Ciao a tutti

Mi rivolgo a chi usa la carta baritata per proprie stampe in BN ... come vi regolate per l'asciugatura ???

Utilizzate una smaltatrice ???

E per la normale carta politenata come fate ???

ciao
Alessio

Premesso che ai miei tempi le appendevo al filo dei panni con le mollette (sono sempre quello che pesava i chimici col giradischi..), comunque si trovano in commercio asciugatrici per tutti gli usi e tutte le tasche, vedi ad esempio qui.

Non mi sembra ci sia molto per la baritata
Certo che farsi spedire un oggetto di questi da oltre oceano costa più la spedizione che quello che compri

Su Fotomatica c'è un' asciugatrice della Hermes

ciao
Alessio

Ciao Alessio
Io solitamente faccio così:
Appena le tiro fuori dal lavaggio le "strizzo" con una racchetta tipo spazzola per tergi cristalli, poi le metto ad asciugare con l'emulsione verso sotto su di un piano fatto con una zanzariera come fondo (telaio in legno e rete zanzariera), il giorno dopo le stiro con la pressa della ermes.
Il risultato è ottimo
E' vero che le presse costano però io la uso anche per montare le stampe su cartoncino.
PS: io l'ho presa da PFG di Milano.
Ciao
Stefano

Ciao,
e' tanto che non smalto una baritata. Ho ancora pero' a portata di mano una smaltatrice doppia della Kaiser che non e' gran che in fatto di risultato, in quanto fornisce risultati non eccellenti per la scarsa qualita' della cromatura delle lastre di ottone con cui le foto vengono a contatto, e anche la tensione del panno sul dorso non e' molto forte, per cui non sono rare le bolle d'aria.
Ricordo di avere avuto una smaltatrice di seconda mano molto grande, molto potente, con il panno tenuto in tensione da numerose molle e con una lastra che era praticamente uno specchio. Con quella ottenevo dei risultati veramente eccellenti. Poi si ossido' tutta e dovetti buttarla via.
In compenso non trovavo piu' carta che si prestasse ad essere smaltata e quindi anche la Kaiser non serviva piu', perlomeno a smaltare, mentre per asciugare andava benissimo.
Ciao,
Renzo

Io ho stampato per anni la baritata in pratica oltre il metodo di Stefano (zanzariera) ottimo e a buon mercato va anche bene un ripiano in laminato (da tenire pulitissimo e dedicato solo allo scopo) su cui stendi le foto con l´emulsione in giu´ se hai pazienza dopo qualche giorno si staccano da sole e sono rimaste abbastanza stese (metodo di Ansel Adams) diversamente con un phon dopo una mezza giornata asciugale dolcemente e con lo "strumento" in costante movimento.
Per stenderle un trucco semplice ed efficace: procurati dei cartoncini acid free il piu pesanti possibile bianchi (cosi vedi quando e ora di cambiarli) fai un sandwich con la stampa in mezzo emulsione in giu´ armati di ferro da stiro (ovviamente senza il vapore) e stira il tutto sulla temperatura del cotone.....mi raccomando tieni sempre il ferro in movimento. Il bianco dei fogli sopra previene anche i possibili danni....quando diventa nocciolino fermati ed abbassa la temperatura
Quando ci fai pratica e´ un sistema efficacissimo.
Ciao
roberto

Grazie a tutti per i vostri preziosi consigli ...

Effettivamente anche io uso i telai in legno con zanzariera ma avevo dei dubbi sul dopo

Molto interessante il sistema del ferro da stiro suggerito da Roberto ma credo che mi orienterà su una asciugatrice tipo la Hermes ... anche se costa un botto

Alessio

Trovo che l'idea del ferro da stiro sia eccellente, ma credo che si debba avere una discreta abilità  manuale...

Io la pressa l'ho presa dopo aver rovinato una stampa con il ferro da stiro, sicuramente non avevo la manualità  richiesta e la pazienza
Ciao
Stefano

Riesumo questa discussione per fare una domanda.
Supponiamo che io voglia rischiare e usare il ferro da stiro per dare una spianata alle stampe baritate: devono essere perfettamente asciutte, lasciando agire quindi solo il calore e la (prudente) pressione, o è consigliabile inumidirle leggermente (dal lato senza emulsione), un po' come si fa con i panni?

