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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
Utente non più registrato
Vedo che vi siete scatenati fanciulli, bene ora io e Freddy (lo scimpanze´ preso a stampare le sue opere) vorremmo dire la nostra......

Si parla di fotografia di paesaggio, che per me ha il valore di qualsiasi tipo di fotografia, ed io ho parlato di Venezia che butta caso e´ la citta´ piu´ fotografata al mondo......fermo restando che sono d´accordo sul problema intelligentemente manifestato da Gerry che alla fine nulla e´ piu´ lontano del vicino....

vorrei rispondere a Roberto (desert) che ho trovato "stimolante"...dici che per te (anche per MXA ed altri) e´ condizione necessaria la vicinanza e per me non lo e´ assolutamente e ti spiego anche il perche´ con un esempio banale....io ho studiato a Venezia ed abitavo al Lido, mi piace camminare e per questo prendendo la motonave sbarcavo sempre in P.zza S.Marco....ho visto la piazza per anni in tutte le condizioni meteo e non mi sembravano mai le condizioni giuste,la stessa piazza la puoi vedere con il sole, con la nebbia, con la pioggia, con l´acqua alta, con il cielo coperto, con la neve e con le maschere a carnevale per non parlare dei fuochi del Redentore....e tutto questo in tutte le stagioni ed in ogni orario....hai in pratica una infinita´ di piazze strafotografate e quindi anche straviste....un giorno venne a trovarmi un amico siciliano che per la prima volta veniva a Venezia, un architetto ed un ottimo fotoamatore con il manico, vista la piazza estrasse la sua Zenith fece il periplo della piazza si fermo´ si appolaio´ sulle pedane per l´acqua alta e scatto´...fotografia splendida, quello che in anni non ero mai riuscito a vedere....

Poi dici che per la foto mattunita chi vive a Venezia e´ avvantaggiato...perche´? anzi il contrario io posso alzarmi la mattina presto una volta per studiare la scena e poi nella speranza di "beccare" le giuste condizioni....ma se io vado in vacanza 2/3 giorni a Venezia mi alzo presto dalla pensione e decido che per me quelle sono le migliori condizioni luce/tempo...devo solo fare una grande foto...(e qui e´ il problema)...certo se uno va´ a Venezia con il circolo del dopolavoro in mezza giornata e di corsa...ma e´ un altra storia....

A tal riguardo finisco chiamando bonariamente in causa il veneziano di turno..Stefano....ora noi sappiamo che tecnicamente il boy ha manico, che usa macchine top....eppure nel suo sito ci sono bellissime immagini di tutto tranne che di Venezia...se fosse vero che per fare delle grandi fotografie e´ necessario vivere vicino al luogo Stefano dovrebbe avere delle immagini da esposizione museale relative a Venezia.....ed invece ci sono le tre cime di lavaredo, il maine e l´arizona....bellissime foto ma che come si evince non c´entrano nulla con Venezia....

.....Fred e´ vero ci hai sgamato me e Freddy....ma Monaco non ci merita ed allora....mi sa ....mi sa....che forse sara´ Venezia....




Roberto

Inviato: 2/6/2006 21:07
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao,
infatti quello che ha detto Roberto e' in pratica quanto sostengo io. E' vero che abitando nei pressi del luogo da fotografare posso sfruttare una giornata particolare per la foto ad effetto, ma quella foto viene a me e ad altri cento che quel giorno sono li' a fotografare. Quello che Roberto chiama il manico, non ha bisogno della giornata particolare.
E' ovvio, come dicevo, se c'e' la nebbia o comunque manca la visibilita' il discorso non si pone. Qualcuno, Stefano, mi sembra, no, Marco, faceva l'esempio del Cervino. E' vero, il Cervino o il M. Rosa all'alba e al tramonto sono belli, si isolano dalle montagne vicine, ma siamo sicuri che sia soltanto la luce a fare la foto "bella"? Secondo me e' l'atmosfera, l'interpretazione dell'ambiente. Voi I monti li vedete sempre belli illuminati dal sole o anche incappucciati, grigi, coperti di neve? La montagna ha vari vestiti, uno per ogni stagione e per ogni giornata. Chi ama la montagna l'ama in ogni situazione, ci si immedesima, ne coglie gli umori, gli odori....e se uno riesce a tradurli in fotografia fotografa e trasmette queste sensazioni, che sono molto piu' forti e vere della vetta illuminata dal sole. Solo che e' piu' difficile "vederle" queste situazioni, ed e' ancor piu' difficile fotografarle. Quindi non e' detto che per fare una bella foto ( ho preso ad esempio la montagna, ma e' valido sempre e in ogni luogo ) sia necessario abitare in zona.
Chi abita in zona ha un innegabile vantaggio: conosce i luoghi, gli scorci migliori, l'ora e la stagione piu' adatta, ma non e' detto che per rappresentare al meglio una scena occorra riprenderla tutta, a volte basta anche un particolare. Basta vederlo.
Ciao,
Renzo

