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Re: Fotografia di Interni
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Corrado, purtroppo sono cose che capitano, anche se io non so se sarei riuscito a rimanere calmo e tranquillo e signorile come hai fatto tu, probabilmente l'avrei mandata a quel paese lei, il ristorante, il mobile marrone e le sue luci da Walt Disney!!!
Cmq ha fatto bene, la signorilità  paga sempre...adesso hai capito però perchè io e Cristina fotografiamo solo per noi stessi ...



Inviato: 25/5/2005 17:40
Il mio sito

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Re: Vacanze USA
Utente non più registrato
Che dire, grazie Marco e Roberto!
Marco come sempre super esaustivo .Certo sto ancora buttando le prime basi del viaggio devo mettere ancora a fuoco alcuni punti, nel mentre ho mandato una mail alla tribù anche se ho capito che non ho speranze .Cmq grazie nuovamente, ci lavoro un pò sopra e vi faccio sapere.

Inviato: 25/5/2005 16:57
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Re: Nikon 5000, Slide feeder e 4000 diapo

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Grazie Luciano, in effetti funziona.
Secondo te, in base a quale logica un individuo imposta bene lo scanner per il colore e per il bianco e nero invece fa casino? Forse e' la vecchiaia?...Dimmi di si, altrimenti mi convinco che sono un po scemo...

Inviato: 25/5/2005 16:36
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Re: Fotografia di Interni

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Non si riesce mai a sapere quello che c'e' nella testa della gente. I gusti e le esigenze sono differenti da persona a persona. Ti sei fatto un'esperienza, quella non te la leva nessuno.La prossima volta chiedi prima esattamente che tipo di foto vogliono. Vuol dire che prenderai preventivamente una pasticca per il mal d'auto e poi farai il servizio come richiesto..
Su con la vita....

Inviato: 25/5/2005 16:26
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Re: technical pan
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sasso ha scritto:
... ho provato una Maco l'anno scorso per dei 6X9 di architettura (un seminario con alcuni miei studenti dell'istituto europeo di design). non lo farà mai più... hanno preso luce ...


E' appunto il tipo di problemi che vengono segnalati anche con la nuova pellicola sovramarchiata Rollei (ma si tratta più o meno della stessa pellicola): la sensibilità  spettrale èì estesa al vicino infrarosso. Inoltre il supporto è in poliestere, cosa ottima nelle pellicole piane, ma che coi rulli provoca la tendenza a srotolarsi facilmente. Insomma non sono pellicole facili.

Ma una T-Max 100, sviluppata in pirogallolo o PMK, non credi che potrebbe garantire un ingrandimento di quel tipo, partendo dal 6x6?

Inviato: 25/5/2005 15:28
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Re: il mio libro
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Sono contento per te, e, in generale, per la cultura fotografica, fammi sapere quando sarà  nuovamente disponibile... ho intenzione di ...leggerti!

Inviato: 25/5/2005 15:09
sono moderno, non contemporaneo
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Re: technical pan
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sasso ha scritto:
non lo farà mai più, oppure lo farà ma solo con enormi precauzioni: i rulli hanno preso luce e ho dovuto buttare via parecchi scatti irrimediabilmente velati. ovviamente il mio materiale (dorsi toyo) e il mio comportamento erano verificati, dato che mai e con nessun'altra pellicola mi era successo, e sono parecchi anni che scatto..
sasso


Erano forse pellicole sensibili all'infrarosso? In questo caso non mi stupirei più di tanto, l' infrarosso tende a superare i confini di dorsi, volet e quant'altro...
Ciao

Inviato: 25/5/2005 15:03
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Re: il mio libro

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25/2/2004 15:54
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Felicitazioni ! Questo significa se non altro che di interesse per il grande formato in Italia ce n'e' ancora abbastanza.

Io stesso proprio ieri seguivo le quotazioni di qualche Cambo su ebay, e devo dire che sono assolutamente appetibili.. chissa' che una volta o l'altra..

Comunque informaci quando la nuova ristampa sara' pronta

Inviato: 25/5/2005 15:02
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Re: Fotografia di Interni
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Wow..wow...wow...

Sono andato Sabato a fare il servizio fotografico al ristorante. Incredibile: le foto mi sembravano veramente fatte beene. Ho seguito i vostri cosigli, le foto erano coplesse, ricche di luci\ombre, luci bianche dalle finestre piu' luci artificiali interne. Veramente non male. Naturalmente erano abbastanza contrastate, talvolta con qualche eccesso ma veramente veniva voglia di sedersi in quel ristorante!

