Utente: Ospite
Cerca nel sito
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami



Password persa?

Registrati ora!

   Tutti i post (luciano)


« 1 ... 282 283 284 (285) 286 287 288 »


Re: Inchiostri al carbone?
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Marco, grazie delle precise informazioni. Sarebbe interessante vedere di persona alcune stampe, tipo quelle del fotografo giapponese di cui abbiamo parlato in questi ultimi giorni. Sul monitor appaiono decisamente eccellenti. Chissà  se poi sono invece affette da metamerismo o se ogni due giorni è costretto a buttare via la stampante. Vabbè che coi prezzi a cui le vende le sue stampe, se lo puà anche permettere. Ed inoltre con le decine di migliaia di stampanti che vengono riciclate in Giappone, procurarsi una Epson di seconda mano probabilmente a Tokyo costa di meno che comprarsi un cono gelato!

Inviato: 26/1/2005 22:54
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Dagor77, il "poeta" di ebay...
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Che bella che è la Deardorff?
Altrochè! Siamo di fronte ad un classico "evergreen" della fotografia, dal fascino sempre immutabile.
Una piccola curiosità : le prime Deardorff vennero costruite a Chigaco nel 1922-23. Erano realizzate in pregiatissimo mogano, ma questa scelta fu dettata dal semplice fatto che si era nel pieno degli anni del Proibizionismo: molti locali bar chiudavano i battenti ed i loro splendidi e lussosi banconi in mogano venivano smontati e riciclati per altri usi...Così le origini del mogano erano forse un pò discutibili, ma i risultati fotografici erano splendidi...

Inviato: 26/1/2005 14:32
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Ritratti con la Polaroid 20x24" (50x60cm)
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Grazie della segnalazione! Ci vuole una grande esperienza e fiducia nelle proprie capacità  per decidersi ad utilizzare in proprio attrezzature e materiali di tale livello e costo. Credo che, già  anni fa, il singolo scatto Polaroid 20x24 costasse oltre il mezzo milione di vecchie lire...
Negli anni belli (belli per certi aspetti, pessimi per molti altri!), intendo gli anni '80 della Milano "da bere", quando la città  diventava una delle capitali della Moda e, in questo ambito, vi si lavorava a pieno regime e vi regnava una opulenza, anche fotografica ed una fiducia profonda nelle sorti "magnifiche e progressive" di un tale andazzo, che oggi risulta alquanto appannata, ebbene in quegli anni la mitica Polaroid 20x24 era presente anche da noi. Usata per commissioni molto particolari o anche in certe manifestazioni.
Così, da semplice ed occasionale spettatore, ebbi modo di vederla "in attività " per ben due volte: la prima al Sicof (quello che poi è diventato il Photo Show. A proposito, la prossima edizione sarà  a Marzo. Spero che ci incontreremo numerosi!!), ed un'altra volta presso il mitico Super Studio di via Forcella, un luogo che magari ai più non dice nulla, ma che è stato il laboratorio da cui sono uscite alcune delle più belle immagini di Artisti con la A maiuscola come Giovanni Gastel, Gianpaolo Barbieri, Fabrizio Ferri, Paolo Roversi, per citare alcuni italiani, e da cui sono passati i più bei nomi stranieri, da Helmut Newton a Herb Ritts, da Steven Maisel a Patrick Demachelier e tantissimi altri...quindi , giù il cappello!!
C'era un tecnico e fotografo ungherese che sempre accompagnava la macchina nei suoi spostamenti e pareva che ci vivesse assieme, magari dormendo la notte all'interno dell'enorme soffietto, e si occupava degli aspetti tecnici di corretto caricamento e sviluppo della pellicola, della messa a punto ecc..mentre il fotografo che di volta in volta si alternava all'apparecchio, e che era naturalmente alle prese con qualcosa di tecnicamente abbastanza inusuale o sconosciuto, aveva così la possibilità  di concentrarsi sui soli contenuti estetici ed artistici.
Poi le grandi fotografie venivamo appese, ancora umide, sulle pareti circostanti e formavano una straordinaria galleria di immagini dalla definizione e dai colori stupefacenti...Che bei tempi! Scusate la divagazione e la botta di nostalgia.