Inviato: 2/6/2006 21:28
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria

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14/9/2004 23:43
Da acqua aria terra
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ciao a tutti

difficile dare ragione a qualcuno e torto a qualche altro.

"manico" + "conoscenza dei luoghi" questa è la miscela perfetta, azz...ho scoperto l'acqua calda.

Conoscere un luogo non significa solamente prevedere le condizioni di luce, ma capire quando mostra la sua essenza, il suo spirito, quando è possibile giungere un attimo prima che il suo impermanente istante buono accada.

Io torno e ritorno, passo e ripasso, guardo e riguardo, parlo e riparlo...con il luogo... potrei descrivere ciò che esso "prova" in ogni momento, difficilmente sbaglio l'attimo...azz sbaglio la fotografia però e questo è il manico...azz eppure l'erba l'ho finita

a presto,ric
www.grandespirito.it

Inviato: 2/6/2006 21:59
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao Ric,
tanto per portare un esempio pratico....
C'e' da fare una fotografia erotica. Roberto ha una modella che conosce come le sue tasche: a forza di fotografarla conosce ogni piu' recondita pieghina della pelle, ogni brufolo, ogni lato migliore. Fa le sue foto, poi arrivo io, gran conoscitore di donne, il "manico". Do' un'occhiata veloce alla ragazza, faccio una sola foto, le fotografo gli occhi ed ho la foto piu' erotica....Capito?
Renzo

Inviato: 2/6/2006 23:17
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
Utente non più registrato
Renzo
era meglio l´esempio di Venezia....poi qualcuno si lamenta ai piani alti perche´ sono un porcello!!!
Modelle? conosco come le mie tasche? conosco ogni recondita...? Naaaaaaaaa

Solo nature morte....per cui ora le uccido poi le fotografo!!...ecco spiegati i miei problemi con le stampe un pochino bluastre....


Poi Renzo hai troppe donne in casa per metterti a fare fotografie erotiche con il manico....poi ti mandano a dormire sul tiglio...vabbe´ che arriva l´estate ma un signore come te sul tiglio.......



Roberto

Inviato: 2/6/2006 23:47
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Roberto,
certo il caso che riporti è plausibile, uno straniero che "vede" cose che un locale non vedeva. Più che plausibile.

Comunque si parlava della generalità  dei casi, e nella fattispecie fotografia di paesaggio in cui, inutile negarlo, la luce gioca un ruolo fondamentale, che sia l'alba dell'unico giorno super-terso dell'anno, oppure i 5 minuti magici post temporale. questi fattori per la fotografia di paesaggio sono molto importanti e la fruibilità  dei luoghi in questo senso è fondamentale.

Forse il fatto che ognuno di noi difenda in modo così viscerale il proprio punto di vista è che la fotografia è un'attività  per la quale non solo la luce ma tanti altri fattori sono importanti; e lo stile di ognuno di noi, pur appartenenete alla categoria "paesaggio" utilizza questi fattori e li amalgama in modo diverso. Si puà fare fotografia di paesaggio sfruttando solo la qualità  dell a luce oppure lavorando sulle forme , sui pattern, sulla veicolazione di emozioni e così via .
Quindi certo, il manico puà fare la foto del secolo anche laddove gli indigeni non hanno cavato un ragno da un buco ; però è innegabile che chi abita in zona ha una marcia in più, un vantaggio notevole nell'esecuzione della fotografia (il tempo atmosferico, e la qualità  della luce non neghiamolo, sono importantissime).
Pensiamo, tanto per cambiare , ai grandi fotografi di paesaggio del sudovest USA, AA se non sbaglio era californiano, Fatali abita a Springdale , Tom Till a Moab ecc.ecc potrei fare mille altri esempi...


Inviato: 2/6/2006 23:53
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria

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Da Toscana
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Citazione:

ilbavarese ha scritto:



Poi Renzo hai troppe donne in casa per metterti a fare fotografie erotiche con il manico...



