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Franco Fontana
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Da Lazio
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Su Sky/Leonardo trasmettono un programma, chiamato Click, nel quale presentano ad ogni puntata un fotografo famoso, che si racconta e spiega i proprio lavoro. In questo momento c'è Mimmo Jodice, ma ieri ho visto FF. Ad un certo punto dichiara di essere passato al digitale, ma dato che non ha alcuna dimestichezza con computer et simili, si è fatto consigliare per l'acquisto della fotocamera (una Canon). Si è anche fatto spiegare le funzioni principali dal venditore, tanto per poter scattare come faceva prima e di non aver letto il manuale di istruzioni perchè, dice, ci vuole un ingegnere per capirlo. E' evidente, quindi, che l'immagine finale è elaborata da altri , e mi viene pure il dubbio che lui non sia neppure presente quando lo fanno. Mah!

Inviato: 28/9/2007 0:59
Mauro-Tessera C.F.A.O. n°12
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E Dio creò il gatto in modo che l'uomo potesse accarezzare la tigre....
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Re: Franco Fontana
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elementare, Watson !

Inviato: 28/9/2007 1:08
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Re: Franco Fontana

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Cavolo...non ho Sky e non posso vederlo! Porca miseria...devo trovare qualcuno che me le registra....


Citazione:
E' evidente, quindi, che l'immagine finale è elaborata da altri , e mi viene pure il dubbio che lui non sia neppure presente quando lo fanno. Mah!


Beh, se faceva così anche quando usava l'analogico alla fine la differenza non è così elevata...anche in camera oscura, specie per il colore, se non si seguiva passo passo ogni fase si potevano ottenere risultati ambigui.



Inviato: 28/9/2007 1:14
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Re: Franco Fontana

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Ho rispetto per Fontana non foss'altro per l'esperienza di stage che ho avuto con lui, molti anni fa, quando era in auge con i suoi paesaggi toscani, ma a onor del vero, avete presente le sue fotografie negli ultimi vent'anni ? ampiamente sopravalutato...ma tanto!
bs
marco

Inviato: 28/9/2007 9:11
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
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Re: Franco Fontana
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Citazione:

samuel ha scritto:
Ho rispetto per Fontana non foss'altro per l'esperienza di stage che ho avuto con lui, molti anni fa, quando era in auge con i suoi paesaggi toscani, ma a onor del vero, avete presente le sue fotografie negli ultimi vent'anni ? ampiamente sopravalutato...ma tanto!
bs
marco



STRAQUOTO!!!!!!! , oh io sarà anche uno "strano", in fotografia, letteratura, poesia, musica, pittura, cinema, cerco sempre e solo chi mi possa "cambiare la vita" però, per tornare a Fontana, e basta con stè "striature" sovrapposte di colore all'acido lisergico






Inviato: 28/9/2007 9:28
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Re: Franco Fontana
Utente non più registrato
Anche con il tradizionale in fondo è la stessa cosa. Persino Ghirri si faceva stampare le prove (da Arrigo Ghi) dopo averle visionate diceva se voleva qualche modifica e poi si faceva stampare la foto finale. In sostanza non è cambiato nulla. E

Inviato: 28/9/2007 9:31
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Re: Franco Fontana

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Concordo su quanto dici ermes, diversi fotografi hanno sempre avuto il loro stampatore...la questione é legata semmai a quanto controllano il processo complessivo.
Se uno stampatore é più bravo di me vado da lui a stampare e mi concentro su altri aspetti del lavoro fotografico, ma con lui progetto e controllo i risultati. Non ci vedo nulla di male, forse perchè per anni ho fatto anche video dove la divisione del lavoro é vista in modo più naturale. Altri fotografi invece vogliono e riescono a far tutto.
bs
marco

Inviato: 28/9/2007 9:43
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Re: Franco Fontana
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Difatti non vi è nulla di male. Era solo una costatazione generale. E

Inviato: 28/9/2007 10:27
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Re: Franco Fontana