Inviato: 26/1/2005 1:33
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Fotoavventori: Cristina e Marco
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Ciao Cristina,
Marco mi aveva già  raccontato come si è formata la vostra comune passione per la fotografia. Adesso ho anche la tua "versione dei fatti" che comunque è praticamente identica....E' abbastanza raro che in una coppia, pur se molto affiatata, si abbia una tale comunanza di interessi nella scelta delle attività  "ricreative" (se posso permettermi un termine così riduttivo, rispetto al reale valore ed impegno della vostra attività  fotografica !! ). E' davvero una fortuna che nel vostro caso, ci sia una tale coincidenza di passioni ed interessi artistici...Una fortuna per voi, ma anche per noi che possiamo ammirarne i risultati !
Ciao

Inviato: 25/1/2005 10:56
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Inchiostri al carbone?
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Ho letto da qualche parte che si ottengono ottimi risultati di stampa bianco-nero Fine Art Ink Jet utilizzando speciali inchiostri ai pigmenti di carbone (o qualcosa di simile). Sia in termini di risultati, che di persistenza nel tempo (paragonabile ad una tradizionale stampa all'argento o giù di lì).
Secondo voi sono utilizzabili sulla Epson 2100 ? Risolvono il problema del metamerismo? Non intasano in maniera irreversibile gli ugelli, con la ulteriore spiacevole conseguenza di fare anche decadere la Garanzia, dal momento che non credo siano prodotti originali Epson?

Inviato: 24/1/2005 19:28
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Artisti Giapponesi
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Il primo lo trovo molto ZEN...il secondo molto MANGA.
Tecnicamente bravissimi entrambi, ma è il primo che sento molto più vicino ai miei gusti ed inclinazioni.
Piacerebbe anche a me realizzare delle stampe bianco-nero digitali di quel livello. Purtroppo i miei problemi cominciano già  a livello di scansione (a proposito: ho scoperto solo adesso che i vari sistemi Gem per rimozione di polvere e graffi NON funzionano con le pellicole bianco-nero, ma solo con quelle a colori: negative od invertibili). Comunque io non sono mai riuscito ad ottenere una scansione da negativo bianco-nero decente...figuriamoci poi ad arrivare alla stampa finale di tipo fine art!!

Inviato: 24/1/2005 19:20
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Stampe da Canon 20D
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
..io posso solo dire che due miei amici hanno comprato la 20D e ne sono entusiasti e, a giudicare dai risultati, si tratta davvero di una gran macchina. Nella sua fascia di prezzo credo che senza dubbio è quella che sceglierei..

Inviato: 21/1/2005 20:02
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Nuove pellicole negative colore Fuji
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Bene. Anche nel colore analogico c'è ancora molto spazio per novità  e miglioramenti. Le negative colore Fuji sono già  ottime. Queste ultime sembrano ancora meglio: tanto di guadagnato, ma credo che dovremo aspettare ancora un bel pezzetto pèer vederle da noi (ci sono voluti quasi due anni dall'annuncio, per avere in mano il primo rotolo di Acros)! Peccato anche che le carte colore Fuji delle linee professionali (non quelle amatoriali, che anzi sono molto diffuse), in formato o anche in rotoli, non vengono importate in italia e, probabilmente, neppure nel resto d'Europa (forse in Germania, chissà ?). Così si è costretti a stampare su quel che si trova. In pratica su carta Kodak. Che è ottima quando accoppiata alle pellicole Portra, ma non appare il massimo con le Fuji, con difficoltà  di filtratura non indifferenti e dominanti di colore quasi mai perfettamente eliminabili. Se potessimo disporre dell'accoppiata pellicola - carta professionale Fuji, credo che i risultati sarebbero fantastici. Ma naturalmente le richieste sono quantitativamente troppo limitate per convincere l'Importatore a provvedere. E qualche giro di telefonate che feci anni fa all'Onceas Fuji per chiedere se fosse possibile fare arrivare qualche pacco della loro Portrait, si risolse appunto in un pacco.