I commenti della proprietaria sono stati DISASTROSI!!! Lei voleva tutto illuminato, come se fosse una PIZZERIA a Las Vegas!!! Mi aveva chiesto di fotografare una libreria in legno scurissimo in secondo piano ed in primo piano un tavolo apparecchiato, proprio sotto la finestra.
Vai a spiegare a sta benedetta ragazza che non e' possibile vedere le scanalature del legno cosi' scuro della libreria con l'enorme differenziale di luce tra il tavolo e la libreria stessa, neppure con il Flash diretto!!! E che comunque il contrasto rendeva la foto non piatta, interessante...


Pazienza... Mi ha chisto di farle un altro servizio, e, se fosse stato buono mi avrebbe pagato...Ho declinato con garbo (grande, grandissimo autocontrollo) la gentilissima offerta.

Inviato: 25/5/2005 14:59
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Re: Consigli su Pentax digitale
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8/2/2005 19:08
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Benvenuto sul forum, non credo che le ottiche che possiedi siano compatibili, perlomeno completamente, ma puoi toglierti il dubbio chiedendolo all'importatore Pentax:

Protege srl
055/3024937
info@protege.it
www.protege.it

Ciao.

Inviato: 25/5/2005 14:57
sono moderno, non contemporaneo
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Re: EOS 20D : strano effetto di mosso

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Nel caso specifico, la foto e' stata ripresa una diecina di metri dallo start, quindi potrebbe esserci un po' di accelerazione, ma niente di che.

Sull'auto in frenata in effetti mi spiegherei meglio le vibrazioni, che potrebbero essere causate da irregolarita' nel terreno e quindi grip discontinuo. Oppure dall'ABS, supponendo che lo montino anche le auto da Rally

Stasera conto di fare qualche altra prova in luce diurna..

Inviato: 25/5/2005 14:49
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Re: EOS 20D : strano effetto di mosso
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Ciao Raffaello, ho pensato un po' alle possibili cause di questo stranissimo mosso quasi stroboscopico e mi sono venute in mente un paio di considerazioni, molto poco scientifiche... I bambini, che stanno correndo, potrebbero essere in fase di frenata, o aver compiuto una consistente decelerazione: in questo caso il corpo fa in qualche modo perno sul piede, che nell'immagine è molto meno mosso, e produce un movimento meno continuo, quasi a scatti. Ricordo di aver visto un'immagine di una frenata di automobile, sicuramente ripresa in analogico e con un tempo non breve, che aveva un effetto simile, anche se non così marcato: i particolari dell'auto, e in genere tutti i bordi, avevano un andamento a scatti; ho provato a cercare l'immagine, ma non l'ho trovata, ricordo che era un'immagine di rally, anche un po' vecchiotta... Questo effetto potrebbe essere stato accentuato, nella tua foto, dalla luce radente, che esalta i bordi, e, magari, anche da qualche specifica caratteristica data dall'acquisizione digitale.
Mi auguro comunque che si riesca a venirne a capo, perché non è granché bello, come effetto, e non credo proprio fosse quello che volevi.

Inviato: 25/5/2005 14:26
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il mio libro
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ciao, volevo condividere con voi la mia gioia per l'esaurirsi della prima mandata di 500 copie del mio libro sull'apparecchio a banco ottico - seconda edizione (della prima pare ne siano andate via addirittura mille).
ieri ho parlato con Gianfranco Arciero/Nuova Arnica Editrice

http://www.nuovaarnicaeditrice.com/sito/home.htm

che mi ha detto di averne avviato una ristampa di altre 500 copie!!
ciao
saverio

Inviato: 25/5/2005 14:16
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Re: technical pan
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grazie a tutti per i benvenuti e le risposte. ho messo da parte anche io qualche rullo e me li tengo cari, ma comunque una sostituzione prima o poi andrà  trovata. vivendo a Milano frequento il distributore di via Archimede e ho provato una Maco l'anno scorso per dei 6X9 di architettura (un seminario con alcuni miei studenti dell'istituto europeo di design). non lo farà mai più, oppure lo farà ma solo con enormi precauzioni: i rulli hanno preso luce e ho dovuto buttare via parecchi scatti irrimediabilmente velati. ovviamente il mio materiale (dorsi toyo) e il mio comportamento erano verificati, dato che mai e con nessun'altra pellicola mi era successo, e sono parecchi anni che scatto..
continuo a cercare e vi farà sapere.
ciao
sasso

Inviato: 25/5/2005 14:04
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Re: Nikon 5000, Slide feeder e 4000 diapo
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Da lombardia
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Falcopardo ha scritto:
Ciao Luciano,
il 5000 mi continua a fare i capricci con il b/n.
Volevo chiederti una conferma: quando metti un negativo b/n, lo scanner lo riconosce per tale vero? A me continua a non riconoscerlo per tale ma invece a impostare negativo colore e "calibrated RGB".


