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1 Utenti anonimi
Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Ma l'aceto sull'insalata, ce lo metti?
PS: L'Indicet della Tetenal è comunque INODORE ![]() ![]()
Inviato: 23/8/2011 19:04
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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Utente non più registrato
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Posto queste foto,di nessuna pretesa, per tre motivi:
Il primo perchè queste prove possono essere di conforto a chi volesse provare lo sviluppo casalingo. Ho usato il Tetenal C-41 in agosto due volte e poi le bottiglie con i reagenti preparati sono rimaste inutilizzate fino a ieri. I reagenti lavorano ancora benissimo anche se non ho avuto nessuna precauzione riguardo l'eliminazione dell'aria contenuta nelle bottiglie stesse. Il secondo è che la prima volta sono stato soddisfattissimo dei risultati anche se avevo lavorato con una temperatura completamente fuori da quelle indicate (30-38-45), ero sui 34 gradi con tempi ridimensionati ad occhio. Ieri ho lavorato a 35 gradi; per chi potesse interessare ho usato: sviluppo: 4'15"+svuotamento, sbianca 5'30" + svuotamento con un risciacquo intermedio con acqua alla stessa temperatura. Il risultato è stato più che buono. Infine il terzo motivo è che a suo tempo avevo postato qualcosa fatto con una folding degli anni '50, la Belfoca della tedesca Feinmess con tripletto Bonotar http://www.effeunoequattro.net/htdocs ... id=105581#forumpost105581 A colori questo tripletto non lo avevo ancora provato e questi scatti mi confermano che questa 6x9 è un bel oggetto da portarsi dietro con un ingombro minimo e la possibilità di fare delle foto su pellicola più che dignitose. Infine una considerazione che non avevo fatto la volta scorsa ma che è ovvia: Il mio metodo con la attrezzatura "Mastella CP2" vale se le pellicole sono destinate alla scansione perchè sia in scansione che dopo c'è la possibiltà di correggere le veramente piccole dominati che possono emergere, per la stampa che richiede filtrazioni forse più laboriose probabilmente è meglio lavorare con le temperature indicate. Pellicola usata: Kodak Portra 160 NC. Allega: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]()
Inviato: 23/11/2011 20:51
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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Moderatore
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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Carissimo Pino,
grazie del contributo, molto interessante! Sto aspettando che mi arrivi la Jobo TBE (tanto per avere un minimo di metodicità sulle temperature); il kit Tetenal C-41 ce l'ho. Proprio la durata dei reagenti già diluiti mi dava ansia: dover accumulare 15 pellicole per poter sviluppare tutto in 2-3 settimane non è una prospettiva allettante. Ma il tuo messaggio (e altri sullo stesso tono letti in giro) mi trasmette ottimismo. ![]() Fer
Inviato: 23/11/2011 23:54
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Tessera C.F.A.O. n°14 ![]() Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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10/1/2012 16:35 Da trento
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Io ho seguito le indicazioni della libretta tetenal e col bagnomaria ad una temperatura rigorosamente di 30c° ho fatto diversi rulli senza la joba ma con la classica tank, per me i risultati sono stati più che buono per essere le prime prove, come detto da Pino lo stop non è indicato, io ho provato col classico ilfordstop ma si trasforma in una sbova blu che va in seguito buttata che tra l'altro se usata poi col bianco e nero rovina la pellicola, la prossima volta tra sviluppo e sbianca farò un lavaggio in acqua a 30c.....penso che l'importante sia stare molto attenti alla temperatura.
Inviato: 11/1/2012 16:22
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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9/12/2004 21:10 Da Toscana
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Bellissimi e realissimi colori Pino, sono stimolato ancora di piu' a riprendere in mano lo sviluppo colore. Io lo facevo in vaschetta, a bagnomaria, con un riscaldatore da acquario, ma certo potendo avere un controllo maggiore e automatico della temperatura e' un altro mondo.
Ma questo Jobo TPE mi sembra che accetti solo fino al 6x6 o sbaglio? Io sarei fregato, ho solo 6x7. E per il 4x5 c'e' niente? Ciao, Renzo
Inviato: 13/1/2012 20:29
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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Non so a cosa ti riferisci Falchetto.. ma la Jobo TBE non "accetta" niente, è una vasca termostatata in cui metti la tank e le bottiglie coi liquidi.
Nella tank (che non è inclusa) ci puoi mettere quello che ti pare, 135, 645, 6x7, 6x17... non credo sia adatta al 4x5", credo che sia troppo piccola per una tank di quelle dimensioni. Probabilmente per il 4x5" devi scalare alla TBE2 (più grande e molto più costosa).