Inviato: 21/1/2005 13:10
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Nuova fotocamera per riprese grandangolari e pellicola Rollei R3
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Sì che mi ricordo !! Anzi ho anche potuto osservarle di persona, perchè quando vennero presentate - attorno ai primi anni '90 se non sbaglio - ne vennero esposti due o tre esemplari, di vario formato, qui a Milano, presso Photo Discount. Con le loro finiture di ottone brillante su un corpo di mogano, avevano l'aspetto ed il "sapore" di antichi strumenti nautici, piuttosto che di macchine fotografiche. Del resto venivano costruite in Liguria...forse fianco a fianco con qualche gozzo.
Non so se il Sig.r Rebora sia ancora in attività  e ci sia ancora produzione (ammesso che si possa parlare di produzione per prodotti prettamente artigianali costruiti su richiesta, come le ben più famose Gilde tedesche, che però sono assolutamente ai vertici per qualità  costruttiva, raffinatezza e prezzo http://www.gilde-kamera.de/en/4714.html ). Di sicuro non se ne è più sentito parlare in giro. Di questi tentativi, qua e là  per il mondo, devono essercene parecchi...sono belli, romantici ed un pò ingenui...sullo stesso filone cui appartiene anche la simpatica folding in legno che ci aveva segnalato Marco qualche giorno fa...
Volendo c'è pure chi propone delle folding molto semplici e spartane, in kit di montaggio, da costruire a casa con colla, viti, un pò di pazienza http://www.benderphoto.com/
I prezzi sono stracciati, le foto pare che le facciano, certo non hanno le prestazioni e la precisione di una Ebony.
Ciao

Inviato: 21/1/2005 0:15
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Bacon e la fotografia
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Non sapevo di questi rapporti così stretti tre Bacon e la fotografia, con quella di Muybridge in particolare. Molto interessante. Per la verità  conosco poco di Bacon, mentre invece i lavori con illuminazione stroboscopica di Muybridge mi sono famigliari.
Ma avevo sempre ritenuto, solo per quel che vedevo, non per aver letto sue dichiarazioni, interviste o simili, che l'intento di Muybridge fosse essenzialmente scientifico, piuttosto che artistico. Che il suo interesse e la messa a punto del suo metodo fosse rivolto al desiderio di svelare i segreti della cinematica di uomini ed animali (la famosa questione del trotto del cavallo). E che le implicazioni estetiche ed artistiche dei suoi lavori non fossero il suo obiettivo iniziale, ma piuttosto fossero scaturite a posteriori "per forza di cose", magari non particolarmente neppure desiderate . Si sentiva e si riteneva Fotografo, Scienziato od Artista? O una miscellanea di tali figure?

Al di là  dell'interessante caso specifico che Marco ci ha segnalato, è comunque sempre significativo saltabeccare tra pittura (e arti figurative in genere) e fotografia, alla ricerca di reciproci influssi ed influenze. Ed anche per cercare di capire quanto del linguaggio visivo che ormai appartiene al nostro tempo, con le innumerevoli immagini che ci vengono proposte ad esempio in Pubblicità  o nei Videoclip, sia dovuto alle scoperte che derivano da Pittura, Cinema, Fotografia, Architettura, ecc. ecc.(o viceversa ?).