Roberto


..E' per questo che mi sono ridotto a fotografare gli occhi...
Renzo

Inviato: 2/6/2006 23:54
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
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Roberto
visto che Marco proponeva il tutto come provocazione e´ ovvio un leggero fraseggio sopra le righe e quindi una risposta volutamente provocatoria....innegabile che la luce gioca un ruolo determinate in qualsiasi fotografia (no luce no foto) ma trovo corretto dire che il residente ha una marcia in piu´, trovo invece esagerata la condizione necessaria..

A titolo di esempio la foto che hai fatto tu con il lampo...si chiama occhioeculo....puoi abitare quanto vuoi nel deserto ma ho se li per caso e cogli o la puoi programmare quanto vuoi....

Provocatoriamente di AA si sono viste anche delle fotografie di ritratti (ciofeche) e di architettura (mezze ciofeche) sarei curioso di portare Fatali a Venezia in una di quelle giornate belle plumbee in cui i piccioni girano con le mutande di lana e vedere che ci tira fuori....a parte il thermos con il caffe´


Roberto

Inviato: 3/6/2006 0:14
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
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Sono convinto che tutto dipenda da come si fotografa e da cosa si vuol fotografare: da questo discendono variabili troppo differenti e del tutto personali.
Per la fotografia che faccio io e per come intendo la fotografia stessa non è troppo importante il luogo e la luce, ma è importante trovare condizioni che stimolano in maniera opportuna la mia mente che a quel punto decide se è opportuno scattare a meno. Queste condizioni le posso trovare sotto casa o al di là  dell'atlantico, forse è però più probabile che le trovo nei luoghi dove soggiorno più a lungo, o nei quali ho maggior possibilità  di dedicare tempo a scattare.
Non credo che si possano determinare scenari generali rispetto a questo problema: penso che ognuno debba trovare la sua distanza/vicinanza dal/al soggetto.


Andrea

Inviato: 3/6/2006 2:00
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
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pamar5 ha scritto:
Se io voglio rendere la magnificenza del Cervino quando illuminato dalla luce radente e calda del tramonto, bè.....c'è poco da fare; se in quel momento piove grazie alle competenze tecniche potrà portarmi a casa un'immagine valida e piacevole, ma non quella che avevo in mente. Altri generi sono meno schiavi del meteo. Se fotografo still life non me ne puà fregare di meno se fuori nevica. Allo stesso modo, con pur sottili differenze, altri "soggetti" fotografici risentono meno del tempo. Se prediligo l'archeologia industriale incentrata su dettagli delle fabbriche in decadenza chiaramente me la posso cavare con "accorgimenti" tecnici per ripristinare condizioni di illuminazione soddisfacenti. Questo è possibile perchè l'elemento da immortalare lo consente. Con il cervino o con una veduta paesaggistica no. Non si tratta di stilare classifiche ma di essere obbiettivi.

Marco(pamar5)


Come faccio a farvi entrare nella vostra "crapa" (nel nostro dialletto significa testa) che la fotografia di paesaggio non è solo fotografare il tutto ma anche i particolari.

Ma se nella mia testa, in riferimento alla fotografia archeologica industriale, voglio fotografare un edificio storico con una bella luce radente, calda, con tenui dominanti rosate come solo l'alba puo dare e invece è brutto tempo che faccio?
Se nella mia testa ho inmente l'edifico con un bel cielo azzurro e nuvolette bianche non faccio piu foto finche non ci saranno le condizioni giuste e me ne torno a casa?
Se mi picerebbe una bella nebbia che impasta tutto rendendo i colori acquarello e invece è sereno con le nuvolette che faccio?

Ma se tu puoi dedicarti ai dettagli dell'edificio, perche non posso farlo io nella fotografia di paesaggio?

Le foto di "The Wave" e i particolari della stessa, fatte nell'ultimo viaggio da Marco Renzo ecc allora non sono fotografie di paesaggio perche sono solo un particolare del deserto e non l'insieme, il totale.

Volete capirla che la fotografia di paesaggio non è la rappresentazione solo del monte Rosa ma di tutto il suo ambiente per passare da valli, fiumi, torrenti, rocce, fiori.........
La luce peggiore che posso immaginare è il cileo sereno nelle ore centrali della giornata ma anche in questi casi, se ispirato, posso assicurarvi che possono cqe essere scattate delle bellissime, non belle ma bellissime, foto di paesaggio.