No che non lo riconosce per tale, come potrebbe? Lo considera bianco e nero soltanto se glielo dico io, selezionando "negativo mono" tra le opzioni disponibili (il secondo tastino dall'alto tra quei tre orizzontali sulla sinistra della finestra dell'anteprima). Di default lo scanner è predisposto su diapositiva se c'è l'accessorio per la lettura delle diapositive e su negativo colore se invece monti l'accessorio per gli spezzoni di pellicola. Se inserisci uno spezzone di diapositive non montate o uno spezzone di pellicola bianco-nero, devi informarlo tu della cosa. E' un buon scanner, ma - come dite voi in Toscana - "Ci ha il cervello d' un toncio".
ICE col bianco nero NON FUNZIONA, tranne che con quei bianco-nero cromogeni, tipo la vecchia Ilford XP2 o la Kodak CN, che si sviluppano in bagni colore. Negli altri casi il sistema ICE per sua natura non riescea distinguere tra granelli di polvere e granelli di argento metallico della grana pellicola. Il risultato non puà che essere completamente alterato.
Quando inserisci uno spezzone pellicola, non importa se bianco-nero o colore (usando l'apposito accessorio in dotazione), dapprima l'apparecchio esegue una operazione preliminare di riconoscimento dei vari fotogrammi. Se avvicini la freccia del mouse sul bordo della finestra di anteprima, nella zona grigia in alto, tra il tastino setting e il tastino "processed", vedrai comparire una nuova finestrina con dei piccolo quadratini che rappresentano queste perscansioni. Clicca 2 volte e compaiono le pre-anteprime. Selezionane una cliccandoci sopra, e poi premi il tasto di "preview". Lo scanner eseguirà  allora la anteprima di quel fotogramma. A questo punto, se necessario, potrai apportare le opportune correzioni, prima di procedere alla scansione vera e propria.

Inviato: 25/5/2005 13:04
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Consigli su Pentax digitale
Utente non più registrato
Mi scuso in anticipo per la mia ignoranza in materia di fotografia.

Sono un acquariofilo e posseggo una Pentax MX con un discreto parco di ottiche (il tutto regalato da un parente che non la usava più).

Poichè mi piace molto fotografare i miei invertebrati e poi trasferire le immagini sul pc, per velocizzare il passaggio e poichè spesso non sono soddisfatto dei miei scatti, vorrei passare ad una macchina digitale.

Ho sentito parlare bene della Pentax ist DS, ma da neofita della fotografia, non so se le mie ottiche sono poi conpatibili con questa macchina.

Qualcuno di voi mi puà consigliare a riguardo.

Ringrazio in anticipo tutti coloro che vorranno aiutarmi.

Mario.

Inviato: 25/5/2005 12:35
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Re: Vacanze USA
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Tim ha scritto:
L'estate si avvicina,è da un pò che non si parla un pò del vecchio Plateau.Sto iniziando a mettere insieme i pezzi di un altro round nel sud-ovest usa, in luglio.Mi piacerebbe inserire nelle tappe le Havasu falls e i Fly geyser.Ovviamente ho letto gli articoli di Marco.mi piacerebbe sapere in merito alle havasu qualche commento diretto es. se vale la pena in luglio, l'ora migliore per fotografarle vista la loro ubicazione, tempo necessario da dedicare all'interno del viaggio,accessibilità .Analogamente per i Fly geyser.
Un altra finalità  del viaggio sarebbe quella di andare a vedere/conoscere il lavoro di qualche "collega" d'oltre oceano ma mi pare di aver visto che a parte il solito Fatali, gli altri (che conosco) non siano proprio a portata di Plateau.



mmmmhhhhh, ma allora mi vuoi far venire l'invidia!!, a me che quest'anno il Plateu lo vedrà solo in fotografia ...scherzo ovviamente, anzi!!, beato te!!!!