Inviato: 19/1/2005 20:01
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Nuova fotocamera per riprese grandangolari e pellicola Rollei R3
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
La ditta P.F.G. (la ex Karl Bielser) di Milano (02-27000793) importa dalla Germania un nuovo apparecchio, abbastanza simile come concezione ed estetica alla Alpa 12.
Mi sembrano interessanti due caratteristiche: l'attacco standardizzato per i magazzini medio formato Mamiya (RZ e RB), largamente diffusi e reperibili con facilità  a buon prezzo anche tra l'usato, e la possibilità  di decentrare l'obiettivo di 15 mm in tutte le direzioni (non solo quindi alto-basso, ma pure laterale e diagonale). Il formato risulta quindi l'ottimo ed universale 6x7 o il 6x8 nominale (56x76mm reali, utilizzando l'apposito magazzino della Mamiya RB). Gli obbiettivi, intercambiabili, sono gli ottimi Super Angulon XL di 38, 47 o 58 mm. + altri a richiesta.
Potete consultare il sito www.wica-wetzlar.de
Altra interessante novità , sempre offerta dalla P.F.G., è la nuova pellicola bianco-nero Rollei R3, realizzata, su specifica richiesta della Rollei, dalla Maco di Amburgo, famosa soprattutto per le sue carte da stampa. E' una pellicola che appare abbastanza diversa, per molte caratteristiche, dalla generalità  dei materiali attualmente offerti: struttura cubica dei cristalli, supporto in poliestere anche per piccolo e medio formato, oltre che per pellicole piane, sensibilità  estesa fino al vicino infrarosso (pellicola super-pancromatica), possibilità  di essere esposta da 25 a 6400 ISO (con opportuni trattamenti di sviluppo, è ovvio), nitidezza spinta fino a 300 l/mm se esposta e trattata a bassa sensibilità , universalità  nel trattamento (sono stati presentati, assieme alla pellicola, due rivelatori specifici : Rollei R3 HIGH SPEED e Rollei R3 LOW SPEED, ma è possibile utilizzare una lunga serie di altri bagni di sviluppo, a cominciare dall'universale D-76)...Nella Brochure di presentazione si legge: " In qualità  di produttrice di apparecchi di livello e fama mondiale...Rollei è interessata ad assicurare ai fotografi esigenti, una continuità  nella fornitura di pellicole binco/nero di alta qualità ". Musica per le mie orecchie, ma credo anche per le orecchie di tanti altri entusiasti del bianco-nero. www.rollei.de
Un prodotto molto interessante, da studiare bene prima dell'uso a causa delle sue molte peculiarità , ma che dovrebbe poi assicurare grandi soddisfazioni.. Fornita al momento in tutti i formati, dal 35mm all' 8x10 pollici. Ma da Febbraio 2005, UDITE UDITE!, a richiesta anche in tutti i formati "strani" fino al 16x20 pollici ed oltre!!!

Inviato: 19/1/2005 10:24
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Wildlife Photographer of the Year
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
In effetti, che fosse difficile eliminare completamente la grana lo so benissimo...ma non è affatto detto che, con le centinaia o migliaia di immagini che gli arrivano, non si possa farla franca...e comunque, se anche dovessero accorgersene (ma molto spesso i cosiddetti esperti non si acorgono di cose assai più gravi) li manderei semplicemente a farsi benedire...Di questi concorsi non me ne puà fregare di meno...(ed in realtà  non perderei neppure il tempo a parteciparvi)

Inviato: 18/1/2005 9:37
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Wildlife Photographer of the Year
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Scatta in analogico (se non hai il digitale). Poi fai una bella scansione in formato Tiff (eliminando la grana con la funzione DEE se hai un Nikon Coolscan o in PS) , trasformala in Jpeg (visto che lo vogliono), aggiungi una stampina con una qualsiasi ink jet e spedisci il tutto sostenendo che hai scattato in origine con la famosa digitale XYZ. Tu ti tieni i preziosi originali e risparmi le 20 sterline per la restituzione, loro sono contenti di essere così "up to date" e tutti potranno innalzare il peana, ormai di rigore, circa la superiorità  del digitale sull'analogico...
Raccontare balle ormai non è più una variante: di fronte a certi atteggiamenti, io lo considero un preciso dovere etico.

Inviato: 16/1/2005 1:07
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Fotoavventori : Galago
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Forse non avrai le idee chiare (ma chi mai le ha? ), ma la tua storia mi è piaciuta e perfino in qualche maniera emozionato, forse perchè è così simile a quella di tanti amici-conoscenti e un pò anche alla mia (anche se io il salto nel digitale, ancora non l'ho fatto). E' la storia di una passione che dura ormai da un bel pò di tempo...e già  solo per questo è rappresentativa di quanto importante possa essere la fotografia nell'accompagnare la vita di tanti fotoamatori. Pochi probabilmente passeranno al professionismo, ancora meno arriveranno alla fama (non parliamo poi della ricchezza!), ma che importa? Siamo comunque dei privilegiati che spesso riescono a "vedere" il mondo nel modo diverso ed affascinante, fatto letteralmente di luci ed ombre, che la fotografia permette...

Inviato: 12/1/2005 20:02
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Annunciato e distribuito l'Epson 4990
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Una reale dMax di 4 sarebbe interessante. Speriamo non sia una mezza fregatura come l' F 3200. Al momento, prima di una verifica effettiva delle prestazioni, la cosa che più mi attira è il digital ICE per la rimozione automatica dei graffi e sporco. Sul mio attuale flatbed UMAX tale funzione è assente ed è una vera agonia ripulire digitalmente le scansioni ottenute: speriamo che questa funzione non rallenti troppo la velocità  di scansione, altro reale tallone d'Achille dei flatbed.