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Per me, scattare una foto e poi darla da stampare ad un altro è come corteggiare a lungo una bella donna e poi, avuto il sospirato assenso, pagare qualcuno perchè se la porti a spasso. In altre parole io considero il lavoro di camera oscura, o chiara, almeno altrettanto importante ed avvincente quanto quello della ripresa. So che quasi tutti i fotografi "da soldi" preferiscono non accuparsi di queste banalità , che considerano un proiezione applicativa del loro atto creativo. Del resto ci sono sempre stati e ci sono tuttora anche pittori e scultori si avvalgono della collaborazione di altri, sino al magico Cattelan che fa progetti e poi ne affida la realizzazionne a tecnici. Anche per questo ammiro moltissimo Mario Giacomelli, che faceva tutto lui. In un prestigioso labratorio della mia città  - Verona - ho visto entrare delle foto floscie ed uscire delle opere di impatto grafico fortissimo (ma questi hanno la capacità  di trasformare i punti di debolezza in punti di forza). Insomma, io penso che il fotografo che vuole essere autore e che non si affida ad uno standard di risultato deve seguire direttamente e nei dettaglli il processo di stampa, sia o meno in grado di condurlo personalmente. Il caso del rapporto simbiotico Ghirri - Ghi (che bello, sembra un nome da fumetto!) è emblematico di una situazione e di un momento in cui la lavorazione del colore negativo/positivo era fuori della pratica possibilità  tecnica di un singolo e doveva essere supportata da strutture e competenze operative specialistiche (anch'io ho stampato a colori, ma ne prendevo una su cinque; tanto che ho lasciato lì sino a quando non è arrivata la stampa digitale). Umberto

Inviato: 28/9/2007 10:50
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Re: Franco Fontana
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Molti fotografi affidano i loro scatti ad altri per la stampa, lo sappiamo. Per me questo è un grande limite negativo, come se un pittore si facesse dipingere i quadri da altri sotto sua indicazione. Un fotografo deve sapere stampare. Se poi decide di non farlo è una scelta, ma deve sapere con precisione cosa succede in camera oscura. Un fotografo che vende un suo scatto stampato da altri (per sua incapacità ) non vende una sua opera, ma una opera condivisa con lo stampatore, che magari ha pure il merito di aver salvato un negativo venuto male.


Per tornare a bomba volevo mettere in evidenza come da quella intervista trasparisse la sua assoluta indifferenza per ciò che seguiva lo scatto, cosa che io trovo sbagliata. Magari è stata solo una impressione..

Inviato: 28/9/2007 11:46
Mauro-Tessera C.F.A.O. n°12
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Re: Franco Fontana
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Sarà controcorrente ma osservo un fatto:
quelli che personalmente considero i migliori fotografi, non stampano. E i migliori stampatori, perlopiù non sono fotografi. Penso ai big della moda, del commerciale, del ritratto e anche del reportage, per quanto quest'ultimo proprio non mi piaccia.
Forse il discorso cambia per i paesaggisti, a volte, ma dipende dall'approccio alla fotografia e credo che una buona sinergia con la fase di sviluppo-stampa affidata ad una persona di fiducia potrebbe migliorare e non peggiorare i risultati.
Per esperienza personale, posso dire che un professionista della stampa è in grado di fare cose che "voi umani non potete neanche immaginare", tanto da trasformare una foto decente in qualcosa di unico.
Tutto il mio rispetto e la mia ammirazione per la capacità  di certi professionisti, che lavorano nell'ombra pur essendo artefici del risultato finale, spesso più di chi scatta
Quanto a Fontana, le cose sono due: o non ci capisco un'acca (e non lo escludo) oppure non vale granchè. Banalità  a parte, mi sembra inutile continuare a riproporre le stesse immagini all'infinito.

Inviato: 28/9/2007 12:01
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Re: Franco Fontana
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Giudizi su Franco Fontana proprio non posso darne anche se il gusto personale a volte me lo fa ritenere un pò ripetitivo. Certo esistono moltissimi grandi fotografi che si affidano a altrettanto grandissimi stampatori che nella loro arte sono dei maestri, però non vuol dire che il fotografo non sappia metter mano alla camera oscura, spero sia solo una questione di capacità . Mi spiego: se io fossi un grande fotografo ma avessi un'esperienza modesta in camera oscura preferirei lavorare con chi sia capace in quell'attività  ed indicargli passo passo come vedo la foto.

Personalmente mi piace dedicarmi a tutte le attività  dalla ripresa al lavoro finale, magari col rischio di non riuscire ad ottenere il risultato che ho in mente ma con la consapevolezza di "aver fatto la fotografia".