Partiamo dalle Havasu Falls.
Come già  saprai il villaggio di Supai, punto di partenza per visitare le cascate, riposa sul fondo di un canyon lussurreggiante e suggestivo in cui serpeggiano le acque azzurro verdi dell'Havasu Creek e che poi si tuffano in una serie di stupefacenti cascate.
Arrivare a Supai significa seguire un trail di 8 miglia che scende all'interno del canyon e che parte dallo Hualapai Hilltop (raggiungibile percorrendo le 68 miglia della Route 18, che si trova più o meno a metà  strada su quella bretella di Route 66 che unisce Kingman con Seligman).
Il trail è considerato "moderately strenous", anche se non esistono vere e proprie difficoltà  se non la sua lunghezza non indifferente, ovviamente facendolo d'estate bisogna considerare l'effetto temperature che possono rendere il percorso un vero inferno, gran parte del tragitto è infatti senza zone d'ombra e scendendo all'interno di un canyon le temperature diventano ben presto elevate, soprattutto a luglio (che è il mese più caldo) e agosto.
E' quindi necessario partire presto al mattino, possibilmente non appena albeggia, onde evitare il più possibile il caldo, e portarsi sempre un gallone d'acqua a testa e, ripeto ancora, d'estate è molto molto pericoloso percorrere questo trail nelle ore più calde della giornata, c'è il rischio molto concreto della disidratazione e di un colpo di sole.
Il trail comincia con una "brutale" quanto ripida discesa sul fondo del canyon, seguendo una mulattiera, poi bisogna seguire prima il fondo dello Hualapai Canyon e poi quello dell'Havasu Canyon.
Come ti dicevo il percorso fino al villaggio e di 8 miglia e non presenta particolari difficoltà , se non il fatto che gran parte del trail è in pieno sole ed il terreno è molto roccioso e pieno di ciottoli, quindi è opportuno indossare scarpe idonee.
Camminando poi le pareti di un canyon non è neppure difficile seguire il trail, particamente è un percorso "obbligato".
Un'altro fattore di rischio sono i flashflood: come tutti i trail che si sviluppano all'interno di un canyon esiste la reale possibilità  di un flashflood durante i mesi estivi (che nel Plateau sono mesi monsonici, quindi di violenti ed improvvisi temporali che scaricano tantissima acqua al suolo), e qui la situazione è ancora più a rischio perchè nell'Havasu Canyon scorre un fiume che si gonfia in un istante, oltre ad essere un canyon secondario di quella grande area a sua volta a rischio di flashflood che è il Grand Canyon ed il Colorado River.
Io e Cristina siamo stati "testimoni" oculari di un flashflood che è avvenuto nell'Havasu Canyon ed in cui sono morte 3 persone, eravamo lì anche noi e ti posso garantire che è una esperienza molto dolorosa e sconvolgente.
Anche un paio di anni fa tutta l'area di Flagstaff e delle Havasu era un flashflood continuo.
Quindi è fondamentale verificare le previsioni metereologiche prima di avventurarsi nel canyon, se c'è un flashflood warning bisogna assolutamente rinunciare amche a costo di perdere la prenotazione, è troppo troppo rischioso.
Altra raccomandazione: l'hike di ritorno è tendenzialmente più faticoso di quello dell'andata, anche solo per lo "strappo" finale dal fondo del canyon su fino allo Hualapai Hilltop seguendo questa mulattiera che presenta una pendenza non indifferente, è un vero e proprio "muro", non so tu ma io preferisco scendere che salire ...
A Supai ci puoi arrivare anche facendoti portare sul dorso di un cavallo, solo che così devi prenotare con largo anticipo ( http://www.havasupaitribe.com/horses.html ).
In generale conviene prenotare con largo anticipo se vuoi scendere a Supai, altrimenti rischi di arrivare al villaggio e trovare sia il lodge che il campeggio pieni, e questo significa che te ne devi tornare indietro subito, non ti è permesso rimanere nella riserva, tieni presente che nonostante le temperature i mesi estivi sono quelli che registrano il maggior numero di visitatori.
Ci sono due possibilità  per soggiornare a Supai: o al campeggio o nel lodge, una struttura ben fatta con 24 camere, tutte con aria condizionata ma senza televisione (e meno male!!!!!).
Come ti dicevo è opportuno prenotare con un certo anticipo, sia la lodge che al campeggio, già  adesso per il lodge ho seri dubbi che tu possa trovare posto.
Per prenotare bisogna mandare una email alla tribù ( http://www.havasupaitribe.com/reservations.html e http://www.havasupaitribe.com/lodge.html ), attenzione perchè loro ti rispondono solo se ci sono posti disponibili nelle date richieste, altrimenti non rispondono alla tua email, e allora puoi provare con un'altra email e con altre date.
Ovviamente si puà anche telefonare, ma spesso la linea è occupata o interrotta.
Io e Cristina siamo sempre stati al lodge, soprattutto per via della ingombrante apparecchiatura fotografica e per le pellicole, decisamente più comodoe pratico del campeggio. Il campeggio è "primitive", cioè ci sono solo delle toelette trasportabili (che vengono pulite quotidianamente) e qualche tavolo, niente docce o bagni, ci si lava nell'Havasu Creek.
Al villaggio di Supai ci sono anche un Cafè, che serve pranzo e cena (attenzione però perchè chiude alle 18,30) ed un General Store, una specie di minimarket che vende anche alimentari.
A mezzo miglio dal villaggio di Supai trovi le Navajo Falls, secondo me le meno "fotogeniche", nel senso che sono un pò "chiuse" tra delle alte pareti ed il corso del fiume e non è facile trovare delle posizioni favorevoli alla fotografia, anche se si possono fare delle eccellenti inquadrature includendo la vegetazione che cresce rigogliosa sulla pareti di roccia.
Dopo mezzo miglio ci sono le Havasu Falls, quelle più fotografate, veramente spettacolari, e dopo un'altro miglio ci sono le Mooney Falls, altrettanto suggestive e spettacolari.
Per arrivare alle Mooney il percorso si fa però un pò insidioso, nel senso che bisogna infilarsi in una specie di tunnel piuttosto ripido scavato nel travertino, a volte anghe sdrucciolevole, e poi calarsi ai piedi della cascata utilizzando una scala e alcune catene appese alla parete.
Niente che non si possa fare, però un pò più di attenzione è richiesta!!!
Poi ci sono le Beaver Falls, a circa due miglia dalle Mooney, molto belle anche queste con le loro piscine naturali scavate nel travertino, solo che sono un pò più difficili da raggiungere, bisogna avere qualche nozione di route finding, oltrepassare 3 volte il creek, farsi strada tra una vegetazione che spesso "nasconde" il percorso.
Guarda, Supai e le sue cascate sono un luogo così meraviglioso che in qualsiasi periodo dell'anno puoi realizzare immagini straordinarie, e poi l'Havasu Creek è un fiume perenne e quindi la portate delle acque, e quindi anche delle cascate, è più o meno costante nel corso dell'anno.
Qualche prima dritta, poi se hai bisogno approfondiamo l'argomento: per le Havasu Falls e le Mooney gli obiettivi più usati sono i grandangolari (anche spinti come il 75mm) ed i normali, sia per realizzare quelle belle composizioni near-far con in primo piano il travertino e sullo sfondo la cascata e sia per includere nell'inquadratura tutta la magnificenza e la potenza delle cascate.
Le Havasu Falls le puoi fotografare a qualsiasi ora della giornata, anche tra mezzogiorno ed il primo pomeriggio in cui è vero che sono colpite direttamente dal sole ma proprio per questo i contrasti ed i colori sono stupefacenti.
Ovviamente i periodi migliori sono al mattino (con le cascate illuminate ed il canyon in ombra) e al tramonto (cascate e canyon entrambi in ombra ma a volte c'è una luve veramente irreale, morbida e metafisica ad un tempo!!).
Le Mooney invece devono essere fotografate o al mattino o nel tardo pomeriggio.
Per godere e pieno di questo luogo unico al mondo e sfruttare a pieno le possibilità  fotografiche ti consiglio di preventivare un soggiorno di almeno quattro giorni (cioè tre notti: arrivo/pernottamento; 2° giorno/pernottamento; 3° giorno/pernottamento; partenza), però,volendo anche due notti possono bastare, è ovvio che cosìì devi lavorare più in fretta ed in condizioni fisiche di minor riposo (tipo il primo giorno che, dopo esseryti sparato 8 miglia nel canyon, devi per forza andare subito a fotografare le Havasu Falls o le Mooney se vuoi stare poi più "tranquillo" il giorno dopo).