Inviato: 12/1/2005 9:40
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Due consigli...
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Se hai almeno due flash, meglio se con controllo TTL, ti consiglierei di costruire la gabbia con solo il fondo colorato (anche se io preferisco fondo bianco o grigio perla) e i due laterali con carta da lucidi e illuminare i gioielli attraverso la diffusione ottenuta in tal modo nelle pareti laterali (altra alternativa è costruire i laterali con pannelli di polistirolo e dirigere i due flash contro di essi, in modo da ottenere una luce "rimbalzata" e diffusa). Con qualche prova preliminare, dovrebbe funzionare bene. In tal caso, voglio la percentuale!!!

Inviato: 12/1/2005 9:32
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Il nostro nuovo portfolio: alcune immagini su grandespirito.it
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Avendo avuto la fortuna ed il privilegio di aver ammirato le stampe originali, non posso che ripetere qui tutto il bene che già  espressi a Marco durante il nostro incontro. Sono immagini formalmente pulite e tecnicamente ineccepibili. I soggetti possono non essere per tutti di eguale interesse, ma bisogna comunque riconoscere che sono registrati in maniera esteticamente eccellente. Un grandissimo sforzo deve essere stato il riuscire a riprodurle con tanta accuratezza sul Web : per quel che ricordo, i colori, le luci e le sfumature delle stampe di partenza erano assolutamente identici a quanto mi appare ora sul monitor. Complimenti vivissimi !!!

Inviato: 11/1/2005 20:29
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Fotoritocco digitale e noia
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
Ehilà ! Sono appena tornato a casa e vedo che le discussioni sul Forum diventano sempre più "spinose" puntando molto sulla estetica, oltre che sulla tecnica.
Conosco Ctein da qualche anno; da quando mi capità tra le mani, nella fornitissima Libreria Hoepli, il suo libro "Post exposure". Lo acquistai, anche per curiosità , e devo dire che è di un rigore e di una precisione perfino accessive. Ogni tanto il suo nome viene citato in qualche Forum americano, e di solito l'impressione che se ne ricava è quella di un personaggio rispettato per le conoscenze tecniche, ma al tempo stesso anche considerato alquanto stravagante e capace di sollevare molte questioni, ritenute per lo più di lana caprina. Con tutto ciò, devo al suo libro alcune conoscenze che mi hanno aiutato in camera oscura. Le sue stampe Dye transfer sembrano essere effettivamente eccellenti qualitativamente, molto meno sul versante artistico.
La tecnica Dye transfer è comunque di una tale complessità  (al di là  della pratica impossibilità  di reperire i materiali per realizzarla) che neppure nei miei peggiori incubi mi è mai saltato in mente di provarla. Il lancio sul mercato del Cibachrome la mandà rapidamente in pensione, sebbene i risultati non fossero dello stesso livello. Ma non è obbligatorio partire da materiale invertibile. Come dimostra anche lo stesso Ctein nel volume citato, un buon negativo colore, opportunamente trattato e stampato, magari con una maschera di contrasto, riesce ad ottenere, in modo notevolmente più semplice, risultati di assoluto rilievo.
Comunque, per chi volesse ammirare, sia pure solo sul monitor, stampe Dye transfer in cui l'eccellenza tecnica si sposa ad un assoluto valore estetico-artistico, non posso che consigliare di studiare i lavori di Eliot Porter,
ad esempio nel sito http://www.cartermuseum.org/collections/porter/index.php
Bisogna notare che molti di questi lavori sono degli anni 40 e 50 del secolo scorso. Ce n'è a sufficienza per mandare in depressione chiunque.
Ma in alto i cuori !
Ottimi risultati si possono ottenere anche senza perseguire la stessa perfezione formale.
Come nel bianco e nero è ormai raro che qualche artista si impegni a raggiungere le raffinatezze tonali che solo la stampa al Platino Palladio permette, così anche nel colore bisogna ammettere che i nuovi materiali e le nuove tecniche, analogiche o digitali che siano, non riescono, se non raramente, a raggiungere livelli qualitativi che si erano raggiunti, sia pure a prezzo di grandissima fatica e tantissimo tempo, decine di anni fa.
E' già  successo molte volte, nel passato. La storia delle manifestazioni artistiche o anche solo artigianali, è piena di esempi di vette tecniche, in seguito mai più raggiunte (i vasi Ming, certi tappeti orientali del XVIII secolo, le Katane giapponesi di centinaia di anni fa, l'arte di scolpire il marmo di un Bernini o di un Canova, ecc.): non sempre la storia è progresso.