Inviato: 28/9/2007 12:31
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Re: Franco Fontana
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Anch'io sviluppo e stampo, più per hobby che per mestiere, e mi piace farlo: però sono molto lontano dall'eccellenza. Secondo me stampare tutto il giorno, lavorare sui negativi di molte persone diverse, dover ottenere certi risultati piuttosto che altri, capire le esigenze dell'autore, gioca un ruolo determinante nell'imparare quest'arte sottile. Poi, la soddisfazione personale è un'altra cosa, ma come dici tu stesso non ha molto a che fare con la qualità  della stampa

Inviato: 28/9/2007 13:21
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Re: Franco Fontana

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Personalmente intendevo dire che se delego la stampa ad uno stampatore é perchè ho anche in mente cosa voglio e cerco di controllare il processo. Si va da un professionista che é lui per primo a chiedere cosa si vuole, se no non é un professionista...
Detto questo, trovo il paragone con la pittura non adeguato. La fotografia é un processo creativo/tecnico composto da fasi distinte per quanto intimamente connesse, A.A. insegna, che richiedono competenze e conoscenze tecniche ed uso di tecnologie talvolta complesse, oggi con il digitale a maggior ragione.
Vedo la fotografia più vicina al cinema, dove il regista utilizza diversi professionisti e collabora con loro mantenendo alto il controllo dei contenuti, delle forme, delle tecniche (perlomeno sa cosa succede) e della creatività . Cioè del processo complessivo.
Nel digitale, a livello professionale, si assiste ad una specializzazione nella fase della camera chiara, in molti casi il fotografo si avvale di collaboratori, assistenti ed anche di specialisti (si pensi al trucco...). Insomma il fotografo che segue tutto é un fotografo forse di alcuni generi fotografici e non di tutti e più la tecnologia é presente nel processo e più deve delegare qualcosa. Anche perchè l'attività  professionale richiede ancora una valanga di altre cose da fare...
bs
marco

Inviato: 28/9/2007 13:42
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Re: Franco Fontana
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Quoto l'intervento di Marco/samuel.
Inoltre si deve anche considerare la tipologia di fotografo. Molto pi༠semplice che un fotografo per hobby si dedichi a tutto il processo dallo scatto alla stampa. Sia per una questione di soddisfazione personale (è un hobby quindi mi piace dedicarmici in toto) sia per una questione di costi (i professionisti della stampa costano).
Invece un fotografo professionista ha di solito committenti che pressano, una certa mole di lavoro sul campo e il seguire anche altri aspetti del lavoro potrebbe rivelarsi controproducente soprattutto in termini di tempo (che per un professionista equivale a denaro), non solo il tempo materiale per stampare, ma soprattutto il tempo per aggiornarsi, sperimentare, impaarare e restare al passo con le tecnologie e novità  (in particolare nell'ambito digitale). Allora se trova qualcuno che svolge per lui il lavoro e di cui si fida ed è capace di farlo meglio di quanto possa fare lui a meno di grandi sacrifici in termini di tempo.........allora è ok. Questo aspetto della delega di alcuni lavori ad altri del resto è comune in fotografia e ci meraviglia solo se pensiamo alla stampa, ma a ben guardare (come ha fatto notare anche samuel) i set per fotografia in studio, il trucco delle modelle, la preparazione delle luci, i contatti con assistenti e quant'altro non li tiene certo il fotografo da solo.

Marco

Inviato: 28/9/2007 14:08
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"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

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Re: Franco Fontana

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Aggiungerei che é altrettanto chiaro che ci sono fotografi, sia tra i professionisti che i non professionisti, che considerano fondamentale occuparsi di tutte le fasi, come qualcuno ha detto e come anche in questo sito si puà leggere e vedere. E spesso la qualità  complessiva é altissima, basti pensare a persone come Stefano, ma con ciò si voleva dire che chi non lo fa non é che che abdica alla fotografia, direi che semplicemente ha un approccio diverso, per diverse ragioni. Sono entrambe fotografia. Dicendo questo mi va di sottolineare un fatto. Se la fotografia la si vuol far dipendere dal tipo di processo, va bene, ma questo processo puà essere eseguito da attori diversi, uno, il fotografo, ne mantiene il controllo. Ma far dipendere l'autenticità  della fotografia dal fatto che é eseguita per tutte le sue fasi dalla stessa persona, potrebbe portarci su una strada complicata.
In altri campi, come la letteratura, ci sono figure professionali che mettono mano al testo letterario, oltre allo scrittore, certo con differenti pesi in base a chi é lo scrittore. Nella musica la figura dell'arrangiatore é fondamentale per tantissimi musicisti, e non arriva nemmeno alla notorietà , ma determina pesantemente il risultato finale. La fotografia, secondo la lezione di A.A. - se l'ho capita bene - é un processo che richiede un controllo di tutte le fasi e forse se fatto dal fotografo stesso é meglio, ma in fondo é uno dei modi di procedere e non puà diventare l'unico.
bs
marco


Inviato: 28/9/2007 16:22
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Re: Franco Fontana
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Non voglio riaprire la questione sull'artigianalità  e il suo peso in fotografia, ma a ben guardare la convinzione che chi esegue lo scatto debba occuparsi di tutto deriva anche dall'idea che la componente strettamente manuale/artigianale abbia un'importanza basilare sul risultato, o meglio che essendo la componente artigianale affine a quella artistica/creativa essa debba essere di competenza del fotografo che altrimenti avrebbe fatto un lavoro a metà . Questo a mio giudizio è un equivoco (e lo dico sapendo bene che molti nel forum non la pensano in questo modo) perchè artigianalità  e arte/creatività  non hanno nulla da spartire.

