Finalmente dopo mesi di attesa ho avuto accesso a tutta la mia roba e sono andato fuori a fare un po' di GF. Molto incuriosito dall'ultimo arrivato, il tele Nikkor 500mm/360mm, che finalmente potevo provare per la prima volta! Ora, durante la mia permanenza USA ho seguito religiosamente tutti i forum e letto queste storie orripilanti di quanto sia problematico usare i movimenti con i tele in quanto il punto nodale casca molto di fronte all'obiettivo con risultati difficili da dominare.

Be', ho il piacere di comunicarvi che sono tutte balle. Si nota una leggera amplificazione dell'effetto, ma niente di trascendentale. Ripeto: <i> NIENTE DI TRASCENDENTALE </i>.

Quindi, se siete titubanti sull'acquisto di un tele per GF a causa di queste storie terribili, vi assicuro a questo punto che chi le fa circolare non ha mai usato un tele in GF ma riporta solo voci altrui (uno degli sport preferiti su internet) oppure lo ha usato ma chiaramente necessita endovene di ansiolitici.

perdonate la domanda da superniubbo (mai usato un GF), ma con quelle focali mettere a fuoco è difficile?

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Ti dirà, la cosa mi fa immensamente piacere...


Andrea

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Non e' difficile. Primo, non facciamo caccia fotografica in GF o necessitiamo di tempi di reazione da Flash Gordon: ce la pigliamo con comodo. Secondo, usiamo un lentino chiamato loupe che appoggiamo sul vetro smerigliato e che ingrandisce l'immagine mettendoci nella posizione di valutare con una certa facilita' la messa a fuoco precisa.

Se poi la luce e' veramente poca (ma proprio poca!) e usi lenti con apertura limitata, tipo f/11 o peggio, allora ti guardi attorno, ti assicuri che non ci sia nessuno, tiri fuori dal sacco la fida Canon o Nikon DSLR e scatti furtivamente

Ciao,
E' proprio cosi'..
Ieri sera, verso le 18 andai per fotografare uno dei miei paesini, e considerando l'ora non troppo felice portai la Silvestri invece della Shen. Dovevo immortalare la porta forticata del paese, uno spettacolo, ma quando ho messo l'occhio alla loupe del soffietto non sono riuscito a vedere quasi niente perche' il sole batteva all'esterno ma non arrivava dentro la porta. Probabilmente con il panno in testa sarebbe stato meglio, ma l'immagine era veramente molto buia, e ho rimpianto la reflex. Ci sono delle condizioni di luce che e' veramente impossibile fotografare con una macchina a corpi mobili, perche' i vetri smerigliati non hanno la luminosita' e la sottilissima grana di quelli delle reflex, e a 5,6 o 8 di diaframma l'immagine che ci si proietta e decisamente scura.
Si intravede qualcosa nelle zone piu' illuminate, ma nelle altre e' veramente molto dura.
Ciao,
Renzo

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Poi, una volta fatto lo scatto con la DSLR, a casa lo stampi e fotografi la stampa con il GF, cosi avrai comunque la tua dia da mostrare orgoglioso e nessuno saprठmai che hai dovuto rinunciare a scattare con il GF .

Marco(pamar5)

... e io che pensavo di essere il solo a farlo...

pamar5 ha scritto:
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Io sono uno di quelli che nutrono alcune riserve sull'uso dei movimenti con i teleobiettivi (capiamoci: non sull'uso dei tele, ma sull'uso dei movimenti con i tele). Non per sentito dire, ma per averli usati.
Il primo problema è costituito dal punto nodale che non coincide con il piano del diaframma, e che puà rendere meno rapida e meno agevole la rifocheggiatura dopo avere eseguito il basculaggio del corpo anteriore. Niente di trascendentale, come giustamente dice Marco, ma da tenere in considerazione, soprattutto quando si rendano necessari movimenti micrometrici e una messa a fuoco di precisione. Poi si fa, naturalmente, ma in modo un po' meno rapido, soprattutto per chi è abituato a lavorare con i movimenti e ormai ci mette due secondi a pareggiare la nitidezza con gli obiettivi a schema simmetrico.
Il secondo problema è rappresentato dal cerchio di copertura, che generalmente nei teleobiettivi è inferiore a quello di una focale simmetrica corrispondente. Lo Schneider Tele-Arton 250mm ha un cerchio di copertura che copre appena il formato 4x5 e la Schneider dichiara esplicitamente che questo viene fatto perché i teleobiettivi sono progettati per riprese in asse (sempre per via dello spostamento del punto nodale di cui dicevamo prima), e pertanto non necessitano di un cerchio di copertura maggiore della diagonale del negativo.
E' ovvio che se io uso sul 4x5 il 500mm Nikkor, progettato per i formati superiori, il problema del cerchio di copertura mi sfiora appena.
Terzo problema, la resa. A parte il Tele-Arton, le cui curve MTF sono a dir poco commoventi, altri teleobiettivi (mi riferisco soprattutto a Fujinon e Congo, i più economici e in qualche misura paragonabili; non ho i test MTF dei Nikkor) sono caratterizzati da una qualità  globale mediamente inferiore a quella delle focali fisse corrispondenti.
E' ovvio che se voglio usare una lunga focale sulla Shenhao o sulla Wista DX sono costretto a ricorrere a uno schema tele, dato l'allungamento del soffietto, ma a questo punto io personalmente mi chiedo: ho davvero bisogno di una lunga focale? Se mi voglio divertire con un 500mm okay, è davvero bello vedere il soggetto lontano che riempie il vetro smerigliato, ma se il mio scopo è semplicemente quello di ottenere un'immagine ragionevolmente leggibile di un soggetto lontano, personalmente - a livello brutalmente operativo e lasciando da parte il piacere di maneggiare un così bel mostro - preferisco usare un 300mm a schema simmetrico sul formato 6x9 o 6x7. Con tutto vantaggio per la leggerezza.
Cià non toglie che quando ci rivedremo chiederà a Marco di farmi "fare un giro" con il suo "bel mostro".
Ciao.