Citazione:

In un thread su un forum tempo addietro ho letto di gente che si dichiarava estasiata dai risultati ottenuti stirando le stampe asciutte col ferro a calore ridotto direttamente sull'emulsione. Ho provato e i miei risultati non sono stati esaltanti: primo perché la stampa alla fine era meno piatta di quanto riesco ad ottenere col mio metodo solito (vedi sotto), secondo perché in un paio di punti il ferro ha rovinato la finitura glossy della carta (era Ilford MG FB Warmtone).
Dopo vari tentativi la procedura su cui mi sono fermato (e che mi dà  buoni risultati) è questa:
1) lavo la stampa
2) la "spiaccico" al muro piastrellato del bagno (emulsione verso l'esterno) e porto via il grosso dell'acqua "spatolandoci" sopra con le mani
3) lascio la stampa al muro per un paio d'ore (essendo bagnata rimane al muro senza bisogno di sostegni, credo per effetto ventosa)
4) dopo un paio d'ore la parte emulsionata è abbastanza asciutta: la stacco dal muro e la metto fra due cartoncini bianchi che poi infilo sotto a una mattonata di libri del formato adatto.
5) ogni tanto (un paio di volte al giorno) le tiro fuori per far loro prendere aria, poi le rimetto a posto. Dopo un paio di giorni sono asciutte e piatte, senza aver subito sbalzi termici.

PRO: più sicuro del ferro, più economico dell'asciugatrice, (credo) a prova di test d'archiviabilità 
CONTRO: macchinoso, lungo, una rottura di scatole. Non si ottiene certo la smaltatura.


Sono ben accetti consigli e osservazioni per il miglioramento del processo =)

doppio post...

io non ho mai ottenuto buoni risultati con il ferro da stiro

le stampe le appendo ancora grondanti d'acqua due a due dorso contro dorso sullo stendi biancheria con delle mollete circa una ogni 5cm sia sopra che sotto: in una notte sono asciutte e non si incurvano troppo.
poi le infilo in buste di polipropilene e ci metto sopra una lastra di vetro e tonnellate di libri. un paio di giorni e sono perfette.

un tempo le lasciavo ad asciugare pressate sotto cartoncini acid free, però metti che una stampa non è lavata bene ed ha ancora traccie di fissaggio? ti contamina il cartoncino che a sua volta ti contamina tutte le altre stampe che ci metterai successivamente

Ciao,
il sistema di Roberto-bavarese non richiede eccessiva abilita', basta ricordare che si "stira" non la superficie sensibile della carta, bensi' il cartoncino bianco che e' sopra. Ma anch'io ho sempre usato il sistema delle stampe "appiccicate" alle piastrelle del bagno ( quando avevo fretta e non volevo stampe smaltate ).
Ciao,
Renzo

Il mio metodo è molto simile a quello di Matteo/Felinux, con la differenza che io le stampe le appiccico col rullo di gomma sui vetri delle finestre.

Poi, quando gli angoli cominciano a staccarsi in seguito alla naturale asciugatura, le metto su un piano finchè sono bene asciutte, e poi le spiano mettendole, con l'interposizione di cartoncini bianchi, sotto le terrificante pressa dei 6 volumi del Testo di Anatomia...Nei casi più resistenti, aggiungo anche i due volumoni di Fisiologia.
Solo in qualche caso disperato è stato necessario aggiungere anche i 4 di Patologia Generale. Non ho mai trovato un peso più pesante.

E mi chiedo spesso se uno dei principali motivi per fare Medicina in Italia non sia quello di ottenere delle buone stampe baritate .

Citazione:


Questo spiegherebbe le pinze dimenticate nei pazienti come sul bordo delle bacinelle!

