Ciao,
Renzo ti ha già  risposto in maniera più che esauriente e non avrei sapuyto esprimermi meglio.
Ultimamente ho avuto occasione di sfogliare una copia di "FotoCult" che non mi è parsa male. Le persone che vi scrivono sono di provata capacità  e serietà  (Emanuele Costanzo, Michele Vacchiano, Milko Marketti ad esempio). In ogni caso il baricentro è quasi completamente sul digitale.

Ricordo , tra le vecchie testate, "Fotografare" almeno fino a poco tempo fa ancora pesantemente agganciata al mondo analogico (e quindi non so nemmeno se esista ancora), ma comunque con degli articoli interessanti e con un certo valore didattico (a parte alcuni aspetti incomprensibili tipo gli anagrammi a fine rivista!!).

Grazie proverà...purtroppo sino ad ora non ho trovato nulla di interessante...
Eventualmente conosci qualche sito da consigliarmi?

Ciao,
un'altra cosa...lo so, sono uno zombo, ma c'e' chi e' piu' zombo di me...
Oggi ho portato le lastre a sviluppare, quelle diciamo normali, chiuse nella loro scatola, le quick-load e il rullo 120 della Silvestri.
Bene, volevo un consiglio su come confezionarle e presentarle la volta successiva, visto che le lastre normali le avevo messe nella scatola originale senza avvolgerle in stagnola o cose analoghe ( ma ben scocciate ), e le quick-load cosi' come sono.
Non ci crederete, non solo non ho potuto avere consigli, ma...non avevano mai visto una lastra!!! e vi risparmio cosa mi hanno chiesto .
Che Dio me la mandi buona...e senza vento...venerdi mi restituiscono il tutto.
Ditemelo almeno voi, come le debbo confezionare?
Ciao,
Renzo

Ciao Dcan98bre,
Hai ragione, sono rimbastardite anche quelle. Il fatto e' che oggi i fotoamatori sono tutti bravi, non hanno piu' bisogno di imparare niente, sono superiori a tutti i barbagianni che hanno fatto la storia della fotografia. La cosa importante e' avere l'ultima digitale che ha 1Mb di pixel in piu' perche' fa meglio le fotografie, e le riviste si sono adeguate.
Onestamente ho perso un po' i contatti, non le leggo piu' o rarissimamente, anche perche' costano un occhio della testa. Una volta esistevano delle bellissime riviste di fotografia a livello professionale, poi sono scomparse dalla circolazione. Ti consiglio di dare direttamente un'occhiata alle testate in edicola e dai una sfogliatina, dicendo che cerchi un determinato articolo, e se ti guardano male cambia edicola, peggio per loro.
Ciao,
Renzo

Ho acquistato lo zoom Canon 16-35mm f: 2,8, rimanendo assai deluso per la resa ai bordi, veramente pessima a tutta apertura e solo accettabile a f: 8.
Sono rimasto sorpreso, perché mi era stato detto che il miglioramento rispetto al modesto 17-35mm era notevole.
Qualcuno sa dirmi se il mio obbiettivo è nato male o se si tratta di un prodotto mal progettato?
Grazie

Ciao a tutti,
ritorno in campo per un banalissimo motivo: non avevo letto bene il titolo . Pensavo che il discorso si limitasse a quando la fotografia non era piu' tale. La computer grafica ha un altro connotato , ha alla base l'irreale, il fantastico, prende si in prestito delle fotografie, ma nella computer grafica prendono il volo, perdono ogni significato di riproduzione della realta', anzi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Computer_grafica
Purtroppo sono pochi gli artisti validi, anche perche' e' una disciplina difficile in cui occorre normalmente anche saper disegnare e conoscere molto bene la computer art, quindi non solo Photoshop, ma Corel Draw ed altri programmi di grafica vettoriale tipo CAD, 3D Studio Max, e simili . I risultati di chi e' bravo ed ha talento sono fantastici, ma non hanno niente a che spartire con la fotografia.
Quindi il discorso ha termini piu' ristretti e meno definiti.
Mi domando: si possono mettere sullo stesso piano il dagherrotipo ( anzi, la calotipia ) e la fotografia su pellicola? Il risultato e' piu' o meno lo stesso, ma il procedimento e le possibilita' sono ben diverse. Io penso che il medesimo problema di distinzione si sia verificato anche in passato, anche se non so come si sia risolto. Probabilemente i cultori dei due sistemi hanno continuato a fronteggiarsi finche' la pellicola non ha preso il sopravvento per motivi pratici. Oggi la cosa si complica perche' c'e' la possibilita' anche di un sistema ibrido.
Comunque se io espongo in analogico e dopo scansione stampo in digitale, quando presento una mia stampa, anche se non ho cambiato una virgola nel processo operativo, trovero' sempre chi storce la bocca. Finora perche' gli analogici sostengono la superiorita' del loro sistema, poi, quando il digitale avra' surclassato l'analogico, per il motivo opposto.
Ciao,
Renzo

Ben sapendo che Internet è una grande risorsa d'informazione,sapreste consigliarmi riviste di fotografia serie ed esaurienti?
Ho cercato in alcune edicole ma non ho trovato nulla di interessante...solo riviste con l'elenco delle ultime uscite.