Marco

Inviato: 28/9/2007 16:53
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Re: Franco Fontana
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Aspettavo che qualcuno tirasse in ballo Adams
Le opinioni di Adams sul processo fotografico, sulla sua unità , sono strettamente legate al suo modo di fare fotografia e alla sua personale ricerca sulla previsualizzazione e via dicendo. Il fatto che vada bene per lui, non significa che sia un assoluto. Soprattutto se, come è stato fatto notare, funziona in un genere fotografico, non in altri.
Secondo me il fatto di delegare ad altri professionisti certe fasi non sminuisce il mio-nostro lavoro, casomai lo migliora proprio perchè ognuno fa il PROPRIO mestiere. Se è bravo, lo farà  sicuramente meglio di me...
Non ne farei una questione di tempi o soldi, quanto di risultati!

Inviato: 28/9/2007 17:17
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Re: Franco Fontana

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Semplicemente aggiungo un altro punto di vista che é quello del processo e della tecnologia che entra in gioco.
Più queste cose si complicano e si rendono complesse più é difficile controllarle assumendo a se tutto l'onere. La variabile temporale poi gioca un ruolo importante. Un conto é un professionista che deve produrre un certo quantitativo di lavoro, e che manda avanti in parallelo più lavori, altro é l'artista che, forse, puà dedicarsi al proprio lavoro con maggior impegno di tempo, ma soprattutto con linearità .
Semmai, Marco, é da questo punto di vista che si possono assimilare arte e artigianato, nell'attenzione e nella cura di ogni passaggio, nell'investimento della variabile tempo dedicato alle diverse fasi, benchè la modernità  abbia superato anche questo aspetto nell'arte, come dici.
Pratico poco il digitale, ma volendo praticarlo nel futuro, mi sconcerta anche un po l'idea che ad esempio le conoscenze di un Fer debbano diventare anche un mio patrimonio, non so se ho il tempo per farlo ma soprattutto se ho la testa per farlo e se non ho la testa, cioè non ho sul piano cognitivo quelle capacità  di "ragionamento" relativo a quelle logiche, cos'è non sono un fotografo ? se mi affidassi ad un giovane esperto per scansionare o per fare camera chiara al top perdo la mia identità  di fotografo ? Mi piacerebbe avere qualche risposta, ma non tornando al chimico (ho praticato camera oscura per un bel po, ma il mio socio era innegabilmente più bravo di me...recuperavo nello scatto!!). Personalmente non mi basta stare dietro al processo se non ne sono in grado, perchè vorrei il massimo dalle mie foto e dunque non posso che affidarmi ad altri.
bs
marco

aph, visto che l'ho tirato fuori io A.A. non capisco cosa vuoi dire, con il faccino...

Inviato: 28/9/2007 17:30
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Re: Franco Fontana
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Citazione:

Galeno ha scritto:
[...] Si è anche fatto spiegare le funzioni principali dal venditore, tanto per poter scattare come faceva prima e di non aver letto il manuale di istruzioni perchè, dice, ci vuole un ingegnere per capirlo. E' evidente, quindi, che l'immagine finale è elaborata da altri , e mi viene pure il dubbio che lui non sia neppure presente quando lo fanno. Mah!


A certi livelli secondo me la cosa è in parte inevitabile. Un conto è fare della fotografia un hobby e quindi arrivare a controllare ogni singolo step del processo dalla ripresa alla stampa. Altro paio di maniche è farne un business: ti chiamano a destra e a sinistra ora per workshop ora per mostre ora per interviste... come fai a controllare tutto il processo? Ti devi per forza affidare a qualche studio o a qualche affidato collaboratore. Inoltre penso che la parte più creativa e significativa di molti autori sia proprio quella fase in cui da sconosciuti diventano artisti apprezzati, mentre quando sono artisti affermati i condizionamenti esterni costituiscono il driver principale della produzione artistica.

Inviato: 28/9/2007 17:39
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