Mentre scrivevo mi è venuto in mente di farvi un esempio.....cielo sereno ore centrali questa secondo il vostro giudizio non è una fotografica di paesaggio?

Molte di queste foto di fiori sono fatte con cielo nuvoloso......una luce che amo per questo tipo di soggetti, se non ce vento.

Cià ceh volevo farvi capire è che giudicate in maniera riduttiva il campo della fotografia di paesaggio............se dopo questo non sono riuscito a farvelo capire ci rinuncio



Gerry

Inviato: 3/6/2006 8:43
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
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Citazione:

Hologon ha scritto:
Sono convinto che tutto dipenda da come si fotografa e da cosa si vuol fotografare: da questo discendono variabili troppo differenti e del tutto personali.
Per la fotografia che faccio io e per come intendo la fotografia stessa non è troppo importante il luogo e la luce, ma è importante trovare condizioni che stimolano in maniera opportuna la mia mente che a quel punto decide se è opportuno scattare a meno. Queste condizioni le posso trovare sotto casa o al di là  dell'atlantico.


Andrea


Stavo per scrivere la stessa cosa

Un altra cosa che personamente mi ha bloccato per lungo tempo è che se avevo un idea in testa andavo diritto al bersaglio senza soffermarmi su altre soggetti che trovavo per strada estremamente promettenti.......
(il motivo del comportamento ha un perche ma è lungo da spiegare)

Esempio: decido di andare a fotografare uno stagno e le sue ninfee fiorite, prendo la macchina e parto...........lungo la strada mi imbatto in un prato fiorito particolarmente bello e la luce è quella giusta, che faccio? ma è pure vicino alla strada e devo ingegnarmi per ritagliare un inquratura degna!!! che faccio? ma passano tante macchine e la gente guarda osserva e questo, da buon orso che sono, mi da fastidio!!! che faccio?

Se fossi in ferie negli USA o in Islanda o in un qualsiasi altro posto me ne fregherei e fermerei la macchina....allora che faccio? "Mi fermo e faccio cio che mi sta ispirando, fotografo quel prato fiorito e cambio programma"

Questo solo per confermare che piu del luogo, piu della distanza, piu della luce...................ciò che importa è la nostra ispirazione e il nostro saper vedere senza essere condizonati dalle nostre abitudini il che non è affatto facile come puà sembrare.



Gerry

Inviato: 3/6/2006 9:06
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
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Gerry
hai fatto un casino della madonna nello spiegarti (ti capisco io a volte sono peggio) ma alla fine e´ abbastanza chiaro e poi alla fine diciamo le stese cose.
Quello che conta giustamente e´ il saper vedere e lo spirito di adattamento.
Una cosa pero´ notavo ed e´ strana tra i paesaggisti a campo largo (tu sei un paesaggista zoom)che a volte il pianificare troppo quel tipo di immagine con quella luce rischia troppo spesso (non sempre ovviamente)di produrre le solite imagini cartolina.....


Roberto

Inviato: 3/6/2006 10:06
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria

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25/8/2005 8:38
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Parlate tutti di luci, inquadratura, composizione, metereologia, tutto bello e vero, ma il mio piu' grosso problema e' un altro.

Io sono un "Homo Iterativus."

Cioe' all' eccellenza --- se mai ci arrivo --- non ci arrivo al primo tenativo, neanche al secondo, neanche al terzo. Ho bisogno di iterare, iterare, iterare, quindi sono Homo Iterativus.

Non e' vero che tutti sono cosi', anzi. Per parecchi anni ho scritto articoli tecnici. Bene, alcuni miei colleghi pensavano molto prima di scrivere e dopo due settimane avevano completato la prima stesura dell'articolo che era finita al 95%. Io scrivevo l'articolo in due giorni --- una ciofeca pazzesca --- e poi cominciavo a ritornarci su e ritornarci su e cosi' via. Dopo due settimane ero alla stesura diciotto e avevo fatto il 95% del lavoro. Quindi nessuno era "piu' bravo" o "piu' veloce", i metodi di lavoro erano semplicemente diversi.

Purtroppo io fotografo nello stesso modo. Invece di stare fermo per tre ore in un punto a studiarmi l'angolo e la luce giusta (cosa che certa gente fa), faccio qualche foto che mi ispira. Poi me la porto a casa, le studio, decido che cosa invece andava fatto, e poi torno, nuova iterazione, etc.

Capirete bene il mio problema adesso, non e' luce, composizione, etc. e' come sono fatto.

Pero' non sono solo, no?