Inviato: 13/1/2012 20:44
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Tessera C.F.A.O. n°14 ![]() Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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9/12/2004 21:10 Da Toscana
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Grazie Fer,
non so perche' la vista di quelle vaschette quadrate mi ha fatto pensare al formato del negativo. Sono proprio addormentato... Ciao, Renzo
Inviato: 13/1/2012 21:56
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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Utente non più registrato
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Carissimo Renzo,grazie, la "Mastella CP2" è il marchio che scherzando ho dato alla mastella da bucato che riempio di acqua calda. E' un metodo artigianale ma che con tempi di sviluppo brevi come questi funziona benissimo! Sto pensando comunque di costruimi una cosa per avere il riscaldamento e termostatazione in vaschetta senza trafficare con secchiate di acqua calda.
![]() Ciao
Inviato: 13/1/2012 22:34
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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9/12/2004 21:10 Da Toscana
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Quando lo feci l'avevo letto da qualche parte cercando termostatazione acqua ed ero arrivato alle sonde da acquario. Poi aggiunsi un paio di pompe per far girare l'acqua nella vasca principale. Ma il tempo per arrivare alle temperature ideali era troppo e alla fine mi scoraggiai e smisi di stampare a colori. Io stampavo, la pellicola a colori non l'ho mai sviluppata, e' una esperienza che mi manca, ma visti i tuoi risultati e' molto stimolante.
Ciao, Renzo
Inviato: 14/1/2012 0:26
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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10/1/2012 16:35 Da trento
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Uno dei problemi per me sono i tappi delle tank patterson ...certo che anche chi le ha progettate.. ne ho tre e nemmeno uno che stagni decentemente e con la sbianca è un cess....devo mettere sempre del nastro attorno ma col colore non lo faccio per dare subito un fissaggio uniforme....
Inviato: 14/1/2012 8:52
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Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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Resuscito questo vecchio thread, cerchiamo di radunare qui tutte le nostre esperienze se possibile.
![]() Ieri notte ho finalmente sviluppato i miei primi 2 negativi a colori. ![]() 1 Kodak Ektar 100 formato 135 da 36, esposta a 80 iso 1 Fujifilm Superia 200 in formato 135 da 24, esposta a 160 iso. Chimici: Tetenal C-41 3 bagni, concentrato da 1 litro. Attrezzatura: vasca termostatata Jobo TBE, con tutte le sue bottigliette e misurini. Tank Jobo 1520 con due spirali (chiaramente settate a 135). Procedimento: Anzitutto ho riempito le varie bottiglie con i chimici necessari, nella quantità giusta per la tank (nel mio caso 500cc) e li ho messi a bagno insieme alla tank per portarli alla temperatura di lavoro; volendo sviluppare a 38, ho portato i chimici a 39 effettivi (calcolando 1 grado di perdita quando si riempie/svuota/agita). La TBE ci mette una vita a riscaldare acqua fredda, quindi l'ho riempita con acqua già sui 40 gradi. Mi sono preparato a parte una bottiglia da 1/2 litro di acqua distillata (non semplicemente filtrata) a temperatura ambiente (l'acqua filtrata invece la tengo nella TBE a 39 gradi). Poi ho iniziato: Prebagno in acqua filtrata: 50 capovolgimenti vigorosi, poi rimessa a bagno la tank per 5 minuti. Questo dovrebbe avere due risultati: rimuovere parte dello strato antihalo e portare la pellicola, le spirali e l'interno della tank a 38 gradi. Sviluppo: ho sviluppato per 3'15" netti: da fine riempimento a inizio svuotamento. In realtà credo che 3' netti sarebbero stati più appropriati, i negativi sono venuti forse un pelo densi. Agitazione: primi 20 secondi continua, poi 4 capovolgimenti ogni 45". Arresto/decontaminazione: Non volendo sporcare il bagno blix, ho fatto un risciacquo in acqua filtrata, che fa un po' da arresto e un po' lava via parte dei residui dello sviluppo. 