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dimensione di stampa e risoluzione

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condivido con voi questo che a parer mio è un interessantissimo articolo, https://www.italiagrafica.com/una-riso ... h2gHRGm9TCIsXsuIlDCO5rxzI

Inviato: 20/3/2019 12:32
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Re: dimensione di stampa e risoluzione
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Grazie Nik

Inviato: 21/3/2019 20:51
Mauro-Tessera C.F.A.O. n°12
Leggere con attenzione il REGOLAMENTO

E Dio creò il gatto in modo che l'uomo potesse accarezzare la tigre....
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Re: dimensione di stampa e risoluzione

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per ritornare alle prove che avevamo fatto l'anno scorso...

Inviato: 22/3/2019 11:58
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Re: dimensione di stampa e risoluzione
Moderatore
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Da Lazio
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Fer non era d'accordo. Abbiamo stampato una intera foto con alberi e case in 50x60 ed effettivamente i particolari erano impastati e privi di dettaglio poiché venivano dal sensore M43 della Oly m5. Ancora non leggo per intero l'articolo e non so cosa dica, ma in effetti alcuni limiti ci sono

Inviato: 23/3/2019 14:38
Mauro-Tessera C.F.A.O. n°12
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E Dio creò il gatto in modo che l'uomo potesse accarezzare la tigre....
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Re: dimensione di stampa e risoluzione

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ricordadiamoci che più si ingrandisce più ci si deve allontanare per godersi l'intera immagine.. altrimenti e come fare un ingrandimentoal 100% in questo articolo parla anche di aumentare la risoluzioneper i formati più grandi proprio perche magari è più facile che sia guardata da una distanza inferiore a quella che serve per godersi l'intera immagine

Inviato: 23/3/2019 15:11
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Re: dimensione di stampa e risoluzione

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Le regole dell'articolo segnalato sono condivise dalla grande maggioranza di esperti con qualche voce fuori dal coro che esprime qualche (moderata) perplessita'.

Personalmente il tema per me e' diventato poco rilevante. Purtroppo piu' di una volta ho assistito a potenziali compratori che si sono avvicinati a 20 cm da una mia foto 80cm x 80xm e - vedendo l'area osservata (ovviamente!) senza contorni nettissimi - l'hanno giudicata "fatta con poca cura" oppure "una stampa di scarsa qualita'".

Quindi adesso io vado tranquillo e stampo alla massima risoluzione possibile che la filiera mi permette (oppure uno stitch digitale) tutto quello che appendero' ad un muro, fosse anche 100cm x 300cm. In casi rari e disperati mi permetto un ingrandimento in Photoshop, ma di 10-15% al massimo.

Incidentalmente, le stesse persone guardano una qualunque stampa degli anni trenta in un libro (quindi a 20cm di distanza) che avra' una risoluzione di tre linee per millimetro e discutono solo dell'aspetto artistico.

O tempora o mores ..........



Inviato: 25/3/2019 15:23
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Re: dimensione di stampa e risoluzione

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mxa, parole sante.. anche io stampo al massimo che la tecnologia mi permette.. era solo per ribadire che il 100% é alla fine, roba da tecnici cronici che non guardano l'opera..

Inviato: 25/3/2019 19:45
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Re: dimensione di stampa e risoluzione

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Buongiorno,

Sebbene gli argomenti di Mxa e Nikophoto li trovi assennati, dissento.

Forse sarò prosaico, ma personalmente sono dell'idea che spesso il bello di una stampa grande sia proprio la possibilità di avvicinarsi e osservare qualche dettaglio, di osservarla da lontano e poi calarsi su qualche cosa che incuriosisce.

Di base è la possibilità di esplorare l'immagine che una stampa piccola non lascia.

Quindi per me una immagine grande dovrebbe poter sopportare sguardi più accurati.

Poi sicuramente non è sempre così...