Inviato: 3/6/2006 10:18
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
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Citazione:

ilbavarese ha scritto:
Gerry
hai fatto un casino della madonna nello spiegarti (ti capisco io a volte sono peggio) ma alla fine e´ abbastanza chiaro e poi alla fine diciamo le stese cose.
Quello che conta giustamente e´ il saper vedere e lo spirito di adattamento.
Una cosa pero´ notavo ed e´ strana tra i paesaggisti a campo largo (tu sei un paesaggista zoom)che a volte il pianificare troppo quel tipo di immagine con quella luce rischia troppo spesso (non sempre ovviamente)di produrre le solite imagini cartolina.....


Roberto



Giustissiomo Roberto e a mio avviso se uno vede solo il totale e non riesce ad immergersi anche nei particolari è un "paesaggista" limitato e si perde il meglio.

Forse pero alle volte è la stessa attrezztura che usi che un po ti limita o per meglio dire ti condiziona mentalmente..........per fare un esempio il stranominato "Fatali", di cui ho visto di persona la mostra alle porte dello Zaion non si dedica ai particolari minuti e se ben ricordo non ha fotografie di fiori fatte un po da vicino mentre ho visto un altra mostra, sembre di uno che usa il GF 8x10" che aveva una cospicua parte di immagini con primi piani che ritraevano fiori o altri particolari minuti.........non sto parlando di una margheritina ma di particolari ben piu consistenti come una raggruppamento di fiori.

Forse sbaglio ma il Grande formato a moltissmi fotografi tende a farli ragionare in grande, in largo.............o no?

Ciao

Gerry

Inviato: 3/6/2006 10:29
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria

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Mxa ha scritto:


Pero' non sono solo, no?




eh no non sei solo...

a presto,ric
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Inviato: 3/6/2006 10:29
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria

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Da Ruda (UD) - Trieste
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Citazione:

Mxa ha scritto:
Cioe' all' eccellenza --- se mai ci arrivo --- non ci arrivo al primo tenativo, neanche al secondo, neanche al terzo. Ho bisogno di iterare, iterare, iterare, quindi sono Homo Iterativus.


Pero' non sono solo, no?




Ciao Marco
Una volta ho sentito che
Leonardo da Vinci aveva grossi problemi a dipingere gli affreschi a differenza dei suoi colleghi (su tutti Michelangelo),in quanto la tecnica dell'affresco richiede decisioni rapide,poco compatibili con il carattere più riflessivo di Leonardo abituato a tornare e modificare più volte le proprie opere.

...non sei il solo!

Paolo

Inviato: 3/6/2006 11:17
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Citazione:

Pero' non sono solo, no?


No, non sei solo, in pratica hai descritto la mia vita professionale e non

Inviato: 3/6/2006 11:32
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
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13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Citazione:

marcia in piu´, trovo invece esagerata la condizione necessaria..
Roberto


No forse necessaria è una semplificazione eccessiva, sicuramante molto auspicabile (per alcuni fotografi è cmq necessaria) .

Rimane sempre l'incognita se per AA e Fatali la condizione era necessaria, e se trapiantati in (ad esempio) val padana sarebbero riusciti a confermarsi i grandi che sono....

Inviato: 3/6/2006 11:37
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
Utente non più registrato
Citazione:

Desert ha scritto:

Rimane sempre l'incognita se per AA e Fatali la condizione era necessaria, e se trapiantati in (ad esempio) val padana sarebbero riusciti a confermarsi i grandi che sono....


Lo dubito fortemente anche per il semplice fatto che in Italia, come abbiamo piu volte discusso, la fotografia - e sopratutto quella di paesaggio - non è cosiderata se non come un passatempo.


Un Fatali in Italia a mio avviso diventerebbe cqe famoso in ambito Italiano, perche prima di tutto sa proporsi e vendre il proprio lavoro, ma non sfonderebbe di sicuro per le fotografie paesaggistiche. Con la fotografia di paesaggio non si riesce a vivere decentemente e se un buon fotografo deve guadagnare il suo buon senso gli dice che deve occuparsi principalmente di altri campi.



Gerry



Inviato: 3/6/2006 12:09
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Re: Foto di paesaggio: dichiarazione provocatoria
Utente non più registrato
interessante Marco il concetto di Homo Iterativus....credo di appertenere anch´io al club....io poi da integralista applico lo stesso procedimento anche nel campo affettivo.....molte stesure e non sono ancora al risultato finale


Roberto

Inviato: 3/6/2006 12:12
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