Ciao a tutti.Mi intrometto in questa discussione interessantissima...
Secondo me la fotografia è una frazione astratta della nostra vita che risiede nella nostra mente,dietro ai nostri occhi e si concretizza quando un'immagine magari per altri insignificante ci colpisce e suscita in noi delle reazioni emotive negative o positive.E' in quell'attimo che un fotografo decide di premere l'otturatore e "fotogrammare" per sempre l'immagine.Questa per me è l'essenza e la purezza istintiva della fotografia perchè esprime qualcosa che è realmente esistito in un determinato momento e in un preciso luogo del mondo;da qua nasce una foto in senso assoluto.
Se però alla stessa foto applichiamo dei cambiamenti tramite fotoritocco tutto questo concetto svanisce e nasce una foto in senso lato,molto più pensata,ragionata,meditata e meno istintiva,ma che cmq ha una sua logica e una sua ragione d'esistere perchè fa parte di un predeterminato processo creativo.
Per me esistono 2 momenti temporali differenti nella fotografia:il primo è dettato dall'istinto e rappresenta la foto di fatto scattata in un preciso istante realmente esistito,il secondo invece è dettato dalla ragione e rappresenta la stessa foto rivista e modificata a tavolino;
entrambi fanno parte della fotografia e viaggiano nella stessa direzione e sullo stesso treno.Si tratta solo di decidere a quale fermata scendere.

Citazione:

forse non mi sono espresso bene, il tanto si vede era riferito verso se stessi. Quale gioia si puà provare nel modificare radicalmente chiusi in una stanza?

Io mi diverto in ben altra maniera...
a presto, ric

Grazie per le info!!

Ti posso dire come sono partito io sul DSLR:
300D + 18-55 del kit + Sigma Apo Macro II 70-300 proprio per contenere il budget e avere subito qualcosa che coprisse un buon range. Bisogna dire che avevo anche dei buoni vecchi obiettivi Pentax, e che ho usato abbastanza anche quelli, con un adattatore da 20 euro.

Pero' l'idea secondo me di avere subito qualcosa con cui cominciare e sperimentare, e magari spenderci poi sopra via via che nascono le esigenze, puo' essere sensata. La 350D e' sicuramente una buona macchina, cerca prima di provarla un po' e giudicare la maneggevolezza, perche' e' un po' piccolina e non a tutti piace, inoltre potrebbe risultare sbilanciata con obiettivi piu' massicci, in vista di future evoluzioni.

Citazione:

Link interessante ma continuamo a girare intorno al problema....il topic di questo 3ad e':
Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

Io ribadisco che, secondo me, "Fotografia" e "Computer Grafica" NON sono la stessa cosa...possiamo dire che in certi casi possono far parte della stessa famiglia ma NON sono la stessa cosa....alla fine avremo sempre un immagine a video o stampata ma NON sono la stessa cosa!!!

NON essendo la stessa cosa ma facendo parte della stessa famiglia ci sara' pure un "confine" di passaggio tra le due cose......io ho dato la mia "ipotetica suddivisione".....quella che a me sembra la piu' logica e pratica senza perdermi in filosofeggiamenti vari.

Questo e' il mio pensiero!!

Ah, un'altra cosa.....

Citazione:

Concordo con Renzo....non sarei tanto sicuro su quel "tanto si vede"......e' proprio quna questione di "manico"!!

Renzo, che te lo dico a fare ;), eh si, da buon "vecchio" dadaista ho sempre moooooooolto amato l'utilizzo che dada faceva della fotografia...ringrazio anche daniele per i link che ha postato, specialmente il primo, non conoscevo questo autore ma il saggio sembra molto interessante, appena ho un minuto me lo leggo...e poi pstehf, garantisco io personalmente che non è nè un talebano e nè un separatista, lo dico bonariamente, i toni di jekoz e daniele erano assolutamente cordiali...