Scherzi a parte, anch'io per asciugarle le stendo con le mollette dorso contro dorso come molti di voi, anche se presto mi farà qualche piano tipo zanzariera (per evitare rovinose cadute durante l'operazione-biancheria); e per spianarle le metto sotto un vetro e una pila di libri-guide telefoniche.
Solo che dopo un po' di tempo tendono a incurvarsi di nuovo (non mi sono ancora cimentato nel montaggio, che comunque credo che riserverà solo a una parte delle stampe), e pensavo al ferro da stiro come passaggio successivo, a stampe asciutte e spianate sotto i libri, sperando di rendere più duratura la spianatura.

In effetti è un contro del mio metodo che non avevo considerato. Dopo qualche giorno di "libertà " le stampe si incurvano di nuovo, anche se poco. Sapete se una pressa a caldo risolve il problema?

Da molti anni stampo su baritata e da sempre le appendo ad asciugare anche perchè si poi si mette sotto cornice il
problema della planeità  si risolve da sè mentre se si con-
servano le stampe in una busta rigida presentano una legge-
ra incurvatura che per quel che mi riguarda non giustifica
l'acquisto (e il prezzo salato)di una asciugatrice.

La mia CO è dotata di un mostro: una smaltatrice FRACO a tamburo con luce di 62 cm.

Ordunque, poiché il panno è un po' vecchiotto e lascia peli, ho dovuto cucirci sopra quasi sei metri di lino a trama finissima per poter asciugare le stampe a faccia sotto senza avre peli incollati sull'emulsione. Smaltarle è invece una sorta di perfezione, ma il lucido non mi piace molto.

A parte il consumo (1,8 KW), ho recentemente scoperto che la trama del lino - tessuto "duro" - restava stampata sull'emulsione.

La trama è stata evidenziata solo da scansioni delle stampe ad alta risoluzione, ma l'ho trovata fastidiosa.

Ho rilavato tutto, spiaccicato sulle pareti rivestite di formica nera della zona umida della CO, spatolato con le mani, al termine della sessione le ho impilate, infilate in una busta di plastica e stese ad ascigare a casa, sui tappeti che adornano numerosi il mio salotto.

Risultato: si incurvano meno di quelle passate nella smaltatrice.

Consiglio: lasciatele a mollo nel lavaggio solo per il tempo strettamente necessario, poiché più acqua le impregna, più difficoltoso è lo spiano.

Ai tempi che furono a Milano avevo una CO di 40mq. super accessoriata e le asciugature le risolvevo così:

Politenata:
fino ai 60cm. di luce avevo una efficentissima asciugatrice della Durst che aveva dei rulli ed una specie di phon, si poteva regolare temperatura e velocità  di trascinamento. Credo che sul mercato dell'usato si trovino ad ottimi prezzi....ho visto colleghi autocostruirsele con ottimi risultati.
Il fatto di vedere velocemente una copia sciutta è fondamentale per decidere se è OK....lo sappiamo tutti che una stampa asciutta da una umida cambia di parecchio.

Per la politenata non sono mai andato oltre il 50X60 e quindi ho sempre e solo usato l'asciugatrice.

Per le baritate
premesso che per loro natura il cartoncino assorbirà  sempre e comunque umidità  e si muoverà  (basti guardare le "ondulazioni" anche delle stampe d'autore incorniciate) io dopo aver rinunciato alla smaltatrice (che non mi piace per i risultati) ho risolto facendomi costruire una "scaffaltura" con dei piani in melamminico bianco liscissimo di 120 x 200 sui cui posavo a faccia in giù le stampe dopo averle raclettate. Importante la pulizia con prodotti neutri e il lavaggio delle stampe per non inquinare i piani che sono comunque facilmente lavabili.
Tra un piano e l'altro c'erano circa 10cm. sopra e altrettanti sotto per far circolare l'aria.....una volta asciutti si staccavano da sole.
Per dare una spianata usavo una pressa per il montaggio a caldo mettendo le stampe tra 4 fogli (2 sopra e 2 sotto da 300gr/mq e museali) e con la opportuna tempuratura e pressione dopo un tot. le estravo spianatissime....anche se dopo qualche ora una leggera incurvatura la prendevano.

Quindi bisogna rassegnars perchè non è possibile avere delle baritate spianate come le politenate....ma ancvhe questo secondo me è fascinoso...