto in mezzo alla giungla (o a San Siro, che forse e' lo stesso ) o di avere a disposizione anche un'arma impropria perche' fa street photography in brutte zone , allora l'acquisto era pienamente giustificato. Altrimenti non so se *io* lo avrei fatto.

Non sto insistendo su una teoria di cui mi sono innamorato --- chi ha scritto prima ci ha fatto gia' abbastanza buchi dentro --- pero' un piccolino senso di fregatura continuo ad averlo ...

Business is business. La legge delle società moderne e capitalistiche è quella della domanda e dell’offerta, non c’è scampo, punto. Questo indipendentemente da analogico o digitale e da distinzioni varie. Se una macchina di un certo livello (e marca) costava negli anni ’70 milioni di lire…..perché con il sopravvento di una nuova tecnologia (vedi sua calata richiesta) oggi costa 10 volte meno? Attenzione ho parlato di nuova (leggi diversa) tecnologia, non di obsolescenza di quella precedente. Lo stesso vale per il digitale….non proprio lo stesso…..a ben pensarci…..in tale situazione vi è una reale obsolescenza tecnologica di modelli vecchi. E la “vecchiaia” si è ravvicinata, come durata nel tempo, in modo vertiginoso. Vecchiaia che vuol dire nascita di modelli con prestazioni più avanzate…..questo non significa che i modelli vetusti non sono più in grado di lavorare. Sfido molti a trovare differenze sostanziali ed evidenti tra un RAW di una 1D mkIII e di una 1DmkIV. La legge della domanda e dell’offerta.

Marco

Incidentalmente, ho appena venduto un kit Nikon Coolpix 880 con due batterie, caricatore, cavetteria, aggiuntivo tele e aggiuntivo grandangolo per 7 euro. La Sony DSC-N1 da 8 Mpixel che avevo pagato 450 dollari nel 2006 non sono riuscita a venderla perche' avevo messo una riserva di 40 euro e la miglior offerta e' stata di 16 euro. Ovviamente a questo punto me la tengo, e' un'ottima macchina con un eccellente zoom zeiss, supertascabile ma tutta in acciaio molto ben costruita.

Per rispondere a Luciano, quando dice che è da valutare anche la componente feticistica del possesso, devo dire che per me la componente desiderio infantile, tradotta in gratificazione è sicuramente ben presente.
anche un tantino snob, forse.

mi piacciono le mie macchine fotografiche e a volte passo il tempo a controllare, fare scatti a vuoto, aprire e pulire dorsi, montare obiettivi ecc ecc.
con il digitale questo non mi succede.

Tanto anche se ora esce la raffica delle digitali da 36Mp la tua continua a fare dignitosamente foto per niente intimorita.
Certo che sono curioso di vedere dove andremo a finire con la fotografia, se succede come per i cellulari ne vedremo delle belle...
Renzo