Alberto

Inviato: 26/3/2019 12:14
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Re: dimensione di stampa e risoluzione
Amministratore
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11/10/2005 16:37
Da Roma e Abruzzo
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Ciao Super Nico,
certamente il discorso è ragionevole (oltre che abbastanza ovvio) nel caso in cui si voglia/debba/preferisca osservare la stampa nella sua interezza da appropriata distanza, tuttavia mi vengono in mente almeno due ragioni per scegliere la massima risoluzione di stampa apprezzabile dall’occhio umano, anche per stampe molto grandi:

- Quando la tipologia di soggetto, l’intento dell’autore o la curiosità dell’osservatore, invitano ad esplorare i micro mondi racchiusi in una immagine (quoto Alberto).

- Quando la presenza di dettagli fini, anche se solo vagamente percepiti stando a distanza dalla stampa, rafforza la percezione di realismo, ove questo è funzionale al messaggio che l'immagine vuole trasmettere. Sebbene l’occhio non riesca a leggere distintamente i dettagli più fini, entro certi limiti, ne percepisce ugualmente la presenza.

Entrambe queste cose non sono necessariamente sempre utili/desiderabli, quindi, tutte le regole sono vere in funzione del contesto nel quale vengono applicate.

A presto.

Fabio

Inviato: 26/3/2019 16:25
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Re: dimensione di stampa e risoluzione

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10/1/2008 12:54
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Capisco Kenna che stampa le sue foto in formato non superiore a i 20x30.. cosi si costringe ad usufruire dell'intera immagine e non farsi dei piccoli viaggi personali.. che all'autore non interessano solitamente. Ultimamente sto stampando i miei soliti 60x90 da 43 mp e anche i dettagli fini ci sono... Però resto infastidito quando qualcuno guarda la foto dal punto di vista tecnico e non comunicativo.. ma di solito sono sempre altri autori o appassionati che lo fanno.. è nell'articolo fa caso anche a questo aspetto parlando di aumentare la risoluzione per dimensioni importanti..

Inviato: 26/3/2019 17:30
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Re: dimensione di stampa e risoluzione

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25/8/2005 8:38
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Alberto,
Io produco anche panorami tramite stitching di miliardi di pixel. Questo permette a chi guarda il panorama della vallata di montagna stampato 2m x 3m di avvicinarsi a 20cm e leggere la targa di un’auto parcheggiata a fondo valle

Non ho nulla in contrario se un visitatore a una mostra vuole “guardare” dentro ai dettagli di una gigantografia. Ho però molto in contrario se costui da un giudizio di merito negativo sulla base che i dettagli non li ha trovati. È un modo fallimentare di relazionarsi con un prodotto artistico. È suo diritto dire “la foto fa schifo”, “la foto non mi trasmette nulla”, “la foto fallisce nei suoi obiettivi” etc etc. Non è suo diritto dire che “la foto è sbagliata” perche’ - per definizione di prodotto artistico - il prodotto è esattamente come lo voleva l’autore, non c’è mai nessun “errore”.

Se invece la stessa critica sulla stessa stampa me la facesse l’azienda di soggiorno di Monte di Sopra che mi aveva commissionato la gigantografia della valle da appendere nell’ufficio del turismo, lamentandosi con me che la foto è fatta male perche’ tutta confusa da vicino, allora la critica non solo l’accetto, ma hanno pure ragione

Insomma, anche la destinazione finale della foto ha un’importanza fondamentale sui vettori da usare per un suo giudizio di merito.


Inviato: 26/3/2019 20:42
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Re: dimensione di stampa e risoluzione

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Citazione:

FabioBi ha scritto:

- Quando la presenza di dettagli fini, anche se solo vagamente percepiti stando a distanza dalla stampa, rafforza la percezione di realismo, ove questo è funzionale al messaggio che l'immagine vuole trasmettere. Sebbene l’occhio non riesca a leggere distintamente i dettagli più fini, entro certi limiti, ne percepisce ugualmente la presenza.

Entrambe queste cose non sono necessariamente sempre utili/desiderabli, quindi, tutte le regole sono vere in funzione del contesto nel quale vengono applicate.

A presto.