Ed ora il Fly Geyser.
Questa location è un pò lontana dai "normali" itinerari, se hai solo due settimane di tempo diventa praticamente impossibile nello stesso itinerario sia il Fly Geyser che le Havasu Falls, andare al Fly Geyser significa spostare il proprio baricentro così a nord che alla fine uno organizza una vacanza quasi per andare solo lì ...
Cmq se hai letto i miei articoli e i miei post sai già  dove si trova, a Gerlach, nella parte nord del Nevada, un piccolo paesino sperduto nel Black Rock Desert.
Quando ci siamo andati io e Cristina il Fly Geyser era all'interno di una proprietà  privata cintata ed il cui accesso era vietato senza l'autorizzazione del propietario, però posso metterti in contatto con alcune persone che ti possono aiutare ad entrare, quindi se decidi di andare basta che me lo dici e mi attivo in tal senso.
Noi putroppo abbiamo avuto l'opportunità  di stare là  solo un giorno, e quindi non è stato possibile sfruttare appieno le potenzialità  fotografiche del posto, però ti posso dire con certezza che la foto di Fatali è frutto di una suggestiva quanto studiata doppia esposizione, probabilmente frutto anche di un prolungato studio della scena, quindi non so se saremmo cmq mai riusciti ad ottenere qualcosa che potesse avvicinarsi alla potenza espressiva di quella immagine.
So anche per certo (perchè l'ha scritto Fataloi stesso su un libro) che per realizzare l'immagine Fatali ha usato un 150mm sulla sua 8x10", che vuol dire un 75mm. sulla tua 4x5".
Cmq con una giornata di riprese, volendo, qualche immagine buona potresti realizzarla, tenendo conto che è veramente molto molto difficile realizzare qualcosa di personale, il geyser non offre mica un milione di spunti compositivi , ci sono altri luoghi nel Plateau (il Fly Geyser non è nel Plateau), dove si puà fare uscire la propria voce con maggiore originalità , sempre ammesso che questo interessi.