1 minuto fermo, poi 20 capovolgimenti. A questo punto ho nuovamente riempito la bottiglia del lavaggio con acqua filtrata e l'ho rimessa nella TBE. Sbianca/fissaggio combinati (blix): Per esperienze BN, tendo sempre ad abbondare un po' con il fissaggio. Tetenal dice 4', io ho fatto 4'30" netti (fine riempimento / inizio svuotamento). Sempre a 38 gradi. Primi 45 secondi di agitazione continua, poi 4 capovolgimenti ogni 45". Lavaggio: 50 capovolgimenti energici con acqua filtrata a 38 gradi 2 minuti acqua corrente a getto continuo 8 x 50 capovolgimenti energici (svuotando ogni volta) con acqua corrente sui 30 gradi ultimo passo: 5 minuti senza agitare con acqua distillata Probabilmente avrei dovuto lavare di più/più energicamente, perché svuotando l'acqua distillata alla fine è venuto ancora un pochino di rosa antialone, e infatti lo stabilizzatore recuperato aveva una leggerissima tinta mentre dovrebbe essere perfettamente trasparente. Stabilizzazione: 1'30" senza agitare. Non ho fatto altri risciacqui, perché ho pensato che avrebbero compromesso la stabilizzazione. Però sono uscite fuori delle macchioline sulle pellicole asciugate, forse tracce di residuo di stabilizzatore: quindi sto pensando, la prossima volta, di fare comunque un risciacquo finale in acqua distillata; che ne dite? Risultati: Molto diversi tra Ektar e Superia! La Ektar ha tirato fuori negativi contrastati, con grande differenza tra ombre (quasi a livello velo) e luci (ben dense ma non "murate"). La Superia appare generalmente densa, con contrasto medio e maschera piuttosto scura. Sembra che la Ektar abbia difficoltà a dettagliare le ombre in scene a forte contrasto: proverò ad esporla a 64 ISO. Non so quando avrò tempo di scansionare, vi terrò aggiornati! ![]() Fer
Inviato: 1/4/2012 12:38
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Tessera C.F.A.O. n°14 ![]() Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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Utente non più registrato
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Confermo Fer, lo stabilizzatore (bagno finale) lascia residui opachi. Io non ho provato a sciacquare dopo perchè penso che abbia anche una funzione indurente. Sulle ultime pellicole che ho sviluppato (35mm) ho risolto passando dalla parte del supporto (è lì che si forma il deposito) un panno morbido imbevuto di una soluzione al 50% di acqua dist. e alcool (e asciugando con panno asciutto).
Aspetto curioso le scansioni. Ciao
Inviato: 1/4/2012 14:13
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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22/12/2008 21:00 Messaggi:
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Per la mia esperienza il prebagno è inutile, gonfia la gelatina e ritarda l'azione del primo sviluppo.
Lo strato antitalo è progettato per dissolversi immediatamente a contatto col primo sviluppo. Tra sviluppo e sbianca faccio due risciaqui da 3 minuti ciascuno facendo semplicemente ruotare la tank. Per ottenere il preriscaldamento della tank (uso la CPE2) la faccio ruotare, vuota, in vasca per 5 minuti. Non uso acqua distillata per i bagni (non è prescritto e credo sia inutile) tranne che per lo stabilizzatore, in questo modo si evitano macchie, ma bisogna avere l'accortezza di scrollare vigorosamente la spirale prima di estrarre la pellicola.
Inviato: 2/4/2012 8:36
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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22/6/2009 11:34 Messaggi:
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Citazione:
Personalmente sono convinto che il prebagno in acqua non serva a nulla. In tanti anni non ho mai visto una sviluppatrice commerciale, né a telai, né a rulli, né continua, che lo faccia. Come dire che almeno il 99,99% di tutte le pellicole è sempre stato sviluppato senza. Citazione:
Il sistema di quantificare l’agitazione in numero di capovolgimenti ogni tot secondi, comporta dei rischi se si usano tank di differente capacità. Ogni singolo capovolgimento dovrebbe durare fino a quando il liquido è completamente trasferito da sopra a sotto, e lì iniziare il successivo. Tale tempo varia parecchio nel passare da una tank con 2 spirali ad una con 5, ad esempio. Personalmente preferisco capovolgere 10” ogni minuto (sempre ad esempio) con qualsiasi tank che uso. Con una tank piccola farò 7 capovolgimenti, con una grande solo 4, ma il tempo in cui il liquido è agitato e non fermo rimarrà costante, garantendo una migliore costanza di risultati. Citazione:
Non capisco l’utilità di quel minuto fermo prima dei capovolgimenti. Citazione:
E’ un ciclo molto complesso di cui mi sfuggono diverse cose, come l’utilità dell’acqua filtrata se subito dopo si usa acqua corrente, e la non agitazione con l’acqua distillata. Comunque, sono un totale di 450 capovolgimenti: sostituiscono ampiamente un’ora di palestra!!! Probabilmente lavi così a lungo ed energicamente nella speranza di veder uscire acqua incolore dalla tank. Quello che ti posso garantire è che nessuna sviluppatrice, anche la più professionale, fa un lavaggio delle pellicole così a fondo. La mia esperienza si limita al BN, ma con certe pellicole come la TMax il problema dell’antihalo che colora i bagni è più o meno lo stesso, e alla fine lava lava ma l’acqua rimane sempre leggermente rosata. Nonostante questo devo dire che la pellicola una volta