Inviato: 11/1/2005 20:10
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Esposimetro, quale?
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
desert ha scritto:

Nota a margine, ho trovato che il 308BII è starato di una quantità  che devo ancora esattamente determinare ma che va cmq da 2/3 di EV a 1/2 EV in sottoesposizione (incredibile vero?) sufficiente ad annerire completamente Velvia.

Vale sempre comunque il fatto di "tarare" ogni nuovo esposimetro con una strisciata di pellicola invertibile, nonchè ricordarsi sempre il fattore compensativo.




Giustissimo "tarare" sempre l'esposimetro, per costoso e sofisticato che possa essere. Va comunque adattato alle nostre esigenze-gusti.
Tuttavia invece di pensare che il 308 sia starato, credo invece, anche sulla base del fatto che moltissimi professionisti l'espongono a 40 o anche a 32 ISO, che la Velvia non sia una "vera" 50 ISO. Parte della sua spiccata saturazione è dovuto a questo...

Inviato: 2/1/2005 10:03
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Consiglio su filtro ND
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
Offline
HOYA ?
Sono filtri di qualità  molto buona e di prezzo giusto. Esistono in montatura a vite. Non ho esperienza con i ND, ma quei 2 o 3 che possiedo sono ottimi (in particolare mi sembra piuttosto neutro il polarizzatore, che è anch'esso un tipo di filtro spesso afflitto da dominanti cromatiche).
Comunque LEE ha in catalogo anche i filtri ND (non solo i degradanti), nel formato 10x10, in resina CR39, da usare con gli appositi poltrafiltri universali, anche non di marca Lee .
Altra possibilità , sempre quadrati 10x10 e sempre in resina CR39, sono i filtri marchiati SINAR, che una volta erano fabbricati negli USA dalla Ambico e adesso non so, perchè la Ambico sembra non esistere più. Non dovrebbero riservare sorprese (a parte il prezzo, che riesce sempre a sorprendere, quando si tratta di Sinar, nonostante si sia spiritualmente preparati al peggio). Esistono mi pare in gradazione 0.3 - 0.6 e 0.9.
Infine dovrebbero essere assolutamente neutri, per le strettissime tolleranze di fabbricazione cui sono sottoposti, i filtri in gelatina KODAK WRATTEN. Sono ormai considerati quasi più accessori per uso scientifico che fotografico, risultano assai delicati, perchè la gelatina si riga con grande facilità  e sono alquanto costosi. In Italia la Kodak ha affidato la loro distribuzione alla Silvestri, ma credo ne vendano pochissimi pezzi. Io sono stato "costretto" a procurarmi il ND 0.1, che serve a tarare il corretto sviluppo delle pellicole bianco-nero, se non si possiede un assai più costoso densitometro.
Anche FUJI produce l'intera serie di filtri in gelatina come la Kodak e, scommetto, con una qualità  almeno altrettanto elevata. Però in Europa non sono mai arrivati e io li ho visti solo una volta, anni fa, usati da un fotografo giapponese che, colorimetro Minolta in una mano (di un assistente) e completa serie di filtri correttori nell'altra (di un altro assistente), stava realizzando, su pellicola diapositiva Fuji in formato 6x7 Mamiya, un servizio con modelle in Piazza della Scala. Quando ne ho parlato ad alcuni fotografi di moda italiani, il commento più gentile è stato : "cazzate". Però...
Magari era un fotografo che stava realizzando, appunto per conto della Fuji, qualcuna di quelle foto di depliant pubblicitari su cui poi noi sbaviamo, chiedendoci come fanno ad essere così perfette.

Inviato: 1/1/2005 22:40
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci



 Inizio
« 1 ... 282 283 284 (285) 286 287 288 »




Partners





Mercatino
Utenti Online
77 utente(i) online
(70 utente(i) in Forum)Iscritti: 0
Ospiti: 77
altro...
Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 px o superiore
     
Privacy Policy