A Moab c'è la galleria di Tom Till come ti ha detto giustamente Roberto, altrimenti devi andare in Colorado per trovare quella dei fratelli Muench, però mi sa che anche in questo caso sei un pò fuori strada.
Tieni poi presente che a Springdale, dove c'è la galleria di Fatali, trovi anche le gallerie di almeno un paio di altri fotografi, anche se a mio parere sono meno bravi di Fatali.



GIO: se vai in alta stagione e prendi un SUV (che costa 3/4 volte tanto rispetto ad una macchina "normale"), preventivare una spesa complessiva di 2500/3000 euro a persona "all inclusive" (quindi non solo viaggio+motel+macchina, ma anche benzina, mangiare, sfizi, regalini ecc.ecc.), per 4 settimane non è molto lontano dalla realtà ...


Inviato: 25/5/2005 12:01
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Re: Due recensioni dello scanner Epson 4990
Utente non più registrato
Grazie per il benvenuto, ragazzi!
Vi leggo sempre volentieri e cerchero' di contribuire anch'io, nel mio piccolo, a questo bel sito e forum!

Ciao fotoavventurosi

Elisa

Inviato: 25/5/2005 11:58
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Re: Calcolo PdC/DoF

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Come regola generale, almeno fino all'A3+, per la massima qualita' di immagine io imposterei CoC = 0.12mm/I dove I = fattore di ingrandimento.

Per fare un esempio a caso, per il sensore della 20D l'ingrandimento necessario per coprire l'A4 e' circa 300/22.5 = 13x, da cui CoC = 0.009mm (invece degli 0,019 suggeriti dal tool).

Per l'A3, il valore risulterebbe circa 0.0065mm. Dato che il lato del pixel del sensore e' intorno a 0.0064mm, direi che siamo al limite delle capacita' della macchina (sempre nell'ipotesi massimo della qualita' a 300dpi)

Inviato: 25/5/2005 11:13
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Re: recensione HP 8750
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Dario ha scritto:
Chissà  perché, ma mi aspettavo qualcosa di più dalla Epson R1800. Mi sembra che il dettaglio, confrontato con alcuni altri, non sia proprio il massimo... ( o è una mia impressione?!)


Guarda, questa cosa la si era già  notata nella review della R1800: http://www.photo-i.co.uk/Reviews/inte ... /Epson%20R1800/page_3.htm

Vincent aveva poi provato vari settaggi nel software della stampante per vedere se riusciva ad ottenere immagini più sharp: http://www.photo-i.co.uk/Reviews/inte ... /Epson%20R1800/page_4.htm

Cmq questa è la dimostrazione che non basta diminuire la misura dei picolitri per ottenere immagini più nitide, in realtà  la faccenda è molto più complessa, è legata anche al tipo di inchiostri ed al loro utilizzo in fase di stampa.


Inviato: 25/5/2005 10:21
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