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Re: Dalla mia mostra: "Sulle strade di Francesco".

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13/6/2006 7:14
Da Santadi - Sardegna del sud
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Marcoc, certo che non te ne voglio, ci mancherebbe. Ora però mi devi far capire il significato delle tue osservazioni perchè, altrettanto onestamente, ti devo dire che non l'ho capito. Che cosa intendi con "modo convenzionale di inquadrare e di rappresentare i problemi"? Di quali problemi parli, di quale realtà?

Non ne apprezzi il gusto e fin qui ci sta, essendo la fotografia estremamente soggettiva, ma non capisco cosa intendi quando non ne apprezzi la tecnica... non sarò un mostro ma non credo di avere così grosse lacune tecniche.
Per inquadrare meglio la discussione però vorrei precisare alcune cose.
Come immaginerai questo viaggio è stato davvero molto orientato ad una ricerca spirituale in primis, la documentazione fotografica è stata un qualcosa di contorno anche se ho cercato di fare del mio meglio. C'è da capire che in quei luoghi non si ha la libertà di fare parecchie scelte di inquadratura o composizione, molte sono posizioni quasi obbligate se non addirittura fatte in posti dove non sarebbe concesso, di norma, nemmeno scattare alcuna foto. Poi pensa ai limiti dell'attrezzatura: nessun cavalletto, tempi di scatto sovente nei dintorni di 1/16 di sec. e quindi a rischio di mosso e, comunque, scattare a tutta apertura era un obbliogo. Ho cercato di sfruttare ciò a mio favore ma spesso un solido appoggio mi è mancato. La focale era unica (24 mm) e quindi molte inquadrature erano le uniche che si potevano scegliere, non avevo nessun corredo filtri (e mi sarebbe servito), era insomma una condizione poco favorevole, anche considerando che le foto sono state fatte in due sole giornate e in due soli rullini.

Sono comunque curioso di capire quali scelte avresti operato tu, mi fai magari vedere qualche tuo scatto "originale"? Sai, io sono convinto che trovare l'originalità in fotografia sia una dote davvero molto rara; magari gli esempi mi serviranno da spunto per delle prossime occasioni...

Ciao,
Osvi.

Inviato: 6/2/2012 15:18
...Tessera C.F.A.O. n° 24...

"Da qui messere, si domina la valle, ciò che si vede è. Ma se l'imago è strana al vostro occhio scendiamo a rimirarla da più in basso, e planeremo in un galoppo alato entro il cratere ove gorgoglia il tempo".........
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Re: Dalla mia mostra: "Sulle strade di Francesco".
Utente non più registrato
A questo punto ti prendo in parola: le condizioni per lavorare erano estremamente vincolanti, e quindi l'approccio fotografico (tecnico-"stilistico") quasi obbligato.

Non ne dubito, anzi, sta di fatto che tutto questo si è tradotto in risultati che non mi convincono.

(inquadrature reportagistiche per un soggetto che richiederebbe un approccio e una "scrittura" meditati e "composti", la convezionalità della costruzione sulla diagonale, rapporti luministici all'interno dell'immagine non molto ben riusciti, un bianco e nero poco modulato - in un qualche modo un lavoro fatto en passant, per un tema non certo facile)- ma, ripetiamolo, pur di scattare probabilmente non potevi far altrimenti.

E ben venga che tu abbia voluto condividere questo lavoro.

Inviato: 10/2/2012 13:23
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Re: Dalla mia mostra: "Sulle strade di Francesco".

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13/6/2006 7:14
Da Santadi - Sardegna del sud
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Citazione:

MarcoC ha scritto:
A questo punto ti prendo in parola: le condizioni per lavorare erano estremamente vincolanti, e quindi l'approccio fotografico (tecnico-"stilistico") quasi obbligato.

Non ne dubito, anzi, sta di fatto che tutto questo si è tradotto in risultati che non mi convincono.

(inquadrature reportagistiche per un soggetto che richiederebbe un approccio e una "scrittura" meditati e "composti", la convezionalità della costruzione sulla diagonale, rapporti luministici all'interno dell'immagine non molto ben riusciti, un bianco e nero poco modulato - in un qualche modo un lavoro fatto en passant, per un tema non certo facile)- ma, ripetiamolo, pur di scattare probabilmente non potevi far altrimenti.

E ben venga che tu abbia voluto condividere questo lavoro.