Fabio


Ma infatti non ho mai capito perchè l'unica qualità della fotografia che si è affermata su tutte (presso il pubblico non esperto) è la nitidezza. Il percorso artistico prescinde spesso dalla nitidezza e non sto a citare gli autori che lavorano in questo senso, viceversa l'immagine scientifica dispone spesso di nitidezze impensabili ai più ma offre zero contenuto artistico. Però passa il messaggio che più è nitido meglio è. Concordo certamente con MXA, se l'autore decide che c'è un solo piano a fuoco (vedi certi lavori passati di Olivo Barbieri per dirne uno) non è che si è sbagliato, ci sarà pure un motivo? Ma forse è più facile per quanto paradossale giudicare le foto in base ai dettagli che alla ricerca artistica. Perchè con questa modalità le foto satellitari-militari, che ti fanno leggere il pelo nell'uovo da duemila metri, sarebbero il massimo del'artisticità. Ci vorrebbe più conoscenza e meno pixel.

Inviato: 27/3/2019 8:42
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Re: dimensione di stampa e risoluzione

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Sono d'accordo con gli ultimi interventi, però faccio notare un paio di cose:

- Le persone che "controllano" la nitidezza della stampa sono sicuramente interessate a farsi una opinione su quella precisa caratteristica... I motivi che li spingono a controllarla possono essere i più vari. (ma chi spingeva gli osservatori a osservarla ... gli spingitori )
Ovviamente se la stampa ha scopi "artistici" non dovrebbe essere lecito finalizzare il giudizio solo su quella caratteristica, ma alla fin fine è la caratteristica più facile ed accessibile ad un avventore che non si vuole o non può porsi problemi di altro tipo.

- Ed in fondo la resa dei dettagli rappresenta una sorta di conferma delle qualità tecniche (ed esclusivamente tecniche) di una immagine. Pensare che qualcuno voglia limitarne la resa come scelta artistica è difficile, il bias è che la nitidezza è bella, se si può la si mostra e quindi se non c'è sotto c'è un limite.

- In contesti non "commerciali", ma parlo per menti artisticamente semplici come la mia, il giudizio sui dettagli rappresenta un mondo parallelo.
La sequenza di valutazione potrebbe essere sintetizzata con: 1) ... va' che bella (brutta) quella stampa gigante ... ; 2) ... ma i dettagli non si vedono (son pure buoni).
1+2 = Pienamente bello
1 = Bella artisticamente (peccato che...)
2 = Fa schifo ma che godimento nel vedere i dettagli

A questo proposito ricordo un paio di mostre diametralmente opposte che ho avuto modo di vedere: la famosa Genesis di Salgado dove le foto giganti erano spettacolari da lontano e ancora di più avvicinandosi; mentre l'altra non ricordo di chi fosse, ma nella quale erano mostrate gigantografie con dettagli vistosamente spappolati.
In entrambi i casi l'immagine che registravo era la somma di quanto vedevo da lontano e da vicino, solo che nel primo caso la cosa ne potenziava la resa, nel secondo la affievoliva e sarebbe stato molto meglio avere stampe più piccole. Sempre SE, e SOLO SE, il suo intento fosse stato di mostrare al meglio il contenuto... Questo è forse l'intento che l'osservatore medio dà sempre per scontato, ma che secondo quello che dite non dovrebbe.

Perdonate la prolissità


Alberto


Inviato: 27/3/2019 10:29
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Re: dimensione di stampa e risoluzione

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29/5/2009 11:05
Da Bologna
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Ho sentito vari artisti in mostra qui al MAST presentare le loro opere, non artisti della domenica, ma Thomas Ruff, Thomas Struth, jeff Wall e altri, e questi hanno parlato di tutto meno che della nitidezza delle loro opere, che sono pure nitide ma non è questa la loro peculiarità principale. Poi è ovvio che se l'ultimo dei pirla ti fa il paesaggio con la 20 mp e vuole fare l'artista stampando tre metri per due (perchè fa figo stampare grande) spappolando il tutto, allora c'è un problema. Ma si presuppone che chi espone sappia cosa sta facendo. L'arte esiste per mezzo di una tecnica, da secoli l'artista è il perfetto conoscitore delle tecniche che servono al suo lavoro, ad un risultato corrisponde una scelta tecnica precisa e viceversa. Altrimenti siamo al dopolavoro e allora parliamo di briscola.

Inviato: 27/3/2019 11:48
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