Ho letto con molta attenzione i vostri interventi e mi sembra che le differenze di opinioni più marcate, correggetemi se sbaglio o se sto troppo semplificando, siano più che altro legate al fatto che alcuni riconoscono alla fotografia lo statuto di opera d'arte, da cui ne consegue inevitabilmente che qualsiasi preproduzione e qualsiasi postproduzione è legittima, quello che conta è esprimere ed eventualmente condividere la propria visione del mondo, e quelli per cui non tutte le forme di fotografia sono delle forme d'arte, alcune sono più legate ad una funzione documentaristica (fotografia naturalistica, fotogiornalismo, tanto per citarne un paio) e quindi l'intervento di postproduzione, analogico o digitale che sia, è visto come un gesto non accettabile da un punto di vista di "etica" fotografica, perchè tradirebbe appunto la pretesa oggettività  documentaristica della fotografia, perlomeno in quei campi in cui la fotografia non è percepita come opera d'arte.
Però questo apre tutta una nuova serie di considerazioni, sia sul concetto di oggettività  che sul quello di intrepretazione del reale.
Dal momento che penso siamo un pò tutti d'accordo che l'oggettività  sia una specie di chimera, e che il linguaggio, la cultura, la morale, l'estetica, siano tutti strumenti attraverso cui noi decifriamo, ordiniamo e comunichiamo la nostra visione della realtà , per cui ogni visione del mondo si basa in sostanza su una interpretazione, per sua definizione quindi soggettiva, allora perchè riconosciamo apertamente questo carattere "interpretativo", soggettivo, alla notizia giornalistica data al telegiornale o scritta sulla carta stampata ( e basta leggere 5 quotidiani diversi per avere 5 versioni diverse della stessa notizia, il grande Carmelo Bene diceva che la televisione informa (dà  forma) ai fatti, e non informa mai sui fatti), e non riconosciamo questo carattere interpretativo alla foto del guerrigliero vietcong?
Non è forse vero che gli strumenti culturali che hanno portato il fotografo a realizzare quell'immagine, a dare rilevanza a quella foto piuttosto che ad un'altra, a "interpretare" il mondo in un certo modo, sono più o meno gli stessi che utilizza un giornalista quando scrive un pezzo su un quotidiano, quando monta le immagini per un servizio al tg?
E se fosse così, non sarebbe allora anche vero che ogni immagine sarebbe sempre un falso, nel senso che l'elemento interpretativo farebbe cadere sempre, anche nella foto del bisonte che pascola in un prato, ogni pretesa di oggettività ?
Certo, questo non ci permette di affermare che la fotografia naturalistica sia una forma d'arte, ma penso che avvicini di parecchio le due diverse posizioni di cui parlavo sopra.

Poi ci sarebbero alcune cose da dire sulla possibilità  di comunicare, su cui non sono in questo caso completamente d'accordo con daniele, solo che adesso non ce la faccio, magari riprendiamo domani...

Io ho posseduto una eos 350d per 2 mesi provandola in differenti situazioni.Sinceramente non mi è piaciuta.Si,il sensore è molto buono,l'autofocus è veloce ma poco preciso e spesso in automatico focheggia in modo "poco intelligente" costringendoti a premere a metà  l'otturatore più di una volta per ottenere ciò che desideri;il corpo macchina in plastica e l'assemblaggio in generale secondo me non valgono il prezzo del prodotto.
Io l'ho permutata con una Nikon D70s + Nikkor AF-S DX 18-55 + Nikkor AF-S 55-200 che anche con 2 Mpixel in meno ha cmq qualcosa in più.
Cmq se scegli la 350D ti consiglio di non prendere il kit perchè l'obiettivo EF-S 18-55 qualitativamente non è il massimo,meglio fare uno sforzo ed orientarsi su obiettivi Canon USM.I Sigma sinceramente non li conosco ma se hai un budget limitato potrebbero offrirti un buon compromesso.

Citazione:

Ahahahaha....."Jekoz Viewpoint" bella questa.....ahahahaha
Grande Giulio ma attento a dire queste cose anche solo per scherzo c'e' gente che potrebbe aversene a male!!!

In tutti i casi l'idea mi venne la prima volta quando lo visitammo dall'accesso classico e non si capiva assolutamente nulla della spettacolare "pool".....scrutando tra i fumi vidi un paio di trekkers che camminavano ai piedi della suddetta collina di alberi bruciati.....prendemmo allora la macchina per cercare il trailhead e poter arrivare in quella strada......fatto questo non ti dico la soddisfazione quando vidi per la prima volta la "gran Prismatic" in tutto il suo splendore!!!

Anch'io ho rivenduto una Eos 350D.Perchè?Per svariati motivi ma soprattutto per tornare a Nikon D70s che secondo me anche con 2Mpixel in meno è una macchina superiore.Forse la eos grazie al digicII ha maggiori prestazioni ma giudicando le 2 macchine nel loro insieme la Nikon la preferisco.Questione di gusti.

l' acquisto di una fotocamera è quanto di più personale possibile: per esempio, in casa CAnon aps io sceglierei la "vecchia" Eos 10D, meglio costruita delle sorelle più giovani.
Alternative alla Canon c' è ne un mare: Nikon D50, nuova Minolta 5D, Olympus E-300, varie Pentax....
Io ho scelto la E-1 visto il prezzo con il kit dello zoom meno luminoso a meno di 900 euro...ma, ripeto, io ho provilegiato il sistema 4/3, un altro ti dirà  di rimanere in casa Canon....oppure Nikon!
L' unico consiglio spassionato: prova varie fotocamere prima di acquistare quella definitiva.
Se segli Canon io prenderei il Sigma 18-50mm EX f:2,8...non è importante solo il sensore.

Ciao e benvenuto anche da parte mia.

Cosa spinge un possessore di reflex digitale a disfarsene ?
Ritorno all'analogico ? Salto nel GF ?
La mia è una semplice curiosità 

Citazione:

Ciao Ric....
ti lascio l'illusione....
(E' solo questione di manico)
Ciao,
Renzo