asciugata non presenta assolutamente dominanti colorate. Inoltre, sviluppo e fissaggio che escono dalla tank fortemente colorati di rosa, una volta rimessi nelle bottiglie perdono completamente questa colorazione dopo qualche tempo. Quindi faccio sì svariati lavaggi (diciamo 8 x 10 capovolgimenti), ma se alla fine l’acqua esce ancora leggerissimamente rosa non mi preoccupo più di tanto. Una prova che potresti fare è la seguente: con gli ultimi 2 fotogrammi di un rullino fotografi in condizioni rigorosamente identiche un soggetto che si presti poi a delle misure colorimetriche. Al momento del lavaggio fai i primi risciacqui sufficienti ad asportare i residui di sbianca-fissaggio, poi estrai la coda del film dalla spirale, tagli l’ultimo fotogramma e lo metti ad asciugare. Col resto continui i lavaggi fino a che l’acqua esce incolore. Confrontando poi l’ultimo e il penultimo fotogramma potrai vedere se il lavoraccio ripaga. Citazione:
E’ da un po’ che non mi occupo di sviluppo colore, ma mi pare di ricordare che gli stabilizzatori fossero usciti per sostituire il lavaggio, in modo da permettere di installare minilab in ogni angolo anche se mancavano l’acqua e gli scarichi. In questo caso lavaggio + stabilizzatore sarebbe ridondante. Se invece lo stabilizzatore di cui parli è un’altra cosa, allora avrà la sua ragione d’essere accanto al lavaggio. Comunque l’unica cosa che evaporando durante l’asciugatura non lascia alcun residuo sulla pellicola, è l’acqua distillata.
Inviato: 2/4/2012 9:30
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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Benissimo allora, dovrò fare un lavaggio finale in acqua distillata.
![]() Riguardo al prebagno, nella mia esperienza (sono 25 anni che sviluppo pellicola, anche se solo BN) è molto importante, altrimenti con certe pellicole l'antialone rimane fino a dopo l'asciugatura. I miei primi esperimenti con le TMax (ho iniziato appena uscirono), poi, mi hanno definitivamente spinto a considerarlo fondamentale (senza, uscivano perfettamente... rosa!). Fer
Inviato: 2/4/2012 10:10
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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E infatti ho specificato la tank (1520) e il numero di spirali (2). Citazione: Probabilmente lavi così a lungo ed energicamente nella speranza di veder uscire acqua incolore dalla tank. Quello che ti posso garantire è che nessuna sviluppatrice, anche la più professionale, fa un lavaggio delle pellicole così a fondo. Infatti non sono mai stato soddisfatto della pulizia delle pellicole uscite dai minilab. Residui chimici, macchie, strisce varie. Con il BN ottengo risciacqui finali perfettamente trasparenti, ci riuscirò anche col C-41. ![]() Fer
Inviato: 2/4/2012 10:17
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Tessera C.F.A.O. n°14 ![]() Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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22/6/2009 11:34 Messaggi:
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Mi pare di ricordare che sui data-sheet Kodak si sconsigliasse il prelavaggio nel piccolo formato.
Inviato: 2/4/2012 21:32
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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Moderatore
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8/2/2005 19:08 Messaggi:
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Alcune case il prelavaggio lo consigliano, altre no, ma non mi pare di aver mai letto un preciso divieto, ma vado a memoria, potrei sbagliarmi... Ormai è una pratica che uso da anni, perché ne vedo benefici, con buona pace dei detrattori di tale pratica: del resto, le mie fotografie devono piacere a me
![]() Andrea
Inviato: 2/4/2012 21:35
Modificato da Hologon su 2/4/2012 21:50:41
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sono moderno, non contemporaneo | ||
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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22/6/2009 11:34 Messaggi:
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Citazione:
Credo che sarebbe duretta giustificare un divieto di immergere una pellicola in... acqua. ![]() ![]()
Inviato: 2/4/2012 21:43
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Re: Sviluppo in proprio dei negativi colore. Trattamento C-41 |
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Moderatore
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8/2/2005 19:08 Messaggi:
5349
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Fosse solo per eliminare completamente l'antialo, sarebbe utile. Non sono un chimico, ma non mi pare che una sostanza (lo sviluppo) sia la stessa cosa se insieme a essa c'è dell'altro o no...
Andrea
Inviato: 2/4/2012 21:52
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