Ovviamente non condivido le tue osservazioni ma le rispetto perchè ognuno di noi "vede" in modo diverso. Tu dici che la costruzione dell'immagine sulla diagonale è convenzionale ma ti faccio notare che ben quattordici tra le venti immagini NON sono costruite sulla diagonale. Il b&n, che tu vedi poco modulato io lo vedo solo come funzionale al racconto ed al tipo di "carattere" che io volevo dare. A parte il fatto che in condizioni quasi sempre di illuminazione scarsissima o non ideale (nebbia fitta e grigiume generale) la modulazione va a farsi friggere. Guarda che io normalmente faccio paesaggistica e applico il Sistema Zonale e sfrutto al massimo la scala zonale: ovvio che allora mi posiziono, cerco la composizione, faccio tutte le misurazioni del caso, inserisco i filtri ecc ecc. Qui la situazione era invece proprio da reportage (poi perchè mai secondo te il taglio reportagistico non sarebbe adatto? Per me lo è, conserva l'immediatezza e l'attimo, anche a scapito della compo pensatissima che può però facilmente perdere in spontaneità.
Comunque, mi ripeto, rispetto le tue osservazioni, tutte tranne una: non sono fatte "en passant", su questo ci puoi scommettere.

Osvi

Inviato: 10/2/2012 15:51
...Tessera C.F.A.O. n° 24...

"Da qui messere, si domina la valle, ciò che si vede è. Ma se l'imago è strana al vostro occhio scendiamo a rimirarla da più in basso, e planeremo in un galoppo alato entro il cratere ove gorgoglia il tempo".........
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Re: Dalla mia mostra: "Sulle strade di Francesco".
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Arrivo in ritardo ad esprimere qualche mia impressione su questo lavoro.
Parto dal presupposto che non valuto le condizioni del luogo che hanno “obbligato” a scattare in un certo modo e con certi accorgimenti. Guardo solo al risultato, a quello che vedo.
Il lavoro mi piace. Mi piace per due elementi costanti che legano fra loro le immagini: la vista “sincopata” che accentra l’attenzione su dettagli, scorci, particolari. Le (per così dire) “zone illuminate” (negli interni) che emergono ed accentrano l’attenzione, anch’esse, su alcuni elementi caratterizzanti…….si, dai, se devo esprimere una predilezione (grande predilezione), opto per le scene al chiuso. Secondo me di netto superiori alle immagini all’aperto.

Marco

Inviato: 20/2/2012 13:57
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: Dalla mia mostra: "Sulle strade di Francesco".
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Anch'io trovo più convincenti (per me, ovviamente) le fotografie in interni. Poi nutro seri dubbi sull'opportunità delle didascalie, ma rispetto le scelte altrui.

Andrea

Inviato: 20/2/2012 18:34
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Dalla mia mostra: "Sulle strade di Francesco".

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Sicuramente gli interni risultano più suggestivi ma, conoscendo abbastanza bene quei luoghi, apprezzo ancor più quel che sei riuscito a fare in esterno con un solo fisso grandangolare da 24 mm!
Solo la n.6 non mi piace.
Credo che ognuno di noi abbia un proprio concetto di convenzionalità, ma sarei curioso di capire cosa si intende per foto non convenzionali fatte con un grandangolo fisso a S.Damiano o all’Eremo delle Carceri.
Trovandomi nella posizione di poter apprezzare ogni aspetto di questo servizio, trovo anche piuttosto appropriate e sentite le didascalie, che ovviamente vanno considerate in un quadro strettamente personale.

Inviato: 28/2/2012 9:41
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Re: Dalla mia mostra: "Sulle strade di Francesco".

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Convenzionali o no...io so che appagano il mio senso estetico,
conseguentemente mi piacciono alcune di più alcune di meno....

Inviato: 28/2/2012 10:03
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Re: Dalla mia mostra: "Sulle strade di Francesco".
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Citazione:

Hologon ha scritto:

nutro seri dubbi sull'opportunità delle didascalie, ma rispetto le scelte altrui.



Vorrei precisare - che forse non non sono stato chiaro -che il mio giudizio sull'opportunità delle didascalie non è riferito nello specifico a questo lavoro, ma in generale, perché non apprezzo mai il fatto che in un lavoro ci siano le didascalie alle immagini.

Andrea

Inviato: 28/2/2012 11:05
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Dalla mia mostra: "Sulle strade di Francesco".

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Citazione:
perché non apprezzo mai il fatto che in un lavoro ci siano le didascalie alle immagini


anche io sempre senza didascalie

Inviato: 28/2/2012 11:51
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